Barbora Strýcová
Barbora Strýcová | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 164 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 60 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Oro | Fed Cup 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Fed Cup 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Fed Cup 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Fed Cup 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Fed Cup 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oro | Fed Cup 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 18 gennaio 2021 |
Barbora Strýcová (Plzeň, 28 marzo 1986) è una tennista ceca.
Ottima doppista, in questa specialità ha vinto 31 tornei WTA, raggiungendo la posizione numero 1 il 15 luglio 2019, anno in cui si è aggiudicata il torneo di Wimbledon in coppia con Hsieh Su-wei.
Il suo miglior piazzamento in singolare nel ranking WTA è stato invece il numero 16, ottenuto il 16 gennaio 2017.
Con la Repubblica Ceca si è inoltre aggiudicata per ben sei volte la Fed Cup (2011, 2012, 2014, 2015, 2016, 2018).
Dopo un primo ritiro dal tennis professionistico nel 2021, torna a giocare in occasione del torneo di Madrid nel 2023.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Ha iniziato a giocare a 5 anni; le fa attualmente da allenatore Tomas Krupa (in passato è stata seguita dall'ex marito). Le superfici che predilige sono la terra e l'erba. I suoi genitori si chiamano Jindrich e Ilona. Barbora ha una sorellastra, Ivona, che vive negli Stati Uniti.
È stata nota per anni come Barbora Záhlavová-Strýcová in seguito al matrimonio con Jakub Záhlava (cugino di un'altra tennista, Sandra Záhlavová); a seguito del divorzio (2015) è tornata al suo nome originale.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Barbora Strýcová ha conseguito ottimi risultati a livello junior. Infatti, in tale categoria ha vinto per due volte l'Australian Open ed è stata numero uno delle classifica di singolare e di doppio.
2003-2014[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2003 diviene professionista e grazie ad alcuni buoni risultati nel circuito ITF riesce ad entrare al numero 300 della classifica WTA. Nello stesso anno fa il suo debutto in un torneo dello Slam partecipando al Torneo di Wimbledon. Chiude l'anno al nr. 161 del ranking WTA.
Il 2004 è iniziato bene per la tennista ceca, grazie alla partecipazione all'Australian Open e al torneo di Indian Wells. In seguito ha partecipato al Roland Garros ma dopo la metà della stagione ha vissuto un periodo di crisi. Tuttavia, chiude bene l'anno centrando per la prima volta nella sua carriera una semifinale in un torneo Wta, a Canton. Termina la stagione al numero 56 della classifica WTA.

Il 2005 non è l'anno migliore per la Záhlavová-Strýcová. Infatti, durante l'intera stagione non ottiene risultati di rilievo ed esce dalle prime 100 in classifica. Si riscatta parzialmente nel doppio in cui riesce a disputare quattro finali e vincerne due.
Gli anni 2006-2007 segnano il perdurare della crisi dell'atleta ceca e la caduta in un limbo apparentemente senza uscita. Rimane fuori dalle top-200 e non ottiene risultati significativi nemmeno nei tornei ITF.
Il 2008 è l'anno della riscossa per Barbora Záhlavová-Strýcová. L'atleta della Repubblica Ceca vince tre tornei ITF (Walton Beach, Redding, Stettino) ottiene buoni risultati in alcuni tornei WTA e riesce a qualificarsi per il Torneo di Wimbledon.
All'inizio del 2009 la Strýcová ha partecipato nuovamente all'Australian Open ed ha fornito buone prove nei tornei di Acapulco e Monterrey. Successivamente ha partecipato anche al Torneo di Wimbledon e ha raggiunto i quarti di finale al torneo di Bad Gastein. Ad agosto partecipa all'US Open.
Il 2010 inizia bene per la tennista ceca. Infatti, tra febbraio e marzo si impone nei tornei di doppio di Parigi, Acapulco e Monterrey. Il 18 luglio 2010, disputa la sua prima finale di singolare in carriera in un torneo WTA, a Praga, perdendo in tre set dall'ungherese Ágnes Szávay.
Il 18 settembre 2011 vince il suo primo titolo WTA della carriera al torneo di Québec battendo in finale Marina Eraković con il punteggio di 4–6, 6–1, 6–0. Inoltre, in tutto il 2011 vince ben 5 titoli di doppio nei tornei di Sidney, Monterrey, Barcellona, 's-Hertogenbosch e Lussemburgo.
Il 15 luglio 2012 perde la finale del torneo di Palermo contro l'italiana Sara Errani con il punteggio di 1-6, 3-6.
Nel 2014 perde in finale al torneo in erba di Birmingham contro Ana Ivanović per 6-3 6-2. A Wimbledon elimina in sequenza Vesnina (tds numero 32), Li Na (tds numero 2) e Wozniacki (tds numero 16) raggiungendo i quarti di finale dove perde con la connazionale Kvitová, poi vincitrice del torneo. È il suo miglior risultato in un torneo dello Slam. L'anno successivo però, nello slam londinese perde subito in due set dall'americana Sloane Stephens.
2015: Top 20[modifica | modifica wikitesto]

La ceca inizia il proprio 2015 prendendo parte al torneo di Auckland. Da quarta testa di serie elimina Scheepers, Eraković e Vandeweghe, prima di cedere in tre set a Caroline Wozniacki. A Sydney si ferma ai quarti, battuta dalla futura trionfatrice Cvetana Pironkova (6-4 6-1). Nel primo slam dell'anno si presenta come testa di serie numero 25 e al primo turno sconfigge Tímea Babos 6-4 6-4, al secondo si sbarazza in due set di Kai-Chen Chang mentre ai sedicesimi la sua avventura si interrompe per mano di Viktoryja Azaranka. Ai Diamond Games di Anversa, la ceca arriva in semifinale senza perdere nemmeno un set ma nel penultimo atto viene estromessa dalla futura vincitrice Andrea Petković (7-6(2) 7-6(6)). A Dubai e a Doha perde al secondo turno, battuta rispettivamente da Karolína Plíšková e da Venus Williams. Nonostante la prematura uscita nel torneo del Qatar, Strýcová raggiunge il suo best-ranking il 2 marzo, issandosi fino al n. 20 della classifica mondiale.
Nei primi 2 Premier Mandatory della stagione (Indian Wells e Miami) non figura bene, ricevendo 2 sconfitte all'esordio (dopo un bye al primo turno). A Stoccarda comincia per Barbora la stagione sul rosso. In questa circostanza, viene tuttavia sconfitta all'esordio da Garbiñe Muguruza per 6-1 6-4. A Praga va meglio perché raggiunge i quarti, sconfiggendo Madison Brengle e Elena Vesnina, prima di venir estromessa da Kateřina Siniaková per 6-4 6-2. A Madrid raggiunge il terzo turno, uscendo di scena per mano di Irina-Camelia Begu. A Roma, invece, si fa sorprendere dalla qualificata Christina McHale. Al Roland Garros è testa di serie numero 22 ma delude, vista la precoce sconfitta al primo turno ottenuta contro Cvetana Pironkova (7-6(5) 6-2).
