Quinzano d'Oglio

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Quinzano d'Oglio
comune
Quinzano d'Oglio – Stemma
Quinzano d'Oglio – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoLorenzo Olivari (Lega) dal 22-09-2020
Territorio
Coordinate45°19′N 9°59′E / 45.316667°N 9.983333°E45.316667; 9.983333 (Quinzano d'Oglio)
Altitudine65 m s.l.m.
Superficie21,45 km²
Abitanti6 238[1] (30-11-2023)
Densità290,82 ab./km²
Comuni confinantiBordolano (CR), Borgo San Giacomo, Castelvisconti (CR), Verolanuova, Verolavecchia
Altre informazioni
Cod. postale25027
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017159
Cod. catastaleH140
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[3]
Nome abitantiquinzanesi
Patronosanti Faustino e Giovita
Giorno festivo15 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Quinzano d'Oglio
Quinzano d'Oglio
Quinzano d'Oglio – Mappa
Quinzano d'Oglio – Mappa
Posizione del comune di Quinzano d'Oglio nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Quinzano d'Oglio (Quinsà in dialetto bresciano[4][5]) è un comune italiano di 6 238 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situato a circa 30 chilometri a sud del capoluogo e a circa 23 chilometri a nord della città di Cremona. È bagnato dal fiume Oglio che lo divide dalla provincia di Cremona. È attraversato nel centro dalla Roggia Savarona un affluente dell’Oglio di natura parzialmente sorgiva che dà vita all’omonimo Plis Parco Locale di Interesse Sovracomunale. È alla ricchezza del suo reticolo idrico che, con ogni evidenza, Quinzano presenta un’orografia tutt’altro che pianeggiante pur essendo collocato nel cuore della Pianura Padana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini storiche di Quinzano d'Oglio risalgono a un'epoca molto antica, come ha confermato il ritrovamento di diversi reperti archeologici lungo il fiume Oglio, appartenenti a insediamenti umani dell'età preistorica. Le tracce, tuttavia, più importanti vennero lasciate dai Romani. Lo stesso toponimo rivela una derivazione latina risalendo, in particolare, al nome della famiglia romana dei Quinti, casato che allora disponeva di numerosi possedimenti nella zona.

In concomitanza con il declino dell'Impero Romano, il territorio di Quinzano fu coinvolto dalle invasioni delle popolazioni barbariche, attratte probabilmente dalla presenza del fiume. Durante questo periodo, il borgo visse una trasformazione dell'organizzazione sociale e religiosa, a seguito della quale, le pievi tra cui anche quella di Quinzano, divennero un importante centro di aggregazione spirituale e civile.

Intorno al X secolo, Quinzano passò sotto il controllo della famiglia Martinengo, la quale fece costruire un castello.

Nei secoli successivi, il territorio comunale fu al centro di numerose dispute politiche che videro fronteggiarsi storiche casate tra cui Ezzelino da Romano, che saccheggiò il comune nel 1256, i Visconti e la Repubblica di Venezia.

Soprattutto nel XV secolo, il paese fu teatro di sanguinose battaglie a cui si aggiunsero i disastri causati dal sisma del 1471. Fu, tuttavia, in questo periodo che furono realizzate opere di ristrutturazione idraulica ed edilizia. Nel 1457 Quinzano divenne, inoltre, sede di uno dei principali vicariati del territorio bresciano.

Il dominio veneziano, nei secoli XVI e XVII, coincise con un momento di relativa stabilità politica e prosperità socio-economica, testimoniata dall'edificazione di infrastrutture come il Chiavicone (1575) che regola le acque della Savarona, e nuovi luoghi di culto e palazzi, tra cui la riedificazione della parrocchiale dei SS. Faustino e Giovita (consacrata nel 1625).[6] Periodo in cui il paese ha affrontato anche gravi pericoli: come l'accampamento dei lanzichenecchi a Bordolano nel 1629 e le epidemie di peste che sia nel 1576 che nel 1630 hanno mietuto numerosissime vittime.[7] Quinzano seguì le sorti politiche della Serenissima fino al marzo 1797, quando, a seguito dell'occupazione delle truppe francesi di Napoleone Bonaparte, fu istituita la Repubblica Bresciana, poi confluita in quella cisalpina.

A seguito del Congresso di Vienna, il paese entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto, retto dalla Casa d'Asburgo. Il governo austriaco apportò un notevole miglioramento al sistema viario comunale.

Dopo l'Unità d'Italia furono realizzati l'asilo infantile (1885) e l'ospedale (1879). Sempre all'Ottocento risale la decisione di aggiungere al toponimo del comune la denominazione del fiume Oglio.

