Barbera d'Asti
Barbera d'Asti Disciplinare DOCG | |
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Barbera d'Asti - Cascina Castlet | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Data decreto | 9 gennaio 1970 |
Tipi regolamentati | |
Fonte: Disciplinare di produzione[1] |
La Barbera d'Asti è un vino a DOCG la cui produzione è consentita in numerosi comuni delle province di Asti e Alessandria.
Zona di produzione
[modifica | modifica wikitesto]La zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
- in provincia di Asti: Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d'Asti, Baldichieri d'Asti, Belveglio, Berzano di San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d'Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell'Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello di Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d'Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cisterna d'Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d'Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana Monferrato, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d'Asti, Montegrosso d'Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Moransengo-Tonengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d'Asti, Piovà Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d'Asti, Roatto, Robella, Rocca d'Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d'Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole, Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale, Viarigi, Vigliano d'Asti, Villafranca d'Asti, Villa San Secondo, Vinchio.
- in Provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alfiano Natta, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Bergamasco, Bistagno, Borgoratto Alessandrino, Camagna Monferrato, Camino, Carentino, Casale Monferrato, Cassine, Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Conzano, Cuccaro Monferrato, Frascaro, Frassinello Monferrato, Fubine Monferrato, Gabiano, Gamalero, Lu, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Ricaldone, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, San Salvatore Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Strevi, Terruggia, Terzo, Treville, Vignale Monferrato, Villadeati, Villamiroglio.[1].
La sottozona Tinella comprende l'intero territorio dei comuni di Costigliole d'Asti, Calosso, Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Isola d'Asti (per i terreni a destra della strada Asti-Montegrosso)
La sottozona Colli Astiani comprende l'intero territorio dei comuni di Mongardino, Vigliano d'Asti, Montegrosso d'Asti, Montaldo Scarampi, Rocca d'Arazzo, Azzano d'Asti; le circoscrizioni Montemarzo e San Marzanotto Valle Tanaro nel comune di Asti e il territorio a sinistra della strada Asti -Montegrosso d'Asti nel comune di Isola d'Asti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una prima traccia della Barbera si riscontra in uno scritto del XVII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato. Nel 1798, entra ufficialmente nell'elenco dei vitigni piemontesi quando viene redatta la prima Ampelografia dal conte Nuvolone della Società Agraria di Torino.[1]
Nel 1873 Leardi e Demaria, in Ampelografia della Provincia di Alessandria citano il vitigno Barbera come "[...] una delle basi principali dei vini dell'Astigiano e del basso Monferrato, dove è indigeno e da lunghissimo tempo coltivato".[2]
Si diffonde rapidamente nell'Ottocento e nel Novecento e oggi è considerato il principale vitigno a bacca nera del Piemonte.
Tecniche di produzione
[modifica | modifica wikitesto]I vitigni con cui è consentito produrla sono Barbera per almeno il 90%; per la parte restante altri vitigni non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
Il sistema di allevamento privilegiato è il Guyot, perfettamente adatto alle condizioni climatiche presenti e alle alte richieste in radiazione solare. I terreni sono calcarei e mediamente profondi.
La denominazione di origine può essere accompagnata dalla menzione "vigna"
Disciplinare
[modifica | modifica wikitesto]La Barbera d'Asti è stata istituita come vino a denominazione controllata con DPR 09.07.1967
- È stata trasformata in DOCG con DM 29.11.1993
In seguito è stata modificata con
- DPR 09.01.1970 G.U. 73 -23.03.1970
- DM 08.07.2008 G.U. 169 -21.07.2008
- DM 17.09.2010 G.U.236 -08.10.2010
- DM 30.11.2011 G.U.295-20.12.2011
- DM 07.03.2014 Pubblicato sul sito ufficiale del MipaafSezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP
- Approvato con regolamento di esecuzione (UE) 2019/889 della Commissione Europea del 22 maggio 2019.
Tipologie
[modifica | modifica wikitesto]In etichetta, oltre alla denominazione storica, è consentito apporre la menzione "vigna", riservata ad aree molto ristrette e opportunamente registrate: esiste anche la tipologia "superiore", a cui sono ascritte le due sottozone "Tinella" e "Colli Astiani".
Barbera d'Asti
[modifica | modifica wikitesto]vino base | vigna | |
titolo alcolometrico minimo | 12,00% vol. | 12,50% vol. |
acidità totale minima | 4,5 g/l. | |
estratto secco minimo | 24,00 g/l | |
resa massima di uva in vino | 70 % | |
invecchiamento minimo | 4 mesi |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Barbera d'Asti superiore
[modifica | modifica wikitesto]titolo alcolometrico minimo | 12,50% vol.; con indicazione di “vigna” 12,50% vol. |
acidità totale minima | 4,5 g/l. |
estratto secco minimo | 25,0g/l |
resa massima di uva in vino | 70 % |
invecchiamento minimo | 14 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Sottozona Tinella
[modifica | modifica wikitesto]titolo alcolometrico minimo | 13,00% vol |
acidità totale minima | 5,0 g/l |
estratto secco minimo | 26,0 g/l |
resa massima di uva in vino | 70% |
invecchiamento minimo | 24 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte e sei mesi in bottiglia |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Sottozona Colli Astiani
[modifica | modifica wikitesto]Può essere denominata anche Astiano
titolo alcolometrico minimo | 13,00% vol |
acidità totale minima | 5,0 g/l |
estratto secco | 26,0 g/l |
resa massima di uva in vino | 70% |
invecchiamento minimo | 24 mesi, di cui almeno 6 mesi in botte e sei mesi in bottiglia |
Caratteri organolettici
[modifica | modifica wikitesto]Abbinamenti consigliati
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita "Barbera d'Asti", su catalogoviti.politicheagricole.it.
- ^ Ebook Mondadori, 2009 - EAN-131209009805985
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Barbera d’Asti DOP, su Qualigeo.eu, Fondazione Qualivita.
- Barbera d'Asti DOP, in Dizionario dei prodotti DOP e IGP, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.