Leo Beenhakker

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Leo Beenhakker
Leo Beenhakker nel 2008
Nazionalità Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Calcio
Ruolo Allenatore (ex calciatore)
Termine carriera 1965 - giocatore
2009 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??Bandiera non conosciuta Tediro
19??Bandiera non conosciuta Zwart-Wit '28
19??Xerxes
Carriera da allenatore
1965-1967Bandiera non conosciuta SV Epe
1967-1968Go Ahead EaglesAssistente
1968-1972Veendam
1972-1975Cambuur
1975-1976Go Ahead Eagles
1976-1978FeyenoordGiovanili
1978-1979AjaxGiovanili
1979-1981Ajax
1981-1984Real Saragozza
1984-1985Volendam
1985Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
1986-1989Real Madrid
1989-1991Ajax
1990Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
1991-1992Real Madrid
1992-1993Grasshoppers
1993-1994Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
1994-1995América
1995İstanbulspor
1995-1996Guadalajara
1996-1997Vitesse
1997-2000Feyenoord
2000-2003AjaxDT[1]
2003-2004América
2004De GraafschapDT[2]
2005-2006Bandiera di Trinidad e Tobago Trinidad e Tobago
2006-2009Bandiera della Polonia Polonia
2007Feyenoord
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Leo Beenhakker (Rotterdam, 2 agosto 1942) è un ex allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore olandese.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver giocato nelle giovanili dello Tediro, Zwart Wit'28 e Xerxes, Beenhakker intraprende la carriera di allenatore con l'Epe nel 1965. Nella stagione 1967-1968 è vice del Go Ahead Eagles. Dal 1968 al 1972 ha allenato il Veendam e dal 1972 al 1975 Cambuur. Nel 1975 è stato alla guida del Cambuur. Nel 1976 è tornato ad allenare il Go Ahead Eagles. Dal 1978 al 1979 ha allenato le giovanili del Feyenoord.

Scudetto con l'Ajax[modifica | modifica wikitesto]

L'8 settembre 1979 avviene il definitivo e importante salto di qualità: viene chiamato ad allenare l'Ajax di Amsterdam. Il primo anno conquista il campionato olandese. In Coppa dei Campioni vince addirittura 10-0 contro l'Omonia agli ottavi di finale[3] e 4-0 contro il Strasburgo ai quarti. In semifinale finisce l'avventura europea con l'eliminazione per mano del Nottingham.

Il secondo anno ottiene il secondo posto in campionato, perdendo inoltre contro il Bayern Monaco per 5-1 ai quarti di finale di Coppa dei Campioni. Il 10 marzo 1981 si dimette da allenatore dell'Ajax. Lo sostituirà Aad de Mos che porterà la squadra al secondo posto in campionato.

Real Saragozza[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1º luglio 1981 viene ingaggiato dal Real Saragozza. In tre stagioni ottiene un 11º, un 6º e un 7º posto in campionato. Nel corso della sua esperienza spagnola viene soprannominato Don Leo[4]. Lascia il club spagnolo il 30 giugno 1984.

Ritorno nei Paesi Bassi e C.T. della Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1984 torna nei Paesi Bassi al Volendam, raggiungendo un 15º posto finale in campionato. Lascia il club il 26 febbraio 1985 per passare alla guida dei orange.

Il 27 febbraio 1985 viene nominato C.T. della nazionale olandese. Il 20 novembre 1985 gli succede il veterano Rinus Michels in seguito alla mancata qualificazione per i Mondiali '86.

I tre scudetti con il Real Madrid[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1986 viene ingaggiato come allenatore del Real Madrid. Al primo anno vince subito il campionato spagnolo, arriva in semifinale di Coppa del Re e in Coppa dei Campioni 1986-1987 esce ai quarti di finale con la Stella Rossa per la regola dei gol fuori casa, dopo aver superato gli ottavi di finale battendo ai rigori la Juventus.

Al secondo anno vince di nuovo il campionato spagnolo, in Coppa dei Campioni esce in semifinale col PSV, dopo aver sconfitto, tra le altre, il Napoli di Maradona ai sedicesimi.

Al terzo e ultimo anno vince nuovamente la Liga spagnola e la Coppa del Re. In Coppa Campioni esce in semifinale, venendo eliminato dal Milan, patendo una cocente sconfitta in trasferta per 5-0, dopo l'1-1 casalingo dell'andata[5]. Il 30 giugno 1989 lascia Madrid.

Ritorno all'Ajax: secondo scudetto[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1989 fa ritorno nei Paesi Bassi, all'Ajax del promettente Dennis Bergkamp. Vince subito la Eredivisie olandese e ai trentaduesimi di Coppa UEFA succede un fatto strano: la squadra abbandona il campo al 104º minuto della partita di ritorno e viene assegnata la vittoria a tavolino per 3 a 0 all'Austria Vienna. Inoltre l'Ajax viene squalificato per un anno dalle competizioni europee.

