Barletta 1922: differenze tra le versioni

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Il 16 giugno [[2013]] Orlandi viene riconfermato assieme al preparatore atletico Luigi Mondilla, mentre Martino assume l'incarico di [[direttore generale]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ssbarletta.com/dettaglinotizie.asp?idnews=2589|titolo=Lunedì conferenza stampa|editore=ssbarletta.com|data=16 giugno 2013|accesso=19 giugno 2013}}</ref>
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A seguito del cattivo andamento della squadra e in seguito alla sconfitta in casa per 6-1 contro il [[Benevento Calcio|Benevento]], il 4 aprile 2014 vengono sollevati dall'incarico Orlandi, il preparatore Mondilla e il direttore generale e sportivo Martino.<ref>{{Cita web|url=http://www.ssbarletta.com/dettaglinotizie.asp?idnews=3478|titolo=Sollevati dagli incarichi Orlandi e Mondilla|editore=ssbarletta.com|data=4 aprile 2014|accesso=10 aprile 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ssbarletta.com/dettaglinotizie.asp?idnews=3477|titolo=Sollevato dall'incarico Martino|editore=ssbarletta.com|data=4 aprile 2014|accesso=10 aprile 2014}}</ref>
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== Cronistoria ==
== Cronistoria ==
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Versione delle 11:17, 30 mag 2014

SS Barletta Calcio
Calcio
Biancorossi; Furie Rosse
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco-Rosso
InnoAlè Barletta
Gino Pastore
Dati societari
CittàBarletta
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoLega Pro Prima Divisione
Fondazione1922
Rifondazione1995
PresidenteBandiera dell'Italia Giuseppe Perpignano
AllenatoreBandiera dell'Italia Marco Sesia
StadioStadio Cosimo Puttilli
(4.018 posti)
Sito webwww.ssbarletta.com
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

La Società Sportiva Barletta Calcio è una società calcistica italiana con sede nella città di Barletta. Milita nel Campionato di Prima Divisione.

La S.S. Barletta Calcio ha assunto questa nuova denominazione al termine della stagione 2007-08, in occasione del ritorno nel calcio professionistico, abbandonando l'ultima delle varie denominazioni che si erano alternate dal 1995, cioè da quando era sorta la nuova Società dalle ceneri del Barletta Calcio Sport, escluso dai campionati per inadempienze economiche allorquando militava in Serie C1.

Storia

Le origini

Il calcio a Barletta nasce nel 1922, quando un gruppo di giovani amici che frequentava il Circolo Operaio decise quasi per gioco di formare una squadra di calcio. Il campo di gioco fu individuato sullo sterrato brulicante di sassi di Piazza Castello. Però bisognerà attendere alcuni anni affinché la squadra venga iscritta ad un regolare campionato federale.

Formazione Barletta 1933-1934

Così finalmente nel 1928-29 l'Unione Sportiva Fascista Barletta del Presidente Michele Lamacchia partecipa al campionato di 3ª Divisione Pugliese. La 1° storica squadra era così composta:

Liverini I, Calabrese, D'Ambrosio, Paciolla III, Garofalo, Biscuti, Messinese, Paciolla II, Cortese, Paciolla I, Tamburro; Allenatore: Sanna.

Pur non partecipando ogni stagione ai Campionati, la compagine milita in questa serie sino al 1935-36, quando per carenza di squadre, 2ª e 3ª Divisione Pugliese vengono accorpate, permettendo alla squadra barlettana del nuovo Presidente Rinaldo Alvisi il salto di categoria. La rosa che affrontò questo campionato era composta da:

Ventura, De Fidio, Tamburro, Priano, Lionetti, Salvemini, Tota, Grimaldi, Giannella, Musti, Picardi, De Fazio, Altomare, Paciolla, Piscitelli, De Stefano, Leoncavallo; Allenatore-calciatore: Caroli.

Gli anni quaranta e cinquanta

Formazione Barletta 1942-1943

Nel 1941-42 l'U.S.F. Barletta del nuovo Presidente Michele Mazzocca partecipa al suo primo campionato di 1ª Divisione Pugliese con questa formazione tipo:

Mannocci, Ferrante, Laurora, Distaso, Bray, Paciolla, Cristiani, Alampi, Majorano, Bonarici, Lattanzio; Allenatore: Dario Gai.

Formazione Barletta 1946-1947

Nel 1942-43 a causa degli avvenimenti bellici, il Barletta viene ammesso al Campionato di Serie C Girone M perché dispone di un terreno agibile per gli incontri (il Campo Sportivo "Littorio", che poi nei primi anni '50 assumerà il nome "Lello Simeone" in omaggio ad un celebre medico sportivo locale da poco scomparso). La squadra non era pronta ad un così repentino salto di categoria e le sconfitte furono numerose. L'11 tipo che per la 1ª volta affrontò il Campionato di Serie C era così composto:

Costanzo, Cilli I, Fabiano, Distaso, Calvani II, Rossini, Matricciari, Galante, Medica, Calvani I, Lattanzio; Allenatore: Sasco.

Fino al termine della Guerra furono giocati Campionati d'Emergenza, mentre nell'immediato dopoguerra il Barletta (che ovviamente aveva modificato il nome diventando Società Sportiva Barletta) ripartì dalla Serie C, per poi retrocedere nel 1947-48 in Promozione Interregionale con la riforma dei Campionati (evita un ulteriore declassamento vincendo 2-1 lo spareggio contro il Molfetta), poi nel 1951-52 con la nascita della IV Serie retrocede nel nuovo Campionato di Promozione Regionale.

