Camerata Cornello

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Camerata Cornello
comune
Camerata Cornello – Stemma
Camerata Cornello – Bandiera
Camerata Cornello – Veduta
Camerata Cornello – Veduta
Panorama di Camerata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoAndrea Locatelli (lista civica Impegnáti per Camerata Cornello) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°54′N 9°39′E / 45.9°N 9.65°E45.9; 9.65 (Camerata Cornello)
Altitudine570 m s.l.m.
Superficie12,94 km²
Abitanti565[2] (31-5-2021)
Densità43,66 ab./km²
FrazioniOrbrembo, Cornello dei Tasso, Darco, Costa, Bruga, Voltola, Bretto, Tassi, Garzani, Brembella, Era, Cespedosio[1]
Comuni confinantiCassiglio, Lenna, Piazza Brembana, San Giovanni Bianco, Taleggio
Altre informazioni
Cod. postale24010
Prefisso0345
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016048
Cod. catastaleB471
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 879 GG[4]
Nome abitanticameratesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Camerata Cornello
Camerata Cornello
Camerata Cornello – Mappa
Camerata Cornello – Mappa
Posizione del comune di Camerata Cornello nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Camerata Cornello [kameˈraːta koɾˈnɛlːo] (Camerada [kamɛˈɾada] in dialetto bergamasco[5][6]) è un comune italiano di 565 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato nell'alta val Brembana, sulla destra orografica del fiume Brembo, dista circa 33 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità montana della Valle Brembana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Come per molti altri borghi vicini, si pensa che i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina Valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al VI secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Scarse sono le notizie del paese anche nell'epoca medievale, quando si sa che venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, i quali diedero il permesso, a ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale.

In quest'epoca il paese, prima relegato al ruolo di frazione di San Pietro d'Orzio (frazione di San Giovanni Bianco), acquisì prima la propria autonomia assumendo il nome di Santa Maria di Camerata, poi crebbe d'importanza grazie ai traffici che, grazie alla via Mercatorum, passavano dal borgo di Camerata per dirigersi verso la Valtellina. Il mercato del paese divenne uno dei più importanti di tutta la zona, tanto da diventare motivo di scontro con i vicini paesi di Zogno e San Giovanni Bianco.

Nel 1428 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia e fu inserito nel distretto amministrativo della val Brembana, che comprendeva tutti i comuni della bassa valle fino alla Goggia, una strettoia che, situata appena fuori dal centro abitato del paese, divideva la bassa valle con quella alta. Questa dominazione garantì sgravi fiscali e numerosi privilegi, ma diede il via alla costruzione di una nuova strada, la via Priula, più agibile dai carri e dai viandanti. Questa fu edificata sul fondovalle, escludendo di fatto il centro abitato, che perse la sua importanza commerciale.

Età moderna[modifica | modifica wikitesto]

I Tasso[modifica | modifica wikitesto]

Resti del castello dei Tasso
Lo stesso argomento in dettaglio: Tasso (famiglia).

Il paese diede i natali a vari membri della famiglia Tasso, tanto che una delle frazioni riporta ancora un riferimento a loro (Cornello dei Tasso). Omodeo de Tassis, nel XIII secolo, unì alcuni parenti in un gruppo di corrieri al soldo di Venezia. Questo nucleo si componeva di 32 elementi (quasi sempre investiti con pratica di nepotismo) e veniva indicata con il termine di Compagnia dei Corrieri.

La loro abilità nel trasportare corrispondenza tra Venezia e le principali città d'Italia, in particolar modo con Milano e Roma, non fece che accrescere la loro fama, tanto da essere investiti corrieri ufficiali della corrispondenza del Papa. Il definitivo salto di qualità avvenne quando l'imperatore Massimiliano I diede loro la possibilità di lavorare all'interno del Sacro Romano Impero. A tal riguardo acquisì notevole importanza Jannetto de Tassis che, vivendo a corte, ebbe in gestione il servizio postale di Spagna e Paesi Bassi, e più tardi divenne il capostipite del casato Thurn und Taxis, che divenne una delle famiglie più ricche di quel tempo.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1863, appena dopo l'unità d'Italia, il comune assunse la denominazione definitiva di Camerata Cornello.

Il 13 luglio 1914 il paese fu teatro di un sanguinoso episodio, che lo fece balzare sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia: Simone Pianetti uccise nel giro di poche ore ben sette persone, riuscendo poi a sfuggire alla cattura nascondendosi sui monti circostanti.

