Castellero
Castellero comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Roberto Campia (lista civica Impegno per Castellero) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 10-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 44°55′27.62″N 8°04′28.36″E |
Altitudine | 247 m s.l.m. |
Superficie | 4,29 km² |
Abitanti | 287[1] (31-3-2025) |
Densità | 66,9 ab./km² |
Frazioni | Bordone, Borgo, Bricco, Bricco Trombetta, Monterosso, Trucco, Vallotte, Valporino, Vernetto |
Comuni confinanti | Baldichieri d'Asti, Monale, Villafranca d'Asti |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 14011 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 005026 |
Cod. catastale | C154 |
Targa | AT |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 690 GG[3] |
Nome abitanti | castelleresi |
Patrono | san Pietro in Vincoli |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Castellero (Castlé in piemontese) è un comune italiano di 287 abitanti[1] della provincia di Asti in Piemonte.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia dei Solaro nel 1312, appoggiati dai Provenzali di Ugo del Balzo, siniscalco di Roberto d'Angiò, occupano il castello di Agliano e, secondo il De Canis, sconfiggono i De Castello a Castellero, dove distruggono la rocca, tenuta dai Ghibellini Pulsavino. Da queste vicende appare evidente che il castello di Castellero rappresentava, durante le lotte civili medievali, una roccaforte anti-guelfa.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Stemma e gonfalone sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica del 4 settembre 1997.[4]
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Castello di Castellero
[modifica | modifica wikitesto]
Sulle rovine del piccolo castello coinvolto nelle vicende sanguinose del 1312 venne riedificata una fortezza che dalla precedente costruzione demolita prese il nome di Castellero, o “castellaro", termine talvolta usato per indicare un castello distrutto. Ciò nonostante, la ricostruzione è stata talmente accurata che il castello si presenta pieno di fascino e di interesse storico, artistico ed architettonico.
Poche, ma sicure tracce di questo periodo sono ancora rimaste nelle strutture dell'attuale castello: il fossato, ormai quasi scomparso, le finestrelle a strombatura pronunciata, un alto e spazioso ambiente a livello dello sperone esterno e della base della torre, che fa pensare al corpo di guardia; all'ampia volta a tutto sesto sono infissi i ganci a forma di ancora ai quali si appendevano le lampade.
L'edificio attuale denuncia le trasformazioni ed aggiunte successive nel corso dei secoli: gli interventi del Seicento e del Settecento, attribuiti in gran parte alla famiglia Ponte hanno realizzato una elegante dimora campestre che, come unica memoria di un passato bellicoso, conserva la torre.
Di forma romboidale, alta 30 metri, in passato la torre terminava col tetto a tegole spioventi, ma all'inizio del Novecento il pericolo di un crollo consigliò di eliminare il tetto e la torre fu coronata di 10 merli rettangolari.
Nel 1961, in occasione di ulteriori riparazioni, i merli furono trasformati ed assunsero la forma a "coda di rondine".
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2013 la popolazione straniera residente era di 7 persone e rappresentano il 2.3% dell'intera popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera residente erano:
- Romania 2 (28.57%)
- Perù 2 (28.57%)
- Russia 1 (14.29%)
- Ucraina 1 (14.29%)
- Regno Unito 1 (14.29%)
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
20 giugno 1985 | 7 giugno 1990 | Dante Gallo | Lista civica | Sindaco | [7] |
7 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Dante Gallo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Roberto Campia | centro | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Roberto Campia | Lista civica | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Francesco Villata | Lista civica | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Roberto Campia | Lista civica Insieme per Castellero | Sindaco | [7] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Roberto Campia | Lista civica Insieme per Castellero | Sindaco | [7] |
26 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Roberto Campia | Lista civica Insieme per Castellero | Sindaco | [7] |
10 giugno 2024 | in carica | Roberto Campia | Lista civica Impegno per Castellero | Sindaco | [7] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Castellero, decreto 1997-09-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ a b Comune di Castellero, Stemma e gonfalone, su comune.castellero.at.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castellero
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.castellero.at.it.