Angelo Peruzzi

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Angelo Peruzzi
Peruzzi alla Juventus nel 1996
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 181[1] cm
Peso 88[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 20 maggio 2007 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Roma
Squadre di club1
1987-1989Roma13 (-16)
1989-1990Verona29 (-38)
1990-1991Roma3 (-3)
1991-1999Juventus208 (-192)
1999-2000Inter33 (-31)
2000-2007Lazio192 (-196)
Nazionale
1989-1992Bandiera dell'Italia Italia U-2110 (-?)
1992Bandiera dell'Italia Italia olimpica2 (-?)
1995-2006Bandiera dell'Italia Italia31 (-17)
Carriera da allenatore
2008-2010Bandiera dell'Italia ItaliaColl. tecnico
2010-2012Bandiera dell'Italia Italia U-21Vice
2012SampdoriaVice
Palmarès
 Europei di calcio Under-21
Oro Spagna 1992
 Mondiali di calcio
Oro Germania 2006
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 17 dicembre 2012

Angelo Peruzzi (Blera, 16 febbraio 1970) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo portiere, club manager della Lazio e campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006.

Nel novero dei migliori portieri italiani di sempre,[2][3][4] è stato uno dei massimi esponenti del ruolo negli anni 1990 e 2000.[5][6][7][8] A livello di club ha ottenuto le maggiori soddisfazioni con la maglia della Juventus, conquistando tre campionati di Serie A, due Supercoppe di Lega, una Coppa Italia, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa UEFA. Al suo attivo altre due coppe nazionali, vinte rispettivamente con le maglie di Roma e Lazio, oltre a una terza Supercoppa italiana, vinta sempre con la Lazio.

In nazionale ha totalizzato 31 presenze, disputando l'Europeo 1996 da titolare, l'Europeo 2004 da terzo portiere e il vittorioso Mondiale 2006 da secondo; ha saltato per infortunio il Mondiale 1998, per il quale era stato convocato come titolare. Prima di approdare nella nazionale maggiore, ha preso parte agli Europei Under-21 del 1990 e del 1992, vincendo, da riserva, quest'ultima edizione; nello stesso anno ha partecipato ai Giochi olimpici di Barcellona.

A livello individuale si è aggiudicato per tre volte l'Oscar del calcio AIC come miglior portiere della serie A;[9] nel 1997 è stato inserito nella lista dei 50 candidati al Pallone d'oro, classificandosi 29º,[10][11] ed è risultato 2º nella classifica IFFHS di miglior portiere dell'anno.[12] La stessa IFFHS lo ha incluso tra i migliori portieri del periodo 1987-2011 (30º classificato).[7]

Caratteristiche tecniche

Giocatore

«Sembra la smentita in carne (pardon, muscoli) e ossa di quel vecchio detto secondo cui per fare i portieri bisogna essere un po' svitati, se non proprio matti. Angelo Peruzzi è l'esatto contrario di tutto questo.»

Soprannominato Cinghialone[8][13] e Tyson[14] in virtù della potente muscolatura, Peruzzi era un portiere dal repertorio completo,[10][15][16] preciso nel piazzamento,[17] dotato di ottima presa e riflessi pronti.[18] Valido tecnicamente,[19] dal carattere forte,[6][16][20] dava il meglio di sé nelle uscite basse[16] – gesto tecnico in cui aveva pochi eguali al mondo[8][21] – e infondeva sicurezza nella retroguardia,[22] grazie anche alla sua capacità di prodursi, se necessario, in tempestivi scatti fuori dall'area di rigore per fermare l'avversario lanciato a rete.[18][23] A dispetto di eccellenti doti acrobatiche,[19] aveva uno stile sobrio ed essenziale,[15][24] e preferiva ridurre al minimo i tuffi, muovendosi molto sulla linea di porta: era infatti dell'avviso che ciò facesse apparire più semplici le sue parate, costituendo un vantaggio psicologico nei confronti degli attaccanti.[25] Avvezzo al gioco a zona[26] e abile nell'opporsi ai rigori,[27] si rivelava spesso decisivo con pochi, importanti interventi anche quando restava a lungo inoperoso.[28] Per via della sua affidabilità, sul finire degli anni 1990 era ritenuto da molti il miglior portiere in circolazione;[5][22][29] il suo rendimento è rimasto costantemente elevato anche negli anni 2000.[30][31]

