Elena Vesnina

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Elena Vesnina
(RU) Елена Веснина
Elena Vesnina nel 2017
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 176 cm
Peso 65 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 419 - 341 (55.13%)
Titoli vinti 3
Miglior ranking 13ª (20 marzo 2017)
Ranking attuale 301ª (18 aprile 2022)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 4T (2006, 2013)
Bandiera della Francia Roland Garros 3T (2015, 2017, 2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon SF (2016)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2009, 2014, 2016, 2017)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 435 - 229 (65.51%)
Titoli vinti 18
Miglior ranking 1ª (11 giugno 2018)
Ranking attuale 46ª (18 aprile 2022)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open F (2014, 2018)
Bandiera della Francia Roland Garros V (2013)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2017)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2014)
Altri tornei
 Tour Finals V (2016)
 Giochi olimpici Oro (2016)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte 23 - 17
Titoli vinti 1
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (2016)
Bandiera della Francia Roland Garros F (2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon F (2011, 2012)
Bandiera degli Stati Uniti US Open SF (2011)
Altri tornei
 Giochi olimpici Argento (2020)
Palmarès
 Fed Cup
Oro Fed Cup 2007
Oro Fed Cup 2008
Argento Fed Cup 2011
Argento Fed Cup 2015
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 aprile 2022

Elena Sergeevna Vesnina (in russo Елена Сергеевна Веснина?; Leopoli, 1º agosto 1986) è una tennista russa.

In carriera ha vinto 3 titoli WTA in singolare, tra cui il prestigioso WTA 1000 di Indian Wells nel 2017, ed ha raggunto la semifinale a Wimbledon nel 2016. Con la nazionale russa si è aggiudicata per due anni consecutivi la Fed Cup (2007 e 2008). Ha raggiunto il suo best ranking alla tredicesima posizione il 20 marzo 2017.

Ottima doppista, in questa specialità ha vinto 19 titoli WTA, tra cui tre titoli del Grande Slam (Roland Garros nel 2013, Us Open nel 2014 e Wimbledon nel 2017), le WTA Finals 2016, oltre alla medaglia d'oro olimpica nel 2016 insieme alla connazionale Ekaterina Makarova. Ha raggiunto il primo posto della classifica mondiale di doppio l’11 giugno 2018.

In doppio misto, ha vinto gli Australian Open 2016 in coppia con Bruno Soares e ha raggiunto altre tre finali Slam: due a Wimbledon (nel 2011 e nel 2012) e una all’Open di Francia (nel 2021). Completa il suo palmarès la medaglia d’argento conquistata alle Olimpiadi di Tokyo 2020 insieme ad Aslan Karacev.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Viene allenata dall'ex tennista Andrej Česnokov. Elena Vesnina è alta 176 centimetri e pesa 60 chilogrammi.[1] Debutta nel circuito professionistico nel 2002. I suoi colpi migliori sono il diritto e il rovescio. Il suo colpo più debole è il servizio. Il suo stile di gioco è simile a quello di Elena Dement'eva.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2002-2003: gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce nel circuito ITF a 16 anni, nel torneo egiziano di Giza dove viene sconfitta dalla spagnola Velasco Andreu al termine però di una lunga battaglia (4–6 7–5 6(5)–7). Ad Al Mansoura, Elena centra il suo primo successo in un tabellone ITF contro Zuzana Cerna (7–5 6–4) arrivando ai quarti contro Majstrorovic, in cui non scende in campo per via di un infortunio occorsole. Stesso risultato aAnche in doppio arriva allo stesso turno

Nel 2003, coglie a Chennai la sua prima semifinale ITF. in aprile arriva la prima finale ITF a Istanbul, senza perdere set dove, si arrende alla testa di serie n°1 Magda Mihalache. A luglio vince il suo primo titolo ITF a Balašicha, dove batte in finale la connazionale Dar'ja Čemarda per 7–5, 6–3. A Bucarest, raggiunge la terza finale ITF dell'anno: come ad Istanbul perde nell'ultimo atto, questa volta alla tedesca Voina. In settembre, a Tbilisi, vince il suo secondo titolo ITF della carriera partendo dalle qualificazioni e perdendo un solo set nel suo percorso alla finale. In ottobre, le viene offerta una wild–card per disputare le qualificazioni per il suo primo evento WTA, la Kremlin Cup: viene sconfitta all'esordio da Michaela Pastiková. La settimana dopo tenta l'approdo al main–draw del WTA di Tashkent batte la connazionale Bratčikova prima di cedere di schianto ad Adriana Barna (0–6, 0–6).

In doppio, vince tre titoli ITF, due a Bucharest e uno a Balašicha.

Termina l'anno in top-300 in singolare e in top-500 in doppio.

2004[modifica | modifica wikitesto]

A livello ITF, la stagione di Vesnina non regala alcun acuto, in quanto riesce a raggiungere solamente cinue quarti di finale come migliori risultati. Nel circuito WTA tenta nuovamente le qualificazioni alla Kremlin Cup: come nell'anno precedente, batte Bratčikova prima di arrendersi alla top-100 Claudine Schaul. In novembre, prova a entrare nel main-draw del Bell Challenge di Quebeq City: Vesnina elimina Katarina Zoricic, Kateryna Bondarenko e Jarmila Wolve senza perdere alcun set, riuscendo ad accedere nel suo primo tabellone principale a livello WTA: al primo turno, cede a Mariana Diaz-Oliva.

In doppio, vince tre titoli ITF e partecipa al suo primo evento WTA a Quebec City (perdendo all'esordio).

Termina l'anno nuovamente in top-300 in singolare; in doppio, invece, compie un notevole progresso, chiudendo ai piedi della top-200 (al n°201).

2005 - primi quarti di finale WTA in singolare; primo titolo WTA in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Il 2005 di Vesnina inizia piuttosto lentamente con uscite ai primi turni o mancando l'ingresso dalle qualificazioni ai tabelloni principali dei tornei WTA. A fine maggio, raggiunge la sua prima finale ITF a Galatina senza perdere alcun set per strada, ma deve cedere a Mariya Koryttseva. Continua ad avere difficoltà a proseguire nei tornei maggiori oltre il primo turno a Toronto e Palermo e agli US Open per poi giocare il Tashkent Open dove finalmente Vesnina riesce a spingersi fino ai quarti di finale per la prima volta in carriera nel circuito WTA, battendo Rodionova e Oblizer . Tra le ultime otto, cede alla padrona di casa Akgul Amanmuradova. Dopo qualche altro tentativo infruttuoso bissa i quarti di finale al Bell Challenge sconfiggendo Séverine Beltrame e la n°66 del mondo Antonella Serra Zanetti prima vittoria su una top-100 in carriera; ai quarti, cede a, Sofia Arvidsson. Tuttavia festeggia nel doppio il suo primo titolo della specialità in coppia con Rodionova batte il duo Dekmeijere/Harkleroad col punteggio di 6(4)–7, 6–4, 6–2.

Termina la stagione raggiungendo nel singolare quasi la top100, al posto n. 110, con un best ranking stagionale al n.102.

2006 - primo ottavo di finale slam e top-50 in singolare; prima finale in un WTA Tier II in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vesnina inizia l'anno ad Hobart, dove subisce una sconfitta all'esordio contro Llagostera Vives; tuttavia, riesce ad entrare per la prima volta in carriera in top-100 il 16 gennaio, alla centesima posizione. Coglie il primo successo di un tabellone principale di uno Slam, all'Australian Open contro la cinese Li Ting per 6–2, 6–3. Da lì s'invola nel torneo fino a scontrarsi per la prima volta contro una top-10, la connazionale Nadia Petrova agli ottavi di finale. Grazie al risultato positivo, Elena compie un balzo nel ranking, portandosi al 74º posto. Ricalibra il proprio obiettivo a Miami, dove riesce questa volta a battere la sua prima top20, la n°11 del mondo Francesca Schiavone, prima d'essere fermata ai quarti dall'altra italiana, Tatiana Golovin. A Ponte Vedra Beach, elimina Razzano un'altra top-20 Flavia Pennetta, venendo estromessa dalla qualificata Virginia Ruano Pascual. Sale così al 64º posto in classifica. Nella stagione su terra, non raccoglie piazzamenti positivi nelle prime tre uscite (Estoril, Berlino e Charleston) mentre va meglio a Strasburgo, dove centra i quarti di finale, battendo Karin Knapp e Marion Bartoli e si ferma agli ottavi. Al Roland Garros esce all'esordio, dominata da Peng Shuai. Sull'erba di Birmingham e 's-Hertogenbosch colleziona due secondi turni. Al suo primo Wimbledon coglie la vittoria su Sánchez Lorenzo col punteggio di 2–6, 6–4, 6–3. Il 7 agosto entra per la prima volta in carriera nella top-50, posizionandosi al 49º posto. A Mosca, riesce a battere la n°20 del mondo Na Li prima di arrendersi a Mauresmo, n°1 delle classifiche mondiali, in tre set lottati 7–5, 3–6, 6(3)–7. Termina l'anno al n°44 del mondo.

Doppio

Ottiene una finale WTA a Bangalore, persa da Mirza/Huber in coppia con Rodionova. Assieme a Čakvetadze, coglie il suo primo quarto di finale slam al Roland Garros, battendo due coppie quotate come Suárez/Ruano Pascual e Dulko/Kirilenko; la coppia russa viene fermata dalle cinesi Zheng/Yan in tre set. Nella parte finale di anno, Vesnina/Čakvetadze trovano il terzo turno agli US Open mentre, a Pechino, prima finale WTA, cedono ala coppia Suárez/Ruano Pascual. Chiude il 2006 al n°46 del mondo.

2007 - prime semifinali WTA in singolare; 2º titolo in doppio e top-25[modifica | modifica wikitesto]

la russa inizia l'anno a Gold Coast, dove raggiunge i quarti di finale dove si scontra con Tathiana Garbin. Partecipa all'Australian Open, dove non riesce a difendere gli ottavi dell'anno precedente uscendo al secondo turno. In seguito, va incontro a un periodo estremamente negativo, in quanto raccoglie sei sconfitte al primo turno tra Tokyo e Charleston; a Varsavia ritrova il successo contro la wild-card di casa Urszula Radwańska. Nel round successivo si arrende a Jelena Janković, n°7 del mondo. A Strasburgo trova il secondo quarto stagionale, dove perde da Marion Bartoli. Al Roland Garros, è sfortunata nel sorteggio, in quanto viene battuta al primo turno dal n°1 del mondo Justine Henin. Nella stagione su erba inizia a 'S-Hertogenbosch, dove viene sconfitta al secondo turno, perde da Angelique Kerber. A Wimbledon arriva al terzo, fermata ancora da Henin. A Cincinnati, centra i quarti di finale per la terza volta in stagione bloccata da Anna Čakvetadze. Conquista finalmente le semifinali a Forrest Hills, dove trova una dominante Virginie Razzano. Delude le aspettative agli US Open, uscendo al primo turno. Al WTA di Tashkent, replica un'altra semifinale stavolta contro Viktoryja Azaranka.. Termina l'anno al n°55 del mondo.

