Marchesato di Caravaggio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Marchesato di Caravaggio
Marchesato di Caravaggio - Stemma
Marchesato di Caravaggio - Localizzazione
Marchesato di Caravaggio - Localizzazione
Dati amministrativi
Lingue parlatelatino, italiano, lombardo
CapitaleCaravaggio
Dipendente da
DipendenzeCasteggio, Galliate, Lacchiarella
Politica
Forma di governomonarchia assoluta (marchesato)
Capo di Statomarchese e conte
Nascita1529 con Giovanni Paolo I Sforza
Causainvestitura ducale, poi imperiale
Finemaggio 1796 con Bianca Maria III Doria Sforza-von Sinzendorf
Causaoccupazione napoleonica e abolizione del feudalesimo
Territorio e popolazione
Massima estensione32 km² circa nel secolo XVII
Popolazione7000 abitanti circa nel secolo XVII
Economia
Valutamilanese, spagnola e austriaca
Risorseagricoltura, allevamento
Commerci conDucato di Milano e Stati vicini
Religione e società
Religioni preminenticattolicesimo
Classi socialinobiltà, clero, contadini
Evoluzione storica
Preceduto da Ducato di Milano
Succeduto da Regno Lombardo-Veneto

Il marchesato di Caravaggio è stato un piccolo feudo situato nella pianura bergamasca occidentale e governato, dal 1529 al 1796, da un ramo naturale degli Sforza, derivato dal duca di Milano Ludovico il Moro . Il marchesato comprendeva, oltre al capoluogo, le località di Masano e Vidalengo, e le contee di Galliate, Casteggio e Lacchiarella.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Gallavresi o della marchesa, a Caravaggio
Chiesa dei Santi Fermo e Rustico (Caravaggio), luogo di sepoltura degli Sforza

Da Ludovico il Moro e da Lucrezia Crivelli, nel 1497, nacque Giampaolo I, nominato dal fratellastro Francesco II Sforza primo marchese di Caravaggio e confermato tale (con la qualifica di "Illustre") nel 1532 dall'imperatore Carlo V.[1] Il marchesato, seppure minuscolo, godeva di una posizione strategica perché inserito tra i territori controllati dai sovrani di Spagna e dalla repubblica di Venezia. L'investitura imperiale aveva conferito agli Sforza anche il diritto di mero et mixto imperio, cioè l'esercizio effettivo della giurisdizione civile e penale.

Il figlio di Giampaolo, Muzio I Sforza di Caravaggio, succedette alla morte del padre nel 1535 al marchesato di Caravaggio, rimanendo però per alcuni anni sotto la reggenza della madre, e morendo poi in battaglia nel 1553.

Oltre alla presenza del santuario eretto nel 1575 durante il governo di Francesco I Sforza di Caravaggio, in seguito ad una presunta apparizione della Madonna, divenne famoso per aver dato il nome ad uno dei più significativi artisti italiani. Tra il 1577 e il 1584, infatti, visse a Caravaggio il piccolo (sei anni) futuro grande pittore Michelangelo Merisi (1571-1610), nato a Milano. I genitori, Fermo e Lucia Aratori, erano caravaggini e si unirono in matrimonio all'inizio del 1571 con il sostegno del marchese Francesco I Sforza: si recarono subito a Milano per lavoro per rientrare sei anni dopo a causa della pestilenza. Il tredicenne Michelangelo ritornò poi in città per intraprendere la sua brillante carriera artistica.[2]

La famiglia Merisi rimase ancora in contatto con gli Sforza nella persona della marchesa Costanza Colonna, figlia di Marcantonio e giovanissima sposa di Francesco I: la zia di Michelangelo era la nutrice dei bambini della signora e il ragazzo frequentava le lezioni di catechismo impartite da lei. La protezione di Costanza[3] accompagnò il pittore per tutta la vita: da Milano, a Roma, a Napoli, al castello di Paliano, già di proprietà di Marcantonio.

Morto il 13 dicembre 1535, per un "attacco catarrale", il primo marchese Giampaolo I, gli subentrò il primogenito Muzio I che evitò di avanzare le pretese paterne inerenti alla successione nel feudo e si mise disciplinatamente al servizio dell'imperatore Carlo V e, combattendo per lui, morì nel 1552 nel corso della battaglia di Metz.