Non impeccabile coi piedi,[19][25][32] aveva tra i suoi punti deboli la tendenza agli infortuni muscolari[8][10] e la statura relativamente ridotta, che ne limitava l'efficacia nelle uscite alte,[33][34] spesso finalizzate alla respinta piuttosto che alla presa.[16] Seppur non gli facessero difetto carisma e personalità,[6][20][35] in qualche occasione è stato definito fin troppo misurato per dirigere efficacemente la difesa;[18][36] era comunque opinione diffusa che la sua compostezza fosse uno dei suoi punti di forza,[22][24] unitamente alle qualità caratteriali e umane, per le quali era molto stimato dai compagni di squadra.[30][37][38][39]

Carriera

Giocatore

Club

Roma, Verona e la squalifica
Un giovane Peruzzi alla Roma tra gli anni 1980 e 1990

Cresciuto nelle giovanili della Roma, esordisce in Serie A a 17 anni, il 13 dicembre 1987, sostituendo il portiere titolare Franco Tancredi, colpito da un petardo lanciato dagli spalti.[40] La stagione successiva si propone come alternativa allo stesso Tancredi, collezionando 12 presenze in campionato, 7 in Coppa Italia e una in Coppa UEFA.

Nella stagione 1989-1990 a 19 anni passa in prestito al Verona, dove gioca come titolare, collezionando 29 presenze. A fine stagione il Verona retrocede in Serie B.

Peruzzi torna in forza alla Roma per il campionato 1990-1991, iniziato da titolare. Tuttavia dopo tre giornate risulta protagonista insieme ad Andrea Carnevale di un episodio di doping[41] risultando positivo alla fentermina e viene pertanto squalificato per dodici mesi.[42]

Juventus

Scontata la squalifica, nella stagione 1991-1992 passa alla Juventus, dove rimarrà fino al 1999, per 4,5 miliardi di lire.[43] Nella prima stagione fa da riserva a Stefano Tacconi, il capitano della squadra alla sua ultima stagione nel club, e colleziona 6 presenze in campionato e 6 in Coppa Italia. Dalla stagione successiva Peruzzi diventa titolare fisso, ergendosi a elemento fondamentale della squadra bianconera.[44]

Nel 1993 ottiene il primo successo internazionale, con la vittoria in Coppa UEFA. Nella stagione 1994-1995 vince il suo primo scudetto, completando la stagione dopo la vittoria in Coppa Italia. Nel 1995 vince la Supercoppa italiana.

File:Angelo Peruzzi, Juventus, anni '90.JPG
Peruzzi agli esordi con la Juventus nei primi anni 1990

Nel 1996 vince la Champions League: nella finale di Roma contro l'Ajax para due rigori decisivi per la conquista della coppa, dopo che i tempi regolamentari e quelli supplementari si erano chiusi sull'1-1.[45] Nello stesso anno diviene vice-capitano della squadra[46] e vince la Supercoppa UEFA e la Coppa Intercontinentale, rispettivamente contro Paris Saint-Germain e River Plate.

Nel 1996-1997 e nel 1997-1998 vince con la Juventus due scudetti e una Supercoppa Italiana, e perde due finali di Champions League. L'elevato rendimento gli vale il Guerin d'oro 1997 (a pari merito con Gianluca Pagliuca e Lilian Thuram) e due premi consecutivi come migliore portiere AIC, oltre a un secondo e un nono posto nella corsa al titolo di portiere dell'anno IFFHS. Nel 1998-1999 gioca la sua ultima stagione a difesa della porta bianconera, che lascia dopo 301 presenze complessive tra campionato e coppe nazionali e internazionali.

Inter e Lazio

Passa all'Inter per la stagione 1999-2000, seguendo il suo allenatore Marcello Lippi.[47] In maglia nerazzurra offre un rendimento molto alto[15][48][49] e colleziona 33 presenze in campionato e 4 in Coppa Italia. A fine stagione, Sébastien Frey – anch'egli autore di un'ottima annata[50] – fa ritorno all'Inter, e Peruzzi viene ceduto alla Lazio.