Riconfermato all'Ajax, al secondo anno arriva secondo a pari punti (53) col PSV in campionato. Lascia il club il 28 settembre 1991.

Italia '90 con la nazionale olandese[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 maggio 1990 viene chiamato ad allenare nuovamente la nazionale olandese in sostituzione di Thijs Libregts[6]. Ai mondiali italiani del 1990 esce agli ottavi di finale contro la Germania, che per l'occasione si laureerà campione del mondo. Il bilancio in nazionale sarà di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte. Lascia il ruolo di ct il 24 giugno 1990.

Ritorno al Real Madrid ed esperienza in Svizzera[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º novembre 1991 torna in Spagna al Real Madrid per sostituire Radomir Antić[7]. Arriva secondo in campionato e perde la semifinale di Coppa UEFA con il Torino. Lascia il club il 30 giugno 1992.

Il 1º luglio 1992 si trasferisce in Svizzera al Grasshoppers di Zurigo arrivando secondo in Coppa di Svizzera. Lascia il club il 30 giugno 1993.

Nazionale saudita ed USA '94[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1993 viene nominato C.T. dell'Arabia Saudita. Qualifica la squadra ma alla vigilia del torneo viene sostituito dall'argentino Jorge Solari. Ai mondiali americani del 1994 l'Arabia Saudita si qualifica addirittura agli ottavi di finale, piazzandosi al secondo posto nel girone dietro proprio alla sua Paesi Bassi e battendo il Belgio e il Marocco. L'avventura mondiale finisce contro la Svezia per 3-1 al minuto 88 con la doppietta di Andersson.

In Messico ed in Turchia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1994 viene ingaggiato dai messicani dell'America. La vittoria finale del campionato sarà però del Club Necaxa. Lascia i messicani il 6 aprile 1995.

Dal 1º gennaio 1995 al 1º ottobre 1995 è alla guida dell'İstanbulspor, nella prima divisione turca; il 4 novembre 1995 torna in Messico al Chivas. Il campionato lo vincerà di nuovo il Club Necaxa. Rimane alla guida della squadra fino al 30 giugno 1996.

Vitesse e scudetto con il Feyenoord[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 1996 torna nei Paesi Bassi al Vitesse raggiungendo un quinto posto in campionato. Lascia il club il 30 giugno 1997.

Il 28 ottobre 1997 viene ingaggiato dal Feyenoord Rotterdam, dove aveva già allenato le selezioni giovanili negli anni settanta. Al primo anno arriva quarto in campionato. Al secondo anno vince il Eredivisie 1998-1999 con un distacco di quindici punti dalla seconda, il Willem II. Al terzo anno si piazza al terzo posto di campionato. In Champions League (Ex Coppa dei Campioni) raggiunge la seconda fase a gironi, piazzandosi al terzo posto dietro a Lazio e Chelsea. Lascia i bianco-rossi il 10 aprile 2000.

D.T. dell'Ajax[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2000 al 9 ottobre 2003 svolge il ruolo di Direttore Tecnico all'Ajax. Con l'Ajax vince tre titoli nel 2002: scudetto, Coppa d'Olanda contro l'Utrecht e Johan Cruijff Schaal. In Champions League nel 2003 l'Ajax esce ai quarti di finale, sconfitto dal Milan, che poi vincerà la competizione. Nel 2001 riuscì ad acquistare Zlatan Ibrahimović dal Malmö FF per 19,2 milioni di fiorini (7,8 milioni di euro), l'acquisto più costoso della storia dell'Ajax.

America e De Graafschap[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º luglio 2003 ritorna ad allenare in Messico, all'America. Il campionato lo vince l'UNAM Pumas. Lascia il club il 30 giugno 2004.

Nel 2004 torna nei Paesi Bassi, al De Graafschap come Direttore tecnico, portandolo alla retrocessione.

Trinidad e Tobago[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 marzo 2005 viene nominato C.T. del Trinidad e Tobago[8]. Alla CONCACAF Gold Cup 2005 non supera il primo turno piazzandosi al quarto posto nel girone.

Ottiene inoltre la prima storica qualificazione ai Mondiali della Nazionale centroamericana, che nei Mondiali 2006 viene però eliminata al termine della fase a gironi con un bilancio di un pareggio e due sconfitte; lascia la guida della Nazionale l'11 luglio 2006.

