Europa: differenze tra le versioni

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=== Caratteristiche fisiche ===
=== Caratteristiche fisiche ===
L'Europa è composta da un insieme di [[penisole]] connesse. La più grande è la [[Scandinavia]], nel nord del continente. Tre altre penisole, l'[[Penisola iberica|iberica]], l'[[Italia (regione geografica)|italiana]] e la [[Penisola balcanica|balcanica]], si trovano invece a sud, protendendosi nel [[mar Mediterraneo]].
L'Europa è composta da un insieme di [[penisole]] connesse. La più grande è la [[Scandinavia]], nel nord del continente. Tre altre penisole, l'[[Penisola iberica|iberica]], l'[[Italia (regioneografica)|italiana]] e la [[Penisola balcanica|balcanica]], si trovano invece a sud, protendendosi nel [[mar Mediterraneo]].


I rilievi in Europa mostrano grandi dislivelli in aree relativamente piccole. Le regioni meridionali sono prevalentemente montuose, mentre, procedendo verso nord, il terreno scende da [[Alpi]], [[Pirenei]] e [[Carpazi]], verso altopiani collinosi e poi le ampie e basse pianure del nord, particolarmente vaste a oriente. La zona pianeggiante è conosciuta come la Grande Pianura Europea, e ha il suo centro nel [[Bassopiano germanico]]. Un arco montano esiste anche sulla costa nord-occidentale, comincia ad ovest con le [[Isole Britanniche]] e continua lungo l'asse montagnoso, tagliato dai [[fiordo|fiordi]], della [[Norvegia]].
I rilievi in Europa mostrano grandi dislivelli in aree relativamente piccole. Le regioni meridionali sono prevalentemente montuose, mentre, procedendo verso nord, il terreno scende da [[Alpi]], [[Pirenei]] e [[Carpazi]], verso altopiani collinosi e poi le ampie e basse pianure del nord, particolarmente vaste a oriente. La zona pianeggiante è conosciuta come la Grande Pianura Europea, e ha il suo centro nel [[Bassopiano germanico]]. Un arco montano esiste anche sulla costa nord-occidentale, comincia ad ovest con le [[Isole Britanniche]] e continua lungo l'asse montagnoso, tagliato dai [[fiordo|fiordi]], della [[Norvegia]].

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Europa (disambigua).
Europa
Il Monte Bianco, vetta dell'Europa Occidentale
Stati50[1]
Superficie10 180 000 km²
Abitanti743 789 421 (2019)
Densità73 ab./km²
Linguevedi Lingue e Lingue parlate in Europa
Fusi orarida UTC-1 a UTC+6
Nome abitantieuropei
Posizione dell'Europa nel mondo.

L'Europa (/euˈrɔpa/[2]) è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici, l'unico situato interamente nell'emisfero settentrionale. Costituisce l'estremità occidentale del supercontinente Eurasia, o anche una delle tre parti del supercontinente Eurafrasia.

È stata la culla della civiltà occidentale, assieme al Medio Oriente. La storia e la cultura europea hanno influenzato notevolmente quelle degli altri continenti, verso i quali, a partire dal XVI secolo, sono state frequenti e massicce le migrazioni, specialmente in America e in Oceania, dove gli europei sono ora in maggioranza rispetto alle popolazioni locali; varie forme di colonialismo e di imperialismo europeo hanno influenzato profondamente la Storia degli ultimi secoli.

Etimologia

Nella mitologia greca, Europa era la figlia di Agenore re di Tiro, antica città fenicia nell'area mediterraneo-mediorientale. Zeus, innamoratosi di lei, decise di rapirla e si trasformò in uno splendido toro bianco. Mentre coglieva i fiori in riva al mare, Europa vide il toro che le si avvicinava. Era un po' spaventata ma il toro si sdraiò ai suoi piedi ed Europa si tranquillizzò. Vedendo che si lasciava accarezzare Europa salì sulla groppa del toro che si gettò in mare e la condusse fino a Creta. Zeus si ritrasformò in dio e le rivelò il suo amore. Ebbero tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto. Minosse divenne re di Creta e diede vita alla civiltà cretese, culla della civiltà europea. Il nome Europa, da quel momento, indicò le terre poste a nord del Mar Mediterraneo[3].

Quale termine geografico, indicava, in epoca greca, una terra a nord del Mediterraneo della quale non si conoscevano con esattezza i confini settentrionali. Nella ricostruzione del geografo greco Ecateo di Mileto (m. 480 a.C.) la Terra comprendeva due continenti divisi dal Mediterraneo, centro del mondo: da una parte l'Europa confinata a nord dalle sconosciute regioni iperboree; dall'altra l'Asia, nella quale erano compresi anche l'Egitto e la Libia.

Filippo il macedone, il padre di Alessandro Magno si definì primo re d'Europa[4], un'Europa che andava dall'Adriatico al Danubio[5]. Se per Teopompo[6] "[...]Filippo[...]deve regnare su tutta l'Europa", per Alessandro l'Europa diventa un'appendice dell'Asia. Per Strabone[7] l'Europa di Teopompo è definita dai due mari Adriatico e Ponto: "essa si trova a meridione dell'Istro ed è circondata dal mare. Inizia nella parte più interna dell'Adriatico e si estende [...] fin quello pontico". Ancora, Livio[8] racconta che Filippo "era stato preso dalla smania di salire fino alla vetta del monte Emo, credendo alla comune diceria che da essa il panorama si slargasse dal Ponto all'Adriatico, dal Danubio alle Alpi": è lo stesso monte che salirà Filippo V cento anni dopo la morte del grande Filippo, dal quale osservò l'ideale orizzonte delle sue conquiste.

In epoca romana, i termini "Europa" ed "europei" sono citati raramente dagli autori latini: la prima testimonianza scritta di una ripresa del termine greco risale alla fine del VI secolo: l'abate irlandese San Colombano, futuro fondatore dell'abbazia di Bobbio, lo citò (tutius Europae) in una delle lettere al papa Gregorio Magno [9]. Anche il monaco Isidoro Pacensis usò il termine per indicare i soldati che sotto la guida di Carlo Martello avevano combattuto a Poitiers (prospiciunt Europenses Arabum tentoria, nescientes cuncta esse pervacua)[10]. La battaglia aveva assunto infatti un grande valore simbolico: l'Occidente cristiano era idealmente rappresentato dall'Europa, che aveva fermato l'espansione araba. Isidoro aveva quindi usato l'aggettivo "europeo" per attribuire un'identità collettiva ai guerrieri che avevano fermato gli invasori musulmani.

Il termine Europa indica una concreta e nuova realtà politica con l'impero di Carlo Magno[11], una nuova entità, nata all'inizio del IX secolo, dopo un trentennio di guerre contro Longobardi, Avari, Sassoni e Slavi, nella quale convergono la potenza dei popoli germanici, ciò che sopravvisse di Roma, dei Celti e di tutti i popoli precedenti fino al paleolitico più l'autorità spirituale del sommo pontefice. Carlo, un giovane condottiero franco, fonda un grande Impero che comprende la gran parte dell'Europa occidentale, adotta il latino come lingua scritta ufficiale, usa una sola moneta e professa una sola religione.

Vecchio continente

Dopo l'arrivo di Cristoforo Colombo in America, l'Europa è detta a volte anche Vecchio continente[12], in contrapposizione al nuovo continente, ossia l'America. Il termine Vecchio continente, però, è anche sinonimo dell'espressione "Continente antico", che comprende anche l'Asia e l'Africa[13]. Solo dal contesto si può capire a quale zona geografica ci si riferisca.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia d'Europa.

Preistoria

Il passaggio al Neolitico (Rivoluzione neolitica) si sarebbe verificato in Europa dal 7000 a.C. Il processo iniziò dal Medio Oriente, arrivò poi in Grecia e, risalendo il corso del Danubio, investì i Balcani e quindi l'Europa centrale. Questo percorso è suggerito dalla diffusione delle varie forme di ceramica (incisioni decorative lineari o punzonate, vasellame di forma standard o introduzione di boccali e coppe imbutiformi).

Successivamente, dal 5000 a.C. si sarebbe verificata l'invasione degli Indoeuropei, che interessò inizialmente la regione a nord del Mar Nero. Queste popolazioni erano dedite principalmente all'allevamento di bovini e alla pastorizia, conosceva l'uso del carro trainato da buoi e parlavano la lingua proto-indoeuropea, antenata delle moderne lingue europee. La popolazione era divisa in tre classi sociali: guerrieri, sacerdoti e lavoratori; la struttura sociale era gerarchica e patriarcale, con a capo la figura del re. Era praticata l'inumazione dei defunti in tumuli, con corredi funerari che ne riflettevano la posizione sociale. La mitologia indoeuropea era influenzata dal politeismo e dall'attività bellica, ed era trasmessa da cantori di poemi epici.

L'introduzione di elementi indoeuropei dell'Europa centrale si osserva dal 3000 a.C. ed è contraddistinta da sepolture a tumuli, in cui i corredi funerari comprendevano asce da guerra e vasellame lavorato con decorazioni a corda. L'espansione indoeuropea in Europa occidentale vide la fusione con la popolazione stanziale preesistente, che produceva vasellame di forma globulare (anfore). Dall'Europa orientale, gli Indoeuropei avrebbero anche introdotto la metallurgia del rame e successivamente del bronzo, e l'uso del cavallo. Dopo l'invasione indoeuropea, in Europa occidentale si svilupparono i Protocelti; in Europa centrale e orientale nacquero invece i popoli proto-Germani e balto-slavi.

Evo antico

Nel 1600 a.C. in Grecia essi diedero vita a città-stato organizzate attorno a un centro politico-religioso dell'acropoli, la civiltà micenea, le cui vicende sono cantate dai poemi omerici. A seguito dell'invasione dei Popoli del Mare nelle coste mediterranee nel 1200 a.C. vi fu una decadenza delle città-stato. In questo periodo anche in Europa continentale riemersero le religioni pre-indoeuropee, con la pratica dell'incenerizione dei defunti e loro conservazione in urne, come nella cultura villanoviana dell'Italia settentrionale. Trascorso il Medioevo ellenico seguito alle invasioni dei Popoli del mare, si ebbe una ripresa dei commerci tra le città della Grecia e dell'Anatolia attraverso l'Egeo, e la nascita delle poleis, non più basate sulla monarchia e l'acropoli, bensì sulla democrazia e l'agora, che diffusero le loro colonie anche nella Magna Grecia in competizione con i Fenici, mentre nell'Italia centrale fiorirono la civiltà etrusca e quella romana.

