Chianti Montespertoli

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Chianti Montespertoli
Dettagli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Resa (uva/ettaro)8,0 t/ha (3 kg/ceppo)
Resa massima dell'uva70%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
11,0%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
12,0%
Estratto secco
netto minimo
21,0 g/l
Riconoscimento
TipoDOCG
Istituito con
decreto del
30/11/2011  
Vitigni con cui è consentito produrlo
[senza fonte]

Il Chianti Montespertoli è un vino a DOCG[1] prodotto nella Regione Toscana nella provincia di Firenze.

Zona di produzione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chianti (vino).

Il territorio della sottozona coincide con il territorio comunale di Montespertoli estendendosi su di un'area pari a 125 km². Circa un terzo del territorio (la parte sud e sud-est, con un'altitudine variabile tra 257 e 442 m sul livello del mare) fa parte anche della sottozona Colli fiorentini. La superficie vitata è di circa 2200 ha anche se solo 1400 hanno diritto al riconoscimento della DOCG Chianti. L'altitudine dell'intera sottozona varia da 170 a 442 m sul livello del mare[2].

Vitigni con cui è consentito produrlo[modifica | modifica wikitesto]

  • Sangiovese 70-100%
  • altri vitigni idonei alla coltivazione nell'ambito della regione Toscana (come sottoelencati). massimo 30%

Inoltre:

  • i vitigni a bacca bianca non potranno, singolarmente o congiuntamente, superare il limite massimo del 10%;
  • i vitigni Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, non potranno, singolarmente o congiuntamente, superare il limite massimo del 15%.

Vitigni complementari[modifica | modifica wikitesto]

  • Vitigni a bacca rossa:

Abrusco, Aleatico, Alicante, Alicante Bouschet, Ancellotta, Barbera, Barsaglina, Bonamico, Bracciola nera, Calabrese, Caloria, Canaiolo, Canina nera, Carignano, Carmenere, Cesanese d'Affile, Ciliegiolo, Colombana nera, Colorino, Foglia Tonda, Gamay, Groppello di S. Stefano, Groppello Gentile, Lambrusco Maestri, Malbech, Malvasia nera, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Mammolo, Mazzese, Merlot, Montepulciano, Petit Verdot, Pinot Nero, Polleria nera, Prugnolo Gentile, Rebo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Sagrantino, Sanforte, Schiava Gentile, Syrah, Tempranillo, Teroldego, Vermentino Nero

  • Vitigni a bacca bianca:

Albana, Albarola, Ansonica, Biancone, Canaiolo Bianco, Chardonnay, Clairette, Durella, Fiano, Grechetto, Greco, Incrocio Bruni 54, Livornese Bianca, Malvasia Bianca di Candia, Malvasia Bianca Lunga, Malvasia Istriana, Manzoni Bianco, Marsanne, Moscato Bianco, Müller-Thurgau, Orpicchio, Petit Manseng, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling renano, Riesling Italico, Roussane, Sauvignon, Sémillon, Traminer Aromatico, Trebbiano Toscano, Verdea, Verdello, Verdicchio Bianco, Vermentino, Vernaccia di S. Gimignano, Viogner

Tecniche produttive[modifica | modifica wikitesto]

Sono idonei unicamente i vigneti di giacitura collinare ed orientamento adatti, i cui terreni - situati ad un'altitudine non superiore a 700 metri s.l.m., sono costituiti in prevalenza da substrati arenacei, calcareo marnosi, da scisti argillosi, da sabbie e ciottolami.

Sono da considerarsi inadatti i vigneti situati in terreni umidi, su fondi valle e infine i terreni a predominanza di argilla pliocenica e comunque fortemente argillosi.

I nuovi impianti ed i reimpianti dovranno avere una densità non inferiore ai 4 400 ceppi/ettaro.

È vietata ogni forma di allevamento su tetto orizzontale, tipo tendone. Le forme di allevamento tradizionali sono rappresentate dal guyot, da una sua derivazione denominata "archetto toscano" e dal cordone speronato.