C.T. della Polonia ed allenatore ad interim del Feyenoord[modifica | modifica wikitesto]

Dopo i mondiali tedeschi, l'11 luglio viene chiamato ad allenare la nazionale polacca, primo allenatore straniero a ricoprire tale incarico[9]. Riesce a qualificarsi per Euro 2008 piazzandosi al primo posto del Girone A.

Agli Europei del 2008 esce subito ai gironi piazzandosi quarto. I biancorossi non riescono a qualificarsi per Sudafrica 2010.

Viene esonerato dall'incarico il 10 settembre 2009[10].

Dal 5 maggio 2007 diventa allenatore ad interim del Feyenoord sostituendo Erwin Koeman. Il 18 giugno 2007 lascia il posto a Bert van Marwijk.

D.S. di Feyenoord e Újpest[modifica | modifica wikitesto]

Dal 9 ottobre 2009 al 24 gennaio 2011 Beenhakker è stato il Direttore Sportivo del Feyenoord Rotterdam. Dal 29 luglio 2011 al 1º novembre 2011 è stato invece il Direttore Sportivo dell'Újpest, squadra della prima divisione ungherese.

Ritorno a Trinidad e Tobago[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 giugno 2013 ritorna al Trinidad e Tobago come consulente tecnico.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Panchine da commissario tecnico della nazionale olandese[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Paesi Bassi
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
27-2-1985 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 7 – 1 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Mondiali 1986 -
1-5-1985 Rotterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Qual. Mondiali 1986 -
15-5-1985 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 0 – 1 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Qual. Mondiali 1986 -
4-9-1985 Heerenveen Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 0 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
16-10-1985 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 1 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Qual. Mondiali 1986 -
20-11-1985 Rotterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 2 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Mondiali 1986 -
12-3-1986 Lipsia Germania Est Bandiera della Germania Est 0 – 1 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
30-5-1990 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 2 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
3-6-1990 Zagabria Jugoslavia Bandiera della Jugoslavia 0 – 2 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Amichevole -
12-6-1990 Palermo Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Egitto Egitto Mondiali 1990 - Fase a gironi -
16-6-1990 Cagliari Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 0 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Mondiali 1990 - Fase a gironi -
21-6-1990 Palermo Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 1 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Mondiali 1990 - Fase a gironi -
24-6-1990 Milano Germania Ovest Bandiera della Germania Ovest 2 – 1 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Mondiali 1990 - Ottavi di finale -
Totale Presenze 13 Reti