Nel corso della seconda guerra mondiale, Quinzano fu uno dei comuni della Lombardia ad essere designati come località di internamento libero per profughi ebrei stranieri. Vi soggiornò una famiglia numerosa di profughi dalla Germania, gli Sperber (padre, madre, sei figli).[8] Furono accolti con favore dalla popolazione locale, che cercò di aiutarli nei loro bisogni.[9] Quando poi con l'occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana giunse l'ordine di arresto e deportazione, le stesse autorità locali (il podestà e il maresciallo dei carabinieri) si premurarono di avvertirli perché si mettessero in salvo. La fuga in fretta e furia si risolse positivamente con l'espatrio clandestino in Svizzera.[10]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'argento, al castello torricellato di un pezzo, merlato alla ghibellina, di rosso, chiuso di nero, e sostenente sulla torre l'aquila al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 945 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Quinzano d'Oglio, accanto all'italiano, è parlato il dialetto bresciano.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calzifici. Fin dagli inizi del Novecento (nel 1912) il paese ha visto l'insediamento di un grosso calzificio di proprietà dell'industriale Giuseppe Ciocca che ha creato attorno al paese uno dei poli più rilevanti a livello nazionale di produzione di calze da uomo.
  • Allevamenti suinicoli. Attualmente è significativa la presenza di allevamenti soprattutto suini (si contano circa 40.000 capi suini sul territorio). Radicata è la cultura della macellazione dei suini dalla quale è nata la tradizione del "salame cotto" tipico di Quinzano e dei paesi immediatamente limitrofi. In questo contesto in novembre si celebra la sagra della salame cotto e del cicciolo.
  • Monocoltura del mais. Rilevante è il ruolo dell'agricoltura nell'economia locale. Un tempo settore trainante che occupava la maggioranza della popolazione, è divenuta decisamente meno rilevante a partire dagli anni '60 (si veda nel grafico sopra il crollo demografico tra 1951-1961 indice del calo significativo del numero degli occupati nel settore). Attualmente permangono grosse aziende agricole, mentre sono quasi scomparsi i piccoli agricoltori. La coltivazione praticamente unica è divenuta negli ultimi 10 anni il mais (o granoturco).
  • Vi è la sede e i magazzini della Frabo azienda diffusa a livello internazionale per la raccorderia in raccorderie in rame, acciaio e altri materiali per impianti idrotermosanitari.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Sagra del salame cotto e della Grepola: si svolge nel mese di novembre a partire dal 2004 e alla presenza dei prodotti De.Co di Quinzano d’Oglio ovvero il Salame Cotto e il Miele di Tiglio.
  • DinamicaMente - Comunità in Movimento: si svolge nel mese di giugno a partire dal 2021. Evento con sport, attività formative e culturali, stand associativi, mercatini, ristorazione e concerti nel centro storico di Quinzano d’Oglio. Un incontro tra giovani e disabilità all’insegna di sport e momenti conviviali.
  • Notte Bianca: si svolge nel mese di settembre a partire dal 2018. Vari concerti, spettacoli e intrattenimenti per vie del centro affollate da migliaia di persone. Ovunque bancarelle, servizio bar e ristorazione all’aperto.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci eletti dal Consiglio comunale:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1947 Carlo Dalla Rosa Sindaco
1947 1951 Domenico Sora DC Sindaco
1951 1952 Italo Nicoletto PCI Sindaco
1952 1956 Lorenzo Tacci PSI Sindaco
1956 1964 Carlo Bossini DC Sindaco
1964 1975 Angiolino Volpi DC Sindaco
1975 1979 Gaetano Galli DC Sindaco
1979 1980 Antonio Fappani DC Sindaco
1980 1985 Gino Torri PCI Sindaco
1985 1990 Eugenio Forcella DC Sindaco
1990 1994 Vittorio Sora DC Sindaco

Sindaci eletti direttamente dai cittadini:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 novembre 1994 26 maggio 2003 Francesco Tirelli Lega Nord Sindaco
26 maggio 2003 27 maggio 2013 Maurizio Franzini lista civica di centrosinistra Sindaco
27 maggio 2013 29 novembre 2019 Andrea Soregaroli lista civica Sindaco [13]
29 novembre 2019 22 settembre 2020 Monica Vaccaro Commissario
22 settembre 2020 in carica Lorenzo Olivari Lega Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Calcio. La squadra di calcio del paese, l'U.S. Quinzano Calcio, ha vinto nel 1991-92 la Coppa Italia Dilettanti superando nella finale di Maratea la Torres. La squadra ha militato per diversi anni nei campionati di Eccellenza Regionale ma ha successivamente attraversato un periodo di crisi che dopo varie retrocessioni ha visto il fallimento della squadra nel 2005. La squadra rinasce nella stagione 2006/2007 sotto il nome di A.C. Quinzanese, che ha disputato il campionato provinciale di Terza Categoria fino alla stagione 2009/2010, al termine della quale ha raggiunto la promozione in Seconda Categoria. Al termine della stagione 2011/12 la squadra ha ottenuto la promozione in Prima Categoria. I colori sociali sono il Rosso e il Bianco.
  • Tennis. Dal 1989 è presente un circolo di tennis composto da due campi in terra rossa ed uno in cemento, il quale durante la stagione invernale è coperto da un telone, permettendo il suo utilizzo tutto l'anno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 527, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Quinzano: consacrazione della parrocchiale nel 1625, su Brescia Genealogia, 12 maggio 2020. URL consultato il 1º gennaio 2022.
  7. ^ Quinzano 1630, tra la Guerra e la Peste, su Brescia Genealogia, 10 novembre 2019. URL consultato il 1º gennaio 2022.
  8. ^ Si tratta di uno dei nuclei più consistente di ebrei internati della provincia di Brescia. Cfr. Ebrei stranieri internati in Lombardia.
  9. ^ La famiglia viveva in povertà negli scantinati del palazzo Valotta e la solidarietà ricevuta fu di grande aiuto alla loro vita. In particolare, il maestro elementare, Biagio Bertalotti, si prodigò in loro aiuto, offrendo anche lezioni private regolari ai figli più piccoli ai quali per le leggi razziali era negata la frequenza scolastica. "Biagio Bertolotti: il maestro «giusto» che salvò gli ebrei", BSO (30 gennaio 2010).
  10. ^ "Bimbi ebrei in fuga dai nazisti, salvati da una famiglia bresciana: l'incontro 60 anni dopo", BresciaToday (31 gennaio 2017).
  11. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 80, ISBN 978-88-7385-844-7.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ Decaduto in seguito alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali [1]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN237049988 · WorldCat Identities (ENviaf-237049988
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