Ranco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Ranco (disambigua).
Ranco
comune
Ranco – Stemma
Ranco – Bandiera
Ranco – Veduta
Ranco – Veduta
Scorcio con la chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoFrancesco Cerutti (lista civica Obiettivo Ranco) dal 27-5-2019[1]
Territorio
Coordinate45°48′N 8°34′E / 45.8°N 8.566667°E45.8; 8.566667 (Ranco)
Altitudine214 m s.l.m.
Superficie6,76 km²
Abitanti1 282[2] (31-12-2020)
Densità189,64 ab./km²
FrazioniUponne
Comuni confinantiAngera, Ispra, Lesa (NO), Meina (NO)
Altre informazioni
Cod. postale21020
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012116
Cod. catastaleH174
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 446 GG[4]
Nome abitantiranchesi
Patronosan Lorenzo Martire
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ranco
Ranco
Ranco – Mappa
Ranco – Mappa
Posizione del comune di Ranco nella provincia di Varese
Sito istituzionale

Ranco (Rànc in dialetto varesotto) è un comune italiano di 1 282 abitanti della provincia di Varese in Lombardia che si affaccia direttamente sulle sponde lombarde del Lago Maggiore.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Ranco è un paese situato a 214 metri sopra il livello del mare, che sorge sulle sponde lombarde del Lago Maggiore tra i comuni di Ispra e di Angera. Il comune si sviluppa tra il colle di San Quirico e il promontorio meridionale del Parco del Golfo della Quassa[5][6][7].

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

I massi erratici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Monumento naturale regionale del Sasso Cavallaccio.

In generale, tutta la sponda lombarda del Lago Maggiore è ricca di massi erratici. Per la sua particolare orografia, però, Ranco ne ha accumulati il maggior numero. Il materiale detritico originato dalle frane avvenute sulle Alpi, per mezzo delle glaciazioni si è infatti incagliato più frequentemente sul versante settentrionale del colle di San Quirico, nei pressi di Ranco[7][8]. Di questi massi, il più famoso è il Sasso Cavalaccio o Sass Cavalasc, monumento naturale ai sensi della Legge regionale n. 86 del 1983, adagiato sulla riva del Lago Maggiore[7]. Esistono degli itinerari specifici per ricercare queste antichissime testimonianze geologiche[9].

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome "Ranco" deriva dal verbo rancàr o roncàr che significa "abbattere", "disboscare e bruciare boschi"[9].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Principali avvenimenti storici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia della Guazzera.

Le sorti e le vicende di Ranco hanno sempre seguito quelle del limitrofo feudo di Angera e della sua Rocca. Nell'anno 1276, infatti, proprio a Ranco venne combattuta tra i Visconti e i Torriani la Battaglia della Guazzera. Nel trecento le aree di Ranco erano in parte di proprietà del monastero degli Umiliati di S. Lorenzo di Cannobbio e in parte era feudo di Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano. Nei secoli successivi tutto il territorio di Ranco passò sotto il dominio dei Borromeo, feudatari di Angera[10].

Il comune di Ranco e la sua frazione di Uponne (nome derivante da Aupone, guerriero del X secolo) vennero annesse ad Angera sia da Napoleone (1809) sia da Mussolini (1928). In entrambi i casi, tuttavia, venne ripristinato come comune autonomo al cambio di regime politico, rispettivamente nel 1816 e nel 1956[7].

Nell'anno scolastico 1940-1941 Giovanni Rodari fu maestro alle Scuole Elementari di Ranco (allora frazione di Angera). Insegnò agli alunni della terza e della quarta elementare e ne diresse gli scrutini in prima e in seconda sessione[11][12].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

All'interno dello stemma del comune di Ranco, concesso assieme al gonfalone con D.P.R. del 10 luglio 1962[13], vi sono due simboli che rappresentano le due storiche e tradizionali attività dei ranchesi: una vite che, con un grappolo d'uva, cresce su un terrazzo verde e che simboleggia l'agricoltura; mentre il pesce color argento, indica la pesca.

La blasonatura è la seguente:

«Troncato: nel primo, d'azzurro, al tralcio di vite, fruttato di un grappolo d'uva nera, sinistrata da un pampino di verde, ed accollato ad un paletto fondato su terrazzo dell'ultimo; nel secondo, d'argento ondato d'azzurro, al pesce natante al naturale. Ornamenti esteriori di Comune.[14]»

Gonfalone

«Drappo troncato di bianco e d’azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Ranco.[14]»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Istituzioni, enti e associazioni[modifica | modifica wikitesto]

Molto attiva la Pro Loco Ranco che durante l'anno organizza eventi allietando residenti e villeggianti promuovendo momenti di festa, spettacoli e simili.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1850 Ranco contava poche case e una chiesa. Tuttavia il paese, già allora, era una delle mete preferite dall'aristocrazia milanese, attratta dalla bellezza dei luoghi e dalle battute di caccia e pesca. A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, Ranco ha via via assunto la fisionomia di un tranquillo centro residenziale e di villeggiatura.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1914 e il 1940 Ranco ospitò una fermata della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[16].

È servita dalla linea autobus N20 di Autolinee Varesine.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ranco fu in provincia di Como dal 1801 al 1927.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quorum raggiunto: ecco i primi 14 (quasi) sindaci - VareseNews, 27 mag 2019
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Redazione Varese News, Il “Golfo della Quassa” diventa un parco protetto, in Varese News, 10 novembre 2005.
  6. ^ Il Golfo della Quassa, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  7. ^ a b c d Ranco, su itinerariesapori.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  8. ^ Il paese dei massi erratici, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  9. ^ a b Ranco, su lagomaggiore.net. URL consultato il 17 maggio 2016.
  10. ^ Un po' di storia, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  11. ^ Vittorio Vezzetti, Il giovane Rodari: da Omegna a Ranco, su comune.ranco.va.it. URL consultato il 17 maggio 2016.
  12. ^ Il pescatore di Rodari era uno di noi, su varesenews.it, 17 maggio 2010. URL consultato il 17 maggio 2016.
  13. ^ Ranco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  14. ^ a b Comune di Ranco, Statuto (PDF), art. 2 c. 5.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Varese, Pietro Macchione, 2014, ISBN 978-88-6570-169-0.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia