TG1
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TG1 | |
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Altri titoli | Telegiornale Uno (1992-1993) |
Paese | Italia |
Anno | 1976 – in produzione |
Genere | telegiornale |
Edizioni | 12 (dal lunedì al venerdì) |
Durata | 30 min (edizione consueta) 5 min (edizione flash) |
Lingua originale | italiano |
Crediti | |
Conduttore |
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Musiche | Egidio Storaci (sigla) Nicola Piovani (sottofondo) |
Produttore | Rai |
Rete televisiva | Rai 1 |
Il TG1 è il telegiornale di Rai 1.
Nacque nel 1976, diretto da Emilio Rossi, all'indomani della riforma della RAI che prima trasmetteva la stessa testata giornalistica nota semplicemente come Telegiornale su ciascuno dei due canali televisivi di stato, prima noti come Programma Nazionale (oggi Rai 1) e Secondo Programma (futura Rai 2) che si dotarono ciascuno di una propria testata giornalistica indipendente, il TG1 e il TG2. Viene trasmesso dal Centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma. Dal 2018 è diretto da Giuseppe Carboni.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anni '70[modifica | modifica wikitesto]
Dopo la riforma del 1975, in origine, dal 1º gennaio 1976, vi erano tre edizioni: alle ore 13,30, alle 20, e quella della notte. La domenica alle ore 13 andava in onda per 50 minuti TG l'una, un rotocalco di attualità e approfondimento con ospiti in studio e servizi filmati a cura di Alfredo Ferruzza, condotto prevalentemente da Paolo Cavallina, Enzo Stinchelli, Elio Sparano, Romano Battaglia, Giuseppe Breveglieri e Melo Freni, interrotto alle 13,30 da una breve edizione di 10 minuti del TG1. Le caratteristiche iniziali del neonato TG sono l'approfondimento, specialmente nell'edizione delle 20, che si conclude sempre con la rubrica Dentro la notizia.
La prima edizione sotto il nome "TG1" andò in onda lunedì 15 marzo 1976.
Il primo direttore della testata, all'indomani della riforma RAI del 1975 che rendeva autonome le linee editoriali dei TG e dei GR, fu il democristiano Emilio Rossi. Diresse la testata in quelli che furono noti come gli anni di piombo e fu anche vittima di un attentato delle Brigate Rosse il 3 giugno 1977. Sempre nel 1977 il Tg1 adottò un nuovo logo, disegnato da Massimo Vignelli, e destinato a rimanere in uso (salvo una breve interruzione negli anni 1990) per molti decenni, seppure con diverse varianti e colorazioni.
Il primo conduttore del TG1, che raccoglieva l'eredità del vecchio telegiornale unico, fu Emilio Fede in coppia con Bianca Maria Piccinino nell'edizione diurna. Nell'edizione serale il telegiornale veniva condotto da Massimo Valentini, che successivamente si sarebbe alternato, per cinque anni, con Emilio Fede (il quale il 28 febbraio 1977, poco meno di un mese dopo l'inizio delle regolari trasmissioni RAI a colori, condusse la prima edizione a colori, appunto, del TG). Altri volti noti erano i conduttori Bruno Modugno, Angela Buttiglione, Marcello Morace, Alberto Masoero, Alberto Michelini, Giuseppe Vannucchi, Liliano Frattini, Claudio Angelini, Ottavio Di Lorenzo.
In redazione vi erano altri giornalisti noti: Arrigo Petacco, Diego Cimara, Fulvio Damiani, Giuseppe Lugato, Adalberto Manzone, Mimmo Sacco, Dante Alimenti, Vittorio Citterich, Nuccio Fava, Paolo Frajese, Massimo Olmi, Mino Damato, Piero Forcella, Romano Battaglia, Elio Sparano e Bruno Vespa.
Le pagine della politica, nelle edizioni serali, erano firmate da Pierantonio Graziani, quelle dello sport da Paolo Valenti, Gian Piero Galeazzi, Beppe Viola e dal telecronista Nando Martellini.
Tra gli speaker vi erano inizialmente Luigi Carrai e Giuseppe D'Amore; a loro si aggiunsero Roberto Di Palma e Adriana Retacchi.
Diana De Feo e Giorgio Ponti curarono Almanacco del giorno dopo, striscia quotidiana trasmessa per quindici anni. Vengono assorbite dal TG1 le rubriche Che tempo fa? e Il tempo in Italia, ridenominate Meteo1.
Dall'esordio e fino agli anni 1990 il TG1 (al pari dei più "giovani" TG2 e TG3) andò in onda dal Centro di Produzione TV (CPTV) Rai di via Teulada a Roma, ove ciascuna redazione aveva a disposizione un piano completo dello stabile, con annesso studio, regia, sala montaggio RVM e redazione della testata completa. In seguito, con la costruzione del nuovo Centro Rai di Saxa Rubra, la redazione della testata vi venne trasferita.
Anni '80[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio degli anni ottanta vengono aggiunte l'edizione pomeridiana delle 18 e quella di mezza sera, condotta inizialmente da Tiziana Ferrario. In questi anni, in cui si afferma l'emittenza privata e commerciale, anche nella TV di Stato la pubblicità, per la prima volta, entra nei TG, che separano le notizie sportive o economiche dalle altre inserite nella prima parte. La "redazione cronaca", in pratica un "giornale nel giornale" per le molteplici competenze in quel tempo attribuitele (cronaca bianca e nera, cronaca estera, medicina, moda, ambiente, scienza) era diretta da Andrea Melodia e successivamente da Roberto Morrione. Vice Caporedattore era Massimo Valentini che conduceva pure l'edizione delle ore 20, capi servizio Angela Buttiglione e Bruno Modugno. Tra i redattori figuravano Giulio Sciorilli Borrelli, Maurizio Beretta e Barbara Scaramucci, che in seguito ricopriranno ruoli di primo piano nell'Azienda.
Art director della testata furono Renato Startari (negli anni settanta) e Giuseppe Rogolino dopo[1] dal 1985 al 1999. La progettazione delle scenografie, dalla fondazione fino agli anni 1990, fu affidata invece a Nico Calia.