Anche con i biancocelesti le sue prestazioni sono di grande spessore.[31] Vi rimane per sette anni, collezionando più di 200 presenze e vincendo due trofei: la Supercoppa italiana 2000 contro l'Inter (4-3) e la Coppa Italia 2003-2004 contro la Juventus (2-0 e 2-2 nella doppia finale). In alcune occasioni, ha indossato anche la fascia di capitano. Ha disputato difendendo la porta della Lazio tre volte la Champions League e, in campionato, ottenendo il terzo posto in due occasioni e il quarto in una.

Annuncia il suo ritiro dal calcio giocato il 29 aprile 2007 al termine del derby Roma-Lazio, finito zero a zero.[51] L'ultima presenza della carriera, a 37 anni, risale ai minuti finali di Lazio-Parma (0-0) del 20 maggio 2007, come saluto celebrativo. Si ritira dopo 620 incontri da professionista con i club (478 in Serie A).

Nazionale

«È un peccato che non abbia potuto giocare un Mondiale da titolare e credo lo meritasse. Ogni tanto pensavo che avere in panchina un portiere con le qualità, umane e tecniche, di Peruzzi fosse uno spreco.»

Ha preso parte a due Europei Under-21, nel 1990 e nel 1992, vincendo quest'ultima edizione. Nello stesso anno ha anche partecipato alle Olimpiadi.

Peruzzi (in piedi, primo da destra) in nazionale nel 1995

Escluso in extremis dall'elenco dei convocati per il Mondiale 1994 (gli viene preferito, come terzo portiere, Luca Bucci),[52][53] esordisce in nazionale il 25 marzo 1995, a 25 anni, in sostituzione dell'infortunato Gianluca Pagliuca:[54][55] la partita è Italia-Estonia (4-1), valida per le qualificazioni all'Europeo 1996. A partire dal settembre dello stesso anno, Peruzzi viene promosso titolare dal commissario tecnico Arrigo Sacchi,[54][56] e difende la porta azzurra durante il campionato d'Europa, in cui l'Italia viene eliminata al primo turno.

Come nelle squadre di club, anche in nazionale la sua carriera è stata condizionata dagli infortuni, che hanno limitato le sue presenze.[8] Ha dovuto infatti saltare il Mondiale 1998, per il quale era stato convocato come titolare da Cesare Maldini, a causa di un infortunio subito a pochi giorni dall'inizio della competizione. Al suo posto giocherà Pagliuca.[57]

Al termine del Mondiale, Peruzzi viene confermato titolare dal nuovo CT Dino Zoff,[58] ma è presto superato nelle gerarchie dall'emergente Gianluigi Buffon e da Francesco Toldo.[59] Amareggiato per le scarse possibilità di impiego, Peruzzi preferisce non prendere parte all'Europeo 2000 come terza scelta.[60]

Nel 2004, dopo cinque anni di assenza, rientra in nazionale sotto la gestione di Giovanni Trapattoni, accettando il ruolo di terzo portiere per l'Europeo 2004. Infine, a 36 anni, conquista il Mondiale 2006 come secondo portiere dietro Gianluigi Buffon, sotto la guida di Marcello Lippi.[61] Pur senza scendere in campo, si distingue come figura di spicco della selezione azzurra, guadagnandosi l'apprezzamento dei compagni di squadra.[30][39]

Conclude la carriera in nazionale con 31 presenze (17 le reti subite).

Allenatore e dirigente

Peruzzi nel 2010

Dal 2008 al 2010 fa parte dello staff della Nazionale, come collaboratore tecnico del CT Marcello Lippi. Il 22 ottobre 2010 è stato nominato vice allenatore della Nazionale Under-21, all'interno dello staff guidato da Ciro Ferrara. Il 2 luglio 2012 segue il tecnico napoletano alla Sampdoria, dove diventa il vice allenatore della squadra blucerchiata, ma complici alcuni risultati negativi inanellati, il successivo 17 dicembre Ferrara viene esonerato con lo stesso Peruzzi.

