Jos Verstappen

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Jos Verstappen
Nazionalità Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Automobilismo
Categoria Formula 1, 24 Ore di Le Mans
Ruolo Pilota
Termine carriera 28 ottobre 2012
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 27 marzo 1994
Stagioni 1994-1998, 2000-2001, 2003
Scuderie Benetton 1994
Simtek 1995
Footwork 1996
Tyrrell 1997
Stewart 1998
Arrows 2000-2001
Minardi 2003
Miglior risultato finale 10º (1994)
GP disputati 107 (106 partenze)
Podi 2
Punti ottenuti 17
Carriera nella 24 Ore di Le Mans
Esordio 14 giugno 2008
Stagioni 2008-2009
Scuderie Bandiera dei Paesi Bassi Van Merksteijn Motorsport 2008
Bandiera del Regno Unito Aston Martin Racing 2009
Podi 1[1]
Vittorie 1 (2008[2])
 

Johannes Franciscus Verstappen, detto Jos (Montfort, 4 marzo 1972) è un ex pilota automobilistico olandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È il padre di Max Verstappen, nato nel 1997, anch'egli pilota di Formula 1 e campione del mondo nel 2021, 2022 e 2023.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Formule minori[modifica | modifica wikitesto]

Verstappen si interessò ai kart fin dalla tenera età; già da bambino passava del tempo a correre con il mezzo costruito per lui dal padre[3] e da otto anni cominciò a gareggiare, vincendo a dodici il titolo nazionale juniores. Dopo questo successo continuò a gareggiare nella categoria fino al 1989 contando due titoli europei e vari successi conquistati. A sedici anni, inoltre, abbandonò gli studi per potersi concentrare sulla sua passione e iniziò a lavorare per alcuni costruttori di motori olandesi.[3]

A fine 1991 l'olandese passò poi alla Formula Opel, vincendo il titolo al primo tentativo. Dopo questo successo gli venne offerta la possibilità di gareggiare in Formula 3 con la Van Amersfoort Racing e nel 1993 divenne campione della F3 tedesca.

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio in Benetton (1994)[modifica | modifica wikitesto]

Verstappen su Benetton B194 al Gran Premio di Gran Bretagna 1994

I suoi successi nelle formule minori gli permisero di ottenere la possibilità di svolgere un test sul Circuito di Estoril alla guida di una Footwork Arrows nell'autunno del 1993. Verstappen staccò ottimi tempi sul giro e attirò l'interesse sia della McLaren sia della Benetton, entrambe intenzionate a offrirgli il posto da collaudatore.[4] Verstappen accettò infine l'offerta della Benetton legandosi con il team anglo-italiano in vista della possibilità di correre almeno sei Gran Premi nel 1995.[5]

Un incidente occorso alla seconda guida del team JJ Lehto durante i test prestagionali a Silverstone fece sì che l'olandese potesse disputare da secondo pilota le prime due gare della stagione, che non riuscì a concludere (in Brasile fu coinvolto in una collisione con Irvine e Brundle, mentre ad Aida fu un testacoda a porre fine alla sua gara). A Imola il rientrante Lehto riprese il suo posto, ma a causa delle sue scarse prestazioni, fu sostituito nuovamente da Verstappen a partire dal Gran Premio di Francia.

Durante il prosieguo della stagione, Verstappen trovò difficoltà ad adattare il suo stile di guida alla monoposto, più idonea al modo di guidare di Schumacher. In particolare l'olandese riteneva la monoposto abbastanza nervosa e imprevedibile, problemi evidenziati successivamente anche dal suo sostituto Herbert.[3] Durante l'anno fu inoltre protagonista di un episodio che rischiò di avere gravi conseguenze: durante il rifornimento ai box nel Gran Premio di Germania,[6] a causa della benzina fuoriuscita dal bocchettone, la sua vettura prese fuoco e il pilota olandese riportò alcune ustioni al viso.[7] Da lì in poi, si piazzò tre volte in zona punti, con due terzi posti in Ungheria e Belgio come miglior risultato, e un quinto posto in Portogallo. Nelle ultime due gare della stagione lasciò infine spazio a Herbert, concludendo quindi il campionato in decima posizione, con dieci punti totali.