Anni '90[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1992, con l'agguerrirsi della concorrenza esterna alla TV di Stato e la nascita del TG5 di Enrico Mentana, già redattore e conduttore delle edizioni di mezza sera del Tg1, avviene il restyling della testata, che viene chiamata Telegiornale Uno su suggerimento dell'art director Giuseppe Rogolino (che intendeva così sottolineare la natura del notiziario quale primo telegiornale nazionale italiano, superiore alle nascenti testate giornalistiche private). Artefice del nuovo look è il direttore Bruno Vespa, che commissiona a Gianni Boncompagni anche la progettazione di un nuovo studio, composto da uno sfondo video wall che mostra una redazione in attività, improntata allo stile americano.
Il nome Telegiornale Uno viene abbandonato nell'estate 1993, con il ripristino della denominazione TG1, accompagnata da una nuova videosigla ideata da Giuseppe Rogolino e rimasta in uso fino all'autunno del 1998.
Tra il 1993 e il 1994 esplode inoltre lo scandalo delle false "note spese" degli inviati RAI, che coinvolge molti nomi noti del video e si conclude con una serie di provvedimenti disciplinari e il licenziamento dei due giornalisti maggiormente coinvolti, l'inviato Enrico Massidda e il corrispondente da Londra Giancarlo Infante[2][3].
Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]
Direzione Lerner e Longhi[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2000, dopo una polemica con la Commissione di Vigilanza RAI presieduta da Mario Landolfi (AN), il direttore del Tg1 Gad Lerner si dimette. Il motivo della polemica è la messa in onda di alcune immagini violente all'interno di un servizio di David Sassoli sul tema della pedofilia, trasmesse sia dal Tg1 che dal Tg3 diretto da Nino Rizzo Nervo. Gli succede Albino Longhi, che dirige il TG fino al 5 maggio 2002.
Direzione Mimun[modifica | modifica wikitesto]
Il 6 maggio 2002 Clemente J. Mimun succede ad Albino Longhi
Nel 2003 alcune vecchie scene dello studio vengono utilizzate nella realizzazione dei film Io non ho paura di Gabriele Salvatores e Buongiorno, notte di Marco Bellocchio.
Nel 2006 al termine dell'edizione delle 20 va in onda il breve talk show Dopo TG1, condotto dal direttore Mimun. Nel corso di una puntata di tale programma l'allora ministro Roberto Calderoli indossò una t-shirt che riproduceva una vignetta satirica su Maometto di Lars Vilks, sollevando violente reazioni nel mondo islamico e causando un incidente diplomatico con la Libia, ove una violenta protesta davanti al Consolato Italiano di Bengasi venne repressa con la forza dalla polizia libica, che sparò sulla folla uccidendo 11 manifestanti[4][5]. Il ministro in seguito si scusò per aver indossato la maglietta[6].
Direzione Riotta[modifica | modifica wikitesto]
Il 13 settembre 2006 il consiglio d'amministrazione della RAI nomina direttore il giornalista Gianni Riotta, mentre Mimun passa alle Tribune e Servizi Parlamentari in sostituzione di Anna La Rosa.
Il 12 ottobre 2006 Riotta ha inaugurato la via dell'editoriale da studio con la conduttrice Maria Luisa Busi.[7]
Dal gennaio 2008 fino a giugno 2009 le informazioni di politica interna venivano date, in entrambe le principali edizioni (13.30 e 20.00), con il nuovo formato della nota politica affidata a Marco Frittella per l'edizione delle ore 20 e a Bruno Luverà per le 13,30.
Il 18 gennaio 2009 l'allora sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, in un articolo su Il Tempo, dichiara: "...il Tg1 che sembra orientato con il centrosinistra"[8].
Il 25 marzo 2009 vengono introdotte le didascalie all'interno dei servizi del TG, che riportano la lista dei fatti principali (una pratica già in corso al Tg2 e al Tg5). Tale pratica viene utilizzata solo per le edizioni principali delle 13.30 e delle 20.00.
Il 30 marzo 2009 il direttore Gianni Riotta rassegna le dimissioni e passa a dirigere la testata giornalistica Il Sole 24 Ore al posto di Ferruccio De Bortoli, passato nella stessa giornata al Corriere della Sera. Subentra come direttore ad interim Andrea Giubilo (già direttore del TG3).
A seguito del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 il TG1 venne fortemente contestato e accusato di sciacallaggio mediatico per avere esaltato, nell'edizione delle 13:30 del giorno successivo, i dati di ascolto delle edizioni dedicate al terremoto stesso[9][10].
Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]
Direzione Minzolini[modifica | modifica wikitesto]
Il 20 maggio 2009 Augusto Minzolini viene nominato a maggioranza dal CdA Rai direttore del TG1, senza i voti di tre esponenti del centrosinistra, che avevano abbandonato l'aula, giudicando la nomina "irricevibile", ottenendo il voto favorevole dell'allora presidente della RAI Paolo Garimberti. Minzolini era noto come giornalista vicino all'allora premier Silvio Berlusconi, che l'avrebbe indicato per la direzione del TG1 in una riunione a Palazzo Grazioli[11] Minzolini ottiene la fiducia della maggioranza dei redattori del TG1, che vota il suo piano editoriale con 101 voti a favore e 40 contro.
Secondo una rielaborazione dei dati Auditel, fatta ad aprile 2010 dal consigliere di minoranza del CdA RAI Nino Rizzo Nervo, in cinque anni, dal 2005 quando il direttore del TG1 era Clemente J. Mimun, passando per la direzione di Gianni Riotta dal 2006 al 2009, al marzo 2010, dopo meno di un anno di direzione di Minzolini, la quota di share sarebbe scesa, facendo perdere al TG1 un milione di telespettatori.[12].
La direzione di Minzolini è stata oggetto di contestazione in ambito politico e giornalistico[13] per le scelte inerenti agli argomenti trattati, con particolare riferimento alle presunte omissioni sulle vicende riguardanti le frequentazioni dell'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Ha generato polemiche anche l'utilizzo abbastanza frequente degli editoriali da parte di Minzolini. La scelta del direttore di schierarsi pubblicamente è stata contestata dallo stesso comitato di redazione, che in alcune occasioni ha richiesto delle verifiche ai vertici dell'azienda RAI[14].
Nell'ottobre 2010, il TG1 di Minzolini è stato diffidato dall'AgCom per «forte squilibrio» a favore della maggioranza e del governo.[15]. Rilevazioni hanno sottolineano il calo di fiducia dei telespettatori verso il TG1 di Minzolini, sceso quasi a giudizio di insufficienza.[16] Altra critica mossa a Minzolini, oltre a quella di censurare le notizie sgradite all'allora maggioranza di governo, è stata quella di riservare invece molto spazio a notizie di dubbia importanza e rilevanza.