L'unificazione politica e culturale del continente europeo fu dovuta all'espansione dell'Impero romano su tutta l'Europa mediterranea, con la diffusione della lingua latina e del diritto romano fino al limes renano e danubiano, e la diffusione della cultura greca in campo artistico e filosofico. A partire dall'imperatore Costantino, a queste due fonti si unì anche l'influenza della religione cristiana e, tramite essa, della tradizione giudaica.

L'Europa nell'814

Medioevo

A seguito dell'invasione di popoli indoeuropei quali Germani, Slavi e Unni, l'impero romano ebbe una fase di crisi, che portò alla caduta dell'Impero romano d'Occidente e al pesante ridimensionamento di quello d'Oriente, che fu ridotto alla sola Grecia e Anatolia. Questo periodo, caratterizzato dalla difficile integrazione tra la civiltà europea classica (greco-romana e giudaico-cristiana) e gli usi "barbari" dei nuovi invasori, fu indicato dagli storici moderni come Medioevo.

Nacquero comunità monastiche come quelle colombaniane e benedettine, che si prefissero il compito di salvaguardare la cultura europea classica e cristiana, nonché di reinterpretarla creativamente attraverso l'evangelizzazione dei regni romano-barbarici sorti sulle rovine dell'impero romano. Grazie a ciò fu possibile la rinascenza carolingia con la ricostituzione dell'impero romano d'occidente come Sacro Romano Impero e l'attribuzione al vescovo di Roma del ruolo primaziale nella guida dei cristiani.

Inoltre con l'appoggio del Papato alcuni liberi comuni d'Italia, le repubbliche marinare, riportarono nell'XI secolo di nuovo in Europa il ruolo egemone nei commerci nel Mediterraneo, perso dall'impero romano nel VII secolo a seguito dell'espansione araba. Le repubbliche marinare furono anche un motore della Reconquista europea di alcune terre sottratte dagli Arabi nella loro espansione, sia in occidente (penisola iberica) che in oriente (soccorso contro i Turchi all'impero bizantino). Attraverso i rapporti con gli Arabi, vi fu una riscoperta dell'aristotelismo e un'attenzione maggiore allo studio del mondo della natura, favorita anche dalla nascita di un ceto borghese di mercanti e artigiani interessato all'acquisizione di un sapere tecnico-pratico che è all'origine del progresso della civiltà europea. La crisi del XIV secolo, fenomeno di ampia portata, caratterizzò la storia europea per vari decenni.

Evo moderno

La diffusione dei viaggi dei mercanti verso ogni parte del mondo conosciuto, e la nascita di liberi comuni guidati da valori borghesi, causò la messa in discussione dei valori tradizionali religiosi con l'umanesimo rendendo più forti le voci per una riforma della Chiesa e del Papato, e causando anche la formazione delle monarchie nazionali in Francia, Spagna e Inghilterra, non più sottoposte all'imperatore quale unico sovrano europeo.

In Italia invece i liberi comuni furono assoggettati da un certo numero di signori, la cui competizione si avvaleva anche degli artisti, che attraverso le loro opere manifestassero la prosperità di ciascuna signoria. Questo periodo fu noto in Italia come Rinascimento ed ebbe il suo epicentro nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, che tuttavia non riuscì a imporsi come centro egemone unificatore.

La competizione tra le nuove monarchie nazionali per l'egemonia europea e nei commerci con il ricco Oriente, di nuovo ostacolata dall'interposizione dell'Impero ottomano lungo la via della Seta, causò anche l'inizio di un periodo di esplorazioni geografiche, nuove scoperte e apertura di nuove rotte commerciali. Nel XV secolo il Portogallo e la Spagna aprirono le rotte atlantiche, presto imitati da Paesi Bassi, Gran Bretagna e Francia. Queste Nazioni costruirono vasti imperi coloniali lungo le coste di tutti i continenti. Alla ribellione all'autorità papale dei riformatori religiosi umanisti, seguì presto la ribellione dei Protestanti anche all'autorità regale con l'affermazione della democrazia in Inghilterra nel 1689.

Evo contemporaneo

Lo stesso argomento in dettaglio: Unificazione europea e Unione europea.

Nel XVIII secolo, nella colonia britannica d'oltremare degli Stati Uniti d'America, scoppiò la Rivoluzione americana presto seguita dalla Rivoluzione francese, esportata in tutta Europa con le guerre napoleoniche e le società segrete. Ciò portò al completamento del processo di nascita degli Stati nazionali ad opera della Prussia che unificò la Germania e della Savoia che unificò l'Italia. Culturalmente in questo periodo il sentimento nazionale si affianca alla fede religiosa e l'ideologia dominante è il Romanticismo, di ispirazione hegeliana.

Fu comunque un periodo di tensioni sociali caratterizzato dall'industrializzazione, dai moti rivoluzionari del 1848 e dalle politiche espansionistiche dei maggiori stati europei, tenuti in un precario stato di pace durante la fine del secolo dal cancelliere tedesco Otto von Bismarck grazie ad alleanze che divisero in due il continente. Nella seconda metà del XIX secolo gli stati Europei stabilirono un dominio tecnologico, culturale, politico ed economico sul resto del mondo, conquistando o riducendo in colonie enormi estensioni territoriali negli altri continenti. Il periodo del Grande gioco fu in Europa ricordato come belle Époque per la classe borghese al potere, ma ciò portò anche alla luce le contraddizioni insite nel sistema economico capitalistico, lucidamente analizzate da Karl Marx e Friedrich Engels gettando le basi del socialismo scientifico.

Nel 1914 tali tensioni sfociarono nella prima guerra mondiale che si concluse nel 1918 con la sconfitta degli Imperi continentali tedesco e austro-ungarico e la vittoria dell'intesa, cioè Regno Unito, Francia, Regno d'Italia e Stati Uniti d'America, nonché della neonata Unione sovietica socialista, succeduta all'impero russo. Le tensioni sociali e quelle fra gli stati europei crebbero nuovamente, soprattutto in Germania, paese gravato dalle pesanti sanzioni post-belliche imposte dagli alleati su espressa richiesta della Francia, e sfociarono nella seconda guerra mondiale, la quale fu principalmente provocata dall'aggressiva politica revanscistica messa in atto dalla Germania nazista e successivamente dall'Italia fascista, appoggiate in Asia dall'Impero giapponese. Le due guerre spezzarono l'egemonia del Continente sul resto del pianeta lasciando il posto di leader mondiali agli Stati Uniti e all'Unione Sovietica.

Dal 1945 al 1991 l'Europa si ritrovò attraversata dalla cosiddetta cortina di ferro, ovvero la linea di confine fra il blocco occidentale-capitalista e quello orientale-comunista, situazione finita con la dissoluzione dell'Unione Sovietica e che al momento è ancora in fase di assestamento, con la creazione dell'Unione europea, il problema dei rapporti con il mondo arabo nel bacino del Mediterraneo e del confronto con il ruolo primario assunto dagli U.S.A. nel nuovo scacchiere internazionale. Il fenomeno della globalizzazione è un ulteriore stimolo al processo di unificazione europea, come ha sottolineato Romano Prodi: "L'Europa si trova in una condizione simile a quella dell'Italia del Rinascimento, che era prima in tutto: nell'economia, nell'arte, nella cultura, nella strategia militare. Poi è arrivata la prima globalizzazione (la scoperta dell'America), non ha saputo unirsi ed è sparita dalla carta geografica. Oggi di fronte alla seconda globalizzazione, l'Europa rischia di fare la stessa fine"[14].

Geografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Europa.
Immagine satellitare dell'Europa

L'Europa comprende una parte continentale ed una parte peninsulare, separate dall'istmo ponto-baltico (mar Nero-mar Baltico). È uno dei continenti più piccoli: la sua superficie si estende per soli 10 091 000 km²[15], estensione poco superiore a quella dell'Oceania, il continente più piccolo della Terra; nello stesso tempo, il continente europeo è il secondo per densità di popolazione[N 1]; il fatto si spiega notando che la stragrande maggioranza dei territori europei gode di clima temperato; un altro fattore che favorisce il popolamento è l'assenza di zone inabitabili come deserti o calotte glaciali, caratteristica unica tra tutti i continenti. Con i suoi 738 200 000[16] abitanti risulta invece al quarto posto.

Il confine naturale d'Europa è in gran parte costituito da mare: essa è delimitata a nord dal mar Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano Atlantico ed a sud dal mar Mediterraneo e dal mar Nero. Ad est, invece, il concetto di Europa sfuma gradatamente nell'Asia ed è definito solo attraverso linee convenzionali, molte delle quali ricadenti in territorio russo e nel Caucaso.

Confini naturali

Mappa delle possibili linee di demarcazione tra Europa e Asia.
Confine orientale

Ad est l'Europa confina con l'Asia. Il confine tra i due continenti è convenzionale e ricade quasi completamente in Russia.

La linea di demarcazione parte dal Mar Glaciale Artico[17], segue poi il margine orientale dei monti Urali, prosegue lungo il corso del fiume Ural, la costa nord-occidentale del mar Caspio, la depressione del Kuma-Manyč e arriva infine alla foce del fiume Don, nel Mar d'Azov[18].

In linea di massima, questa linea di demarcazione è quella definita ufficialmente fin dal 1730 dalla zarina di Russia Anna I, sulla base dei lavori geografici del tedesco Philip Johan von Strahlenberg, appositamente incaricato del problema. Il suo parere fu poi convalidato dagli eminenti geografi Peter Simon Pallas e da Carl Ritter[19] e, con alcuni aggiustamenti, dalla Società Geografica Sovietica[20].

L'unica differenza tra la linea convenzionale di Philip Johan Von Strahlenberg e quella comunemente seguita riguarda il tratto tra gli Urali e il mar Caspio[21]: il geografo tedesco, in quest'area, faceva coincidere il confine euro-asiatico con il fiume Emba e non con il fiume Ural come generalmente si fa oggi.[20]

Se questa è la convenzione sulla quale la maggior parte degli autori si trova d'accordo, si deve tuttavia segnalare che molti autori anglosassoni[22], nel tratto tra il Mar Caspio e il Mar Nero considerano confine euroasiatico lo spartiacque del Caucaso[23], e non la depressione del Kuma-Manyč.