Il passaggio alle scuderie minori (1995-1998)[modifica | modifica wikitesto]

1995

Ancora legato contrattualmente con la Benetton, Briatore decise di preferirgli Johnny Herbert come secondo pilota. Gli offrì comunque la possibilità di un passaggio alla Simtek per disputare l'intera stagione 1995.[8] Benetton e Simtek avevano inoltre concluso un accordo che concedeva alla squadra inglese l'utilizzo del cambio della Benetton.[8]

Rispetto all'anno precedente, la nuova Simtek S951 si rivelò più competitiva, pur soffrendo di un motore poco potente e di problemi di affidabilità alla trasmissione.[9] Verstappen riuscì a ottenere buone prestazioni, tanto da qualificarsi a metà griglia al Gran Premio d'Argentina ed era riuscito a portarsi fino al sesto posto prima di essere costretto al ritiro. La squadra, però, era in grandi difficoltà finanziarie e faticò a prendere parte al Gran Premio di Spagna,[10] per poi abbandonare definitivamente la stagione subito dopo il Gran Premio di Monaco. Il pilota olandese si ritrovò quindi senza un volante per disputare da titolare la stagione e anche la possibilità di sostituire Herbert in Benetton, dopo un inizio stagione deludente, svanì in seguito alla sua vittoria del Gran Premio di Gran Bretagna.[9] Chiuse quindi anticipatamente il suo 1995 con zero punti ottenuti.

1996

Trovatosi senza contratto per il 1996,[11] Verstappen trovò infine un accordo con la Footwork Arrows. L'inizio stagione fu molto convincente per Verstappen che ottenne un sesto posto in Argentina con un sorpasso nel finale a David Coulthard. Fornì anche buone prestazioni in Brasile e in Spagna, gare in cui era quinto prima di ritirarsi.

Pur dimostrando buone doti velocistiche, fu comunque spesso protagonista di incidenti e uscite di pista,[5] in particolare nel finale di stagione, e pagò anche problemi di affidabilità della monoposto. A metà stagione, inoltre, la Arrows venne acquistata da Tom Walkinshaw che divenne socio di maggioranza. Le trattative per il rinnovo contrattuale di Verstappen non andarono a buon fine e l'olandese si ritrovò quindi a fine anno senza un volante per la stagione successiva.

1997

Per il 1997 riuscì ad accordarsi con la Tyrrell per affiancare Mika Salo. La squadra britannica da diversi anni affrontava difficoltà finanziarie e non fu in grado di mettere a disposizione dei propri piloti una monoposto particolarmente competitiva. In particolare, pagava il fatto di avere in dotazione un motore poco potente, che spesso relegò i due piloti nelle ultime file dello schieramento.[9] Occasionalmente, Verstappen riuscì a ottenere buone prestazioni, in particolare nei Gran Premi di Argentina e Canada stazionò a lungo ai margini della zona punti, prima di essere in entrambi i casi costretto al ritiro. Chiuse quindi la stagione senza ottenere punti iridati.

1998

Al termine della stagione 1997, Ken Tyrrell decise di vendere il suo team, ormai a corto di fondi, alla BAR. I nuovi proprietari decisero quindi di non confermare Verstappen preferendogli Ricardo Rosset, in grado di garantire una buona dote finanziaria al team.[9] Il pilota olandese si ritrovò quindi senza contratto e privo di un volante per la ormai imminente stagione 1998. Solamente a partire dal Gran Premio di Francia riuscì a rientrare nel circus sostituendo Jan Magnussen alla Stewart fino al termine della stagione. Pur a fronte di una monoposto poco competitiva, le prestazioni di Verstappen furono, comunque, spesso sottotono venendo alla fine battuto dal compagno di squadra Rubens Barrichello.[9] Chiuse quindi nuovamente l'anno senza mai ottenere punti.

Tester Honda e ritorno in Arrows (1999-2001)[modifica | modifica wikitesto]

1999

Ormai senza alcun contratto per disputare la stagione 1999, Verstappen si accordò con la Honda per svolgere il ruolo di collaudatore nello sviluppo di un prototipo, noto come Honda RA099, in vista di un possibile ingresso della casa giapponese con una propria squadra per il 2000. Partecipò quindi a varie sessioni di test e, a gennaio, ottenne tempi discreti sia sul circuito di Jerez, risultando più veloce delle BAR di Jacques Villeneuve e Ricardo Zonta,[12] sia a Barcellona, in cui eguagliò i tempi della Jordan.[13] La morte di Harvey Postlethwaite, direttore tecnico e responsabile della progettazione della vettura, mise in dubbio il prosieguo del piano di creazione di una squadra corse. La Honda decise infatti di limitarsi a fornire i propri motori alla BAR.

