Bruno Ispiro

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Bruno Ispiro
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 169 cm
Peso 58 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1955
Carriera
Giovanili
Bandiera non conosciuta Oratorio Salesiani Don Bosco Rovigno
Squadre di club1
1936-1940Ampelea? (?)
1940-1943Genova 189359 (27)
1944Ampelea16 (11)
1945-1946Genoa20 (5)
1946-1947Lazio28 (5)
1947-1954Triestina194 (51)
1954-1955Reggiana10 (3)
Nazionale
????Bandiera dell'Italia Italia B? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Bruno Ispiro (Rovigno d'Istria, 20 marzo 1920Trieste, 21 aprile 1992) è stato un calciatore italiano, di ruolo centravanti.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Prelevato dal Genova 1893 dalle file dell'Ampelea d'Isola d'Istria in Serie C nell'estate 1940, dopo un primo anno di appendistato nelle formazioni minori rossoblu riuscendo comunque a totalizzare 6 presenze, emerge nella stagione 1941-1942, mettendo a segno 17 reti in 26 partite, di cui 12 realizzate di testa, e trascinando la squadra al quarto posto finale, posizione da allora finora mai più migliorata dai liguri.

Nella stagione successiva segna 10 reti in 26 incontri e il Genova arriva al quinto posto. Il rendimento in questa squadra gli apre le porte della Nazionale B e della selezione della Regia Marina.

Rientrato in Istria dopo l'interruzione dell'attività calcistica per la guerra, milita nuovamente nell'Ampelea in occasione del Campionato Alta Italia 1944, nel quale i giuliani superano la Triestina nel girone regionale e cedono solo al Venezia nelle Semifinali Interregionali. Ispiro ottiene 11 marcature in 16 partite.

Alla fine della guerra torna a Genova per disputare coi rossoblu il campionato 1945-1946; la squadra arriva dodicesima su 14 partecipanti al Girone Nord, e Ispiro realizza 5 reti in 20 incontri. A fine stagione passa alla Lazio, ottenendo nella stagione successiva 5 presenze in 28 incontri.

Viene quindi ceduto dalla Lazio alla Triestina, e, sotto la guida dell'allenatore Nereo Rocco, i rossoalabardati conquistano il secondo posto in classifica, dietro solo al Grande Torino e a pari con Milan e Juventus; Ispiro segna 9 reti.

Il rendimento di Ispiro migliora ulteriormente: 1948-1949 con 15 reti, di cui cinque nel 9-1 contro il Padova (la Triestina chiude ottava), quindi la vena realizzativa si offusca negli anni successivi (mai più oltre la 7 reti a stagione), in coincidenza con l'involuzione dei giuliani, che si trovano a lottare per evitare la retrocessione. Nell'annata 1950-1951 il tecnico alabardato Béla Guttman lo arretra a mezzala, salvo poi ritornare alla sua posizione naturale di centravanti.[senza fonte]

Nella stagione 1951-1952 ottiene la salvezza con la Triestina, realizzando la rete decisiva nello spareggio a Valdagno contro il Brescia. Resta a Trieste fino alla stagione 1953-54, quindi conclude la carriera, frenato da problemi ad un ginocchio,[senza fonte] nella Reggiana in quarta serie.

In carriera ha complessivamente realizzato 83 reti in 281 partite, fatto che lo pone fra i primi 100 marcatori del campionato italiano.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Italia 1942-1943 (5 gol)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]