Nel luglio 2016 torna alla Lazio in veste dirigenziale, andando a ricoprire il ruolo di club manager della squadra romana.[62]

Dopo il ritiro

Nel 2010 è stato eletto consigliere comunale del Comune di Blera, paese in cui è nato e dove è tornato a risiedere al termine della propria carriera di calciatore.[63]

Statistiche

Presenze e reti nelle squadre di club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1987-1988 Bandiera dell'Italia Roma A 1 -0 CI 0 -0 - - - - - - 1 -0
1988-1989 A 12 -16 CI 7 -11 CU 1 -2 - - - 20 -29
1989-1990 Bandiera dell'Italia Verona A 29 -38 CI 1 -1 - - - - - - 30 -39
1990-1991 Bandiera dell'Italia Roma A 3 -3 CI 0 -0 CU 2 -1 - - - 5 -4
Totale Roma 16 -19 7 -11 3 -3 - - 26 -33
1991-1992 Bandiera dell'Italia Juventus A 6 -5 CI 6 -3 - - - - - - 12 -8
1992-1993 A 29 -44 CI 6 -8 CU 10 -5 - - - 45 -57
1993-1994 A 32 -23 CI 1 -1 CU 6 -4 - - - 39 -28
1994-1995 A 26 -22 CI 8 -7 CU 9 -6 - - - 43 -35
1995-1996 A 30 -26 CI 0 -0 UCL 10 -9 SI 1 -0 41 -35
1996-1997 A 29 -19 CI 2 -1 UCL 9 -6 SU+CInt 2+1 -2 + -0 43 -28
1997-1998 A 31 -25 CI 1 -1 UCL 11 -15 SI 1 -0 44 -41
1998-1999 A 25 -28 CI 0 -0 UCL 8 -6 SI 1 -2 34 -36
Totale Juventus 208 -192 24 -21 63 -51 6 -4 301 -268
1999-2000 Bandiera dell'Italia Inter A 33+1[64] -31 + -1[64] CI 4 -5 - - - - - - 38 -37
2000-2001 Bandiera dell'Italia Lazio A 29 -24 CI 0 -0 UCL 7 -9 SI 1 -3 37 -36
2001-2002 A 27 -30 CI 2 -4 UCL 8[65] -10[66] - - - 37 -44
2002-2003 A 30 -28 CI 0 -0 CU 6 -6 - - - 36 -34
2003-2004 A 27 -26 CI 0 -0 UCL 7[65] -7[67] - - - 34 -33
2004-2005 A 21 -26 CI 1 -2 CU 1 -2 SI 1 -3 24 -33
2005-2006 A 30 -38 CI 0 -0 Int 0 -0 - - - 30 -38
2006-2007 A 28 -24 CI 0 -0 - - - - - - 28 -24
Totale Lazio 192 -196 3 -6 29 -34 2 -6 226 -242
Totale carriera 478+1 -476 + -1 39 -44 95 -88 8 -10 621 -619

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-3-1995 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 4 – 1 Bandiera dell'Estonia Estonia Qual. Euro 1996 -1
29-3-1995 Kiev Ucraina Bandiera dell'Ucraina 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 1996 -
6-9-1995 Udine Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Euro 1996 -
11-11-1995 Bari Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 1996 -1
15-11-1995 Reggio Emilia Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Euro 1996 -
24-1-1996 Terni Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera del Galles Galles Amichevole - Uscita al 46’ 46’
29-5-1996 Cremona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -2
1-6-1996 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Uscita al 46’ 46’
11-6-1996 Liverpool Russia Bandiera della Russia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -1
14-6-1996 Liverpool Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -2
19-6-1996 Manchester Germania Bandiera della Germania 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 1996 - 1º turno -
22-1-1997 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole -
12-2-1997 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
29-3-1997 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Moldavia Moldavia Qual. Mondiali 1998 -
2-4-1997 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 1998 -
4-6-1997 Nantes Italia Bandiera dell'Italia 0 – 2 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Torneo di Francia -2
10-9-1997 Tbilisi Georgia Bandiera della Georgia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 1998 -
11-10-1997 Roma Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Qual. Mondiali 1998 -
15-11-1997 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Russia Russia Qual. Mondiali 1998 -
28-1-1998 Catania Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole -
22-4-1998 Parma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Amichevole - Uscita al 46’ 46’
5-9-1998 Liverpool Galles Bandiera del Galles 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2000 -
18-11-1998 Salerno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -2
16-12-1998 Roma Italia Bandiera dell'Italia 6 – 2 Bandiera delle World Stars World Stars Amichevole -2 Uscita al 46’ 46’
10-2-1999 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
28-4-2004 Genova Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Spagna Spagna Amichevole -1 Ingresso al 46’ 46’
8-6-2005 Toronto Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Amichevole -1
3-9-2005 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -1
7-9-2005 Minsk Bielorussia Bandiera della Bielorussia 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -1
8-10-2005 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Mondiali 2006 -
Totale Presenze (78º posto) 31 Reti -17