Formazione Barletta 1953-1954

Nel 1954-55 il Barletta vince il Campionato di Promozione Pugliese e approda in IV Serie nonostante varie vicissitudini societarie (la presidenza passa dal prof. Ruggiero Lattanzio al comm. A. Riccheo) e tecniche (c'è un cambio anche in panchina tra mister Gai ed il calciatore Giammarco), con questa formazione:

Paolillo, Macripò, De Giglio, Giuliani, Giammarco, Quarta, Carbone (Giannotta), Colombo (Guidotti), Cilli (Mele), Pieri, Trillini (Tacchi); Allenatore: Dario Gai poi Paolo Giammarco.

Formazione Barletta 1957-1958

Nel 1957-1958 il Barletta del presidente avv. Alessio Di Napoli lascia la IV Serie e approda in Serie C, usufruendo di un allargamento dei quadri della terza categoria calcistica che torna anche al suo nome originale. Questi sono i calciatori che conquistano il salto di categoria:

Paolillo, Murialdo, De Giglio (Cauzzo), Purgato (Tarenzi), Macripò, Margiotta, Marchetti, Mirotti, Brocca (Di Paola), Paltrinieri, Jannece; Allenatore: Dino Bovoli.

Gli anni sessanta e settanta

In Serie C il Barletta rimane fino al 1961-1962 quando retrocede in Serie D.

Dopo 4 stagioni in Serie D il Barletta del presidente Donato Di Leo rivince il campionato 1965-1966 e torna in Serie C con questa formazione:

Paolillo, Faraone, Milillo, Scarpa, Franchini, Dolci, Cadamuro, Di Paola, Lobascio, Dal Pont, Taluzzi; Allenatore: Ottorino Dugini.

In Serie C ci giocherà per 5 stagioni, prima di una nuova retrocessione in Serie D avvenuta nel 1970-1971.

Formazione Barletta 1975-1976

La sosta nella 4ª serie calcistica dura solo un anno e nel nuovissimo manto erboso dello Stadio Comunale (che nei primi anni del nuovo millennio prenderà il nome "Cosimo Puttilli") il Barletta del Presidente Nicola Filannino riconquista la Serie C. La rosa guidata ancora da Ottorino Dugini era così composta:

Milillo, Saggese, Stellone, Cariati, Di Paola C., Gambino, Di Benedetto, Birtolo, Roccotelli, Iosche, Lobascio, Giardino, De Paolo, Radogna, Scarpa, Amici, Rossi, Nappo, Del Sorbo, Maspero; Allenatore: Ottorino Dugini.

In Serie C ci gioca sei campionati, non riuscendo ad ottenere la storica promozione in Serie B, ma riuscendo nel 1978-79 ad essere inserita nel neonato campionato di Serie C1, senza riuscire poi ad evitare l'immediata retrocessione in Serie C2 (1978-1979).

Gli anni ottanta

In Serie C2 il Barletta ci gioca 3 anni, poi con una nuova dirigenza guidata da Michele Roggio ottiene nel 1981-82 la promozione in Serie C1 con grande distacco su tutte le concorrenti. Questa la formazione tipo:

Tuccella, Generoso, Tortelli, Cariati, Vinti F., Tanzi, Perissinotto, Amato, Prima, Cascella, Ballarin; Allenatore: Gianni Corelli.

Formazione Barletta 1986-1987, anno della storica promozione in Serie B

La società in questi anni assume la denominazione di Barletta Calcio Sport e con il passaggio di consegne alla presidenza da Michele Roggio a Franco Di Cosola incomincia a puntare all'approdo in Serie B. Ci va vicino nel 1985-1986 quando si classifica 3^, e riesce in questa storica impresa nel 1986-1987 quando il 2º posto in classifica dietro al Catanzaro le permette di approdare in Serie B per la 1ª volta in 60 anni circa di storia calcistica. Quella squadra era così composta:

Formazione Barletta 1987-1988, alla prima stagione in Serie B

Renzi, Incarbona, Cocco, Castagnini, Petruzzelli, Marino, Paolillo, Sciannimanico, D'Ottavio, Pesce, Scarnecchia (11 tipo). Serena, Cazzani, Ghedin, Fonte, Raggi, Laraspata, Rovani, Petrucci (altri calciatori); Giuseppe Marchioro (dalla 7ª giornata al posto di Romano Fogli) (allenatore).

Il Barletta gioca in Serie B quattro campionati, ottenendo tre salvezze.

Gli anni novanta

Nel 1990-91 i pugliesi retrocedono in Serie C1, disputandovi 4 stagioni, poi gravi problemi economici culminati sotto la gestione del presidente Onofrio Perina[1] portano nell'estate del 1995 al fallimento della Società con la perdita del diritto di partecipare al terzo Campionato Nazionale.

Viene formata una nuova società guidata da Leonardo Maffione che prende il nome di Associazione Calcio Barletta e riparte dal campionato di Eccellenza Pugliese.

