Salvatore Bianchetti

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Salvatore Bianchetti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore
Squadra FC Postojna
Carriera
Carriera da allenatore
1979-1985Catania(vice)[1]
1986Catania
1987-1990Atletico Leonzio[2]
1990-1991Giarre
1991-1992Barletta
1992-1993Catania
1993-1994Leonzio
1994-1995Crevalcore
1995-1997SPAL
1997-1998Savoia
1998-1999Gualdo
1999-2000Atletico Catania
2000-2003Imolese
2003-2004Taranto
2004-2005Nafteks Burgas
2005-2006Ternana(giov.)
2006-2007Igea Virtus
2008-2010Virtus Casarano
2011-2012Nissa
2020-FC Postojna
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Salvatore Bianchetti (Catania, 19 ottobre 1950) è un allenatore di calcio italiano, docente di Calcio presso gli atenei di Catania e di Tor Vergata.

Ha allenato nella massima serie bulgara il Nafteks Burgas.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a giocare a calcio nelle giovanili del Catania, ma rinunciò presto per dedicarsi ad allenare i giovani. Arrivò anche a dirigere la primavera rossazzurra e a fare da secondo a Gianni Di Marzio, Giovan Battista Fabbri e Antonio Renna durante i campionati 1982-83 (3º in Serie B, promosso in Serie A), 1983-84 (16º e ultimo in Serie A) e 1984-85 (14º in Serie B).

Nel 1987 si diploma a Coverciano allenatore di prima categoria ed inizia l'attività con la Leonzio, in Serie C2, piazzandosi per due anni al terzo posto.

Prima di tornare al Catania nel 1992-93 richiamato da Angelo Massimino, fa esperienza in C1 con buoni risultati nel Barletta. Il campionato rossazzurro è dignitoso con la storica vittoria a Palermo dove il Catania non vinceva da 25 anni. Nell'estate 1993 Bianchetti va ad allenare la neopromossa Atletico Leonzio di Franco Proto, che a fine stagione si trasferisce a Catania per colmare il vuoto lasciato dopo la radiazione della squadra di Massimino[3].

Gli anni 1995, 1996 e 1997 sono da considerare i migliori, infatti continua ad allenare in Serie C1, però al nord, il Crevalcore e la SPAL. Con la prima fa un autentico miracolo prendendo la squadra all'ultimo posto e salvandola senza passare dai play-out. Con la SPAL invece arriva secondo ma perde gli spareggi per andare in Serie B.

L'anno successivo va al Savoia, C1, sfiorando i play-off. Torna quindi a Catania chiamato dal presidente Proto, per allenare l'Atletico Catania. La squadra anche in questo caso si salva.

Nel 2003-04 continua la sua difficile opera di salvataggi prendendo in consegna il Taranto da Fabio Brini a marzo[4], sul fondo della classifica: riesce ad evitare l'ultimo posto ma non la retrocessione arriva dopo due pareggi ai play-out contro la Fermana.

Nel 2004-2005 il compianto Franco Scoglio, manager in Bulgaria della squadra Nafteks di Burgas sul Mar Nero, lo chiama per affidargli la prima squadra. L'esperienza è positiva perché la squadra finisce il campionato a metà classifica.[5]

Nel 2005 la Ternana lo chiama per allenare la primavera[6] ottenendo il secondo posto dopo la Roma e lanciando parecchi giovani in prima squadra. Nel 2006-2007 l'Igea Virtus lo chiama a stagione in corso e gli consente così di rientrare in Sicilia[7].

Ha anche allenato il Giarre e l'Imolese.

È sceso per la prima volta in un campionato regionale dilettantistico nel 2008-'09, quando ha accettato l'offerta della Virtus Casarano, nel girone pugliese di Eccellenza[8]. La promozione in Serie D con tre turni d'anticipo (in seguito allo 0-0 con il Ruvo)[9], le vittorie della fase pugliese[10] e poi nazionale della Coppa Italia Dilettanti[11] e della Supercoppa di Puglia[12] gli valgono la riconferma con l'obiettivo della promozione[13]. La neopromossa pugliese si classifica al terzo posto alla fine del campionato: «Abbiamo realizzato 151 punti, siamo arrivati al terzo posto da neopromossa, credo fosse difficile fare meglio», dichiara a fine stagione, quando viene sostituito da Antonio Toma[14].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

Virtus Casarano: 2008-2009

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Virtus Casarano: 2008-2009

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini, pag. 308
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1990, edizioni Panini, pag. 370
  3. ^ la storia, su atleticocatania.altervista.org. URL consultato il 22 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2019).
  4. ^ Clarence News - REGIONE PUGLIA > 23/MAR/04 - 20:06[collegamento interrotto]
  5. ^ Bulgaria, l'ultima frontiera degli allenatori archiviostorico.gazzetta.it
  6. ^ http://www.ternanacalcio.it/interactivenews.php?partid=1383&pagid=21
  7. ^ CALCIO:SALVATORE BIANCHETTI è IL NUOVO ALLENATORE DELL'IGEA VIRTUS. - TV7 BENEVENTO Cronaca Sport Cultura
  8. ^ Comunicato Virtus Casarano, Ivan De Masi si presenta..., in CasaranoSport.it, 17 luglio 2008. URL consultato il 12 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  9. ^ Eccellenza Puglia, la Virtus Casarano vola in serie D [collegamento interrotto], in Agenzia Calcio, 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010.
  10. ^ Francesco De Marinis, VIRTUS CASARANO REGINA DI PUGLIA!, in SoccerPuglia.it, 12 febbraio 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2009).
  11. ^ COPPA ITALIA DILETTANTI: POKER, POKER, POKER. CASARANO CAMPIONE [collegamento interrotto], in SoccerPuglia.it, 13 maggio 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010.
  12. ^ SUPERCOPPA: CASARANO, IN ALTO IL TERZO TROFEO [collegamento interrotto], in SoccerPuglia.it, 30 aprile 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010.
  13. ^ Virtus: presentati Stentardo e Palazzo, in CasaranoSport.it, 22 luglio 2009. URL consultato il 12 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  14. ^ Attilio Palma, Casarano, da metà luglio scatterà un lungo ritiro. Bianchetti: «Bei ricordi» (PDF) [collegamento interrotto], in Nuovo Quotidiano di Puglia, 14 giugno 2010, p. 37. URL consultato il 12 dicembre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio, 1983, 1985 e 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]