Ascona
Ascona comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Cantone | ![]() |
Distretto | Locarno |
Amministrazione | |
Sindaco | Giorgio Gilardi (PLR) |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′25″N 8°46′25″E |
Altitudine | 205 m s.l.m. |
Superficie | 5,0 km² |
Abitanti | 5 515 (31-12-2016) |
Densità | 1 103 ab./km² |
Frazioni | Monte Verità, Moscia |
Comuni confinanti | Brissago, Centovalli, Gambarogno, Locarno, Losone, Ronco sopra Ascona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6612 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5091 |
Targa | TI |
Nome abitanti | asconesi |
Circolo | Isole |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |

Ascona (nel locale dialetto ticinese Scona -pronunciato /'ʃkona/, in tedesco Aschgunen) è un comune svizzero del Canton Ticino, sul Lago Maggiore.
A partire dagli anni sessanta del XX secolo lo sviluppo urbanistico della zona ha di fatto unito l'abitato a quello di Locarno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'origine del nome non è certa: s'ipotizzano radici celtiche (dal nome Asc-on, che significa "grande pascolo") o longobarde (da skugina, che significa "stalla").
Nelle zone di San Materno e di San Michele si trovano le tracce più antiche di insediamenti umani. Durante dei rilievi archeologici degli anni cinquanta del Novecento a San Materno sono state rinvenute una ventina di tombe appartenenti ad una necropoli databile tra l'età del bronzo e quella del ferro. Gli analoghi rilievi alla fine degli anni sessanta del Novecento sulla collina di San Michele sono stati rinvenuti numerosi frammenti di ceramica, punte di frecce, eccetera riconducibili al Neolitico.
Di epoca romana è la necropoli nei pressi del cimitero e alcuni resti di una fortezza sulla quale fu costruito in seguito il castello medioevale e la chiesa romanica di San Materno. Un'iscrizione romana è pure presente nella zona della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
D'epoca longobarda è la vasca battesimale presente nella chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano mentre sono di epoca carolingia i frammenti scultorei e le tombe presenti nella stessa chiesa.
Nel Medioevo la storia di Ascona è stata legata a quella della vicina Locarno, membri delle famiglie locarnesi dei Castelletto, degli Orelli e dei Muralto si stabilirono ad Ascona come pure membri delle famiglie milanesi dei Carcani e dei Griglioni, fuggiti a causa delle lotte tra guelfi e ghibellini e che sul lungolago di Ascona costruirono i loro castelli.
Proprietari di piccole industrie artigianali ed emigranti rientrati del borgo formarono la piccola borghesia che si affermò tra il XV e il XVI secolo. Dal 1513 Ascona, come il resto del Ticino, fu sotto il controllo dei Confederati che favorirono l'affermarsi dei borghesi e dei notabili.
Il 5 aprile 1513 il sindacato dei Cantoni sovrani svizzeri confermò ad Ascona il privilegio, già concesso dai duchi di Milano, di tenere un mercato[1].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Agli inizi del Novecento venne fondato da Ida Hoffmann (1864-1926) ed Henri Oedenkoven (1875-1935)[2] il "Sanatorium del Monte Verità"[3]. Da qui nacque la colonia del Monte Verità che consisteva in una comunità improntata su un sistema di vita alternativo che cercava il ritorno alla natura e professava una dieta vegetariana, lunghe esposizioni al sole, il naturismo e l'adesione alla filosofia teosofica.
Dai locali i frequentatori del "Monte Verità" venivano chiamati balabiott (in dialetto danzatori nudi) un po' per spregio ed un po' per pruriginosa curiosità. Tra gli ospiti si ricordano gli scrittori Hermann Hesse[4], Rainer Maria Rilke, Erich Maria Remarque e lo psicanalista Otto Gross.

Ascona è oggi un'importante località turistica, frequentata da marzo a fine ottobre e conosciuta oltre che per le vicende del Monte Verità (documentate in primis dal noto esperto d'arte Harald Szeemann), per il suo clima mite e i suggestivi paesaggi del lago Maggiore. Dal 2016 fa parte del circuito de i Borghi più belli della Svizzera.