Doppio

In coppia con Elena Lichovceva vince il torneo di Hobart, sconfiggendo le spagnole Medina Garrigues/Ruano Pascual in finale col punteggio di 2–6, 6–1, 6–2. Escono subito all'Australian Open. In seguito, raggiungono la seconda finale dell'anno ad Anversa, dove si arrendono alle vincitrici del major australiano Black/Huber. Le due decidono di separarsi dopo Miami, dove escono al secondo turno; Vesnina decide di giocare con Vera Duševina, con la quale disputa solo due tornei (Ponte Vedra Beach e Charleston), in cui non raggiungono la semifinale. Decide quindi di tornare con Lichovceva, con cui, al primo torneo giocato assieme dopo Miami, raggiungono la finale di Varsavia: nella circostanza, le due russe vengono sconfitte da Perebyjnis e Duševina. Dopo un primo turno al Roland Garros, le due si separano definitivamente per il resto dell'anno; Vesnina non trova più nessun risultato ragguardevole in stagione, escluso un terzo turno a Wimbledon centrato con Marija Kirilenko e una semifinale a Stoccolma ottenuta con Duševina. Termina l'anno al n°45 del mondo, facendo segnare però un best-ranking al n°22 del mondo il 14 maggio, dopo la finale colta a Varsavia.

2008 - primo titolo Tier I in doppio e top-20[modifica | modifica wikitesto]

Ad Hobart centra i quarti di finale dove cede a Vera Zvonarëva,n. 2° forza del seeding. Agli Australian Open coglie il terzo turno contro Marija Šarapova. Dopo alcune uscite premature a Doha, Dubai e Indian Wells, si riprende a Miami, dove batte Lichovceva, Szávay e Harkleroad, raggiungendo i suoi primi ottavi di finale in un Tier I. Al quarto turno, perde ancora dalla n°1 del mondo Justine Henin. A Ponte Vedra, elimina la top-15 Patty Schnyder prima degli ottavi dove l'aspetta Alizé Cornet. Sulla terra, non ottiene alcun risultato di riguardo, uscendo all'esordio in molti tornei. Sull'erba, dopo un primo turno a 'S-Hertogenbosch, ottiene il secondo turno a Wimbledon, perso contro Rodina. Sul cemento americano non va meglio. Termina l'anno in peggioramento nel ranking, al n°78 del mondo.

Doppio

In doppio, gioca la prima parte dell'anno assieme a Petrova, con cui aveva gareggiato in Fed Cup: le due non vanno mai oltre il secondo turno nei quattro tornei disputati (Australian Open, Gold Coast, Doha e Dubai). A Indian Wells, decide di fare coppia con Dinara Safina: le due trionfano, battendo in finale Zheng/Yan per 6–1, 1–6, [10–8]. Per Vesnina è il primo titolo in un Tier I. con Azaranka disputa la semifinale a Ponte Vedra e a Charleston. Torna con Safina solamente per giocare il torneo di Berlino fermandosi ai quarti contro Stubbs/Peschke. Per il Roland Garros e Wimbledon, decide di fare coppia con Vera Zvonarëva: in entrambi gli impegni, non vanno oltre il secondo turno. Fanno meglio a Stanford, dove centrano la finale, persa contro Black/Huber. Le due ottengono poi i quarti alla Rogers Cup (persi ancora da Black/Huber) e poi si trasferiscono a Pechino, dove giocano il doppio femminile approdando ai quarti, dove si arrendono alle sorelle Williams. Il finale di anno la coppia russa non va mai oltre il secondo turno (compreso lo US Open). Chiude l'anno al n°18 del mondo, suo nuovo best ranking nella specialità.

2009 - le prime finali WTA, gli ottavi a Wimbledon in singolare; la prima finale slam in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'anno ad Auckland raggiungendo la sua prima finale WTA dopo aver confitto nei quarti la n°12 del mondo Caroline Wozniacki. Nell'ultimo atto viene sconfitta da Elena Dement'eva.[2] Agli Australian Open, esce di scena all'esordio contro Coin. Si qualifica poi per il tabellone principale di Dubai, dove supera Li Na e la n. 7 del mondo Kuznecova, approfitta del ritiro di Dominika Cibulková sul 4-6 6-1 4-0 in favore di Vesnina, per poi arrendersi a Kaia Kanepi. Elena ben figura anche a Indian Wells, dove arriva al terzon turno. In seguito gioca un buon torneo a Ponte Vedra Beach, dove si impone su Shuai Peng e Cibulková, per incontrare Wozniacki ch la ferma al tie-break del terzo set. Dà il via sulla stagione su terra a Charleston, dove raggiunge i quarti di finale che perde da Lisicki.si qualifica per il main draw di Madrid dove limina le due francesi Cornet e Razzano prima di cedere alla n°4 della classifica Jelena Janković. Chiude la stagione su terra con un secondo turno al Roland Garros, sconfitta da Szávay in due netti set. Sull'erba trova un grande risultato a Wimbledon, dove batte Wickmayer, Duševina, Cibulková, per la terza volta in stagione, prima di essere fermata da Dement'eva. Il cemento americano non regala particolari soddisfazioni nelle prime tre uscite: centra un secondo turno a Los Angeles (vendicandosi comunque su Szavay, a cui lascia un solo gioco) e poi due sconfitte all'esordio a Cincinnati e alla Rogers Cup. Si presenta poi a New Haven: dove supera Gisela Dulko, Samantha Stosur, Anna Čakvetadze e in semifinale rimonta un set di svantaggio ad Amelie Mauresmo. Accede alla sua seconda finale in carriera, la prima a livello premier, dove trova la danese Wozniacki che la sconfigge in due set. Agli US Open raggiunge il terzo turno, fermata da Vera Zvonarëva. L'ultimo risultato rilevante di stagione lo ottiene a Tokyo, dove, dopo aver battuto Martinez Sanchez e Vinci, si ritira contro Janković agli ottavi. Termina l'anno al n°24 del mondo (con best ranking al n°22), con un bilancio di 9 vittorie contro top-20 e 3 semifinali raggiunte in stagione.

Doppio Durante la stagione cambia diverse partner: con Szavay, ottiene il terzo turno all'Australian Open e con Niculescu i quarti a Dubai. Con Azaranka, dopo i quarti a Madrid, raggiunge la prima finale slam a Parigi, sconfiggendo coppie accreditate per il titolo come Zheng/Yan e Hsieh/Peng nel loro percorso. Ottengono anche un terzo turno a Wimbledon. Assieme a Marija Kirilenko, raggiunge i quarti di finale agli US Open. Grazie all'ottima annata, termina la stagione al n°22 del mondo con un migliore best-ranking, al n°15.

2010 - 3° e 4° finale WTA in singolare; prima finale slam in doppio[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio di anno non è particolarmente brillante: non difende la finale di Auckland fermandosi al secondo turno come negli altri quattro tornei giocati (Australian Open compreso). A Miami raggiunge gli ottavi, dove si arrende a Jelena Janković. Il primo risultato positivo della stagione giunge a Ponte Vedra Beach, dove conferma la semifinale colta nel 2009: batte Ferguson, Görges e Oudin, perdendo complessivamente solo tredici game; al penultimo atto viene sconfitta da Caroline Wozniacki, n°2 del mondo. Dopo gli ottavi a Charleston, infila 6 sconfitte consecutive al primo turno (compresi gli Slam di Parigi e Wimbledon); prova a riprendersi a Istanbul, torneo in cui si presenta in discesa nel ranking (n°60), dove elimina in semifinale Andrea Petković, accedendo alla sua prima finale stagionale, la terza in carriera cedendo a Pavljučenkova. Grazie a questo risultato, rientra in top-50, al n°49. A Cincinnati, batte la n°8 del mondo Francesca Schiavone; agli ottavi, si arrende ad Ana Ivanović. Agli US Open in cui perde al primo turno, Si presenta come sempre in forma a Tashkent, vincendo nettamente su Curenko, Savčuk e Kustova. Imponendosi su Monica Niculescu approda alla quarta finale della carriera. Come nelle tre precedenti finali, anche in questo caso non riesce a conquistare il titolo, perdendo da Alla Kudrjavceva. A Pechino, dopo un successo su Szávay in tre set, sconfigge Marija Šarapova per la prima volta in carriera, col punteggio di 7–6(3), 6–2. Agli ottavi, si arrende a Timea Bacsinszky.

Termina il 2010 al n°53 del mondo, perdendo quasi 30 posti rispetto a fine 2009.

In doppio, gioca gli Australian Open con Zheng: le due non vanno oltre il terzo turno, battute da Yan/Mattek-Sands. A Parigi, fa coppia con Cara Black, ma vengono eliminate al terzo turno da Peschke/Srebotnik. A Wimbledon, prova a fare coppia con Vera Zvonarëva: le due giungono in finale (la prima per entrambe sui prati inglesi), riuscendo a battere due coppie accreditate come le sorelle Williams (ai quarti, 3–6, 6–3, 6–4) e Dulko/Pennetta. Alla prima finale major in carriera le due russe sono sconfitte dalla coppia King/Švedova. Nell'ultimo slam stagionale, lo US Open, si fermano ai quarti di finale.

Termina l'anno al n°23 del mondo.