Nella stagione sull'erba il risultato più importante lo ottiene a Birmingham, quando raggiunge il terzo turno, venendo eliminata da Mladenovic in due set. Nel torneo di Eastbourne si ferma al secondo turno mentre a Wimbledon viene sconfitta al primo turno da Sloane Stephens. Non avendo riconfermato il risultato ottenuto l'anno precedente ai Championships (quarti di finale), la Strýcová precipita alla 41ª posizione del ranking. Dopo la breve parentesi erbivora, la ceca prende parte al torneo di Båstad, dove viene piegata ai quarti da Johanna Larsson, la quale poi vincerà il torneo. Lo swing americano si rivela poi un flop per la ceca, che perde al secondo turno a Toronto e Cincinnati e addirittura al primo a New Haven. Si riprende agli US Open, quando elimina la Bacsinszky e lotta contro la Wang (6-2 4-6 7-5), prima di essere superata in tre set da Sabine Lisicki. Nella parentesi asiatica raggiunge il terzo turno a Wuhan come miglior risultato. A fine anno arriva al secondo turno a Linz (battuta da Denisa Allertová) e ai quarti al Luxembourg Open (perdendo da Alison Van Uytvanck).
2016: Bronzo olimpico in doppio e due finali Premier in singolare[modifica | modifica wikitesto]
Barbora inizia l'anno ad Auckland, dove è testa di serie numero 7. Al primo turno sconfigge la qualificata Kiki Bertens per 6-2 6-4 mentre al secondo turno cede a Julia Görges con lo score di 4-6 6(7)-7. A Hobart esce all'esordio (contro Johanna Larsson), all'Australian Open riesce a raggiungere gli ottavi di finale: batte Garcia (6-2 6-4), King (7-6(5) 6-4) e Muguruza (numero 3 del mondo, 6-3 6-2). Al quarto turno cede a Viktoryja Azaranka in due parziali.
Dopo l'uscita di scena al primo ostacolo in quel di San Pietroburgo, partecipa al Premier di Dubai; vince all'esordio contro Cvetana Pironkova per 6-4 6-3 e al secondo turno si impone su Julia Görges in tre set (2-6 6-3 6-1). Ai quarti elimina la serba Ivanović in due set, accedendo alla semifinale dove sconfigge Caroline Garcia con lo score di 6-2 3-6 6-3. Arriva così alla sesta finale WTA della carriera, la seconda a livello Premier dopo Birmingham 2014. Come nell'altra finale premier, anche questa volta Strycova viene sconfitta (0-6 2-6 da Errani).
A Doha cede al secondo turno alla connazionale Kvitová, numero 5 del mondo. La ceca fa un'ottima impressione ad Indian Wells, dove coglie gli ottavi di finale battendo Sasnovič (6-1 6-3), Petković (tds nº22, 5-7 6-4 7-5) e Kurumi Nara (3-6 6-1 6-3); al quarto turno è costretta al ritiro contro Simona Halep, quando era sotto 3-6 0-1. A Miami, dopo aver eliminato Anna Lena Friedsam, viene estromessa da Angelique Kerber con un netto 1-6 1-6.
Viene chiamata dalla Repubblica Ceca per disputare i due singolari contro la Svizzera nella semifinale della Fed Cup. Barbora vince 6-0 6-2 il match contro Timea Bacsinszky ma perde quello contro Golubic (6-3 6(6)-7 1-6). Alla fine, la Repubblica Ceca approderà in finale, dove affronterà la Francia a novembre.
La ceca gioca poi a Praga, dove è testa di serie nº5. Vince su Havarcova (6-3 7-5) e Čepelová (7-6(3) 6-1), prima di soccombere a Samantha Stosur al tie-break del terzo set. Dopo l'uscita di scena al secondo turno del Mutua Madrid Open (dopo aver battuto la nº 3 del mondo Kerber all'esordio), partecipa agli Internazionali BNL d'Italia: al primo turno estromette la wild-card Karin Knapp con un doppio 6-2; al secondo turno lascia 6 giochi alla qualificata Heather Watson mentre al terzo turno annichilisce Eugenie Bouchard (6-1 6-0). La sua avventura si arresta ai quarti, dove viene sconfitta dalla futura finalista Madison Keys, con lo score di 4-6 6-4 3-6. In seguito, è accreditata della testa di serie numero 30 al Roland Garros: Barbora vince il match d'esordio contro la connazionale Hradecká per 6-4 7-5 e, al secondo turno, si impone su Polona Hercog con un doppio 6-4. Esce di scena al terzo turno per mano della testa di serie nº2 Agnieszka Radwańska (2-6 7-6(6) 2-6).

A questo punto, inizia per Barbora la stagione sull'erba. Il primo torneo a cui prende parte è quello di Birmingham: al primo turno riesce a estromettere la testa di serie numero 7 Karolína Plíšková, per 6-4 7-6(7); al secondo turno elimina Heather Watson (6-4 7-5) mentre ai quarti ha la meglio su Cvetana Pironkova (6-2 7-5). In semifinale, si impone su Coco Vandeweghe con lo score di 2-6 6-4 6-3, accedendo alla seconda finale dell'anno. Anche in questo caso, la ceca si arrende, per 3-6 4-6 contro Madison Keys. A Wimbledon, supera Kontaveit e Rodina prima di venir fermata da Makarova in due set. Grazie a questi buoni risultati, rientra in top-25, alla posizione nº22.
Dopo un secondo turno a Montréal, partecipa al torneo olimpico di Rio: al primo turno sconfigge Yanina Wickmayer per 7-6(6) 6-1 mentre al secondo turno cede di schianto a Sara Errani (2-6 2-6). Subito dopo, gioca al Western & Southern Open, dove batte Bouchard e Stosur prima di venir estromessa da Angelique Kerber (6(5)-7 4-6). Dopo un'uscita immediata allo US Open, gioca al premier di Tokyo. Nella capitale giapponese, elimina Varatchaya Wongteanchai prima di venir fermata da Agnieszka Radwańska per 3-6 6-3 5-7. A Wuhan, la ceca sconfigge Errani (6-1 3-6 6-1), Doi (5-7 6-0 6-2) e Jankovic (3-6 6-3 4-6) prima di soccombere ai quarti contro Dominika Cibulková, numero 12 del mondo. A Pechino esce di scena al secondo turno (contro Angelique Kerber, nº1 del mondo) mentre a Mosca perde subito da Konjuh. La ceca si qualifica per il "masterino" di Zhuhai, dove è inserita nel gruppo "Peonia" con Roberta Vinci e con Petra Kvitová. Barbora perde il primo match con la connazionale per 1-6 4-6 e vince quello contro l'italiana per 6-4 6-3. Arriva seconda nel suo girone, non qualificandosi per la semifinale.
