Felizzano: differenze tra le versioni

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Il borgo viene concesso ad [[Aleramo del Monferrato]] nel [[955]], tre anni prima della sua nomina a [[Marchesato del Monferrato|marchese]].
Il borgo viene concesso ad [[Aleramo del Monferrato]] nel [[955]], tre anni prima della sua nomina a [[Marchesato del Monferrato|marchese]].


Nel [[1135]] Ardizzone II, signore di Felizzano e cugino di [[Guglielmo V del Monferrato]], si sottomette al comune di [[Asti]], impedendo così al marchese di far valere la concessione imperiale con la quale avrebbe ereditato ogni sua proprietà.
Nel [[1135]] Ardizzone II, signore di Felizzano e cugino di [[Ranieri I del Monferrato]], si sottomette al comune di [[Asti]], impedendo così al marchese di far valere la concessione imperiale con la quale avrebbe ereditato tutte le sue terre.<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/guglielmo-v-detto-il-vecchio-marchese-di-monferrato_(Dizionario-Biografico)</ref>
Felizzano torna a [[Guglielmo V del Monferrato|Guglielmo V]], figlio di Ranieri I, nel [[1155]], in seguito alla sconfitta di Asti per mano dell'imperatore [[Federico Barbarossa]]. Il marchese decide di farne un forte, dotandolo di una possente cinta muraria e di un ospedale, che viene affidato ai [[cavalieri ospitalieri]] e dedicato a [[San Pietro]], secondo la bolla 17 aprile 1160 di [[papa Alessandro III]].
<ref>http://www.marchesimonferrato.it/2017/01/31/ranieri/</ref>
Felizzano torna a Guglielmo V nel [[1164]], in seguito alla sconfitta di Asti per mano dell'imperatore [[Federico Barbarossa]]. Il marchese decide di farne un forte, dotandolo di una possente cinta muraria e di un ospedale (luogo che, nel medioevo, non era destinato alla cura degli ammalati, ma a ospitare poveri e pellegrini).


Gli astigiani saccheggiano Felizzano nel [[1230]] e lo occupano nel [[1292]], anno di morte del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo VII]], che era prigioniero di [[Alessandria]]. Torna agli [[Aleramici]] undici anni dopo, quando [[Giovanni I del Monferrato|Giovanni I]] sottomette il comune di Asti. Nella seconda metà del [[XIV secolo]] il borgo viene conquistato da [[Galeazzo II Visconti]], [[Governanti di Milano|co-signore di Milano]].
Gli astigiani saccheggiano Felizzano nel [[1230]] e lo occupano nel [[1292]], anno di morte del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo VII]], che era prigioniero di [[Alessandria]]. Torna agli [[Aleramici]] undici anni dopo, quando [[Giovanni I del Monferrato|Giovanni I]] sottomette il comune di Asti.

Il [[re di Napoli]] [[Roberto d'Angiò]], che rivendicava il titolo di Conte del Piemonte, occupa il borgo nel [[1312]].<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-d-angio-re-di-sicilia-napoli_%28Dizionario-Biografico%29/</ref> La sconfitta dei napoletani nella [[battaglia di Gamenario]] porta Felizzano, insieme ad Alessandria, nelle terre di [[Luchino Visconti]], [[Governanti di Milano|co-signore di Milano]].
Nel [[1356]], tuttavia, torna al Monferrato, per opera del marchese [[Giovanni II del Monferrato|Giovanni II]]. La dominazione monferrina dura appena cinque anni: nel [[1361]] viene riconquistato da [[Galeazzo II Visconti]].


Nel [[1404]] entra a far parte, insieme ad Alessandria, dei possedimenti di [[Facino Cane]]. Torna a [[Milano]] alla morte del condottiero, avvenuta nel [[1412]].
Nel [[1404]] entra a far parte, insieme ad Alessandria, dei possedimenti di [[Facino Cane]]. Torna a [[Milano]] alla morte del condottiero, avvenuta nel [[1412]].
Nel [[1447]] il castello di Felizzano è assediato e distrutto dall'esercito del duca [[Carlo di Valois-Orléans]], che rivendicava Asti. Con la [[pace di Lodi]], viene ceduto a [[Giovanni IV Paleologo]], marchese del Monferrato.
Nel [[1447]] il castello di Felizzano è assediato e distrutto dall'esercito del duca [[Carlo di Valois-Orléans]], che rivendicava Asti. Viene successivamente ceduto a [[Giovanni IV Paleologo]], marchese del Monferrato, in base agli accordi previsti dalla [[pace di Lodi]].


