Polissena Ruffo

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Polissena Ruffo
Principessa di Rossano
Stemma
Stemma
In carica14171420
TrattamentoPrincipessa
Altri titoliContessa di Corigliano e Montalto
Nascita1400
MorteCariati, 17 luglio 1420
DinastiaRuffo
PadreCarlo Ruffo
MadreCeccarella Sanseverino
ConiugiGiacomo di Mailly
Francesco Sforza
FigliAntonia Polissena Sforza
ReligioneCattolicesimo

Polissena Ruffo (1400Cariati, 17 luglio 1420) è stata una nobile italiana, 1ª principessa di Rossano e contessa di Corigliano e Montalto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Polissena Ruffo nacque nel 1400 da Carlo Ruffo e Ceccarella Sanseverino. I Ruffo, divisi in vari rami, erano feudatari di vari territori del Regno di Napoli che si estendevano dall'odierna Calabria alla Basilicata. I matrimoni dei Ruffo avvenivano solo su consenso reale[1]. Polissena e la sua sorella minore Covella, duchessa di Sessa, erano eredi dei Ruffo di Montalto.

La regina del Regno di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo diede autorizzazione per dare in sposa Polissena al cavaliere francese e gran siniscalco del Regno Giacomo di Mailly, facente parte del seguito di suo marito Giacomo II di Borbone-La Marche[1]. Lo sposo però morì due anni dopo il matrimonio.

Nel 1417 Giovanna rese principato il feudo di Rossano concedendolo a Polissena[2], divenuta così 1ª principessa di Rossano. Già nel 1414 Giovanna le aveva concesso in eredità i territori del defunto padre Carlo Ruffo.

Il 23 ottobre 1418 a Rossano Polissena fu maritata al figlio di Muzio Attendolo Sforza, il diciassettenne e futuro duca di Milano Francesco Sforza. La sposa gli portò in dote i territori di Paola, il principato di Rossano, Calimera, Caccuri, Montalto, Policastro ed altri feudi che furono affidati all'amministrazione di Angelo Simonetta[3], il cui nipote Cicco sarebbe diventato, nell'ordine, segretario di Francesco Sforza, Galeazzo Maria Sforza e Bona di Savoia.

Polissena diede alla luce nel 1419 una bambina, Antonia Polissena, che morì l'anno dopo assieme alla madre[4]. Entrambe forse furono avvelenate[1]. La scomparsa di Polissena, nel 1420, fu all'epoca attribuita ad avvelenamento[5] ad opera di uno degli zii.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Ruffo Giovanni Ruffo  
 
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Antonio Ruffo  
Giovanna Sanseverino Roberto Sanseverino  
 
Jacopa di Bosco  
Carlo Ruffo  
Enrico Sanseverino Ruggero Sanseverino  
 
Giovanna d'Aquino  
Giovanna "Giovannella" Sanseverino  
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Polissena Ruffo  
Jacopo Sanseverino Tommaso Sanseverino  
 
Sveva d'Avezzano  
Ugo Sanseverino  
Margherita Chiaramonte ?  
 
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Ceccarella Sanseverino  
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Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Polissena Ruffo si sposò con il cavaliere francese e gran siniscalco del Regno di Napoli Giacomo di Mailly. Rimasta vedova, si risposò il 23 ottobre 1418 con il futuro duca di Milano Francesco Sforza, da cui ebbe una figlia, Antonia Polissena Sforza, morta giovanissima probabilmente per avvelenamento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Storia dei Ruffo, su castellodicaccuri.it. URL consultato il 21 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006).
  2. ^ Storia, su biblio.area.cs.cnr.it. URL consultato il 6 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006).
  3. ^ Cicco Simonetta, su storiadimilano.it.
  4. ^ Monica Ferrari, Per non manchare in tuto del debito mio. L'educazione dei bambini Sforza nel Quattrocento, Milano, 2000, p. 238.
  5. ^ Storia di Rossano, su spazioinwind.libero.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305115006 · BAV 495/146064