Alta Langa (vino)
Fonte: Disciplinare di produzione[1] |
Alta Langa è una DOCG riservata ai vini spumanti metodo classico prodotti nell'area collinare delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.
Zona di produzione[modifica | modifica wikitesto]
La zona di produzione comprende i seguenti comuni:[1]
- In provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Cartosio, Casaleggio Boiro, Castelnuovo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Cassine, Cassinelle, Cavatore, Cremolino, Denice, Grognardo, Lerma, Malvicino, Melazzo, Merana, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montechiaro d'Acqui, Morbello, Mornese, Morsasco, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Parodi Ligure, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Sezzadio, Silvano d'Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo Monferrato, Terzo, Trisobbio, Visone.
- In provincia di Asti: Bubbio, Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Castel Boglione, Castelletto Molina, Castel Rocchero, Cessole, Coazzolo, Fontanile, Loazzolo, Maranzana, Monastero Bormida, Mombaldone, Mombaruzzo, Montabone, Olmo Gentile, Quaranti, Roccaverano, Rocchetta Palafea, San Giorgio Scarampi, San Marzano Oliveto, Serole, Sessame, Vesime.
- In provincia di Cuneo: Albaretto della Torre, Arguello, Bastia, Belvedere Langhe, Benevello, Bergolo, Bonvicino, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Briaglia, Camerana, Camo, Carrù, Castellino Tanaro, Castelletto Uzzone, Castiglione Tinella, Castino, Cerretto Langhe, Cigliè, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Cravanzana, Diano d'Alba, Dogliani, Farigliano, Feisoglio, Cissone, Gorzegno, Gottasecca, Grinzane Cavour, Igliano, Lequio Berria, Levice, Mango, Marsaglia, Mombarcaro, Monchiero, Monesiglio, Monforte d'Alba, Montelupo Albese, Murazzano, Neviglie, Niella Belbo, Niella Tanaro, Novello, Paroldo, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piozzo, Prunetto, Roascio, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddino, Rodello, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, San Benedetto Belbo, Santo Stefano Belbo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Sinio, Somano, Torre Bormida, Torresina, Treiso, Trezzo Tinella, Vicoforte e parte dei comuni di Alba, Ceva e Mondovì.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nei primi decenni dell'Ottocento i conti di Sambuy introdussero il vitigno Pinot in Piemonte, per migliorare la produzione. Alla metà del XIX secolo Leopoldo Incisa aggiunse alcuni vitigni francesi nella sua collezione ampelografica, suscitando però scarsissimo interesse nei viticoltori locali e Carlo Gancia favorì la diffusione dei Pinot e dello Chardonnay nell'area di Canelli.
Venne mantenuta la storica strategia vendemmiale, basata sulla raccolta manuale e il trasporto in piccole cassette, che prosegue ancor oggi come caratteristica degli spumanti di pregio.
Indicazioni generali[modifica | modifica wikitesto]
I vigneti devono essere impiantati su terreni marnosi calcareo-argillosi, esclusivamente collinari sopra i metri 250 s.l.m., con meno di 4.000 ceppi per ettero. I sistemi di allevamento e di potatura sono la tradizionale controspalliera bassa con potatura a Guyot con un solo capo a frutto o a cordone speronato.
Nella vinificazione deve essere applicato il metodo della rifermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale; pertanto l'etichetta deve recare la dicitura "fermentazione in bottiglia secondo il metodo tradizionale", o "metodo tradizionale", o "metodo classico", o "metodo classico tradizionale". È obbligatoria l'indicazione dell'annata di raccolta delle uve.
La durata dell'elaborazione non deve essere inferiore a trenta mesi e di almeno trentasei mesi per la menzione "riserva".
È prevista la mezione "vigna" seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale purché sia riportata nella denuncia delle uve e nella documentazione.
La scelta vendemmiale è consentita soltanto verso la DOC Piemonte spumante.
Disciplinare[modifica | modifica wikitesto]
La DOC è stata istituita con DM 31.10.2002 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 275 del 23.11.2002
La DOCG è stata istituita con DM 21.02.2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 09.03.2011
Successivamente è stata modificata con
- DM 30.11.2011 G.U. 295-20.12.2011
- DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
- La versione in vigore è stata approvata con DM. 13.10.2014 ppublicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 21.10.2014[1]
Tipologie[modifica | modifica wikitesto]
Spumante[modifica | modifica wikitesto]
È consentita la menzione riserva.
uvaggio | Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100% |
spuma | fine e persistente |
colore | da giallo paglierino tenue ad oro intenso |
odore | fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia |
sapore | sapido, fine ed armonico |
titolo alcolometrico minimo | 11,50% vol. |
acidità totale minima | 5,0 g/l. |
estratto secco minimo | 15,0 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 110 q. |
resa massima di uva in vino | 65% |
Abbinamenti consigliati[modifica | modifica wikitesto]
Aperitivi, antipasti piemontesi, testa in cassetta[2]
Spumante rosato[modifica | modifica wikitesto]
Può essere definito anche "rosa" o "rosé". È consentita la menzione riserva.
uvaggio | Pinot nero e/o Chardonnay dal 90 al 100% |
spuma | fine e persistente |
colore | rosato più o meno intenso |
odore | fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia |
sapore | sapido, fine ed armonico |
titolo alcolometrico minimo | 11,50% vol. |
acidità totale minima | 5,0 g/l. |
estratto secco minimo | 15,0 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 110 q. |
resa massima di uva in vino | 65% |
Abbinamenti consigliati[modifica | modifica wikitesto]
Tajarin alla Vittorio Emanuele II[3].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata “Alta Langa”, su catalogoviti.politicheagricole.it. URL consultato il 30 dicembre 2021.
- ^ Ricette di Momperone
- ^ Ricette dei sovrani, in Taccuini storici