Le frontiere orientali d'Europa rappresentano dunque un'eccezione nel campo dei confini continentali, non coincidendo con mari od oceani e quindi mancando di quella precisa definizione che si accompagna quasi sempre ai confini continentali. I limiti tra Europa ed Asia si definiscono perciò con criteri politici e culturali, ai quali si affiancano considerazioni di geografia fisica. Le diversità di opinione in merito indicano che, in Russia, i caratteri europei sfumano gradatamente verso quelli asiatici[18].

Confine meridionale

Il mar Nero, il Bosforo, il mar di Marmara e i Dardanelli sono universalmente riconosciuti come confine meridionale tra Europa ed Asia. Il mar Mediterraneo separa l'Europa dall'Africa. Cipro e le isole greche situate nei pressi della costa turca sono territori tradizionalmente considerati parte integrante d'Europa, anche se da un punto di vista strettamente geografico si potrebbero considerare asiatici.

Confine occidentale

Ad ovest il confine è dato dall'Oceano Atlantico, includendo l'Islanda all'interno dell'Europa.

Confine settentrionale

Il Mar Glaciale Artico è il limite settentrionale del continente europeo, nel quale sono incluse anche tutte le isole artiche situate tra la costa e il Polo Nord.

Punti estremi
Lo stesso argomento in dettaglio: Punti estremi dell'Europa.
Punto cardinale Tradizionale Effettivo
(massa continentale)
Effettivo
(isole e territori annessi)
Nord Bandiera della Norvegia Capo Nord Bandiera della Norvegia Knivskjellodden[N 2] Bandiera della Russia Capo Fligely, Terra di Francesco Giuseppe[N 3]
Sud Bandiera della Spagna Punta de Tarifa Bandiera della Spagna Punta de Tarifa Bandiera della Grecia Capo Tripiti, Gavdos[N 4]
Est Bandiera della Russia Monti Urali Bandiera della Russia Repubblica di Komi Bandiera della Russia Capo Želanija
Ovest Bandiera dell'Irlanda Capo Slea[N 5] Bandiera del Portogallo Cabo da Roca Bandiera dell'Islanda Bjargtangar[N 6]

Caratteristiche fisiche

L'Europa è composta da un insieme di penisole connesse. La più grande è la Scandinavia, nel nord del continente. Tre altre penisole, l'iberica, l'italiana e la balcanica, si trovano invece a sud, protendendosi nel mar Mediterraneo.

I rilievi in Europa mostrano grandi dislivelli in aree relativamente piccole. Le regioni meridionali sono prevalentemente montuose, mentre, procedendo verso nord, il terreno scende da Alpi, Pirenei e Carpazi, verso altopiani collinosi e poi le ampie e basse pianure del nord, particolarmente vaste a oriente. La zona pianeggiante è conosciuta come la Grande Pianura Europea, e ha il suo centro nel Bassopiano germanico. Un arco montano esiste anche sulla costa nord-occidentale, comincia ad ovest con le Isole Britanniche e continua lungo l'asse montagnoso, tagliato dai fiordi, della Norvegia.

Questa è una descrizione semplificata. Sotto regioni come l'Iberia e l'Italia contengono le loro proprie complesse caratteristiche, come la terraferma europea stessa, dove i rilievi contengono molti altopiani, valli dei fiumi e bacini che complicano la struttura generale. L'Islanda e le Isole Britanniche sono casi speciali. Si credeva che fossero terre a sé nell'oceano settentrionale che viene considerato come una parte dell'Europa, mentre adesso si pensa che siano aree montagnose un tempo unite alla terraferma finché l'innalzamento del livello del mare non le ha tagliate fuori.

A causa delle poche generalizzazioni che si possono fare riguardo ai rilievi dell'Europa, non è sorprendente che tante regioni separate abbiano ospitato altrettante nazioni indipendenti durante la sua storia. La distribuzione delle risorse idriche in Europa è irregolare. L'Europa, dopo le Americhe e l'Oceania, è tuttavia il continente con maggiore disponibilità di risorse idriche in rapporto alla popolazione. Esiste un dibattito riguardante la localizzazione del centro dell'Europa.

Flora e fauna

Avendo vissuto fianco a fianco con la civiltà agricola e industriale per millenni, animali e piante europei sono profondamente segnati dalla presenza e attività dell'uomo. Con l'eccezione della Scandinavia e della Russia, si possono trovare poche aree incontaminate e selvatiche in Europa, eccetto i parchi naturali.

La principale vegetazione naturale che ricopre l'Europa è la foresta. Le condizioni per la sua crescita sono molto favorevoli. A nord, la Corrente del Golfo e la Corrente del Nord Atlantico riscaldano il continente, a sud il clima è mediterraneo, e ci sono frequenti siccità estive in questa regione. Le creste delle montagne hanno spesso molta influenza sulle condizioni climatiche, alcune (Alpi, Pirenei), sono orientate dall'est all'ovest e permettono al vento di portare grandi masse d'acqua dall'oceano verso l'interno. Altre sono orientate da sud a nord (Montagne Scandinave, Alpi Dinariche, Carpazi, Appennini) e siccome la pioggia cade prima dal lato delle montagne orientato verso il mare, le foreste crescono meglio da questa parte, mentre dall'altro lato, le condizioni sono molto meno favorevoli. Pochi sono i luoghi del continente sui quali nei millenni non ha pascolato il bestiame e a ciò si aggiunge la massiccia deforestazione che ha causato danni incalcolabili all'ecosistema originario.

Tundra, Spitsbergen
Giardino Sperimentale, Università tecnologica della Pomerania Occidentale a Stettino, Polonia

Un tempo l'Europa era coperta tra l'80% e il 90% dalle foreste, che si estendevano dal Mediterraneo all'Artico. Sebbene più della metà delle foreste originarie sia scomparsa nei secoli di colonizzazione, l'Europa ha ancora più di un quarto delle foreste mondiali, abeti nelle foreste della Scandinavia, vaste foreste di pini in Russia, castagno nel Caucaso, e la quercia nel Mediterraneo. Recentemente, la deforestazione si è arrestata e sono stati piantati molti alberi. Tuttavia, spesso, le conifere sono state preferite agli originali alberi decidui per via della loro rapidità di crescita. Le piantagioni e le monocolture coprono oggi vaste aree di terra e ciò lascia pochi habitat alle specie animali originarie delle foreste europee. L'estensione delle foreste originarie è ormai ridotta al 2-3% nell'Europa Occidentale e al 5-10% nella Russia europea. Il paese meno coperto da foreste è l'Irlanda (8%), quello più coperto è la Finlandia (72%).

Nella terraferma, prevalgono le foreste decidue. Le specie più importanti sono il faggio, la betulla e la quercia. Nel nord, dove cresce la taiga, la betulla è molto comune. Nell'area mediterranea sono stati piantati un gran numero di ulivi che si adattano molto bene all'arido clima estivo. Un'altra specie comune nell'Europa Meridionale sono i cipressi. Le foreste di conifere prevalgono ad altitudini elevate, sopra il confine delle foreste, mentre nel nord della Russia e in Scandinavia, all'avvicinarsi dell'Artico, predomina la tundra. Le regioni semi-aride del mediterraneo ospitano anche piante del sottobosco. Una stretta lingua della prateria euroasiatica, la steppa, si estende dalla Russia meridionale e dall'Ucraina verso l'Ungheria nonché, attraverso la taiga, nel nord.

Sono endemiche europee due specie di palme, la Chamaerops humilis, detta anche palma nana o di San Pietro del Mediterraneo meridionale, e la Phoenix theophrasti o dattero di Creta, dell'isola omonima.

La più recente glaciazione e la presenza dell'uomo, hanno influenzato la distribuzione della fauna europea. In molte parti dell'Europa, predatori e grandi animali sono stati cacciati fino all'estinzione. Il mammut e l'uro si sono estinti, e oggi, lupi (carnivori) e orsi (onnivori), un tempo diffusi ovunque nel continente, sono a rischio di estinzione anche a causa della deforestazione che li ha costretti a ritirarsi sempre di più. Già nel Medioevo l'habitat degli orsi era limitato a montagne più o meno inaccessibili con sufficiente copertura boschiva. Oggi l'orso bruno vive principalmente nella penisola balcanica, nel nord e in Russia; altre regioni (Austria, Pirenei ecc.) sono ancora abitate da un numero minore di esemplari ma in queste aree la presenza è frammentaria e gli esemplari vivono emarginati a causa della distruzione del loro habitat. Nell'estremo nord dell'Europa si può trovare l'orso polare. Il lupo, il secondo più grande predatore in Europa dopo l'orso bruno, si può trovare principalmente nell'Europa Orientale e nei Balcani.

Altri carnivori importanti sono la lince eurasiatica, il gatto selvatico, le volpi (specialmente la volpe rossa), gli sciacalli, le martore. Diffusi sono anche ricci, serpenti (vipere, bisce, ecc.), diversi uccelli e mammiferi, come roditori, cervi, caprioli e cinghiali. Le zone montuose sono popolate, tra gli altri, da marmotte, stambecchi e camosci. Anche le creature marine sono importanti per la flora e la fauna europee. La flora marina è principalmente costituita da fitoplancton mentre tra le specie animali che popolano i mari europei vanno ricordati lo zooplancton, i molluschi, gli echinodermi, i crostacei, i calamari, i polpi, i pesci, i delfini e le balene. Alcuni animali, come i protei e i pipistrelli, vivono in grotte.

Stati europei

Lo stesso argomento in dettaglio: Stati dell'Europa.

Le tabelle sottostanti riportano l'elenco alfabetico dei Paesi europei, che compaiono anche nella carta visibile sopra.

Questi sono, per la maggior parte, europei sia dal punto di vista geografico che storico-culturale; altri, invece, si trovano in una situazione particolare:

Londra
Berlino
Roma
Parigi
Mosca
Helsinki
Istanbul
Madrid
Vienna
Dublino
Bucarest
Tallinn

Superficie, popolazione e densità degli Stati europei

L'elenco seguente include tutti gli stati che rientrano anche parzialmente in una delle varie definizioni geografiche e politiche comuni di Europa.

