Sh2-226

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Sh2-226
Regione H II
Sh2-226
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAuriga
Ascensione retta05h 11m 07s[1]
Declinazione+37° 58′ 42″[1]
Coordinate galattichel = 168,5; b = -01,0[1]
Distanza13700[2] a.l.
(4200[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)3' x 3'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe3 2 3[3]
Dimensioni12,1 a.l.
(3,7 pc)
Caratteristiche rilevantiAvedisova 1726
Altre designazioni
LBN 780[1]
Mappa di localizzazione
Sh2-226
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 05h 11m 07s, +37° 58′ 42″

Sh2-226 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione dell'Auriga.

Si individua all'interno del grande pentagono che costituisce la costellazione, circa mezzo grado a sudovest della stella μ Aurigae; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di ottobre e marzo ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre.

Si tratta di una remota regione H II situata a circa 4200 parsec (circa 13700 anni luce) di distanza[2] sul Braccio del Cigno, al di là delle grandi associazioni OB dell'Auriga; le sue maggiori emissioni nella banda dell'infrarosso e dell' suggeriscono che la sua luce ci arriva fortemente filtrata dal mezzo interstellare che si frappone sulla linea di vista. Sh2-226 ospita la sorgente infrarossa IRAS 05075+3755 e due maser, uno con emissioni OH e uno con emissioni H2O, oltre che alcune sorgenti di onde radio, facendo ritenere che in essa siano attivi fenomeni di formazione stellare.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 aprile 2013.
  2. ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 24 aprile 2013.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 24 aprile 2013.
  4. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 24 aprile 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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