Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893: differenze tra le versioni

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I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:
I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:


*''Campionato mondiale'''
*'''Campionato mondiale'''
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VfB Stoccarda
Calcio
Die Schwaben (gli Svevi), Die Roten (i rossi)
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali bianco-rosso
Dati societari
CittàStoccarda
NazioneBandiera della Germania Germania
ConfederazioneUEFA
Federazione DFB
CampionatoBundesliga
Fondazione1893
PresidenteBandiera della Germania Bernd Wahler
AllenatoreBandiera della Germania Armin Veh
StadioMercedes-Benz Arena
(60.441 posti)
Sito webwww.vfb.de
Palmarès
Campionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedescoCampionato tedesco Coppa di GermaniaCoppa di GermaniaCoppa di Germania Coppa IntertotoCoppa Intertoto
Titoli di Germania5
Trofei nazionali3 Coppe di Germania
1 Supercoppa di Germania
Trofei internazionali2 Coppa Intertoto UEFA
Si invita a seguire il modello di voce

Il Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893 e.V., noto più semplicemente come VfB Stuttgart, è una società calcistica tedesca con sede a Stoccarda, che attualmente milita nella Bundesliga.

Fondata il 9 settembre 1893 con la denominazione di Stuttgart FV 93, si fuse con il Kronen-Club Cannstatt il 2 aprile 1912 e successivamente cambiò il suo nome in VfB Stuttgart 1893 e. V. L'incontro decisivo per la formazione del club, in occasione del quale la fusione fu approvata, si tenne all'hotel Concordia di Cannstatt (una città nel distretto di Stoccarda). I colori sociali dello Stoccarda sono il bianco e il rosso, con una banda rossa sul petto. I giocatori della squadra sono chiamati i rossi in opposizione ai rivali locali, i blu dello Stuttgarter Kickers.

Ha vinto cinque campionati tedeschi, tre Coppe di Germania e due Coppe Intertoto. In campo continentale, ha disputato due finali di coppe europee, una di Coppa UEFA nel 1988-1989 e l'altra di Coppa delle Coppe nel 1997-1998, perdendo in entrambe le occasioni.

Storia

Kronen-Klub Cannstatt

Il Kronen-Klub Cannstatt nel 1898

Il Cannstatter Fußballklub viene fondato come squadra di rugby nel 1890, e solo in seguito gli viene aggiunta una sezione calcistica. Il club si scioglie dopo soli pochi anni di attività, ma gli ex membri si riorganizzano nel 1897 costituendo il FC Krone Cannstatt. Il nuovo club, avente solo una sezione di calcio[1], si affilia alla Süddeutschen Fußballverband (SFV); viene iscritto alla seconda divisione, e guadagna la promozione al livello superiore nel 1904. Il Krone possiede un proprio campo ancor oggi esistente, che è utilizzato come stadio casalingo dal TSV Münster.

FV Stuttgart

Lo Stuttgarter Fußballverein viene invece fondato all'hotel Zum Becher di Cannstatt il 9 settembre 1893[2]. Anche qui si pratica in origine il rugby, inizialmente a Stöckach-Eisbahn, e, dal 1894 a Cannstatter Wasen. I giocatori sono principalmente studenti locali che, sotto la direzione dell'insegnante Carl Kaufmann ottengono in breve tempo il loro primo successo: la disputa della finale del campionato nazionale nel 1909; sono qui tuttavia sconfitti dal FSV 1897 Hannover per 6–3[3].

Intanto, nel 1908 viene aperta una sezione calcio; questa si affilia nel 1909 alla Süddeutschen Fußballverband[4], e viene ammessa a giocare nel campionato di secondo livello. Nella sua seconda stagione lo Stuttgarter vince una finale di distretto contro il Kronen-Klub Cannstatt, squadra con cui si sarebbero poi fuso, prima di essere eliminato dallo Zuffenhausen nel campionato di contea. Nel 1912, infine, la squadra riesce ad accedere alla serie superiore, la Südkreis-Liga.

