Sforza
![]() Sforza | |
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merito et tempore Inquartato: nel primo e nel quarto, d'oro all'aquila abbassata di nero, linguata di rosso e coronata del campo; nel secondo e nel terzo, d'argento alla biscia d'azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingolante un moro di carnagione. | |
Stato | |
Casata di derivazione | ![]() ![]() |
Titoli | ![]() Rami cadetti: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Fondatore | Giacomo Attendolo |
Ultimo sovrano | Francesco II Sforza |
Data di fondazione | XIV secolo |
Data di deposizione | 1535 |
Etnia | Italiana |
Rami cadetti |
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La famiglia Sforza è stata una famiglia nobile italiana. Resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535.
Indice
Le origini[modifica | modifica wikitesto]
Il nome della famiglia deriva dal soprannome del suo fondatore, Muzio Attendolo (Cotignola, 1369 - Pescara, 1424), un capitano di ventura della Romagna al servizio dei re Angioini di Napoli, chiamato Sforza (Forte) per la sua prestanza[1].
Il ramo di Milano[modifica | modifica wikitesto]
Il primo duca di Milano fu il figlio maggiore di Muzio Attendolo, Francesco (1401-1466), che acquisì il titolo ducale grazie al suo matrimonio con Bianca Maria Visconti, ultima erede del duca Filippo Maria Visconti, morto nel 1447. Da questo matrimonio originò il ramo principale della famiglia. Il successore di Francesco I fu Galeazzo Maria (1444-1476), duca dal 1466 alla morte, che sposò Bona di Savoia. Fra le sue figlie illegittime va segnalata Caterina Sforza, che sposò dapprima Girolamo Riario, divenendo signora di Forlì ed Imola, e fu poi la madre di Giovanni dalle Bande Nere.[2]
Successore di Galeazzo Maria fu il figlio Gian Galeazzo (1469-1494), che sposò Isabella d'Aragona. Gian Galeazzo, a causa della sua debolezza ed inettitudine, in pratica non governò mai direttamente, e la reggenza del ducato fu fin dall'inizio nelle mani dello zio Ludovico Sforza detto il Moro, che ebbe il titolo di duca solo a partire dalla morte del nipote; Ludovico il Moro sposò Beatrice d'Este. A riprova del prestigio goduto dal casato milanese in quel periodo vi è il matrimonio celebrato tra Bianca Maria, sorella di Gian Galeazzo e l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Ludovico il Moro governò sul Ducato di Milano fino al 1500, anno in cui fu definitivamente sconfitto e preso prigioniero dai francesi. Dopo che i francesi furono cacciati dall'esercito di mercenari svizzeri dell'impero (1512), il ducato di Milano tornò per alcuni anni nelle mani dei figli di Ludovico il Moro, Massimiliano (1493-1530) e Francesco II (1495-1535), che sposò Cristina di Danimarca, nipote dell'imperatore Carlo V. Costoro, coinvolti nelle guerre tra Francia ed Impero, regnarono ad intervalli e sotto la protezione degli Asburgo, ai quali, dopo la morte avvenuta a Vigevano di Francesco II, deceduto senza eredi, passò il ducato.[3]
Da Giovanni Paolo (1497-1535), figlio naturale di Ludovico il Moro e di Lucrezia Crivelli, discese il ramo dei Marchesi di Caravaggio, estinto nel 1717. Da Sforza Secondo, figlio naturale di Francesco I, discese il ramo dei conti di Borgonovo Val Tidone, estinto nel 1679; da Jacopetto, figlio naturale di Sforza Secondo, discese il ramo dei Conti di Castel San Giovanni, che giunse fino al XX secolo e a cui appartenne il ministro Carlo Sforza.[4]
Il ramo di Borgonovo[modifica | modifica wikitesto]
Inaugurato nel 1451 da Sforza Secondo, figlio naturale di Francesco I Sforza, si estinse nel 1679 con Alessandro III.
A questi ramo appartenne il ramo secondario degli Sforza di Castel San Giovanni.

