Mladinski Nogometni Klub Izola

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MNK Izola
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Azzurro, bianco
Dati societari
Città Isola d'Istria
Nazione Slovenia Slovenia
Confederazione UEFA
Federazione NZS
Campionato 3 Liga
Fondazione 1923
Rifondazione1996
Presidente Slovenia Aleš Frančeškin
Allenatore Slovenia Afred Jermaniš
Stadio Stadio Comunale
(1.500 posti)
Sito web www.mnk-izola.si
Palmarès
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Il Mladinski Nogometni Klub Izola, in italiano Club Calcistico Giovanile Isola, è una società calcistica slovena con sede nella città istriana di Isola.

Fra gli anni trenta e quaranta, con il nome di Ampelea, militò per sei anni consecutivi nella Serie C italiana e durante la guerra, nel Campionato Alta Italia 1944 si laureò campione della Venezia Giulia giungendo poi seconda nelle finali interregionali; dopo il settimo ed ultimo campionato in terza serie nella stagione 1945-1946, cambiò denominazione in Isola e passò a disputare i campionati del Territorio Libero di Trieste organizzati dall'UCEF. Nell'autunno 1951 si affiliò alla Federazione calcistica della Jugoslavia e l'anno successivo, grazie alla vittoria del campionato della zona B del TLT, fu ammessa nella lega repubblicana slovena, all'epoca il terzo livello della piramide calcistica jugoslava. Fino al 1955 era costituito predominantemente da dirigenti e giocatori italofoni ma, con l'intensificarsi dell'esodo giuliano-dalmata, i dirigenti e i giocatori esuli furono sostituiti con elementi slavi, e la stessa società assunse la denominazione di NK Izola.

Ebbe un periodo di rilievo dopo l'indipendenza della Slovenia, agli inizi degli anni novanta, partecipando nel 1992-1993 ai preliminari di Coppa UEFA per poi fallire nel 1996. Fu rifondata come MNK Izola, la cui continuità con il vecchio club però non viene riconosciuta dalla federazione calcistica della Slovenia, ripartendo dalle ultime categorie del calcio sloveno.

Costituisce un raro caso di società calcistica italiana che non fu soppressa dopo il passaggio dell'Istria alla Jugoslavia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne fondato l’11 marzo 1923 come Edera Isola, una delle tante espressioni sportive del Partito Repubblicano Italiano, ma si affiliò alla FIGC solo nel 1925 come Virtus Isola, onde evitare l’ostracismo del crescente regime fascista. Inizialmente il club, in maglia azzurra, prese parte a tornei minori. Il club non poteva però iscriversi ai campionati perché il suo campo era troppo piccolo, e la soluzione arrivò solo negli anni Trenta interrando il lato prospiciente il mare. I lavori finirono nel 1933, ma ora erano i soldi a mancare al Dopolavoro Isola e dopo due anni si strinse un rapporto di sponsorizzazione con la società ittica alimentare Ampelea Conservifici S.A. (oggi Delamaris), che aveva sede a Rovigno e sosteneva economicamente lo sport in entrambe le città; sul finire degli anni trenta avrebbe finanziato anche la squadra di calcio del Cattolica.

Dal 1935 fu quindi “Ampelea – Dopolavoro Aziendale Conservifici S.A”, prendendo il colore rosso della ditta. Nel 1937-38 partecipò al suo primo campionato di Serie C, dove rimase fino al 1942-43, quando in Italia i campionati vennero sospesi a causa della Seconda guerra mondiale.

Nel 1944 l'Ampelea fu l'unica squadra istriana a prendere parte al Campionato Alta Italia e, rinforzata da calciatori giuliani tornati nelle zone d'origine o da calciatori di altre parti d'Italia di stanza in Istria, vinse a sorpresa il girone eliminatorio della Venezia Giulia, superando la più blasonata Triestina. Il successo le fece ottenere il titolo di Campione della Venezia-Giulia 1944. In un girone semifinale giocato in un clima arroventato (la non influente ultima partita contro la Triestina non venne disputata anche per motivi di ordine pubblico), l'Ampelea si arrese però al Venezia.

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1933-1934
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1934-1938
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1938-1941
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
1941-1946

Alla fine delle ostilità l'Ampelea, nonostante avesse sede nella zona di occupazione jugoslava (seppur a poca distanza dalla Linea Morgan), prese parte al girone giuliano di Serie C conseguendo un onorevole secondo posto. Fu questo l'ultimo torneo italiano a cui la squadra istriana prese parte. Nel luglio 1946 l'Ampelea Conservifici di Isola d'Istria inviò una raccomandata alla Lega Interregionale Nord con cui le comunicava che la sua squadra di calcio, a decorrere dal 12 maggio 1946, era stata disciolta e che quindi tutti i suoi giocatori sarebbero stati inseriti nelle liste di trasferimento. Nell'agosto 1946 la Lega Nord inserì l'Ampelea tra le aventi diritto alla Serie C che vi avevano rinunciato.