2011 - 5° finale WTA in singolare; 2 titoli e seconda finale slam in doppio[modifica | modifica wikitesto]

La trasferta oceanica non regala buoni risultati, solo due secondi turni (a Hobart e Auckland) e un'uscita al primo turno degli Australian Open. Male anche a Parigi e Dubai, Indian Wells e a Doha dove non passa le qualificazioni. A Miami ottiene il primo risultato positivo di stagione raggiungendo gli ottavi di finale, dove perde da Anabel Medina Garrigues. A Charleston da inizio alla stagione su terra, supera agli ottavi, la russa supera la n°5 del mondo Samantha Stosur. Ai quarti sconfigge la tedesca Görges; in semifinale Peng. Alla sua quinta finale, la seconda a livello Premier e la prima su una superficie diversa dal cemento trova la n°1 del mondo Caroline Wozniacki, che la sconfigge come nel precedente incontro a New Haven nel 2009. La russa perde così la sua quinta finale su cinque disputate. Nel resto della stagione sul mattone tritato ottiene gli ottavi di finale a Roma, riesce dopo aver eliminato la n°11 del mondo Agnieszka Radwańska. Grazie a questi risultati, rientra in top-40. Delude al Roland Garros dove esce al primo turno, battuta dalla qualificata Soler Espinosa). Sull'erba di Wimbledon esce al secondo round. Da luglio a metà ottobre non ottiene risultati eccellenti, uscendo sempre al primo o secondo turno nei sette tornei disputati (US Open compreso, dove va fuori al primo turno contro Rus). Nell'ultimo evento annuale per Vesnina, la Kremlin Cup, arriva il secondo miglior risultato stagionale: batte (Kudrjavceva e Lopes) e approfittando del walkover di Bartoli ai quarti, approda in semifinale, la seconda nel 2011 in un Premier. Nella circostanza, cede alla futura campionessa Cibulková in due netti parziali. Termina l'anno al n°57 del mondo.

Doppio

Dopo un secondo turno con Zvonarëva agli Australian Open, decide di giocare con l'indiana Mirza: le due, dopo i quarti a Doha e Dubai, vincono il primo titolo assieme a Indian Wells senza cedere alcun set e battendo Mattek-Sands/Shaughnessy in finale. Bissano il successo a Charleston sconfiggendo nuovamente Mattek-Sands/Shaughnessy per 6–4, 6–4. Dopo i quarti a Madrid prendono parte al loro primo slam assieme, il Roland Garros: le due superano i primi tre turni e poi, ai quarti, eliminano le n°1 del seeding Dulko/Pennetta. In semifinale, sconfiggono Huber/Raymond., Alla prima finale slam di coppia (la seconda per Vesnina) si arrendono alle ceche Hlaváčková/Hradecká in due set. A Wimbledon, la coppia russo-indiana riesce ad arrivare in semifinale, dove vengono eliminate nettamente da Peschke/Srebotnik. A fine anno, assieme a Marina Eraković, Elena vince il suo 6º titolo WTA in quel di Linz. Termina l'anno al n°10 del mondo, riuscendo a posizionarsi in nona piazza come suo best-ranking.

2012[modifica | modifica wikitesto]

Vesnina inizia l'anno ad Auckland, dove raggiunge i quarti battendo Rybáriková e la testa di serie n°6 Vinci. Tra le ultime otto, si arrende a Flavia Pennetta. A Hobart e agli Australian Open esce all'esordio, sconfitta da Kerber in Tasmania e da Dubois nel primo major annuale. Non va meglio a Doha e Dubai: in Qatar cede di schianto a Niculescu al primo turno (1–6, 0–6) mentre negli Emirati non passa le qualificazioni, eliminata subito da Daniilídou. A Indian Wells raggiunge il secondo turno, dove perde da McHale. A Miami va fuori al primo turno mentre a Charleston batte Dubois per poi venir estromessa da Serena Williams. A fine aprile, prende parte al torneo di Budapest: dopo aver approfittato del ritiro di Lepchenko, si impone su Ksenija Pervak,su Petra Martić e Marina Eraković nella prima semifinale dell'anno, in finale perde da Sara Errani. Il resto della stagione su terra non regala più soddisfazioni alla tennista di Leopoli, che esce all'esordio sia a Madrid (contro Serena Williams) che a Parigi (sorpresa dalla qualificata Watson). Sull'erba, ottiene gli ottavi a Birmingham, battendo Rogowska e McHale e cedendo a Melanie Oudin. A Eastbourne perde al primo turno a Kerber dopo aver passato le qualificazioni mentre a Wimbledon riesce a eliminare la 5 volte campionessa del torneo Venus Williams prima di arrendersi alla futura finalista Agnieszka Radwańska. Agli US Open raggiunge il secondo round, dove viene estromessa dalla connazionale Ekaterina Makarova. Dopo un'uscita immediata a Quebec City, partecipa al Cina Open: passa il tabellone preliminare sconfiggendo Bouchard e Govortsova. Al primo turno, elimina Mona Barthel mentre al secondo estromette in due set la n°27 del mondo Tamira Paszek. Si ferma agli ottavi contro la n°1 del mondo Azaranka. Dopo un'uscita all'esordio a Mosca, partecipa all'ITF 100K di Poitiers: raggiunge l'ultimo atto da seconda testa di serie. In finale, viene sconfitta da Monica Puig. Termina il 2012 al n°69 del mondo.

In doppio, decide di continuare la partnership con Sania Mirza: dopo una semifinale a Auckland, le due partecipano all'Australian Open, dove sono accreditate della 6ª testa di serie. Ai quarti vincono una battaglia in tre set contro Huber/Raymond. In semifinale, vengono eliminate da Kuznecova/Zvonarëva. Successivamente, raggiungono la prima finale annuale a Dubai, dove Huber/Raymond le battono nettamente. In marzo, Vesnina/Mirza riescono a confermare la finale colta un anno prima a Indian Wells: a differenza del 2011, non riescono a bissare il titolo, cedendo nuovamente a Huber/Raymond. Dopo alcune sconfitte premature, Vesnina decide di giocare con la connazionale Ekaterina Makarova. Le due raggiungono la finale nel primo torneo giocato a Madrid: cedono solo a Vinci/Errani al super-tiebreak. La settimana dopo, le russe trovano la finale anche a Roma, dove perdono nuovamente dalla coppia italiana. Anche al Roland Garros sono Errani e Vinci a fermarle, stavolta ai quarti di finale. A Wimbledon, le due perdono ancora ai quarti di finale, questa volta dalla coppia Huber/Raymond ). In seguito, partecipano al torneo olimpico di Londra: battono nettamente Wolfe/Rodionova e Grönefeld/Görges prima di arrendersi nuovamente a Huber/Raymond in due set. Agli US Open, le russe vengono eliminate da Lisicki/Peng al terzo turno. A Pechino, Vesnina/Makerova vincono il loro primo titolo assieme, sconfiggendo Llagostera Vives/Mirza con un doppio 7–5 nell'ultimo atto. La settimana successiva, le due ottengono il secondo titolo stagionale nella Kremlin Cup, superando in finale le connazionali Petrova/Kirilenko per [10-8] al super-tiebreak. Dopo l'ottima annata, Elena termina al n°9 del mondo.

2013 - il primo titolo WTA e il primo a livello Premier; primo slam vinto e top-5 in doppio[modifica | modifica wikitesto]

La russa inizia l'anno ad Auckland, dove raggiunge i quarti di finale battendo la wild-card Bouchard e la n°6 del seeding Švedova. Tra le ultime otto, si arrende alla n°4 del mondo Agnieszka Radwańska. Successivamente, prende parte al torneo di Hobart: al primo turno elimina la qualificata Soler Espinosa e poi rimonta un set di svantaggio a Švedova. Nei quarti, lascia 5 giochi a Jarmila Wolfe, accedendo in semifinale, dove estromette la n°8 del seeding Sloane Stephens. Vesnina conquista la sua settima finale in carriera e, finalmente, dopo sei tentativi falliti precedentemente, la russa riesce a cogliere il primo titolo nel circuito maggiore, superando Mona Barthel nell'ultimo atto 6–3, 6–4.[3] Subito dopo, Elena si presenta all'Australian Open, dove riesce a replicare gli ottavi di finale del 2006, battendo Garcia, la testa di serie n°21 Lepchenko e la n°16 Vinci; la sua avventura termina soltanto contro la n°1 del mondo e futura vincitrice, Viktoryja Azaranka. Grazie all'ottimo inizio di anno, Vesnina risale nel ranking, piazzandosi al 33º posto. Dopo i quarti a Pattaya (dove cede a Kirilenko), ottiene il terzo turno sia a Indian Wells che a Miami. Sulla terra, coglie i quarti a Estoril, perdendo da Anastasija Pavljučenkova in tre set. In seguito, va incontro a 3 sconfitte di fila al primo turno, tra Madrid, Roma e il Roland Garros. Si presenta poi a Eastbourne, dove all'esordio elimina la n°12 del mondo Ana Ivanović (2–6, 6–4, 6–3) e poi la padrona di casa Heather Watson. Ai quarti, batte la n°6 del mondo Li Na in due set, facendo segnare la sesta vittoria in carriera su una top-10. In semifinale, estromette la belga Yanina Wickmayer, approdando all'ottava finale in carriera, la terza a livello Premier e la prima sull'erba. Nell'ultimo atto, Vesnina lascia tre giochi alla qualificata Hampton, vincendo il suo secondo titolo in carriera, nonché il secondo del 2013. Grazie a questo successo, la russa sale al n°22 del mondo, pareggiando il suo best-ranking raggiunto nel 2009. A Wimbledon raggiunge il secondo turno, dove viene estromessa alla futura finalista Sabine Lisicki. Nella tournée su cemento americana, centra i quarti di finale a New Haven, battendo la n°10 del mondo Angelique Kerber al secondo turno e perdendo successivamenteda Koukalová. Raggiunge anche il terzo turno a Cincinnati. agli US Open viene sconfitta al secondo turno da Karin Knapp. Alla fine dell'anno, si qualifica per il "masterino" di Sofia, dove è inserita nel gruppo Sredets: la russa vince su Ivanović al tie-break del terzo e poi si impone in tre parziali su Cvetana Pironkova. Nell'ultima giornata, viene battuta da Samantha Stosur, terminando terza nel gruppo e non qualificandosi per la semifinale. Termina l'anno al n°25 del mondo.