Nazionale polacca[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
Bandiera della Polonia Polonia[11] Bandiera della Polonia 16 agosto 2006 9 settembre 2009 47 22 13 12 75 47 +28 46,81
Panchine da commissario tecnico della nazionale polacca[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Polonia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
16-8-2006 Odense Danimarca Bandiera della Danimarca 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
2-9-2006 Bydgoszcz Polonia Bandiera della Polonia 1 – 3 Bandiera della Finlandia Finlandia Qual. Euro 2008 -
6-9-2006 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera della Serbia Serbia Qual. Euro 2008 -
7-10-2006 Almaty Kazakistan Bandiera del Kazakistan 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
11-10-2006 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 2 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Qual. Euro 2008 -
15-11-2006 Bruxelles Belgio Bandiera del Belgio 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
6-12-2006 Abu Dhabi Emirati Arabi Uniti Bandiera degli Emirati Arabi Uniti 2 – 5 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
3-2-2007 Jerez de la Frontera Polonia Bandiera della Polonia 4 – 0 Bandiera dell'Estonia Estonia Amichevole -
7-2-2007 Jerez de la Frontera Polonia Bandiera della Polonia 2 – 2 Bandiera della Slovacchia Slovacchia Amichevole -
24-3-2007 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 5 – 0 Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian Qual. Euro 2008 -
28-3-2007 Kielce Polonia Bandiera della Polonia 1 – 0 Bandiera dell'Armenia Armenia Qual. Euro 2008 -
2-6-2007 Baku Azerbaigian Bandiera dell'Azerbaigian 1 – 3 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
6-6-2007 Erevan Armenia Bandiera dell'Armenia 1 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
22-8-2007 Mosca Russia Bandiera della Russia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
8-9-2007 Lisbona Portogallo Bandiera del Portogallo 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
12-9-2007 Helsinki Finlandia Bandiera della Finlandia 0 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
13-10-2007 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 3 – 1 Bandiera del Kazakistan Kazakistan Qual. Euro 2008 -
17-10-2007 Łódź Polonia Bandiera della Polonia 0 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole -
17-11-2007 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 2 – 0 Bandiera del Belgio Belgio Qual. Euro 2008 -
21-11-2007 Belgrado Serbia Bandiera della Serbia 2 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Euro 2008 -
15-11-2007 Antalya Bosnia ed Erzegovina Bandiera della Bosnia ed Erzegovina 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
2-2-2008 Paphos Finlandia Bandiera della Finlandia 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Torneo Internazionale di Cipro -
6-2-2008 Larnaca Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 0 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Torneo Internazionale di Cipro -
27-2-2008 Wronki Polonia Bandiera della Polonia 2 – 0 Bandiera dell'Estonia Estonia Amichevole -
26-3-2008 Cracovia Polonia Bandiera della Polonia 0 – 3 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Amichevole -
26-5-2008 Reutlingen Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera della Macedonia Macedonia Amichevole -
27-5-2008 Reutlingen Albania Bandiera dell'Albania 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
1-6-2008 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera della Danimarca Danimarca Amichevole -
8-6-2008 Klagenfurt am Wörthersee Germania Bandiera della Germania 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Euro 2008 - Fase a gironi -
12-6-2008 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Euro 2008 - Fase a gironi -
16-6-2008 Klagenfurt am Wörthersee Croazia Bandiera della Croazia 1 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Euro 2008 - Fase a gironi -
20-8-2008 Leopoli Ucraina Bandiera dell'Ucraina 1 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
6-9-2008 Breslavia Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Mondiali 2010 -
10-9-2008 Serravalle San Marino Bandiera di San Marino 0 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 2010 -
11-10-2008 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 2 – 1 Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Qual. Mondiali 2010 -
15-10-2008 Bratislava Slovacchia Bandiera della Slovacchia 2 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 2010 -
19-11-2008 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 2 – 3 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
14-12-2008 Aksu Polonia Bandiera della Polonia 1 – 0 Bandiera della Serbia Serbia Amichevole -
7-2-2009 Loulé Lituania Bandiera della Lituania 1 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
11-2-2009 Vila Real de Santo António Galles Bandiera del Galles 0 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
28-3-2009 Belfast Irlanda del Nord Bandiera dell'Irlanda del Nord 3 – 2 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 2010 -
1-4-2009 Kielce Polonia Bandiera della Polonia 10 – 0 Bandiera di San Marino San Marino Qual. Mondiali 2010 -
6-6-2009 Johannesburg Sudafrica Bandiera del Sudafrica 1 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
9-6-2009 Città del Capo Iraq Bandiera dell'Iraq 1 – 1 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole -
12-8-2009 Bydgoszcz Polonia Bandiera della Polonia 2 – 0 Bandiera della Grecia Grecia Amichevole -
5-9-2009 Chorzów Polonia Bandiera della Polonia 1 – 1 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Qual. Mondiali 2010 -
9-9-2009 Maribor Slovenia Bandiera della Slovenia 3 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Qual. Mondiali 2010 -
Totale Presenze 47 Reti

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Ajax: 1979-1980, 1989-1990
Feyenoord: 1998-1999
Feyenoord: 1999
Real Madrid: 1986-1987, 1987-1988, 1988-1989
Real Madrid: 1988-1989
Real Madrid: 1988, 1989[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Jan Wouters fino a marzo 2000, Hans Westerhof fino a luglio 2000, Co Adriaanse fino a novembre 2001 e infine Ronald Koeman.
  2. ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Gert Kruys.
  3. ^ (EN) UEFA, Ajax 10 - 0 Omonia, su uefa.com. URL consultato il 26 agosto 2021.
  4. ^ (NL) Don Leo: het werd stil aan de overkant, su indehekken.net, 10 agosto 2020. URL consultato il 26 agosto 2021.
  5. ^ J. Sica, La notte in cui Sacchi è diventato Sacchi, su quattrotretre.it, 18 aprile 2021. URL consultato il 26 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Memory Lane: Oranje's 1990 World Cup campaign, su dutchsoccersite.org, 12 aprile 2014. URL consultato il 26 agosto 2021.
  7. ^ (ES) T. González-Martín, La sorprendente destitución de Antic en el Real Madrid cuando era líder, su abc.es, 6 aprile 2020. URL consultato il 26 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Trinidad hire Beenhakker, in The Star, 2 aprile 2005.
  9. ^ (EN) Poland dismiss coach Beenhakker, in BBC, 10 settembre 2009. URL consultato il 26 agosto 2021.
  10. ^ (EN) Leo Beenhakker sacked as Poland coach after Slovenia defeat, in The Guardian, 10 settembre 2009. URL consultato il 26 agosto 2021.
  11. ^ (EN) National football team manager Leo Beenhakker, su eu-football.info. URL consultato il 10 settembre 2021.
  12. ^ Vittoria automatica del trofeo avendo vinto sia la Primera División che la Coppa del Re.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN285440487 · ISNI (EN0000 0003 9158 9844 · GND (DE1159526311 · WorldCat Identities (ENviaf-285440487