Il 21 maggio 2010 la giornalista Maria Luisa Busi, in contrasto con la linea editoriale imposta da Minzolini, ha rassegnato le dimissioni dalla conduzione del TG[17][18].
Il 10 giugno 2010 tre conduttori del telegiornale sono sollevati dall'incarico: Tiziana Ferrario, conduttrice dell'edizione principale delle 20:00, Paolo Di Giannantonio, conduttore dell'edizione delle 13:30, e Piero Damosso, conduttore dell'edizione mattutina. Il 29 dicembre 2010 Tiziana Ferrario è stata reintegrata, come conduttrice dell'edizione principale delle ore 20:00 a seguito della sentenza del tribunale civile di Roma.[19]. Il TG1 ha presentato ricorso contro tale sentenza ma è stato respinto: nonostante questo la Ferrario non è ancora stata reintegrata nel telegiornale. L'11 maggio 2011 Elisa Anzaldo rassegna le dimissioni dalla conduzione dell'edizione della notte del telegiornale perché "stufa di rappresentare un telegiornale che ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell'informazione pubblica: l'equilibrio, l'imparzialità, la correttezza, la completezza". A luglio 2011 l'allora presidente della RAI Paolo Garimberti ha detto: «Il calo di ascolti del Tg1 è un problema serio. Bisogna fare qualcosa affinché il Tg1 torni ad essere il Tg1. Il calo di ascolti dimostra che lo spettatore ha capito che qualcosa non va, che l'informazione non va bene. Occorre quindi una riflessione sulla qualità dell'informazione».
L'unanimità delle rilevazioni sugli ascolti del TG1 fa ne emergere un netto calo nel periodo della direzione di Minzolini[20][21][22] A settembre 2011 la poltrona di Minzolini è sempre meno stabile. Sempre nel 2011 Minzolini viene rinviato a giudizio con l'accusa di peculato in quanto sembra abbia speso diverse migliaia di euro pagando i conti con la carta di credito intestata all'azienda (che si è costituita parte civile), accusa da cui è stato assolto in primo grado nel 2013 perché il fatto non costituisce reato.
Il 10 giugno 2010, per il TG1 ci fu il restyling dello studio, della sigla e della grafica. La scenografia del nuovo studio si presentava con un tavolo a forma di ponte verso le telecamere e con numerosi ledwall sulle pareti. Come sempre, il colore dominante era il blu e azzurro. Furono rinnovati anche sigla logo e sottofondo dei titoli. Per l'occasione, inoltre, debuttò anche il nuovo sito web.
Direzione Maccari[modifica | modifica wikitesto]
Nei primi giorni di dicembre del 2011 Minzolini viene sollevato dall'incarico. La direzione del TG1 viene affidata ad interim ad Alberto Maccari a partire dal 13 dicembre dello stesso anno. L'ex direttore ha però fatto ricorso al giudice del lavoro per essere reintegrato alla direzione del TG1. Al riguardo occorre dire che l'11 marzo 2012 il Tribunale del lavoro di Roma ha respinto la richiesta di Minzolini di essere reintegrato d'urgenza alla direzione dello stesso[23].
Il 31 gennaio 2012 il CdA RAI ha confermato Maccari alla direzione del TG1 fino al 31 dicembre dello stesso anno[24].
Maccari lascerà però l'incarico il 10 dicembre 2012, giorno in cui si insedierà Mario Orfeo, il nuovo direttore nominato dallo stesso CdA e già direttore del TG2.
Direzione Orfeo[modifica | modifica wikitesto]
Il 29 novembre 2012 arriva la nomina alla direzione del telegiornale di Mario Orfeo, direttore del Messaggero ed ex direttore del Tg2 e del quotidiano Il mattino. La nomina diviene esecutiva il 10 dicembre 2012.
Il 13 dicembre 2012 Orfeo cambia la sigla e la grafica, rinnovate dal Reparto Grafico del TG1, autori, questa volta, sono Luca Colonnelli e Andrea Civitillo, anche se la musica rimane la medesima introdotta nel 2004.
Il 9 giugno 2014 il TG1 inizia a produrre servizi e contenuti in tecnica digitale, abbandonando i vecchi metodi di produzione audiovisiva analogici (videocassette). Nell'occasione, la trasmissione viene convertita al formato d'immagine 16:9 (abbandonando il 4:3 come già implementato tra 2012 e 2014 per i gemelli TG2 e TG3) e il telegiornale viene per la prima volta trasmesso anche in alta definizione nativa (HD) sul canale Rai HD. Viene altresì inaugurato un nuovo studio, più spazioso, moderno e tecnologicamente avanzato rispetto al precedente. La musica che accompagna la sigla rimane invariata. L'identità del telegiornale viene contestualmente rinnovata sia dal punto di vista grafico che da quello musicale (ove per le edizioni delle 8:00, 13:30, 20:00 e Notte viene introdotto un nuovo sottofondo per i titoli, composto allo scopo dal musicista premio Oscar Nicola Piovani). Per le anticipazioni dell'edizione delle 20:00 e per l'edizione 60 secondi (trasferta al TG2 il 4 e il 5 luglio 2016) il sottofondo è rimasto quello del 2010. Viene inoltre rivisto il logo, realizzato da Bruno Bucci ricalcando il disegno progettato da Massimo Vignelli e usato dal 1977 al 1986.
Direzione Montanari[modifica | modifica wikitesto]
Il 9 giugno 2017 Mario Orfeo ha lasciato la direzione del TG1 per la sua nomina come Dg della Rai. Alla direzione del telegiornale è stato sostituito da Andrea Montanari, già quirinalista e vicedirettore dell'ammiraglia, proveniente dal Giornale Radio Rai.
Direzione Carboni[modifica | modifica wikitesto]
Il 31 ottobre 2018 il Cda della Rai, su proposta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, delibera la nomina di Giuseppe Carboni, già caporedattore del TG2, come nuovo direttore del TG1.
