Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893: differenze tra le versioni
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Versione delle 13:44, 2 lug 2014
VfB Stoccarda Calcio | |
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Die Schwaben (gli Svevi), Die Roten (i rossi) | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | bianco-rosso |
Dati societari | |
Città | Stoccarda |
Nazione | Germania |
Confederazione | UEFA |
Federazione | DFB |
Campionato | Bundesliga |
Fondazione | 1893 |
Presidente | Bernd Wahler |
Allenatore | Armin Veh |
Stadio | Mercedes-Benz Arena (60.441 posti) |
Sito web | www.vfb.de |
Palmarès | |
Titoli di Germania | 5 |
Trofei nazionali | 3 Coppe di Germania 1 Supercoppa di Germania |
Trofei internazionali | 2 Coppa Intertoto UEFA |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 e.V., noto più semplicemente come VfB Stuttgart, è una società calcistica tedesca con sede a Stoccarda, che attualmente milita nella Bundesliga.
Fondata il 9 settembre 1893 con la denominazione di Stuttgart FV 93, si fuse con il Kronen-Club Cannstatt il 2 aprile 1912 e successivamente cambiò il suo nome in VfB Stuttgart 1893 e. V. L'incontro decisivo per la formazione del club, in occasione del quale la fusione fu approvata, si tenne all'hotel Concordia di Cannstatt (una città nel distretto di Stoccarda). I colori sociali dello Stoccarda sono il bianco e il rosso, con una banda rossa sul petto. I giocatori della squadra sono chiamati i rossi in opposizione ai rivali locali, i blu dello Stuttgarter Kickers.
Ha vinto cinque campionati tedeschi, tre Coppe di Germania e due Coppe Intertoto. In campo continentale, ha disputato due finali di coppe europee, una di Coppa UEFA nel 1988-1989 e l'altra di Coppa delle Coppe nel 1997-1998, perdendo in entrambe le occasioni.
Storia
Kronen-Klub Cannstatt
Il Cannstatter Fußballklub viene fondato come squadra di rugby nel 1890, e solo in seguito gli viene aggiunta una sezione calcistica. Il club si scioglie dopo soli pochi anni di attività, ma gli ex membri si riorganizzano nel 1897 costituendo il FC Krone Cannstatt. Il nuovo club, avente solo una sezione di calcio[1], si affilia alla Süddeutschen Fußballverband (SFV); viene iscritto alla seconda divisione, e guadagna la promozione al livello superiore nel 1904. Il Krone possiede un proprio campo ancor oggi esistente, che è utilizzato come stadio casalingo dal TSV Münster.
FV Stuttgart
Lo Stuttgarter Fußballverein viene invece fondato all'hotel Zum Becher di Cannstatt il 9 settembre 1893[2]. Anche qui si pratica in origine il rugby, inizialmente a Stöckach-Eisbahn, e, dal 1894 a Cannstatter Wasen. I giocatori sono principalmente studenti locali che, sotto la direzione dell'insegnante Carl Kaufmann ottengono in breve tempo il loro primo successo: la disputa della finale del campionato nazionale nel 1909; sono qui tuttavia sconfitti dal FSV 1897 Hannover per 6–3[3].
Intanto, nel 1908 viene aperta una sezione calcio; questa si affilia nel 1909 alla Süddeutschen Fußballverband[4], e viene ammessa a giocare nel campionato di secondo livello. Nella sua seconda stagione lo Stuttgarter vince una finale di distretto contro il Kronen-Klub Cannstatt, squadra con cui si sarebbero poi fuso, prima di essere eliminato dallo Zuffenhausen nel campionato di contea. Nel 1912, infine, la squadra riesce ad accedere alla serie superiore, la Südkreis-Liga.
Dalla fondazione alla seconda guerra mondiale
Il Verein für Bewegungsspiele Stuttgart viene fondato il 2 aprile 1912 in seguito alla fusione tra lo Stuttgarter FV e il Kronen-Club Cannstatt, che avviene nell'hotel Concordia di Cannstatt. Entrambi i club progenitori sono composti da studenti provenienti dalle classi medie[5], che hanno appreso il calcio e il rugby grazie ad alcuni espatriati inglesi tra cui William Cail, che aveva introdotto quest'ultimo sport nella zona nel 1865[6].
Inizialmente lo Stoccarda gioca con maglia bianca e pantaloncini neri: la divisa attuale, con la caratteristica fascia orizzontale rossa, viene infatti adottata a partire dalla stagione 1925-1926[7]. In questo periodo la società milita prima nella Kreisliga Württemberg, e successivamente nella Bezirksliga Württemberg-Baden.
