W58

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W58
Regione H II
W58
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCigno
Ascensione retta20h 02m :[1]
Declinazione+33° 33′ :[1]
Coordinate galattichel = 70,3; b = +01,6[1]
Distanza27400 - 40420[2] a.l.
(8400 - 12400[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Altre designazioni
CTB 82[1] Avedisova 928-929
Mappa di localizzazione
W58
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 20h 02m 00s, +33° 33′ 00″

W58 è una complessa radiosorgente associata a una regione H II visibile in direzione della costellazione del Cigno.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

La regione di W58 si individua nella parte centro-meridionale della costellazione del Cigno, su un tratto della Via Lattea molto luminoso e ricco di campi stellari di fondo; la sua posizione è reperibile circa un grado a sudest del centro della linea congiungente le stelle Sadr e Albireo, ed è segnata da due nebulose a emissione indicate con le sigle Sh2-99 e Sh2-100, entrambe visibili e fotografabili utilizzando appositi filtri.

Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale va da giugno a novembre, specialmente dalle regioni dell'emisfero boreale, dove appare molto alta sull'orizzonte; dall'emisfero australe la sua visibilità risulta mediamente più limitata a causa della declinazione positiva (boreale) di W58.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

W58 comprende due regioni di formazione stellare situate a distanze diverse fra loro, su due diversi bracci di spirale della Via Lattea. La regione più prossima al sistema solare è quella situata a 8400 parsec, sul Braccio di Perseo; ad essa appartengono quasi tutte le sottocomponenti di W58, comprese le due nebulose Sh2-99 e Sh2-100, visibili anche nella banda della luce visibile. Questa regione appare suddivisa in varie componenti in base alla sua emissione alle onde radio; queste componenti sono catalogate con una lettera progressiva, da W58 A a W58 H. Le prime quattro componenti (A, B, C e D), che coincidono con i punti di massima densità della massa gassosa, comprendono altrettante regioni H II ultracompatte.[3] Il complesso nebuloso ospita una ventina di sorgenti di radiazione infrarossa, comprese quattro sorgenti IRAS[4] e due sorgenti indicate con la sigla IRS1 e IRS2. Fra le sorgenti individuate nelle microonde, cinque coincidono con altrettanti maser, dei quali due a idrossido, due ad acqua e uno a metanolo.[5][6] A queste si aggiungono alcune sorgenti di onde radio, per un totale di oltre quaranta componenti coincidenti con oggetti stellari giovani originatesi nella regione.[5]

La regione di emissione nelle onde radio catalogata come W58 G mostra delle particolarità rispetto alle altre sorgenti; essa comprende infatti quattro oggetti nebulosi situati a distanze diverse fra loro: i primi due sono connessi ad una regione adiacente alla Fenditura del Cigno, a circa 900 parsec (2930 anni luce) di distanza; il terzo oggetto è indicato col nome di Regione Estesa Sud Est (Extended Region South East) di W58 ed è situato sul Braccio di Perseo alla distanza di circa 8400 parsec (27400 anni luce), mentre il quarto oggetto, il più studiato, è una grande regione H I appartenente probabilmente al Braccio del Cigno, ad una distanza pari a ben 12400 parsec (40420 anni luce).[2] A differenza delle altre sorgenti di W58, infatti, questa componente di W58 G possiede una velocità radiale molto più negativa, che è la prova più evidente del fatto che si tratti di un sistema differente rispetto alle altre componenti.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 10 settembre 2010.
  2. ^ a b c d Georgelin, Y. M.; Boulesteix, J.; Georgelin, Y. P.; Le Coarer, E.; Marcelin, M.; Monnet, G., W 58 G - A distant H II region in the H I Cygnus arm, in Astronomy and Astrophysics, vol. 190, n. 1-2, gennaio 1988, pp. 61-68. URL consultato il 10 settembre 2010.
  3. ^ Minh, Y. C.; Roh, D. G.; Kim, H. H., Molecular Line Observations toward the Compact HII Regions in W58, in Journal of the Korean Astronomical Society, vol. 27, n. 1, aprile 1994, pp. 55-60. URL consultato il 10 settembre 2010.
  4. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 10 settembre 2010.
  5. ^ a b Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 10 settembre 2010.
  6. ^ Furst, E.; Reich, W.; Reich, P.; Reif, K., A Radio Continuum Survey of the Galactic Plane at 11-CENTIMETER Wavelength - Part Four - a List of 6483 Small Diameter Sources, in Astronomy and Astrophysics Supplement series, vol. 85, n. 1, ottobre 1990, p. 805. URL consultato il 10 settembre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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