Direttori[modifica | modifica wikitesto]
Nome della Testata | Direttore | Periodo | Note |
---|---|---|---|
Telegiornale | Vittorio Veltroni | 3 gennaio 1954 - 28 giugno 1956 | |
Massimo Rendina | 29 giugno 1956 - 5 luglio 1959 | ||
Leone Piccioni | 6 luglio 1959 - 3 novembre 1961 | ||
Enzo Biagi | 4 novembre 1961 - 29 aprile 1962 | ||
Giorgio Vecchietti | 30 aprile 1962 - 17 ottobre 1965 | ||
Fabiano Fabiani | 18 ottobre 1965 - 9 luglio 1967 | ||
Villy de Luca | 10 luglio 1967 - 14 marzo 1976 | ||
TG1 | Emilio Rossi | 15 marzo 1976 - 13 gennaio 1980 | |
Franco Colombo | 14 gennaio 1980 - 19 aprile 1981 | ||
Emilio Fede | 20 aprile 1981 - 12 settembre 1982 | ad interim | |
Albino Longhi | 13 settembre 1982 - 12 giugno 1987, 2 ottobre 2000 - 5 maggio 2002 | ||
Nuccio Fava | 13 giugno 1987 - 31 gennaio 1990, 29 aprile 1996 - 7 settembre 1997 | ||
Bruno Vespa | 1° febbraio 1990 - 8 marzo 1992 | ||
Telegiornale Uno | Bruno Vespa | 9 marzo 1992 - 11 aprile 1993 | |
Albino Longhi | 12 aprile - 24 luglio 1993 | ad interim | |
TG1 | Demetrio Volcic | 25 luglio 1993 - 13 marzo 1994 | |
Carlo Rossella | 14 marzo 1994 - 28 aprile 1996 | ||
Rodolfo Brancoli | 8 settembre - 30 novembre 1997 | ||
Marcello Sorgi | 1° dicembre 1997 - 7 giugno 1998 | ||
Giulio Borrelli | 8 giugno 1998 - 9 aprile 2000 | ||
Gad Lerner | 10 aprile - 1° ottobre 2000 | ||
Clemente J. Mimun | 6 maggio 2002 - 12 settembre 2006 | ||
Gianni Riotta | 13 settembre 2006 - 12 maggio 2009 | ||
Andrea Giubilo | 13 maggio - 8 giugno 2009 | ad interim | |
Augusto Minzolini | 9 giugno 2009 - 13 dicembre 2011 | ||
Alberto Maccari | 14 dicembre 2011 - 28 novembre 2012 | ad interim | |
Mario Orfeo | 29 novembre 2012 - 14 giugno 2017 | ||
Andrea Montanari | 15 giugno 2017 - 30 ottobre 2018 | ||
Giuseppe Carboni | 31 ottobre 2018 - in carica |
Tema musicale[modifica | modifica wikitesto]
Già dall'epoca delle trasmissioni sperimentali (prima del 1954, anno di nascita della televisione pubblica italiana), il TG1 adotta come sigla il tema musicale appositamente composto dal musicista napoletano Egidio Storaci. Tale tema è basilarmente rimasto invariato nel corso degli anni, pur subendo numerosi riarrangiamenti. La canzone Bolle di sapone dello Zecchino d'Oro 1991 è l'unica nella storia della manifestazione dove nella parte finale ha gli archi della sigla del periodo 1976-1992. Per la sigla delle edizioni straordinarie, a partire dal 2004 la musica ha un arrangiamento leggermente diverso da quello usato per la sigla di tutte le edizioni, che a partire dal 2014 è più breve scritto da Nicola Piovani. Dallo stesso anno, la musica della sigla dell'edizione 60 secondi è una versione velocizzata della sigla principale mentre la sigla finale presenta solo le note finali dell'arrangiamento principale.
In due occasioni, la melodia utilizzata per accompagnare i titoli di testa del notiziario venne commissionata a musicisti di fama internazionale. Nello specifico, dal 17 settembre 2007 al 10 giugno 2010 venne usata una composizione di Ludovico Einaudi, mentre dal 9 giugno 2014 è in uso un pezzo scritto allo scopo da Nicola Piovani, usato solo nel sommario delle principali edizioni.
Edizioni[modifica | modifica wikitesto]
Il TG1 è il telegiornale italiano con più edizioni al giorno (13), non a caso è da sempre leader negli ascolti per quanto riguarda gli spazi informativi televisivi italiani. Le edizioni principali sono: quella del mattino alle ore 8:00, quella del giorno alle ore 13:30, quella della sera delle 20:00 e quella notturna.
Dal lunedì al venerdì tutte le edizioni mattutine sono realizzate in collaborazione con la redazione del TG1 e di Unomattina. Queste edizioni, eccetto quella delle 9:55, andavano in onda fino all'11 maggio 2018 da uno studio differente rispetto a quello consueto usato per le altre edizioni, ricavato in una parte dello studio di Unomattina; dal 14 maggio 2018 tali edizioni vanno in onda dallo studio principale, così come accade anche per le edizioni principali. Il sabato e la domenica non vanno in onda i notiziari delle 6:30, 7:30 e 9:55 e tutte le rimanenti edizioni vanno in onda dallo studio principale.
TG1 ore 6:30: in onda dal lunedì al venerdì alle 6:30 con una durata di 10 minuti, è la prima edizione della giornata. Alla fine di questa edizione vanno in onda le notizie sul traffico del CCISS. Dal 2017, questa edizione non va più in onda durante il periodo estivo.
TG1 ore 7:00: in onda tutti i giorni alle 7:00 con una durata di 5 minuti. Subito dopo va in onda il Meteo1.
TG1 LIS: in onda dal lunedì al venerdì alle 7:30, dura 5 minuti circa e prevede la traduzione in LIS a beneficio dei sordi, ipoudenti ed audiolesi.
TG1 Mattina: è l'edizione principale del mattino, in onda tutti i giorni alle 8:00 con una durata di 25 minuti (il sabato e la domenica ridotta a 20 minuti). È l'unica edizione del mattino ad avere il sommario. Il sabato va in onda all'interno dell'edizione la rubrica Persone mentre al termine è succeduta da Dialogo.
TG1 ore 9:00: in onda tutti i giorni alle 9:00 con una durata di 10 minuti circa.
TG1 ore 9:30: in onda tutti i giorni alle 9:30 circa con una durata di 5 minuti. Il sabato e la domenica (anche d'estate) l'edizione va in onda in LIS.
TG1 ore 9:55: in onda dal lunedì al venerdì alle 09:55. D'estate va in onda dal lunedì al venerdì alle 10:00. Va in onda dal lunedì al venerdì con una durata di 5 minuti ed è l'ultima edizione della fascia mattutina.
TG1 ore 11:00: in onda durante l'estate dal lunedì al venerdì alle 11:00 circa con una durata di 5 minuti. I conduttori sono quelli dell'edizione della mattina.