Con il declassamento in 6ª serie, si raggiunge il 2º posto in classifica che dà accesso agli spareggi per l'approdo nel Campionato Nazionale Dilettanti, ma il Barletta perde la semifinale contro il Corigliano Calabro ed è condannata a rimanere in Eccellenza (sarebbe bastato arrivare in finale per essere ripescati in CND).

L'approdo nel Campionato Nazionale Dilettanti, viene ottenuto nel 1997-98, dopo il 2º posto ottenuto in Campionato alle spalle dell'Aradeo, i biancorossi dei neoproprietari fratelli Di Vittorio riescono a superare il doppio scoglio degli spareggi-promozione battendo in Semifinale il Turris Santa Croce (0-1 e 1-0) e vincendo la Finale contro il Villa d'Agri (0-0 e 2-0). La squadra che ottiene questo successo è composta da:

Giordano, Zagaria G., Carelli, Loseto G., De Cosimo, Antonetti, Stea, Tanzi, Pascazio, Di Bari, Corbo (11 tipo). Di Bitonto, Piccolo, Cassatella, Netti, Zito, Calabrese, Rana, Povia, Di Benedetto, Pazienza, Distasio, Tenzone, Cenicola, Tedesco, Lo Re, Zagaria L., Di Giorgio (altri calciatori). Leonardo Bitetto (allenatore).

Gli anni duemila

L'avventura nel CND dura tre anni, poiché nel 2000-2001 il Barletta vittima di nuove vicissitudini societarie, con infiniti cambi di proprietà, arriva ultimo in Campionato (che nel frattempo è tornato a chiamarsi Serie D), retrocedendo in Eccellenza.

Ma al peggio non c'è mai fine ed il Barletta senza società e senza alcuna programmazione, precipita nel punto più basso della sua storia, retrocedendo in 7ª serie, nel Campionato di Promozione.

Ma non solo, nel 2003-04 il Barletta evita la retrocessione in Prima Categoria in extremis.

Il Barletta con la nuova società guidata dal presidente Antonio Flora ottiene nel 2004-05 la promozione in Eccellenza Pugliese.

Logo ufficiale dal 2005 al 2008

La squadra che permette di abbandonare il gradino più basso della storia calcistica del club è formata da:

Monaco, Cafagno, Rizzi F., Marino, Rizzi Ru., Maggipinto, Pierro, Dell'Olio, Medico, Morisco, Tramacere (11 tipo). Doronzo, Rizzi Ro., Coscia, Salvemini, Grimaldi, Lattanzio, Pinto, Frontino, Fama (altri calciatori). Angelo Columbo (allenatore).

Nell'estate 2005 per motivi fiscali[2] la società assume il nome Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta.

Nel 2005-06 arriva la 2° promozione consecutiva, lasciando i campionati regionali ed approdando in Serie D. L'organico che riporta la società in un campionato nazionale è così composto:

Monaco, Rizzi F., Rubini, Lanotte G., Rizzi Ru., Bagnara, Balducci, Di Bari Sav., Medico, Lanotte V., Musti (11 tipo). D'Elia, Di Vincenzo, Gusmai, Cormio, Cuocci, Abruzzese, Carelli, Landini, Ricatti, Berardino, Di Bari Seb., Capogrosso, Binetti G., Cazzella (altri calciatori). Marcello Chiricallo (allenatore).

In Serie D il Barletta allestisce una squadra con l'obiettivo di centrare almeno i playoff;[3] nei professionisti manca dalla stagione 1994-95, anno del fallimento della vecchia società. I risultati altalenanti portano ad una rivoluzione nell'organico e nella società, con la nomina in dicembre di un nuovo presidente, l'avv. Francesco Sfrecola a capo di una cordata di imprenditori locali.

Il Capitano Daleno in Cosenza - Barletta, 1ª giornata Seconda Divisione 2008-09

Alla fine della Regular Season i Playoff vengono raggiunti, a seguito di una grande rimonta, ma non riesce ad arrivare alla fase finale per concorrere al ripescaggio in Serie C2.

Nel 2007-08 viene allestito un organico con l'obiettivo dichiarato di centrare il ritorno nel calcio professionistico[3] vincendo il campionato di Serie D girone H. Il traguardo non è raggiunto per un punto di distacco nei confronti del San Felice Normanna mentre nei playoff valevoli per la graduatoria ripescaggi non riescono ad essere raggiunte le semifinali.
Tuttavia, il 14 agosto la squadra biancorossa per colmare le carenze d'organico dei campionati a seguito di numerose esclusioni, viene ripescata in Seconda Divisione tornando nei professionisti dopo 13 anni.
La rosa dei calciatori che è salita di categoria tramite il ripescaggio è così composta:

Liccardi, Mascia, Iervolino, Daleno, Tangorra, Rizzi Ru., Esposito, De Cecco, Laviano, Salvagno, Romano (11 tipo). Quintigliano, Monaco, Caridi, D'Angelo, Merafina, Crimi, Lanciano, Pollidori, Balducci, Orlando, Russo, Pinto, Mennuni, Coppola, Tenzone, Piperissa, Persia, Digiovinazzo, Zagaria (altri calciatori). Marcello Chiricallo (allenatore).

Per il ritorno nel calcio professionistico la società ha preso la denominazione di Società Sportiva Barletta Calcio e nella prima stagione ha ottenuto la settima posizione in classifica.