È vietata ogni pratica di forzatura, ma consentita l'irrigazione di soccorso.

Nella vinificazione è ammessa la tradizionale pratica enologica del governo all'uso Toscano, che consiste in una lenta rifermentazione del vino appena svinato con uve dei vitigni autorizzati leggermente appassite.

Tutte le operazioni di vinificazione e imbottigliamento debbono essere effettuate nella zona DOCG, ma sono ammesse deroghe su preventiva autorizzazione.

Richiede un invecchiamento almeno fino al 1º giugno dell'anno successivo alla vendemmia.

Caratteristiche organolettiche[modifica | modifica wikitesto]

  • colore: colore: rubino vivace tendente al granato con l'invecchiamento;
  • odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento;
  • sapore: armonico, sapido, leggermente tannico, che si affina col tempo al morbido vellutato; il prodotto dell'annata che ha subito il «governo» presenta vivezza e rotondità;

Informazioni sulla zona geografica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Colline del Chianti.

Il Chianti nasce in un'area geologicamente assai omogenea, situata a sud dell'Appennino e fra le latitudini che ricomprendono Firenze e Siena.

Una fascia inizia a nord, dalla zona del Mugello verso Rufina e Pontassieve, prosegue lungo i monti del Chianti fino ad arrivare a ricomprendere il territorio del Comune di Cetona. L'altra si origina sul Montalbano e si allaccia alla Val di Pesa con direttrici verso San Gimignano e Montalcino. Il nucleo centrale è contornato da propaggini legate ai sistemi collinari dell'Aretino e del Senese, del Pistoiese, del Pisano e del Pratese. Queste fasce estreme e periferiche sono collegate fra loro da briglie trasversali.

In particolare, il territorio del Chianti, dal punto di vista geologico, per la sua vastità, può essere suddiviso in quattro sistemi, in ordine di età di formazione decrescente: dorsali preappenniniche mio-eoceniche, le colline plioceniche, la conca intermontana del Valdarno Superiore con i depositi pleistocenici, ed i depositi alluvionali.

L'altitudine dei terreni collinari coltivati a vite è compresa mediamente fra i 200 ed i 400 m s.l.m. con giacitura ed orientamento adatti. Il disciplinare di produzione prevede comunque una altitudine massima, per i vigneti, di 700 m sul livello del mare.

Il clima dell'area si inserisce nel complesso climatico cosiddetto della collina interna della Toscana. Il clima del comprensorio può essere definito da "umido" a "subumido", con deficienza idrica in estate. La piovosità media annua è di 867 mm con un minimo di 817 mm ed un massimo di 932 mm. La piovosità massima si registra, di regola, nel mese di novembre con 121 mm e la minima in luglio con 32 mm. Il mese di agosto è quello mediamente più caldo, con temperature medie di oltre 23 °C, mentre il mese più freddo è solitamente gennaio, con temperature medie intorno ai 5 °C.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime attestazioni della produzione di vino in Toscana risalgono al periodo romano. Allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile, però, ricavare informazioni relative alla zona di Montespertoli, anche se il ritrovamento di un'anfora vinaria a Empoli fa pensare alla presenza di una produzione di vino nella zona del Valdarno[3]. Tracce più precise si trovano nel Quindicesimo secolo quando la necessità di tassare la produzione di vino e olio rende necessaria l'attribuzione di un valore di reddito al tino di ogni zona, sulla base di un'unità di misura detta "cogno", pari a 10 barili (4,56 hl) e 0,25 fiorini d'oro[4]. I documenti mostrano come l'area di Montespertoli abbia all'epoca produzioni diverse secondo le zone. La famiglia Frescobaldi è proprietaria di ampi vigneti in quest'area, dove nel 1340 costruisce, nei pressi di Monteriggioni, la Villa di Montecastello[5]. Le lettere di Isabella Sacchetti Guicciardini, scritte al marito Luigi intorno agli anni Trenta del Cinquecento, attestano la produzione in queste località di vini bianchi e rossi, in particolare vernaccia e greco[6] [7]. Nel Diciottesimo secolo le fonti segnalano a Montespertoli la presenza di vite a coltura promiscua. Nell'Ottocento i metodi di coltivazione della vite e dei cerali adottati in modo particolare nella Valdelsa hanno un ruolo importante nel modellare il paesaggio, attenuando progressivamente le pendenze per creare campi regolari e pianeggianti[8].