In doppio, la ceca ottiene una finale ad Auckland con Danka Kovinić; perdono dalle belghe Mertens/Mestach al super-tiebreak. Con Karolína Plíšková, vince il titolo di Birmingham, sconfiggendo in finale King/Kudrjavceva. A Rio, gareggia assieme a Lucie Šafářová per la Repubblica Ceca: al primo turno sconfiggono le sorelle Williams (campionesse nel 2008 e nel 2012, 6-3 6-4) e la coppia canadese Bouchard/Dabrowski per 6(4)-7 6-2 6-4. Ai quarti, estromettono la coppia italiana Errani/Vinci in tre set, accedendo in semifinale e dunque nella zona medaglie. Nella semifinale perdono dalle russe Makarova/Vesnina in due set. Le ceche giocano allora la finale per il bronzo, dove battono le connazionali Hradecká/Hlaváčková (7-5 6-1) salendo così sul terzo gradino del podio. La coppia Šafářová/Strýcová è la seconda coppia ceca a vincere una medaglia nel doppio femminile olimpico, dopo l'argento di Novotná/Suková a Seoul 1988.
Dopo l'ottima prova olimpica, la ceca gioca il Western & Southern Open con Sania Mirza. Le due ottengono il titolo vincendo la finale contro Hingis/Vandeweghe per 7-5 6-4. Grazie al successo, entra tra le prime 20 del mondo. Sempre con la partner indiana, gioca un grande finale di stagione: arrivano i quarti a New York (dove cedono a Garcia/Mladenovic), la finale a Wuhan (dove vengono battute da Mattek-Sands/Šafářová) e il titolo di Tokyo (sconfiggendo nell'ultimo atto Liang/Yang per 6-1 6-1).
A novembre, Strýcova viene chiamata per la finale di Fed Cup contro la Francia. La sua presenza si rivela fondamentale, in quanto vince il suo singolare contro Cornet per 6-2 7-6(4) (quando la Repubblica Ceca era sotto 2-1)[1] e poi vince assieme a Karolína Plíšková il doppio decisivo contro Gracia/Mladenovic. Barbora vince la sua 5° Fed Cup con la nazionale ceca, la terza di fila.[2]
Chiude l'anno in posizione nº17 in doppio e nº20 in singolare. Assieme a Karolína Plíšková e a Elena Vesnina, è l'unica a concludere in top-20 in entrambe le specialità.
2017: 2º titolo WTA in singolare e best ranking; top 10 in doppio[modifica | modifica wikitesto]
La ceca comincia la stagione ad Auckland, dove raggiunge i quarti battendo le due connazionali Štefková (6-4 6-3) e Šafářová (7-5 3-6 7-6(4)). Nei quarti, si arrende a Lauren Davis per 1-6 6(4)-7. Dopodiché, disputa l'Apia International Sydney: al primo turno elimina Ekaterina Makarova (6-3 7-5) e al secondo sconfigge la tds nº9 Roberta Vinci. Ai quarti, estromette Caroline Wozniacki (nº 20 del mondo) con lo score di 7-5 6(6)-7 6-4, accedendo alla prima semifinale dell'anno; qui cede alla numero 3 del mondo Agnieszka Radwańska, per 1-6 2-6. Grazie a questo risultato, raggiunge il suo best ranking al nº 16 del mondo. Chiude la tournée australiana giocando l'Australian Open, dove è testa di serie numero 16. Sconfigge Kuličkova (6-3 6-2) e Petkovic (6-0 7-5) mentre al terzo turno ha la meglio su Caroline Garcia, per 6-2 7-5. La sua corsa si arresta agli ottavi, dove cede alla futura campionessa Serena Williams. Viene poi chiamata dalla Repubblica Ceca per disputare il match di Fed Cup contro la Spagna. Barbora perde il primo match contro Muguruza (0-6 6-3 1-6) ma regala il punto decisivo alla sua nazionale con la vittoria su Lara Arruabarrena (doppio 6-4). Esce poi al secondo turno sia a Doha che a Dubai; Ad Indian Wells, dopo il bye al primo turno, batte Sara Errani (6-4 5-7 6-2) ma al secondo turno viene superata da Anastasija Pavljučenkova. A Miami, dopo il bye, estromette Larsson (4-6 6-3 7-6(3)) e Cepelova (6-2 6-4) mentre al quarto turno perde da Karolína Plíšková in due netti parziali. In aprile, partecipa al nuovo torneo di Biel, dove è prima testa di serie; elimina Marie Bouzková (6-2 4-6 6-2) e Carina Witthoeft (6-2 7-6(6)) e ai quarti approfitta del ritiro di Julia Goerges nel terzo set. In semifinale, si fa sorprendere dalla connazionale Markéta Vondroušová (nº233 del mondo), che vince per 7-6(3) 6-3.

Comincia la stagione su terra a Stoccarda, dove esce di scena al secondo turno per mano di Simona Halep (2-6 3-6). A Praga è accreditata della terza testa di serie: per la seconda volta in stagione, batte Julia Goerges; al secondo turno sconfigge la qualificata Hradecká mentre ai quarti estromette Katerina Siniaková in tre set. Nella terza semifinale dell'anno, cede a Mona Barthel per 6-3 2-6 3-6. Il resto della stagione su terra non regala sussulti alla ceca, che esce di scena al secondo turno a Roma, Parigi e Madrid. Sull'erba, Strýcová perde al secondo turno da Ashleigh Barty in tre set a Birmingham. A Eastbourne, elimina Eugenie Bouchard (6-3 3-6 6-2) e lascia un gioco a Muguruza nel turno successivo. Al terzo sconfigge la lucky loser Lauren Davis per 7-5 6-2 mentre ai quarti cede a Heather Watson in tre set. Chiude la breve parentesi sul verde a Wimbledon, dove è testa di serie nº 22: all'esordio estromette Veronica Cepede Royg con un doppio 6-3 ma al secondo turno viene superata dalla nº 59 del mondo Naomi Ōsaka con lo score di 1-6 6-0 4-6.
Gioca lo swing americano partendo dalla Rogers Cup: al primo turno vince sulla nº 13 del mondo Kiki Mladenovic (6-2 6-3); al secondo batte Gavrilova per 4-6 7-6(5) 6-3 ma al terzo viene annichilita da Halep, che le concede un game. Negli altri tre tornei giocati (Cincinnati, New Haven e US Open) coglie solo un successo su quattro match disputati. Nella tournée asiatica, raggiunge i quarti a Tokyo (estromessa da Pavlyuchenkova), esce al secondo turno a Wuhan (per mano della campionessa di Parigi, Jeļena Ostapenko) e i quarti nel Mandatory di Pechino (dove perde da Kvitová).
La ceca si presenta per l'ultimo impegno dell'anno a Linz, torneo nel quale è accreditata della 2ª testa di serie. Al primo turno, elimina Madison Brengle 7-5 6-3 mentre in quello successivo ha la meglio su Jana Fett (2-6 6-3 6-3). Ai quarti vince sulla testa di serie numero 7 Tatjana Maria con il netto score di 6-1 6-3; in semifinale affronta la qualificata Mihaela Buzărnescu: Barbora riesce a spuntarla in due set, per 6-3 7-6(3), accedendo all'ottava finale WTA della carriera. In finale si trova davanti la nº1 del seeding Magdaléna Rybáriková: Strýcová riesce a imporsi in due parziali, per 6-4 6-1, conseguendo il secondo alloro WTA in singolare della carriera, a distanza di 6 anni dal primo conquistato in Québec. Conclude la stagione al "masterino" di Zhuhai, dove è inserita nel gruppo "Camelia": Barbora vince il primo match su Stephens (approfittando del ritiro di quest'ultima nel corso del primo set) ma perde quello decisivo con Sevastova, non qualificandosi per le semifinali.