Il ramo di Caravaggio[modifica | modifica wikitesto]
Derivato dal duca di Milano Ludovico il Moro. Primo marchese fu Giampaolo I Sforza di Caravaggio. Il ramo si estinse nel 1796 con l'ultima marchesa Bianca Maria III Doria.
Il ramo di Pesaro[modifica | modifica wikitesto]
Il secondogenito di Muzio Attendolo, Alessandro Sforza di Pesaro (1409-1473), fu il capostipite del ramo di Pesaro, città della quale tenne la Signoria dal 1445 al 1500. Giovanni Sforza appartenne a questo ramo, fu il primo marito di Lucrezia Borgia ed in seguito venne spodestato del suo titolo dall'ex-cognato Cesare Borgia.
Il ramo di Santa Fiora[modifica | modifica wikitesto]
Il fondatore del ramo di Santa Fiora fu il terzogenito di Muzio Attendolo e di Antonia Salimbeni da Siena, Bosio (1411-1476). Questo ramo ebbe il suo periodo di massimo splendore nel '500, grazie all'accortezza diplomatica ed alle alleanze intessute dal primo conte, Guido, il quale, non solo era sposato con una parente di Paolo III Farnese, ma riuscì a far sposare due dei suoi discendenti con la figlia e la nipote del medesimo pontefice. Grazie a queste strategie, i membri della sua famiglia poterono avere brillanti carriere ecclesiastiche e militari. Nel Seicento, però, a causa della dismissione e la vendita di molte proprietà, o per le politiche del Granduca di Toscana, il potere degli Sforza cominciò ad affievolirsi.
Sforza-Cesarini[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1674 grazie al matrimonio tra il conte Federico Sforza di Santa Fiora, primo duca di Segni, e Livia Cesarini, ultima erede delle casate Cesarini Savelli Peretti, la famiglia si trasferì a Roma e cambiò nome in Sforza-Cesarini.
Successori[modifica | modifica wikitesto]
- Muzio Attendolo Sforza (conte di Cotignola e fondatore della dinastia)
Ramo di Milano[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco I Sforza (duca di Milano dal 1450 al 1466)
- Galeazzo Maria Sforza (duca di Milano dal 1466 al 1476)
- Bianca Maria Sforza (imperatrice del Sacro Romano Impero dal 1494 al 1510)
- Anna Maria Sforza (duchessa di Ferrara e Modena dal 1491 al 1497)
- Gian Galeazzo Maria Sforza (duca di Milano dal 1476-94)
- Bona Sforza (regina di Polonia e granduchessa di Lituania 1518-1557 e duchessa di Bari 1524-1557)
- Ludovico il Moro (duca di Milano dal 1494 al 1499)
- Ercole Massimiliano Sforza (duca di Milano dal 1512 al 1515)
- Francesco II Sforza (duca di Milano dal 1521 al 1535)
Ramo di Pesaro[modifica | modifica wikitesto]
- Muzio Attendolo Sforza (conte di Cotignola)
- Alessandro Sforza (signore di Pesaro)
- Costanzo I Sforza (signore di Pesaro)
- Giovanni Sforza (signore di Pesaro)
- Costanzo II Sforza (signore di Pesaro)
Ramo di Santa Fiora (Sforza di Santa Fiora poi Sforza Cesarini)[modifica | modifica wikitesto]
- Muzio Attendolo Sforza (conte di Cotignola)
- Bosio I Sforza (conte di Cotignola, signore di Castell'Arquato)
- conti di Santa Fiora
- Guido Sforza di Santa Fiora (1445 - 1508), VII conte di Santa Fiora (per successione Aldobrandeschi), figlio di Bosio I SforzaStendardo di Massimiliano Sforza come Conte di Pavia
- Federico I Sforza di Santa Fiora (m. 1535), VIII conte di santa Fiora
- Bosio II Sforza di Santa Fiora (m. 1538), IX conte di Santa Fiora (1486-1538)
- Sforza Sforza di Santa Fiora (1520-1575), X conte di Santa Fiora, I marchese di Castell'Arquato
- Francesco Sforza di Castell'Arquato, II marchese di Castell'Arquato
- Sforzino Sforza di Castell'Arquato, III marchese di Castell'Arquato
- Francesco Sforza di Castell'Arquato, II marchese di Castell'Arquato
- Mario I Sforza di Santa Fiora, XI conte di Santa Fiora, fratello di Sforza Sforza di Santa Fiora
- Federico Sforza di Santa Fiora, premorto al padre
- Alessandro Sforza di Santa Fiora, XII conte di Santa Fiora, I duca di Segni (1572-1631)