Stato Membro dell'U.E. Superficie,
km²[29]
Popolazione,
abitanti
(2014)[30]
Densità,
abitanti
per km²[31]
Capitale
1 Bandiera dell'Albania Albania - 28 748 3 020 209 105,1 Tirana
2 Bandiera di Andorra Andorra - 468 85 458 182,6 Andorra la Vella
3 Bandiera dell'Armenia Armenia[32] - 29 800 2 974 693 101,5 Erevan
4 Bandiera dell'Austria Austria Bandiera dell'Unione europea 83 874 8 223 062 98,1 Vienna
5 Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian[33] - 86 600 9 624 900 105,8 Baku
6 Bandiera del Belgio Belgio Bandiera dell'Unione europea 30 528 10 449 361 342,5 Bruxelles
7 Bandiera della Bielorussia Bielorussia - 207 600 9 608 058 46,3 Minsk
8 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina - 51 205 3 871 643 75,7 Sarajevo
9 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Bandiera dell'Unione europea 110 927 6 924 716 62,4 Sofia
10 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Bandiera dell'Unione europea 78 866 10 627 448 134,8 Praga
11 Bandiera di Cipro Cipro[34] Bandiera dell'Unione europea 9 250 1 179 551 108,4 Nicosia
12 Bandiera della Città del Vaticano Città del Vaticano - 0,44 842 1 914 Città del Vaticano
13 Bandiera della Croazia Croazia Bandiera dell'Unione europea 56 594 4 470 534 79,1 Zagabria
14 Bandiera della Danimarca Danimarca[35] Bandiera dell'Unione europea 44 424 5 621 177 126,5 Copenaghen
15 Bandiera dell'Estonia Estonia Bandiera dell'Unione europea 45 227 1 257 921 27,8 Tallinn
16 Bandiera della Finlandia Finlandia Bandiera dell'Unione europea 336 756 5 240 297 15,6 Helsinki
17 Bandiera della Francia Francia[36] Bandiera dell'Unione europea 551 500 62 814 233 115,5 Parigi
18 Bandiera della Georgia Georgia[37] - 69 700 4 352 244 66,0 Tbilisi
19 Bandiera della Germania Germania Bandiera dell'Unione europea 357 093 80 996 685 226,9 Berlino
20 Bandiera della Grecia Grecia[38] Bandiera dell'Unione europea 131 957 10 775 557 81,7 Atene
21 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Bandiera dell'Unione europea 70 124 4 832 765 68,8 Dublino
22 Bandiera dell'Islanda Islanda - 103 000 317 351 3,1 Reykjavík
23 Bandiera dell'Italia Italia[39] Bandiera dell'Unione europea 301 340 61 680 122 204,7 Roma
24 Bandiera del Kazakistan Kazakistan (parte europea)[40] - 145 908 715 600 4,9
Bandiera del Kazakistan Kazakistan (totale) - 2 724 902 17 498 145 6,4 Nur-Sultan
25 Bandiera della Lettonia Lettonia Bandiera dell'Unione europea 64 571 2 165 165 33,5 Riga
26 Bandiera del Liechtenstein Liechtenstein - 160 37 313 233,2 Vaduz
27 Bandiera della Lituania Lituania Bandiera dell'Unione europea 65 300 3 505 738 53,8 Vilnius
28 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Bandiera dell'Unione europea 2 586 520 672 201,3 Lussemburgo
29 Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord - 25 713 2 091 719 82,6 Skopje
30 Bandiera di Malta Malta Bandiera dell'Unione europea 316 412 655 1 306 La Valletta
31 Bandiera della Moldavia Moldavia[41] - 33 850 3 583 288 105,9 Chișinău
32 Bandiera di Monaco Monaco - 2,0 30 508 15 645 Monaco
33 Bandiera del Montenegro Montenegro - 13 812 650 036 47,1 Podgorica
34 Bandiera della Norvegia Norvegia[42] - 323 792 5 147 792 15,9 Oslo
35 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[43] Bandiera dell'Unione europea 41 540 16 877 351 420,4 Amsterdam
36 Bandiera della Polonia Polonia Bandiera dell'Unione europea 312 417 38 346 279 122,6 Varsavia
37 Bandiera del Portogallo Portogallo[44] Bandiera dell'Unione europea 91 370 10 545 959 118,1 Lisbona
38 Bandiera del Regno Unito Regno Unito[45] - 242 873 63 742 977 260,4 Londra
39 Bandiera della Romania Romania Bandiera dell'Unione europea 238 391 21 729 871 91,2 Bucarest
40 Bandiera della Russia Russia (parte europea)[46][47] 3 711 747 90 472 563 24,3
Bandiera della Russia Russia (totale)[47] - 17 098 242 143 975 923 8,4 Mosca
41 Bandiera di San Marino San Marino - 61 32 742 537 San Marino
42 Bandiera della Serbia Serbia[48][49] - 88 366 9 068 967 102,6 Belgrado
43 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Bandiera dell'Unione europea 49 036 5 443 583 111,0 Bratislava
44 Bandiera della Slovenia Slovenia Bandiera dell'Unione europea 20 273 1 988 292 98,1 Lubiana
45 Bandiera della Spagna Spagna[50] Bandiera dell'Unione europea 498 284 45 474 261 94,6 Madrid
46 Bandiera della Svezia Svezia Bandiera dell'Unione europea 450 295 9 723 809 21,6 Stoccolma
47 Bandiera della Svizzera Svizzera - 41 282 8 061 516 195,2 Berna
48 Bandiera della Turchia Turchia (parte europea)[51] - 23 703 10 840 476 457,3
Bandiera della Turchia Turchia (totale) - 783 562 77 695 904 97,0 Ankara
49 Bandiera dell'Ucraina Ucraina[52] - 603 517 44 291 413 73,4 Kiev
50 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Bandiera dell'Unione europea 93 027 9 919 128 106,6 Budapest
TOTALE
Esclusi i paesi del Caucaso; inclusi i paesi a riconoscimento limitato
(Transnistria, Kosovo e Cipro del Nord).
9 601 168,44 683 662 243 71,20
TOTALE
Esclusi gli stati del Caucaso; inclusi i territori europei di Turchia e Kazakistan.
9 770 779,44 695 218 319 71,15

Dipendenze o territori con status speciali

Stato di appartenenza Nome Status Superficie,
km²[53]
Popolazione,
abitanti
(2014)[30]
Densità,
abitanti
per km²[31]
Capoluogo
2 Bandiera della Norvegia Norvegia Svalbard e Jan Mayen Territorio non incorporato con trattato internazionale 62 081 1 872 0,03 Longyearbyen
3 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Akrotiri e Dhekelia Territorio britannico d'oltremare 254 14 500 58,3 Episkopi Cantonment
4 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera di Gibilterra Gibilterra Territorio britannico d'oltremare 6,5 29 185 4 490 Gibilterra
5 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera di Guernsey Guernsey Dipendenza della Corona britannica 78,0 65 849 844 Saint Peter Port
6 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera di Jersey Jersey Dipendenza della Corona britannica 116,0 96 513 832 Saint Helier
7 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera dell'Isola di Man Isola di Man Dipendenza della Corona britannica 572 86 866 151,9 Douglas
TOTALE 63 107,5 294 785 4,6

Superficie, popolazione e densità dei principali Stati transcontinentali

Stato Superficie,
km²[54]
Popolazione,
abitanti
(2014)[30]
Densità,
abitanti
per km²[31]
Capitale
1 Bandiera del Kazakistan Kazakistan (parte europea)[55] 145 908 715 600 4,9 [56]
1/bis Bandiera del Kazakistan Kazakistan (territorio totale)[57] 2 724 902 17 498 145 6,4 Astana[58]
2 Bandiera della Russia Russia (parte europea)[47] 3 711 747 90 472 563 24,3
2/bis Bandiera della Russia Russia (territorio totale)[47] 17 098 242 143 975 923 8,4 Mosca
3 Bandiera della Turchia Turchia (parte europea)[59] 23 703 10 840 476 457,3 [60]
3/bis Bandiera della Turchia Turchia (territorio totale)[61] 783 562 77 695 904 97,0 Ankara[58]
TOTALE
Kazakistan europeo, Turchia europea e Russia europea
3 881 358 102 028 639 26,29
TOTALE
Interi stati
20 606 706 239 169 972 11,60

Superficie, popolazione e densità degli Stati del Caucaso

Stato Superficie,
km²[62]
Popolazione,
abitanti
(2014)[30]
Densità,
abitanti
per km²[31]
Capitale[63]
1 Bandiera dell'Armenia Armenia[64] 29 800 2 974 693 101,5 Erevan
2 Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian[64] 86 600 9 624 900 105,8 Baku
3 Bandiera della Georgia Georgia[64] 69 700 4 352 244 66,0 Tbilisi
TOTALE 186 100 16 951 837 91

Superficie, popolazione e densità degli Stati a riconoscimento limitato

Stato Superficie,
km²[65]
Popolazione,
abitanti
(2014)[30]
Densità,
abitanti
per km²[31]
Capitale[63]
1 Bandiera dell'Abcasia Abcasia[66] 8 432 242 862 29,0 Sukhumi
2 Bandiera dell'Artsakh Artsakh[67] 11 458,38 143 000 12,5 Step'anakert
3 Bandiera di Cipro del Nord Cipro del Nord 3 355 264 172 78,0 Nicosia Nord
4 Bandiera del Kosovo Kosovo[49] 10 894 1 859 203 170,8 Pristina
5 Bandiera dell'Ossezia del Sud Ossezia del Sud[66] 3 900 55 000 18,0 Tskhinvali
6 Bandiera della Transnistria Transnistria[68] 4 163 505 153 121,3 Tiraspol
TOTALE ' ' '

Regioni dell'Europa

Le suddivisioni dell'Europa in regioni sono sempre convenzionali e dunque variano in base ai criteri adottati dai vari autori in base alla scelta di dare la prevalenza a fattori di geografia fisica, o economici, o storici o antropologici o politici. Le carte a fianco rappresentano quindi solo due esempi dei criteri in uso. La seconda e la terza carta dividono l'Europa in base ai punti cardinali in occidentale, orientale, settentrionale, meridionale, centrale. Esistono anche altri criteri, diversi anche nel numero e nella denominazione delle regioni.

L'Europa occidentale in senso ampio.
Uno dei criteri di suddivisione dell'Europa in regioni[69] (notare che nella carta sono considerati anche territori transcontinentali, come la Turchia e gli stati transcaucasici).
L'Europa secondo la suddivisione ONU (notare che nella carta sono considerati anche territori transcontinentali, come la Turchia e gli stati transcaucasici):

     Europa settentrionale

     Europa occidentale

     Europa orientale

     Europa meridionale

Europa occidentale

Lo stesso argomento in dettaglio: Europa occidentale.