Manifestazioni
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1946 organizza le Settimane musicali Ascona, un festival di musica classica dove si esibiscono artisti e orchestre di fama internazionale nel periodo da fine agosto a inizio ottobre. Inoltre ospita dal 1985 JazzAscona, un rinomato festival internazionale dedicato a New Orleans ed alle sonorità afro-americane, che ha luogo annualmente fra fine giugno e inizio luglio[5].
Archeologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Ad Ascona esistevano quattro castelli:[6][7]
- il castello di San Michele, un tempo situato in posizione dominante nei pressi dell'omonima chiesa;
- il castello dei Carcani, attualmente occupato da un albergo e delle cui mura sono visibili solamente i resti delle grandi porte che davano accesso alla cittadella fortificata (l'antico borgo);
- il castello di San Materno, attualmente casa di appartamenti, un tempo situato vicino all'omonimo oratorio; e
- il castello dei Grillioni (o Ghiriglioni), situato vicino al lago, edificio del quale sopravvivono due torri e parte delle mura.
I quattro castelli erano collegati tra loro tramite passaggi segreti.[6] In questo modo, quando - ad esempio - il nemico attaccava Ascona dal lago, il castello di San Michele (che aveva un'ottima vista sul lago) avvisava gli altri castelli che si preparavano alla difesa. Si dice che anche il castello di Locarno fosse collegato a questo sistema di passaggi segreti.
Collegio Papio
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 agosto 1580 muore Bartolomeo Papio che lascia per testamento i fondi per la creazione di un collegio da erigersi ad Ascona[8]. Fu così, dopo il 1584[9], viene istituito il Collegio Papio (denominato in onore del beato Bartolomeo Papio). L'istituto scolastico, di proprietà della Diocesi di Lugano, è conosciuto, tra l'altro, per il suo chiostro rinascimentale[9]. Molti furono i Capi di Stato e di Governo che visitarono il collegio.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Musei e gallerie d'arte
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Comunale d'Arte Moderna
- Museo Castello San Materno
- Fondazione Rolf Gérard
- Fondazione Ignaz e Mischa Epper
Edilizia religiosa
[modifica | modifica wikitesto]- La chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
- La chiesa di Santa Maria della Misericordia conserva notevoli affreschi tardogotici.
- Il Collegio Papio, in adiacenza alla chiesa di Santa Maria della Misericordia.
- La chiesa barocca di San Michele al castello.
- La chiesa della Madonna della Fontana, santuario risalente ai primi del Seicento.
- L'oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano.
- L'oratorio della Madonna della Ruga.
- Il Famedio e il suo muro di cinta del cimitero di Ascona.
Edilizia civile
[modifica | modifica wikitesto]- Il Palazzo Municipale fatto erigere da Bartolomeo Papio.
- La Casa Serodine (1620 circa) con preziosi stucchi in facciata.[9]
- Il Palazzo Pancaldi tardocinquecentesco, ospita il Museo comunale d'arte moderna.
- Il Lido pubblico patriziale, opera dell'architetto Livio Vacchini degli anni 1981-1986.
- Il Teatro San Materno del biennio 1927-1928 dell'architetto Carl Weidemeyer.
- L'Albergo Monte Verità e le case Selma, Aida, dei Russi e Anatta al Monte Verità.
- La Villa Tuia dell'architetto Richard J. Neutra.
- La Villa Chiara del biennio 1934-1935 eretta da Carl Weidemeyer.
- Il cimitero del 1836 con gli affreschi di Arthur Segal.
Edilizia militare
[modifica | modifica wikitesto]- Il Castello di San Michele, ricostruito in epoca longobarda e ampliato dalla famiglia Duni nei secoli XII e XIII.
- Il Castello di San Materno, trasformato in museo, conserva una cappella romanica[9] con abside semicircolare[9] dove trova posto l'affresco[9] (anch'esso romanico) della Majestas Domini.
- Il Castello della famiglia Griglioni sul lungolago.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[10]

Nella cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]- Il comune di Ascona viene citato nella canzone "Giorgio (del Lago Maggiore)" dalla cantautrice italiana Gloria Christian.
- Nella fiction "La Piovra 4", Ascona viene citata in quanto vi si trova la residenza del faccendiere Antonio Espinosa, avversario del commissario Corrado Cattani.
- Nel 1979 ospitò una puntata di Giochi senza frontiere.