- Mario II Sforza di Santa Fiora, XIII conte di Santa Fiora, I duca di Onano (1594-1658)
- Ludovico Sforza di Santa Fiora, XIV conte di Santa Fiora, II duca di Onano (1618-1685)
- Paolo II Sforza di Proceno, marchese di Proceno, fratello di Mario II
- Francesco Sforza di Santa Fiora, XV conte di Santa Fiora, III duca di Onano
- Federico Sforza di Santa Fiora, I principe di Genzano, XVI conte di Santa Fiora, sposa Livia Cesarini; Sforza Cesarini
- Gaetano I Sforza Cesarini, II principe di Genzano, XVII conte di Santa Fiora
- Sforza Giuseppe Sforza Cesarini, III principe di Genzano, XVIII conte di Santa Fiora
- Filippo Sforza Cesarini, IV principe di Genzano, XIX conte di Santa Fiora
- Gaetano II Sforza Cesarini, V principe di Genzano, XX conte di Santa Fiora
- Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano, XXI conte di Santa Fiora, I duca Sforza Cesarini
- Salvatore Sforza Cesarini, VII principe di Genzano, XXII conte di Santa Fiora, II duca Sforza Cesarini
- Anna Sforza Cesarini, principessa di Genzano, sposa Marino Torlonia
- Francesco Sforza Cesarini, VI principe di Genzano, XXI conte di Santa Fiora, I duca Sforza Cesarini
- Sforza Giuseppe Sforza Cesarini, III principe di Genzano, XVIII conte di Santa Fiora
- Gaetano I Sforza Cesarini, II principe di Genzano, XVII conte di Santa Fiora
- Federico Sforza di Santa Fiora, I principe di Genzano, XVI conte di Santa Fiora, sposa Livia Cesarini; Sforza Cesarini
- Francesco Sforza di Santa Fiora, XV conte di Santa Fiora, III duca di Onano
- Mario II Sforza di Santa Fiora, XIII conte di Santa Fiora, I duca di Onano (1594-1658)
- Alessandro Sforza di Santa Fiora, XII conte di Santa Fiora, I duca di Segni (1572-1631)
- Federico Sforza di Santa Fiora, premorto al padre
- Sforza Sforza di Santa Fiora (1520-1575), X conte di Santa Fiora, I marchese di Castell'Arquato
- Bosio II Sforza di Santa Fiora (m. 1538), IX conte di Santa Fiora (1486-1538)
- Federico I Sforza di Santa Fiora (m. 1535), VIII conte di santa Fiora
- Prosecuzione del ramo con il secondogenito Lorenzo legittimato dalla Sacra Rota, col titolo di duca Sforza Cesarini (vedi Spreti e sentenza Sacra Rota))
- Lorenzo Sforza Cesarini, III duca Sforza Cesarini (1808-1866)
- Francesco Sforza Cesarini, IV duca Sforza Cesarini (1840-1899)
- Lorenzo Sforza Cesarini, V duca Sforza Cesarini (1868-1939)
- Mario Bosio Sforza Cesarini, VI duca Sforza Cesarini (1899-1986)
- Bosio Sforza Cesarini, VII Duca Sforza Cesarini (Libro D’Oro della Nobiltà Italiana 1939-2018)
- Mario Bosio Sforza Cesarini, VI duca Sforza Cesarini (1899-1986)
- Lorenzo Sforza Cesarini, V duca Sforza Cesarini (1868-1939)
- Francesco Sforza Cesarini, IV duca Sforza Cesarini (1840-1899)
Ramo di Caravaggio[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Paolo I Sforza (marchese di Caravaggio e conte di Galliate 1532-1535)
- Muzio I Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio e conte di Galliate, 1535-1553)
- Francesco I Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio e conte di Galliate 1553-1580)
- Muzio II Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio e conte di Galliate 1580-1622, dal 1603 conte di Casteggio e Lacchiarella)
- Giovanni Paolo II Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio, conte di Galliate, Casteggio e Lacchiarella 1622-1630)
- Muzio III Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio ecc. 1630-1637)
- Francesco II Sforza di Caravaggio (figlio di Muzio II, marchese di Caravaggio ecc. 1637-1680)
- Francesco III Sforza di Caravaggio (marchese di Caravaggio ecc. 1680-1697)
- Bianca Maria I Sforza di Caravaggio (marchesa di Caravaggio ecc. 1697-1717)
Dimore[modifica | modifica wikitesto]
Segue un elenco non completo delle residenze costruite ed abitate dagli Sforza.