Dalla fondazione alla seconda guerra mondiale

Lo Stoccarda nel 1912

Il Verein für Bewegungsspiele Stuttgart viene fondato il 2 aprile 1912 in seguito alla fusione tra lo Stuttgarter FV e il Kronen-Club Cannstatt, che avviene nell'hotel Concordia di Cannstatt. Entrambi i club progenitori sono composti da studenti provenienti dalle classi medie[5], che hanno appreso il calcio e il rugby grazie ad alcuni espatriati inglesi tra cui William Cail, che aveva introdotto quest'ultimo sport nella zona nel 1865[6].

Inizialmente lo Stoccarda gioca con maglia bianca e pantaloncini neri: la divisa attuale, con la caratteristica fascia orizzontale rossa, viene infatti adottata a partire dalla stagione 1925-1926[7]. In questo periodo la società milita prima nella Kreisliga Württemberg, e successivamente nella Bezirksliga Württemberg-Baden.

Nel 1933 lo Stoccarda si trasferisce nel campo attuale, chiamato allora Neckarstadion; il calcio tedesco proprio in quell'anno viene riformato dalla Germania nazista, che crea sedici campionati regionali chiamati Gauligen: ogni anno le migliori squadre regionali si qualificano al campionato nazionale. Lo Stoccarda milita nella Gauliga Württemberg, campionato che vince nel 1935, nel 1937, nel 1938, e nel 1943. Queste vittorie locali permettono alla squadra di accedere al campionato nazionale nelle stesse stagioni: in particolare nel 1935 la squadra sfiora la vittoria del titolo: perde per 4–6 la finale nazionale contro lo Schalke 04. Dopo un terzo posto nel campionato 1937 lo Stoccarda non riesce ad andare oltre i turni preliminari nelle successive edizioni; in questo periodo nasce un'intensa rivalità con lo Stuttgarter Kickers.

I successi degli anni cinquanta

Dopo la guerra il club milita nella prima divisione dell'Oberliga Süd, vincendo il titolo regionale nel 1946, nel 1952, e nel 1954. Questo è un periodo di grandi successi per lo Stoccarda: la squadra, allenata da Georg Wurzer e condotta in campo da Robert Schlienz, calciatore che ha perso il braccio sinistro in un incidente automobilistico, conquista il titolo nazionale nel 1950 e nel 1952: vengono battuti in finale rispettivamente il Kickers Offenbach e il Saarbrücken. Lo Stoccarda giunge nuovamente in finale nel 1953, ma è in questa occasione battuto dal Kaiserslautern; nella stagione successiva viene invece vinta la prima DFB-Pokal, seguita dalla seconda nel 1958. Nonostante questi successi, però, nessun giocatore dello Stoccarda è convocato nella Nazionale tedesca vittoriosa ai Mondiali del 1954.

Il debutto in Bundesliga

In seguito alla diffusione del professionismo nello sport, nella stagione 1963-1964 nasce la Bundesliga, un campionato nazionale a girone unico e professionistico. Le buone prestazioni dello Stoccarda nel periodo immediatamente precedente consentono al club di essere tra i sedici che partecipano alla prima edizione del nuovo campionato. La squadra conclude questa edizione al quinto posto, e questo sarà per molto tempo il miglior piazzamento: il club esita a fare spese folli, ed alcuni giocatori continuano a svolgere un altro lavoro; una delle poche stelle della squadra è, nella seconda metà degli anni sessanta, Gilbert Gress, prelevato dallo Strasburgo.

Nella stagione 1964-1965 la squadra fa il suo esordio nella competizioni europee, partecipando alla Coppa delle Fiere; nell'edizione 1969-1970 di questa manifestazione viene eliminato dal Napoli. In seguito lo Stoccarda partecipa anche alla Coppa UEFA 1973-1974, e qui raggiunge le semifinali: i tedeschi sono sconfitti dai futuri campioni del Feyenoord.

Periodo 1975–2000

Nel 1975 viene eletto come nuovo presidente della squadra un politico locale, Gerhard Mayer-Vorfelder, ma la stagione termina con la retrocessione. Nella stagione di esordio in cadetteria, che è considerata la peggiore della storia del club, lo Stoccarda ottiene solo un undicesimo posto. La situazione cambia tuttavia nella stagione successiva: la squadra, trascinata dal nuovo allenatore Jürgen Sundermann e da giovani promesse quali Karlheinz Förster e Hansi Müller riesce a tornare in massima serie, e a segnare cento gol in campionato; l'organico è composto da giovani promesse che attuano un gioco offensivo e spettacolare, pur mancando di esperienza. Al termine della stagione 1977–1978 lo Stoccarda si classifica quarto, ma ha una media di 53.000 spettatori ad incontro, che rimarrà record assoluto in campionato fino agli anni novanta.