In doppio, continua la partnership con Ekaterina Makarova: le due partono cogliendo la semifinale all'Australian Open, dove si arrendono a Vinci/Errani, per 2-6 4-6. Successivamente, le russe vincono il titolo a Indian Wells, battendo in finale Peschke/Srebotnik per [10-6] al super-tiebreak. Dopo questo successo, vanno incontro a una leggera fase negativa, ottenendo soltanto due quarti a Miami e Madrid. Si presentano poi al Roland Garros, dove sono le teste di serie n°4: arrivano ai quarti eliminando Burdette/Stephens (6-1 6-3), Bratčikova/Tanasugarn (6-1 6-4) e Janković/Lučić-Baroni (7-6(3) 6-4). Tra le ultime otto, lasciano 5 giochi a Mladenovic/Voskoboeva mentre in semifinale estromettono Hlaváčková/Hradecká con lo score di 6-4 7-5. Arrivano così alla loro prima finale slam assieme: nella circostanza, sconfiggono le campionesse in carica Errani/Vinci per 7-5 6-2. Makarova/Vesnina conquistano il loro primo major in carriera senza cedere un set nell'intero torneo.[4] Elena e Ekaterina sono la prima coppia interamente russa a vincere il Roland Garros, la seconda proveniente dall'ex-URSS dopo Zvereva/Savczenko nell'89. Sull'erba, ottengono una semifinale a Eastbourne e solo il terzo turno a Wimbledon, battute da Janković/Lučić-Baroni, che si prendono la rivincita sulla sconfitta di Parigi. Sul cemento americano, colgono dei solidi risultati: due semifinali a Toronto e Cincinnati e i quarti agli US Open (eliminate da Barty/Dellacqua). Grazie all'ottima stagione, si qualificano per le WTA Finals di Istanbul: estromettono Errani/Vinci (4-6 7-5 [10-3]), qualificandosi per la finale. Nella circostanza, vengono superate da Hsieh/Peng in due set. Elena chiude l'anno al n°5 del mondo, riuscendo a toccare la quarta posizione come best-ranking.

2014 - titolo a New York, finale in Australia e top-3 in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un secondo turno a Hobart (dove difendeva il titolo) e un primo turno agli Australian Open (dove difendeva gli ottavi), raggiunge i primi quarti di finale dell'anno a Pattaya, dove cede a Görges. A Dubai esce all'esordio (contro Venus Williams) mentre a Indian Wells, dopo il bye all'esordio, perde da Annika Beck in tre set. A Miami, successivamente al bye, batte Alison Riske con un doppio 6-2 per poi venir sconfitta da Agnieszka Radwańska, futura finalista. Vesnina si sposta poi sulla terra: a Charleston, estromette Schmiedlová (6-2 6-1) e Cetkovská (3-6 6-2 6-4) per poi perdere dalla sorpresa del torneo Jana Čepelová in tre parziali. In seguito, partecipa all'Estoril Open, dove coglie la prima semifinale dell'anno grazie ai successi su Mladenovic (6-4 6-1), Jovanovski (5-7 7-5 7-6(7)) e la n°20 del mondo Vinci (7-6(5) 4-6 7-5); nel penultimo atto, si arrende a Svetlana Kuznecova, che le lascia 4 giochi. Il resto della stagione su terra non regala buoni risultati a Vesnina, poiché raccoglie solo due vittorie in quattro tornei giocati (Strasburgo, Madrid, Roma e Parigi). A Eastbourne, non riesce a difendere il titolo, uscendo di scena al secondo turno contro Madison Keys. A causa dell'uscita prematura, scende al n°49 del mondo. Dopo un altro secondo turno a Wimbledon (battuta da Strycová), prende parte alla Rogers Cup, dove è costretta a partire dalle qualificazioni: si arrende al secondo ostacolo, rappresentato da Tereza Smitková (1-6 4-6); viene ripescata come lucky-loser e, nel tabellone principale, riesce a sconfiggere Camila Giorgi al tie-break del terzo set per poi capitolare di fronte alla compagna di doppio Ekaterina Makarova. Dopo non aver passato le quali a Cincinnati, riesce a trovare il terzo turno agli US Open, pareggiando il suo miglior risultato qui raggiunto nel 2009; al terzo turno, perde per la quinta volta in carriera da Azaranka. Chiude l'anno venendo estromessa al primo turno della Kremlin Cup dalla qualificata Siniaková. A livello di ranking, termina al n°65 del mondo.

In doppio, Vesnina/Makarova iniziano disputando l'Australian Open, dove difendevano la semifinale colta nel 2013: le due riescono a migliorare questo risultato, spingendosi sino alla finale, vincendo in tre set tutte le partite dagli ottavi in poi. Nell'ultimo atto, si arrendono alle italiane Vinci/Errani per 4-6 6-3 5-7. In seguito, le russe non ottengono ottimi risultati fino a Miami, dove centrano la seconda finale annuale: come in Australia, anche in Florida non riescono a sollevare il trofeo, perdendo contro-pronostico da Hingis/Lisicki per [5-10] al super-tiebreak. La stagione su terra si rivela disastrosa per Vesnina/Makarova: escono al secondo turno a Miami e ai quarti a Roma; a Parigi, dove difendevano il titolo, vengono sorprendentemente eliminate al secondo round da Coin/Parmentier per 3-6 7-5 3-6. Anche l'erba non è foriera di buoni risultati: le due vengono estromesse subito a Eastbourne (da Hingis/Pennetta) e al terzo turno a Wimbledon da Görges/Grönefeld. Sul cemento americano, raggiungono i quarti a Montréal e poi il secondo turno a Cincinnati. Si presentano così agli US Open senza nessun titolo all'attivo. Dopo due comodi successi, battono in tre set King/Raymond (6-3 6(4)-7 6-2), guadagnandosi la sfida ai quarti contro le sorelle Williams: le russe si impongono per 7-6(5) 6-4, accedendo alla loro prima semifinale a New York. Nella circostanza, battono Date/Strycová in due parziali, approdando alla loro terza finale slam della carriera, la sesta per Elena. Nell'ultimo atto Vesnina/Makarova superano in rimonta Hingis/Pennetta (2-6 6-3 6-2), vincendo il loro secondo slam assieme (e il primo titolo della stagione). In extremis, si qualificano per le WTA Finals di Singapore, dove si arrendono al primo turno contro Rodionova/Kudrjavceva. Vesnina termina l'anno al n°7 del mondo, migliorando però il suo best-ranking nel corso della stagione (n°3 dopo la finale a Miami).

2015: uscita dalla top-100 in singolare; finale a Wimbledon in doppio[modifica | modifica wikitesto]

La russa inizia l'anno a Auckland, dove batte Mladenovic e Konjuh in due set per poi capitolare contro la n°3 del seeding Venus Williams (2-6 4-6). Esce all'esordio agli Australian Open e a Pattaya mentre a Dubai, dopo essere stata ripescata come lucky-loser, viene eliminata al primo turno da Peng (5-7 1-6). A Doha si ritira nelle qualificazioni mentre a Indian Wells perde al secondo round da Makarova. Stessa sorte a Miami, dove viene fermata al secondo ostacolo affrontato, Alizé Cornet (4-6 1-6). Sulla terra ottiene due risultati di rilievo: i quarti a Strasburgo (sconfitta dalla wild-card Razzano) e il terzo turno a Parigi per la prima volta in carriera, dopo aver estromesso Flipkens e Hercog, entrambe in rimonta; al terzo round, si arrende nuovamente a Makarova (2-6 4-6). Sull'erba non centra nessun successo tra Eastbourne e Wimbledon. Sul cemento americano, non si qualifica per i main-draw di Toronto, Cincinnati e New Haven mentre agli US Open esce di scena al secondo turno, contro Petković. Nell'ultima parte di anno, su cinque tornei giocati, ottiene solo una vittoria. A livello di ranking, Vesnina scende al n°111 del mondo: non chiudeva fuori dalla top-100 dal 2005.

In doppio, Vesnina/Makarova non difendono la finale all'Australian Open, fermandosi ai quarti contro Mattek-Sands/Šafářová in tre set. In seguito, centrano i quarti a Dubai e la semifinale a Doha, nella quale cedono nettamente a Atawo/Spears. A Indian Wells, le russe colgono la prima finale stagionale, perdendo solo un set nel loro percorso: tuttavia, nell'ultimo atto, si arrendono a Hingis/Mirza per 3-6 4-6. Anche a Miami raggiungono la finale: come in California, anche in Florida Vesnina/Makarova vengono sconfitte da Hingis/Mirza, nuovamente in due set (5-7 1-6). Sulla terra, trovano i quarti a Madrid e poi tornano in semifinale al Roland Garros dopo due anni: a differenza di quanto successo nel 2013, le due non accedono in finale, fermate da Švedova/Dellacqua per 3-6 2-6. Dopo una semifinale a Eastbourne, Makarova/Vesnina giocano a Wimbledon, dove assieme non sono mai andate oltre i quarti di finale: questa volta, le russe superano in scioltezza i primi tre turni (perdendo solo 14 giochi in 6 set) e poi aggirano l'ostacolo dei quarti sconfiggendo Black/Raymond per 6-3 4-6 8-6. In semifinale, battono Babos/Mladenovic in tre set, approdando alla prima finale di coppia sui prati britannici; nella circostanza, trovano Hingis/Mirza, da cui hanno sempre perso nel 2015; a differenza dei precedenti due match, questo risulta molto più combattuto, ma le russe si arrendono comunque alle n°1 del seeding, con lo score di 7-5 6(4)-7 5-7, sciupando un vantaggio di 4-1 nel parziale decisivo.[5] Il cemento americano non regala alcun risultato di rilievo a Vesnina, che non gioca l'ultima parte di anno con Makarova; Elena non difende il titolo allo US Open (fermandosi al secondo turno con Bouchard) ma trionfa a Mosca assieme alla connazionale Kasatkina, conquistando l'unico titolo in doppio del 2015. A livello di ranking, scende al n°8 delle classifiche, posizione con cui chiude l'anno.

