Cingia de' Botti
Cingia de' Botti comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fabio Rossi (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′N 10°17′E / 45.083333°N 10.283333°E |
Altitudine | 31 m s.l.m. |
Superficie | 14,36 km² |
Abitanti | 1 146[1] (31-12-2021) |
Densità | 79,81 ab./km² |
Frazioni | Cà de' Corti, Casaletto di Sotto, Mottaiola de' Coppini, Pieve Gurata, Vidiceto |
Comuni confinanti | Cella Dati, Derovere, Motta Baluffi, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Torre de' Picenardi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26042 |
Prefisso | 0375 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 019031 |
Cod. catastale | C703 |
Targa | CR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 389 GG[3] |
Nome abitanti | cingesi |
Patrono | San Giovanni Evangelista |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Cingia de' Botti (Singia in dialetto cremonese[4]) è un comune italiano di 1 146 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone del comune di Cingia de' Botti sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 1999.[5]
«Stemma partito: il primo, di azzurro, alla fascia scaccata di argento e di rosso, di due tiri e di sei pezzi; il secondo, d'oro, alla torre campanaria di Pieve Gurata, di rosso, mattonata di nero, aperta con bifora del campo, fondata sulla pianura di verde, essa torre campanaria cimata da due merli ghibellini e dalla guglia centrale, cimata dalla crocetta di nero; il tutto sotto il capo di verde, caricato dell'aquila di nero, coronata dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Lo stemma riprende quello del ramo della famiglia Botti (o Botta) di Cingia, originaria di Cremona, che si blasonava d'azzurro, alla fascia scaccata di argento e di rosso, accompagnata da tre stelle d'oro a otto raggi; al capo d'oro, caricato di un'aquila coronata di nero.[6] Il campanile raffigurato è quello di Pieve Gurata, che la tradizione fa risalire all'anno 876, uno dei più antichi esempi di architettura gotica nel territorio della diocesi di Cremona, la cui sagoma è assurta a simbolo della località.[7] Il gonfalone è un drappo di rosso.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 1888 e il 1954 Cingia de' Botti era servita da una stazione della tranvia Cremona-Casalmaggiore, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[9].
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 208, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Cingia de' Botti, decreto 1999-10-25 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 4 aprile 2022.
- ^ Alcuni cenni storici del comune di Cingia del Botti, su welfarenetwork.it. URL consultato il 4 aprile 2022.
- ^ Storia, su Unione Municipia: Motta Baluffi - Scandolara Ravara - Cingia de' Botti.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Carletti di Cingia de' Botti - famiglia italiana
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Cingia de' Botti
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.cingiadebotti.cr.it.