Telegiornale: in onda tutti i giorni alle 13:30 con una durata di 25 minuti. Fino al 2 settembre 2016 dopo la sigla di coda alle 14:00 andava in onda il TG1 Economia; ora va in onda alle 16:30.
TG1 ore 16:30/Economia: in onda tutti i giorni poco prima delle 16:30 con una durata di 15 minuti (la domenica alle 17:30 con una durata di 5 minuti). Originariamente programmata alle 17:00 (tranne la domenica), ha cambiato orario dal 2014 per agevolare l'inizio del programma La vita in diretta. Dal 15 ottobre 2017 l'edizione della domenica va in onda alle 17:30. Dal lunedì al venerdì l'edizione viene preceduta dal meteo (il sabato e la domenica la rubrica va in onda dopo l'edizione). Dal 5 settembre 2016, al suo interno, intorno alle 16:35, va in onda anche il TG1 Economia (precedentemente in onda alle 14:00 in un'edizione staccata da quella delle 13:30).
Telegiornale: è l'edizione principale del TG, in onda tutti i giorni alle 19:57 con una durata di circa 35-40 minuti. Il 31 dicembre di ogni anno la durata dell'edizione viene ridotta a 25 minuti per permettere la successiva trasmissione del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. In occasione delle partite di calcio la durata si riduce a 20 minuti. In caso di sciopero dura 15 minuti. Da agosto 2011 a maggio 2012, andava in onda, di solito a metà TG, uno spazio meteo condotto da Valentina Bisti. Dal lunedì alla domenica è preceduta dalle anticipazioni, in onda alle 19:39.
TG1 60 Secondi: in onda tutti i giorni tra la prima e la seconda serata, dura circa un minuto ed è sempre condotta in piedi. Le conduttrici sono quelle dell'edizione della notte.
TG1 Notte: è l'ultima edizione della giornata, in onda dal lunedì al sabato in un orario variabile tra le 00:45 e le 01:40, solitamente al termine di Porta a Porta, mentre la domenica tra le 00:35 e le 00:50. Tutti i giorni, in coda al TG, va in onda il meteo. Questa edizione include anche il sommario.
Edizione flash in onda da Napoli[modifica | modifica wikitesto]
Durante gli anni novanta, esisteva un'edizione flash, in onda alle 11:30, che andava in onda dal centro di produzione Rai di Napoli anziché dal centro di produzione Rai di Saxa Rubra di Roma. Tale edizione affiancava l'edizione flash delle 12:30 (ora in onda alle 9:55, anche se fino al settembre 2015 alle 11:00 e sempre fino al 2015 ma d'estate, alle 10:00), che andava in onda regolarmente da Roma.
Pertanto, il TG1 in tale periodo utilizzava tre studi: lo studio principale, uno per le edizioni all'interno di Unomattina ed uno per l'edizione in onda da Napoli. Anche oggi utilizza tre studi: lo studio principale, lo studio secondario (usato per le rubriche, gli speciali, le videochat ecc.) e uno per le edizioni mattutine dal lunedì al venerdì (tranne alle 9:55).
Conduttori attuali[modifica | modifica wikitesto]
TG1 Mattina (6:30, 7:00, 7:30, 8:00, 9:00, 9.30, 9:55, 11:00)[modifica | modifica wikitesto]
TG1 13:30[modifica | modifica wikitesto]
TG1 16.30/TG1 Economia[modifica | modifica wikitesto]
TG1 20.00[modifica | modifica wikitesto]
TG1 60 Secondi/TG1 Notte[modifica | modifica wikitesto]
In assenza di una delle conduttrici principali queste edizioni sono condotte da:
Volti storici[modifica | modifica wikitesto]
- Paolo Frajese
- Dante Alimenti
- Bruno Vespa
- Emilio Fede
- Angela Buttiglione
- Maria Luisa Busi
- Piero Badaloni
- Lilli Gruber
- Claudio Angelini
- Massimo Valentini
- Alberto Michelini
- Marco Frittella
- Vincenzo Mollica
- Tiziana Ferrario
Elenco dei conduttori[modifica | modifica wikitesto]
TG1 Mattina[modifica | modifica wikitesto]
Le edizioni mattutine vanno in onda dal lunedì al venerdì alle 6:30, 7:00, 7:30 (L.I.S.), 8:00 (edizione principale), 9:00, 9:30 e 9:55.
Il sabato e la domenica, invece, vanno i onda alle 7:00, 8:00 (edizione principale), 9:00 e 9:30 (L.I.S.).
- Piero Badaloni (dal 1986 al 1987)
- Paolo Giani (dal 1986 al 1988, poi nel 2007 introduce gli argomenti del TG1 nel corso di Unomattina)
- Claudia D'Angelo (dal 1986 al 1989)
- Fabrizio Binacchi (dal 1987 al 1991)
- Manuela De Luca (dal 1987 al 1991)
- Stefano Menghini (dal 1987 al 1994)
- Maria Luisa Busi (dal 1991 al 1992)
- Diletta Petronio (dal 1991 al 1993)
- Stefano Ziantoni (dal 1991 al 2003, poi nel 2009 cura le varie pagine di Unomattina estate e svolge lo stesso compito anche dal 2009 al 2010)
- Cristina Guerra (dal 1993 al 2005 e dal 2007 al 2012)
- Ludovico Di Meo (dal 1994 al 1997)
- Roberto Valentini (dal 1994 al 1997)
- Stefano Campagna (dal 2003 al 2009 e dal 2011 al 2014)[25]
- Leonardo Sgura (dal 2004 al 2007)
- Francesco Primozich (qualche mese nel 2006)
- Laura Chimenti (settembre e novembre 2005 e primavera 2006)
- Piero Damosso (dal 2009 al 2010)
- Alessandra Di Tommaso (dal 2010 al 2011)
- Marco Betello (dal 1994 )
- Adriana Pannitteri (dal 2000)
- Barbara Capponi (dal 2010 al 2016)
- Sonia Sarno (dal 2013)
- Dania Mondini (estate 2013 e 2014)
- Micaela Palmieri (dal 2015)
TG1 Flash ore 12:00 (1983-1992)[modifica | modifica wikitesto]
- Danila Bonito (dal 1983 al 1987)
- Alfredo Meocci (dal 1983 al 1987)
- Marco Ravaglioli (dal 1983 al 1989)
- Filippo Anastasi (dal 1984 al 1991)
- Manuela De Luca (dal 1988 al 1992)
