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Comologno

Coordinate: 46°12′13″N 8°34′34″E
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Comologno
frazione
Comologno – Veduta
Comologno – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLocarno
ComuneOnsernone
Territorio
Coordinate46°12′13″N 8°34′34″E
Altitudine1 085 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale6663
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5100
TargaTI
Nome abitanticomolognesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Comologno
Comologno

Comologno (in dialetto ticinese Comolögn[1]) è una frazione del comune svizzero di Onsernone, nel Canton Ticino (distretto di Locarno).

Geografia fisica

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Comologno con le località di Spruga,[2] Cappellino, Vocaglia[3] e Corbella[4] si trova in valle Onsernone, a 26 km da Locarno[5].

La parrocchia è stata istituita nel 1715[6] con la separazione da quella di Russo[5].

In data 11 febbraio 1951, il territorio dell'allora comune di Comologno fu colpito da una serie di valanghe durante cui andarono distrutti, tra l'altro, sia alcuni edifici situati ai Bagni di Craveggia sia il principale ponte di attraversamento della valle di Vocaglia.[7]

Il territorio del comune di Comologno prima degli accorpamenti comunali del 1995

Già comune autonomo, il 1º gennaio[senza fonte] 1995 è stato accorpato agli altri comuni soppressi di Crana e Russo per formare il comune di Onsernone.

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, costruita nel 1668 ed il 1697[5];
  • Cappelle della Via Crucis. Negli archivi del comune non vi sono documenti relativi alla costruzione delle cappelle, perché tutte sono state erette da privati. I dipinti vennero eseguiti nel 1772 e probabilmente quelli delle volte delle tre cappelle d'angolo sono da attribuirsi a Giuseppe Mattia Borgnis. Più volte risanate, hanno goduto di un restauro completo nel 2015[6];
  • Oratorio della Santa Croce in località Spruga, edificato sullo scorcio[quale?] del XVII secolo. È posto sulla strada cantonale, rivolto a oriente. È di una sola navata con un solo altare e senza sacrestia; l'ammissione e l'approvazione della cappellania avvenne il 9 febbraio 1782; sull'altare infatti campeggia un Crocifisso[6];
  • Palazzo o Castello della Barca, fatto erigere nella seconda metà del XVIII secolo da Guglielmo[8] Antonio Maria[senza fonte] Remonda[5];
  • Palazzo Gamboni, del 1730[senza fonte];
  • Palazzo Remonda o Palazzo di Sotto, a est della chiesa parrocchiale, del 1761[senza fonte];
  • Casa Enrico Barbaglia, già Remonda, del 1767[senza fonte];
La capanna Alpe Salei

Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[5]:

Abitanti censiti[12]

Infrastrutture e trasporti

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Comologno viene servito dal servizio autopostale con la linea 324[9].

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del comune patriziale di Onsernone[5] e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Il patriziato è proprietario della Capanna Alpe Salei[13], di Palazzo Gamboni e di un'osteria[senza fonte].

L'assemblea di frazione si tiene due volte l'anno, nei mesi di maggio e di novembre[senza fonte].

In passato sono state attive associazioni dilettantistiche di calcio e tiro; ancora attiva è una squadra di hockey su ghiaccio[senza fonte].

  1. ^ Ottavio Lurati Nomi di luoghi e famiglie e i loro perché?... Lombardia-Svizzera-Piemonte, Varese, Pietro Macchione ec., 2011.
  2. ^ Bianconi, p. 35.
  3. ^ Bianconi, p. 31.
  4. ^ Bianconi, p. 33.
  5. ^ a b c d e f Vasco Gamboni, Comologno, in Dizionario storico della Svizzera, 15 gennaio 2004. URL consultato il 30 settembre 2017.
  6. ^ a b c Parrocchia di Comologno, Chiesa di Comologno, 1988.
  7. ^ Galliciotti, pp. 47-49.
  8. ^ Bianconi, p. 94.
  9. ^ a b Linea Onsernone, su postauto.ch. URL consultato il 30 settembre 2017.
  10. ^ Bianconi, p. 32.
  11. ^ Bianconi, p. 33.
  12. ^ Dizionario storico della Svizzera
  13. ^ Salei, su alpi-ticinesi.ch. URL consultato il 30 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2016).
  • Fiorentino Galliciotti (a cura di), Il flagello bianco nel Ticino, Bellinzona, Arti grafiche Arturo Salvioni & co., 1953.
  • Guglielmo Buetti, Note Storiche Religiose delle Chiese e Parrocchie della Pieve di Locarno, (1902), e della Verzasca, Gambarogno, Valle Maggia e Ascona (1906), II edizione, Pedrazzini Edizioni, Locarno 1969.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 205-207.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 225.
  • Piero Bianconi, Comologno nell'Onsernone, Losone, Tipografia Poncioni, 2002 [1972], ISBN 88-85118-50-X.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN247382664 · GND (DE4557669-5
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