- Castello Sforzesco a Milano
- Castello di Pavia
- Castello Sforzesco di Galliate
- Castello Sforzesco di Vigevano
- Castello Normanno-Svevo di Bari
- Tenuta di caccia Cascina Boscaiola
- Palazzo Sforza Cesarini a Roma
- Palazzo Sforza Cesarini a Genzano
- Palazzo Sforza Cesarini a Santa Fiora
- Villa La Sforzesca a Castellazzara
- Villa Imperiale a Pesaro
- Rocca di Ravaldino Forlì (FC)
- Rocca di Imola (BO)
- Palazzo Gallavresi noto come Palazzo Sforza o della Marchesa Caravaggio (Bg)
- Castello di Torrechiara, Torrechiara (Pr)
Ritratti degli Sforza[modifica | modifica wikitesto]
Francesco Sforza (1450 - 1466).
Galeazzo Maria Sforza (1466 - 1476).
Gian Galeazzo Maria Sforza (1476 - 1494).
Ludovico il Moro (1452 - 1508).
Massimiliano Sforza (1512 - 1515).
Francesco II Sforza (1521 - 1535).
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Pompeo Litta, Attendolo di Cotignola in Romagna, in Famiglie celebri italiane, 1819.
- ^ Lopez, p. 29
- ^ Lopez, p. 50
- ^ Perria, p. 31
- ^ I domini comprendevano: il Ducato di Milano, con i territori annessi, e quello di Genova, con i territori annessi, entrambi sotto il governo del Duca Ludovico Maria Sforza, detto il Moro; le Contee di Imola e Forlì sotto Caterina Riario-Sforza; la Signoria di Pesaro sotto Giovanni Sforza; la Contea di Santa Fiora sotto Federico I Sforza del ramo omonimo; il Ducato di Bari, Palo, Rossano e Modugno sotto Isabella d'Aragona, vedova di Gian Galeazzo Sforza ed ex Duchessa di Milano, reggente per i figli Francesco e Bona Sforza; alcuni altri rami cadetti, sparsi per l'Italia e governanti territori minori, come Caravaggio, Cotignola, Castell'Arquato, eccetera.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Antonio Perria, I terribili Sforza. Trionfo e fine di una grande dinastia., Bologna, Odoya, 2008, ISBN 978-88-6288-022-0.
- Guido Lopez I signori di Milano: dai Visconti agli Sforza, Roma, 2009 ISBN 978-88-541-1440-1
- Pompeo Litta, Attendolo di Cotignola in Romagna, in Famiglie celebri italiane, 1819.
- Carlo Maria Lomartire, Gli Sforza. Il racconto della dinastia che fece grande Milano, Verona, 2018. ISBN 978-88-04-68815-0.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sforza
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Albero genealogico, su genealogy.euweb.cz.
- Albero Genealogico Sforza (JPG), su palazzosforzacesarini.it.
- Albero Genealogico Sforza di Santa Fiora-Sforza Cesarini (JPG), su palazzosforzacesarini.it.
- https://web.archive.org/web/20140912121949/http://www.historiabari.eu/Articoli/Bona%20sforza%20e%20Bari.htm
- http://www.italyis.com/puglia/ars_hist/castelli/10a_i.html
- Signorie, gli Sforza puntata del programma TV Il tempo e la storia