Nel 1933 lo Stoccarda si trasferisce nel campo attuale, chiamato allora Neckarstadion; il calcio tedesco proprio in quell'anno viene riformato dalla Germania nazista, che crea sedici campionati regionali chiamati Gauligen: ogni anno le migliori squadre regionali si qualificano al campionato nazionale. Lo Stoccarda milita nella Gauliga Württemberg, campionato che vince nel 1935, nel 1937, nel 1938, e nel 1943. Queste vittorie locali permettono alla squadra di accedere al campionato nazionale nelle stesse stagioni: in particolare nel 1935 la squadra sfiora la vittoria del titolo: perde per 4–6 la finale nazionale contro lo Schalke 04. Dopo un terzo posto nel campionato 1937 lo Stoccarda non riesce ad andare oltre i turni preliminari nelle successive edizioni; in questo periodo nasce un'intensa rivalità con lo Stuttgarter Kickers.
I successi degli anni cinquanta
Dopo la guerra il club milita nella prima divisione dell'Oberliga Süd, vincendo il titolo regionale nel 1946, nel 1952, e nel 1954. Questo è un periodo di grandi successi per lo Stoccarda: la squadra, allenata da Georg Wurzer e condotta in campo da Robert Schlienz, calciatore che ha perso il braccio sinistro in un incidente automobilistico, conquista il titolo nazionale nel 1950 e nel 1952: vengono battuti in finale rispettivamente il Kickers Offenbach e il Saarbrücken. Lo Stoccarda giunge nuovamente in finale nel 1953, ma è in questa occasione battuto dal Kaiserslautern; nella stagione successiva viene invece vinta la prima DFB-Pokal, seguita dalla seconda nel 1958. Nonostante questi successi, però, nessun giocatore dello Stoccarda è convocato nella Nazionale tedesca vittoriosa ai Mondiali del 1954.
Il debutto in Bundesliga
In seguito alla diffusione del professionismo nello sport, nella stagione 1963-1964 nasce la Bundesliga, un campionato nazionale a girone unico e professionistico. Le buone prestazioni dello Stoccarda nel periodo immediatamente precedente consentono al club di essere tra i sedici che partecipano alla prima edizione del nuovo campionato. La squadra conclude questa edizione al quinto posto, e questo sarà per molto tempo il miglior piazzamento: il club esita a fare spese folli, ed alcuni giocatori continuano a svolgere un altro lavoro; una delle poche stelle della squadra è, nella seconda metà degli anni sessanta, Gilbert Gress, prelevato dallo Strasburgo.
Nella stagione 1964-1965 la squadra fa il suo esordio nella competizioni europee, partecipando alla Coppa delle Fiere; nell'edizione 1969-1970 di questa manifestazione viene eliminato dal Napoli. In seguito lo Stoccarda partecipa anche alla Coppa UEFA 1973-1974, e qui raggiunge le semifinali: i tedeschi sono sconfitti dai futuri campioni del Feyenoord.
Periodo 1975–2000
Nel 1975 viene eletto come nuovo presidente della squadra un politico locale, Gerhard Mayer-Vorfelder, ma la stagione termina con la retrocessione. Nella stagione di esordio in cadetteria, che è considerata la peggiore della storia del club, lo Stoccarda ottiene solo un undicesimo posto. La situazione cambia tuttavia nella stagione successiva: la squadra, trascinata dal nuovo allenatore Jürgen Sundermann e da giovani promesse quali Karlheinz Förster e Hansi Müller riesce a tornare in massima serie, e a segnare cento gol in campionato; l'organico è composto da giovani promesse che attuano un gioco offensivo e spettacolare, pur mancando di esperienza. Al termine della stagione 1977–1978 lo Stoccarda si classifica quarto, ma ha una media di 53.000 spettatori ad incontro, che rimarrà record assoluto in campionato fino agli anni novanta.
Nella stagione 1978-1979 lo Stoccarda realizza il suo miglior piazzamento in Bundesliga fino a quel momento, il secondo posto, oltretutto ad un solo punto dai campioni dell'Amburgo. Questo permette al club di partecipare alla Coppa UEFA 1979-1980 e qui i tedeschi, dopo aver eliminato anche il Torino nel primo turno, raggiungono un'altra volta le semifinali; sono però sconfitti dai connazionali e campioni in carica del Borussia Mönchengladbach. I successivi campionati vedono il club arrivare sempre nelle prime tre posizioni, tranne che nel campionato 1981-1982, quando si classifica al nono posto.