2016: semifinale a Wimbledon e nona finale WTA in singolare; oro olimpico e trionfo alle WTA Finals in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Elena inizia l'anno a Brisbane, dove passa il tabellone cadetto grazie ai successi su Patterson, Johansson e Bonaventure; al primo turno, perde da Azaranka per 2-6 0-6. Non passa le qualificazioni agli Australian Open, mancando un main-draw slam per la prima volta dal 2005; dopo un secondo turno a San Pietroburgo (sconfitta dalla qualificata Kozlova) prende parte al Premier di Doha, dove passa le quali battendo Ons Jabeur (6-4 6-1) e Naomi Broady (7-5 6-2); nel tabellone principale, estromette Caroline Garcia (6-3 7-5) e poi si impone sulla n°4 del mondo Simona Halep in rimonta (6(1)-7 6-4 6-1), centrando l'ottava vittoria in carriera su una top-10. Agli ottavi, elimina Wozniacki (che non batteva dal 2009) per 7-5 5-7 6-3, approdando ai quarti di finale di un torneo WTA dopo quasi un anno di distanza; nella circostanza, perde da Carla Suárez Navarro per 3-6 6(3)-7. Grazie all'ottimo risultato, rientra in top-100. A Miami, passa il tabellone cadetto (a differenza di quanto successole a Indian Wells) e poi al primo turno supera Čepelová in due set; al secondo turno, batte Venus Williams per 6-0 6(5)-7 6-2, riportandosi avanti negli scontri diretti contro la maggiore delle sorelle Williams (3-2). Al terzo turno, viene estromessa da Johanna Konta al tie-break del terzo. In seguito, partecipa al torneo di Charleston, dove inaugura la stagione su terra: si qualifica al main draw eliminando le spagnole Soler Espinosa e Sorribes Tormo. Nel tabellone principale, Vesnina supera Burger (7-5 6-2) e poi la n°10 del mondo Belinda Bencic con un roboante 6-1 6-1, guadagnandosi la seconda vittoria su una top-10 in stagione; agli ottavi, lascia 4 giochi a Domínguez Lino mentre nei quarti si sbarazza di Laura Siegemund con lo score di 7-5 6-4. Elena torna in una semifinale nel circuito maggiore dopo quasi due anni; nella circostanza, supera l'italiana Sara Errani per 6-4 4-6 6-2, accedendo alla sua nona finale WTA in carriera, la quarta a livello Premier e la seconda a Charleston, dopo quella persa nel 2011; nell'ultimo atto, la russa si arrende a Sloane Stephens per 6(4)-7 2-6. Grazie a questa finale, Vesnina risale ancora nel ranking, piazzandosi al n°55 delle classifiche mondiali. Il resto della stagione su terra non regala particolari sussulti a Elena, che raggiunge i quarti a Strasburgo (perdendo dalla lucky loser Razzano) e il secondo turno a Madrid e Parigi. A Eastbourne, dà il via alla parentesi stagionale erbivora: al primo turno lascia 5 giochi a Watson (6-2 6-3) mentre al secondo turno batte ancora Belinda Bencic, n°8 del mondo, questa volta con due tie-break. Raggiunge poi i quarti eliminando Brengle (7-6(2) 6-4); tra le ultime otto, cede a Karolína Plíšková in due parziali. La settimana successiva, si presenta a Wimbledon, dove nelle ultime 6 partecipazioni non è mai andata oltre il secondo turno. Al primo round, prevale su Tamira Paszek (7-5 6-2) mentre al secondo turno sconfigge Andrea Petković per 7-5 6-3; al terzo turno, rifila un doppio 7-5 a Julia Boserup, raggiungendo gli ottavi di finale, miglior risultato in carriera sui prati inglesi (al pari del quarto turno del 2009). Nella circostanza, trova la compagna di doppio Ekaterina Makarova: Elena si impone per 5-7 6-1 9-7, centrando i primi quarti slam della sua carriera in singolare. Tra le ultime otto, Vesnina lascia quattro giochi all'ex top-10 Dominika Cibulková (6-2 6-2), qualificandosi per la sua prima semifinale di Wimbledon; Vesnina è la quinta tennista russa a raggiungere tale traguardo ai Championships nel nuovo millennio, dopo Šarápova, Safina, Dement'eva e Zvonarëva. Nel penultimo atto, viene piegata dalla futura campionessa Serena Williams (2-6 0-6). Grazie allo strepitoso risultato, la russa sale al n°24 del mondo. Dopo un primo turno a Montréal, partecipa al torneo di New Haven, dove batte Camila Giorgi (6-1 6-4) e approfitta del ritiro di Kontaveit (6-4 1-0); tra le ultime otto, perde da Elina Svitolina per 3-6 1-6. Agli US Open, vince ancora su Kontaveit (7-6(4) 4-6 6-3) e poi lascia 3 giochi ad Annika Beck (6-2 6-1); al terzo turno, viene eliminata da Carla Suárez Navarro in due set. Il finale di stagione non riserva grandi risultati a Vesnina, che coglie due primi turni e un secondo turno. Grazie alla buona stagione, si qualifica per il "masterino" di Zhuhai, dove gareggia nel gruppo Rosa con Svitolina e Bertens: la russa batte l'olandese (6-4 7-6(5)) ma cede all'ucraina (4-6 2-6), non raggiungendo la semifinale. Termina il 2016 con il suo nuovo best-ranking, al n°16 del mondo.

In doppio, gioca i primi due tornei con Pavljučenkova: agli Australian Open escono di scena al terzo turno, a San Pietroburgo vengono battute ai quarti da Hingis/Mirza. In seguito, Elena sceglie Kasatkina come partner: le due ottengono la semifinale a Doha (sconfitte da Chan/Chan) come miglior risultato, poi decidono di separarsi prima di Madrid. A questo punto, Vesnina torna con la storica compagna Makarova, con cui raggiunge la semifinale nella capitale spagnola (persa da Garcia/Mladenovic) e poi la prima finale del 2016 a Roma, dove cedono al super-tiebreak a Hingis/Mirza. La settimana successiva, le russe si presentano al Roland Garros: le due trovano la quinta finale slam assieme (l'ottava complessiva per Elena) perdendo solo un set al terzo turno; nell'ultimo atto, le due si arrendono alle padrone di casa Garcia/Mladenovic con lo score di 3-6 6-2 4-6. A Wimbledon, Makarova/Vesnina escono di scena ai quarti contro le future campionesse Venus e Serena Williams (6(1)-7 6-4 2-6). A Montréal, le russe conquistano il primo titolo stagionale senza cedere set e battendo Halep/Niculescu in finale. In agosto, le due si recano a Rio de Janeiro, dove partecipano al torneo olimpico rappresentando la Russia: arrivano in semifinale senza problemi, estromettendo Rodionova/Rodionova (6-1 6-2), Mitu/Olaru (6-1 6-4) e Muguruza/Suárez Navarro (6-3 6-4). Nel penultimo atto, superano le ceche Šafářová/Strycová in due set, accedendo alla finale per l'oro; Makarova/Vesnina si aggiudicano il primo posto battendo le svizzere Bencic/Bacsinszky con un doppio 6-4, portando il primo oro della storia del tennis olimpico russo nel doppio femminile. Le due volano poi a New York, dove si fermano in semifinale contro Šafářová/Mattek-Sands. Chiudono la stagione alle WTA Finals di Singaore, dove sono accreditate della 4ª testa di serie: dopo aver disposto di Hlaváčková/Hradecká, riescono finalmente a battere Hingis/Mirza dopo cinque sconfitte su cinque scontri diretti, accedendo alla terza finale dell'anno. Nella circostanza, le russe si impongono su Šafářová/Mattek-Sands per 7-6(5) 6-3, conquistando il secondo titolo del 2016 e diventando la seconda coppia interamente russa a trionfare nel torneo dopo Kirilenko/Petrova nel 2012. Vesnina termina l'anno al n°6 delle classifiche mondiali.

2017: il trionfo a Indian Wells e la top-15 in singolare; vittoria a Wimbledon in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo due primi turni a Brisbane e Sydney, trova i primi successi annuali all'Australian Open, dove supera Bogdan (7-5 6-2) e Minella (6-3 6-3); al terzo turno, viene sorpresa dalla qualificata Brady (6(4)-7 2-6). A San Pietroburgo centra il primo quarto del 2017, dove si arrende alla n°5 del mondo Cibulková (3-6 3-6). A Doha si ferma contro Davis al secondo round (2-6 5-7) mentre a Dubai viene eliminata da Konjuh ai sedicesimi (6-3 4-6 6(4)-7). Elena si presenta poi a Indian Wells, dove in carriera non è mai andata oltre il terzo turno: dopo il bye all'esordio, batte Shelby Rogers (6-4 7-5) e poi Timea Babos (6-4 2-6 6-4); agli ottavi, sorprende la n°2 del mondo Angelique Kerber, sconfitta con un doppio 6-3 mentre ai quarti estromette Venus Williams per 6-2 4-6 6-3; per Vesnina è la prima semifinale in un Premier Mandatory: nella circostanza, lascia sette giochi a Kiki Mladenovic (6-3 6-4), accedendo alla sua decima finale WTA della carriera, di gran lunga la più importante. Nell'ultimo atto, nel derby russo contro Kuznecova, Elena riesce a prevalere per 6(6)-7 7-5 6-4, vincendo la finale più lunga della storia femminile del torneo (3 ore e 4 minuti) e conquistando il terzo titolo della sua storia tennistica in singolare. È inoltre la terza russa di sempre a conquistare il torneo californiano, dopo Šarápova e Zvonarëva. Grazie all'inaspettato trionfo, Vesnina sale al n°13 del mondo, suo best-ranking. Successivamente, perde al secondo turno sia a Miami che a Charleston dopo il bye al primo round. La stagione su terra non regala sussulti alla tennista di Leopoli, che ottiene il terzo turno al Roland Garros come miglior risultato. Sull'erba, non replica né i quarti a Eastbourne né la semifinale a Wimbledon: nel premier britannico esce agli ottavi contro Wozniacki (1-6 2-6) mentre ai Championships viene eliminata da Azaranka al secondo turno (3-6 3-6). Anche sul cemento americano non arrivano risultati confortanti: trova il secondo turno a Toronto e Cincinnati e il prino round a New Haven; solo agli US Open mette in fila due vittorie (su Blinkova e Flipkens) prima di capitolare contro Madison Keys (6-2 4-6 1-6). In Cina, coglie il terzo turno a Wuhan e Pechino: nel Premier 5 viene sconfitta dalla qualificata Sakkarī mentre nel Mandatory viene estromessa da Svitolina (2-6 5-7). Anche nel 2017 riesce a qualificarsi per il "masterino" di Zhuhai, dove è inserita nel gruppo Bouganville con Vandeweghe e Peng: dopo aver perso dall'americana (3-6 2-6), si ritira nella partita contro la padrona di casa, sul 2-6 0-1. Termina l'anno al n°18 del mondo.

