Sh2-289

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Sh2-289
Regione H II
Sh2-289
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneUnicorno
Ascensione retta06h 45m 56s[1]
Declinazione-07° 18′ 02″[1]
Coordinate galattichel = 218,8; b = -04,5[1]
Distanza32926[2] a.l.
(10100[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)11' x 11'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe2 1 1[3]
Dimensioni105,3 a.l.
(32,3 pc)
Altre designazioni
LBN 1014[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-289
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 06h 45m 56s, -07° 18′ 02″

Sh2-289 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione dell'Unicorno.

Si osserva nella parte meridionale della costellazione, circa 9° a nord di Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno; appare come un debole alone nelle fotografie prese attraverso un telescopio amatoriale di potenza elevata e munito di appositi filtri. Trovandosi a circa 7° a sud dell'equatore celeste, può essere osservata con facilità da tutte le aree popolate della Terra, senza grosse differenze da emisfero a emisfero; il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre ad aprile.

Si tratta di una delle regioni H II più esterne della Via Lattea; giace alla distanza di oltre 10.000 parsec (quasi 33.000 anni luce), sul bordo più estremo del Braccio del Cigno, in una posizione apparentemente anomala, essendo a latitudini galattiche molto elevate, a sud del piano galattico. Questa sua anomala posizione, come quella di Sh2-283, testimonia la forma arcuata delle regioni più esterne della Galassia, distorsione nota come warp; studiando queste e altre regioni nebulose con emissioni nel CO, è stato possibile definire l'entità del warp galattico al livello del Braccio del Cigno (o Braccio Esterno): questo braccio di spirale infatti viene a trovarsi allineato agli altri bracci galattici alla longitudine galattica di 180°, ossia all'entrata nel terzo quadrante galattico (fra Auriga e Gemelli); circa 30° oltre, a 210° di longitudine galattica (poco a nord di Sh2-289), il piano del Braccio Esterno inizia a distaccarsi da quello medio galattico, e a 250° (fra Cane Maggiore e Poppa) si trova sfasato a sud rispetto al piano dei bracci più interni di circa 1300-1500 parsec, con uno spessore del braccio di oltre 500 parsec.[4]

La stella responsabile della ionizzazione dei gas della nube è una stella blu di classe spettrale 09.5V, cui si aggiungono due stelle di classe B;[5] La stella di settima magnitudine visibile in direzione del centro della nebulosa non è legata alla nube, ma appartiene al Braccio di Orione, trovandosi ad appena 189 parsec di distanza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  2. ^ a b Lahulla, J. F., Multicolor UBVRI observations of S289, S300, and S309, in Astronomical Journal, vol. 97, giugno 1989, pp. 1727, 1728, DOI:10.1086/115112. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  4. ^ Vázquez, Ruben A.; May, Jorge; Carraro, Giovanni; Bronfman, Leonardo; Moitinho, André; Baume, Gustavo, Spiral Structure in the Outer Galactic Disk. I. The Third Galactic Quadrant, in The Astrophysical Journal, vol. 672, n. 2, gennaio 2008, pp. 930-939, DOI:10.1086/524003. URL consultato il 12 dicembre 2009.
  5. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 12 dicembre 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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