Il terzo titolo, il primo di Bundesliga, viene conquistato nella stagione 1983-1984, quando alla guida della squadra c'è Helmut Benthaus e il club arriva a pari punti con Amburgo e Borussia Mönchengladbach. La partecipazione alla Coppa dei Campioni 1984-1985 è tuttavia breve: i rossi vengono eliminati nel primo turno dal Levski Sofia, squadra che aveva eliminato la compagine tedesca anche nel primo turno della precedente edizione di Coppa UEFA. In seguito lo Stoccarda perde la finale della DFB-Pokal 1985-1986 contro il Bayern Monaco per 2–5, ma tre anni dopo raggiunge la prima finale europea, nella Coppa UEFA 1988-1989: qui però i tedeschi, che sono allenati da Arie Haan e possono contare su giocatori come Günther Schäfer, Guido Buchwald, Karl Allgöwer e Jürgen Klinsmann sono battuti dal Napoli capitanato da Diego Armando Maradona.
Nella stagione 1991-1992 lo Stoccarda è guidato da Christoph Daum, e finisce il campionato al primo posto a pari punti con il Borussia Dortmund; conquista tuttavia il suo quarto titolo nazionale avendo la miglior differenza reti. Dopo aver conquistato anche la Supercoppa nazionale i tedeschi partecipano alla UEFA Champions League 1992-1993, ma il cammino nella manifestazione si conclude amaramente al primo turno, dopo aver incontrato il Leeds United: le due squadre si incontrano prima in Germania, e la partita termina 3-0 in favore dei padroni di casa. Nel ritorno in Inghilterra, invece, i tedeschi subiscono una sconfitta per 4-1, che tuttavia, in base alla regola dei gol fuori casa sarebbe sufficiente per qualificarli. Lo Stoccarda però manda in campo quattro stranieri, e il risultato della partita viene commutato in un 3-0 a tavolino in favore degli avversari. Questo pareggia esattamente il risultato della prima gara, e quindi si rende necessario disputare uno spareggio: a Barcellona sono però gli inglesi a prevalere, vincendo l'incontro per 2-1[8].
Nelle stagioni successive lo Stoccarda non riesce a qualificarsi alle Coppe europee, ma nella stagione 1996-1997 la squadra, guidata da Joachim Löw, conquista la DFB-Pokal, che la fa partecipare alla Coppa delle Coppe 1997-1998. Qui i tedeschi giocano la loro seconda finale continentale: della squadra fanno parte anche il capitano Krasimir Balăkov, Giovane Élber e Fredi Bobic, ma a Stoccolma è decisiva la rete di Gianfranco Zola al settantunesimo minuto, che consegna la coppa al Chelsea. Nelle due stagioni successive lo Stoccarda ottiene prestazioni al di sotto delle aspettative.
2000–2007: Il dopo era-MV e il ritorno al successo
Nel 2000 il presidente Gerhard Mayer-Vorfelder rassegna le dimissioni e viene sostituito da Manfred Haas: come nel 1976 la squadra viene ricostruita puntando sui giovani provenienti dal vivaio. Sotto la guida dell'allenatore Ralf Rangnick lo Stoccarda vince subito la prima Coppa Intertoto, e arriva in seguito agli ottavi della Coppa UEFA. Tuttavia questo sforzo provoca una flessione in campionato: alla fine la squadra è solo quindicesima, nonostante Rangnick venga sostituito in panchina da Felix Magath. Nella stagione successiva, grazie al contributo di giocatori quali Andreas Hinkel, Kevin Kurányi, Timo Hildebrand, Marcelo Bordon e Alexander Hleb, lo Stoccarda riesce a rilanciarsi, e termina al secondo posto il campionato 2002–2003. Questo risultato permette al club di partecipare per la seconda volta alla Champions League, dove il club passa la fase a gruppi insieme al Manchester United e viene poi eliminato agli ottavi dal Chelsea. Nelle due stagioni successive lo Stoccarda si classifica in campionato al quarto e al quinto posto, guadagnando due partecipazioni alla Coppa UEFA: viene eliminato ai sedicesimi in entrambi i casi, rispettivamente da Parma e Middlesbrough. Dopo di questo Magath e diversi giocatori abbandonarono la squadra: Kevin Kurányi viene ingaggiato dallo Schalke 04, Alexander Hleb dall'Arsenal, e Philipp Lahm torna al Bayern Monaco. Per la stagione 2005-2006 viene ingaggiato l'allenatore Giovanni Trapattoni, che tuttavia viene sostituito in febbraio da Armin Veh; in campionato arriva un nono posto.
Per la stagione 2006-2007 la dirigenza decide di continuare con Veh, ma il campionato inizia con una sconfitta per 3-0 nell'incontro casalingo contro il Norimberga[9]. Tuttavia, grazie al contributo di nuovi giocatori come i messicani Pável Pardo e Ricardo Osorio, il brasiliano Antônio da Silva, nonché di talenti locali quali Mario Gómez, Serdar Tasci e Sami Khedira la squadra riesce a risalire la classifica e, grazie a otto vittorie consecutive nelle ultime otto giornate conquista il titolo nazionale. Non riesce però a centrare il double, dato che viene sconfitto dal Norimberga nella finale di Coppa di Germania.