- Il nome Ascona fu utilizzato dalla casa tedesca Opel per commercializzare l'omonima berlina di fascia medio-alta prodotta tra il 1970 e il 1988.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]New Orleans, dal 2021[11]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991, 34.
- ^ Henri Oedenkoven, in Dizionario storico della Svizzera.
- ^ Monte Verità, in Dizionario storico della Svizzera.
- ^ Hermann Hesse, in Dizionario storico della Svizzera.
- ^ Offbeat Staff, Six for Switzerland, Offbeat, 1º giugno 2009. URL consultato il 1º giugno 2009.
- ^ a b I castelli, su ascona-locarno.com.
- ^ Flüeler, p. 45
- ^ Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, 71
- ^ a b c d e f Flüeler, p. 46
- ^ Ufficio cantonale di statistica Bellinzona
- ^ Comune di Ascona, Gemellaggio con New Orleans, 25 settembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 5-14.
- Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, La Vesconta, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 38, 92, 124-125, 187, 189-196, 357, 379, 445, 533; Idem, I monumenti d'arte e di storia del Canton Ticino, Volume II L'alto Verbano - Il Circolo delle Isole (Ascona, Ronco, Losone e Brissago), Birkäuser Verlag, Basilea 1979, 14, 16, 18, 22, 23, 187, 197, 211, 213, 216, 218, 222, 238, 251, 269, 276, 282, 288, 294, 296, 301, 303, 306, 309, 323, 355, 363, 369, 415, 417.
- Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 98.
- Niklaus Flüeler, Guida culturale della Svizzera, Zurigo, Ex Libris Verlag AG, 1982.
- Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- Alfredo Poncini, Ascona. Visita a San Sebastiano e Santa Maria di Ascona, in «Bollettino della Società Storica Locarnese», Tipografia Pedrazzini, Locarno 1998, 89-91; Idem, Ascona. Un artistico cenotafio, ibidem, Locarno 1999, 125-127; Idem, Ascona. Pergamene ritrovate. Le 22 pergamene rinvenute all'Archivio Parrocchiale di Ascona, ibidem, 128-130; Idem, Ascona. Ritrovate alcune pagine di un messale di rito patriarchino, ibidem, Locarno 2000, 19-27; Idem, Ascona. Ecumenismo ad Ascona, ibidem, Locarno 2001, 129-131; Idem, Ascona. Il testamento di Allegranza Duni. Uno sguardo sul borgo di Ascona nel basso Medioevo, Ibidem, Locarno 2002, 9-38; Idem, Le pergamene del beneficio Duni. Uno sguardo sul borgo di Ascona nel basso Medioevo (II), ibidem, Locarno 2003, 9-32;
- Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.
- Alfredo Poncini, Il beneficio Duni e la scomunica die fratelli Spigaglia, in «Bollettino della Società Storica Locarnese», Tipografia Pedrazzini, Locarno 2004, 67-81.
- Dalmazio Ambrosioni, Pedro Pedrazzini, tra storia e modernità, Armando Dadò Editore, Locarno 2005.
- AA. VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 151, 193-200, 204, 210, 246120, 126, 153-159, 161, 166, 209.
- Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi, Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, Officina Libraria, Milano 2010.
- Stefan Lehmann, Ascona - Collina San Michele. 5000 anni di storia, Armando Dadò Editore, Locarno 2011.
- Dario Bianchi, Cristiano Castelletti, Dalmazio Ambrosioni, Pedro Pedrazzini, Armando Dadò Editore, Locarno 2012.
- Dario Bianchi, Pedro Pedrazzini e la sua idea di scultura: «Viviamo un'epoca bisognosa di bellezza», in «Rivista di Locarno» del 3 marzo 2012, Armando Dadò Editore, Locarno 2012, 43, 45.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ascona
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Ascona
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su ascona.ch.
- Rosanna Janke, Rodolfo Huber, Ascona, in Dizionario storico della Svizzera, 3 novembre 2004.
- Ufficio di statistica del Canton Ticino: Ascona, su www3.ti.ch.
- Inventario ISOS: Ascona (PDF), su dav0.bgdi.admin.ch. URL consultato l'8 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2015).
- Ascona-Locarno Tourism - Ufficio turistico, su ascona-locarno.com.
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