Sonico (Italia)

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Sonico
comune
Sonico – Stemma
Sonico – Bandiera
Sonico – Veduta
Sonico – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoGian Battista Pasquini dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate46°09′59″N 10°21′14″E / 46.166389°N 10.353889°E46.166389; 10.353889 (Sonico)
Altitudine650 m s.l.m.
Superficie60,89 km²
Abitanti1 208[1] (30-9-2022)
Densità19,84 ab./km²
FrazioniGarda, Rino, Comparte
Comuni confinantiBerzo Demo, Cevo, Edolo, Malonno, Saviore dell'Adamello
Altre informazioni
Cod. postale25048
Prefisso0364
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017181
Cod. catastaleI831
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 120 GG[3]
Nome abitantisonicesi
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sonico
Sonico
Sonico – Mappa
Sonico – Mappa
Posizione del comune di Sonico nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

«Sonico terra più bella, sta situato in fertile pianura, nella quale si mete piede ripassando il fiume sul ponte di pietra detto Zassa o Sasso; e trovansi anco qui con honorate habitationi chiari rampolli della più illustre nobiltà della Valle, à quali non mancano fregi, ne divise della loro prestanza.»

Sònico (Sónech in dialetto camuno[5]) è un comune italiano di 1 208 abitanti[1] della Val Camonica, provincia di Brescia, in Lombardia.

Il territorio di Sonico in Val Camonica

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato di Sonico sorge poco più a sud di quello di Edolo. Il suo territorio comunale si estende dall'ultima parte della media Val Camonica superiore all'iniziale alta Val Camonica, che è caratterizzata dalla linea Insubrica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Valle Camonica.
Casatorre della famiglia Federici
Municipio

Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia Enrico da Sessa investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di .[6]

Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Sonico, Tonino Nardi e il notaio Antoniolo Tommasino, si schierarono sulla sponda ghibellina.[7]

Il 17 settembre 1423 il vescovo di Brescia Francesco Marerio investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Monno, Cevo, Andrista, Grumello, Saviore, Cemmo, Ono, Sonico, Astrio, Malegno, Cortenedolo, Vione, Incudine e Berzo Demo a Bertolino della Torre di Cemmo .[8]

Nota del parroco di Sonico del 1614:[9]

«Le anime della cura di Sonico sono mille et cinquantatré, di comunione sono quattrocento e settanta due circa. Nota che la cura di Sonico è divisa in sei comuni cioè Platua, Valborghetto, Plazzo, Fondolo, Pradella et re»

Nel 1925 iniziano i lavori per costruire la Centrale Idroelettrica.[10]

Antichi Originari[modifica | modifica wikitesto]

Gli Antichi Originari erano, al tempo delle vicinie, i capifuoco delle famiglie native del paese: essi erano gli unici che avevano il potere di deliberare nei consigli, mentre i nobili, gli ecclesiastici e gli stranieri (anche se residenti da diverse generazioni nel paese) ne erano esclusi. I cognomi degli Originari di Sonico, riportati per la prima volta nel "Libro delle anime della Cura di Sonico" del 1597 erano:[11]

  • Re
  • Pilatti
  • Barbiroli
  • Adamini
  • Gelmi
  • Malgarotti
  • Sangiorgi
  • Sempreboni
  • Pedretti
  • Branchi
  • Bornatici
  • Delaidino
  • Frassanelli
  • Tisi
  • Nomadei
  • Pasquini
  • Regnocchi
  • Giacometto
  • Verri
  • Bertoli
  • Gregorini
  • Malachiodi
  • Gilberti
  • Scantietti
  • Bamioli
  • Funazzino
  • Raggi
  • Cavrini
  • Mottinelli
  • Mosconi
  • Madei/Madeo
  • Ternatti
  • Foinelli
  • Machani
  • Sonegatti
  • Marchionni
  • Barbieri
  • Bornini

Feudatari locali[modifica | modifica wikitesto]

Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
Federici
1365 - 1423
Della Torre 1423 - ?