In doppio, visti i buoni risultati raccolti nel finale del 2016, Barbora decide di continuare la partnership con Sania Mirza. La coppia parte bene, guadagnandosi la finale ad Auckalnd, dove cedono a Babos/Pavljučenkova. All'Australian Open, dove sono teste di serie nº4, disattendono le aspettative: dopo due agevoli vittorie su Rae/Smith e su Stosur/Zhang, si fanno sorprendere dal duo nipponico Hozumi/Katō, che ha la meglio per 3-6 6-2 2-6. A Doha e Dubai raggiungono le semifinali, mentre a Indian Wells si fermano ai quarti. A Miami arriva la prima finale in un Mandatory della coppia; nella circostanza, cedono a Xu/Dabrowski per 4-6 3-6. Dopo questo risultato, decidono di separarsi; Barbora cambia diverse partner nel corso della stagione, ma i risultati migliori li trova con la connazionale Lucie Šafářová: le due centrano la semifinale a Toronto, a Cincinnati e allo US Open.
Termina l'anno al numero al numero 23 del mondo in singolare e al numero 15 del mondo in doppio (nel corso dell'annata riesce a raggiungere la top-10 al nº10).
2018: Top 5 in doppio[modifica | modifica wikitesto]
Barbora comincia l'anno disputando l'ASB Classic di Auckland, dove parte come testa di serie numero 3: nei primi due turni, vince due partite tirate contro Errani (6-4 6(3)-7 6-4) e contro Larsson (6-1 6(3)-7 6-2) mentre ai quarti si arrende a Su-Wei Hsieh per 6-0 2-6 2-6. Raggiunge i quarti anche nel Premier di Sydney, dove si arrende ad Ashleigh Barty in due set. A Melbourne si presenta come tds nº 20: batte Ahn (6-1 7-5), Arruabarrena (6-3 6-4) e la lucky loser Pera (doppio 6-2) prima di essere sconfitta agli ottavi da Karolína Plíšková in tre set. In febbraio, viene chiamata dalla Repubblica Ceca per disputare il primo turno contro la Svizzera in Fed Cup : Barbora vince il suo singolare contro Belinda Bencic (6-2 6-4) ma perde il doppio (a risultato già acquisito a favore della Repubblica Ceca). Dopodiché, non ottiene buoni risultati: fa secondo turno a Doha, Indian Wells e Miami e primo turno a Dubai (va specificato che nei due tornei americani aveva un bye al primo turno, quindi è riuscita a cogliere una vittoria in Qatar). Anche la stagione su terra non promette bene: esce all'esordio a Stoccarda, Praga, Madrid e Roma, vincendo solo due set. A Parigi si riprende, ottenendo il miglior risultato in carriera nello slam francese: batte in rimonta Kurumi Nara (1-6 6-3 6-4) per poi sconfiggere Makarova (6-4 6-2) e la connazionale Katerina Siniaková, accedendo agli ottavi di finale; nella circostanza, perde dalla kazaka Julija Putinceva in due set.

La stagione sull'erba è più fortunata per Strýcová, che torna in semifinale a Birmingham (a due anni di distanza) battendo anche la campionessa di Wimbledon in carica Muguruza (nº 3 del mondo) al secondo turno (6-2 6-4). Nel penultimo atto, cede a Magdaléna Rybáriková in due parziali. In seguito, esce al terzo turno a Eastbourne (contro la nº 7 del pianeta, Plíšková) e al terzo anche a Wimbledon, al termine di una partita fiume contro Görges (6(3)-7 6-3 8-10).
Lo swing americano vede Strýcová far male a Toronto, Cincinnati e New Haven (fuori sempre all'esordio racimolando un solo set) ma riuscire a raggiungere il terzo turno a New York, dove cede alla nº15 del mondo Elise Mertens per 3-6 6(4)-7. Nel finale di anno, centra due quarti di finale a Tokyo (dove perde da Ōsaka in due set) e a Linz (dove difendeva il titolo, viene sconfitta da Van Uytvanck in tre set). Chiude l'annata giocando il primo singolare della finale di Fed Cup contro gli USA: Barbora vince il suo singolare su Kenin (6(5)-7 6-1 6-4) e aiuta la sua nazionale a vincere l'undicesimo titolo della sua storia (per lei si tratta del 6° successo).
In doppio, inizia la stagione con Lucie Šafářová: i migliori risultati ottenuti dalla coppia arrivano a Sydney (semifinale persa da Dabrowski/Xu) e quarti in Australia (sconfitte da Hsieh/Peng). Si separano dopo il quarto a Dubai. Barbora prova a giocare con la taipeiana Su-Wei Hsieh in quel di Indian Wells: le due raggiungono la finale, dove riescono a vincere il titolo contro Makarova/Vesnina con un doppio 6-4. Nonostante l'ottimo risultato, decidono di non continuare assieme la stagione; la ceca decide di avviare una partnership con la connazionale Andrea Hlaváčková a partire da Miami: l'inizio non è dei più promettenti, in quanto escono all'esordio nel torneo americano. Le due giocano però un'ottima stagione su terra, raggiungendo la finale a Roma (persa contro Barty/Schuurs) e tre semifinali a Praga, Madrid e Parigi. Sull'erba non ottengono nessun risultato significativo (solo un terzo turno a Wimbledon) mentre, in seguito, arrivano altri buonissimi riscontri: vincono il primo titolo assieme a New Haven (in finale su Hsieh/Siegemund) mentre, nella tournée asiatica, ottengono altre tre finali: 2 perse a Tokyo e Wuhan e una vinta a Pechino (su Dabrowski/Xu). In virtù degli ottimi risultati, le ceche si qualificano alle WTA Finals di Singapore: dopo una comoda vittoria su Klepač/Martínez Sánchez (6-1 6-2) escono di scena in semifinale contro Siniaková/Krejčíková.
Termina la stagione al nº33 in singolare e al nº5 in doppio (suo best-ranking).
2019: Prima semifinale Slam in singolare; vittoria a Wimbledon e nº1 in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Strýcová comincia la stagione ad Auckland, dove esce al secondo turno contro la wild card Amanda Anisimova (3-6 3-6). Non riesce a qualificarsi a Sydney mentre all''Australian Open viene estromessa subito da Julija Putinceva (4-6 6(1)-7). Partecipa poi al torneo di Doha, dove coglie i primi quarti di finale della stagione battendo Al-Nabhani (doppio 6-1) e Blinkova (6-0 3-6 6-0); nei quarti cede alla nº 6 del mondo Angelique Kerber, con lo score di 6-1 2-6 6(4)-7. In seguito, tra Dubai, Miami e Indian Wells raccoglie solo un successo (contro Golubic ad IW).