Una formazione dell'Ampelea del 1939-40. L'ultimo accosciato a destra è Bruno Ispiro
Uno scudetto metallico dell'Ampelea

Tra i giocatori che militarono nelle file del club istriano si possono annoverare Bruno Ispiro, diventato poi famoso giocando in Serie A con Triestina e Genova e vestendo la maglia della Nazionale italiana, e, nel vittorioso "Campionato Alta Italia", Giuseppe Grezar, mediano del Grande Torino, Mario Stua, mezzala del Livorno che aveva sfiorato lo scudetto nel 1942-43, Alberto Eliani, futuro terzino di Fiorentina e Roma e Antonio Gordini, in seguito attaccante di Spezia e Triestina.

Il giocatore che ha totalizzato il maggior numero di presenze e di reti in maglia azzurra è Mario Parovel, con 54 gol in 159 partecipazioni. L'allenatore che maggiormente si è seduto sulla panchina di questa squadra è stato Federico Malosti, con sei campionati, Gaddo Moretti ha guidato gli isolani per quattro stagioni. Il maggior numero di giocatori nella storia della squadra dell'Ampelea non è stato di origine isolana bensì triestina, 31 contro 30. Altri 16 avevano origini istriane, 13 erano friulani, gradesi e goriziani e infine 6 provenivano da altre città della penisola.

Nel 1946 l'Ampelea fu subito ricostituito con la denominazione di C.E.F. Isola per militare nei campionati locali indetti dall'UCEF (Unione dei Circoli di Educazione Fisica), organizzazione sportiva fondata nel 1945 per volontà delle autorità di occupazione jugoslave. Nel frattempo, con il trattato di pace del 1947, Isola d'Istria fu inclusa nella zona B del Territorio Libero di Trieste occupata militarmente dalla Jugoslavia. La compagine continuò a militare nei campionati del TLT organizzati dall'UCEF fino al 1951, vincendo l'edizione 1949-1950, con una formazione ancora costituita da giocatori di etnia italiana. Nel 1948 cambiò denominazione in Arrigoni per poi assumere la denominazione di U.S. Isola nel 1951.[1]

Con il progressivo passaggio di Isola d'Istria alla Jugoslavia il club continuò a costituire la principale squadra di calcio cittadina, col nome slavo di Nogometni Klub Izola, costituendo un rarissimo caso di società già italiana ma non soppressa dai comunisti jugoslavi. Nell'autunno 1951 le società della zona B del TLT decisero di affiliarsi alla Federazione calcistica della Jugoslavia (FSJ).[2] Nella stagione 1951-1952 l'Isola vinse il campionato del circondario dell'Istria (corrispondente alla zona B del TLT) venendo così promossa nella lega repubblicana slovena (Slovenska republiška nogometna liga).[3] Fino al 1955 l'Isola partecipò alle serie minori del campionato jugoslavo con una rosa ancora costituita predominantemente da giocatori appartenenti al gruppo etnico italiano, ma tra il 1953 e il 1956 gran parte della popolazione italiana di Isola d'Istria scelse la via dell'esodo, anche a causa del clima ostile nei loro confronti creatosi in quel periodo, e la cittadina fu ripopolata con sloveni che divennero da allora l'elemento predominante anche della squadra di calcio.