In senso più ampio, il concetto di Europa occidentale si riferisce all'intera metà occidentale dell'Europa, includendo dunque in essa la penisola iberica (Spagna, Portogallo, Andorra), la penisola italiana (Italia, San Marino, Città del Vaticano), i paesi nordici (Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Danimarca), i paesi alpini (Svizzera, Liechtenstein, Austria), le isole Britanniche (Regno Unito e Irlanda), la Germania, la Francia, il principato di Monaco, i Paesi Bassi, il Belgio, il Lussemburgo.

Usato in senso storico o politico (riferendosi alle divisioni della Guerra fredda), il termine può includere anche la Grecia e la Turchia europea.

Secondo il criterio più ristretto rappresentato nella prima carta[69], l'Europa Occidentale (indicata con il colore rosso) include Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, fanno parte dell'Europa occidentale Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Austria, Svizzera (in colore celeste nella seconda carta).

Europa orientale

Lo stesso argomento in dettaglio: Europa orientale.

Secondo il criterio più ampio, l'Europa orientale comprende le repubbliche europee dell'ex Unione Sovietica (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, la parte europea del Kazakistan), i paesi i cui territori ricadevano dell'ex Patto di Varsavia (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria[70], Bulgaria, Romania), i paesi dell'ex Jugoslavia (Bosnia-Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro) e i rimanenti paesi della penisola Balcanica (Albania, Grecia e la parte europea della Turchia).

Durante la Guerra fredda, l'espressione "Europa orientale" era molto usata ed era sinonimo di Blocco comunista.

Secondo il criterio più ristretto rappresentato nella prima carta[69] l'Europa orientale (indicata con il colore arancione) include Russia, Lituania, Lettonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Romania e la parte europea del Kazakistan.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, nell'Europa orientale, (in colore rosa scuro nella seconda carta), sono compresi la Russia e tutti i paesi dell'ex patto di Varsavia tranne i Paesi Baltici.

Europa centrale

Lo stesso argomento in dettaglio: Europa centrale.

Il criterio di Europa centrale è uno dei più variabili, in base ai criteri adottati.

Secondo il criterio rappresentato nella prima carta[69] si includono nell'Europa centrale (indicata con il colore azzurro) Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Liechtenstein, Austria, Slovenia, Germania.

Il criterio adottato dall'ONU non prevede la regione dell'Europa centrale.

Europa settentrionale

Lo stesso argomento in dettaglio: Europa settentrionale.

L'Europa settentrionale comprende i paesi nordici, ossia la Scandinavia nel suo senso più ampio: Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda e Danimarca.

Secondo il criterio rappresentato nella prima carta (dove è indicata con il colore viola)[69] anche l'Estonia è considerata come un paese dell'Europa settentrionale, per la sua localizzazione e per i forti legami culturali con la Finlandia.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, l'Europa settentrionale comprende, oltre ai paesi nordici, anche i paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), Irlanda e Regno Unito (in azzurro scuro nella seconda carta).

Europa meridionale

Lo stesso argomento in dettaglio: Europa meridionale.

Secondo il senso più ampio, sono compresi nell'Europa meridionale tutti i territori del bacino mediterraneo; essa include quindi la penisola iberica (Spagna, Portogallo, Gibilterra e Andorra), la penisola italiana (Italia, San Marino, Città del Vaticano), la penisola balcanica (Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Macedonia del Nord, Serbia, Montenegro e Kosovo), Malta, la Turchia europea e l'isola di Cipro. A volte sono inclusi nell'Europa meridionale anche la Romania, il sud della Francia (con la Corsica) e il principato di Monaco.

Secondo il criterio più restrittivo rappresentato nella prima carta[69] l'Europa meridionale (indicata con i colore verde) comprende solo gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica.

Secondo il criterio adottato dall'ONU, l'Europa meridionale include gli stati delle penisole iberica, italiana e balcanica, esclusa la Bulgaria e compresa la Turchia europea (nella seconda carta in colore verde intenso).

A cavallo tra Europa ed Asia

Lo stesso argomento in dettaglio: Paese transcontinentale § Europa e Asia.

Alcuni stati si estendono, oltre che in Europa, anche in Asia. I territori asiatici di questi paesi sono:

Popolazione

La popolazione dell'Europa, comprendendo le regioni del versante settentrionale del Caucaso, conta circa 740 000 000 abitanti, distribuiti su 10091000 km². La densità media è pari a circa 70,6 abitanti/km².

L'Europa, se da un lato è uno dei continenti più piccoli, dall'altro ha un'elevata densità di popolazione, seconda solo a quella dell'Asia. Le cause di tale concentrazione sono da ricercarsi in molteplici fattori, in primo luogo la posizione geografica: l'Europa è infatti quasi del tutto compresa nella fascia temperata e l'80% del territorio è utilizzabile per l'agricoltura e le attività umane.

Nel corso dei secoli, il continente ha subito forti incrementi e decrementi di popolazione, legati agli avvenimenti storici. I primi dati attendibili risalgono all'era cristiana, quando si ritiene che in Europa vivessero 40 milioni di persone, concentrate sulle sponde del mar Mediterraneo. In seguito alle invasioni barbariche provenienti da oriente ci fu un forte calo dovuto alle guerre continue, alle carestie e alle epidemie. Intorno all'anno 1000, grazie alla rinascita dell'agricoltura e alla conseguente ripresa economica, la popolazione si era nuovamente assestata sulle cifre dei secoli precedenti. A partire dall'XI secolo e fino agli inizi del XIV ci fu un costante aumento: dai circa 35 milioni di abitanti nell'anno 1000, si arrivò a 80 milioni nel 1330. Poco più tardi, però, questa crescita subì una battuta d'arresto a causa di diverse epidemie di peste, la più terribile quella del 1347, che fecero 20 milioni di vittime.

Nel Quattrocento la popolazione tornò ad aumentare e tale tendenza continuò ininterrottamente con la sola eccezione di una fase di stagnazione nella prima metà del XVII secolo.

Agli inizi del Settecento la popolazione era salita a 110[73]-125 milioni. A permettere tale incremento era stato il forte calo del tasso di mortalità infantile, conseguenza a sua volta del miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di gran parte della popolazione e del progresso economico conseguente alla rivoluzione industriale e alla rivoluzione agricola.

Da quella data in poi l'incremento demografico fu continuo nonostante l'emigrazione in altri continenti[73] in seguito al quale, già nel 1800, avevano lasciato l'Europa 180 milioni di persone che divennero 390 milioni nel 1900, 500 milioni nel 1930[73], 540 milioni nel 1950[73] e 700 milioni nel 2000[senza fonte].

Dopo una fase di crescita zero, dal 2000 in poi in Europa è iniziato un declino demografico causato dalla diminuzione della natalità, caso unico al mondo in quanto tutti gli altri continenti registrano ritmi di crescita decisamente elevati.

L'odierna distribuzione (approssimata) delle lingue indoeuropee all'interno delle zone originarie di Europa e Asia

     Greco

     Romanze

     Indo-Iraniche

     Celtiche

     Germaniche

     Armeno

     Lingue baltiche

     Lingue slave

     Albanese

     Lingue non indoeuropee

Lingue

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue parlate in Europa ed Eurolinguistica.

I dialetti e le lingue romanze, parlate in Europa da quasi 300 milioni di persone, sono tutte scritte usando l'alfabeto latino e dovrebbero corrispondere a quello di tutte le varietà neolatine (dette dialetti romanzi) parlati all'interno della Romània. Alcune di queste lingue però hanno subito nel corso del tempo delle normalizzazioni (per il lungo uso, l'opera delle Accademie e dei grammatici nonché il peso della tradizione letteraria) e godono di uno status di ufficialità: il portoghese (con oltre 11 milioni di parlanti)[74], lo spagnolo (con quasi 50 milioni di parlanti)[74], il francese (con quasi 75 milioni di parlanti)[74], l'italiano (con oltre 65 milioni di parlanti)[74], il romeno (con quasi 25 milioni di parlanti) e il catalano (con quasi 10 milioni di parlanti).

A queste possiamo aggiungere le lingue alle quali è stato riconosciuto uno status di ufficialità in ambito locale, sebbene non abbiano ricevuto una normalizzazione o l'abbiano ricevuta incompleta o non unanimemente accettata dai locutori: il galiziano, il mirandese[75], l'occitano, il francoprovenzale o arpitano, l'aromeno, il sardo, il corso, il friulano, il ladino dolomitico, il romancio, l'asturiano, l'aragonese, il leonese, il limosino, il piccardo, il vallone, il normanno, il gallo, il ligure, il piemontese, il veneto, il lombardo, l'emiliano, il romagnolo, il napoletano, il siciliano, l'istrioto, il morlacco, l'istroromeno, il meglenoromeno e il giudeo-spagnolo. Ci sono anche dialetti che non hanno avuto alcuna normalizzazione, perché sono parlate da un numero molto ristretto di persone, per esempio la lingua moesorumena.

Le lingue germaniche, parlate da oltre 300 milioni di persone, usano l'alfabeto latino, a volte leggermente modificato. L'unica lingua germanica scritta con un alfabeto diverso dal latino è lo yiddish, che impiega l'alfabeto ebraico. Le lingue germaniche più diffuse in Europa sono l'inglese (parlato da oltre 70 milioni di persone) e il tedesco (con quasi 100 milioni di locutori). Altre lingue di rilevante importanza sono il nederlandese (con oltre 23 milioni di locutori) e le lingue scandinave (soprattutto danese (con oltre 5 milioni di parlanti), norvegese (con quasi 5 milioni di parlanti) e svedese) (con quasi 10 milioni di parlanti). Sono stimate, inoltre, altre 53 lingue germaniche.

Le lingue slave sono parlate da oltre 315 milioni di persone abitanti in Europa centro-orientale e balcanica[76]. Alcune lingue slave usano l'alfabeto latino con alcuni segni diacritici (bosniaco, ceco, croato, polacco, slovacco, sloveno), altre quello cirillico (bielorusso, bulgaro, macedone, russo, serbo, ucraino), con variazioni minime tra una lingua e l'altra.

Altre lingue indoeuropee al di fuori dei tre gruppi principali includono le lingue baltiche (lettone e lituano), le lingue celtiche (irlandese, gaelico scozzese, mannese, gallese, cornico e bretone) greco, armeno e albanese.