Dal 2007 a oggi
La squadra partecipa poi alla UEFA Champions League 2007-2008 dove viene sorteggiata nel gruppo insieme a Barcellona, Lione e Rangers; tuttavia conclude questa fase all'ultimo posto con soli tre punti, frutto della vittoria casalinga contro gli scozzesi, mentre in campionato, nonostante le diciannove reti di Gómez si classifica al sesto posto. Anche la stagione 2008–2009 inizia con una partenza poco entusiasmante, e a fine novembre la squadra si ritrova in undicesima posizione[10]; Veh viene esonerato, e al suo posto arriva Markus Babbel. Il nuovo allenatore riesce a risollevare la squadra, che alla fine si classifica al terzo posto, che sarebbe potuto anche essere il secondo se non fosse arrivata la sconfitta col Bayern nell'ultima giornata[11].
La stagione 2009-2010 inizia con la cessione di Gómez, ma nonostante questo il club accede alla fase a gironi della Champions League; qui si trova con Siviglia, Unirea Urziceni e Rangers, e si qualifica per gli ottavi, ma nello stesso tempo in campionato si ritrova in sedicesima posizione[12]. A questo punto Babbel viene sostituito dallo svizzero Christian Gross: lo Stoccarda viene eliminato dal Barcellona negli ottavi di Champions, ma in campionato ottiene un sesto posto. Un'altra annata in cui si assiste ad un nuovo cambio di allenatore è quella seguente, dove a campionato in corso la squadra viene affidata a Bruno Labbadia.
Lo Stoccarda conclude il campionato 2011-2012 al sesto posto, e può partecipare alla UEFA Europa League 2012-2013 dove viene eliminato negli ottavi dalla Lazio; in Bundesliga arriva un dodicesimo posto, ma la squadra accede alla finale della DFB-Pokal 2012-2013. Anche se viene sconfitto dal Bayern Monaco lo Stoccarda ottiene comunque la qualificazione all'Europa League come finalista perdente; viene però eliminato nei playoff dal Rijeka. A campionato in corso si registra il secondo cambio di panchina stagionale, con Huub Stevens che è chiamato alla guida della squadra.
Cronistoria
Cronistoria del Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 | |
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File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (1º titolo).
File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (2º titolo).
File:DeustcherSupercupTrophy.png Vince la DFL-Supercup (1º titolo).
File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (3º titolo).
File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto
File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto
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Stadio
Allenatori e presidenti
Allenatori
Allenatori del club dal 1920:[15]
Nome | Periodo | Piazzamenti importanti |
Grünwald | 1920 | |
Edward Hanney (1889–1964) | 1 luglio 1924 – gennaio 1927 | Campione del Württemberg/Baden 1927 |
Lajos Kovács (n. 1894) | settembre 1927 – 31 dicembre 1929 | Campione del Württemberg 1929/30 |
Emil Friz (1904–1966) | 1 gennaio 1930 – 15 giugno 1930 | |
Karl Preuß | 15 giugno 1930–1933 | |
Willi Rutz (1907–1993) | luglio 1933–1934 | |
Emil Gröner (n. 1892) | 1934–1935 | |
Fritz Teufel (n. 1910) | 1935 – 30 giugno 1936 | Finalista del campionato tedesco 1935, Campione della Gauliga Württemberg 1935 |
Leonhard "Lony" Seiderer (1895–1940) | 1 luglio 1936 – 30 giugno 1939 | Campione della Gauliga Württemberg 1937, 1938 |
Karl Becker (1902–1942) | marzo 1939 – aprile 1939 | |
Josef Pöttinger (1903–1970) | 1 maggio 1939 – ottobre 1939 | |
