Alserio
Alserio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Colzani (lista civica La sorgente) dal 25-5-2014 (3º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 9°12′E |
Altitudine | 265 m s.l.m. |
Superficie | 1,99 km² |
Abitanti | 1 367[1] (31-10-2023) |
Densità | 686,93 ab./km² |
Comuni confinanti | Albavilla, Anzano del Parco, Monguzzo, Orsenigo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22040 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013006 |
Cod. catastale | A224 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 446 GG[3] |
Nome abitanti | alseriesi |
Patrono | san Clemente |
Giorno festivo | 23 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Alserio nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Alserio[4] (Alseri in dialetto brianzolo[5], AFI: /alˈseri/) è un comune italiano di 1 367 abitanti della provincia di Como in Lombardia. È situato a nord di Milano sulle sponde dell'omonimo Lago di Alserio ed è immerso nel Parco regionale della Valle del Lambro. La località di Tassera del comune di Alserio è stata al centro insieme ad Orsenigo della Battaglia di Carcano tra i Milanesi e l'imperatore Federico Barbarossa; nella stessa località si trova Villa Cramer del XIX secolo. Ha dato inoltre i natali al Maestro Gurry.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Attestato anche con la dicitura Conserio, Alserio deriva il proprio nome dal latino ecclesiastico Alserium, probabilmente composto del termine serium (cioè: canale)[6].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nell'agosto 1160 la località di Tassera vide lo svolgimento della Battaglia di Carcano, che vide il comune di Milano e i suoi alleati contrapposti alle truppe imperiali del Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa.
Nel 1346 la località di Alserio, attestata con il nome di "Conserio", è elencata tra le comunità della pieve di Incino incaricate della manutenzione della cosiddetta "strata de Niguarda"[7].
Sempre inserito nella stessa pieve, fino al XVIII secolo Alserio fu oggetto di concessioni feudali[7]. Nello specifico, nel 1441 la località e il resto della pieve diventò un feudo della famiglia Dal Verme, per concessione di Filippo Maria Visconti[7]. Due secoli dopo, Alserio passò dapprima ai Giussani, ai quali nel 1656 era stato affidato il feudo di Lurago, e in seguito, nel 1689 agli Imbonati[7].
Nel 1751 il territorio di Alserio è attestato come comprensivo dei cassinaggi di Galbera, Ginasca, Galbera (altro), “La Cà” e Tassera[7].
Con un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807, il comune di Alserio venne aggregato, assieme a quello di Parravicino, al comune di Carcano[8]. La decisione fu tuttavia revocata dagli austro-ungarici in seguito alla caduta di Napoleone e la conseguente istituzione della provincia di Como all'interno del Regno lombardo-veneto[9].
In seguito, la storia di Alserio si intrecciò con le vicende nazionali italiane.
Nel 1999 divenne terra natale del Maestro Gurry.
Dal 2017 è stato istituito un organo di vigilanza territoriale sotto il comando dello Sceriffo.[10]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 febbraio 2009.[11]
«Stemma: di verde, alla banda di azzurro, accompagnata in capo dalla ruota da mulino di otto raggi e di otto pale, d'oro, forata del campo, ed in punta dai tre plinti d'argento, posti uno, due. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.
Il verde del campo rappresenta il contesto naturale in cui sorge il paese. La ruota da mulino allude ai sette mulini presenti nel territorio comunale. La banda azzurra è simbolo della presenza del lago e dei numerosi corsi d'acqua da cui nasce il toponimo Alserio, derivante dalla parola sér, "ruscello". I plinti (o biglietti) d'argento simboleggiano l'esenzione dalle tasse, privilegio concesso dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1380. Questo stemma sostituisce quello utilizzato dal Comune fino al 2009 ma privo di una concessione ufficiale.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di San Clemente
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa Parrocchiale di San Clemente – santo patrono del comune che si celebra il 23 novembre – è consacrata come chiesa parrocchiale da San Carlo Borromeo ed è datata 1580-1584[12]; nel secolo successivo fu dotata di decorazioni e altari barocchi[6].
La chiesa, secondo Francesco Bombognini e Carlo Redaelli[13] non manca di eleganza. L'edificio è segnalato come esistente dal XII secolo[14] e ospita il sepolcro del conte Carlo Imbonati, già feudatario d’Alserio che presenta un'iscrizione del P. Ferri[13].