Progressivamente l'attività vitivinicola acquisisce importanza centrale nell'economia dei comuni di questa parte della Toscana e di Montespertoli in particolare. La volontà di conservare la storia e le tradizioni di questa produzione hanno portato alla creazione del Museo della Vite e del vino[9]. Nella piazza del paese, inoltre, dal 1958, come evoluzione della tradizionale Fiera del bestiame, viene organizzata annualmente, tra maggio e giugno, la Mostra del Chianti[10].

Disciplinare[modifica | modifica wikitesto]

Disciplinari Chianti comparati nei loro dati principali (Fonte: Mipaaf - Disciplinari di produzione)
normale Classico Colli Aretini Colli Fiorentini Colli Senesi Colline Pisane Montalbano Montespertoli Rùfina Superiore
Max. prod. uva (t/ha) 9,0 7,5 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 7,5
Max. prod. uva (kg/ceppo) 3,0 2,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0 3,0
Numero minimo ceppi/ha 4 000 4 400 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000 4 000
Età minima del vigneto (anni) 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
Resa uva/vino (%) 70 70 70 70 70 70 70 70 70 70
Titolo alcolometrico naturale minimo (%) 10,5 11,5 11,0 11,0 11,5 11,0 11,0 11,0 11,0 11,5
Estratto non riduttore minimo (g/l) 20 23 21 21 21 21 21 21 21 22
Titolo alcolometrico totale minimo (%) 11,5 12,0 11,5 12,0 12,0 11,5 11,5 12,0 12,0 12,0
Acidità totale minima (g/l) 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5 4,5
Invecchiamento minimo vino (mesi dal 1º gennaio) 3 10 3 9 3 3 3 6 9 9

Precedentemente all'attuale disciplinare questa DOCG era stata:

  • Approvata DOC con DPR 09.08.1967 (G.U. 217 - 30.08.1967)
  • Approvato con DPR 02.07.1984 (G.U. 290 - 20.10.1984)
  • Modificato con DM 08.01.1996 (G.U. 25 - 31.01.1996)
  • Modificato con DM 05.08.1996 (G.U. 219 - 18.09.1996)
  • Modificato con DM 29.10.1996 (G.U. 269 - 16.11.1996)
  • Modificato con DM 08.09.1997 (G.U. 231 - 03.10.1997)
  • Modificato con DM 22.11.1997 (G.U. 284 - 05.12.1997)
  • Modificato con DM 15.03.1999 (G.U. 65 - 19.03.1999)
  • Modificato con DM 10.03.2003 (G.U. 73 - 28.03.2003)
  • Modificato con DM 26.04.2004 (G.U. 103 - 04.05.2004)
  • Modificato con DM 19.06.2009 (G.U. 152 - 03.07.2009)
  • Modificato con DM 19.01.2010 (G.U. 29 - 05.02.2010)
  • Modificata con DM 30.11.2011 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP)

Il disciplinare del 1967 prevedeva:

  • Resa in uva: 80 q/ha
  • Resa dell'uva in vino: 70,0%
  • Titolo alcolometrico dell'uva: 11,0%
  • Titolo alcolometrico del vino: 12,0%
  • Estratto secco: 22,0‰
  • Vitigno:
  • colore: rubino vivace tendente al granato con l'invecchiamento
  • odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento
  • sapore: armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico che si affina col tempo al morbido vellutato.