Palmarès

Giocatore

Orlando, Roberto Baggio e Peruzzi festeggiano il successo della Juventus nella Coppa Italia 1994-1995 (in alto), e Ravanelli, Peruzzi, Rampulla e Sousa con la Champions League 1995-1996 vinta dal club bianconero (in basso).

Club

Competizioni nazionali
Juventus: 1994-1995
Lazio: 2003-2004
Juventus: 1994-1995, 1996-1997, 1997-1998
Juventus: 1995, 1997
Lazio: 2000
Competizioni internazionali
Juventus: 1992-1993
Juventus: 1995-1996
Juventus: 1996
Juventus: 1996

Nazionale

Spagna 1992
Germania 2006

Individuale

Migliore portiere: 1997, 1998, 2007
1997
1996-1997, 1997-1998

Onorificenze

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b Mondiali Calcio 2006, su gazzetta.it. URL consultato il 2 agosto 2015.
  2. ^ (EN) IFFHS' Century Elections - Europe - Keeper of the Century, su rsssf.com. URL consultato il 16 luglio 2015.
  3. ^ Pietro Pinelli, Peruzzi lascia dopo il Mondiale, in Corriere della Sera, 17 febbraio 2006, p. 11.
  4. ^ Rossano Donnini, La top 100 dei portieri, in Guerin Sportivo, novembre 2013.
  5. ^ a b Maurizio Crosetti, Peruzzi e Konsel, vita da dimenticati, in la Repubblica, 16 settembre 1997. URL consultato il 5 settembre 2016.
  6. ^ a b c Enrico Currò, Nazionale, rebus Peruzzi. Forse il portiere torna a casa, su repubblica.it, 2 giugno 2004. URL consultato il 1º agosto 2016.
  7. ^ a b Buffon miglior portiere degli ultimi 25 anni, su repubblica.it, 25 gennaio 2012. URL consultato il 7 luglio 2015.
  8. ^ a b c d e Furio Zara, Peruzzi, il cinghialone che parava tutto, su corrieredellosport.it, 16 febbraio 2011. URL consultato l'8 luglio 2015.
  9. ^ Gli Oscar del calcio AIC, su iffhs.it. URL consultato il 16 luglio 2015.
  10. ^ a b c Giorgio dell'Arti, Biografia di Angelo Peruzzi, su cinquantamila.it. URL consultato il 2 gennaio 2016.
  11. ^ (EN) European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1997, su rsssf.com. URL consultato il 15 marzo 2016.
  12. ^ (EN) IFFHS' World's Best Goalkeeper of the Year 1997, su rsssf.com. URL consultato il 1º agosto 2016.
  13. ^ Stefano Cieri, Ora Peruzzi aspetta il sì di Lotito, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2007. URL consultato il 31 luglio 2015.
  14. ^ Peruzzi, il doping e quel gol fantasma: "Ora posso dire la verità…", su gazzetta.it, 16 luglio 2015. URL consultato il 24 febbraio 2016.
  15. ^ a b c Monti, p. 792.
  16. ^ a b c d Roberto Negrisolo… A pranzo col mister dei mister, su ilportiere.com, 5 giugno 2013. URL consultato il 14 gennaio 2016.
  17. ^ La sfida atto primo, su acmilan.com, 9 settembre 2006. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  18. ^ a b c Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Angelo PERUZZI, su tuttojuve.com, 17 febbraio 2014. URL consultato il 22 ottobre 2016.
  19. ^ a b c Sarti vota Marchegiani, in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 41. URL consultato il 25 maggio 2016.
  20. ^ a b Licia Granello, Peruzzi provoca: "Fatemi un'offerta", in la Repubblica, 26 maggio 1998. URL consultato il 28 novembre 2016.
  21. ^ Emanuele Gamba, Juve nelle mani del gigante, in la Repubblica, 28 maggio 1999. URL consultato il 5 settembre 2016.
  22. ^ a b c Salvatore Lo Presti, Angelo Peruzzi, in La Gazzetta dello Sport, 18 ottobre 1997. URL consultato il 29 novembre 2016.