Comincia a Istanbul la stagione su terra per la ceca: al primo turno elimina Kuzmová per 5-7 7-5 6-4, e, al secondo turno, sconfigge Sorana Cîrstea con lo score di 6-2 1-6 6-3. Ai quarti affronta la qualificata Elena Rybakina: Barbora vince una partita dall'andamento molto particolare per 0-6 7-6(6) 6-0. In semifinale (la prima del 2019) viene travolta da Markéta Vondroušová con lo score di 2-6 1-6. Nel torneo successivo, quello di Praga, è accreditata della testa di serie nº 9: batte Barthel (6-4 6-4), Pegula (7-5 6-2) e Siniaková (tds nº6, 6-1 6-2), accedendo alla seconda semifinale dell'anno: qui cede alla qualificata Jil Teichmann per 3-6 0-6. Nella restante parte giocata sul mattone tritato, la ceca non figura bene, in quanto esce subito a Madrid, Roma e Parigi.
La ceca inizia la stagione sull'erba con una discesa nel ranking, in quanto esce dalle prime 50. Partecipa al torneo di Birmingham, dove raggiunge la terza semifinale dell'anno, estromettendo Watson, Hsieh e Plíšková prima di arrendersi alla nº2 del mondo Ashleigh Barty.

Dopo essresi ritirata dal torneo di Eastbourne nel match di primo turno contro Hercog, si presenta al torneo di Wimbledon. Esordisce battendo la tds nº 32 Lesja Curenko, con lo score di 6-3 6-2. Al secondo turno elimina Laura Siegemund per 6-3 7-5, approdando al terzo turno dove affronta la nº 4 del mondo Kiki Bertens: la ceca vince il match per 7-5 6-1. Agli ottavi ha la meglio per 4-6 7-5 6-2 su Elise Mertens, tds nº 21; accede così ai quarti di finale per la 2ª volta in carriera nel torneo londinese, dopo quello raggiunto nel 2014. Nella circostanza, affronta la britannica Johanna Konta, nº 19 del seeding: la Konta va subito avanti di un break, portandosi 3-0. Strýcová opera il contro-break nel 7° game, impattando poi sul 4-4. Il parziale termina al tie-break, dove Barbora prevale per 7 punti a 5. Nel secondo set, la ceca domina, chiudendo la partita per 7-6(5) 6-1 e raggiungendo la prima semifinale slam della carriera.[3] Nel penultimo atto, si arrende a Serena Williams, con lo score di 1-6 2-6.[4] La ceca risale nel ranking, posizionandosi al nº31.
La parte finale dell'anno non regala sussulti a Barbora, che chiude la stagione con una sconfitta a Linz al primo turno contro Alizé Cornet.
In doppio, assieme a Vondroušová, raggiunge la semifinale all'Australian Open, persa contro le future vincitrici Stosur/Zhang per 5-7 6-4 5-7. Subito dopo, decide di fare coppia con Su-Wei Hsieh: le due trionfano a Dubai senza cedere set, battendo in finale Hradecká/Makarova. In maggio, conquistano anche il titolo di Madrid, superando Dabrowski/Xu per 6-3 6-1. Dopo il terzo turno a Parigi, giocano sull'erba: arriva il terzo titolo stagionale a Birmingham (in finale su Gronefeld/Shuurs per 10-8 al super-tiebreak) e, soprattutto, arriva il primo trionfo slam a Wimbledon, sconfiggendo ancora Dabrowski/Xu in finale[5][6]. Grazie a questo successo, Hsieh e Barbora divengono nº1 del mondo[7]. Riescono a qualificarsi per le WTA Finals, dove sono inserite nel gruppo viola: dopo una sconfitta con Dabrowski/Xu, vincono i due match con Siniaková/Krejčíková e con Stosur/Zhang, qualificandosi come prime per le semifinali. Nel penultimo atto battono Gronefeld/Shuurs in due set mentre in finale si arrendono a Babos/Mladenovic per 1-6 3-6.[8]
Termina l'anno al nº 33 del mondo in singolare e al nº1 in doppio.
2020: Finale all'Australian Open, 4 titoli e cinquecento vittorie in doppio[modifica | modifica wikitesto]
La ceca inizia la stagione giocando a Brisbane, dove batte Johanna Konta (tds nº7) per 6-2 3-6 6-3 prima di cedere ad Alison Riske in due set. Nel nuovo Premier di Adelaide, viene sorpresa dalla qualificata Bernarda Pera, che la sconfigge per 6(6)-7 3-6. All'Australian Open, da testa di serie nº 32, esce al primo turno contro Sorana Cîrstea. A Dubai e a Doha viene eliminata al secondo turno (rispettivamente da Martić e Ostapenko).
Da marzo a metà agosto, il circuito WTA è costretto a fermarsi a causa della pandemia di COVID-19. Per la prima volta dal 1945, Wimbledon viene annullato mentre i Giochi Olimpici di Tokyo vengono posticipati al 2021.[9] La WTA decide, inoltre, di congelare tutti i record e le posizioni tenute dalle tenniste al 9 marzo.
Barbora riprende a giocare in quel di Praga ad agosto, dove è accreditata della testa di serie nº7. Tuttavia, viene subito estromessa da Sara Sorribes Tormo in due set. Non partecipa alla parentesi dello swing americano (saltando Cincinnati e US Open), ma ritorna sulla terra europea a fine settembre; a Roma, vince 6-3 6-3 su Kudermetova ma viene battuta dalla futura finalista Karolína Plíšková per 3-6 3-6. Anche a Parigi ottiene il secondo turno, sconfitta dalla connazionale Krejčíková con lo score di 4-6 6-3 3-6. Chiude la stagione a Ostrava, dove viene nettamente eliminata all'esordio da Ons Jabeur (doppio 2-6).
In doppio, assieme a Hsieh, vince il titolo di Brisbane (battendo Barty/Bertens in finale). All'Australian Open, colgono la loro seconda finale slam in carriera, senza perdere un set nel loro percorso[10]; nell'atto finale, vengono nettamente sconfitte da Babos/Mladenovic per 2-6 1-6[11]. Le due, in seguito, riescono ad ottenere altri due titoli, a Doha (in finale su Dabrowski/Ostapenko) e a Dubai (in finale su Krejčíková/Zheng). Dopo la pausa forzata causata dal COVID-19, la coppia ceco-taipeiana vince il quarto titolo stagionale a Roma, sconfiggendo Friedsam/Olaru nell'ultimo atto. A Parigi, vengono sorprendentemente eliminate al terzo turno dalle future finaliste Guarachi/Krawczyk in due set.
Barbora termina l'anno al nº37 del mondo in singolare e al nº2 in doppio, alle spalle della compagna Hsieh.
2021: il primo ritiro[modifica | modifica wikitesto]
Barbora inizia l'anno al Grampians Trophy di Melbourne, dove perde subito da Bethanie Mattek-Sands in due set. Anche agli Australian Open esce all'esordio, battuta da Svetlana Kuznetsova (2-6 2-6).