In doppio, Makarova/Vesnina arrivano in finale a Brisbane, dove cedono a Mattek-Sands/Mirza in due set. Agli Australian Open escono di scena ai quarti contro Hlaváčková/Peng. A Dubai, le russe vincono il primo titolo dell'anno (e il 10° assieme), prendendosi la rivincita su Hlaváčková/Peng in finale. A Indian Wells giungono fino alla semifinale, dove vengono fermate dalle ceche Siniaková/Hradecká con un periodico 3-6; a Miami non vanno oltre i quarti, eliminate da Dabrowski/Xu. Sulla terra, difendono la finale di Roma, dove non riescono a vincere il titolo contro Chan/Hingis; al Roland Garros, non difendono invece la finale del 2016, cedendo ai quarti a Siniaková/Hradecká. Sull'erba, dopo i quarti a Eastbourne, prendono parte al torneo di Wimbledon, dove sono accrediate della seconda testa di serie: arrivano ai quarti senza perdere set contro Lepchenko/Witthöft, Dodin/Maria e Klepač/Martínez Sánchez; tra le ultime otto coppie, battono le australiane Barty/Dellacqua mentre in semifinale sconfiggono Grönefeld/Peschke; Makarova/Vesnina accedono alla seconda finale sui prati inglesi dopo quella persa del 2015 e alla loro 6° finale slam assieme. Nell'ultimo atto, le russe rifilano un doppio 6-0 a Chan/Niculescu, vincendo la finale col punteggio più netto della storia del torneo di doppio femminile; le due conquistano il terzo titolo major della carriera, il n°11 assieme e il 17° per Vesnina. Successivamente, Makarova/Vesnina riescono a trionfare alla Rogers Cup di Toronto, battendo Grönefeld/Peschke in finale 6-0, 6-4 e perdendo, complessivamente, solo 18 games in tutto il torneo. Agli US Open, la striscia di match vinti consecutivamente delle russe si ferma a 12, in quanto vengono fermate da Klepac/Martinez Sanchez al terzo turno. Nel finale di stagione, raggiungono la semifinale a Pechino e poi giocano le WTA Finals di Singapore, dove difendono il titolo: dopo aver sconfitto Gabrowski/Xu, vengono eliminate da Bertens/Larsson in semifinale (4-6 3-6). Grazie all'eccezionale stagione, Vesnina chiude la stagione al n°3 del mondo, suo best ranking nella specialità.

2018: il n°1 del mondo in doppio e la gravidanza[modifica | modifica wikitesto]

La russa inizia la stagione a Sydney, dove esce di scena al secondo turno contro Cibulková. Agli Australian Open, perde da Naomi Ōsaka al secondo turno. A San Pietroburgo e Doha viene eliminata al primo turno. A Dubai, la russa si impone su Peng (6-4 7-5) e poi sconfigge la n°6 del mondo Jelena Ostapenko in due set, accedendo al primo quarto di finale stagionale. Nella circostanza, viene estromessa dalla connazionale Kasatkina. A Indian Wells, dove difendeva il trionfo del 2017, viene battuta al terzo turno da Angelique Kerber. A causa dell'uscita prematura, scende al n°43 del mondo. A Miami viene superata al secondo turno da Konjuh. Su terra, raccoglie il terzo turno a Charleston (perdendo da Kristýna Plíšková) e poi viene eliminata al primo turno a Parigi e Madrid e al secondo in quel di Roma.

In doppio, Makarova/Vesnina iniziano l'anno giocando l'Australian Open: dopo due agevoli vittorie nei primi turni, al terzo turno si impongono su Siniaková/Krejčíková in tre set e poi battono in rimonta Dabrowski/Xu. In semifinale, prevalgono su Begu/Niculescu cogliendo la sesta finale major della carriera assieme, la seconda nello slam oceanico. Vincendo anche questo slam, le due diventerebbero la settima coppia della storia a completare il Carreer Grand Slam. Tuttavia, come successe nella finale del 2014, anche questa volta le russe devono capitolare nell'ultimo atto a Babos/Mladenovic (4-6 3-6). Successivamente, centrano la semifinale a Dubai e poi la finale a Indian Wells, dove si arrendono a Hsieh/Strycová al super-tiebreak. Dopo la semifinale di Miami (persa da Barty/Vandeweghe), Makarova/Vesnina vincono il primo titolo annuale a Madrid, vendicandosi in finale su Babos/Mladenovic per 2-6 6-4 [10-8]. L'11 giugno, Vesnina diventa la n°1 del mondo della specialità, posizione che manterrà per un mese.

Elena, a inizio ottobre, annuncia di essere in dolce attesa e il 21 novembre dà alla luce una bambina, Elizabeth.[6]

2021: il ritorno in campo, la finale a Wimbledon nel doppio e la medaglia d'argento a Tokyo nel misto[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2021, Elena annuncia il ritorno in campo, che avviene a Doha in doppio con Laura Siegemund: le due escono di scena ai quarti di finale.[7] In singolare, torna a gareggiare a Madrid, dove rimedia una sconfitta al primo turno contro Kudermetova. A Roma non si qualifica al main-draw, perdendo subito da Siegemund. Vesnina torna a disputare uno slam al Roland Garros, dove trova la prima vittoria post-rientro contro Havarcova (6-1 6-0); al secondo turno, approfitta del walk-over di Petra Kvitová, approdando al terzo turno di uno slam a quattro anni dall'ultima volta (Open di Francia 2017); nella circostanza, cede a Elena Rybakina per 1-6 4-6. Partecipa poi a Wimbledon, dove capitola contro Coco Gauff. Infine, gioca alle Olimpiadi di Tokyo, dove si impone su Ostapenko in tre set prima di perdere da Camila Giorgi.

In doppio, dopo il già citato quarto di Doha, ottiene quattro quarti di finale consecutivi con Zvonarëva (San Pietroburgo, Istanbul, Madrid e Roma). Al Roland Garros, decide di giocare con Veronika Kudermetova: le due escono al primo turno contro Friedsam/Xu. Anche a Eastbourne vengono eliminate subito da Fichman/Olmos: in due match assieme non hanno vinto nemmeno un set; si spostano poi a Wimbledon, dove colgono la loro prima vittoria insieme contro Pavljučenkova/Rybakina ; al secondo turno, battono Mattek-Sands/Mirza, mentre agli ottavi si impongono su Gauff/McNally per . Vesnina torna nei quarti di uno slam in doppio dopo l'Australian Open 2018: tra le ultime otto coppie, le russe riescono a sconfiggere la coppia n°1 del mondo Siniaková/Krejčíková in rimonta, per 6(6)-7 6-4 9-7. In semifinale, vincono un'altra battaglia contro le outsider Dolehide/Sanders; Vesnina riesce così a qualificarsi per la sua 11° finale major della carriera, la 4° sui prati inglesi. Nell'ultimo atto, Kudermetova/Vesnina incrociano Hsieh/Mertens: le russe si spingono avanti per 6-3 5-3, ottenendo anche un championship-point sul 5-4. Dopo non averlo sfruttato, perdono il parziale (7-5) e poi un lottatissimo terzo set (9-7), cedendo il titolo alle avversarie. Le due decidono poi di giocare il torneo olimpico a Tokyo: battono Friedsam/Siegemund, Bertens/Schuurs e le sorelle Kičenok; in semifinale, ritrovano le ceche Siniaková/Krejčíková, sconfitte poco tempo prima a Wimbledon: in questo caso, le n°1 del mondo si prendono la loro rivincita, sconfiggendo Vesnina/Kudermetova con lo score di 6-3 3-6 [6-10]. Nella finale per il bronzo, affrontano le sorprese brasiliane Pigossi/Stefani: dopo 2 ore e 13 minuti, la coppia russa cede non sfruttando un match-point e dovendosi così accontentare del quarto posto finale.

Nel misto, Vesnina partecipa assieme al connazionale Aslan Karacev: al primo turno, eliminano la coppia n°1 del seeding Mladenovic/Mahut, mentre nei quarti battono Świątek/Kubot. In semifinale, si impongono su Stojanović/Đoković, accedendo alla finale per l'oro. Nella circostanza, Vesnina/Karacev si arrendono ai connazionali Pavljučenkova/Rublëv non sfruttando un championship-point nel super-tiebreak. Vesnina riesce comunque a vincere l'argento, la sua seconda medaglia olimpica dopo l'oro in doppio a Rio 2016.

2024: il ritorno in campo[modifica | modifica wikitesto]

A fine 2023, Elena annuncia il suo secondo ritorno in campo, dopo la seconda gravidanza.[8]

Statistiche WTA[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (3)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
Ori Olimpici (0)
WTA Finals (0)
Premier Mandatory (1)
Premier 5 (0)
Premier (1)
International (1)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 12 gennaio 2013 Bandiera dell'Australia Moorilla Hobart International, Hobart Cemento Bandiera della Germania Mona Barthel 6–3, 6–4
2. 22 giugno 2013 Bandiera del Regno Unito AEGON International, Eastbourne Erba Bandiera degli Stati Uniti Jamie Hampton 6–2, 6–1
3. 19 marzo 2017 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento Bandiera della Russia Svetlana Kuznetsova 6(6)–7, 7–5, 6–4