- Stefano Menghini (dal 1988 al 1991)
- Fabrizio Binacchi (dal 1989 al 1992)
- Alessandro Feroldi (nel 1991)
TG1 ore 13:30[modifica | modifica wikitesto]
- Bruno Modugno (dal 1976 al 1979)
- Alberto Michelini (dal 1976 al 1981)
- Bianca Maria Piccinino (dal 1976 al 1981)
- Bruno Vespa (dal 1976 al 1984)
- Marcello Morace (dal 1976 al 1984)
- Alberto Masoero (dal 1980 al 1983)
- Claudio Angelini (dal 1979 al 1992)
- Piero Badaloni (dal 1981 al 1984)
- Angela Buttiglione (dal 1984 al 1989)
- Liliano Frattini (dal 1984 al 1987)
- Danila Bonito (dal 1987 al 1991)
- Filippo Anastasi (dal 1986 al 1987)
- Giulio Borrelli (dal 1987 al 1992)
- Manuela De Luca (saltuariamente dal 1989 al 1991 e nel 1993)
- Stefano Menghini (saltuariamente dal 1989 al 1991)
- Fabrizio Binacchi (saltuariamente dal 1989 al 1991)
- Lamberto Sposini (saltuariamente dal 1989 al 1991)
- Paolo Giani (dal 1991 al 1997)
- Lilli Gruber (dal 1991 al 1993)
- Maria Luisa Busi (dal 1992 al 1994)
- Tiziana Ferrario (dal 1993 al 2007)
- Marco Varvello (dal 1994 al 1995)
- Margherita Ghinassi (dal 1995 al 1999)
- Donato Bendicenti (qualche mese nel 1998)
- Paolo Di Giannantonio (dal 1997 al 2010)
- David Sassoli (dal 1997 al 2000)
- Francesco Giorgino (dal 2000 al 2004 e dal 2006 al 2010)
- Attilio Romita (dal 2003 al 2004)
- Manuela Lucchini (dal 2004 al 2006)
- Susanna Petruni (dal 2004 al 2009)
- Filippo Gaudenzi (dal 2006 al 2011)
- Nicoletta Manzione (dal 2009 al 2013)
- Laura Chimenti (dal 2009 al 2010)
- Emma D'Aquino (qualche mese nel 2013)
- Alberto Matano (qualche mese nel 2013)
- Marco Frittella (dal 2010)
- Francesca Grimaldi (dal 2010)
- Elisa Anzaldo (dal 2013 al 2017)
- Alessio Zucchini (dal 2013)
- Valentina Bisti (dal 2016)
- Maria Soave (dal 2016)
NOTA: Dal 1987 al 1991 l'edizione delle 13.30 ebbe una formula di una conduzione a coppie, composte da Claudio Angelini e Danila Bonito, Giulio Sciorilli Borrelli e Angela Buttiglione e infine Liliano Frattini e Tiziana Di Simone.
Rai Parlamento (prima Oggi al Parlamento)[modifica | modifica wikitesto]
- Jader Jacobelli (dal 1976 al 1986)
- Vittorio Orefice (dal 1976 al 1989)
- Pierantonio Graziani (dal 1976 al 1988)
- Nuccio Fava (dal 1977 al 1987)
- Adalberto Manzone (dal 1976 al 1990)
- Nicoletta Orsomando (dal 1976 al 1990)
- Tiziana Amico (dal 1987 al 1991)
- Rosanna Vaudetti (dal 1976 al 1989)
- Fulvio Damiani (dal 1978 al 1993)
- Roberto Di Palma (dal 1984 al 1994)
- Giuseppe D'Amore[senza fonte] (dal 1986 al 1992)
- Giulio Cesare Pirarba (dal 1984 al 1992)
- Pino Berengo Gardin (dal 1984 al 1994)
- Alessandra Canale (dal 1991 al 1998)
- Luigi Carrai (dal 1991 al 1994)
- Adriana Retacchi (dal 1984 al 1994)
- Pierfelice Bernacchi (solo nel 1995)
- Raffaele Garramone (solo nell'annata 1995 - '96)
- Giovanni Miele (solo nell'annata 1995 - '96)
TG1 Flash ore 16:30 (sabato ore 17:00)[modifica | modifica wikitesto]
- Marco Ravaglioli (dal 1987 al 1990)
- Pino Scaccia (dal 1987 al 1990)
- Filippo Anastasi (dal 1987 al 1990)
- Alessandro Feroldi (dal 1987 al 1990)
- Fabrizio Binacchi (saltuariamente dal 1990 al 1991)
- Lamberto Sposini (saltuariamente dal 1989 al 1991)
- Claudia D'Angelo (dal 1990 al 1992)
- Marco Varvello (dal 1990 al 1994)
- Dino Cerri (dal 1990 al 1995)
- Anna Scalfati (dal 1992 al 1994)
- Manuela De Luca (dal 1994 al 2004)
- Paolo Di Giannantonio (dal 1994 al 1995)
- Diletta Petronio (dal 1994 al 1995)
- Donato Bendicenti (dal 1995 al 1996)
- Susanna Petruni (dal 1995 al 1998 e dal 2002 al 2003)
- Ludovico Di Meo (dal 1997 al 2002)
- Filippo Gaudenzi (dal 2000 al 2006)
- Stefano Ziantoni (dal 2004 al 2009)
- Marco Franzelli (dal 2004 al 2013)
- Piero Damosso (dal 2006 al 2009)
- Nicoletta Manzione (dal 2007 al 2009)
- Laura Chimenti (dal 2009 al 2010)
- Leonardo Sgura (dal 2009 al 2013)
- Laura Mambelli (qualche mese nel 2010)
- Alessio Zucchini (qualche mese nel 2013)
- Elisa Anzaldo (qualche mese nel 2013)
- Barbara Carfagna (dal 2010 al 2016)
- Valentina Bisti (dal 2013 al 2016)
- Maria Soave (dal 2013 al 2016)
- Marina Nalesso (dal 2013)
- Barbara Capponi (dal 2016)
- Francesca Grimaldi (dal 2016)
NOTA: Dalla prima metà degli anni '80 sino al 2000 questa edizione andava in onda alle ore 18. Dal 2001 fino al 2014 è stata invece anticipata dal lunedì al sabato alle ore 17 e la domenica alle 16:30. Dal settembre 2014 va in onda dalla domenica al venerdì alle 16:30 e il sabato alle 17:00; dal 2016 l'edizione domenicale viene posticipata alle 17:30
TG1 ore 20[modifica | modifica wikitesto]
- Emilio Fede (dal 1976 al 1981 e dal 1982 al 1983)
- Massimo Valentini (dal 1976 al 1984)
- Alberto Michelini (dal 1981 al 1984)
- Vittorio Citterich (dal 1982 al 1989)
- Bruno Vespa (dal 1983 al 1990)
- Paolo Frajese (dal 1984 al 1994)
- Angela Buttiglione (dal 1989 al 1993)
- Maurizio Beretta (saltuariamente dal 1989 al 1990)
- Danila Bonito (saltuariamente dal 1991 al 1994)
- Piero Badaloni (dal 1991 al 1995)
- Lilli Gruber (dal 1993 al 2004)
- Maria Luisa Busi (dal 1994 al 2010)
- Giulio Sciorilli Borrelli (dal 1995 al 1998)
- Lamberto Sposini (dal 1998 al 2001)
- David Sassoli (dal 2000 al 2009)
- Attilio Romita (estate 2002 e dal 2004 al 2013)