Nella stagione successiva, con una squadra allestita per la salvezza e composta per lo più da giovani, il Barletta conquista il quinto posto utile per l'ultimo piazzamento nella griglia play-off dove viene sconfitto in Semifinale dal Catanzaro. La rosa dei giocatori che ha facilitato il ripescaggio tramite la conquista dei playoff è così composta:

Di Masi, Cutrupi, Legittimo, Menicozzo, Gambuzza, Marchetti, Simoncelli, Muwana, Infantino, Carozza, D'Allocco (11 tipo). Vurchio, Bersellini, Sportillo, Romeo, Moring, Lanotte, Manganaro, Rescio, Pollidori, Ben Djemia, Stefanini, Fanasca, Cavaliere, Caggianelli, Shiba (altri calciatori). Arcangelo Sciannimanico (allenatore).

Il Barletta, a sinistra, nella sfida contro l'Atletico Roma

Gli anni duemiladieci

Il 4 agosto 2010 viene quindi ripescata in Lega Pro Prima Divisione in seguito al fallimento di numerose società calcistiche tornando nel terzo livello calcistico nazionale dopo 15 anni di attesa. Nella stagione 2010/2011 il Barletta colleziona nelle prime 6 giornate solo 1 punto. L'andamento non costante e la classifica negativa, portano il patron biancorosso, Tatò, ad assoldare Marco Cari a discapito di Arcangelo Sciannimanico. Grazie anche agli innesti del mercato invernale, il Barletta esce dalla zona playout e raggiunge la salvezza con una giornata di anticipo. A fine campionato, la società indice una conferenza stampa per annunciare il nuovo direttore sportivo Renzo Castagnini e per confermare sulla panchina biancorossa il tecnico Marco Cari.[4] La Rosa dei calciatori che ha conquistato la salvezza è così composta:

Gabrieli; Galeoto, Ischia, Lucioni, Bruno; Rajčić, Zappacosta; Bellomo, Simoncelli, Rana; Innocenti (11 tipo). Di Masi, Tesoniero, Frezza, Lorusso, Maino, Masiero, Perico, Agnelli, Cerone, D'Allocco, Geroni, Menicozzo, Infantino, Margiotta, Picone, Sciarra (altri calciatori). Marco Cari (allenatore).

Nel 2011-2012 l'obiettivo è quello di allestire una squadra che possa puntare al vertice e conseguentemente alla promozione in Serie B. La squadra disattende gli obiettivi e il 7 febbraio 2012 il tecnico Marco Cari viene esonerato, lasciando il posto a Nello Di Costanzo[5]. Con la nuova guida tecnica la squadra è in gioco fino all'ultima giornata per un piazzamento play-off, ma il pareggio per 2-2 contro il Piacenza[6] non permette di raggiungere l'obiettivo. La squadra conclude così al 6º posto. Il 23 maggio 2012 il presidente Roberto Tatò ed il vice-presidente Walter Tatò annunciano di aver rassegnano le dimissioni dai rispettivi incarichi dirigenziali.[7] In realtà le stesse non saranno mai ratificate nel Consiglio di Amministrazione.

Nella stagione 2012-2013 il Barletta cambia gli assetti societari, con l'arrivo di Giuseppe Pavone in qualità di direttore sportivo e Raffaele Novelli come allenatore. La società decide di esonerare Novelli dopo 8 giornate a causa della deficitaria situazione in classifica della squadra, che aveva totalizzato 3 punti nelle prime 8 partite.[8] Al suo posto, il 30 ottobre 2012 viene ingaggiato Paolo Stringara.[9]

Il 16 dicembre si dimette il direttore sportivo Pavone[10], viene esonerato lo stesso Stringara e richiamato Novelli.[11]

Il 3 gennaio 2013 viene ingaggiato Gabriele Martino nella carica di direttore sportivo.[12] Novelli viene nuovamente esonerato il 4 marzo 2013 e al suo posto è chiamato Nevio Orlandi[13][14]

La squadra si piazza in quattordicesima posizione in campionato e vince i play-out contro l'Andria ottenendo così la salvezza.[15][16]

Il 16 giugno 2013 Orlandi viene riconfermato assieme al preparatore atletico Luigi Mondilla, mentre Martino assume l'incarico di direttore generale.[17] A seguito del cattivo andamento della squadra e in seguito alla sconfitta in casa per 6-1 contro il Benevento, il 4 aprile 2014 vengono sollevati dall'incarico Orlandi, il preparatore Mondilla e il direttore generale e sportivo Martino.[18][19]

Il 21 maggio 2014 finisce ufficialmente l'era di Roberto Tatò alla presidenza della società. All'imprenditore barlettano subentra il ligure Giuseppe Perpignano.[20] Il nuovo presidente ingaggia Marco Sesia come allenatore, Marco Rizzieri come direttore sportivo e Davide Cascella nel ruolo di direttore generale.[21]

Cronistoria

Cronistoria della Società Sportiva Barletta Calcio
  • 1922 - Viene fondata la prima squadra calcistica a Barletta. Per i primi anni svolge solo attività non ufficiale.
  • 1928 - È iscritta alla FIGC con il nome Unione Sportiva Fascista Barletta.
  • 1928-29 - 4° nel girone A della Terza Divisione Pugliese.
  • 1929-30 - 2° nel girone A della Terza Divisione Pugliese.