Sconfitte (7)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
Argenti Olimpici (0)
WTA Finals (0)
Premier Mandatory (0)
Premier 5 (0)
Premier (3)
International (4)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 10 gennaio 2009 Bandiera della Nuova Zelanda ASB Classic, Auckland Cemento Bandiera della Russia Elena Dement'eva 4–6, 1–6
2. 29 agosto 2009 Bandiera degli Stati Uniti Pilot Pen Tennis, New Haven Cemento Bandiera della Danimarca Caroline Wozniacki 2–6, 4-6
3. 30 luglio 2010 Bandiera della Turchia Istanbul Cup, Istanbul Cemento Bandiera della Russia Anastasija Pavljučenkova 7–5, 5–7, 4–6
4. 25 settembre 2010 Bandiera dell'Uzbekistan Tashkent Open, Tashkent Cemento Bandiera della Russia Alla Kudrjavceva 4–6, 4–6
5. 10 aprile 2011 Bandiera degli Stati Uniti Family Circle Cup, Charleston Terra verde Bandiera della Danimarca Caroline Wozniacki 2–6, 3–6
6. 5 maggio 2012 Bandiera dell'Ungheria Budapest Grand Prix, Budapest Terra rossa Bandiera dell'Italia Sara Errani 5–7, 4–6
7. 10 aprile 2016 Bandiera degli Stati Uniti Volvo Car Open, Charleston (2) Terra verde Bandiera degli Stati Uniti Sloane Stephens 6(4)–7, 2–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (19)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda: Prima del 2009 Legenda: Dal 2009
Grande Slam (3)
Ori Olimpici (1)
WTA Finals (1)
Tier I (1) Premier Mandatory (4)
Tier II (0) Premier 5 (3)
Tier III (1) Premier (3)
Tier IV (1) International (1)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 6 novembre 2005 Bandiera del Canada Bell Challenge, Québec Sintetico (i) Bandiera della Russia Anastasija Rodionova Bandiera della Lettonia Līga Dekmeijere
Bandiera degli Stati Uniti Ashley Harkleroad
6(4)–7, 6–4, 6–2
2. 13 gennaio 2007 Bandiera dell'Australia Moorilla Hobart International, Hobart Cemento Bandiera della Russia Elena Lichovceva Bandiera della Spagna Anabel Medina Garrigues
Bandiera della Spagna Virginia Ruano Pascual
2–6, 6–1, 6–2
3. 22 marzo 2008 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento Bandiera della Russia Dinara Safina Bandiera della Cina Yan Zi
Bandiera della Cina Zheng Jie
6–1, 1–6, [10–8]
4. 19 marzo 2011 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells (2) Cemento Bandiera dell'India Sania Mirza Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera degli Stati Uniti Meghann Shaughnessy
6–0, 7–5
5. 10 aprile 2011 Bandiera degli Stati Uniti Family Circle Cup, Charleston Terra verde Bandiera dell'India Sania Mirza Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera degli Stati Uniti Meghann Shaughnessy
6–4, 6–4
6. 16 ottobre 2011 Bandiera dell'Austria Generali Ladies Linz, Linz Cemento (i) Bandiera della Nuova Zelanda Marina Eraković Bandiera della Germania Julia Görges
Bandiera della Germania Anna-Lena Grönefeld
7–5, 6–1
7. 6 ottobre 2012 Bandiera della Cina China Open, Pechino Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Spagna Nuria Llagostera Vives
Bandiera dell'India Sania Mirza
7–5, 7–5
8. 21 ottobre 2012 Bandiera della Russia Kremlin Cup, Mosca Cemento (i) Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Russia Marija Kirilenko
Bandiera della Russia Nadia Petrova
6–3, 1–6, [10–8]
9. 16 marzo 2013 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells (3) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Russia Nadia Petrova
Bandiera della Slovenia Katarina Srebotnik
6–0, 5–7, [10–6]
10. 9 giugno 2013 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Italia Sara Errani
Bandiera dell'Italia Roberta Vinci
7–5, 6–2
11. 6 settembre 2014 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Italia Flavia Pennetta
Bandiera della Svizzera Martina Hingis
2–6, 6–3, 6–2
12. 23 ottobre 2015 Bandiera della Russia Kremlin Cup, Mosca (2) Cemento (i) Bandiera della Russia Dar'ja Kasatkina Bandiera della Romania Irina-Camelia Begu
Bandiera della Romania Monica Niculescu
6–3, 6(7)–7, [10–5]
13. 31 luglio 2016 Bandiera del Canada Rogers Cup, Montréal Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Romania Simona Halep
Bandiera della Romania Monica Niculescu
6–3, 7–6(5)
14. 14 agosto 2016 Bandiera del Brasile Giochi Olimpici, Rio de Janeiro Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Timea Bacsinszky
Bandiera della Svizzera Martina Hingis
6–4, 6–4
15. 30 ottobre 2016 Bandiera di Singapore WTA Finals, Singapore Cemento (i) Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera della Rep. Ceca Lucie Šafářová
7–6(5), 6–3
16. 25 febbraio 2017 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Rep. Ceca Andrea Hlaváčková
Bandiera della Cina Peng Shuai
6–2, 4–6, [10–7]
17. 15 luglio 2017 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera di Taipei Cinese Chan Hao-ching
Bandiera della Romania Monica Niculescu
6–0, 6–0
18. 12 agosto 2017 Bandiera del Canada Rogers Cup, Toronto (2) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Germania Anna-Lena Grönefeld
Bandiera della Rep. Ceca Květa Peschke
6–0, 6–4
19. 12 maggio 2018 Bandiera della Spagna Mutua Madrid Open, Madrid Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Ungheria Tímea Babos
Bandiera della Francia Kristina Mladenovic
2–6, 6–4, [10–8]

Sconfitte (26)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda: Prima del 2009 Legenda: Dal 2009
Grande Slam (8)
Argenti Olimpici (0)
WTA Finals (1)
Tier I (0) Premier Mandatory (6)
Tier II (5) Premier 5 (3)
Tier III (1) Premier (2)
Tier IV (0) International (0)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 19 febbraio 2006 Bandiera dell'India Bangalore Open, Bangalore Cemento Bandiera della Russia Anastasija Rodionova Bandiera dell'India Sania Mirza
Bandiera del Sudafrica Liezel Huber
3–6, 3–6
2. 24 settembre 2006 Bandiera della Cina China Open, Pechino Cemento Bandiera della Russia Anna Čakvetadze Bandiera della Spagna Virginia Ruano Pascual
Bandiera dell'Argentina Paola Suárez
2–6, 4–6
3. 18 febbraio 2007 Bandiera del Belgio Proximus Diamond Games, Anversa Sintetico (i) Bandiera della Russia Elena Lichovceva Bandiera dello Zimbabwe Cara Black
Bandiera degli Stati Uniti Liezel Huber
5–7, 6–4, 1–6
4. 6 maggio 2007 Bandiera della Polonia Warsaw Open, Varsavia Terra rossa Bandiera della Russia Elena Lichovceva Bandiera della Russia Vera Duševina
Bandiera dell'Ucraina Tetjana Perebyjnis
5–7, 6–3, [2–10]
5. 13 aprile 2008 Bandiera degli Stati Uniti MPS Group Championships, Amelia Island Terra verde Bandiera della Bielorussia Viktoryja Azaranka Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera della Rep. Ceca Vladimíra Uhlířová
3–6, 1–6
6. 20 luglio 2008 Bandiera degli Stati Uniti Bank of the West Classic, Stanford Cemento Bandiera della Russia Vera Zvonarëva Bandiera dello Zimbabwe Cara Black
Bandiera degli Stati Uniti Liezel Huber
4–6, 3–6
7. 24 maggio 2009 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa Bandiera della Bielorussia Viktoryja Azaranka Bandiera della Spagna Anabel Medina Garrigues
Bandiera della Spagna Virginia Ruano Pascual
1–6, 1–6
8. 5 luglio 2010 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera della Russia Vera Zvonarëva Bandiera degli Stati Uniti Vania King
Bandiera del Kazakistan Jaroslava Švedova
6(6)–7, 2–6
9. 4 giugno 2011 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi (2) Terra rossa Bandiera dell'India Sania Mirza Bandiera della Rep. Ceca Andrea Hlaváčková
Bandiera della Rep. Ceca Lucie Hradecká
3–6, 4–6
10. 25 febbraio 2012 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento Bandiera dell'India Sania Mirza Bandiera degli Stati Uniti Liezel Huber
Bandiera degli Stati Uniti Lisa Raymond
2–6, 1–6
11. 17 marzo 2012 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento Bandiera dell'India Sania Mirza Bandiera degli Stati Uniti Liezel Huber
Bandiera degli Stati Uniti Lisa Raymond
2–6, 3–6
12. 13 maggio 2012 Bandiera della Spagna Mutua Madrid Open, Madrid Terra blu Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Italia Sara Errani
Bandiera dell'Italia Roberta Vinci
1–6, 6–3, [4–10]
13. 20 maggio 2012 Bandiera dell'Italia Internazionali BNL d'Italia, Roma Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Italia Sara Errani
Bandiera dell'Italia Roberta Vinci
2–6, 5–7
14. 27 ottobre 2013 Bandiera della Turchia WTA Championships, Istanbul Cemento (i) Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera di Taipei Cinese Hsieh Su-wei
Bandiera della Cina Peng Shuai
4–6, 5–7
15. 24 gennaio 2014 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Italia Sara Errani
Bandiera dell'Italia Roberta Vinci
4–6, 6–3, 5–7
16. 30 marzo 2014 Bandiera degli Stati Uniti Sony Open, Miami Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Martina Hingis
Bandiera della Germania Sabine Lisicki
6–4, 4–6, [5–10]
17. 21 marzo 2015 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells (2) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Martina Hingis
Bandiera dell'India Sania Mirza
3–6, 4–6
18. 4 aprile 2015 Bandiera degli Stati Uniti Miami Open, Miami (2) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Martina Hingis
Bandiera dell'India Sania Mirza
5–7, 1–6
19. 11 luglio 2015 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Martina Hingis
Bandiera dell'India Sania Mirza
7–5, 6(4)–7, 5–7
20. 15 maggio 2016 Bandiera dell'Italia Internazionali BNL d'Italia, Roma (2) Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Svizzera Martina Hingis
Bandiera dell'India Sania Mirza
1–6, 7–6(5), [3–10]
21. 5 giugno 2016 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi (3) Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera della Francia Caroline Garcia
Bandiera della Francia Kristina Mladenovic
3–6, 6–2, 4–6
22. 7 gennaio 2017 Bandiera dell'Australia Brisbane International, Brisbane Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera dell'India Sania Mirza
2–6, 3–6
23. 21 maggio 2017 Bandiera dell'Italia Internazionali BNL d'Italia, Roma (3) Terra rossa Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera di Taipei Cinese Chan Yung-jan
Bandiera della Svizzera Martina Hingis
5–7, 6(4)–7
24. 26 gennaio 2018 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne (2) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera dell'Ungheria Tímea Babos
Bandiera della Francia Kristina Mladenovic
4–6, 3–6
25. 17 marzo 2018 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells (3) Cemento Bandiera della Russia Ekaterina Makarova Bandiera di Taipei Cinese Hsieh Su-wei
Bandiera della Rep. Ceca Barbora Strýcová
4–6, 4–6
26. 10 luglio 2021 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (3) Erba Bandiera della Russia Veronika Kudermetova Bandiera di Taipei Cinese Hsieh Su-wei
Bandiera del Belgio Elise Mertens
6–3, 5–7, 7–9
31 luglio 2021 Bandiera del Giappone 4º posto ai Giochi olimpici, Tokyo Cemento Bandiera della Russia Veronika Kudermetova Bandiera del Brasile Laura Pigossi
Bandiera del Brasile Luisa Stefani
6–4, 4–6, [9–11]

Doppio Misto[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (1)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Australian Open (1)
Open di Francia (0)
Torneo di Wimbledon (0)
US Open (0)
Ori Olimpici (0)
N. Anno Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 31 gennaio 2016 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera del Brasile Bruno Soares Bandiera degli Stati Uniti Coco Vandeweghe
Bandiera della Romania Horia Tecău
6–4, 4–6, [10–5]