Fritz Teufel | 1 luglio 1945 – 30 giugno 1947 | Campione dell'Oberliga Süd 1946 |
Georg Wurzer (1907–1982) | 1 luglio 1947 – 30 aprile 1960 | Campione di Germania 1949-1950 e nel 1951-1952; Secondo posto nel 1952-1953 DFB-Pokal 1953-1954, DFB-Pokal 1957-1958 Campione dell'Oberliga Süd 1952, 1954 |
Kurt Baluses (1914–1972) | 1 maggio 1960 – 24 febbraio 1965 | |
Franz Seybold (1912–1978) | 25 febbraio 1965 – 7 marzo 1965 | |
Rudi Gutendorf (n. 1926) | 8 marzo 1965 – 6 dicembre 1966 | |
Albert Sing (1917–2008) | 7 dicembre 1966 – 30 giugno 1967 | |
Gunther Baumann (1921–1998) | 1 luglio 1967 – 30 giugno 1969 | |
Franz Seybold | 1 luglio 1969 – 30 giugno 1970 | |
Branko Zebec (1929–1988) | 1 luglio 1970 – 18 aprile 1972 | |
Karl Bögelein (n. 1927) | 19 aprile 1972 – 30 giugno 1972 | |
Hermann Eppenhoff (1919–1992) | 1 luglio 1972 – 1 dicembre 1974 | |
Fritz Millinger | 2 dicembre 1974 – 13 dicembre 1974 | |
Albert Sing | 14 dicembre 1974 – 30 giugno 1975 | |
István Sztáni (n. 1937) | 1 luglio 1975 – 31 marzo 1976 | |
Karl Bögelein | 1 aprile 1976 – 30 giugno 1976 | |
Jürgen Sundermann (n. 1940) | 1 luglio 1976 – 30 giugno 1979 | 2º posto in Bundesliga nel 1978-1979 |
Lothar Buchmann (n. 1936) | 1 luglio 1979 – 30 giugno 1980 | |
Jürgen Sundermann | 1 luglio 1980 – 30 giugno 1982 | |
Helmut Benthaus (n. 1935) | 1 luglio 1982 – 30 giugno 1985 | Campione di Germania 1983-1984 |
Otto Barić (n. 1932) | 1 luglio 1985 – 4 marzo 1986 | |
Willi Entenmann (n. 1943) | 5 marzo 1986 – 30 giugno 1986 | Finalista nella DFB-Pokal 1985-1986 |
Egon Coordes (n. 1944) | 1 luglio 1986 – 30 giugno 1987 | |
Arie Haan (n. 1948) | 1 luglio 1987 – 26 marzo 1990 | Finalista nella Coppa UEFA 1988-1989 |
Willi Entenmann | 27 marzo 1990 – 19 novembre 1990 | |
Christoph Daum (n. 1953) | 20 novembre 1990 – 10 dicembre 1993 | Campione di Germania 1991-1992 |
Jürgen Röber (n. 1953) | 15 dicembre 1993 – 25 aprile 1995 | |
Jürgen Sundermann | 26 aprile 1995 – 30 giugno 1995 | |
Rolf Fringer (n. 1957) | 1 luglio 1995 – 13 agosto 1996 | |
Joachim Löw (n. 1960) | 14 agosto 1996 – 30 giugno 1998 | DFB-Pokal 1996-1997, Finalista nella Coppa delle Coppe 1997-1998 |
Winfried Schäfer (n. 1950) | 1 luglio 1998 – 4 dicembre 1998 | |
Wolfgang Rolff (n. 1959) | 5 dicembre 1998 – 31 dicembre 1998 | |
Rainer Adrion (n. 1953) | 1 gennaio 1999 – 2 maggio 1999 | |
Ralf Rangnick (n. 1958) | 3 maggio 1999 – 23 febbraio 2001 | |
Felix Magath (n. 1953) | 24 febbraio 2001 – 30 giugno 2004 | 2º posto Bundesliga 2002-2003 |
Matthias Sammer (n. 1967) | 1 luglio 2004 – 3 giugno 2005 | |
Giovanni Trapattoni (n. 1939) | 17 giugno 2005 – 9 febbraio 2006 | |
Armin Veh (n. 1961) | 10 febbraio 2006 – 23 novembre 2008 | Campione di Germania 2006-2007, Finalista nella DFB-Pokal 2006-2007 |
Markus Babbel (n. 1972) | 23 novembre 2008 – 6 dicembre 2009 | |
Christian Gross (n. 1954) | 6 dicembre 2009 – 13 ottobre 2010 | |
Jens Keller (n. 1970) | 13 ottobre 2010 – 12 dicembre 2010 | |
Bruno Labbadia (n. 1966) | 12 dicembre 2010 – 26 agosto 2013 | Finalista nella DFB-Pokal 2012-2013 |
Thomas Schneider (n. 1972) | 26 agosto 2013 – 9 marzo 2014 | |
Huub Stevens (n. 1953) | 9 marzo 2014 – 12 maggio 2014 | |
Armin Veh (n. 1961) | 12 maggio 2014 – |
Giocatori
Vincitori di titoli
I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:
- Campionato mondiale
- Karlheinz Förster (1982)
- Jürgen Klinsmann (1988)
- Mario Gomez (2007)
- Aljaksandr Hleb (2002, 2003, 2005)