  • 1930-31 - escluso dal girone A della Terza Divisione Pugliese.
  • 1931-33 - Non iscritto ad alcun campionato.
  • 1933-34 - nel girone B della Terza Divisione XIV Zona. Ammesso al girone A delle finali.
  • 1934-35 - nel girone B della Terza Divisione XIV Zona.
  • 1935-36 - nel girone A della Seconda Divisione XIV Zona.
  • 1936-38 - Non iscritto ad alcun campionato.
  • 1938-39 - in Seconda Divisione XIV Zona.
  • 1939-41 - Non iscritto ad alcun campionato.

  • 1941 - Ammesso in Prima Divisione Pugliese per completamento organici.
  • 1941-42 - nel girone unico della Prima Divisione XIV Zona, ammesso in Serie C perché dispone di un campo di gioco agibile.
  • 1942-43 - 12° in Serie C girone M.
  • 1943-45 - Campionati di emergenza.
  • 1945 - Assume il nome Società Sportiva Barletta.
  • 1945-46 - 9° nella Serie C Lega Nazionale Centro-Sud girone E.
  • 1946-47 - 10° nella Serie C Lega Interregionale Sud girone B.
  • 1947-48 - 11° nella Serie C Lega Interregionale Sud girone B dopo spareggio col Molfetta, retrocesso in Promozione.
  • 1948-49 - 7° nella Promozione Lega Interregionale Sud girone N.
  • 1949-50 - 9° nella Promozione Lega Interregionale Sud girone N.

  • 1950-51 - 5° nella Promozione Lega Interregionale Sud girone N.
  • 1951-52 - 8° nella Promozione Lega Interregionale Sud girone N, retrocesso in Promozione.
  • 1952-53 - 3° nella Promozione Pugliese.
  • 1953-54 - 2° nella Promozione Pugliese.
  • 1954-55 - 1° nella Promozione Pugliese, promosso in IV Serie.
  • 1955-56 - 11° in IV Serie girone G.
  • 1956-57 - 4° in IV Serie girone G.
  • 1957-58 - 5° in IV Serie girone C, ammesso in Serie C per riforma dei campionati.
  • 1958-59 - 7° in Serie C girone B.
  • 1959-60 - 11° in Serie C girone C.






Colori e simbolo

Colori

I colori sociali della squadra sono il bianco e il rosso. Durante gli anni ci sono stati innumerevoli cambiamenti nei colori e nello stile delle divise del Barletta. La prima maglia in assoluto della squadra fu azzurra nel 1928-1929. I colori classici biancorossi invece arrivarono due stagioni più tardi dal 1930-1931, in cui vi era una prevalenza del bianco. La maglia a strisce verticali biancorosse arrivò un po' più tardi ed è nella memoria dei tifosi perché era la prima maglia della storica promozione in Serie B nella stagione 1986-1987.

La squadra ha anche utilizzato maglie a strisce orizzontali biancorosse e maglie con bande larghe verticali biancorosse.

Simboli ufficiali

Stemma

Lo storico stemma della società Barletta Calcio Sport, ai tempi dell'approdo in Serie B, era caratterizzato dalla presenza di uno scudo richiamante lo stemma cittadino a strisce orizzontali biancorosse, nel quale era presente la scritta BARLETTA C. S..
Nello stesso periodo fu riadattato con la raffigurazione di un pallone di calcio su cui svetta la presenza di un cavaliere rampante rosso, chiaro richiamo alla Disfida di Barletta.

Dal 2005 al 2008, in seguito al cambio di denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta, vi è anche il cambio dello stemma. Questo si presenta in una forma ovoidale con i classici colori bianco-rossi. È caratterizzato dalla scritta A.S.D. in alto, sovrastante un pallone da calcio, sopra il quale è posta la dicitura Barletta. In basso in bella mostra poi vi è lo stemma cittadino.

Lo stemma attuale della società è caratterizzato da uno scudo di contorno argentato a strisce verticali biancorosse, nel quale è posta in alto la scritta S.S. BARLETTA CALCIO. Nello stemma è presente un cavaliere su un cavallo con una lancia nella mano destra e uno scudo nella mano sinistra, raffigurante lo stemma cittadino. Evidentemente richiama alla memoria la Disfida di Barletta del 1503, per la quale la città di Barletta è celebre nel mondo.

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Cosimo Puttilli e Stadio Velodromo Lello Simeone.

L'antico campo del Barletta è l'ancora esistente Stadio Velodromo Lello Simeone, originariamente chiamato "Campo Sportivo Littorio" e successivamente "degli Sports".

Attualmente il Barletta gioca le partite casalinge nello Stadio Cosimo Puttilli, nel quartiere Borgovilla-Patalini. Lo stadio, la cui progettazione ebbe inizio a fine anni sessanta, venne inaugurato nel 1970. Di proprietà del Comune di Barletta, fu intitolato a Cosimo Puttilli agli inizi del XXI secolo ed era precedentemente conosciuto semplicemente come Stadio Comunale. È stato ristrutturato più volte nel corso degli anni e la sua attuale capienza è di 4.018 spettatori. Il record storico è di 16.000 spettatori nella partita contro il Catanzaro del 31 maggio 1987.

