Governo Amato II
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Governo Amato II | |
---|---|
Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Giuliano Amato (indipendente) |
Coalizione | DS, PPI, Dem, UDEUR, PdCI, FdV, RI, SDI |
Legislatura | XIII Legislatura |
Giuramento | 26 aprile 2000 |
Dimissioni | 31 maggio 2001 |
Governo successivo | Berlusconi II 11 giugno 2001 |
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Il governo Amato II fu il cinquantaseiesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il quarto e ultimo della XIII legislatura.
Il governo rimase in carica dal 26 aprile 2000[1][2][3] all'11 giugno 2001[4], per un totale di 411 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 16 giorni.
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 28 aprile 2000 con 319 voti favorevoli e 298 contrari[5].
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 3 maggio 2000 con 179 voti favorevoli, 112 contrari e 2 astenuti[6].
Diede le dimissioni il 31 maggio 2001, il giorno dopo l'inizio della XIV legislatura[7][8].
Compagine di governo[modifica | modifica wikitesto]
Appartenenza politica[modifica | modifica wikitesto]
- Indipendenti: Presidente del Consiglio, 2 ministri e 3 sottosegretari
- Democratici di Sinistra (DS): 7 ministri e 19 sottosegretari
- Partito Popolare Italiano (PPI): 5 ministri e 12 sottosegretari
- I Democratici (Dem): 3 ministri e 7 sottosegretari
- Federazione dei Verdi (FdV): 2 ministri e 2 sottosegretari
- Partito dei Comunisti Italiani (PdCI): 2 ministri e 2 sottosegretari
- Unione Democratici per l'Europa (UDEur): 1 ministro e 5 sottosegretari
- Rinnovamento Italiano (RI): 1 ministro e 4 sottosegretari
- Socialisti Democratici Italiani (SDI): 1 ministro e 2 sottosegretari
Sostegno parlamentare[modifica | modifica wikitesto]
Camera dei deputati[9] | Seggi | |
---|---|---|
Democratici di Sinistra Popolari per Prodi Unione Democratici per l'Europa I Democratici Comunisti Italiani Federazione dei Verdi Socialisti Democratici Italiani Rinnovamento Italiano Minoranze linguistiche Patto Segni FLDR Altri[10] Totale maggioranza |
165 57 20 20 20 13 8 6 5 4 4 27 349 | |
Forza Italia Alleanza Nazionale Lega Nord Rifondazione Comunista Centro Cristiano Democratico Cristiani Democratici Uniti Totale opposizione |
112 91 46 14 12 6 281 | |
Totale | 630 |
Composizione[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia[modifica | modifica wikitesto]
2000[modifica | modifica wikitesto]
Aprile[modifica | modifica wikitesto]
- 26 aprile 2000 - Giuliano Amato giura nelle mani del Presidente della Repubblica al Quirinale.
- 28 aprile 2000 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera con 319 sì e 298 no[5].
Maggio[modifica | modifica wikitesto]
2001[modifica | modifica wikitesto]
Marzo[modifica | modifica wikitesto]
- 8 marzo 2001 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, sentiti i Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, emana il decreto di scioglimento delle Camere (D.P.R. 8 marzo 2001, n. 42).
- 9 marzo 2001 - Il Presidente della Repubblica, vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del 9 marzo, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'interno, emana il decreto (D.P.R. 9 marzo 2001, n. 47) di convocazione dei comizi elettorali, con il quale si stabilisce la data delle elezioni (13 maggio 2001) e quella della prima riunione delle nuove Camere (30 maggio 2001).
Maggio[modifica | modifica wikitesto]
- 13 maggio 2001 - Si svolgono le elezioni politiche. I risultati sono favorevoli alla coalizione di Centro destra (Casa delle Libertà), che consegue un'ampia maggioranza sia alla Camera sia al Senato.
- 31 maggio 2001 - Dopo la prima seduta delle due Camere il giorno precedente, il Presidente del Consiglio Giuliano Amato comunica al Consiglio dei ministri, che ne prende atto, che si recherà al Quirinale per rassegnare al Capo dello Stato le doverose dimissioni del Governo. Amato presenta dunque le dimissioni al Presidente della Repubblica, che lo invita, secondo la prassi, a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.
Giugno[modifica | modifica wikitesto]
- 10 giugno 2001 - Il Capo dello Stato riceve al Quirinale Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio incaricato, che scioglie la riserva formulata il giorno precedente e accetta di formare il Governo. Con due distinti D.P.R. emanati in data 10 giugno 2001, il Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni presentate il 31 maggio 2001 dal Presidente del Consiglio Amato in nome proprio e dei ministri del Governo da lui presieduto; accetta, su proposta del Presidente del Consiglio Amato, le dimissioni dei sottosegretari, che rimangono in carica per il disbrigo degli affari correnti sino alla nomina di quelli del nuovo Governo.
- 11 giugno 2001 - Giura il secondo governo Berlusconi e con il tradizionale passaggio di consegne termina il secondo governo Amato.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ DPR 25 aprile 2000. Nomina dei ministri
- ^ GOVERNO: AMATO GIURA DAVANTI A CIAMPI (2), in Adnkronos, 26 aprile 2000.
- ^ Comunicato del quirinale, su presidenti.quirinale.it, 26 aprile 2000.
- ^ Governo: giuramento, comunicato quirinale [collegamento interrotto], in AGI, 11 giugno 2001.
- ^ a b Camera dei Deputati - XIII Legislatura - Seduta n. 714
- ^ a b Senato della Repubblica - XIII Legislatura - Seduta n. 829
- ^ Camera dei Deputati - XIV Legislatura - Seduta n. 2
- ^ Comunicato del Quirinale, in presidenti.quirinale.it, 31 maggio 2001.
- ^ a b Composizione all'aprile 2000
- ^ a b Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Governo Amato II
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Senato, Governo Amato II, su senato.it.
- Decreti del Presidente della Repubblica
- Nomina del Presidente del Consiglio, su gazzettaufficiale.it.
- Nomina dei ministri, su gazzettaufficiale.it.
- Nomina del sottosegretario Micheli, su gazzettaufficiale.it.
- Nomina dei sottosegretari, su gazzettaufficiale.it.
- Nomina di Mattioli a ministro senza portafoglio, su gazzettaufficiale.it.
- Nomina del sottosegretario Bressa, su gazzettaufficiale.it.
- Decreti del Presidente del Consiglio
- Conferimento di incarichi al ministro dell'interno e ai ministri senza portafoglio, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al sottosegretario Micheli, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al sottosegretario Chiti, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Bianco, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Bordon, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Nesi, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Bassanini, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Bellillo, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Loiero, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Maccanico, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Toia, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Turco, su gazzettaufficiale.it.
- Conferimento di incarichi al ministro Mattioli, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Mattioli, su gazzettaufficiale.it.
- Delega di funzioni al ministro Salvi, su gazzettaufficiale.it.