- Monica Maggioni (qualche mese nel 2007)
- Tiziana Ferrario (dal 2007 al 2010)
- Susanna Petruni (dal 2009 al 2013)
- Francesco Giorgino (dal 2004 al 2005 e dal 2010)
- Laura Chimenti (dal 2010)
- Emma D'Aquino (dal 2013)
- Alberto Matano (dal 2013)
TG1 Sport (andato in onda fino all'estate 1997)[modifica | modifica wikitesto]
TG1 Mezzasera/60 Secondi[modifica | modifica wikitesto]
- Enrico Mentana (dal 1982 al 1988)
- Tiziana Ferrario (dal 1982 al 1991)
- Giulio Sciorilli Borrelli (dal 1983 al 1987)
- Liliano Frattini (dal 1987 al 1991)
- Alfredo Meocci (dal 1988 al 1991)
- Lamberto Sposini (dal 1988 al 1991)
- Manuela De Luca (dal 1991 al 1994)
- Manuela Lucchini (dal 1991 al 2004 e dal 2006 al 2010)
- Francesca Grimaldi (dal 1994 al 2010)
- Donato Bendicenti (dal 1994 al 1997)
- Dino Cerri (dal 1997 al 2003)
- Raffaele Genah (dal 2003 al 2010)
- Marco Frittella (dal 2004 al 2010)
- Alberto Matano (dal 2010 al 2012)
- Emma D'Aquino (dal 2010 al 2013)
- Maria Soave (dal 2010 al 2013)
- Valentina Bisti (dal 2012 al 2013)
- Cinzia Fiorato (nel 2013)
- Marina Nalesso (qualche mese nel 2013)
- Mariasilvia Santilli (dal 2010)
- Alessandra Di Tommaso (dal 2013)
- Cecilia Primerano (dal 2013)
- Gabriella Capparelli (dal 2014)
TG1 Notte[modifica | modifica wikitesto]
- Ottavio Di Lorenzo (dal 1976 al 1979)
- Leonardo Valente (dal 1976 al 1982)
- Roberto Di Palma (dal 1976 al 1985)
- Giuseppe D'Amore (dal 1976 al 1986)
- Lucio Orazi (dal 1976 al 1990)
- Luigi Carrai (dal 1977 al 1991)
- Adriana Retacchi (dal 1977 al 1991)
- Bruno Modugno (dal 1979 al 1987)
- Pierluigi Camilli (dal 1979 al 1987)
- Fabio Massimo Rocchi (dal 1982 al 1992 e dal 1997 al 2002)
- Manuela Lucchini (dal 1987 al 1991)
- Francesca Grimaldi (dal 1989 al 1994)
- Alessandro Feroldi (dal 1990 al 1992)
- Nicoletta Manzione (dal 1992 al 1994)
- Danila Bonito (dal 1993 al 1994)
- Diletta Petronio (dal 1995 al 1996)
- Mauro Mazza (dal 1995 al 1997)
- Filippo Gaudenzi (dal 1995 al 1999)
- Marco Ravaglioli (dal 1997 al 1999)
- Paolo Giani (dal 1997 al 2009)
- Marco Frittella (dal 1999 al 2004)
- Puccio Corona (dal 2003 al 2006)
- Cinzia Fiorato (dal 2004 al 2008 e dal 2010 al 2013)
- Barbara Carfagna (dal 2007 al 2009)
- Laura Mambelli (dal 2007 al 2010)
- Elisa Anzaldo (dal 2008 al 2011)
- Stefano Campagna (dal 2009 al 2010 e nel 2011)
- Maria Soave (qualche mese nel 2010 e nel 2013)
- Alessio Zucchini (dal 2010 al 2013)
- Marina Nalesso (dal 2011 al 2013)
- Mariasilvia Santilli (qualche mese nel 2010 e dal 2013)
- Alessandra Di Tommaso (dal 2011)
- Cecilia Primerano (dal 2013)
- Gabriella Capparelli (dal 2014)
Elenco dei Vicedirettori[modifica | modifica wikitesto]
- Massimo Rendina
- Romano Tamberlich
- 1981 - 1982: Emilio Fede (vicedirettore vicario)
- 1985 - 1987: Nuccio Fava
- 1987: Ottavio Di Lorenzo
- 1990: Luca Giurato
- 1990 - 1993: Giuseppe Mazzei
- 1992: Claudio Angelini
- 1993: Luciano Lombardi d'Aquino
- 1994: Massimo Magliaro
- 1994 - 2002 (vicedirettore) / 2002 - 2006 (vicedirettore vicario): Alberto Maccari
- 1997: Maurizio Beretta (vicedirettore con delega per l'economia)
- 1998 - 2002: Mauro Mazza
- 2000: Roberto Fontolan (vicedirettore vicario)
- 2000? - 2004: Daniela Tagliafico
- 2000 - 2014: Giorgio Balzoni
- 2000 - 2015: Claudio Fico
- 2002 - 2006: Francesco Pionati
- 2002 - 2006: Roberto Rossetti
- 2002 - 2016: Fabrizio Ferragni (vicedirettore vicario)
- 2006 - 2009: David Sassoli
- 2006 - 2009 / 2012 - in carica: Raffaele Genah
- 2006 - 2010: Andrea Giubilo
- 2009 - 2016: Susanna Petruni
- 2009 - 2018: Gennaro Sangiuliano
- 2013 - 2017: Andrea Montanari
- 2016 - in carica: Maria Luisa Busi
- 2016 - in carica: Costanza Crescimbeni
- 2016 - in carica: Filippo Gaudenzi
- 2016 - 2018: Francesco Primozich
- 2018 - in carica: Simona Sala
- 2018 - in carica: Bruno Luverà
- 2018 - in carica: Angelo Polimeno Bottai
Rubriche curate dal TG1[modifica | modifica wikitesto]
Rubriche in onda[modifica | modifica wikitesto]
- Billy - Il vizio di leggere, in onda la domenica alle 13:50 a cura di Bruno Luverà
- Dialogo, in onda il sabato in coda all'edizione delle 8:00 ed è condotto da Piero Damosso con il commento di Padre Enzo Fortunato, direttore della rivista San Francesco
- DoReCiakGulp, in onda il sabato alle 13:50, a cura di Vincenzo Mollica
- Fa' la cosa giusta, in onda il martedì in coda all'edizione delle 9:00 ed è condotta da Giovanna Rossiello
- L'intervista, in onda il lunedì e il venerdì all'interno dell'edizione delle 9:00
- Medicina, in onda la domenica all'interno dell'edizione delle 8:00 a cura di Manuela Lucchini
- Motori, in onda il venerdì alle 13:52 curata da Francesca Grimaldi
- Persone, in onda il sabato all'interno dell'edizione delle 8:00 condotto da Angelo Angelastro
- Rai Meteo, rubrica meteorologica a cura di Rai Pubblica Utilità e dell'Aeronautica Militare. Nata nel 2018, sostituisce Meteo 1 assieme alle altre rubriche meteorologiche della Rai, venendo comunque curata dai rispettivi tg di rete (in questo caso dal TG1)
Rubriche cessate[modifica | modifica wikitesto]
- Meteo 1, rubrica meteorologica a cura dell'Aeronautica Militare. Dal 3 giugno 2018 è sostituita dalla rubrica unificata Rai Meteo.
