Corte de' Frati
Corte de' Frati comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Giuseppe Rossetti (lista civica) dal 22-9-2020[1] | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°13′N 10°06′E / 45.216667°N 10.1°E | |
Altitudine | 51 m s.l.m. | |
Superficie | 20,41 km² | |
Abitanti | 1 370[2] (31-12-2018) | |
Densità | 67,12 ab./km² | |
Frazioni | Alfiano, Aspice, Grumone, San Sillo | |
Comuni confinanti | Alfianello (BS), Grontardo, Olmeneta, Persico Dosimo, Pontevico (BS), Pozzaglio ed Uniti, Robecco d'Oglio, Scandolara Ripa d'Oglio | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 26010 | |
Prefisso | 0372 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 019033 | |
Cod. catastale | D057 | |
Targa | CR | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | |
Nome abitanti | cortefratensi | |
Cartografia | ||
Posizione del comune di Corte de' Frati nella provincia di Cremona | ||
Sito istituzionale | ||
Corte de' Frati (Curt de Fràat in dialetto cremonese[3]) è un comune italiano di 1.370 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La storia del paese è legata all'istituzione della Corte di Alfiano.
Fin dall'epoca epoca longobarda vi operavano i monaci della potente abbazia di San Colombano di Bobbio, il territorio è inserito nei possedimenti del grande feudo monastico imperiale bobbiese. Il borgo è citato con il toponimo di Alfianum[4][5] fra i possedimenti della Carta di Wala, redatta nell'834 dall'abate di Bobbio Wala, cugino di Carlo Magno, ed in documenti successivi che confermano i possedimenti del monastro di Bobbio nei diplomi imperiali di Berengario I dell'888, nel diploma di Guido II di Spoleto dell'893, nel diploma di Lamberto II di Spoleto dell'896. Alla corte assommava l'odierno paese di Corte de' Frati con la pieve di Grumone ed il monastero, Alfianello ed altri territori limitrofi. In seguito nel X secolo la Corte d’Alfiano passò alle dipendenze del monastero di Santa Giulia di Brescia. Il toponimo del paese di Corte de' Frati, appartenente al feudo di Alfiano, inizio a chiamarsi così nel XIII secolo.
In età napoleonica, dal 1810 al 1816 si costituì il nuovo comune di Corte de' Frati, ed Alfiano ne diventò frazione, ma con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto Alfiano recuperò l'autonomia comunale e dopo l'unità d'Italia nel 1863 cambiò nome in Alfiano ed Uniti.
Nel 1868 il comune di Alfiano ed Uniti venne aggregato al comune di Corte de' Frati secondo lo schema napoleonico.[6]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Italo Feraboli | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
1990 | 1995 | Franco Guindani | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
1995 | 1995 | Giuseppe Rossetti | centro | sindaco | [9][10][11] |
1995 | 1995 | Maria Giuseppa Gargano | - | commissario prefettizio e straordinario | [8][12][13] |
1995 | 2005 | Giuseppe Rossetti | centro | sindaco | |
2005 | 2015 | Rosolino Azzali | lista civica | sindaco | |
2015 | 2020 | Rosolino Azzali | lista civica | sindaco | |
2020 | in carica | Giuseppe Rossetti | lista civica | sindaco | [1] |
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Frazioni[modifica | modifica wikitesto]
Dal 1823 è stato incorporato il comune di Grumone, ad oggi divenuto frazione.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Affluenza e risultati: Election day 20-21 settembre 2020, su elezioni.interno.gov.it. URL consultato il 23 settembre 2020.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2018.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 232.
- ^ C. Cipolla - G. Buzzi, Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII, Fonti per la Storia d'Italia, 3 VOLUMI, n.52,53,54, Roma, Tipografia del Senato, Palazzo Madama, 1918 - Corte di Alfiano Vol. III p. 85
- ^ http://www.saintcolumban.eu/sito/b-il_santo/b_07-le_fondazioni/b_07_06-bobbio/documenti/01-il_monastero_di_san_colombano_in_bobbio.pdf Testo su Saintcolumban.eu tratto da Il monastero di San Colombano in Bobbio di Alberto Attolini, Ed. Mucchi
- ^ R.D. N. 4214 del 30/01/1868
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
- ^ Dimessosi il 10 maggio 1995 per incompatibilità con la carica di giudice conciliatore al momento dell'elezione del 24 aprile
- ^ Marialuisa D'Attolico, 'Cari consiglieri ora tutti a casa', in La Provincia di Cremona, Giovedì 11 maggio 1995. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
- ^ Il neo sindaco Rossetti ora si dimette, in La Provincia di Cremona, Martedì 16 maggio 1995. URL consultato il 1º giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
- ^ Dal 20 maggio al 7 giugno 1995 prefettizio
- ^ Dal 7 giugno al 20 novembre 1995 straordinario
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.cortedefrati.cr.it.