Sconfitte (5)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Australian Open (1)
Open di Francia (1)
Torneo di Wimbledon (2)
US Open (0)
Argenti Olimpici (1)
N. Anno Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 3 luglio 2011 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba Bandiera dell'India Mahesh Bhupathi Bandiera della Rep. Ceca Iveta Benešová
Bandiera dell'Austria Jürgen Melzer
3–6, 2–6
2. 29 gennaio 2012 Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Cemento Bandiera dell'India Leander Paes Bandiera degli Stati Uniti Bethanie Mattek-Sands
Bandiera della Romania Horia Tecău
3–6, 7–5, [3–10]
3. 8 luglio 2012 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra (2) Erba Bandiera dell'India Leander Paes Bandiera degli Stati Uniti Lisa Raymond
Bandiera degli Stati Uniti Mike Bryan
3–6, 7–5, 4–6
4. 10 giugno 2021 Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Terra rossa Bandiera della Russia Aslan Karacev Bandiera degli Stati Uniti Desirae Krawczyk
Bandiera del Regno Unito Joe Salisbury
6–2, 4–6, [5–10]
5. 1º agosto 2021 Bandiera del Giappone Giochi olimpici, Tokyo Cemento Bandiera della Russia Aslan Karacev Bandiera della Russia Anastasija Pavljučenkova
Bandiera della Russia Andrej Rublëv
3–6, 7–6(5), [11–13]

Statistiche ITF[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (2)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (1)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (1)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 6 luglio 2003 Bandiera della Russia Gubernator Cup, Balašicha Terra rossa Bandiera della Russia Dar'ja Čemarda 7–5, 6–3
2. 21 settembre 2003 Bandiera della Georgia Tbilisi Open, Tbilisi Terra rossa Bandiera dell'Ucraina Marija Korytceva 6–4, 6–3

Sconfitte (4)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (1)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (0)
Torneo $25.000 (1)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (2)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 6 aprile 2003 Bandiera della Turchia Yesilyurt Sport Club, Istanbul Cemento (i) Bandiera della Romania Magda Mihalache 6–4, 2–6, 2–6
2. 17 agosto 2003 Bandiera della Romania BRD Women's Cup, Bucarest Terra rossa Bandiera della Germania Antonela Voina 4–6, 6(7)–7
3. 5 giugno 2005 Bandiera dell'Italia Torneo Internazionale Femminile Città Di Galatina, Galatina Terra rossa Bandiera dell'Ucraina Marija Korytceva 3–6, 2–6
4. 22 ottobre 2012 Bandiera della Francia Internationaux Féminins de la Vienne, Poitiers Cemento (i) Bandiera del Paraguay Mónica Puig 5–7, 6–1, 5–7

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (6)[modifica | modifica wikitesto]

Torneo $100.000 (0)
Torneo $80.000 (0)
Torneo $75.000 (0)
Torneo $60.000 (0)
Torneo $50.000 (1)
Torneo $25.000 (2)
Torneo $15.000 (0)
Torneo $10.000 (3)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 5 luglio 2003 Bandiera della Russia Gubernator Cup, Balašicha Terra rossa Bandiera della Russia Dar'ja Čemarda Bandiera della Francia Iryna Brémond
Bandiera della Russia Irina Kotkina
7–5, 6–4
2. 16 agosto 2003 Bandiera della Romania BRD Women's Cup, Bucarest Terra rossa Bandiera della Russia Anna Bastrikova Bandiera della Romania Gabriela Niculescu
Bandiera della Romania Monica Niculescu
6–4, 6–4
3. 23 agosto 2003 Bandiera della Romania BRD Groupe Societe Generale, Bucarest Terra rossa Bandiera della Russia Anna Bastrikova Bandiera dell'Italia Nicole Clerico
Bandiera della Russia Irina Smirnova
6–1, 6–1
4. 12 giugno 2004 Bandiera della Francia Open GDF SUEZ de Marseille, Marsiglia Terra rossa Bandiera d'Israele Shahar Peer Bandiera della Francia Kildine Chevalier
Bandiera della Spagna Conchita Martínez Granados
6–1, 6–1
5. 4 settembre 2004 Bandiera della Russia Gubernator Cup, Balašicha Cemento (i) Bandiera della Russia Marija Goloviznina Bandiera dell'Ucraina O'lena Antjpina
Bandiera della Russia Alla Kudrjavceva
7–5, 6–4
6. 11 settembre 2004 Bandiera della Georgia Tbilisi Open, Tbilisi Terra rossa Bandiera della Bielorussia Dar'ja Kustova Bandiera della Russia Marija Kondrat'eva
Bandiera della Russia Ekaterina Kožokina
6–2, 6–4

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Titoli V–S
Tornei Grand Slam
Australian Open A A A 4T 2T 3T 1T 1T 1T 1T 4T 1T 1T A 3T 0 / 11 11–11
Open di Francia A A A 1T 1T 1T 2T 1T 1T 1T 1T 2T 3T 2T 3T 0 / 12 7–12
Wimbledon A A A 2T 3T 2T 4T 1T 2T 2T 2T 2T 1T SF 2T 0 / 12 17–12
US Open A A Q2 1T 1T 2T 3T 1T 1T 2T 2T 3T 2T 3T 0 / 11 10–11
Vittorie-sconfitte 0–0 0–0 0–0 4–4 3–4 4–4 6–4 0–4 1–4 2–4 5–4 4–4 3-4 8-3 5-3 0 / 46 45–46
WTA Premier Mandatory
Indian Wells A A A 1T A 2T 3T A 1T 2T 3T 2T 2T Q1 V 1 / 9 7–8
Miami A A A 3T 1T 4T Q1 3T 3T 1T 3T 3T 2T 3T 2T 0 / 11 14–11
Madrid Non disputato 3T 1T 2T 1T 1T 1T A 2T 1T 0 / 8 4–8
Pechino Tier II 1T 3T A 3T A A Q1 1T 0 / 4 4–4
WTA Premier 5
Dubai Tier II QF 1T 1T Premier 1T 1T P 3T 0 / 6 4–6
Doha T III Tier II 1T Non disputato P 1T A A P QF P 0 / 3 3–3
Roma A A A A Q1 1T 2T 1T 3T A 1T 2T 1T Q2 1T 0 / 8 4–8
Montréal / Toronto A A Q2 Q1 A 1T 1T A 1T A 1T 2T Q1 1T 0 / 6 1–6
Cincinnati ND Tier III 1T 3T 1T A 3T Q2 Q1 A 0 / 4 4–4
Tokyo A A A A 1T A 3T A A A A Premier 0 / 2 2–2
Carriera
Anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Totale
Giocati NP 1 6 24 22 19 20 22 21 17 23 18 11 16 16 236
Titoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 1 3
Finali 0 0 0 0 0 2 2 1 1 2 0 0 1 1 10
Vittorie-sconfitte totali 0–1 6–6 20–24 19–22 12–19 31–20 22–22 18–21 14–17 31–21 18-20 7-10 26-13 18-16 400-315
Ranking di fine anno
Anno 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Migliore in carriera
Ranking 278 286 111 44 55 78 23 52 57 69 25 65 111 16 16 No. 13

Vittorie contro giocatrici Top 10[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale
Vittorie 1 2 1 0 2 0 0 3 2 1 12
# Giocatrice Ranking Evento Superficie Turno Punteggio Rank.
EVR
2009
1. Bandiera della Russia Svetlana Kuznecova 7 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Barclays Dubai Tennis Championships, Dubai Cemento 2T 6–4, 3–6, 6–0 75
2010
2. Bandiera della Russia Vera Zvonarëva 9 Bandiera dell'Australia Medibank International Sydney, Sydney Cemento 1T 3–3 rit. 29
3. Bandiera dell'Italia Francesca Schiavone 8 Bandiera degli Stati Uniti W&S Financial Group Women's Open, Cincinnati Cemento 2T 6–4, 6–4 49
2011
4. Bandiera dell'Australia Samantha Stosur 5 Bandiera degli Stati Uniti Family Circle Cup, Charleston Terra verde 3T 6–4, 6–1 56
2013
5. Bandiera della Cina Li Na 6 Bandiera del Regno Unito AEGON International, Eastbourne Erba QF 7–6(4), 6–3 36
6. Bandiera della Germania Angelique Kerber 10 Bandiera degli Stati Uniti New Haven Open at Yale, New Haven Cemento 2T 6–2, 6–4 24
2016
7. Bandiera della Romania Simona Halep 3 Bandiera del Qatar Qatar Total Open, Doha Cemento 2T 6(1)–7, 6–4, 6–1 118
8. Bandiera della Svizzera Belinda Bencic 10 Bandiera degli Stati Uniti Volvo Car Open, Charleston Terra verde 2T 6–1, 6–1 85
9. Bandiera della Svizzera Belinda Bencic (2) 8 Bandiera del Regno Unito AEGON International, Eastbourne Erba 2T 7–6(4), 7–6(5) 53
2017
10. Bandiera della Germania Angelique Kerber (2) 2 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento 4T 6–3, 6–3 15
11. Bandiera della Russia Svetlana Kuznecova (2) 8 Bandiera degli Stati Uniti BNP Paribas Open, Indian Wells Cemento F 6(6)–7, 7–5, 6–4 15
2018
12. Bandiera della Lettonia Jeļena Ostapenko 6 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Dubai Duty Free Tennis Championships, Dubai Cemento 2T 6–1, 7–6(6) 23

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Elena Vesnina | Player Stats & More – WTA Official, su Women's Tennis Association. URL consultato il 23 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Dementieva wins in Auckland, su Tennishead, 7 novembre 2018. URL consultato il 29 agosto 2021.
  3. ^ MonrifNet, Wta Hobart: Primo titolo in carriera per la Vesnina - Ubitennis, su ubitennis.com. URL consultato l'8 settembre 2021.
  4. ^ Roland Garros, Errani-Vinci non si confermano: il doppio va a Makarova-Vesnina, su Tennis: Internazionali d'Italia - Gazzetta dello Sport. URL consultato il 12 settembre 2021.
  5. ^ (EN) Martina Hingis and Sania Mirza win Wimbledon women’s doubles final, su the Guardian, 11 luglio 2015. URL consultato il 27 ottobre 2021.
  6. ^ Lorenzo Colle, Elena Vesnina è diventata mamma, su Ubitennis, 21 novembre 2018. URL consultato il 30 ottobre 2021.
  7. ^ Antonio Ortu, Il ritorno di Vesnina: “A 19 anni pensavo di ritirarmi a 25. Non gioco per le vittore, ma perché amo il tennis”, su Ubitennis, 9 marzo 2021. URL consultato l'11 novembre 2021.
  8. ^ (ES) Diego Jiménez Rubio, Elena Vesnina annuncia il suo ritorno al tennis professionistico, su puntodebreak.com, 28 dicembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]