Nella stagione 1978-1979 lo Stoccarda realizza il suo miglior piazzamento in Bundesliga fino a quel momento, il secondo posto, oltretutto ad un solo punto dai campioni dell'Amburgo. Questo permette al club di partecipare alla Coppa UEFA 1979-1980 e qui i tedeschi, dopo aver eliminato anche il Torino nel primo turno, raggiungono un'altra volta le semifinali; sono però sconfitti dai connazionali e campioni in carica del Borussia Mönchengladbach. I successivi campionati vedono il club arrivare sempre nelle prime tre posizioni, tranne che nel campionato 1981-1982, quando si classifica al nono posto.

Matthias Sammer della Dinamo Dresda affronta Jürgen Klinsmann nella semifinale della Coppa UEFA 1988-1989

Il terzo titolo, il primo di Bundesliga, viene conquistato nella stagione 1983-1984, quando alla guida della squadra c'è Helmut Benthaus e il club arriva a pari punti con Amburgo e Borussia Mönchengladbach. La partecipazione alla Coppa dei Campioni 1984-1985 è tuttavia breve: i rossi vengono eliminati nel primo turno dal Levski Sofia, squadra che aveva eliminato la compagine tedesca anche nel primo turno della precedente edizione di Coppa UEFA. In seguito lo Stoccarda perde la finale della DFB-Pokal 1985-1986 contro il Bayern Monaco per 2–5, ma tre anni dopo raggiunge la prima finale europea, nella Coppa UEFA 1988-1989: qui però i tedeschi, che sono allenati da Arie Haan e possono contare su giocatori come Günther Schäfer, Guido Buchwald, Karl Allgöwer e Jürgen Klinsmann sono battuti dal Napoli capitanato da Diego Armando Maradona.

Nella stagione 1991-1992 lo Stoccarda è guidato da Christoph Daum, e finisce il campionato al primo posto a pari punti con il Borussia Dortmund; conquista tuttavia il suo quarto titolo nazionale avendo la miglior differenza reti. Dopo aver conquistato anche la Supercoppa nazionale i tedeschi partecipano alla UEFA Champions League 1992-1993, ma il cammino nella manifestazione si conclude amaramente al primo turno, dopo aver incontrato il Leeds United: le due squadre si incontrano prima in Germania, e la partita termina 3-0 in favore dei padroni di casa. Nel ritorno in Inghilterra, invece, i tedeschi subiscono una sconfitta per 4-1, che tuttavia, in base alla regola dei gol fuori casa sarebbe sufficiente per qualificarli. Lo Stoccarda però manda in campo quattro stranieri, e il risultato della partita viene commutato in un 3-0 a tavolino in favore degli avversari. Questo pareggia esattamente il risultato della prima gara, e quindi si rende necessario disputare uno spareggio: a Barcellona sono però gli inglesi a prevalere, vincendo l'incontro per 2-1[8].

Nelle stagioni successive lo Stoccarda non riesce a qualificarsi alle Coppe europee, ma nella stagione 1996-1997 la squadra, guidata da Joachim Löw, conquista la DFB-Pokal, che la fa partecipare alla Coppa delle Coppe 1997-1998. Qui i tedeschi giocano la loro seconda finale continentale: della squadra fanno parte anche il capitano Krasimir Balăkov, Giovane Élber e Fredi Bobic, ma a Stoccolma è decisiva la rete di Gianfranco Zola al settantunesimo minuto, che consegna la coppa al Chelsea. Nelle due stagioni successive lo Stoccarda ottiene prestazioni al di sotto delle aspettative.