In maggio, Strýcová annuncia il ritiro dal tennis a 35 anni[12].
2023: il rientro, la vittoria a Wimbledon in doppio e il ritiro definitivo[modifica | modifica wikitesto]
A marzo, attraverso i suoi social, Barbora annuncia il suo rientro nel circuito a Madrid, sia in singolare che in doppio.[13]
In singolare, la ceca perde il suo primo match ufficiale a Madrid contro Elisabetta Cocciaretto, con lo score di 3-6 6(5)-7. A Roma, ritrova la vittoria contro la top-100 Zanevs'ka (6-1 3-6 6-3); al secondo round, cede alla top-10 Maria Sakkarī in due set. Sull'erba, esce subito a Birmingham (contro Fręch) mentre a Eastbourne viene ripescata come lucky loser; al primo turno, viene sconfitta dalla futura campionessa Jeļena Ostapenko (4-6 3-6). A Wimbledon, la ceca batte ancora Zanevs'ka per poi cedere a Magda Linette in tre set. Nel torneo casalingo di Praga, si ferma al primo round contro la lucky loser Ankita Raina.
In doppio, Barbora decide di tornare assieme alla sua storica partner Su-Wei Hsieh: a Madrid, le due riescono a cogliere i quarti di finale, dove vengono battute da Fernandez/Townsend. Dopo due uscite premature a Roma e Birmingham, le due ritornano a disputare uno slam assieme in quel di Wimbledon grazie al ranking protetto: dopo quattro anni di distanza dall'ultima volta, Hsieh/Strýcová ritrovano la finale nei Championships, perdendo solo un set in tutto il loro percorso. Nell'ultimo atto, le due sconfiggono le teste di serie n°3 Mertens/Hunter con lo score di 7-5 6-4, aggiudicandosi così il loro secondo titolo dello slam assieme[14]. Nell'intervista post-match, Barbora annuncia che questa sarà la sua ultima apparizione a Wimbledon nonché il match finale della sua carriera.[15]
Statistiche WTA[modifica | modifica wikitesto]
Singolare[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (2)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda |
---|
Grande Slam (0) |
Ori Olimpici (0) |
WTA Finals (0) |
WTA Elite Trophy (0) |
Dal 2009 al 2020 |
Premier Mandatory (0) |
Premier 5 (0) |
Premier (0) |
International (2) |
WTA 125 (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 18 settembre 2011 | ![]() |
Sintetico (i) | ![]() |
4-6, 6-1, 6-0 |
2. | 15 ottobre 2017 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6-4, 6-1 |
Sconfitte (6)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda |
---|
Grande Slam (0) |
Argenti Olimpici (0) |
WTA Finals (0) |
WTA Elite Trophy (0) |
Dal 2009 al 2020 |
Premier Mandatory (0) |
Premier 5 (0) |
Premier (3) |
International (3) |
WTA 125 (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 18 luglio 2010 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
2-6, 6-1, 2-6 |
2. | 15 luglio 2012 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
1-6, 3-6 |
3. | 15 giugno 2014 | ![]() |
Erba | ![]() |
3-6, 2-6 |
4. | 18 ottobre 2014 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
2-6, 1-6 |
5. | 20 febbraio 2016 | ![]() |
Cemento | ![]() |
0-6, 2-6 |
6. | 19 giugno 2016 | ![]() |
Erba | ![]() |
3-6, 4-6 |
Doppio[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (32)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda | |
---|---|
Grande Slam (2) | |
Ori Olimpici (0) | |
WTA Finals (0) | |
WTA Elite Trophy (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 al 2020 |
Tier I (0) | Premier Mandatory (3) |
Tier II (1) | Premier 5 (5) |
Tier III (0) | Premier (9) |
Tier IV (2) | International (10) |
Tier V (0) | WTA 125 (0) |
Sconfitte (19)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda | |
---|---|
Grande Slam (1) | |
Argenti Olimpici (0) | |
WTA Finals (1) | |
WTA Elite Trophy (0) | |
Prima del 2009 | Dal 2009 al 2020 |
Tier I (0) | Premier Mandatory (1) |
Tier II (0) | Premier 5 (3) |
Tier III (1) | Premier (2) |
Tier IV (3) | International (7) |
Tier V (0) | WTA 125 (0) |
Statistiche ITF[modifica | modifica wikitesto]
Singolare[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (9)[modifica | modifica wikitesto]
Torneo $100.000 (1) |
Torneo $75.000 (1) |
Torneo $50.000 (2) |
Torneo $25.000 (5) |
Torneo $10.000 (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 12 maggio 2002 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
4-6, 6-4, 7-6(2) |
2. | 3 novembre 2002 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6-2, 6-0 |
3. | 24 ottobre 2004 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6-1, 6-2 |
4. | 2 marzo 2008 | ![]() |
Cemento | ![]() |
6-3, 5-7, 7-6(5) |
5. | 23 marzo 2008 | ![]() |
Cemento | ![]() |
7-6(4), 6-3 |
6. | 18 maggio 2008 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6-4, 6-2 |
7. | 31 ottobre 2009 | ![]() |
Sintetico (i) | ![]() |
7-6(1), 6-3 |
8. | 8 novembre 2009 | ![]() |
Sintetico (i) | ![]() |
6-4, 4-6, 7-6(5) |
9. | 12 maggio 2013 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6-2, 6-4 |
Sconfitte (6)[modifica | modifica wikitesto]
Torneo $100.000 (0) |
Torneo $75.000 (2) |
Torneo $50.000 (1) |
Torneo $25.000 (3) |
Torneo $10.000 (0) |
N. | Data | Torneo | Superficie | Avversaria in finale | Punteggio |
1. | 18 agosto 2002 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
6(6)-7, 1-6 |
2. | 29 settembre 2003 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
5–7, 0–2, rit. |
3. | 12 giugno 2006 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
4–6, 1–6 |
4. | 17 febbraio 2008 | ![]() |
Cemento (i) | ![]() |
6-0, 1-6, 6(1)-7 |
5. | 27 settembre 2009 | ![]() |
Cemento | ![]() |
5–7, 2–6 |
6. | 11 maggio 2014 | ![]() |
Terra rossa | ![]() |
4-6, 2-6 |
Doppio[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie (10)[modifica | modifica wikitesto]