Centro di allenamento

La squadra, oltre che nello stadio, svolge le sue sedute di allenamento presso il Campo Sportivo "Manzi-Chiapulin" ubicato in via dei Mandorli nella zona Parco degli Ulivi, a Barletta. È intitolato al cav. Giuseppe Manzi, fondatore e per 50 anni presidente del Gruppo Sportivo Dilettantistico "Audace", da sempre fucina di giovani atleti barlettani, e a Stanislao Chiapulin, per anni colonna della squadra, divenuto poi allenatore apprezzato per la competenza e la professionalità.

L'impianto è caratterizzato dalla presenza di una superficie di gioco regolamentare per il calcio, in erba sintetica. È dotato anche di strutture esterne al campo come spogliatoi, gradinate e impianto di illuminazione. A fianco del campo è presente una tensostruttura idonea ad ospitare le attività agonistiche relative al calcio a 5, pallamano, pallavolo, tennis e basket con un pavimento in resina sintetica, impianto di riscaldamento e dieci proiettori.[22]

Altro luogo in cui si svolgono gli allenamenti della squadra è il Centro Sportivo Barberini ubicato in via Barberini nell'omonima zona, a Barletta. Qui la squadra è solita recarsi per disputare la consueta partitella del giovedì.

Società

La Società Sportiva Barletta Calcio è una S.r.l. con sede legale e amministrativa in Via Vittorio Veneto presso lo Stadio Cosimo Puttilli a Barletta. Ha un capitale sociale di 464.406 € interamente versato derivante dalla ricapitolizzazione in bilancio al 30 giugno 2012 rispetto ai 50.000 € dell'anno precedente.[23] Il proprietario è Roberto Tatò, un imprenditore barlettano.[24]

Organigramma societario

Dal sito internet ufficiale della società:[25]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Roberto Tatò - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Michele Piccolo - Vice Presidente e Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo
  • Bandiera dell'Italia Francesco Sfrecola - Sindaco Unico
  • Bandiera dell'Italia Domenico Damato - Segretario Generale e Rapporti Tifoseria
  • Bandiera dell'Italia Dario Caporusso - Segretario Sportivo e Delegato Sicurezza
  • Bandiera dell'Italia Ruggiero Dicorato - Team Manager
  • Bandiera dell'Italia Emanuele Caputo - Responsabile Sanitario
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Russo - Referente Integrity
  • Bandiera dell'Italia Michela Stella - Marketing e Comunicazione
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Savino - Information Technology
  • Bandiera dell'Italia Rosario Dimastromatteo - Matchday Area Media

Il Barletta e le Nazionali di calcio

L'unico calciatore della storia del Barletta ad essere convocato in Nazionale A è stato Giorgos Pelagias. Il 28 settembre 2011 è convocato dalla Nazionale A per le gare di qualificazione a Euro 2012 in programma il 7 ottobre contro la Danimarca e l'11 ottobre contro la Norvegia.[26]

Nessun giocatore militante nel Barletta ha mai fatto parte della Nazionale italiana. Solo Gennaro Delvecchio, cresciuto nelle giovanili del Barletta, è stato convocato per 5 volte in Nazionale quando militava nella Sampdoria e ha preso parte alla partita Italia - Croazia (0-2) del 16 agosto 2006.[27]

Il Barletta ha fornito propri giocatori alle rappresentative under. Il primo ed unico calciatore a vestire la maglia della Nazionale Under-21 è stato Stefano Sottili il 2 maggio 1991 in occasione di Ungheria U-21 - Italia U-21 e il 5 giugno dello stesso anno in Norvegia U-21 - Italia U-21. Entrambe le partite finite con il punteggio di 0-0 hanno visto la presenza in campo di Sottili.[28]

Gaetano Nesta è stato convocato nella Nazionale Under-18 il 16 aprile 1992 in occasione di Italia Under-18 - Ungheria Under-18 terminata con il punteggio di 0-0 in cui ha preso parte anche Nesta.[29]

Stefano Baraldo è stato convocato nella Nazionale Under-19 il 22 settembre 2010 in occasione di Italia Under-19 - Serbia Under-19 terminata con il punteggio di 3-1. In questa partita Baraldo non ha preso parte.[30]

Nicola Bellomo è stato convocato nella Nazionale Under-20 il 9 febbraio 2011 in occasione di Germania Under-20 - Italia Under-20 terminata con il punteggio di 3-1 in cui ha preso parte anche Bellomo.[31]

Il Barletta nella cultura di massa

Il Barletta rappresenta per l'omonima città e per il territorio circostante un punto di riferimento per il calcio. In città la squadra è molto radicata e, soprattutto ai tempi della Serie B, la squadra è stata l'orgoglio cittadino da esportare in tutta Italia. Oltre che tifosi della città, si registrano anche sostenitori provenienti dalle vicine città di Margherita di Savoia, Trinitapoli e Andria, quest'ultima legata soprattutto al gemellaggio esistente tra le due tifoserie.