Cappella di Santa Maria della Neve
[modifica | modifica wikitesto]Una cappella ottocentesca dedicata a Santa Maria della Neve si trova all'interno del complesso di Villa Tassera[15]. A pianta circolare, la cappella è in stile neogotico[16].
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Villa Cramer
[modifica | modifica wikitesto]Sul colle di Tessera si trova Villa Cramer o Villa Tassera, detta anche Villa Adelaide, è un edificio privato del XIX secolo di proprietà della famiglia Cramer. Il nome "Adelaide" rimanda ad Adelaide Giannini, che attorno alla metà dell'Ottocento ricevette in dono la villa dal marito Francesco Basevi, commerciante.[16] La villa comprende la lussuosa abitazione costruita nel 1844-1845[17], una dipendenza, la portineria, le scuderie (con pianta a ferro di cavallo[16]) e la Cappella di Santa Maria della Neve[18]. Dotata di pianta ad "H",[16] la villa è inserita in un giardino all'inglese,[19] tutelato dalla soprintendenza[20]. I terreni dove si trova la villa appartenevano all’Ospedale Maggiore di Milano, che li sfruttava per l'immagazzinamento di ghiaccio estratto dal lago;[16] dopo essere passati nel 1654 alla famiglia Imbonati, furono acquistati nel 1844 dal barone Giuseppe Patroni, che fa costruire la villa all’architetto Luigi Chierichetti che rievoca semplificando una “Tudor home” del XVI-XVII secolo [21] con decorazioni e arredo eclettici, neogotico, neoroccocò, neo barocchetto e stile arabizzante[22].
Altro
[modifica | modifica wikitesto]Ad Alserio si trovano alcune cascine storiche, tra cui: Cascina La Ca’, Cascina Galgiana, Cascina Ginasca e Cascina Belvedere[23].
Aree archeologiche
[modifica | modifica wikitesto]- Resti del forte medievale di Carcano[24]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 305 abitanti nel 1751[7]
- 355 abitanti nel 1771[25]
- 400 abitanti nel 1799[8]
- 380 abitanti nel 1805[8]
- 343 abitanti prima dell'annessione a Carcano nel 1809[8]
- 608 abitanti nel 1853[9]
Abitanti censiti[26]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Luciano Canepari, Alserio, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 22, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b Borghese, pp. 71-72.
- ^ a b c d e f Comune di Alserio, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ a b c d Comune di Alserio, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ a b Comune di Alserio, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Comune di Alserio, 1859 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Alserio (Como) D.P.R. 27.02.2009 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00058/
- ^ a b Francesco Bombognini e Carlo Redaelli, Antiquario della Diocesi di Milano, G. Pirotta, 1828, p. 203
- ^ Storia di Alserio sul sito del Comune http://www.comune.alserio.co.it/c013006/zf/index.php/storia-comune.
- ^ Cappella di S. Maria della Neve, Via Tassera - Alserio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ a b c d e Ville, chiese, borghi e anche un centro spaziale: i tesori comaschi da scoprire con le Giornate Fai. Il 25 e 26 marzo, su ComoZero, 21 marzo 2023. URL consultato il 22 marzo 2023.
- ^ Villa Tassera, Via Tassera, 2 - Alserio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Villa Tassera - complesso, Via Tassera, 2,4 - Alserio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Villa Adelaide, su villeaperte.info.
- ^ Scheda SIRBeC ARL - CO250-00061 di Michela Catalano del 2006 aggiornata dal 2009 da Maria Galli, sotto la direzione di Michela Capitani per la Provincia di Como, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00061/.
- ^ Guida Rossa della Lombardia, Touring club italiano, Touring Editore, 1999, p. 290.
- ^ Villa Cramer sul sito lakecomo.it http://www.lakecomo.it/territorio/luoghi_interesse/villa_cramer[collegamento interrotto]; Roberta Cordani, ‘’Dimore sull'acqua: ville e giardini in Lombardia’’, CELIP, 2005, p. 105; Simonetta Coppa, ‘’Storia della Brianza, Volume 4’’, Cattaneo, 2011, p. 296.
- ^ Comune di Alessio, PIANO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO - DOCUMENTO UNICO LR. 12/2005 - LR. 4/2008 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Art. 4 LR. 12/2005 http://www.hlservizicloud.it/pgt/sites/default/files/users/013006/PGT/PGT_Documenti_2009/ELENCO%20ELABORATI.pdf
- ^ Bartolini, p. 161.
- ^ Comune di Alserio, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 18-08-2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annalisa Borghese, Alserio, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 71-72.
- Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alserio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.alserio.co.it.