Una distinta famiglia non indoeuropea di lingue uraliche (estone, finlandese, ungherese, erza, komi, mari, mokša e udmurto) è parlata principalmente in Estonia, Finlandia, Ungheria e parti della Russia. Le lingue turche includono l'azero, il kazako e il turco, oltre alle lingue più minoritarie nell'Europa orientale e sud-orientale (gagauzo, turco, baschiro, ciuvascio, tataro di Crimea, caraciai-balcara, calmucco, nogai e tataro). Le lingue cartveliche (georgiano, mingrelio e svan) sono parlate principalmente in Georgia. Altre due famiglie linguistiche risiedono nel Caucaso settentrionale (nel quale si parlano il ceceno, l'avaro e lesgo e l'adighé). Il maltese è l'unica lingua semitica ufficiale all'interno dell'UE, mentre il basco è l'unica lingua europea isolata.

Città principali e aree urbane

Le quattro aree urbane più grandi d'Europa sono Istanbul, Mosca, Parigi e Londra, ciascuna con oltre 10 milioni di residenti,[77] e come tali sono state descritte come megalopoli. Istanbul ha la popolazione totale più alta ma trovandosi in parte in Asia rende Mosca la città più popolosa dell'intera Europa. In ordine di popolazione le altre città maggiori sono San Pietroburgo, Madrid, Berlino e Roma.[78]

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia d'Europa.
Stati europei per Prodotto interno lordo nel 2006

L'economia d'Europa comprende più di 732 milioni di persone in 48 diversi Stati. Come in altri continenti la ricchezza degli stati in Europa varia, anche se gli stati più poveri sono ben al di sopra dei più poveri stati di altri continenti in termini di prodotto interno lordo e qualità di vita. La differenza di ricchezza in Europa può essere visto grossomodo durante la guerra fredda, dove si può notare il divario tra paesi come: Portogallo, Slovenia e Repubblica Ceca. Mentre gran parte degli Stati europei hanno un PIL pro capite superiore alla media del mondo e sono molto sviluppate (Liechtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco, Andorra, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera), alcune economie europee, nonostante la loro posizione superiore alla media mondiale (tranne per la Turchia) hanno un Indice di sviluppo Umano (Armenia, Kosovo, Macedonia del Nord, Ucraina, Azerbaigian, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kazakistan) al di sotto dei paesi europei più ricchi.

L'Europa è una delle zone più ricche del globo: troviamo infatti grandi potenze dal punto di vista economico, quali Germania, Italia, Francia, Regno Unito, Russia e Spagna, che detengono un prodotto interno lordo nominale molto alto. L'economia europea può essere geograficamente divisa in due grandi zone: quella occidentale, caratterizzata da economie fortissime e valori di sviluppo alti, e quella orientale, in cui la ricchezza decresce verso Est, pur essendovi economie caratterizzate da un forte tasso di crescita. Grazie alla sua varietà di luoghi e di storia, l'Europa ha tutti i settori economici molto sviluppati: l'agricoltura, con il Bassopiano Sarmatico, il Bassopiano Francese, la Pianura Padana, il Bassopiano Germanico e le pianure spagnole, l'industria, con le aree di Parigi, Berlino, della Renania Settentrionale-Vestfalia, Londra, Mosca, Istanbul (in parte in territorio Asiatico), Barcellona, dell'Italia del centro-nord e molte altre, e il settore terziario, in cui, oltre alle attività finanziarie, assicurative e bancarie, spicca il turismo: infatti in Europa vi sono 3 delle nazioni più visitate al mondo: Italia, Spagna e Francia. Il turismo è uno dei settori più sviluppati dell'economia del continente. L'Europa è infatti il continente che concentra le più svariate e visitate attrazioni turistiche al mondo, potendo contare sui suoi millenni di storia che le hanno tramandato innumerevoli vestigia monumentali, città d'arte, ma vanta anche attrazioni paesaggistiche, naturalistiche, parchi di divertimento.

Trasporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Europa.
Strade europee rispetto ai confini europei del 1990

I trasporti dell'Europa sono un insieme di principali linee di mezzi di trasporto che prevedono per il movimento di oltre 700 milioni di persone e le relative merci. La geografia politica dell'Europa divide il continente in più di 50 Stati sovrani e territori. Questa frammentazione, con maggiore movimento di persone a partire dalla rivoluzione industriale, ha portato ad un elevato livello di cooperazione tra i paesi europei in via di sviluppo e manutenzione di reti di trasporto. Organizzazioni sovranazionali e intergovernative, come l'Unione europea (UE), il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa hanno portato allo sviluppo di norme internazionali e di accordi che permettono alle persone e alle merci di attraversare le frontiere d'Europa, in gran parte con livelli unici di libertà e semplicità.

Il continente europeo è ricco di importanti e trafficate vie di comunicazione stradali, ferroviarie e marittime. L'Europa è stata infatti il primo continente a fare dei progressi nel campo dei trasporti, in quanto le prime ferrovie e le prime autostrade sono nate proprio nei paesi dell'Europa Occidentale. Ad oggi inoltre nel vecchio continente si trovano molti tra i più importanti porti e aeroporti mondiali. Con l'istituzione dell'area Schengen, dal 1990 in 25 paesi europei oggi è possibile viaggiare liberamente senza controlli doganali. Il trasporto di merci ha un alto livello di compatibilità intermodale e lo Spazio economico europeo consente la libera circolazione delle merci in 30 stati.

Cultura

Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura dell'Europa.

La cultura dell'Europa potrebbe essere meglio descritta come una serie di molteplici culture, spesso in competizione; regioni geografiche opposte l'un l'altro, ortodossia in contrapposizione al cattolicesimo al protestantesimo in contrapposizione rispetto al giudaismo al contrario di laicità in contrasto con l'Islam, molti hanno affermato di individuare le linee di faglie culturali in tutto il continente. Andreas Kaplan descrive Europa come un continente che "possiede una massima diversità culturale in distanze geografiche minime"[79]. Ci sono molte innovazioni culturali e movimenti, spesso in contrasto tra loro, come ad esempio proselitismo cristiano o Umanesimo. Così la questione della "cultura comune" o "valori comuni" è molto più complessa di quanto sembra essere.

Dopo le culture pagane di aborigeni in Europa, le fondamenta delle moderne culture europee sono state poste dai Greci, rafforzate in seguito dai Romani, stabilizzate dal cristianesimo, aggiunte dal resto d'Europa, rinnovate e modernizzate verso il XIV secolo da rinascimento, umanesimo e protestantesimo e in seguito, nel XVIII secolo, dall'illuminismo, e globalizzata dai successivi imperi europei tra il XVI e il XX secolo. Così la cultura europea trasformata in un fenomeno molto complesso di una più ampia gamma di filosofia, l'umanesimo giudaico-cristiana e laica, modi razionali di vita e di pensiero logico sviluppata attraverso una lunga età di cambiamento e di formazione con gli esperimenti di illuminismo, naturalismo, romanticismo; la scienza, la democrazia, il fascismo, il comunismo, e il socialismo. A causa della sua connessione globale, la cultura europea è cresciuta con un'urgenza di adottare, adattare e, in definitiva influenzare altre tendenze della cultura. È un dato di fatto, quindi, a partire dalla metà del XIX secolo con l'espansione dell'istruzione europea e la diffusione del colonialismo, la cultura europea e il modo di vita, in gran parte, si è trasformata in cultura globale, se così si può chiamare.

Dati riguardo le fede in Europa.

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Europa.

La religione in Europa è stata determinante per la grande influenza avuta su arte, cultura, filosofia e diritto. La più grande religione in Europa per almeno un millennio e mezzo è stato il cristianesimo. Una serie di paesi dell'Europa meridionale e orientale hanno maggioranze musulmane. Comunità minori includono l'ebraismo, il buddhismo, il sikhismo, l'induismo, soprattutto in Gran Bretagna e Francia.

Insieme ai 555 milioni di cristiani (di cui 269 cattolici, 170 ortodossi, 80 protestanti, 30 anglicani) vivono in Europa 32 milioni di musulmani; 3,4 milioni di ebrei; 1,6 milioni di induisti; 1,5 milioni di buddisti e 500 000 sikh.

Santo Patrono

Il Santo Patrono dell'Europa e protettore degli europei è San Benedetto da Norcia.

Veduta di San Siro prima di una partita di calcio.

Sport

In Europa gli sport più praticati e seguiti sono diversi. Sicuramente fra i più popolari vi sono il calcio, la pallacanestro, l'automobilismo, il motociclismo, la pallavolo, il tennis.

Il calcio rappresenta sia a livello dilettantistico che a livello professionistico lo sport europeo per eccellenza. Sono infatti famose le competizioni nazionali ed internazionali per club, come la UEFA Champions League, e per nazione, come il Campionato europeo di calcio. Per la pallacanestro sono invece famose le competizioni internazionali come l'Euroleague Basketball.