Il Barletta è stato protagonista delle cronache, oltre che ai tempi dei fasti della Serie B, anche per lo storico record di imbattibilità casalinga in campionato durata più di quattro anni, dalla primavera del 1980 al 20 maggio 1984 (Barletta-Salernitana 0-1). Il record è di 71 partite, con 51 vittorie e 20 pareggi. Oltre a questa imbattibilità di oltre quattro anni si può aggiungere anche che nei tre campionati successivi il Barletta perse solo due partite, con Catanzaro e Benevento. Quindi in sette anni, dal 1980 al 1987, il Barletta perse in casa, in campionato, solo due partite. Questo incredibile rendimento gli è valso il soprannome di Furie Rosse[32]

Allenatori e presidenti

Gli Allenatori
I Presidenti

Giocatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Palmarès

Prima Squadra

Settore Giovanile

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie B 4 1987-1988 1990-1991 4
Serie C 19 1942-1943 1977-1978 33
Serie C1 10 1978-1979 1994-1995
Lega Pro Prima Divisione 4 2010-2011 2013-2014
Promozione Interregionale 4 1948-1949 1951-1952 17
IV Serie 3 1955-1956 1957-1958
Serie D (L.N.S.P.) 5 1962-1963 1971-1972
Serie C2 3 1979-1980 1981-1982
Lega Pro Seconda Divisione 2 2008-2009 2009-2010
Serie D (C.N.D.) 5 1998-1999 2007-2008 5

59 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall'esordio in Serie C. Sono escluse le annate dal 1952 al 1955, dal 1995 al 1998, e dal 2001 al 2006, nelle quali il Barletta partecipò ai tornei del Comitato Regionale Pugliese, cui afferiva anche antecedentemente il 1942.

Tifoseria

A livello di tifoseria organizzata, i primi gruppi ultras al seguito della squadra sono stati i Boys, i Fedayn e i Warriors. In seguito si sono formati i più importanti e ancora esistenti CUCS (Comando Ultrà Curva Sud) e il Gruppo Erotico, entrambi nel 1987. Altri gruppi storici o striscioni facenti parte della tifoseria barlettana sono stati: Nucleo, Brigate Biancorosse, Club Madonnella, Bad Brains, Braves, Brigata Tafferugli, Boys '86, Boys '99, Cacciatori di Scalpi (Sez. Pirandello), Crazy Boys, Diabolici, Drughi Barletta, Drunks, Fossa, Furiosi, Indians, Kaotici, Nuova Guardia, Possesion, Rebels, Sbandati, Smoked Heads, Spericolati, Southerns, Tavern Group, Teddy, Vecchia Guardia, Vecchio CUCS, Wild Eagles.

I gruppi ora esistenti sono:

  • CUCS
  • Gruppo Erotico
  • A669 Ultras
  • DNA Biancorosso
  • Giacche Nere
  • Fedelissimi
  • Nuove Leve G.E.
  • Vecchia Guardia

Eccetto il CUCS che si ritrova in gradinata per impossibilità ad occupare la Curva Sud, destinata ai tifosi ospiti, gli altri gruppi hanno la loro collocazione in Curva Nord.

Gemellaggi e rivalità

Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Puglia.

Gemellaggi

Amicizie

  • Audace Cerignola - Amicizia che risale al campionato di Promozione Pugliese 2004/2005. Le due squadre sono accomunate dalla rivalità con il Foggia e il Manfredonia.
  • Bari - Storica amicizia con la Curva Nord del Bari, soprattutto da parte del gruppo dei CUCS.
  • Salernitana - Storica amicizia con la curva salernitana.
  • Ascoli Satriano - Amicizia nata dal trasferimento di alcuni giovani giocatori in prestito da Barletta ad Ascoli Satriano.
  • In passato vi è stata anche un'amicizia con gli ultras del Parma.

Rivalità

  • Foggia - Storica e forte rivalità risalente già ai primi anni 80.
  • Taranto - Rivalità forte risalente anche questa già dagli anni 80 e rinvigorita dai derby di Serie B di fine anni 80.
  • Lecce - Rivalità accesa nei derby di Serie B di fine anni 80.
  • Brindisi - Rivalità forte e piuttosto recente.
  • Monopoli - Rivalità risalente agli anni 80 e testimoniata anche negli ultimi anni.
  • Fasano - Rivalità forte e piuttosto recente.
  • Cosenza - Rivalità soprattutto a causa del gemellaggio con i loro rivali del Catanzaro.
  • Potenza
  • Vigor Trani
  • Bisceglie
  • Manfredonia - Rivalità forte e piuttosto recente.
  • Casarano
  • Nocerina
  • Avellino

Organico

Rosa

Lo stesso argomento in dettaglio: Società Sportiva Barletta Calcio 2013-2014.
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Luca Liverani
Bandiera dell'Italia P Matteo Vaccarecci
Bandiera dell'Italia D Vincenzo Camilleri
Bandiera dell'Italia D Marco Cane
Bandiera dell'Italia D Dario Donato Cascione
Bandiera dell'Italia D Benito Cicerelli
Bandiera dell'Italia D Fabrizio Di Bella
Bandiera dell'Italia D Daniele Guglielmi
Bandiera dell'Italia D Federico Maccarone
Bandiera dell'Italia D Luca Pellegrino
Bandiera dell'Italia D Andrea Pippa
Bandiera dell'Italia D Pasquale Ranieri
Bandiera dell'Italia D Fabio Romeo
Bandiera dell'Italia C Mario Arbotti
Bandiera della Francia C Jonathan Bijimine
Bandiera dell'Italia C Oscar Branzani
Bandiera dell'Italia C Filippo Caruso
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Andrea D'Errico
Bandiera del Brasile C Augusto Ferreira
Bandiera dell'Italia C Carlo Ilari
Bandiera dell'Argentina C Alessio Innocenti
Bandiera della Francia C Guillaume Legras
Bandiera dell'Italia C Jacopo Mantovani
Bandiera dell'Italia C Antonio Matera
Bandiera dell'Italia C Pasquale Valentino
Bandiera dell'Italia A Leandro Campagna
Bandiera dell'Italia A Emmanuele Cicerelli
Bandiera dell'Italia A Simone Andrea Ganz
Bandiera dell'Italia A Christian La Forgia
Bandiera dell'Italia A Andrea La Mantia
Bandiera dell'Italia A Andrea Mastroberti
Bandiera dell'Italia A Giovanni Morsillo
Bandiera della Slovenia A Dejan Žigon