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Troncato: nel primo d'oro, all'aquila di nero, linguata di rosso, armata e coronata del primo; nel secondo bandato di sette pezzi, il primo, il terzo, il quinto, il settimo scaccato di nero e d'argento, il secondo, il quarto e il sesto d'oro pieno. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma adottato dal Comune riprende, con piccole variazioni, il blasone dei nobili ghibellini Federici della Valcamonica.[12][13]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Parrocchiale di San Lorenzo
Interno della parrocchiale

Le chiese di Sonico sono:[14]

  • Parrocchiale di San Lorenzo, del XV secolo. Nel 1580 San Carlo Borromeo ne decreta l'ampliamento (terminato nel 1603). All'interno una tomba dei Federici.
  • Chiesa di Sant'Andrea, sul dosso occidentale di Sonico. In primo tempo ospizo, poi, fino al XV secolo, parrocchiale.
  • Santuario della Madonna di Pradella, con colonne in pietra di Sarnico e portale in granito. Sul campanile vi è la più antica campana della Valle Camonica, datata 1421.
  • Chiesetta di San Gottardo, eretta nel XV secolo e affidata alle cure dei disciplini. Il suo culto preveniva la gotta (forse legato allo scotöm del paese).

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Ponte romano, ad arco a tutto sesto ribassato, venuto alla luce con l'alluvione del 1960.

Patrimoni dell'umanità UNESCO[modifica | modifica wikitesto]

  • Parco archeologico comunale di Sonico

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Sonico è Gós (gozzo).[16]

Vi era un tempo una singolare usanza: stendere sul sagrato della chiesa di sant'Andrea, all'inizio della messa, ampie lenzuola. Secondo L. Dionisi questo segno doveva servire da richiamo dell'inizio del rito per la gente che era lontana. Questa particolare tradizione era praticata anche a Ceto.[17]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Ad occidente dell'abitato di Sonico scorre la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola, che raggiunge Edolo dove si congiunge alla Strada statale 39 del Passo di Aprica.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Sonico si trova nel fondovalle del paese, nei pressi della Strada statale 42 del Tonale e della Mendola. Fa parte della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 maggio 1985 14 giugno 2004 Giacomo Augusto Branchi PSI
lista civica di centro-sinistra
Sindaco
14 giugno 2004 3 maggio 2013 Fabio Angelo Fanetti lista civica di centro-destra Sindaco [18]
3 maggio 2013 26 maggio 2014 Gian Luca Zaina lista civica di centro-destra Vicesindaco f.f.
26 maggio 2014 in carica Gian Battista Pasquini lista civica di centro-destra Sindaco

Unione di comuni[modifica | modifica wikitesto]

Sonico fa parte dell'Unione Alpi Orobie Bresciane, assieme ai comuni di Edolo, Paisco Loveno, Corteno Golgi, e Malonno. L'unione di comuni, ha sede a Edolo.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2011 il comune di Sonico ha ospitato la terza e ultima gara della Coppa Europa di Bike trial, prima esperienza di questo spettacolare sport ciclistico in alta ValleCamonica;
  • Nel 2012 il comune di Sonico ha ospitato la terza tappa del Campionato Mondiale di Bike trial, valutata la migliore gara biketrial mai disputata finora.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ricardi, p. 333.
  5. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 157.
  6. ^ Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 104, ISBN 88-343-0333-4.
  7. ^ Gregorio Brunelli, Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni, a cura di Oliviero Franzoni, Breno, Tipografia Camuna, 1998 [1698], pg. 183.
  8. ^ Roberto Celli, Repertorio di fonti medievali per la storia della Val Camonica, Brescia, Tipolitografia Queriniana, 1984, p. 206, ISBN 88-343-0333-4.
  9. ^ Bontempi, p. 75.
  10. ^ Bontempi, p. 437.
  11. ^ Livio Dionisi, Sonico e la sua Gente, I, Esine, Tipografia Valgrigna, 1981, p. 24.
  12. ^ Stemma dei Federici della Valcamonica: D'oro, a tre bande scaccate di argento e d’azzurro; col capo d'oro, all'aquila spiegata di nero, coronata del campo e linguata di rosso. Cfr. Famiglia Federici, su Brescia Genealogia.
  13. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, pp. 222-223, ISBN 978-88-7385-844-7.
  14. ^ Tratto da: Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 126.
  15. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  16. ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 162.
  17. ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 126.
  18. ^ Eletto al Consiglio regionale nella lista Maroni Presidente.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Bontempi, Storia del comune di Sonico, Padova, Upsel Domeneghini, 2003, ISBN 978-88-7126-215-4.
  • Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]