Torneo $100.000 (4) |
Torneo $75.000 (2) |
Torneo $50.000 (3) |
Torneo $25.000 (1) |
Torneo $10.000 (0) |
Sconfitte (8)[modifica | modifica wikitesto]
Torneo $100.000 (1) |
Torneo $75.000 (1) |
Torneo $50.000 (4) |
Torneo $25.000 (2) |
Torneo $10.000 (0) |
Fed Cup[modifica | modifica wikitesto]
Finali vinte (6)[modifica | modifica wikitesto]
Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]
|
|
Singolare[modifica | modifica wikitesto]
Torneo | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Titoli | V–S | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tornei del Grande Slam | |||||||||||||||||||||||
![]() |
Q2 | 2T | 1T | Q2 | Q2 | Q2 | 1T | 2T | 3T | 2T | A | 2T | 3T | 4T | 4T | 4T | 1T | 1T | 0 / 13 | 17–13 | |||
![]() |
A | 2T | 1T | Q3 | Q1 | Q1 | 1T | 1T | 1T | 1T | 1T | 1T | 1T | 3T | 2T | 4T | 1T | 2T | 0 / 14 | 8–14 | |||
![]() |
1T | 1T | 2T | Q3 | 1T | 3T | 1T | 3T | 2T | 1T | 2T | QF | 1T | 3T | 2T | 3T | SF | ND | 0 / 16 | 20–16 | |||
![]() |
Q3 | 1T | 1T | Q2 | Q1 | 1T | 2T | 1T | 1T | 1T | Q1 | 3T | 3T | 1T | 2T | 3T | 1T | A | 0 / 13 | 8–13 | |||
Vittorie-sconfitte | 0–1 | 2–4 | 1–4 | 0–0 | 0–1 | 2–2 | 1–4 | 3–4 | 3–4 | 1–4 | 1–2 | 5–3 | 4–4 | 7–4 | 6–4 | 10–4 | 5–4 | 1–2 | 0–0 | 0 / 56 | 54–56 | ||
Giochi olimpici | |||||||||||||||||||||||
![]() |
ND | 1T | Non disputati | A | Non disputati | A | Non disputati | 2T | Non disputati | 0 / 2 | 1–2 | ||||||||||||
Tornei di fine anno | |||||||||||||||||||||||
![]() |
Non qualificata | ND | 0 / 0 | 0–0 | |||||||||||||||||||
![]() |
Non qualificata | RR | RR | Non qual. | ND | 0 / 2 | 2–2 | ||||||||||||||||
Tornei di squadra | |||||||||||||||||||||||
Fed Cup | 1T | 1T | A | PO | PO | A | A | A | V | V | A | V | V | V | SF | V | A | ND | 6 / 10 | 11–7 | |||
Carriera | |||||||||||||||||||||||
Tornei giocati | 1 | 15 | 16 | 1 | 5 | 9 | 20 | 22 | 27 | 21 | 6 | 23 | 26 | 23 | 25 | 23 | 20 | 8 | 0 | 290 | |||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | |||
Finali | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 2 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 | |||
Totale V–S | 0–1 | 15–17 | 8–15 | 0–1 | 3–5 | 5–9 | 13–20 | 16–22 | 24–28 | 13–21 | 5–6 | 29–24 | 31–26 | 39–24 | 43–25 | 26–23 | 19–20 | 5–9 | 0–0 | 294–296 | |||
Vittorie % | 0% | 47% | 35% | 0% | 38% | 36% | 39% | 42% | 46% | 38% | 45% | 55% | 54% | 62% | 63% | 53% | 49% | 36% | – | 50% | |||
Ranking di fine anno | 161 | 56 | 142 | 164 | 156 | 76 | 69 | 67 | 44 | 92 | 92 | 26 | 41 | 20 | 23 | 33 | 33 | 37 | $11.967.405 |
Doppio[modifica | modifica wikitesto]
Torneo | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | Titoli | V–S |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tornei del Grande Slam | ||||||||||||||||||||
![]() |
A | A | 1T | 1T | 3T | 2T | 2T | 3T | 2T | A | 2T | SF | 3T | 3T | QF | SF | F | 0 / 14 | 28–14 | |
![]() |
A | 2T | 3T | 1T | 1T | 2T | 3T | 1T | 1T | 1T | 2T | QF | 2T | A | SF | 3T | 3T | 0 / 15 | 19–15 | |
![]() |
A | 3T | 2T | 2T | A | 3T | 3T | 3T | 2T | QF | 2T | 3T | 3T | 3T | 3T | V | ND | 1 / 14 | 29–13 | |
![]() |
A | 1T | 1T | 1T | 1T | 2T | 3T | QF | 2T | 2T | SF | 3T | QF | SF | 3T | 3T | A | 0 / 15 | 25–15 | |
Vittorie–Sconfitte | 0–0 | 3–3 | 3–4 | 1–4 | 2–3 | 5–4 | 7–4 | 7–4 | 3–4 | 4–3 | 7–4 | 11–4 | 8–4 | 8–3 | 11–4 | 14–3 | 7–2 | 0–0 | 1 / 58 | 101–57 |
Giochi olimpici | ||||||||||||||||||||
![]() |
A | Non disputati | A | Non disputati | A | Non disputati | 3° | Non disputati | 0 / 1 | 4–1 | ||||||||||
Torneo di fine anno | ||||||||||||||||||||
![]() |
Non qualificata | SF | F | ND | 0 / 2 | 4–3 | ||||||||||||||
WTA 10001 | ||||||||||||||||||||
![]() ![]() |
Non Tier I | A | A | A | A | 2T | A | A | 1T | 2T4 | SF | 2T | V | V | 2 / 7 | 15–5 | ||||
![]() |
A | A | SF | 2T | 1T | QF | QF | 2T | SF | A | QF | 2T | 1T | QF | V | QF | ND | 1 / 13 | 24–12 | |
![]() |
A | A | 2T | A | 2T | 1T | 1T | 2T | 1T | A | 2T | 1T | QF | F | 1T | 2T | ND | 0 / 12 | 11–12 | |
![]() |
Non disputato | A | 1T | 1T | 1T | A | A | 1T | 1T | 1T | SF | V | ND | 1 / 8 | 7–7 | |||||
![]() |
A | A | A | A | A | A | A | 2T | A | A | A | 1T | 1T | 1T | F | 2T | V | 1 / 7 | 9–6 | |
![]() |
1T | A | A | A | A | QF | QF | 1T | 1T | QF | QF | 2T | 2T | SF | 2T | A | ND | 0 / 11 | 12–11 | |
![]() |
Non Tier I | A | A | 1T | 1T | SF5 | 2T | 2T | V | SF | QF | QF6 | A | 1 / 9 | 13–7 | |||||
![]() |
A | A | A | A | A | A | V | 1T | SF | QF | 2T | A | F | 1T | F7 | 2T | ND | 1 / 9 | 13–8 | |
![]() |
Non Tier I | A | QF | 2T | QF | 2T | A | 1T | 2T | QF | V | 2T | ND | 1 / 9 | 12–8 | |||||
Carriera | ||||||||||||||||||||
Tornei giocati | 5 | 13 | 10 | 12 | 14 | 18 | 24 | 24 | 23 | 9 | 16 | 18 | 20 | 16 | 21 | 17 | 7 | 0 | 262 | |
Titoli | 0 | 2 | 0 | 0 | 1 | 2 | 5 | 5 | 2 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 3 | 4 | 4 | 0 | 31 | |
Finali | 0 | 4 | 1 | 0 | 2 | 4 | 8 | 5 | 3 | 0 | 0 | 0 | 5 | 2 | 6 | 5 | 5 | 0 | 50 | |
Totale V–S | 1–5 | 21–11 | 14–10 | 8–13 | 15–13 | 32–15 | 43–19 | 36–19 | 33–21 | 12–9 | 23–17 | 20–17 | 37–15 | 28–15 | 42–16 | 37–12 | 24–4 | 0–0 | 426–231 | |
Vittorie % | 17% | 66% | 58% | 38% | 54% | 68% | 69% | 65% | 61% | 57% | 58% | 54% | 71% | 65% | 72% | 76% | 86% | – | 65% | |
Ranking di fine anno | 179 | 43 | 54 | 80 | 66 | 35 | 20 | 22 | 20 | 44 | 32 | 28 | 17 | 15 | 5 | 1 | 2 |
Note
- 1 Fino al 2008 venivano chiamati Tieri I. Dal 2009 al 2020 vennero suddivisi in: Premier Mandatory (Indian Wells, Miami, Madrid e Pechino) e Premier 5 (Doha/Dubai, Roma, Montréal/Toronto, Cincinnati e Wuhan), mentre dal 2021 diventarono tutti WTA 1000.