Durante l'anno per Verstappen si prospettò la possibilità di sostituire Damon Hill in Jordan, qualora il pilota britannico avesse deciso di chiudere anticipatamente la sua stagione.[14] Tale eventualità non si realizzò e Verstappen continuò a svolgere il suo ruolo di collaudatore per la Honda.

2000

Nel 2000, Verstappen tornò alla Arrows. La vettura che aveva a disposizione, la A21, pur rivelandosi complessivamente efficace sul piano aerodinamico, soffriva però di frequenti problemi di affidabilità.[15] Nonostante ciò il pilota olandese fu fautore di grandi prove di spettacolo, come quelle offerte in Brasile o in Canada. Riuscì a finire per 2 volte a punti, ottenendo un quarto posto come miglior risultato a Monza. Il secondo miglior risultato fu un quinto posto al Gran Premio del Canada, dove fu autore di una grande gara dopo essere partito dalla tredicesima posizione.

2001
Verstappen su Arrows A22 al Gran Premio d'Europa 2001

Corse anche nel 2001, sempre con la Arrows. La stagione fu molto sfortunata in cui l'olandese, nonostante si fosse trovato spesso a lottare per i punti, ne ottenne solo uno in Austria. In Malesia, grazie anche al grande caos in partenza, rimase a lungo in seconda posizione finché un cattivo pit stop non lo escluse dalla lotta per punti, mentre in Canada era sesto fino all'ultimo giro, quando a causa di un problema ai freni andò a sbattere. A Monaco rimontò dal diciannovesimo posto all'ottavo. Nelle altre gare non riuscì a lottare per posizioni importanti, fatta eccezione per il GP d'Italia, dove fu costretto, però, al ritiro a causa di un problema all'alimentazione. A fine stagione, nonostante fosse ancora sotto contratto con la casa inglese, venne licenziato per fare spazio a Heinz-Harald Frentzen. Sostenne quindi alcuni test con la Sauber, ma senza risultati.

Passaggio in Minardi (2003)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 l'olandese tornò a correre nella massima serie con la Minardi. Non ottenne alcun punto, ma fu protagonista di una particolare vicenda: durante le pre-qualifiche del Gp di Francia, negli ultimi minuti Verstappen uscì dai box, mentre smise di piovere, e centrò il miglior tempo, ma nelle qualifiche vere e proprie, il giorno dopo l'olandese non si ripeté e partì solo dalla penultima posizione. I migliori risultati li ottenne al Gran Premio del Canada, dove si qualificò quindicesimo, ottenendo per la scuderia faentina il miglior risultato in qualifica dal Gran Premio di Germania 1999, mentre in gara chiuse nono. A fine stagione, poi, tentò un accordo con la Jordan, ma non si realizzò determinandone il ritiro dalla massima formula.

Dopo la Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

Verstappen impegnato nell'A1 GP

Dopo un breve periodo di inattività, Verstappen tornò a correre nella serie A1 Grand Prix per il team olandese, riuscendo anche a vincere una gara e concludendo il campionato 2005-2006 al settimo posto. Dopo l'esperienza in A1 Grand Prix il pilota olandese partecipò a due edizioni della 24 ore di Le Mans cogliendo un 10º posto nel 2008 con la Porsche e un 13º posto nel 2009 al volante della Aston Martin. Nel 2010 ha tentato un ritorno in Formula 1 proponendo la sua esperienza ai team debuttanti ma i 7 anni di lontananza dalla massima serie non gli consentirono di trovare un sedile come titolare e neanche come collaudatore. Successivamente si è dedicato all'attività di manager del figlio Max. Nel 2021 Verstappen è tornato in pista per la 24h di Dubai con una nuova Porsche 992 assieme a Thierry Vermeulen, seguiti dal team GP Elite.[16]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati completi[modifica | modifica wikitesto]