Staff tecnico

Sfatt tecnico aggiornato al 10 aprile 2014[25]

Staff dell'area tecnica
  • Bandiera dell'Italia Marco Carrara - Allenatore
  • Bandiera dell'Italia Nicola Di Leo - Allenatore in seconda e preparatore dei portieri
  • Bandiera dell'Italia Luigi Mondilla - Preparatore fisico e atletico
  • Bandiera dell'Italia Emanuele Caputo - Responsabile sanitario
  • Bandiera dell'Italia Alessandro Canfora - Medico sociale
  • Bandiera dell'Italia Tommaso De Ruvo - Fisioterapista e osteopata
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Scommegna - Fisioterapista

Note

  1. ^ 26 anni dalla promozione in B! Buon anniversario, Barletta, su barlettalife.it, 7 giugno 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  2. ^ Guida agli adempimenti fiscali e tributari delle società ed associazioni sportive dilettantistiche (PDF), su fipsaslodi.com, fipsalodi.com. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  3. ^ a b La discesa in C, gli anni bui, la rinascita, su ssbarletta.com. URL consultato il 9 ottobre 2013.
  4. ^ Marco Cari confermato. Castagnini è il nuovo DS., in ssbarletta.com. URL consultato il 31-07-2011.
  5. ^ Esonerato Marco Cari, su ssbarletta.com, 7 febbraio 2012. URL consultato il 7 febbraio 2012.
  6. ^ Piacenza-Barletta 2-2, su ssbarletta.com, 6 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
  7. ^ I Tatò lasciano il Barletta, su ssbarletta.com, 23 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
  8. ^ Ufficiale: Esonerato Novelli, su ssbarletta.com, 28 ottobre 2012. URL consultato il 30 ottobre 2012.
  9. ^ Ufficiale: Paolo Stringara è il nuovo tecnico, su ssbarletta.com, 30 ottobre 2012. URL consultato il 30 ottobre 2012.
  10. ^ Pavone si è dimesso, su ssbarletta.com, 16 dicembre 2012. URL consultato il 17 dicembre 2012.
  11. ^ Esonerato Stringara, su ssbarletta.com, 16 dicembre 2012. URL consultato il 17 dicembre 2012.
  12. ^ Ufficiale: Gabriele Martino è il ds, su ssbarletta.com, 3 gennaio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  13. ^ Ufficiale: esonerato Novelli, su ssbarletta.com, 4 marzo 2013. URL consultato il 5 marzo 2013.
  14. ^ Ufficiale: Nevio Orlandi è il nuovo tecnico, su ssbarletta.com, 4 marzo 2013. URL consultato il 5 marzo 2013.
  15. ^ Barletta-Andria 2-0, su ssbarletta.com, 26 maggio 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
  16. ^ Andria-Barletta 0-1, su ssbarletta.com, 2 giugno 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
  17. ^ Lunedì conferenza stampa, su ssbarletta.com, 16 giugno 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
  18. ^ Sollevati dagli incarichi Orlandi e Mondilla, su ssbarletta.com, 4 aprile 2014. URL consultato il 10 aprile 2014.
  19. ^ Sollevato dall'incarico Martino, su ssbarletta.com, 4 aprile 2014. URL consultato il 10 aprile 2014.
  20. ^ Il Barletta calcio passa da Tatò al ligure Perpignano, su lagazzettadelmezzogiorno.it, Gazzetta del Mezzogiorno.it, 21 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014.
  21. ^ Barletta: Sesia, Rizzieri e Cascella: il Barletta ricomincia da tre, su barlettaviva.it, 30 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014.
  22. ^ In arrivo la tensostruttura al "Manzi-Chiapulin" barlettalife.it
  23. ^ Più rosso che bianco (parte II), su calcio.barlettasport.it, BarlettaSport.it, 2 gennaio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  24. ^ Sede e colori sociali ssbarletta.com
  25. ^ a b Organigramma Stagione Sportiva 2013/14, su ssbarletta.com, 16 novembre 2013. URL consultato il 18 novembre 2013.
  26. ^ Pelagias in Nazionale, su ssbarletta.com, 28 settembre 2011. URL consultato il 28 settembre 2011.
  27. ^ Convocazioni e presenze di Gennaro Delvecchio figc.it
  28. ^ Convocazioni e presenze di Stefano Sottili figc.it
  29. ^ Convocazioni e presenze di Gaetano Nesta figc.it
  30. ^ Convocazioni e presenze di Stefano Baraldo figc.it
  31. ^ Convocazioni e presenze di Nicola Bellomo figc.it
  32. ^ La stabilità degli anni '70 e l'inviolabilità casalinga ssbarletta.com

Voci correlate

Collegamenti esterni

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