Gabbioneta-Binanuova

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Gabbioneta-Binanuova
comune
Gabbioneta-Binanuova – Stemma
Gabbioneta-Binanuova – Veduta
Gabbioneta-Binanuova – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoAntonio Bonazzoli (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°13′N 10°13′E / 45.216667°N 10.216667°E45.216667; 10.216667 (Gabbioneta-Binanuova)
Altitudine38 m s.l.m.
Superficie15,71 km²
Abitanti854[1] (31-12-2021)
Densità54,36 ab./km²
FrazioniBinanuova, Gabbioneta (sede comunale)
Comuni confinantiGrontardo, Ostiano, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Scandolara Ripa d'Oglio, Seniga (BS)
Altre informazioni
Cod. postale26030
Prefisso0372
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019045
Cod. catastaleD834
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[3]
Nome abitantiGabbionetesi, Binesi
Patronosant'Ambrogio (Gabbioneta); san Nicola di Bari e san Martino (Binanuova)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gabbioneta-Binanuova
Gabbioneta-Binanuova
Gabbioneta-Binanuova – Mappa
Gabbioneta-Binanuova – Mappa
Posizione del comune di Gabbioneta-Binanuova nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Gabbioneta-Binanuova (Gabiunéeda e Binanóa in dialetto cremonese[4]) è un comune italiano di 854 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 aprile 2000.[5]

«Partito: nel primo, di azzurro, al castello d'argento, murato di nero, merlato alla guelfa, le due torri merlate di tre, il fastigio merlato di sette, finestrato di otto del campo, due finestre nelle torri, sei ordinate in due fasce nel corpo del castello, il castello circondato dal muro di cortina di argento, murato di nero, su base ellittica, merlato alla guelfa di quattordici merli visibili, chiuso di nero, sormontato dal bordone di pellegrino d'argento, posto in palo; nel secondo, di argento, al leone di rosso, afferrante con le quattro zampe il ramo in palo, convesso verso la linea di partizione, fogliato di venticinque con foglie lanceolate, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello di Gabbioneta

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di Sant'Ambrogio, a Gabbioneta;
  • Oratorio della Beata Vergine di Caravaggio, a Gabbioneta;
  • Chiesa dei Santi Martino e Nicola, a Binanuova;
  • Oratorio della Beata Vergine del Patrocinio, a Binanuova.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1993 Walter Montini Democrazia Cristiana Sindaco
1995 2004 Carlo Fracassi Centro Sindaco
2004 2014 Italo Pedrini Lista civica Sindaco
2014 2019 Karin Spinelli Lista civica Sindaco
2019 in carica Antonio Bonazzoli Lista civica Sindaco

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1889 e il 1955 Gabbioneta era servita da una stazione della tranvia Cremona-Ostiano, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 291, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Gabbioneta Binanuova, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2023).
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  7. ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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