- TG L'una, rotocalco domenicale in onda alle ore 13:00 e condotto da Paolo Cavallina, Romano Battaglia, Elio Sparano, Giuseppe Breveglieri, Melo Freni ed Enzo Stinchelli
- TG1 Prisma, rubrica in onda tutti i sabati dopo l'edizione delle 13:30 curata da Lello Bersani e Gianni Raviele.
- TG1 3 minuti di..., rubrica in onda tutti i giorni alle 13:55
- Almanacco del giorno dopo con Paola Perissi
- Stampa oggi, rassegna stampa in onda durante l’edizione della notte con durata di 15 minuti circa. La rubrica comprendeva inoltre il commento di un grande giornalista sui principali fatti del giorno. Nacque nell’aprile 1992 a seguito del restyling della testata avvenuto il 10 marzo precedente. Rimase in onda fino alla metà degli anni 2000.
- Ping Pong
- Filo diretto con Luisa Rivelli e Roberto Bencivenga
- Mercoledì sport, rubrica sportiva condotta da Giampiero Galeazzi
- Cronache italiane: Nord chiama Sud, Sud chiama Nord, rotocalco giornaliero senza conduzione curato dalla redazione Cronaca del Tg1 in onda durante gli anni 80
- Un minuto di storia a cura di Gianni Bisiach in onda nel TG delle 8:00
- Emporion
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sito ufficiale di Giuseppe Rogolino
- ^ Note spese gonfiate, La Repubblica 27.2.94
- ^ Free Tv Online, TG1 Streaming, Storia del TG1
- ^ Assalto al consolato italiano in Libia , Corriere della Sera, 19 febbraio 2006
- ^ Calderoli, il vescovo di Bergamo: "Fa male all'Italia e alla sua città", La Repubblica, 18 febbraio 2006
- ^ Calderoli si pente, Tripoli chiude il caso, Quotidiano Net, 9 maggio 2008
- ^ Busi: l’editoriale sugli stupri? Sfida culturale. Per la prima volta un telegiornale Rai "interrotto" da un intervento della conduttrice sul tema degli stupri - Corriere della Sera
- ^ Romani: "In Rai non solo Santoro. Anche il Tg1 è a sinistra", Il Tempo, 18 gennaio 2009
- ^ tvblog: Il tg1 ringrazia il terremoto in Abruzzo per il record di ascolti
- ^ Servizio di Corriere.it
- ^ Nomine Rai, Minzolini direttore del TG1, Corriere della Sera, 20 maggio 2009.
- ^ Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini. Alle 20 perso un milione di spettatori, La Repubblica, 15-4-10.
- ^ Reportage di Repubblica.it sulle omissioni nel Tg1
- ^ Comunicato del CdR
- ^ Corriere della Sera, 10 ottobre 2010
- ^ La Repubblica, 29 dicembre 2010.
- ^ La Busi: «Rinuncio a condurre il Tg1», Corriere della Sera.it, 10 maggio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2010.
- ^ La lettera della Busi a Minzolini, Il Messaggero.it. URL consultato il 7 dicembre 2010.
- ^ Redazione online, Tiziana Ferrario reintegrata alla conduzione del Tg1, in Corriere della Sera, 29 dicembre 2010.
- ^ Matteo Rossi, Crollo del Tg1, superato anche dal Tg3. Minzolini vicino all’addio, in Corriere Web, 29 novembre 2011.
- ^ Alberto D'Argenio e Aldo Fontanarosa, Ascolti, sprofonda il Tg1 di Minzolini. Alle 20 perso un milione di spettatori, in la Repubblica, 15 aprile 2010.
- ^ Ilvo Diamanti, L'Italia sfiducia i Tg Rai-Set e cerca libertà su internet, in la Repubblica, 12 dicembre 2011.
- ^ Reteurs Italia - Rai, respinto ricorso Minzolini su reintegro a direzione Tg1
- ^ TM news - Maccari direttore Tg1
- ^ Stefano Campagna è morto a 51 anni per una malattia - Tgcom24, su Tgcom24. URL consultato il 22 gennaio 2018.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikinotizie contiene l'articolo Il TG1: un notiziario non adatto ai minori, 3 ottobre 2007
Wikinotizie contiene l'articolo Paolini ritorna in video bloccando il TG1 e Riotta lo querela, 15 settembre 2008
Wikinotizie contiene l'articolo L'Agcom diffida il TG1 di Minzolini per il «forte squilibrio a favore del governo», 21 ottobre 2010
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale del TG1, su tg1.rai.it.
- Pagina Facebook ufficiale del TG1, su facebook.com.