Note

Annotazioni
  1. ^ Vedi Confronto tra popolazione e superficie dei continenti.
  2. ^ In realtà Knivskjellodden è situato su un'isola, anche se vicinissima e non considerata tale. Il punto sulla terra ferma è il sempre norvegese Capo Nordkinn.
  3. ^ In realtà la Terra di Francesco Giuseppe, isola russa, è molto più settentrionale, ma non è considerata geograficamente parte dell'Europa
  4. ^ Se si considerassero le Isole Madeira o le Canarie come territori europei, dato che geograficamente associate all'Africa ma politicamente dipendenti da Portogallo e Spagna, sarebbero il punto più meridionale.
  5. ^ Da molti, specialmente irlandesi, questo punto viene considerato come il più occidentale d'Europa. Ciò è inesatto dato che l'Islanda è decisamente più ad ovest, anche se comprensibile data la lontananza dell'isola nordica dalla massa continentale europea rispetto all'Irlanda. La convinzione deriva dal fatto che anticamente l'Islanda non era del tutto considerata una terra europea quanto artica. Ma il fatto curioso è che non si considerino le Isole Blasket, situate proprio davanti al promontorio: a quel punto An Tiaracht dovrebbe essere il punto più ad ovest d'Europa, cosa che comunque non è.
  6. ^ Se si considerassero tutte le varie dipendenze politiche europee, le isole Azzorre dovrebbero essere il punto più occidentale, o addirittura le Isole Cayman. Sulle Azzorre c'è anche un rilievo geologico da fare, dato che sono disposte su due placche terrestri distinte: considerando l'interno arcipelago il primato spetterebbe a Flores, altrimenti considerando solo la placca eurasiatica sarebbe Faial la più occidentale
Fonti
  1. ^ Secondo il criterio geografico-statistico seguito nel geoschema della Commissione statistica delle Nazioni Unite, i Paesi europei sono 44, includendo tra essi la Russia, Stato transcontinentale che si estende anche in Asia.
    Considerando che il Kazakistan e la Turchia sono paesi anch'essi transcontinentali, con parte del loro territorio in Europa, il numero dei paesi con territori, almeno parzialmente, europei è 46.
    Considerando inoltre che Cipro, fisicamente asiatico, è spesso considerato dal punto di vista storico-culturale uno Stato europeo e che inoltre è un membro dell'Unione europea, il numero sale a 47.
    In base alle diverse convenzioni geografiche i tre stati del Caucaso, Armenia, Georgia e Azerbaigian rientrano pienamente o in parte nel continente asiatico o sulla linea di demarcazione Europa-Asia mentre da un punto di vista storico e socio-politico sono legati all'Europa.
    In questo computo non si includono gli Stati che hanno riconoscimento ufficiale limitato.
    Gli stati presenti in Europa quindi sono in tutto 50: 44 europei a tutti gli effetti + Turchia + Kazakistan + Cipro + Armenia + Georgia + Azerbaigian.
  2. ^ Luciano Canepari, Europa, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
  3. ^ Per tutto il mito di Europa: Donatella Puliga e Silvia Panichi, Un'altra Grecia: le colonie d'Occidente tra mito, arte e memoria, Torino, Einaudi, 2005, p. 76, ISBN 978-88-06-17539-9.
  4. ^ Diodoro (16, 95, 1)
  5. ^ Polibio (1, 2, 4)
  6. ^ Teopompo, Encomio di Filippo
  7. ^ Strabone (7,312-313)
  8. ^ LIvio (40, 21, 2)
  9. ^ Domino Sancto et in Christo Patri, Romanae pulcherrimo Ecclesiae Decori, totius Europae flaccentis augustissimo quasi cuidam Flori. Epistola I.1 – I.2, in: George Stuart Murdoch Walker (a cura di), Sancti Columbani Opera, collana Scriptores Latini Hiberniae, Dublin Institute for Advanced Studies, 1957, ISBN 978-1855000506.
  10. ^ Francesca Canale Cama, Daniela Casanova, Rosa M. Delli Quadri, Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo, Alfredo Guida Editore, p. 133, 134, ISBN 978-88-6042-623-9.
  11. ^ Alessandro Barbero, Carlo Magno: Un padre dell'Europa, Gius.Laterza & Figli, 2011. ISBN 9788858101612.
  12. ^ Franz Turchi, Lettere dall'Europa. Un futuro per il nostro vecchio continente, FrancoAngeli editore, 2012.
  13. ^ Bruno Migliorini, Giacomo Devoto, Lingua nostra, volumi 69-70, Sansoni, 2008 (pagina 8).
  14. ^ Romano Prodi, Discorso alla Fiera di Forlì, su forlitoday.it, 14 giugno 2012.
  15. ^ Fino allo spartiacque del Caucaso, linea F nella figura relativa al confine orientale, §4.1 in questa voce.
  16. ^ World Population Prospects, su esa.un.org. URL consultato il 3 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2011).
  17. ^ Precisamente dalla Baia della Bajdarata, comprendendo in Europa la Novaja Zemlja e la Penisola di Jugor
  18. ^ a b c d Questa linea di demarcazione è quella sulla quale si trovano d'accordo la maggior parte degli autori; vedi:
    • AA.VV. Atlante Geografico Mondiale, edito da Istituto Geografico De Agostini, Novara nel 1995 (vece Europa). In particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale;
    • AA.VV., Calendario Atlante De Agostini 2013, De Agostini, 2012, p. 80, ISBN 978-88-511-1705-4.
  19. ^ Per ciò che riguarda il Pallas e il Ritter: Enciclopedia Treccani, voce Europa .
  20. ^ a b c d La Società Geografica Sovietica segue integralmente la convenzione indicata da Philip Johan von Strahlenberg. La differenza tra essa e quella comunemente seguita in Occidente consiste nella scelta di far correre il confine euroasiatico lungo il corso del fiume Emba e non lungo il fiume Ural.
    Anche nei libri di testo russi, sin dal 1958, il confine tra Europa e Asia è disegnato secondo le raccomandazioni espresse formalmente dalla Società Geografica Sovietica; tale confine segue la linea che inizia dalla Baia della Bajdarata (nel Mar di Kara), prosegue lungo il piede orientale dei Monti Urali, quindi sulle colline del Mugodzhar, sul corso del fiume Emba e sulla depressione del Kuma-Manyč e termina infine nel mar d'Azov, nei pressi di Rostov sul Don (passando pertanto a nord del Caucaso).
    Si veda: (RU) "Живём мы в Европе или Азии?" (Viviamo in Europa o in Asia?).
  21. ^ Porre il confine Europa-Asia tra monti Urali e mar Caspio lungo il corso del fiume Emba e non lungo quello del fiume Ural è parte della proposta originaria di Philip Johan von Strahlenberg. Normalmente si preferisce il fiume Ural perché esso nasce direttamente dai monti Urali, mentre il fiume Emba nasce sulle colline Mugodzhar in Kazakistan; porre il confine sull'Emba è dunque problematico, perché rende necessario tracciare la linea di demarcazione continentale fra le ultimi pendici dei monti Urali e le colline Mugodzhar, fino alle sorgenti del fiume Emba. La questione non è sostanziale, in quanto le foci dei due fiumi distano poco più di cento chilometri.
  22. ^ Con l'importante eccezione dell'Enciclopedia Britannica Europe, su Enciclopedia Britannica.
  23. ^ a b Nella letteratura occidentale, il confine continentale è stato tracciato lungo lo spartiacque del Caucaso almeno dalla metà del XIX secolo. Vedi ad es. von Haxthausen, "Transcaucasia" (1854); recensione della rivista universitaria di Dublino, Douglas W. Freshfield, "Viaggio nel Caucaso", Atti della Royal Geographical Society, Volumi 13–14, 1869. "Transcaucasia" (1854); review Dublin university magazine - Douglas W. Freshfield, "Journey in the Caucasus, Proceedings of the Royal Geographical Society, Volumes 13–14, 1869.
    • L'Enciclopedia Treccani alla voce Europa cita le due convenzioni e pone nella sua mappa geografica lo spartiacque caucasico come confine tra i due continenti. Vedi mappa Europa. Il Caucaso è definito come "sistema montuoso dell’Eurasia".
    • Il National Geographic - Europe: Physical Geography
  24. ^ a b c d Gli stati del mondo suddivisi per continente - dal sito di statistica delle Nazioni Unite. In tale pagina aprire la scheda "Regioni geografiche".
  25. ^ Sebbene una parte del territorio turco si trovi geograficamente in Asia, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno confermato l'ammissibilità della richiesta di adesione della Turchia all'Unione Europea sostenendo che i termini "Stato europeo" non possono essere interpretati in senso strettamente geografico. https://www.europarl.europa.eu/enlargement/briefings/23a2_it.htm
  26. ^
  27. ^ L'articolo 4 dello Statuto del Consiglio d'Europa specifica che l'adesione è aperta a qualsiasi Stato "europeo". Questa affermazione è stata interpretata liberamente fin dall'inizio, quando è stata ammessa la Turchia, includendo stati transcontinentali (come la Georgia e l'Azerbaigian) e gli stati che sono geograficamente asiatici ma socio-politicamente europei (come Armenia e Cipro). Full list - Statute of the Council of Europe
  28. ^ (EN) European Union, Countries, su European Union, 5 luglio 2016. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  29. ^ media dei dati desunti da
    CIA The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 20 settembre 2014.
    UN Demografic Yearbook 2013 (PDF), su unstats.un.org.
    Calendario Atlante De Agostini, 2014.
    salvo dove diversamente convenuto.
    In alcuni casi (es. Paesi Bassi e Francia) vi sono sensibili differenze tra le diverse fonti dovute al diverso criteri di valutazione delle acque interne (vedasi Brun Christophe, Comment l'usage de la mesure de la superficie de la France s'est-il imposé au XVIIIe siècle? Quelques remarques, in Histoire & Mesure, vol. 8, nº 3-4 "La mesure de la terre", 1993, 417-440. URL consultato il 26 settembre 2014.
  30. ^ a b c d e stima al 1º luglio 2014,
    fonte (EN) CIA, The World Factbook, su cia.gov. URL consultato l'8 settembre 2014.
  31. ^ a b c d e risultati grezzi, la superficie include le acque interne e le terre polari.
  32. ^ L'Armenia può essere considerata geograficamente parte dell'Asia occidentale e da un punto di vista storico-culturale appartenente all'Europa orientale; presenta forti legami storici e sociopolitici con l'Europa. Le cifre della popolazione e dell'area includono rispettivamente l'intero stato.
  33. ^ L'Azerbaigian può essere considerato a seconda delle diverse convenzioni geografiche parte dell'Europa o dell'Asia occidentale. I dati relativi alla popolazione e all'area si riferiscono all'intero stato. Ciò include l'exclave della Repubblica Autonoma di Nakhchivan e la regione del Nagorno-Karabakh che ha dichiarato e de facto raggiunto l'indipendenza. Tuttavia, non è riconosciuto de jure dagli Stati sovrani.
  34. ^ Cipro è considerato geograficamente parte dell'Asia occidentale. Presenta forti legami storici e sociopolitici con l'Europa ed è un paese membro dell'Unione europea. I dati relativi alla popolazione e all'area si riferiscono all'intero stato, inclusa la parte de facto indipendente di Cipro del Nord, stato a riconoscimento limitato; sono escluse Akrotiri e Dhekelia che sono basi militari sovrane del Regno Unito. Per i soli dati di Cipro del Nord si veda il capitolo #Superficie, popolazione e densità degli Stati europei o caucasici a riconoscimento limitato
