NGC 6857

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NGC 6857
Regione H II
NGC 6857
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel[1]
Data1784[1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCigno
Ascensione retta20h 01m 48s[2]
Declinazione+33° 31′ 38″[2]
Coordinate galattichel = 70,28; b = +01,58[2]
Distanza25380[3] a.l.
(7784[3] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)4' x 4'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe3 2 3[4]
Dimensioni19,9 a.l.
(6,1 pc)
Caratteristiche rilevanticompresa in Sh2-100
Altre designazioni
LBN 161; PK 070+01.2;[2] Avedisova 929
Mappa di localizzazione
NGC 6857
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 20h 01m 48s, +33° 31′ 38″

NGC 6857 (Sh2-100) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno.

Si individua nella parte centro-meridionale della costellazione, sul bordo di un tratto della Via Lattea molto luminoso, vicino al tratto oscurato dai grandi complessi nebulosi della Fenditura del Cigno. Possiede una forma tozza più luminosa sul bordo orientale; il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di giugno e novembre.

Si tratta di una piccola regione H II coincidente con la nebulosa Sh2-100, della quale costituisce semplicemente una parte. La nube si trova sul Braccio del Cigno a una distanza di circa 7780 parsec (25380 anni luce)[3] o a 8900 parsec (29000 anni luce);[5] in entrambi i casi, si pensa che sia associata alla grande regione di formazione stellare legata alla forte radiosorgente W58, situata alla medesima distanza e quindi nello stesso ambiente galattico. W58 appare suddivisa in tre componenti principali, chiamate rispettivamente W58A, W58B e W58C;[6] l'ultima componente è a sua volta costituita da due regioni H II ultracompatte, indicate come C1 e C2, cui sono connessi due filamenti estesi più deboli, indicati come C3 e C4 ed estesi rispettivamente a nordovest e a sudest delle due nubi principali.[7] All'interno della nube ultracompatta C1 è stato scoperto un maser con emissioni OH, catalogato con la sigla ON 3;[8] a questo si aggiungono altri due maser con emissioni H2O, uno con emissioni CH3OH e un altro con emissioni OH, individuati sempre in direzione di W58, più tre sorgenti di radiazione infrarossa catalogate come IRAS 19589+3320, IRAS 19598+3324 e IRAS 19597+3327.[9] La seconda di queste sorgenti coincide di fatto con la regione H II compatta W58A.[10][11] Presso la stessa regione di formazione stellare si troverebbe anche la vicina nebulosa Sh2-99.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Public Access NGC/IC Database, su result for NGC 6857. URL consultato il 18 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  2. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 18 settembre 2011.
  3. ^ a b c Paladini, R.; Burigana, C.; Davies, R. D.; Maino, D.; Bersanelli, M.; Cappellini, B.; Platania, P.; Smoot, G., A radio catalog of Galactic HII regions for applications from decimeter to millimeter wavelengths, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 213-226, DOI:10.1051/0004-6361:20021466.
  4. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 18 settembre 2011.
  5. ^ Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 18 settembre 2011.
  6. ^ Wynn-Williams, C. G., Radio Emission from the Vicinity of the Galactic Nebula NGC 6857, in Astrophysical Letters, vol. 3, 1969, p. 195. URL consultato il 18 settembre 2011.
  7. ^ Colley, D.; Scott, P. F., Observations of radio sources near K3-50, in Royal Astronomical Society, Monthly Notices, vol. 181, dicembre 1977, pp. 703-712. URL consultato il 18 settembre 2011.
  8. ^ Dickel, Hélène R.; Goss, W. M.; De Pree, C. G., WSRT and VLA Observations of the 6 Centimeter and 2 Centimeter Lines of H2CO in the Direction of W58C1 (ON 3) and W58C2, in The Astronomical Journal, vol. 121, n. 1, gennaio 2001, pp. 391-398, DOI:10.1086/318029. URL consultato il 18 settembre 2011.
  9. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 18 settembre 2011.
  10. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 18 settembre 2011.
  11. ^ Simbad Query Result, su simbad.harvard.edu. URL consultato il 18 settembre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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