2000–2007: Il dopo era-MV e il ritorno al successo

File:Ulrich Ruf and Erwin Staudt.jpg
La festa per la vittoria della Bundesliga 2006-2007

Nel 2000 il presidente Gerhard Mayer-Vorfelder rassegna le dimissioni e viene sostituito da Manfred Haas: come nel 1976 la squadra viene ricostruita puntando sui giovani provenienti dal vivaio. Sotto la guida dell'allenatore Ralf Rangnick lo Stoccarda vince subito la prima Coppa Intertoto, e arriva in seguito agli ottavi della Coppa UEFA. Tuttavia questo sforzo provoca una flessione in campionato: alla fine la squadra è solo quindicesima, nonostante Rangnick venga sostituito in panchina da Felix Magath. Nella stagione successiva, grazie al contributo di giocatori quali Andreas Hinkel, Kevin Kurányi, Timo Hildebrand, Marcelo Bordon e Alexander Hleb, lo Stoccarda riesce a rilanciarsi, e termina al secondo posto il campionato 2002–2003. Questo risultato permette al club di partecipare per la seconda volta alla Champions League, dove il club passa la fase a gruppi insieme al Manchester United e viene poi eliminato agli ottavi dal Chelsea. Nelle due stagioni successive lo Stoccarda si classifica in campionato al quarto e al quinto posto, guadagnando due partecipazioni alla Coppa UEFA: viene eliminato ai sedicesimi in entrambi i casi, rispettivamente da Parma e Middlesbrough. Dopo di questo Magath e diversi giocatori abbandonarono la squadra: Kevin Kurányi viene ingaggiato dallo Schalke 04, Alexander Hleb dall'Arsenal, e Philipp Lahm torna al Bayern Monaco. Per la stagione 2005-2006 viene ingaggiato l'allenatore Giovanni Trapattoni, che tuttavia viene sostituito in febbraio da Armin Veh; in campionato arriva un nono posto.

Per la stagione 2006-2007 la dirigenza decide di continuare con Veh, ma il campionato inizia con una sconfitta per 3-0 nell'incontro casalingo contro il Norimberga[9]. Tuttavia, grazie al contributo di nuovi giocatori come i messicani Pável Pardo e Ricardo Osorio, il brasiliano Antônio da Silva, nonché di talenti locali quali Mario Gómez, Serdar Tasci e Sami Khedira la squadra riesce a risalire la classifica e, grazie a otto vittorie consecutive nelle ultime otto giornate conquista il titolo nazionale. Non riesce però a centrare il double, dato che viene sconfitto dal Norimberga nella finale di Coppa di Germania.

Dal 2007 a oggi

I calciatori dello Stoccarda lasciano il campo dopo il match di campionato contro il Werder Brema del 9 febbraio 2013

La squadra partecipa poi alla UEFA Champions League 2007-2008 dove viene sorteggiata nel gruppo insieme a Barcellona, Lione e Rangers; tuttavia conclude questa fase all'ultimo posto con soli tre punti, frutto della vittoria casalinga contro gli scozzesi, mentre in campionato, nonostante le diciannove reti di Gómez si classifica al sesto posto. Anche la stagione 2008–2009 inizia con una partenza poco entusiasmante, e a fine novembre la squadra si ritrova in undicesima posizione[10]; Veh viene esonerato, e al suo posto arriva Markus Babbel. Il nuovo allenatore riesce a risollevare la squadra, che alla fine si classifica al terzo posto, che sarebbe potuto anche essere il secondo se non fosse arrivata la sconfitta col Bayern nell'ultima giornata[11].

La stagione 2009-2010 inizia con la cessione di Gómez, ma nonostante questo il club accede alla fase a gironi della Champions League; qui si trova con Siviglia, Unirea Urziceni e Rangers, e si qualifica per gli ottavi, ma nello stesso tempo in campionato si ritrova in sedicesima posizione[12]. A questo punto Babbel viene sostituito dallo svizzero Christian Gross: lo Stoccarda viene eliminato dal Barcellona negli ottavi di Champions, ma in campionato ottiene un sesto posto. Un'altra annata in cui si assiste ad un nuovo cambio di allenatore è quella seguente, dove a campionato in corso la squadra viene affidata a Bruno Labbadia.