Avendo Muzio I soltanto quattro anni, quando succedette come marchese a suo padre, a

ssunse la reggenza per dieci anni la volitiva madre Violante Bentivoglio, residente nel castello di Galliate, da cui amministrava con sagacia il marchesato.[4]

La precoce scomparsa di Francesco I, erede di Muzio I, del quale si è detto, causò una nuova reggenza femminile, data l'età di Muzio II, da parte di Costanza Colonna. Il marchese, poi anche conte di Casteggio e Lacchiarella (ex Filippo III di Spagna), governò dedicandosi alla prosperità dei sudditi e fu cultore delle arti e della poesia.[5]

Giampaolo II, Muzio III, Francesco II e Francesco III non si distinsero per significativi avvenimenti, anche per la brevità della loro vita e le continue reggenze materne: tali fatti indebolirono la dinastia e il potere del marchese che dimorava sempre più spesso nel palazzo milanese. Oltre a questo, la famiglia disponeva del cosiddetto palazzo della marchesa, residenza ufficiale a Caravaggio della corte e degli uffici amministrativi, dei castelli di Casteggio e Galliate. Il luogo di sepoltura della casata era nella chiesa dei Santi Fermo e Rustico.[6]

Dal 1697 al 1796, il marchesato visse tempi difficili: era passato nel 1707 dalla tutela spagnola a quella imperiale e la dinastia si era ridotta a una bambina di tre mesi, figlia di Francesco III, Bianca Maria I. La marchesa madre Eleonora Salviati riuscì a proteggere, seppur labilmente, il decadente dominio e l'imperatore Carlo VI concesse l'investitura nel 1712 a Bianca Maria per sé e per gli eredi: la giovane, tuttavia, morì di parto a 20 anni nel 1717. Le succedettero formalmente la figlia Bianca Maria II von Sinzendorf Sforza e la nipote Bianca Maria III Doria Sforza, ultima marchesa. Il territorio, occupato nel 1796 da Napoleone Bonaparte, sarà poi incorporato nell'Impero austriaco.[7]

Marchesi di Caravaggio (1529-1796)[modifica | modifica wikitesto]

Leonardo (attr.), Profilo di giovane donna, Lucrezia Crivelli, madre di Giovanni Paolo I Sforza.
Titolo Nome Periodo Consorte e note[8]
Marchese Giampaolo I Sforza di Caravaggio 1529 - 1535 Violante Bentivoglio, contessa di Galliate
Marchese Muzio I 1535 - 1553 Faustina Sforza di Santa Fiora
Marchese Francesco I 1553 - 1580 Costanza Colonna
Marchese Muzio II 1580 - 1622 Felice Orsina Peretti Damasceni, contessa di Casteggio e Lacchiarella dal 1603
Marchese Giampaolo II 1622 - 1630 Maria Aldobrandini
Marchese Muzio III 1630 - 1637 non sposato
Marchese Francesco II 1637 - 1680 Bianca Imperiali
Marchese Francesco III 1680 - 1697 Eleonora Salviati, reggente (1697-1712)
Marchesa Bianca Maria I 1697 - 1717 Giovanni Guglielmo Edmondo von Sinzendorf-Neuburg (+1766)
Marchesa Bianca Maria II von Sinzendorf 1717 - 1783 Filippo Domenico Doria
Marchesa Bianca Maria III Doria 1783 - 1797 Fabrizio Colonna di Summonte, principe di Summonte

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piazza, p. 103.
  2. ^ Berra, p. 21.
  3. ^ Berra, p. 26.
  4. ^ Secco d'Aragona, p. 13.
  5. ^ Secco d'Aragona, p. 14.
  6. ^ Secco d'Aragona, p. 15.
  7. ^ Santagiuliana, p. 60.
  8. ^ Franciosa, p. 62.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giacomo Berra, Il giovane Caravaggio in Lombardia. Ricerche documentarie sui Merisi, gli Aratori e i marchesi di Caravaggio, Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi, 2005, ISBN 9788887815368.
  • Giannina Franciosa, Gli Sforza, Firenze, Nemi, 1931.
  • Giovanni Piazza, Gli Sforza, Milano, Mondadori, 1973.
  • Tullio Santagiuliana, Caravaggio. Profilo storico, Treviglio, UTECO, 1981.
  • Fermo Secco d'Aragona, Storia di Caravaggio e Isola fulcheria narrata dai documenti dei suoi signori e condottieri, Brescia, Tip. F. Apollonio & C., 1968.
  • Francesco Tresoldi, Il borgo di Caravaggio nel marchesato degli Sforza, in Caravaggio, ipotesi e realtà, Bergamo, Grafia & Arte, 2006, ISBN 9788872012659.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]