=== Età Moderna ===
=== Età Moderna ===
[[File:Felizzano XVII secolo.jpg|miniatura|Il paese di Felizzano in una carta del XVII secolo.]]
[[File:Felizzano XVII secolo.jpg|miniatura|Felizzano in una carta del XVII secolo.]]
Nella prima metà del [[XVI secolo]], il borgo torna al [[ducato di Milano]], che apparteneva al re di [[Spagna]], a causa dell'estinzione delle famiglie [[Paleologi]] e [[Sforza]].
Nella prima metà del [[XVI secolo]], il borgo torna al [[ducato di Milano]], che apparteneva al re di [[Spagna]], a causa dell'estinzione delle famiglie [[Paleologi]] e [[Sforza]].


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; Chiesa di San Michele : Probabilmente, il culto di [[San Michele]] nel paese fu iniziato dai longobardi. La prima chiesa, [[Arte gotica|gotico]]-[[Arte romanica|romanica]], a tre navate, pare fosse destinata al servizio religioso dei militari d'istanza. Fu Marc'Antonio Platone, felizzanese, segretario del consiglio segreto del [[ducato di Milano]], l'autore dell'assetto attuale, con un rifacimento del [[1631]]. La canonica conserva due preziosi dipinti, su tavola, di [[Gandolfino da Roreto]]. Il [[campanile]], alto circa 28 m, conserva ancora l'aspetto dell'antica chiesa gotico-romanica ed è ornato alla sommità da un'armoniosa cella quadrata, in cotto a cortina.
; Chiesa di San Michele : Probabilmente, il culto di [[San Michele]] nel paese fu iniziato dai longobardi. La prima chiesa, [[Arte gotica|gotico]]-[[Arte romanica|romanica]], a tre navate, pare fosse destinata al servizio religioso dei militari d'istanza. Fu Marc'Antonio Platone, felizzanese, segretario del consiglio segreto del [[ducato di Milano]], l'autore dell'assetto attuale, con un rifacimento del [[1631]]. La canonica conserva due preziosi dipinti, su tavola, di [[Gandolfino da Roreto]]. Il [[campanile]], alto circa 28 m, conserva ancora l'aspetto dell'antica chiesa gotico-romanica ed è ornato alla sommità da un'armoniosa cella quadrata, in cotto a cortina.


; Chiesa di [[San Pietro]] : Opera risalente al [[XII secolo]], si erge sull'omonima piazza. Fino al [[1948]] ha conservato il titolo e le funzioni di [[parrocchia]]. Lo stile è romanico, il [[protiro]] è sormontato da un [[rosone]] ed è fiancheggiato da finestre con decorazioni in [[terracotta]] smaltata. Nell'edificio adiacente aveva sede l'ospedale, sorto per volontà del marchese Guglielmo V e amministrato dai [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Rodi]], come è attestato dalle dieci piastrelle in vetro di finissima fattura orientale, ora conservate nel [[presbiterio]] della chiesa.
; Chiesa di San Pietro : Opera risalente al [[1160]], si erge sull'omonima piazza. Fino al [[1948]] ha conservato il titolo e le funzioni di [[parrocchia]]. Lo stile è romanico, il [[protiro]] è sormontato da un [[rosone]] ed è fiancheggiato da finestre con decorazioni in [[terracotta]] smaltata. Dieci piastrelle di terracotta di fattura orientale, un tempo collocate sul fianco della chiesa, testimoniano l'amministrazione, da parte dei cavalieri ospitalieri, dell'antico ospedale, che aveva sede nell'edificio adiacente.


; Chiesetta di San Rocco : Situata presso il [[cimitero]], fu eretta nel [[XVI secolo]]. Possiede una pianta a tre [[Navata|navate]], delle quali la centrale, sormontata da un'ampia volta a botte, è conclusa da un'[[abside]] decorata con affreschi quattrocenteschi.
; Chiesetta di San Rocco : Situata presso il [[cimitero]], fu eretta nel [[XVI secolo]]. Possiede una pianta a tre [[Navata|navate]], delle quali la centrale, sormontata da un'ampia volta a botte, è conclusa da un'[[abside]] decorata con affreschi quattrocenteschi.


; Santuario della Madonna della Fonte : Costruzione romanico-gotica del 1164 a due [[campate]], coperte con [[volta a crociera]] e terminanti in abside, che tutt'oggi è la sola parte che conserva le antiche fattezze medievali.
; Santuario della Madonna della Fonte : Costruzione romanico-gotica del [[XII secolo]] a due [[campate]], coperte con [[volta a crociera]] e terminanti in abside, che tutt'oggi è la sola parte che conserva le antiche fattezze medievali. Anticamente faceva parte


== Società ==
== Società ==

Versione delle 18:50, 11 dic 2019

Felizzano
comune
Felizzano – Stemma
Felizzano – Veduta
Felizzano – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoLuca Cerri (lista civica) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate44°54′01″N 8°26′13″E / 44.900278°N 8.436944°E44.900278; 8.436944 (Felizzano)
Altitudine114 m s.l.m.
Superficie25,01 km²
Abitanti2 262[1] (30-9-2018)
Densità90,44 ab./km²
Comuni confinantiAltavilla Monferrato, Fubine Monferrato, Masio, Oviglio, Quargnento, Quattordio, Solero, Viarigi
Altre informazioni
Cod. postale15023
Prefisso0131
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006068
Cod. catastaleD528
TargaAL
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitantiFelizzanesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Felizzano
Felizzano
Felizzano – Mappa
Felizzano – Mappa
Mappa del comune di Felizzano all'interno della provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Felizzano (Flissan in piemontese) è un comune italiano di 2 262 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte.

Geografia fisica

Territorio

Il centro abitato è situato su un terrazzamento naturale nella pianura Padana occidentale, a 114 m s.l.m., circondato a nord, ovest e sud dalle colline del Monferrato.

Il fiume Tanaro è situato a circa un chilometro di distanza dal comune. Nella storia si ricordano diverse deviazioni artificiali del fiume rispetto al suo corso naturale; l'ultima di queste, effettuata nel XIX secolo, allontanò significativamente il Tanaro dal centro.

Clima

Felizzano è caratterizzato da un clima tipicamente padano con estati calde ed afose e inverni freddi e nebbiosi. La quantità di pioggia si misura in circa 600 mm annuali. Nel mese di gennaio, il più freddo, la temperatura media è di circa 0 °C, mentre nel mese di luglio, il più caldo, è circa 30 °C.

Storia

Età antica

Sebbene il nome suggerisca l'origine romana del borgo (fundus Felicianus, podere di Felix), non si hanno notizie certe della sua esistenza nell'antichità.

Età Medievale

La prima menzione storiografica avviene nell'anno 880, quando Carlo il Grosso, in occasione della sua incoronazione a re d'Italia, fa dono della curtis de filicianus all'arcivescovo di Milano Ansperto.

Il borgo viene concesso ad Aleramo del Monferrato nel 955, tre anni prima della sua nomina a marchese.

Nel 1135 Ardizzone II, signore di Felizzano e cugino di Ranieri I del Monferrato, si sottomette al comune di Asti, impedendo così al marchese di far valere la concessione imperiale con la quale avrebbe ereditato tutte le sue terre.[3] Felizzano torna a Guglielmo V, figlio di Ranieri I, nel 1155, in seguito alla sconfitta di Asti per mano dell'imperatore Federico Barbarossa. Il marchese decide di farne un forte, dotandolo di una possente cinta muraria e di un ospedale, che viene affidato ai cavalieri ospitalieri e dedicato a San Pietro, secondo la bolla 17 aprile 1160 di papa Alessandro III.

Gli astigiani saccheggiano Felizzano nel 1230 e lo occupano nel 1292, anno di morte del marchese Guglielmo VII, che era prigioniero di Alessandria. Torna agli Aleramici undici anni dopo, quando Giovanni I sottomette il comune di Asti.

Il re di Napoli Roberto d'Angiò, che rivendicava il titolo di Conte del Piemonte, occupa il borgo nel 1312.[4] La sconfitta dei napoletani nella battaglia di Gamenario porta Felizzano, insieme ad Alessandria, nelle terre di Luchino Visconti, co-signore di Milano. Nel 1356, tuttavia, torna al Monferrato, per opera del marchese Giovanni II. La dominazione monferrina dura appena cinque anni: nel 1361 viene riconquistato da Galeazzo II Visconti.

Nel 1404 entra a far parte, insieme ad Alessandria, dei possedimenti di Facino Cane. Torna a Milano alla morte del condottiero, avvenuta nel 1412. Nel 1447 il castello di Felizzano è assediato e distrutto dall'esercito del duca Carlo di Valois-Orléans, che rivendicava Asti. Viene successivamente ceduto a Giovanni IV Paleologo, marchese del Monferrato, in base agli accordi previsti dalla pace di Lodi.

Età Moderna

Felizzano in una carta del XVII secolo.

Nella prima metà del XVI secolo, il borgo torna al ducato di Milano, che apparteneva al re di Spagna, a causa dell'estinzione delle famiglie Paleologi e Sforza.

Nel 1617, durante la prima guerra del Monferrato, il forte, occupato da una guarnigione di mercenari trentini, viene saccheggiato e dato alle fiamme dall'esercito dei Savoia, che desideravano la sovranità sul marchesato. L'annessione al ducato sabaudo, tuttavia, avviene nel 1707, durante la guerra di successione spagnola.

Nel 1744 viene istituito il feudo di Felizzano, concesso a Francesco Evasio Paolo Sibaldi, esponente di una famiglia decurionale alessandrina. Nel 1752 quest'ultimo cede il titolo di marchese al patrizio Leonardo Colli, padre del generale Luigi Colli di Felizzano e nonno del ministro Vittorio Colli di Felizzano.

Età Contemporanea

A partire dal 1798 il Piemonte passa sotto il dominio francese. Durante questo periodo viene istituito il Cantone di Felizzano, sotto il quale vengono incorporati i comuni di Castello di Annone, Cerro Tanaro, Masio, Quargnento, Quattordio e Solero. Con la sconfitta di Napoleone e il conseguente ritorno dei Savoia, Felizzano diventa capoluogo di mandamento.

In quanto dominio sabaudo, viene incorporato dapprima nel Regno di Sardegna, nel 1847, e in seguito nel Regno d'Italia, nel 1861. Nel 1849, per abbattere i costi della ferrovia Torino-Genova, il governo sardo decide di deviare il corso del Tanaro anziché edificare due ponti, causando così l'allontanamento del fiume dal centro abitato. Della bonifica del cosiddetto Tanaro Morto si occupa l'ingegnere Emanuele de Ferrari.

Il deputato Paolo Ercole, che ricoprì la carica di sindaco e assessore del comune per gran parte della sua vita, contribuì allo sviluppo di Felizzano tramite lo stanziamento di fondi statali per la costruzione di alcune grandi opere, tra cui la pavimentazione della Strada Maestra (che in seguito fu intitolata proprio via Paolo Ercole), la costruzione del ponte sul Tanaro e dell'edificio scolastico. In seguito alla sua morte, il comune fece erigere una statua in suo onore, che fu posizionata nella piazza principale, anch'essa rinominata piazza Paolo Ercole.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture militari

Fortificazioni medievali
Erette da Guglielmo V del Monferrato a partire dal 1180, un tempo circondavano il paese. Oggi ne è rimasta traccia solo sul tratto meridionale, verso il fiume Tanaro. Erano arricchite da dodici torrioni, tre dei quali sono osservabili tutt'oggi.
Torre dei Cova
Situata nell'angolo nord-occidentale della piazza principale del paese, piazza Paolo Ercole. La sua costruzione avviene tra gli anni 1260 e 1290 e veniva utilizzata come centro di comando per l'intero sistema difensivo del castello. Degni di nota sono l'elevato soffitto a cassettoni, le feritoie a strombo, le strette finestre ogivali e la merlatura ghibellina a coda di rondine. Il tetto della torre fu sradicato da un violento temporale nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2013, e trasportato in un cortile distante una ventina di metri. La torre è stata completamente restaurata nel 2015.

Architetture Civili

Palazzo comunale
Affacciato su piazza Paolo Ercole, sorse nel XV secolo. Sul lato di via Paolo Ercole è ornato da tre finestre in cotto, realizzato con formelle ricche di motivi allegorici, del 1441.

Architetture Religiose

Chiesa di San Michele
Probabilmente, il culto di San Michele nel paese fu iniziato dai longobardi. La prima chiesa, gotico-romanica, a tre navate, pare fosse destinata al servizio religioso dei militari d'istanza. Fu Marc'Antonio Platone, felizzanese, segretario del consiglio segreto del ducato di Milano, l'autore dell'assetto attuale, con un rifacimento del 1631. La canonica conserva due preziosi dipinti, su tavola, di Gandolfino da Roreto. Il campanile, alto circa 28 m, conserva ancora l'aspetto dell'antica chiesa gotico-romanica ed è ornato alla sommità da un'armoniosa cella quadrata, in cotto a cortina.
Chiesa di San Pietro
Opera risalente al 1160, si erge sull'omonima piazza. Fino al 1948 ha conservato il titolo e le funzioni di parrocchia. Lo stile è romanico, il protiro è sormontato da un rosone ed è fiancheggiato da finestre con decorazioni in terracotta smaltata. Dieci piastrelle di terracotta di fattura orientale, un tempo collocate sul fianco della chiesa, testimoniano l'amministrazione, da parte dei cavalieri ospitalieri, dell'antico ospedale, che aveva sede nell'edificio adiacente.
Chiesetta di San Rocco
Situata presso il cimitero, fu eretta nel XVI secolo. Possiede una pianta a tre navate, delle quali la centrale, sormontata da un'ampia volta a botte, è conclusa da un'abside decorata con affreschi quattrocenteschi.
Santuario della Madonna della Fonte
Costruzione romanico-gotica del XII secolo a due campate, coperte con volta a crociera e terminanti in abside, che tutt'oggi è la sola parte che conserva le antiche fattezze medievali. Anticamente faceva parte

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Tradizioni e folclore

Una delle più antiche tradizioni del paese deriva da un fatto storico: nel 1630, il "signorotto locale" di Felizzano deviò il corso del Tanaro per irrigare i suoi campi e trarne profitto. Gli abitanti del paese entrarono in rivolta e ottennero un risarcimento in dieci monete d'argento che il signorotto avrebbe versato simbolicamente a Santo Stefano, il quale da allora divenne il patrono di Felizzano. Oggi il rito è rimasto ed è usanza che, nella messa del 26 dicembre, un bambino stacchi da un grande cero le dieci monete per porgerle al Santo di fronte alla presenza del consiglio comunale e di tutte le istituzioni del paese. Dopo le cerimonia avviene la tradizionale premiazione dei più meritevoli studenti felizzanesi e il discorso annuale del sindaco.[6]

Cultura

Istruzione

Felizzano è dotato di scuola primaria e secondaria di primo livello. Quest'ultima è frequentata anche da alunni provenienti da comuni limitrofi.

Eventi

Il principale evento è la cosiddetta Sagra dell'agnolotto, che si svolge durante la prima settimana di agosto.[7] Durante l'ultima settimana di luglio, inoltre, si svolge la Festa della Leva, che consiste in tre giorni di festeggiamenti rivolti ai ragazzi che durante l'anno entrano nell'età adulta.[8]

Infrastrutture e trasporti

Stazione di Felizzano

Strade

Felizzano è attraversato dalla SR 10. Inoltre, insieme a Quattordio, è servito dall'Autostrada A21.

Ferrovie

Felizzano è dotato di una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Torino-Genova.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 7 giugno 1990 Franco Davolio Partito Comunista Italiano Sindaco [9]
7 giugno 1990 24 aprile 1995 Luigi Cornelio Partito Socialista Italiano Sindaco [9]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gian Domenico Serralunga sinistra Sindaco [9]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Gian Domenico Serralunga lista civica Sindaco [9]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Gino Polastri lista civica Sindaco [9]
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Stefania Piantato lista civica: Felizzano per tutti Sindaco [9]
27 maggio 2014 26 maggio 2019 Luca Cerri lista civica: i love flissan Sindaco [9]
26 maggio 2019 in carica Luca Cerri lista civica: i love flissan Sindaco [9]

Note

Bibliografia

  • Luigi Pizzamiglio, Relatione de gl'vltimi progressi fatti da S.A.S. nello stato di Milano, 1617
  • Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di s. m. il re di Sardegna, 1833
  • Vittorio Angius, Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia, 1841
  • Quinto Gho, Bricciche di storia felizzanese, 1964
  • Mauro Piantato, Paolo Ercole, 1995

Altri progetti

Collegamenti esterni

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