Lo Stoccarda conclude il campionato 2011-2012 al sesto posto, e può partecipare alla UEFA Europa League 2012-2013 dove viene eliminato negli ottavi dalla Lazio; in Bundesliga arriva un dodicesimo posto, ma la squadra accede alla finale della DFB-Pokal 2012-2013. Anche se viene sconfitto dal Bayern Monaco lo Stoccarda ottiene comunque la qualificazione all'Europa League come finalista perdente; viene però eliminato nei playoff dal Rijeka. A campionato in corso si registra il secondo cambio di panchina stagionale, con Huub Stevens che è chiamato alla guida della squadra.

Cronistoria

[13][14]

Cronistoria del Verein für Bewegungsspiele Stuttgart 1893
  • 1893 - 9 settembre: fondazione del club
  • 1902-03 ·
  • 1903-04 ·
  • 1904-05 ·
  • 1905-06 ·
  • 1906-07 ·
  • 1907-08 ·
  • 1908-09 ·
  • 1909-10 ·

  • 1910-11 ·
  • 1911-12 ·
  • 1912-13 ·
  • 1913-14 ·
  • 1915-16
  • 1916-17
  • 1917-18
  • 1918-19
  • 1919-20 ·

  • 1920-21 ·
  • 1921-22 ·
  • 1922-23 ·
  • 1923-24 ·
  • 1924-25 ·
  • 1925-26 ·
  • 1926-27 ·
  • 1927-28 ·
  • 1928-29 ·
  • 1929-30 ·

  • 1930-31 ·
  • 1931-32 ·
  • 1932-33 ·
  • 1933-34 ·
  • 1934-35 · Finalista del campionato.
  • 1935-36 ·
  • 1936-37 · Semifinalista in campionato.
  • 1937-38 · 3º nel gruppo C.
  • 1938-39 ·
  • 1939-40 ·

  • 1940-41 ·
  • 1941-42 ·
  • 1942-43 · Eliminato nel primo turno.
  • 1943-44 ·
  • 1944-45
  • 1945-46
  • 1946-47
  • 1947-48 · 5º in Oberliga.
  • 1948-49 ·
  • 1949-50 Campione della Germania Ovest (1º titolo).

  • 1950-51 ·
  • 1951-52 Campione della Germania Ovest (2º titolo).
  • 1952-53 · Finalista in campionato.
  • 1953-54 · 2º nel gruppo 1.

File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (1º titolo).

  • 1954-55 ·
  • 1955-56 · 3º nel gruppo 2.
  • 1956-57 ·
  • 1957-58 ·

File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (2º titolo).

  • 1958-59 ·
  • 1959-60 ·

  • 1960-61 ·
  • 1961-62 ·
  • 1962-63 ·
  • 1963-64 · 5º in Bundesliga.
  • 1964-65 · 12º in Bundesliga.
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Fiere.
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Fiere.

Semifinalista nella Coppa UEFA.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Semifinalista nella Coppa UEFA.

Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
  • 1982-83 · 3º in Bundesliga.
  • 1983-84 Campione della Germania Ovest (3º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista nella Coppa UEFA.
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.

  • 1990-91 · 6º in Bundesliga.
  • 1991-92 Campione della Germania Ovest (4º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.

File:DeustcherSupercupTrophy.png Vince la DFL-Supercup (1º titolo).

Eliminato nel primo turno della Champions League.

File:Coppagermania.png Vince la DFB-Pokal (3º titolo).

Finalista nella Coppa delle Coppe.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.

File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto

Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.

File:Coppa Intertoto.svg Vince la Coppa Intertoto

Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Eliminato negli ottavi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
  • 2006-07 Campione della Germania Ovest (5º titolo).
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nella fase a gruppi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Eliminato negli ottavi della Champions League.

Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Eliminato negli ottavi dell'Europa League.
Finalista nella DFB-Pokal.
Eliminato nei playoff dell'Europa League.

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Mercedes-Benz Arena.