  35. ^ Incluse le Isole Fær Øer, nazione costitutiva del Regno di Danimarca e ricadente su territorio europeo; esclusa la Groenlandia, anch'essa nazione costitutiva del Regno di Danimarca, ma ricadente sul continente americano
  36. ^ Dati riferiti alla Francia metropolitana, escludendo quindi i territori extraeuropei: i dipartimenti d'oltremare, le collettività d'oltremare e le "collettività sui generis" (Nuova Caledonia e Terre australi e antartiche francesi).
  37. ^ La Georgia può essere considerata a seconda delle diverse convenzioni parte dell'Europa orientale o dell'Asia occidentale; ha forti legami storici e sociopolitici con l'Europa I dati relativi alla popolazione e all'area includono le stime georgiane per l'Abcasia e l'Ossezia meridionale, due regioni che hanno dichiarato e raggiunto de facto l'indipendenza. Il loro riconoscimento internazionale, tuttavia, è limitato.
  38. ^ Incluso il Dodecanneso e le isole dell'Egeo settentrionale più vicine alla penisola anatolica e geograficamente asiatiche tra le quali Rodi, Kos, Samos, Chio, Lesbo, Kastellòriso, Strongili (Megisti) e Ro.
  39. ^ Incluse due delle isole Pelagie, Lampedusa e Lampione, geograficamente appartenenti all'Africa.
  40. ^ Il Kazakistan è geograficamente considerato un paese transcontinentale estendendosi principalmente in Asia centrale e in parte nell'Europa orientale, nel territorio europeo a ovest dei monti Urali e del fiume Ural.
  41. ^ Inclusa la Transnistria, stato a riconoscimento limitato.
  42. ^ Escluse le isole Svalbard e Jan Mayen, che godono di un particolare status internazionale stabilito dal trattato delle Svalbard.
  43. ^ Esclusi i Paesi Bassi caraibici, ossia le isole di Bonaire, Sint Eustatius e Saba (isole BES), municipalità speciali appartenenti al continente americano.
  44. ^ Incluse le Azzorre, perché situate sulla Placca euroasiatica; esclusa Madeira (801 km², 267875 ab., stima 2011), perché situata sulla Placca africana.
  45. ^ Escluse le dipendenze
  46. ^ * Computo dei distretti federali che compongono la Russia europea: centrale, nordoccidentale, del Volga e meridionale, escludendo da quest'ultimo l'Adighezia e il territorio di Krasnodar, situati a sud della depressione del Kuma-Manyč e perciò considerati asiatici secondo le più diffuse convenzioni.
  47. ^ a b c d Stima popolazione al 1/01/2014, fonte (RU) Popolazione 2014 (XLS), su gks.ru, Servizio di statistica dello Stato federale. URL consultato il 10 settembre 2014.
  48. ^ Incluso il Kosovo, in quanto stato a riconoscimento limitato. Per i soli dati del Kosovo, si veda il capitolo #Superficie, popolazione e densità degli Stati europei o caucasici a riconoscimento limitato.
  49. ^ a b Il Kosovo, sebbene non sia membro o osservatore delle Nazioni Unite, da quando ha dichiarato l'indipendenza ha raggiunto un notevole grado di riconoscimento diplomatico. Inoltre, è stato accettato per l'adesione a diverse organizzazioni internazionali, tra cui due agenzie delle Nazioni Unite, e sta cercando l'adesione all'UE. Al 13 novembre 2019, 97 su 193 ( 50%) Stati membri delle Nazioni Unite (ONU), 22 su 27 ( 82%) Stati membri dell'Unione europea (UE), 25 su 29 ( 86%) Stati membri della NATO , e 34 su 57 ( 60%) Stati membri dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) hanno riconosciuto il Kosovo. Il governo della Serbia non riconosce il Kosovo come uno stato sovrano, ma ha iniziato a normalizzare le relazioni con il governo del Kosovo conformemente all'accordo di Bruxelles. Per tutta la nota, si veda: (in Albanese) sito beinkosovo.com, pagina Paesi che hanno riconosciuto il Kosovo come stato indipendente.
  50. ^ Esclusi i territori spagnoli che appartengono al continente africano: le Canarie (7447 km² 2.118.344 ab, stima al 1/01/2012), Ceuta e Melilla (33 km², ab. 145.336 al 1/01/2012).
  51. ^ La Turchia è geograficamente considerata un paese transcontinentale estendendosi principalmente in Asia occidentale e nell'Europa sud-orientale. La Turchia ha una piccola parte del suo territorio (3%) nell'Europa sudorientale chiamata Tracia turca.
  52. ^ Incluse la Repubblica di Crimea e la città autonoma di Sebastopoli,de facto sotto l'amministrazione della Russia
  53. ^ media dei dati desunti da
    CIA The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 20 settembre 2014.
    UN Demografic Yearbook 2013 (PDF), su unstats.un.org.
    Calendario Atlante De Agostini, 2014.
    salvo dove diversamente convenuto.
  54. ^ media dei dati desunti da
    CIA The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 20 settembre 2014.
    UN Demografic Yearbook 2013 (PDF), su unstats.un.org.
    Calendario Atlante De Agostini, 2014.
    salvo dove diversamente convenuto.
    In alcuni casi (es. Paesi Bassi e Francia) vi sono sensibili differenze tra le diverse fonti dovute al diverso criteri di valutazione delle acque interne (vedasi Brun Christophe, Comment l'usage de la mesure de la superficie de la France s'est-il imposé au XVIIIe siècle? Quelques remarques, in Histoire & Mesure, vol. 8, nº 3-4 "La mesure de la terre", 1993, 417-440. URL consultato il 26 settembre 2014.
  55. ^ distretti delle province del Kazakistan Occidentale e di Atyrau a ovest del fiume Ural al 1/01/2014 - Computo del territorio in http://books.google.it "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio),
    dati da (RU) Popolazione all'inizio del periodo 2014 [collegamento interrotto], su taldau.stat.kz, Agenzia della Repubblica del Kazakistan sulle statistiche. URL consultato il 10 settembre 2014.
  56. ^ Il Kazakistan europeo non costituisce entità amministrativa a sé stante, ma comprende i territori occidentali della Regione di Atyrau e della Regione del Kazakistan Occidentale; le città più importanti sono Oral ed Atyrau, entrambe sul corso del fiume Ural
  57. ^ Dati da (RU) Popolazione all'inizio del periodo 2014 [collegamento interrotto], su taldau.stat.kz, Agenzia della Repubblica del Kazakistan sulle statistiche. URL consultato il 10 settembre 2014.
  58. ^ a b Capitale extraeuropea
  59. ^ regione di Marmara a Ovest del Bosforo, Mar di Marmara e Dardanelli (Tracia orientale) - Computo del territorio in Enciclopedia Treccani App. VI alla voce "Europa" e http://books.google.it "Calendario Atlante De Agostini 2014" (valore medio),
    dati da Population of provinces/districts/2013, su tuikapp.tuik.gov.tr, Istituto turco per le statistiche, 2013. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  60. ^ La Turchia europea non costituisce un'unità amministrativa a sé stante, ma è parte della Regione di Marmara, che si estende anche in territori asiatici. La città più importante è Istanbul
  61. ^ Dati da Turkish Statistical Institute, www.tuik.gov.tr Archiviato il 10 ottobre 2012 in Internet Archive. "Population of provinces/districts/2013", consultati il 10 settembre 2014
  62. ^ media dei dati desunti da
    CIA The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 20 settembre 2014.
    UN Demografic Yearbook 2013 (PDF), su unstats.un.org.
    Calendario Atlante De Agostini, 2014.
    salvo dove diversamente convenuto.
    In alcuni casi (es. Paesi Bassi e Francia) vi sono sensibili differenze tra le diverse fonti dovute al diverso criteri di valutazione delle acque interne (vedasi Brun Christophe, Comment l'usage de la mesure de la superficie de la France s'est-il imposé au XVIIIe siècle? Quelques remarques, in Histoire & Mesure, vol. 8, nº 3-4 "La mesure de la terre", 1993, 417-440. URL consultato il 26 settembre 2014.
  63. ^ a b capoluogo per i territori dipendenti, città principale (tra parentesi) per gli stati transcontinentali con capitale extraeuropea.
  64. ^ a b c Secondo la convenzione che pone il Caucaso nel continente asiatico si veda: Secondo la convenzione che pone il Caucaso come limite convenzionale tra Europa e Asia si veda:
  65. ^ media dei dati desunti da
    CIA The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 20 settembre 2014.
    UN Demografic Yearbook 2013 (PDF), su unstats.un.org.
    Calendario Atlante De Agostini, 2014.
    salvo dove diversamente convenuto.
    In alcuni casi (es. Paesi Bassi e Francia) vi sono sensibili differenze tra le diverse fonti dovute al diverso criteri di valutazione delle acque interne (vedasi Brun Christophe, Comment l'usage de la mesure de la superficie de la France s'est-il imposé au XVIIIe siècle? Quelques remarques, in Histoire & Mesure, vol. 8, nº 3-4 "La mesure de la terre", 1993, 417-440. URL consultato il 26 settembre 2014.
  66. ^ a b L'Abcasia e l'Ossezia del Sud, in base alle diverse convenzioni, possono essere entrambe considerate parte dell'Europa orientale o dell'Asia occidentale. Hanno dichiarato unilateralmente la loro indipendenza dalla Georgia rispettivamente il 25 agosto 1990 e il 28 novembre 1991. Il loro status non è riconosciuto dall'ONU e dalla stragrande maggioranza delle nazioni sovrane.
  67. ^ L'Artsakh (o Nagorno-Karabakh), rientra geograficamente nel continente asiatico mentre da un punto di vista storico-politico è legato all'Europa. Ha dichiarato unilateralmente la sua indipendenza dall'Azerbaigian il 6 gennaio 1992 ma non è riconosciuto dall'ONU e da nessuna nazione sovrana.
  68. ^ Paese con riconoscimento minoritario, stima pop. 1/01/2014.
  69. ^ a b c d e f g Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (CCRE)
  70. ^ Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria hanno costituito nel 1991 il Gruppo di Visegrád
  71. ^ Europe: Physical Geography National Geographic - Education, su education.nationalgeographic.com.
  72. ^ Oppure, secondo un'altra convenzione, sono asiatici i territori kazaki ad est del fiume Emba
  73. ^ a b c d Il Milione, p. 10.
  74. ^ a b c d CIA - The World Factbook - World
  75. ^ Mirandese riconosciuto ufficialmente nel Portogallo dal 29 gennaio 1999, su mirandes.no.sapo.pt, 8 dicembre 2003. URL consultato il 22 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2002).
  76. ^ (EN) Lingue slave, su Britannica.com.
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  78. ^ Major Agglomerations of the World - Population Statistics and Maps, su www.citypopulation.de. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  79. ^ Andreas Kaplan: European Management and European Business Schools: Insights from the History of Business Schools, in European Management Journal, 2014, DOI:10.1016/j.emj.2014.03.006.

Bibliografia

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  • Achille e Adolfo Boroli (a cura di), Il Milione - Enciclopedia di tutti i Paesi del mondo, vol. 1, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1974.
  • Alan Siaroff, Comparative European Party Systems: An Analysis of Parliamentary Elections Since 1945, 081532930X, 9780815329305, 9780203900307, Routledge, 2000

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