- Krasimir Balakov (1995, 1997)
- William Kvist (2011)
- Imre Szabics (2003)
Palmarès
Altri trofei
- Coppa Intertoto UEFA: 2 (record)
- Campionati della Germania meridionale: 3
- Coppa di Germania meridionale: 1
- 2nd Bundesliga Süd II: 1
- Bezirksliga Württemberg-Baden: 2
Altri piazzamenti
- Finale: 1997-1998
Organico
Rosa 2014-2015
[16]. Template:Inizio rosa di calcio
|- | style="text-align: right;" |1 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |P |Sven Ulreich
|- | style="text-align: right;" |2 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Gotoku Sakai
|- | style="text-align: right;" |3 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Daniel Schwaab
|- | style="text-align: right;" |4 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |William Kvist
|- | style="text-align: right;" |5 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Karim Haggui
|- | style="text-align: right;" |6 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Georg Niedermeier
|- | style="text-align: right;" |7 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |A |Martin Harnik
|- | style="text-align: right;" |8 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Moritz Leitner
|- | style="text-align: right;" |9 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |A |Vedad Ibišević
|- | style="text-align: right;" |10 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Daniel Didavi
|- | style="text-align: right;" |11 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Carlos Gruezo
|- | style="text-align: right;" |13 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Patrick Funk
|- | style="text-align: right;" |14 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Marco Rojas |} | style="vertical-align:top; width:50%" |
N. | Ruolo | Calciatore | ||
---|---|---|---|---|
19 | A | Timo Werner | ||
20 | C | Christian Gentner (capitano) | ||
22 | P | Thorsten Kirschbaum | ||
23 | C | Sercan Sararer | ||
24 | D | Antonio Rüdiger | ||
25 | A | Mohammed Abdellaoue | ||
26 | C | Raphael Holzhauser | ||
28 | C | Rani Khedira | ||
34 | D | Konstantin Rausch | ||
39 | C | Robin Yalçın | ||
44 | C | Alexandru Maxim | ||
A | Daniel Ginczek | |||
D | Florian Klein | |||
C | Adam Hloušek |
|}
Staff tecnico
Allenatore: | Armin Veh |
Allenatore portieri: | Andreas Menger |
Medico sociale: | Raymond Best |
Lo Stoccarda nelle Coppe europee
Stagione | Competizione | Turno | Nazione | Club | Casa | Trasferta | Tot. |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1964-1965 | Coppa delle Fiere | Primo turno | Danimarca | B 1913 | 1–0 | 3–1 | 4–1 |
Secondo turno | Scozia | Dunfermline Athletic | 0–0 | 0–1 | 0–1 | ||
1965-1966 | Coppa delle Fiere | Primo turno | Inghilterra | Burnley | 1–1 | 0–2 | 1–3 |
1969-1970 | Coppa delle Fiere | Trentaduesimi | Svezia | Malmö | 3–0 | 1–1 | 4–1 |
Sedicesimi | Italia | Napoli | 0–0 | 0–1 | 0–1 | ||
1973-1974 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Cipro | Olympiakos Nicosia | 9–0 | 4–0 | 13–0 |
Sedicesimi | Slovacchia | Tatran Prešov | 3–1 | 5–3 | 8–4 | ||
Ottavi | Unione Sovietica | Dinamo Kiev | 3–0 | 0–2 | 3–2 | ||
Quarti | Portogallo | Vitória Setúbal | 1–0 | 2–2 | 3–2 | ||
Semifinali | Paesi Bassi | Feyenoord | 2–2 | 1–2 | 3–4 | ||
1978-1979 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Svizzera | Basilea | 4–1 | 3–2 | 7–3 |
Sedicesimi | Unione Sovietica | Torpedo Mosca | 2–0 | 1–2 | 3–2 | ||
