Corte de' Frati

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Corte de' Frati
comune
Corte de' Frati – Stemma
Corte de' Frati – Veduta
Corte de' Frati – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoGiuseppe Rossetti (lista civica) dal 22-9-2020[1]
Territorio
Coordinate45°13′N 10°06′E / 45.216667°N 10.1°E45.216667; 10.1 (Corte de' Frati)
Altitudine51 m s.l.m.
Superficie20,41 km²
Abitanti1 331[2] (31-10-2023)
Densità65,21 ab./km²
FrazioniAlfiano, Aspice, Grumone, San Sillo, Noci Garioni
Comuni confinantiAlfianello (BS), Grontardo, Olmeneta, Persico Dosimo, Pontevico (BS), Pozzaglio ed Uniti, Robecco d'Oglio, Scandolara Ripa d'Oglio
Altre informazioni
Cod. postale26010
Prefisso0372
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019033
Cod. catastaleD057
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[4]
Nome abitanticortigiani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corte de' Frati
Corte de' Frati
Corte de' Frati – Mappa
Corte de' Frati – Mappa
Posizione del comune di Corte de' Frati nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Corte de' Frati (Curt de Fràat in dialetto cremonese[5]) è un comune italiano di 1 331 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia del paese è legata all'istituzione della Corte di Alfiano.

Alla corte assommava l'odierno paese di Corte de' Frati con la pieve di Grumone ed il monastero, Alfianello ed altri territori limitrofi. In seguito nel X secolo la Corte d’Alfiano passò alle dipendenze del monastero di Santa Giulia di Brescia. Il toponimo del paese di Corte de' Frati, appartenente al feudo di Alfiano, inizio a chiamarsi così nel XIII secolo.

In età napoleonica, dal 1810 al 1816 si costituì il nuovo comune di Corte de' Frati, ed Alfiano ne diventò frazione, ma con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto Alfiano recuperò l'autonomia comunale e dopo l'unità d'Italia nel 1863 cambiò nome in Alfiano ed Uniti.

Nel 1868 il comune di Alfiano ed Uniti venne aggregato al comune di Corte de' Frati secondo lo schema napoleonico.[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 6 settembre 1928.[7]

«D'argento alla spiga di frumento ed al fior di lino, al naturale, posti in croce di Sant'Andrea e nascenti da una campagna verde; capo di azzurro, alla corona antica, d'oro, dalla quale nascono due rami di palma decussati al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»

Il gonfalone, concesso con RD del 22 febbraio 1934[7], è un drappo di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

[10]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Italo Feraboli Partito Socialista Italiano sindaco
1990 1995 Franco Guindani Partito Socialista Italiano sindaco
1995 1995 Giuseppe Rossetti centro sindaco [11][12][13]
1995 1995 Maria Giuseppa Gargano - commissario prefettizio e straordinario [10][14][15]
1995 2005 Giuseppe Rossetti centro sindaco
2005 2015 Rosolino Azzali lista civica sindaco
2015 2020 Rosolino Azzali lista civica sindaco
2020 in carica Giuseppe Rossetti lista civica sindaco [1]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1823 è stato incorporato il comune di Grumone, ad oggi divenuto frazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Affluenza e risultati: Election day 20-21 settembre 2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 23 settembre 2020.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 232, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ R.D. n. 4214 del 30/01/1868.
  7. ^ a b Corte de' Frati, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 novembre 2023.
  8. ^ Comune di Corte de' Frati, Statuto (PDF), art. 2 c. 3.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ a b Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
  11. ^ Dimessosi il 10 maggio 1995 per incompatibilità con la carica di giudice conciliatore al momento dell'elezione del 24 aprile
  12. ^ Marialuisa D'Attolico, 'Cari consiglieri ora tutti a casa', in La Provincia di Cremona, Giovedì 11 maggio 1995. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  13. ^ Il neo sindaco Rossetti ora si dimette, in La Provincia di Cremona, Martedì 16 maggio 1995. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  14. ^ Dal 20 maggio al 7 giugno 1995 prefettizio
  15. ^ Dal 7 giugno al 20 novembre 1995 straordinario

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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