Allenatori e presidenti

Allenatori

Allenatori del club dal 1920:[15]

Nome Periodo Piazzamenti importanti
Bandiera della Germania Grünwald 1920
Bandiera dell'Inghilterra Edward Hanney (1889–1964) 1 luglio 1924 – gennaio 1927 Campione del Württemberg/Baden 1927
Bandiera dell'Ungheria Lajos Kovács (n. 1894) settembre 1927 – 31 dicembre 1929 Campione del Württemberg 1929/30
Bandiera della Germania Emil Friz (1904–1966) 1 gennaio 1930 – 15 giugno 1930
Bandiera della Germania Karl Preuß 15 giugno 1930–1933
Bandiera della Germania Willi Rutz (1907–1993) luglio 1933–1934
Bandiera della Germania Emil Gröner (n. 1892) 1934–1935
Bandiera della Germania Fritz Teufel (n. 1910) 1935 – 30 giugno 1936 Finalista del campionato tedesco 1935,
Campione della Gauliga Württemberg 1935
Bandiera della Germania Leonhard "Lony" Seiderer (1895–1940) 1 luglio 1936 – 30 giugno 1939 Campione della Gauliga Württemberg 1937, 1938
Bandiera della Germania Karl Becker (1902–1942) marzo 1939 – aprile 1939
Bandiera della Germania Josef Pöttinger (1903–1970) 1 maggio 1939 – ottobre 1939
Bandiera della Germania Fritz Teufel 1 luglio 1945 – 30 giugno 1947 Campione dell'Oberliga Süd 1946
Bandiera della Germania Georg Wurzer (1907–1982) 1 luglio 1947 – 30 aprile 1960 Campione di Germania 1949-1950 e nel 1951-1952; Secondo posto nel 1952-1953
DFB-Pokal 1953-1954, DFB-Pokal 1957-1958
Campione dell'Oberliga Süd 1952, 1954
Bandiera della Germania Kurt Baluses (1914–1972) 1 maggio 1960 – 24 febbraio 1965
Bandiera della Germania Franz Seybold (1912–1978) 25 febbraio 1965 – 7 marzo 1965
Bandiera della Germania Rudi Gutendorf (n. 1926) 8 marzo 1965 – 6 dicembre 1966
Bandiera della Germania Albert Sing (1917–2008) 7 dicembre 1966 – 30 giugno 1967
Bandiera della Germania Gunther Baumann (1921–1998) 1 luglio 1967 – 30 giugno 1969
Bandiera della Germania Franz Seybold 1 luglio 1969 – 30 giugno 1970
Bandiera della Jugoslavia Branko Zebec (1929–1988) 1 luglio 1970 – 18 aprile 1972
Bandiera della Germania Karl Bögelein (n. 1927) 19 aprile 1972 – 30 giugno 1972
Bandiera della Germania Hermann Eppenhoff (1919–1992) 1 luglio 1972 – 1 dicembre 1974
Bandiera della Germania Fritz Millinger 2 dicembre 1974 – 13 dicembre 1974
Bandiera della Germania Albert Sing 14 dicembre 1974 – 30 giugno 1975
Bandiera dell'Ungheria István Sztáni (n. 1937) 1 luglio 1975 – 31 marzo 1976
Bandiera della Germania Karl Bögelein 1 aprile 1976 – 30 giugno 1976
Bandiera della Germania Jürgen Sundermann (n. 1940) 1 luglio 1976 – 30 giugno 1979 2º posto in Bundesliga nel 1978-1979
Bandiera della Germania Lothar Buchmann (n. 1936) 1 luglio 1979 – 30 giugno 1980
Bandiera della Germania Jürgen Sundermann 1 luglio 1980 – 30 giugno 1982
Bandiera della Germania Helmut Benthaus (n. 1935) 1 luglio 1982 – 30 giugno 1985 Campione di Germania 1983-1984
Bandiera della Croazia Otto Barić (n. 1932) 1 luglio 1985 – 4 marzo 1986
Bandiera della Germania Willi Entenmann (n. 1943) 5 marzo 1986 – 30 giugno 1986 Finalista nella DFB-Pokal 1985-1986
Bandiera della Germania Egon Coordes (n. 1944) 1 luglio 1986 – 30 giugno 1987
Bandiera dei Paesi Bassi Arie Haan (n. 1948) 1 luglio 1987 – 26 marzo 1990 Finalista nella Coppa UEFA 1988-1989
Bandiera della Germania Willi Entenmann 27 marzo 1990 – 19 novembre 1990
Bandiera della Germania Christoph Daum (n. 1953) 20 novembre 1990 – 10 dicembre 1993 Campione di Germania 1991-1992
Bandiera della Germania Jürgen Röber (n. 1953) 15 dicembre 1993 – 25 aprile 1995
Bandiera della Germania Jürgen Sundermann 26 aprile 1995 – 30 giugno 1995
Bandiera dell'Austria Rolf Fringer (n. 1957) 1 luglio 1995 – 13 agosto 1996
Bandiera della Germania Joachim Löw (n. 1960) 14 agosto 1996 – 30 giugno 1998 DFB-Pokal 1996-1997, Finalista nella Coppa delle Coppe 1997-1998
Bandiera della Germania Winfried Schäfer (n. 1950) 1 luglio 1998 – 4 dicembre 1998
Bandiera della Germania Wolfgang Rolff (n. 1959) 5 dicembre 1998 – 31 dicembre 1998
Bandiera della Germania Rainer Adrion (n. 1953) 1 gennaio 1999 – 2 maggio 1999
Bandiera della Germania Ralf Rangnick (n. 1958) 3 maggio 1999 – 23 febbraio 2001
Bandiera della Germania Felix Magath (n. 1953) 24 febbraio 2001 – 30 giugno 2004 2º posto Bundesliga 2002-2003
Bandiera della Germania Matthias Sammer (n. 1967) 1 luglio 2004 – 3 giugno 2005
Bandiera dell'Italia Giovanni Trapattoni (n. 1939) 17 giugno 2005 – 9 febbraio 2006
Bandiera della Germania Armin Veh (n. 1961) 10 febbraio 2006 – 23 novembre 2008 Campione di Germania 2006-2007, Finalista nella DFB-Pokal 2006-2007
Bandiera della Germania Markus Babbel (n. 1972) 23 novembre 2008 – 6 dicembre 2009
Bandiera della Svizzera Christian Gross (n. 1954) 6 dicembre 2009 – 13 ottobre 2010
Bandiera della Germania Jens Keller (n. 1970) 13 ottobre 2010 – 12 dicembre 2010
Bandiera della Germania Bruno Labbadia (n. 1966) 12 dicembre 2010 – 26 agosto 2013 Finalista nella DFB-Pokal 2012-2013
Bandiera della Germania Thomas Schneider (n. 1972) 26 agosto 2013 – 9 marzo 2014
Bandiera dei Paesi Bassi Huub Stevens (n. 1953) 9 marzo 2014 – 12 maggio 2014
Bandiera della Germania Armin Veh (n. 1961) 12 maggio 2014 –

Giocatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Vincitori di titoli

I seguenti giocatori hanno ottenuto risultati di prestigio con le loro nazionali nel periodo di militanza nella società:

  • Campionato mondiale
Bandiera della Germania Guido Buchwald: (1990)
Bandiera del Brasile Dunga: (1994)
  • Campionato europeo
Bandiera della Germania Karlheinz Förster: (1980)
Bandiera della Germania Bernd Förster: (1980)
Bandiera della Germania Hansi Müller: (1980)
Bandiera della Germania Fredi Bobic: (1996)
Karlheinz Förster (1982)
Jürgen Klinsmann (1988)
Mario Gomez (2007)
Aljaksandr Hleb (2002, 2003, 2005)
Krasimir Balakov (1995, 1997)
William Kvist (2011)
Imre Szabics (2003)
Jürgen Klinsmann (1987-1988)
Fritz Walter (1991-1992)
Fredi Bobic (1995-1996)

Palmarès

1949-1950, 1951-1952, 1983-1984, 1991-1992, 2006-2007
1953-1954, 1957-1958, 1996-1997
1992

Altri trofei

2000, 2002
  • Campionati della Germania meridionale: 3
1946, 1952, 1954
  • Coppa di Germania meridionale: 1
1933
  • 2nd Bundesliga Süd II: 1
1977
  • Bezirksliga Württemberg-Baden: 2
1927, 1930
1935, 1937, 1938, 1943

Altri piazzamenti

Finale: 1997-1998
Finale: 1988-1989
Semifinale: 1973-1974, 1979-1980
Secondo posto: 1934-1935, 1952-1953, 1978-1979, 2002-2003
Finale: 1985-1986, 2006-2007, 2012-2013
File:Stuttgart-vfb-1954-dfb-pokal.jpg
La Coppa di Germania vinta dallo Stoccarda nel 1954

