Cappella de' Picenardi
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Cappella de' Picenardi comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Raffaele Leni (lista civica) dal 27-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°09′34″N 10°13′52″E / 45.159444°N 10.231111°E | ||
Altitudine | 42 m s.l.m. | ||
Superficie | 14,2 km² | ||
Abitanti | 410[1] (31-12-2018) | ||
Densità | 28,87 ab./km² | ||
Frazioni | Cansero, Dosso Pallavicino, Isolello, Mottaiola, Vighizzolo | ||
Comuni confinanti | Cicognolo, Derovere, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Pieve San Giacomo, Torre de' Picenardi | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 26030 | ||
Prefisso | 0372 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 019014 | ||
Cod. catastale | B680 | ||
Targa | CR | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Nome abitanti | cappellini | ||
Patrono | Sant'Agata | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Cappella de' Picenardi nella provincia di Cremona | |||
Sito istituzionale | |||
Cappella de' Picenardi (La Capéla in dialetto cremonese) è un comune italiano di 410 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Cappella de' Picenardi è un piccolo centro abitato di antica origine, appartenuto alla Provincia Inferiore del Contado di Cremona.
Nel 1786 passò alla nuova provincia di Bozzolo (divenuta poi provincia di Casalmaggiore)[3], per tornare alla provincia di Cremona nel 1791[4].
In età napoleonica (1810) vennero aggregati a Cappella de' Picenardi i comuni limitrofi di Cansero, Dosso Pallavicino e Stilo de' Mariani[5]. Cansero e Stilo de' Mariani recuperarono l'autonomia nel 1816, in seguito all'istituzione del Regno Lombardo-Veneto[6], ma Dosso Pallavicino ne rimase frazione.
All'Unità d'Italia (1861) il comune di Cappella de' Picenardi contava 652 abitanti. Nel 1867 vennero aggregati a Cappella de' Picenardi i comuni di Cansero, Isolello e Vighizzolo[7].
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
- Stemma
«D'azzurro, inquadrato dalla croce in filetto di argento: nel primo, il liocorno rampante, d'argento; nel secondo, la stella di cinque raggi, d'oro, accompagnata da altre cinque simili stelle, più piccole, poste in circolo, dello stesso; nel terzo, le tre spighe di grano, impugnate, d'oro; nel quarto, il riccio di pastorale, d'argento. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di argento, il morto, in lettere maiuscole lapidarie romani, di nero, UBI FIDES IBI LIBERTAS. Ornamenti esteriori da Comune.» |
- Gonfalone
«Drappo di bianco con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento recante la denominazione del comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.» |
Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[9]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, gli agglomerati di Cansero, Isolello, Mottaiola e Vighizzolo[10].
Secondo l'ISTAT, il territorio comunale i centri abitati di Cappella de' Picenardi e Vighizzolo, e i nuclei abitati di Cansero e Isolello[11].
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 1927 e il 1955 la località era servita da una fermata, comune a Pieve San Giacomo, posta sulla tranvia Cremona-Asola, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[12].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Editto 26 settembre 1786 c
- ^ Dispaccio 24 gennaio 1791 a
- ^ Decreto 4 novembre 1809
- ^ Notificazione 12 febbraio 1816
- ^ Regio Decreto 14 novembre 1867, n. 4048
- ^ Stemma e Gonfalone Archiviato il 22 dicembre 2012 in Internet Archive.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Art. 4 comma 1 dello Statuto Comunale
- ^ ISTAT - Dettaglio località abitate
- ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.cappelladepicenardi.cr.it.
- Cappella de' Picenardi, su sapere.it, De Agostini.
- Lombardia Beni Culturali - Cappella de' Picenardi, su lombardiabeniculturali.it.