A sinistra La chiesa di Cornello dei Tasso. A destra Ingresso al borgo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

La creazione di un nuovo stemma fu commissionata allo Studio Araldico di Genova con deliberazione del Consiglio comunale n. 145/16 del 18 agosto 1978[1] e venne adottato assieme al gonfalone con il decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 1981.[7]

«Inquartato: il primo d'argento, a un corno di nero, posto in fascia; il secondo d'azzurro, all'ingresso di miniera, chiusa di nero, sormontato da un badile e un piccone d'oro, posti in decusse; il terzo di rosso, a un bue d'oro, fermo su pianura di verde e accostato da due abeti d'argento; il quarto d'oro, al leone di San Marco di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nel primo quarto è riprodotto il corno postale di nero, simbolo dell'importante famiglia Tasso; nel quarto, il leone marciano fa riferimento al periodo sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Le principali attività economiche locali sono rappresentate nel secondo e terzo quarto: la miniera e gli attrezzi da minatore ricordano le cave di marmo arabescato orobico, mentre il bue e gli alberi sono simboli dell'allevamento, dell'agricoltura e dell'artigianato del legno.[8]

Il gonfalone è un drappo di rosso e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Camerata che, risalente al XVII secolo e dedicata a Santa Maria Assunta, conserva dipinti di buon pregio tra cui spiccano quelli di Francesco Zucco.

Chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dei Santi Cipriano e Cornelio risalente al XIV secolo, custodisce buoni affreschi e possiede un campanile a bifore in stile romanico.

Chiesa di San Ludovico di Tolosa[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Ludovico di Tolosa, si trova nel borgo di Bretto e la sua storia è legata a uno dei rami della famiglia Tasso: i Tasso del Bretto.[9]

A partire dal 2007 la chiesa ha subito notevoli interventi di restauro in cui, oltre alla messa in sicurezza dell'edificio, sono stati riportati alla luce due cicli di affreschi di epoche diverse: il ciclo del XVI secolo che ricopre l'abside e quello del XVII secolo lungo le pareti laterali.[10]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Centro storico di Cornello dei Tasso[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo di Cornello dei Tasso, tra i più caratteristici e i meglio conservati della Lombardia (fa parte de I borghi più belli d'Italia) grazie all'isolamento che il borgo ha vissuto negli ultimi secoli, ma anche a un recente intervento di recupero.

Palazzo Tasso[modifica | modifica wikitesto]

È anche presente il Palazzo Tasso che serviva come luogo per gli avvistamenti, data la sua posizione dominante.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2015 il comune fa parte dell'associazione Polo Culturale Mercatorum e Priula, insieme ai comuni brembani di San Giovanni Bianco e Dossena, per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici, ambientali del territorio.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Camerata Cornello era servita dall'omonima stazione posta lungo la ferrovia della Valle Brembana, attiva fra il 1906 e il 1966[12].

Il sedime di parte della linea è stato trasformato, a partire dal 2007, nella ciclovia della valle Brembana.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Francesca Maria Giudici lista civica Sindaco
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Gianfranco Lazzarini lista civica Democrazia e rinnovamento Sindaco
27 maggio 2014 25 maggio 2019 Gianfranco Lazzarini lista civica Democrazia e rinnovamento Sindaco
26 maggio 2019 in carica Andrea Locatelli lista civica Impegnati per Camerata Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Statuto del comune di Camerata Cornello (PDF), pp. 5-6.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 121, ISBN 88-11-30500-4.
  6. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  7. ^ Camerata Cornello, decreto 1981-02-03 DPR, concessione di stemma e gonfalone [collegamento interrotto], su Archivio Centrale dello Stato.
  8. ^ Camerata Cornello, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 10 novembre 2020.
  9. ^ Visita guidata alla scoperta della chiesa affrescata di San Ludovico di Tolosa nel borgo di Bretto, su bergamoavvenimenti.it, Bergamo avvenimenti. URL consultato il 7 settembre 2020.
  10. ^ Camerata Cornello: restaurati gli affreschi della chiesina del Bretto, con il ritratto del Tasso. Domenica riapertura dopo sei anni. E un libro racconta «questa meravigliosa avventura» (PDF), su pieroweb.com, L'Eco di Bergamo, 22 aprile 2009.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli, Treni e tramvie della Bergamasca, Clusone, Editrice Cesare Ferrari, 1988.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paesi e luoghi di Bergamo. Note di etimologia di oltre 1.000 toponimi, Umberto Zanetti, Bergamo, 1985.
  • Atlante storico del territorio bergamasco, Monumenta Bergomensia LXX, Paolo Oscar e Oreste Belotti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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