Vevera

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Vevera
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Piemonte
Province  Novara
Comuni Invorio
Paruzzaro
Oleggio Castello
Arona
Lunghezza12 km
Portata media1,9 m³/s
Bacino idrografico59 km²
Altitudine sorgente573 m s.l.m.
NasceMergozzolo
SfociaLago Maggiore a Arona
45°46′04″N 8°33′06.98″E / 45.767778°N 8.55194°E45.767778; 8.55194
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Il Vevera è un piccolo torrente dell'alto novarese, rientrante nel bacino idrografico del Lago Maggiore; ha una lunghezza di circa 12 km.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Nasce sulle pendici del Mottarone, nel comune di Invorio, nei pressi del colle chiamato Monte Barro e, dopo aver attraversato i comuni di Invorio, Paruzzaro e Oleggio Castello, allarga il proprio letto e si getta nel lago Maggiore, presso il centro abitato della città di Arona.

Inquinamento[modifica | modifica wikitesto]

Vi è una considerevole differenza di inquinamento fra la sorgente e la foce, a causa degli scarichi fognari della città di Arona e per diversi fattori chimici che ne alterano la qualità delle acque. Negli anni '70 lo sviluppo delle industrie nelle nascenti aree industriali , ne causarono un grave inquinamento. Il massiccio sviluppo edilizio, a seguito della apertura dello svincolo autostradale, causarono un nuovo momento di crisi, legato agli scarichi fognari dei nuovi poli urbanizzati


Regime[modifica | modifica wikitesto]

Il Vevera porta alla foce circa 1.9 m³/s. Tuttavia, in caso di piene eccezionali, può portare alla foce 200 m³/s allagando alcune zone di Arona. Nel periodo di portata minima presso l'alveo del torrente alla foce si sentono odori sgradevoli causati dall'inquinamento.[senza fonte]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Nel Vevera, nel tratto montano, quando la portata d'acqua è abbastanza elevata (dopo abbondanti piogge) si pratica il kayak.

Fauna e Flora[modifica | modifica wikitesto]

I pesci che vivono nel torrente non sono pochi ma neanche un numero esagerato. Nel tratto montano troviamo la trota, il salmerino il vairone, trota iridea e qualche ciprinide. Nella sua valle ci sono caprioli e cinghiali, mentre gli alberi che popolano la valle sono variegati e nel tratto finale le sponde sono cementificate per protezione dell'abitato di Arona.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Giuliani, Il torrente Vevera, Compagnia della Rocca, 2010.

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