  23. ^ Maurizio Crosetti, Peruzzi-Konsel, il duello è pari, in la Repubblica, 15 settembre 1997. URL consultato l'8 gennaio 2016.
  24. ^ a b Paolo Forcolin e Lodovico Maradei, Lo scudetto nelle mani, in La Gazzetta dello Sport, 25 marzo 1997. URL consultato il 29 novembre 2016.
  25. ^ a b Marco Ansaldo, Peruzzi: "La mia sfida con Zenga", in La Stampa, 26 febbraio 1995, p. 33. URL consultato il 25 maggio 2016.
  26. ^ Piero Serantoni, Peruzzi, sogno mondiale, in La Stampa, 19 gennaio 1994, p. 30. URL consultato il 28 dicembre 2016.
  27. ^ Luca Curino, Luigi Garlando, Andrea Elefante e Francesco Bramardo, Vieri ordina l'applauso a Peruzzi, in La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 1999. URL consultato il 28 novembre 2016.
  28. ^ Maurizio Crosetti, "La risposta che volevo", in la Repubblica, 20 aprile 1997. URL consultato il 28 novembre 2016.
  29. ^ Licia Granello, Ottimo Peruzzi, Baresi e Reiziger in picchiata, in la Repubblica, 7 aprile 1997. URL consultato il 14 dicembre 2016.
  30. ^ a b c Mancio e Totti invitano Peruzzi a ripensarci, De Rossi abbraccia l'uomo prima che il campione, Lotito spera che cambi idea, ma... "Alla Lazio siamo tutti utili e nessuno indispensabile", su ilsole24ore.com. URL consultato il 29 agosto 2016.
  31. ^ a b Luca Valdiserri, Le «uscite» di Peruzzi e i dubbi della società, in Corriere della Sera, 15 agosto 2003, p. 47 (archiviato dall'url originale).
  32. ^ Gigi Garanzini, Portieri, anche i piedi hanno le ali, in Corriere della Sera, 28 giugno 1993, p. 29.
  33. ^ Angelo Peruzzi: La nuova sfida di Angelo, su ilportiere.com, 31 luglio 2005. URL consultato il 18 marzo 2016.
  34. ^ Francesco Paolo Giordano, Una Coppa e una Signora, su rivistaundici.com, 4 giugno 2015. URL consultato il 19 dicembre 2016.
  35. ^ Giuseppe De Bellis, Essere Alessandro Del Piero, su rivistaundici.com, 17 marzo 2015. URL consultato il 19 dicembre 2016.
  36. ^ Le pagelle di Tacconi, in La Stampa, 10 ottobre 1995. URL consultato il 15 dicembre 2016.
  37. ^ Nicola Cecere, Paolo Forcolin, Salvatore Lo Presti e Carlo Laudisa, Vieri spaventa Inzaghi: «Vinceremo», in La Gazzetta dello Sport, 11 dicembre 1999. URL consultato il 28 novembre 2016.
  38. ^ Alberto Cerruti, Nicola Cecere, Luca Calamai e Gaetano Imparato, Centrocampo, Zoff cambia tutto, in La Gazzetta dello Sport, 8 ottobre 1999. URL consultato il 28 novembre 2016.
  39. ^ a b c A Buffon dispiace l'addio al calcio di Peruzzi: "Un portiere straordinario, che avrebbe meritato un Mondiale da titolare", su ilsole24ore.com. URL consultato il 29 agosto 2016.
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  64. ^ a b Spareggio per il quarto posto.
  65. ^ a b 2 presenze nel Terzo turno preliminare.
  66. ^ 3 reti subite nel Terzo turno preliminare.
  67. ^ Una rete subita nel Terzo turno preliminare.
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Bibliografia

  • Vito Galasso, L'Inter dalla A alla Z, Roma, Newton Compton, 2015, ISBN 978-88-541-8224-0.
  • Fabio Monti, PERUZZI, Angelo, in Enciclopedia dello Sport – Calcio, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa 1961-2012, Vol. 8 (1991-1992), Modena, Panini, 25 giugno 2012.

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