Bottiglie[modifica | modifica wikitesto]

Per i vini Chianti è consentita l'immissione al consumo soltanto in bottiglie di vetro di tipo bordolese o in fiaschi tradizionali all'uso toscano. Inoltre deve essere usato esclusivamente il tappo di sughero raso bocca della bottiglia; fanno eccezione i recipienti con tappi a corona o capsule a strappo per le capacità fino a 0,250 litri.

Abbinamenti consigliati[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Produzione 2004[11]
Montespertoli totale Chianti Montespertoli / totale Chianti
Superficie iscritta in ha 73,37 22 395,03 0,33 %
Produzione vino in hl 2 663,02 1 055 262,42 0,25 %

Chianti Montespertoli riserva[modifica | modifica wikitesto]

Chianti e Chianti classico
Dettagli
StatoBandiera dell'Italia Italia
Resa (uva/ettaro)80 q
Resa massima dell'uva70,0%
Titolo alcolometrico
naturale dell'uva
11,0%
Titolo alcolometrico
minimo del vino
12,5%
Estratto secco
netto minimo
22,0‰
Riconoscimento
TipoDOCG
Istituito con
decreto del
09/08/1967  
Gazzetta Ufficiale del30/08/1967,
n 217
Vitigni con cui è consentito produrlo
[senza fonte]

Caratteristiche per ottenere la menzione riserva

  • resa in uva non superiore a 7,5 t/ha
  • invecchiamento di almeno due anni
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo del 12,5 %
  • estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.

Il periodo di invecchiamento viene calcolato a decorrere dal 1º gennaio successivo all'annata di raccolta delle uve.

Secondo il disciplinare del 1984 invece:

"I vini Chianti prodotti nelle sottozone Colli Aretini, Colli Senesi', Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli per aver diritto alla qualifica Riserva, dovranno essere sottoposti ad un invecchiamento di almeno due anni, di cui almeno tre mesi di affinamento in bottiglia, e dovranno avere un titolo alcolometrico volumico totale minimo del 12,5%."

Caratteristiche organolettiche[modifica | modifica wikitesto]

  • colore: rubino vivace tendente al granato con l'invecchiamento
  • odore: intensamente vinoso, talvolta con profumo di mammola e con più pronunziato carattere di finezza nella fase di invecchiamento
  • sapore: armonico, asciutto, sapido, leggermente tannico che si affina col tempo al morbido vellutato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Disciplinare di produzione
  2. ^ Riccardo Buti e Mario Dini, La vite e il vino nel Comune di Montespertoli, Montespertoli, Comune di Montespertoli, 1996, p. 15.
  3. ^ Buti, p. 82.
  4. ^ Buti, p. 85.
  5. ^ Buti, p. 87.
  6. ^ Isabella Sacchetti Guicciardini e Isidoro Del Lungo, Di villa: lettere di Isabella Guicciardini al marito Luigi negli anni 1535-1542., collana Per le nozze Martelli-Guicciardini., Coi tipi dei Successori Le Monnier, 1883. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  7. ^ Buti, p. 93.
  8. ^ La mezzadria in Toscana – sintesi storica e paesaggistica, su Rivista di Agraria.org, 15 ottobre 2021. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  9. ^ Gianfranco Molteni e Carlo Viti, Montespertoli : il museo della vite e del vino, Gli ori, 2004, ISBN 88-7336-113-7, OCLC 65214983. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  10. ^ Mostra del Chianti - VisitMontespertoli, su visitmontespertoli.it, 12 gennaio 2021. URL consultato il 25 febbraio 2023.
  11. ^ Unione Italiana Vini, su uiv.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Riccardo Buti e Mario Dini, La vite e il vino nel Comune di Montespertoli, Montespertoli, Comune di Montespertoli, 1996, p. 93.
  • Antonio Saltini Vino, conti e contadini. Cinquant'anni di scontri per le denominazioni del Chianti Firenze, Nuova Terra Antica, 2009, ISBN 978-88-96459-05-8, pp. 124

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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