Mongiardino Ligure

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mongiardino Ligure
comune
Mongiardino Ligure – Stemma
Mongiardino Ligure – Veduta
Mongiardino Ligure – Veduta
La chiesa di San Ruffino di Cerendero
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoAlessia Morando (lista civica Uniti per cambiare) dal 13-6-2019
Territorio
Coordinate44°38′24″N 9°03′42″E / 44.64°N 9.061667°E44.64; 9.061667 (Mongiardino Ligure)
Altitudine600 m s.l.m.
Superficie29,03 km²
Abitanti151[1] (30-6-2023)
Densità5,2 ab./km²
FrazioniBorneto, Camere Nuove, Canarie, Casa di Ragione, Casalbusone, Castellaro, Cavanna, Cerendero, Correio, Fubbiano, Ghiare, Gordena, Gorreto, Lago Cerreto, Lago Patrono (sede comunale), Maggiolo, Mandirola, Montemanno, Mulino Cascè, Peio, Piansuolo, Prato, Rovello Inferiore, Rovello Superiore, Salata Mongiardino, Vergagni
Comuni confinantiCabella Ligure, Carrega Ligure, Isola del Cantone (GE), Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Vobbia (GE)
Altre informazioni
Cod. postale15060
Prefisso0143
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006100
Cod. catastaleF365
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 986 GG[3]
Nome abitantimongiardinesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mongiardino Ligure
Mongiardino Ligure
Mongiardino Ligure – Mappa
Mongiardino Ligure – Mappa
Mappa del Comune di Mongiardino Ligure all'interno della Provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Mongiardino Ligure (Mongiardin in piemontese e in ligure) è un comune italiano sparso di 151 abitanti[1] della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato nell'alta Val Sisola, tributaria della val Borbera. La sede comunale è nella frazione di Lago Patrono. È l'unico comune della val Borbera sotto l'arcidiocesi di Genova, esclusa la frazione di Casalbusone sotto la diocesi di Tortona.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è interamente compreso in val Borbera (nelle valli Sisola e Gordenella), mentre la frazione di Salata Mongiardino si trova in val Vobbia.

Ecco le frazioni divise per valli:

  • val Sisola: Borneto, Cabanin, Camincasca, Camere Nuove, Casa di Ragione, Castellaro, Castello, Casa Rossa, Cavanna, Costa Salata, Fubbiano, Ghiare, Lago Cerreto, Lago Patrono (sede comunale), Maggiolo, Mandirola, Montemanno, Piansuola, Prato, Rovello inferiore, Rovello superiore, San Bartolomeo, San Lazzaro, San Lorenzo, Torre di Mandirola, Vergagni.
  • val Gordenella: Canarie, Casalbusone, Cerendero, Correio, Gordena, Gorreto, Peio, Pian dei Berci
  • val Vobbia: Salata Mongiardino

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In località Vergagni sorgeva un castello (prima metà del secolo XIV), della famiglia genovese degli Spinola. Del castello resta un tratto di muro della lunghezza di circa 50 metri, presso il quale passava un'antica mulattiera di accesso. Sono presenti tracce di bastioni e una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, con muri intonacati e soffitto a botte. Fece parte del complesso sistema politico dei feudi imperiali e dalla fine del XVII secolo alcune quote del feudo passarono ai Fieschi delle due linee di Crocefieschi e di Savignone, ricevute per eredità da Tomasina Spinola. Infatti i figli Innocenzo e Gerolamo Fieschi decidono di dividersi, in accordo con la madre Tomassina Spinola, l'eredità paterna nel 1687 tra cui la quota su Mongiardino, feudo passato in eredità dal nonno Innocenzo Fieschi al loro zio Antonio Maria (-1720) con Cantalupo e Busalla, Vergagni per la quota c.d. de “Il lago”. Con atto del 16 aprile 1687, rogato nel palazzo di Savignone dal notaio Pier Giuseppe Tagliavacca si ripartisce così il patrimonio familiare in tre porzioni, creando i due marchesati di Savignone, tenuto da Gerolamo e di Croce, tenuto da Innocenzo e la quota di Mongiardino, data in usufrutto alla madre con Vobbia e Noceto. Nel 1735, a causa di intricate proprietà nella zona, Ettore (-1746) permuta i suoi possessi di Mongiardino con le proprietà del marchese Giovan Battista Rivarola. Alla morte del marito Ettore (III), Maria Apollonia Spinola diviene reggente del feudo per conto del figlio minore Agostino Innocenzo che poi regnerà fino al 1797. Nel 1863 il comune di Mongiardino assunse la nuova denominazione di "Mongiardino Ligure".[4]

Nel 1956 perse le frazioni di Dova Superiore, Dova Inferiore e Guazzolo nella val Gordenella, annesse al comune di Cabella Ligure. A Mongiardino Ligure si produce quello che è considerato il formaggio più raro del mondo, il Montebore.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 26 maggio 1990 Stefano Gogna Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [6]
26 maggio 1990 24 aprile 1995 Stefano Gogna Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [6]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Stefano Gogna centro-sinistra Sindaco [6]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Stefano Gogna lista civica Sindaco [6]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Renato Freggiaro lista civica Sindaco [6]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Stefano Gogna lista civica Campanile due spighe di grano Sindaco [6]
26 maggio 2014 13 giugno 2019 Renato Freggiaro lista civica Tradizione e rinascita Sindaco [6]
13 giugno 2019 in carica Alessia Morando lista civica Uniti per cambiare Sindaco [6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Regio decreto 11 gennaio 1863, n. 1126, in materia di "Decreto col quale sono autorizzati vari Comuni delle Provincie di Milano, Alessandria, Brescia, Cremona, Torino, Ascoli, Macerata, Cuneo, Piacenza, Porto-Maurizio, Ravenna e Sassari ad assumere una nuova denominazione."
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN241877614 · GND (DE4688827-5
  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte