Rivalta Bormida

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Rivalta Bormida
comune
Rivalta Bormida – Stemma
Rivalta Bormida – Veduta
Rivalta Bormida – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoClaudio Pronzato (lista civica Campanile insieme per Rivalta) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 20-9-2020)
Territorio
Coordinate44°42′39″N 8°33′10″E / 44.710833°N 8.552778°E44.710833; 8.552778 (Rivalta Bormida)
Altitudine140 m s.l.m.
Superficie10,05 km²
Abitanti1 372[1] (30-6-2023)
Densità136,52 ab./km²
Comuni confinantiCassine, Castelnuovo Bormida, Montaldo Bormida, Orsara Bormida, Strevi
Altre informazioni
Cod. postale15010
Prefisso0144
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006144
Cod. catastaleH334
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 600 GG[3]
Nome abitantirivaltesi
PatronoSan Domenico
Giorno festivo4 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rivalta Bormida
Rivalta Bormida
Rivalta Bormida – Mappa
Rivalta Bormida – Mappa
Mappa del Comune di Rivalta Bormida all'interno della Provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Rivalta Bormida (Arvàuta in piemontese) è un comune italiano di 1 372 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. È situato a 130 metri s.l.m. e si estende per circa 1000 ettari.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo risulta già attestato nel 985 (Ripa alta), quindi nel 1191 troviamo Ripalta Vallis Burmide e, nello stesso anno, Castri de Rivalta de valle Burraie. Trae il nome da una "ripa alta", sponda elevata rispetto al fiume Bormida che la costeggia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel Marchesato Aleramico fu tenuta in suffeudo dai Monferrato da Pietro Tibaldeschi (5 aprile 1477), Pietrine Bobba (27 marzo 1489), Costantino Comneno, principe di Tessaglia (24 febbraio 1492), Mercurino Arborio Gattinara (14 marzo 1521), che la lasciò alla figlia Elisa Arborio Gattinara moglie del conte Alessandro di Lignana, signora di Settimo (25 luglio 1529). Fabrizio, suo pronipote, ne fu investito col comitato (9 aprile 1637); la figlia Barbara la trasmise ai figli Giovanni Battista e Mercurino di Sannazzaro (13 luglio 1679), i cui discendenti vendettero il 2 maggio 1680, per 62.000 lire milanesi, il feudo a Giacomo Ottaviano Ghilini, marchese di Maranzana

  • 1797 - Perdita del feudo da parte dei marchesi di Maranzana a causa dell'estinzione dei diritti feudali.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'oro, alla torre di rosso, sostenuta da due orsi al naturale, ritti, con le teste rivoltate e la branca inferiore destra sollevata, il tutto terrazzato di verde, alla fascia ondata d'argento. Ornamenti esteriori di Comune.»

La fascia ondulata d'argento simboleggia la Bormida.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento ai caduti

A Rivalta vi sono due monumenti ai caduti e due lapidi, una in onore di Giuseppe Garibaldi e l'altra in onore di Giuseppe Baretti.

«Giuseppe Baretti / scrittore di rara efficacia / critico battagliero e novatore / coraggioso assertore di italianità / nella Francia e nell'Inghilterra / del secolo XVIII»

«Giuseppe Garibaldi / combattente vittorioso / per la libertà delle nazioni oppresse / traggano cittadini indistruttibile fede / nella redenzione»

Castello[modifica | modifica wikitesto]

Il castrum rivaltese presenta una forma quadrangolare con vie ortogonali formanti contrade. Dal fossato d'entrata nella città vecchia si nota il paramento in cotto delle antiche mura di cinta, in passato delimitate dalle quattro torri angolari che servivano da difesa alle due porte di accesso (la porta degli Orti a Sud e la porta della Contrada Lunga ad Est) delle quali rimane soltanto un troncone del sec. XIV.

Tra gli edifici di rilevanza storica nel centro di Rivalta figurano:

  • Palazzo Bovio della Torre (oggi sede della casa parrocchiale)
  • Palazzo Bruni (che ospita oggi un ristorante ed ampi spazi espositivi)
  • Palazzo Lignana Gattinara (secoli XVI-XVIII), antica residenza dei feudatari di Rivalta e attuale sede espositiva della Fondazione Elisabeth de Rothschild.
Parrocchiale di San Michele Arcangelo
  • Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La Pro Loco organizza diverse sagre durante il periodo estivo, tra cui la famosa "Rosticciata" che da più di quarant'anni si svolge l'ultimo sabato di Luglio e la sagra dello zucchino, ortaggio tipico del paese, durante i festeggiamenti del santo patrono San Domenico, il 4 Agosto.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 maggio 1985 21 marzo 1990 Giovanni Abrile Partito Comunista Italiano Sindaco [5]
21 maggio 1990 24 aprile 1995 Giovanni Gerolamo Briata Democrazia Cristiana Sindaco [5]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Gian Franco Ferraris centro-sinistra Sindaco [5]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Gian Franco Ferraris lista civica Sindaco [5]
15 giugno 2004 8 giugno 2009 Domenico Valter Ottria lista civica Sindaco [5]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Domenico Valter Ottria lista civica Insieme per Rivalta Sindaco [5]
26 maggio 2014 14 luglio 2014 Domenico Valter Ottria lista civica Insieme per Rivalta Sindaco [5]
14 luglio 2014 31 maggio 2015 Claudio Pronzato lista civica Insieme per Rivalta Vicesindaco reggente [5]
31 maggio 2015 20 settembre 2020 Claudio Pronzato lista civica Insieme per Rivalta campanile Sindaco [5]
20 settembre 2020 in carica Claudio Pronzato lista civica Campanile insieme per Rivalta Sindaco [5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rivalta Bormida, le radici familiari, l'opera, Atti del convegno nazionale, Rivalta Bormida, 6 settembre 1997, Rivalta Bormida, Edizioni Dell'Orso, 1997.
  • Carlo Prosperi, Gian Luigi Rapetti e Bovio della Torre, Rivalta Bormida. Vita e vicende di una villanova dalle origini alla fine del secolo XVIII, Editrice Impressioni Grafiche.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN125676561 · WorldCat Identities (ENlccn-n2001042429
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