1994 Scuderia Vettura Punti Pos.
Benetton B194 Rit Rit Rit 8 Rit 3 3 Rit 5 Rit 10 10º
1995 Scuderia Vettura Punti Pos.
Simtek S951 Rit Rit Rit 12 NP 0
1996 Scuderia Vettura Punti Pos.
Footwork FA17 Rit Rit 6 Rit Rit Rit Rit Rit Rit 10 Rit Rit Rit 8 Rit 11 1 16º
1997 Scuderia Vettura Punti Pos.
Tyrrell 025 Rit 15 Rit 10 8 11 Rit Rit Rit 10 Rit Rit Rit 12 Rit 13 16 0
1998 Scuderia Vettura Punti Pos.
Stewart SF02 12 Rit Rit Rit 13 Rit Rit 13 Rit 0
2000 Scuderia Vettura Punti Pos.
Arrows A21 Rit 7 14 Rit Rit Rit Rit 5 Rit Rit Rit 13 15 4 Rit Rit 10 5 12º
2001 Scuderia Vettura Punti Pos.
Arrows A22 10 7 Rit Rit 12 6 8 10 Rit 13 10 9 12 10 Rit Rit 15 1 18º
2003 Scuderia Vettura Punti Pos.
Minardi PS03 11 13 Rit Rit 12 Rit Rit 9 14 16 15 Rit 12 Rit 10 15 0
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2008 LMP2 34 M Porsche RS Spyder Evo
Porsche MR6 3.4L V8
Bandiera dei Paesi Bassi Van Merksteijn Motorsport Bandiera dei Paesi Bassi Peter van Merksteijn
Bandiera dei Paesi Bassi Jeroen Bleekemolen
354 10º
2009 LMP1 008 M Lola-Aston Martin B09/60
Aston Martin 6.0L V12
Bandiera del Regno Unito Aston Martin Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera del Regno Unito Darren Turner
342 13º 11º

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 gennaio 2012 il pilota è stato arrestato dalla polizia di Roermond e ha trascorso due settimane in carcere.[17] L'accusa nei confronti di Verstappen è quella di aver commesso violenza domestica nei confronti dell'ex-fidanzata e di averla investita deliberatamente con la propria autovettura.[18] In precedenza, il pilota era stato già condannato per episodi di violenza.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ottenuto con la posizione della Classe LMP2.
  2. ^ Nonostante sia arrivato 10º in classifica, per la Classe LMP2 è arrivato 1º.
  3. ^ a b c (EN) Joe Saward, The flying Dutchman: Jos Verstappen, su grandprix.com, 1º Maggio 1996. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Jos Verstappen, su grandprix.com. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  5. ^ a b (EN) Verstappen to Benetton?, su grandprix.com, 11 Novembre 1996. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  6. ^ Incontri ravvicinati col fuoco: gli incendi che hanno segnato la Formula 1, su f1web.it, 8 agosto 2011. URL consultato il 4 gennaio 2012.
  7. ^ Benetton a fuoco. Terrore nei box, in La Repubblica, 1º Agosto 1994, p. 3.
  8. ^ a b (EN) Verstappen signs for Simtek, su grandprix.com, 20 Febbraio 1995. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  9. ^ a b c d e (EN) Dan Moakes, Dutch courage: the unfulfilled promise of Jos Verstappen, su forix.com, 15 Agosto 2000. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Dutch dollars for Simtek, su grandprix.com, 15 Maggio 1995. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Verstappen to Arrows, su grandprix.com, 6 Novembre 1995. URL consultato il 26 Dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Honda quick in Spanish testing, su grandprix.com, 25 Gennaio 1999. URL consultato il 1º Gennaio 2021.
  13. ^ (EN) Joe Saward, The truth about Honda's Formula 1 project, su grandprix.com, 22 Febbraio 1999. URL consultato il 1º Gennaio 2021.
  14. ^ (EN) Verstappen to replace Hill, su grandprix.com, 28 Giugno 1999. URL consultato il 1º Gennaio 2021.
  15. ^ Paolo D'Alessio, Bryn Williams, F1 2000. Campioni del mondo, SEP Editrice, 2000, pag.151.
  16. ^ Francesco Corghi, Jos Verstappen torna in pista per la 24h di Dubai, su italiaracing.net, 28 settembre 2021. URL consultato il 29 settembre 2021.
  17. ^ (EN) F1: Former Formula 1 racer Jos Verstappen released from Dutch jail on Friday Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.
  18. ^ (EN) Verstappen facing fresh assault charges Archiviato il 18 dicembre 2012 in Internet Archive.
  19. ^ Jos Verstappen, pit-stop in carcere. L'accusa: tentato omicidio, su f1web.it, 7 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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