Organico

Rosa 2014-2015

[16]. Template:Inizio rosa di calcio

|- | style="text-align: right;" |1 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |P |Sven Ulreich

|- | style="text-align: right;" |2 | style="text-align: center;" |Bandiera del Giappone | style="text-align: center;" |D |Gotoku Sakai

|- | style="text-align: right;" |3 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |D |Daniel Schwaab

|- | style="text-align: right;" |4 | style="text-align: center;" |Bandiera della Danimarca | style="text-align: center;" |C |William Kvist

|- | style="text-align: right;" |5 | style="text-align: center;" |Bandiera della Tunisia | style="text-align: center;" |D |Karim Haggui

|- | style="text-align: right;" |6 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |D |Georg Niedermeier

|- | style="text-align: right;" |7 | style="text-align: center;" |Bandiera dell'Austria | style="text-align: center;" |A |Martin Harnik

|- | style="text-align: right;" |8 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |C |Moritz Leitner

|- | style="text-align: right;" |9 | style="text-align: center;" |Bandiera della Bosnia ed Erzegovina | style="text-align: center;" |A |Vedad Ibišević

|- | style="text-align: right;" |10 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |C |Daniel Didavi

|- | style="text-align: right;" |11 | style="text-align: center;" |Bandiera dell'Ecuador | style="text-align: center;" |C |Carlos Gruezo

|- | style="text-align: right;" |13 | style="text-align: center;" |Bandiera della Germania | style="text-align: center;" |C |Patrick Funk

|- | style="text-align: right;" |14 | style="text-align: center;" |Bandiera della Nuova Zelanda | style="text-align: center;" |C |Marco Rojas |} | style="vertical-align:top; width:50%" |

N. Ruolo Calciatore
19 Bandiera della Germania A Timo Werner
20 Bandiera della Germania C Christian Gentner (capitano)
22 Bandiera della Germania P Thorsten Kirschbaum
23 Bandiera della Turchia C Sercan Sararer
24 Bandiera della Germania D Antonio Rüdiger
25 Bandiera della Norvegia A Mohammed Abdellaoue
26 Bandiera dell'Austria C Raphael Holzhauser
28 Bandiera della Germania C Rani Khedira
34 Bandiera della Germania D Konstantin Rausch
39 Bandiera della Germania C Robin Yalçın
44 Bandiera della Romania C Alexandru Maxim
Bandiera della Germania A Daniel Ginczek
Bandiera dell'Austria D Florian Klein
Bandiera della Rep. Ceca C Adam Hloušek

|}

Staff tecnico

Allenatore: Bandiera della Germania Armin Veh
Allenatore portieri: Bandiera della Germania Andreas Menger
Medico sociale: Bandiera della Germania Raymond Best

Lo Stoccarda nelle Coppe europee

Note

  1. ^ Vereinschronik Kronen-Club 1897, su hefleswetzkick.de.
  2. ^ Chronik 19
  3. ^ Chronik 19
  4. ^ Chronik 19
  5. ^ Hardy Grüne: Mit dem Ring auf der Brust Vorwort S. 7
  6. ^ (DE) Philipp Heineken, Erinnerungen an den Cannstatter Fussball-Club [Memories of the Cannstatter Fussball-Club], Heidelberg, Verlag Hermann Meister, 1930, p. 10.
  7. ^ La “Traditionstrikot” di Puma per celebrare i 120 anni dello Stoccarda, in www.passionemaglie.it. URL consultato il 24-03-2014.
  8. ^ (EN) The UEFA Champions League 1992/93 - VfB Stuttgart (GER), in www.rsssf.com. URL consultato il 26-03-2014.
  9. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
  10. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
  11. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
  12. ^ (DE) 1. Bundesliga - Spieltag / Tabelle, in www.kicker.de. URL consultato il 29-03-2014.
  13. ^ Das deutsche Fußball-Archiv (DE) Historical German domestic league tables
  14. ^ Fussball.de - Ergebnisse (DE) Tables and results of all German football leagues
  15. ^ VfB Stuttgart .:. Trainer von A-Z (DE) weltfussball.de, accessed: 18 September 2011
  16. ^ [1]

Altri progetti

Collegamenti esterni

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