Anche nella nuova nazione d'appartenenza, tuttavia, l'Isola non ottenne risultati di rilievo, navigando nelle serie minori. Fu solo con l'indipendenza della Slovenia che il club si affacciò al calcio di vertice col nome di Belvedur Izola, ottenendo un terzo posto nel primo campionato sloveno e qualificandosi per la Coppa UEFA 1992-1993, dove tuttavia fu subito eliminato dal Benfica. Nel 1996 la squadra terminò al decimo e ultimo posto retrocedendo nella seconda divisione che però non disputò a causa del fallimento sopraggiunto nell'estate dello stesso anno. Venne costituita immediatamente una nuova società, il Mladanski Nogometni Klub Izola, che ripartì dalle serie minori ma la cui continuità con il vecchio Nogometni Klub Izola non viene riconosciuta dalla federazione calcistica della Slovenia che riporta il 1996 come data di fondazione.[4] Nel 2008 la nuova società si fuse con la seconda squadra di Capodistria, l'SC Bonifika, in un nuovo sodalizio isolano denominato Nogometni Klub Bonifika Izola.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Izola
  • 1923 - Fondazione dell'Edera Isola che però per anni non può disputare i campionati per la mancanza di un campo.
  • 1935 - Rifondazione come Ampelea in quanto espressione della ditta ittica locale.
  • 1936-37 - 1ª nella Prima Divisione Giuliana. Promossa in Serie C.
  • 1937-38 - 11ª nel girone A della Serie C.
  • 1938-39 - 13ª nel girone A della Serie C.
  • 1939-40 - 11ª nel girone A della Serie C.
  • 1940-41 - 11ª nel girone A della Serie C.
  • 1941-42 - 12ª nel girone A della Serie C.
  • 1942-43 - 9ª nel girone A della Serie C.
Primo turno della Coppa Aldo Fiorini.
  • 1943-44 - Campionato Alta Italia 1944: Campione della Venezia Giulia, qualificata alle semifinali interregionali. 2ª nel Gruppo B delle semifinali interregionali.
  • 1945-46 - 2ª nel girone A Alta Italia della Serie C. A fine stagione l'Ampelea abbandonò la FIGC passando alla UCEF e cambiando denominazione in Isola.
  • 1946-1947 - 4ª nel campionato regionale giuliano UCEF.
  • 1947-1948 - 6ª nel campionato del Territorio Libero di Trieste UCEF.
  • 1948 - Cambia denominazione in Arrigoni.
  • 1948-1949 - 3ª nel campionato del Territorio Libero di Trieste UCEF.
  • 1949-1950 - 1ª nel campionato del Territorio Libero di Trieste UCEF "L". Campione del TLT (UCEF "L").
  • 1950-1951 - 1ª nel girone A del campionato del Territorio Libero di Trieste UCEF "L", qualificata al girone finale. 3ª nel girone finale.
  • 1951 - Cambia denominazione in Isola/Izola e si affilia alla FSJ (Federazione calcistica della Jugoslavia).
  • 1951-1952 - 1ª nel campionato circondariale (comprendente squadre della zona B del TLT), ammessa alle qualificazioni alla Slovenska republiška nogometna liga ("lega calcistica repubblicana slovena"), che tuttavia non vengono ultimate per allargamento dei quadri. Promossa nella Lega Repubblicana Slovena.
  • 1952-1953 - 2ª nel girone ovest della Slovenska republiška nogometna liga. Promossa nella lega inter-repubblicana dopo qualificazione con la seconda dell'altro girone.
  • 1953-1954 - Ritirata dalla lega inter-repubblicana sloveno-croata (Hrvatsko-Slovenska liga) dopo cinque giornate. Annullati tutti i risultati e retrocessa.
  • 1954-1955 - 8ª nel girone ovest della Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1955-1956 - 7ª nella Ljubljansko-Primorska liga.
  • 1956-1957 - 8ª nella Ljubljansko-Primorska liga.
  • 1957-1958 - 5ª nella Ljubljansko-Primorska liga.
  • 1958-1959 - 9ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1959-1960 - 12ª nella Slovenska republiška nogometna liga. Retrocessa.
  • 1960-1962 - ?.
  • 1962-1963 - 11ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1963-1964 - 12ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1964-1965 - 14ª nella Slovenska republiška nogometna liga. Retrocessa.
  • 1965-1969 - ?.
  • 1969-1970 - 6ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1970-1971 - 11ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1971-1972 - 7ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1972-1973 - 4ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1973-1974 - 11ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1974-1975 - 7ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1975-1976 - 6ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1976-1977 - 8ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1977-1978 - 4ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1978-1979 - 1ª nel girone ovest della Slovenska republiška nogometna liga, 2ª nel girone finale.
  • 1979-1980 - 3ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1980-1981 - 7ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1981-1982 - 2ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1982-1983 - 2ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1983-1984 - 11ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1984-1985 - 12ª nella Slovenska republiška nogometna liga. Retrocessa.
  • 1985-1987 - ?.
  • 1987-1988 - 11ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1988-1989 - 2ª nella Slovenska republiška nogometna liga.
  • 1989-1990 - 1ª nella Slovenska republiška nogometna liga. Promossa in Treća Liga.
  • 1990-1991 - 7ª nel girone Ovest della Treća Liga.
  • 1991 - Con l'indipendenza della Slovenia dalla Jugoslavia, l'Izola viene ammessa alla massima serie slovena e cambia denominazione in Belvedur Izola.
  • 1991-1992 - 3ª in Prva slovenska nogometna liga.
  • 1992-1993 - 13ª in Prva slovenska nogometna liga.
  • 1993 - Cambia denominazione in Izola.
  • 1993-1994 - 10ª in Prva slovenska nogometna liga.
  • 1994-1995 - 13ª in Prva slovenska nogometna liga, salva dopo i play-out.
  • 1995-1996 - 10ª in Prva slovenska nogometna liga. Retrocessa e fallita.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • I colori sociali negli intervalli di tempo intercorrenti fra il 1937 e il 1942 sono indicati nell'agendina del Calcio "Barlassina".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In un comunicato ufficiale pubblicato su La nostra lotta del 21 novembre 1951 si legge testualmente "U.S. Isola".
  2. ^ La nostra lotta, 17 ottobre 1951.
  3. ^ La nostra lotta, 22 settembre 1952.
  4. ^ (SL) Klubi, su nzs.si, Football Association of Slovenia. URL consultato il 29 luglio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Dibenedetto, La Favola dell'Ampelea. Techno Media Reference, Cusano Milanino, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su mnkizola.si. URL consultato il 12 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2019).
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