- 2 Il Dubai Tennis Championships e il Qatar Ladies Open di Doha si scambiarono frequentemente lo status tra evento Premier ed evento Premier 5 dal 2009 al 2020.
- 3 Il Wuhan Open era noto come Toray Pan Pacific Open e si è disputato a Tokyo fino al 2013.
- 4 Si ritira prima del secondo turno; non viene contata come una sconfitta.
- 5 Si ritira prima della semifinale; non viene contata come una sconfitta.
- 6 Si ritira prima dei quarti di finale; non viene contata come una sconfitta.
- 7 Si ritira prima della finale; non viene contata come una sconfitta.
Doppio misto[modifica | modifica wikitesto]
Torneo | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013–14 | 2015 | 2016–19 | 2020 | 2021 | Titoli | V–S | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Tornei del Grande Slam | |||||||||||||
![]() |
A | QF | 2T | 3T | A | 1T | A | 1T | 0 / 4 | 3–4 | |||
![]() |
A | 2T | 2T | A | A | A | A | A | 0 / 2 | 2–2 | |||
![]() |
2T | 1T | 2T | A | A | 1T | A | ND | 0 / 4 | 1–4 | |||
![]() |
A | A | QF | 1T | A | A | A | A | 0 / 2 | 2–2 | |||
Vittorie-sconfitte | 1–1 | 3–3 | 4–4 | 0–1 | 0–0 | 0–2 | 0–0 | 0–1 | 0–0 | 0 / 12 | 8–12 |
Vittorie contro giocatrici Top 10[modifica | modifica wikitesto]
Stagione | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | Totale |
Vittorie | 1 | 3 | 2 | 2 | 1 | 1 | 10 |
# | Giocatrice | Ranking | Evento | Superficie | Turno | Punteggio | BSR |
---|---|---|---|---|---|---|---|
2014 | |||||||
1. | ![]() |
2 | ![]() |
Erba | 3T | 7–6(5), 7–6(5) | 43 |
2015 | |||||||
2. | ![]() |
8 | ![]() |
Cemento | 1T | 6–4, 1–1 rit. | 25 |
3. | ![]() |
6 | ![]() |
Terra rossa | 1T | 0–6, 6–3, 6–3 | 22 |
4. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento | 2T | 6(1)–7, 7–6(4), 1–2 rit. | 41 |
2016 | |||||||
5. | ![]() |
3 | ![]() |
Cemento | 3T | 6–3, 6–2 | 48 |
6. | ![]() |
3 | ![]() |
Terra rossa | 1T | 6–4, 6–2 | 33 |
2017 | |||||||
7. | ![]() |
7 | ![]() |
Cemento | 2T | 7–5, 7–6(5) | 25 |
8. | ![]() |
1 | ![]() |
Cemento | 1T | 6–1, 2–0 rit. | 29 |
2018 | |||||||
9. | ![]() |
3 | ![]() |
Erba | 2T | 6–2, 6–4 | 24 |
2019 | |||||||
10. | ![]() |
4 | ![]() |
Erba | 3T | 7–5, 6–1 | 54 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Fed Cup 2016, finale Francia - Repubblica Ceca: Cornet battuta dalla Strycova. Decisivo il doppio per assegnare il titolo, su SportFace, 13 novembre 2016. URL consultato il 2 dicembre 2020.
- ^ Laura Guidobaldi, Fed Cup: Pliskova e Strycova spengono il sogno francese, su Ubitennis, 13 novembre 2016. URL consultato il 2 dicembre 2020.
- ^ Redazione, Wimbledon delle novità: Strycova e Svitolina per la prima volta in semifinale, su Ubitennis, 9 luglio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Luca Baldissera, Serena Williams fa 11 a Wimbledon: è di nuovo a un passo da Court, su Ubitennis, 11 luglio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Paolo Di Lorito, Wimbledon, doppio femminile: Strycova e Hsieh stendono le numero 1, su Ubitennis, 13 luglio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Redazione, Wimbledon: Hsieh e Strycova vincono il torneo di doppio femminile. Primo Slam per la ceca, su Ubitennis, 15 luglio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Favola Strycova: a 33 anni N.1 del mondo, su Supertennis, 16 luglio 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Laura Guidobaldi, WTA Finals: Babos e Mladenovic si confermano regine del doppio a Shenzhen, su Ubitennis, 3 novembre 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ Anche Wimbledon è stato cancellato per l’emergenza Covid-19, su Wired, 1º aprile 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ (EN) Hsieh and Strycova, Babos and Mladenovic to play for Aussie title, su Women's Tennis Association. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ Antonio Ortu, Australian Open, Babos e Mladenovic sono le campionesse del doppio, su Ubitennis, 31 gennaio 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020.
- ^ https://www.facebook.com/ubitennis, Strycova annuncia il ritiro, il futuro è da mamma: “Ma voglio salutare con un ultimo match…”, su Ubitennis, 5 maggio 2021. URL consultato il 14 luglio 2023.
- ^ Accedi • Instagram, su www.instagram.com. URL consultato il 14 luglio 2023.
- ^ (EN) Hsieh and Strycova win Wimbledon doubles title for second time, su Women's Tennis Association. URL consultato il 17 luglio 2023.
- ^ (EN) Champions Corner: Strycova's unforgettable Wimbledon curtain call, su Women's Tennis Association. URL consultato il 17 luglio 2023.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Barbora Strýcová, su wtatennis.com, WTA Tour Inc.
- (EN) Barbora Strýcová, su itftennis.com, ITF.
- (EN) Barbora Strýcová, su billiejeankingcup.com, ITF.
- (EN) Barbora Strýcová, su wimbledon.com, IBM Corp.
- (EN) Barbora Strýcová, su tennistemple.com.
- (EN, FR) Barbora Strýcová, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Barbora Strýcová, su Olympedia.
- (EN) Barbora Strýcová, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (CS, EN) Barbora Strýcová, su olympijskytym.cz, Český olympijský výbor.
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