Giuseppe Pianezza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Giuseppe Pianezza detto Pippo (Vignole Borbera, 1892Genova, 1964) è stato un sindacalista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Vignole Borbera, da ragazzo emigrò in Svizzera e poi in Germania come minatore, poi tornò in Italia. Iscritto al Partito Socialista Italiano, nel 1915 venne arruolato negli Alpini e nel 1917 arrivò in licenza a Torino durante i giorni delle sommosse in uniforme partecipò a un comizio contro la guerra.

Arrestato, fu processato insieme ad altri undici dirigenti socialisti e ad un anarchico. Condannato per "tradimento indiretto" con altri cinque coimputati, venne mandato al fronte.[1]

Mutilato in guerra, dove perse alcune dita dei piedi venne esonerato e tornò a Vignole Borbera.

Nel dopoguerra entrò come operaio nella FIAT, partecipò al biennio rosso all'occupazione delle fabbriche e nel 1920 seguì la linea di Gramsci ed aderì al Partito Comunista d'Italia.

Con la presa del potere del fascismo venne inviato al confino [2] [3] prima a Favignana, Viterbo e poi a Ventotene dove conobbe Sandro Pertini. A Viterbo era capo del collettivo[4] e aveva l'importante incarico di mantenere i contatti con il Partito, tramite “Jean“, ossia Adamo Zanelli, del centro di Basilea; dava pure informazioni al Partito su Altiero Spinelli[5].

Morì a Genova nel 1964.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ riami.altervista.org[collegamento interrotto]
  2. ^ Commissione di Torino, ordinanza del 22.11.1926 contro Giuseppe Pianezza (“Uno dei maggiori esponenti comunisti e sindacali di Torino. Fu tra i protagonisti dell'insurrezione del 1917”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. I, p. 74;
  3. ^ Commissione di Littoria, ordinanza del 16.11.1939 contro Giuseppe Pianezza e altri (“Al termine della pena precedente riassegnati per la cattiva condotta politica tenuta in colonia”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. IV, S. 1300
  4. ^ (PDF) Eurostudium - Altiero Spinelli inedito nel Partito Comunista d'Italia, di Massimo Piermattei[collegamento interrotto]
  5. ^ Eurostudium - Un ordine del giorno degli anni Trenta., su eurostudium.uniroma1.it. URL consultato il 15 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]