Ottavi | Cecoslovacchia | Dukla Praha | 4–1 | 0–4 | 4–5 | ||
1979-1980 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Italia | Torino | 1–0 | 1–2 | 2–2 |
Sedicesimi | Germania Est | Dinamo Dresda | 0–0 | 1–1 | 1–1 | ||
Ottavi | Svizzera | Grasshopper | 3–0 | 2–0 | 5–0 | ||
Quarti | Bulgaria | Lokomotiv Sofia | 3–1 | 1–0 | 4–1 | ||
Semifinale | Germania | Borussia Mönchengladbach | 2–1 | 0–2 | 2–3 | ||
1980-1981 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Cipro | Pezoporikos Larnaca | 6–0 | 4–1 | 10–1 |
Sedicesimi | Germania Est | Vorwärts Francoforte | 5–1 | 2–1 | 7–2 | ||
Ottavi | Germania | Colonia | 3–1 | 1–4 | 4–5 | ||
1981-1982 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Croazia | Hajduk Spalato | 2–2 | 1–3 | 3–5 |
1983-1984 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Bulgaria | Levski Sofia | 1–1 | 0–1 | 1–2 |
1984-1985 | Coppa dei Campioni | Sedicesimi | Bulgaria | Levski Sofia | 2–2 | 1–1 | 3–3 |
1986-1987 | Coppa delle Coppe | Sedicesimi | Slovacchia | Spartak Trnava | 1–0 | 0–0 | 1–0 |
Ottavi | Unione Sovietica | Torpedo Mosca | 3–5 | 0–2 | 3–7 | ||
1988-1989 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Ungheria | Tatabánya | 2–0 | 1–2 | 3–2 |
Sedicesimi | Croazia | Dinamo Zagabria | 1–1 | 3–1 | 4–2 | ||
Ottavi | Paesi Bassi | Groningen | 2–0 | 3–1 | 5–1 | ||
Quarti | Spagna | Real Sociedad | 1–0 | 0–1 | 1–1 | ||
Semifinale | Germania Est | Dinamo Dresda | 1–0 | 1–1 | 2–1 | ||
Finale | Italia | Napoli | 3–3 | 1–2 | 4–5 | ||
1989-1990 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Paesi Bassi | Feyenoord | 2–0 | 1–2 | 3–2 |
Sedicesimi | Unione Sovietica | Zenit Leningrado | 5–0 | 1–0 | 6–0 | ||
Ottavi | Belgio | Anversa | 1–1 | 0–1 | 1–2 | ||
1991-1992 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Ungheria | Pécs | 4–1 | 2–2 | 6–3 |
Sedicesimi | Spagna | Osasuna | 2–3 | 0–0 | 2–3 | ||
1992-1993 | UEFA Champions League | Primo turno | Inghilterra | Leeds United | 3–0 | 1–4 | 4–4 |
1997-1998 | Coppa delle Coppe | Sedicesimi | Islanda | ÍBV | 2–1 | 3–1 | 5–2 |
Ottavi | Belgio | Germinal Ekeren | 2–4 | 4–0 | 6–4 | ||
Quarti | Rep. Ceca | Slavia Praga | 2–0 | 1–1 | 3–1 | ||
Semifinali | Russia | Lokomotiv Mosca | 2–1 | 1–0 | 3–1 | ||
Finale | Inghilterra | Chelsea | N/A | 0–1 | 0–1 | ||
1998-1999 | Coppa UEFA | Trentaduesimi | Paesi Bassi | Feyenoord | 1–3 | 3–0 | 4–3 |
Sedicesimi | Belgio | Club Brugge | 1–1 | 2–3 | 3–4 | ||
2000-2001 | Coppa UEFA | Primo turno | Scozia | Hearts | 1–0 | 2–3 | 3–3 |
Secondo turno | Austria | Wacker Innsbruck | 3–1 | 0–1 | 3–2 | ||
Sedicesimi | Paesi Bassi | Feyenoord | 2–1 | 2–2 | 4–3 | ||
Ottavi | Spagna | Celta Vigo | 0–0 | 1–2 | 1–2 | ||
2002-2003 | Coppa UEFA | Primo turno | Lettonia | FK Ventspils | 4–1 | 4–1 | 8–2 |
Secondo turno | Ungheria | Ferencváros | 2–0 | 0–0 | 2–0 | ||
Sedicesimi | Belgio | Club Brugge | 1–0 | 2–1 | 3–1 | ||
Ottavi | Scozia | Celtic | 3–2 | 1–3 | 4–5 | ||
2003-2004 | UEFA Champions League | Fase a gironi | Scozia | Glasgow Rangers | 1–0 | 1–2 | 2–2 |
Inghilterra | Manchester United | 2–1 | 0–2 | 2–3 | |||
Grecia | Panathinaikos | 2–0 | 3–1 | 5–1 | |||
Ottavi | Inghilterra | Chelsea | 0–1 | 0–0 | 0–1 | ||
2004-2005 | Coppa UEFA | Primo turno | Ungheria | Újpest | 4–0 | 3–1 | 7–1 |
Fase a gironi | Belgio | Beveren | N/a | 5–1 | 5–1 | ||
Portogallo | Benfica | 3–1 | N/A | 3–1 | |||
Paesi Bassi | Heerenveen | N/A | 0–1 | 0–1 | |||
Croazia | Dinamo Zagabria | 2–1 | N/A | 2–1 | |||
Sedicesimi | Italia | Parma | 0–2 | 0-0 | 0–2 | ||
2005-2006 | Coppa UEFA | Primo turno | Slovenia | Domžale | 2–0 | 0–1 | 2–1 |
Fase a gironi | Francia | Rennes | N/A | 2-0 | 2–0 | ||
Ucraina | Shakhtar Donetsk | 0–2 | N/A | 0–2 | |||
Grecia | PAOK | N/A | 2-1 | 2–1 | |||
Romania | Rapid Bucurest | 2–1 | N/A | 2-1 | |||
Sedicesimi | Inghilterra | Middlesbrough | 1–2 | 1-0 | 2-2 | ||
2007-2008 | UEFA Champions League | Fase a gironi | Scozia | Glasgow Rangers | 3–2 | 1–2 | 4–4 |
Spagna | Barcellona | 0–2 | 1-3 | 1-5 | |||
Francia | Lione | 0–2 | 2-4 | 2-6 | |||
2008-2009 | Coppa UEFA | Secondo turno di qualificazione | Ungheria | Győri ETO | 2–1 | 4–1 | 6–2 |
Primo turno | Bulgaria | Černo More Varna | 2–2 | 2-1 | 4-3 | ||
Fase a gironi | Spagna | Siviglia | N/A | 0-2 | 0-2 | ||
Serbia | Partizan Belgrado | 2–0 | N/A | 2-0 | |||
Italia | Sampdoria | N/A | 1-1 | 1-1 | |||
Belgio | Standard Liegi | 3–0 | N/A | 3-0 | |||
Sedicesimi | Russia | Zenit San Pietroburgo | 1–2 | 1-2 | 2-4 | ||
2009-2010 | UEFA Champions League | Terzo turno di qualificazione | Romania | Politehnica Timișoara | 0–0 | 2–0 | 2–0 |
Fase a gironi | Scozia | Glasgow Rangers | 1–1 | 2-0 | 3-1 | ||
Spagna | Siviglia | 1–3 | 1-1 | 2-4 | |||
Romania | Unirea Urziceni | 3–1 | 1-1 | 4-2 | |||
Ottavi | Spagna | Barcellona | 1–1 | 0-4 | 1-5 | ||
2010-2011 | UEFA Europa League | Terzo turno di qualificazione | Norvegia | Molde | 2–2 | 3–2 | 5–4 |
Play-Off | Slovacchia | Slovan Bratislava | 2–2 | 1-0 | 3-2 | ||
Fase a gironi | Svizzera | Young Boys | 3–0 | 2-4 | 5-4 | ||
Spagna | Getafe | 1–0 | 3-0 | 4-0 | |||
Danimarca | Odense | 5–1 | 2-1 | 7-2 | |||
Sedicesimi | Portogallo | Benfica | 0–2 | 1-2 | 1-4 | ||
2012-2013 | UEFA Europa League | Play-off | Russia | Dinamo Mosca | 2-0 | 1-1 | 3-1 |
Fase a gironi | Romania | Steaua Bucurest | 2-2 | 5-1 | 7-3 | ||
Danimarca | Copenaghen | 0–0 | 2-0 | 2-0 | |||
Norvegia | Molde | 0-2 | 0-1 | 0-3 | |||
Sedicesimi | Belgio | Genk | 1-1 | 2-0 | 3-1 | ||
Ottavi | Italia | Lazio | 0-2 | 1-3 | 1-5 | ||
2013-2014 | UEFA Europa League | Terzo turno di qualificazione | Bulgaria | Botev Plovdiv | 1-1 | 0-0 | 1-1 |
Play-Off | Croazia | Rijeka | 1-2 | 2-2 | 3-4 |
Note
- ^ Vereinschronik Kronen-Club 1897, su hefleswetzkick.de.
- ^ Chronik 19
- ^ Chronik 19
- ^ Chronik 19
- ^ Hardy Grüne: Mit dem Ring auf der Brust Vorwort S. 7
- ^ (DE) Philipp Heineken, Erinnerungen an den Cannstatter Fussball-Club [Memories of the Cannstatter Fussball-Club], Heidelberg, Verlag Hermann Meister, 1930, p. 10.
- ^ La “Traditionstrikot” di Puma per celebrare i 120 anni dello Stoccarda, in www.passionemaglie.it. URL consultato il 24-03-2014.
- ^ (EN) The UEFA Champions League 1992/93 - VfB Stuttgart (GER), in www.rsssf.com. URL consultato il 26-03-2014.
- ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
- ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
- ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
- ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
- ^ Das deutsche Fußball-Archiv (DE) Historical German domestic league tables
- ^ Fussball.de - Ergebnisse (DE) Tables and results of all German football leagues
- ^ VfB Stuttgart .:. Trainer von A-Z (DE) weltfussball.de, accessed: 18 September 2011
- ^ [1]
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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- (DE, EN) Sito VfB messaggio
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