Mike Bongiorno: differenze tra le versioni

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=== Gli esordi ===
=== Gli esordi ===
[[File:Mike Bongiorno Lascia o raddoppia.jpg|thumb|Mike Bongiorno (a sinistra) a ''[[Lascia o raddoppia?]]'' nella puntata del 28 marzo [[1956]], con il concorrente [[Gianluigi Marianini]] e la valletta [[Maria Giovannini]]]]
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Tornò a [[New York]], dove riprese il [[giornalismo]], anche grazie a un tesserino del [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America]] che gli permetteva di lavorare ovunque, scrivendo su qualche [[Periodico|rivista]] gratis, ma facendosi notare e ottenendo così alcuni incarichi importanti. Dopo una lunga gavetta e con un contratto precario, Mike dal 1946 lavorò presso la sede radiofonica del [[quotidiano]] ''[[Il progresso italo-americano]]'' di [[Generoso Pope]], per il quale condusse il [[Programma radiofonico|programma]] ''[[Voci e volti dall'Italia]]'', e incominciò a fare servizi dall'[[Stati Uniti d'America|America]] per l'[[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche|EIAR]], diventata [[Rai]] dal 1944:<ref name=iulm.it /> sul [[Radiocorriere TV|Radiocorriere]] era ancora chiamato Michele Bongiorno. Nel 1948 sposò a [[New York]] il soprano [[Rosalia Maresca]] ([[Annullamento del matrimonio|matrimonio che fu annullato]] nel 1952).<ref name="iulm.it">{{Cita web|url=http://www.iulm.it/wps/wcm/connect/iulmit/iulm-it/Universita/Riconoscimenti/Laurea-Mike-Bongiorno|titolo=Laurea Mike Bongiorno|sito=[[Libera università di lingue e comunicazione IULM|IULM]]|data=13 dicembre 2007|accesso=6 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141113010415/http://www.iulm.it/wps/wcm/connect/iulmit/iulm-it/Universita/Riconoscimenti/Laurea-Mike-Bongiorno |dataarchivio=13 novembre 2014|urlmorto=si}}</ref>
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Versione delle 12:03, 29 lug 2020

Mike Bongiorno durante una puntata del quiz Flash nel 1981

Mike Bongiorno, all'anagrafe Michael Nicholas Salvatore Bongiorno (New York, 26 maggio 1924Monte Carlo, 8 settembre 2009), è stato un conduttore televisivo e conduttore radiofonico statunitense naturalizzato italiano, considerato tra i padri fondatori della televisione in Italia insieme a Corrado e Raimondo Vianello[1].

Soprannominato il re dei quiz per aver condotto numerosi giochi a premi che hanno fatto la storia della televisione italiana tra cui Lascia o raddoppia?, Rischiatutto, Scommettiamo? e Flash per la Rai, Superflash, Pentatlon, Telemike e La ruota della fortuna per la Fininvest[2].

Biografia

I suoi primi anni e l'esperienza bellica

Italoamericano, era figlio della torinese Enrica Carello (18941991) e di Philip Bongiorno (18901971). Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, di origini nobili (il capostipite della famiglia, Landro Bongiorno, vissuto nel XIII secolo era alla corte del re Manfredi di Sicilia con l'appellativo di Gran Scopatore di Corte, ossia maggiordomo personale del re),[3][4] era emigrato da Mezzojuso in Sicilia, dove aveva una bottega[5]. Suo padre fu un noto avvocato[6] che intraprese anche una positiva carriera politica arrivando a diventare presidente della potente associazione Sons of Italy in America (Figli d'Italia in America) e a candidarsi a sindaco di New York avendo come avversari Fiorello La Guardia e Generoso Pope[7]. La madre, ultima di dodici figli, apparteneva alla borghesia torinese, in quanto la sua famiglia era proprietaria di una fabbrica produttrice di fanali per auto, fondata nel 1876. Quando era ancora un bambino Mickey - come era chiamato allora - a seguito della separazione dei genitori e della crisi del 1929, venne in Italia a Torino con la madre, andando a vivere a casa degli zii Giuseppina Carello, sorella della madre, e Nicolò Oneto di San Lorenzo - generale di origini nobili amatissimo da Mike, che in onore dello zio acquisito chiamerà Nicolò il suo secondogenito. A Torino frequentò le scuole elementari, il ginnasio e i licei classici Alfieri (allora parte del D'Azeglio) e Rosmini[6][8][9].

Fin da giovane esternò la sua personalità estroversa e la volontà di diventare giornalista e dato che era un grande appassionato di sport cominciò presto a lavorare per le pagine sportive de La Stampa come «galoppino»[8][10]. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'invasione tedesca dell'Italia, fu costretto ad abbandonare gli studi[6] (aveva conseguito la maturità soltanto nella seconda sessione, l'8 ottobre 1943, in quanto nella prima era risultato insufficiente in matematica e fisica[11]) per rifugiarsi sulle Alpi[12]. Decise così di entrare a far parte dei gruppi partigiani e, grazie alla sua conoscenza dell'inglese, fu impiegato in un'importante e pericolosa "staffetta", per cui doveva attraversare nel periodo invernale i contrafforti alpini innevati per portare in Svizzera, per conto della Resistenza, dei messaggi che permettevano le comunicazioni fra i partigiani italiani e gli Alleati di stanza nel Paese elvetico.[12]

Nel corso di una di queste operazioni, a seguito di una delazione, fu scoperto nell'aprile 1944 a Cravegna, in provincia di Novara (dal 1992 passata alla provincia del Verbano-Cusio-Ossola), catturato dalla Gestapo e messo al muro insieme ad alcuni altri partigiani per essere fucilato, ma si salvò perché gli agenti tedeschi ritrovarono un pacchetto che lui aveva poco prima buttato, contenente il suo passaporto americano.[13] In effetti, la cattura di un cittadino statunitense meritava un approfondimento e poi costituiva sempre una pedina di scambio con soldati tedeschi prigionieri degli alleati.[14] Fu quindi portato a San Vittore a Milano, dove fu rinchiuso 2 mesi in isolamento e dove restò per 7 mesi. Durante la prigionia incontrò Indro Montanelli. Successivamente fu trasferito nel Campo di transito di Bolzano, dove ebbe, tra i suoi aguzzini, Michael Seifert[15]. Dopo diverse destinazioni in vari campi di concentramento in Germania, alla fine del '44 fu deportato nel lager di Spittal an der Drau, in Carinzia (Austria), dove rimase fino al gennaio 1945.[13] Fu liberato a febbraio, prima della fine del conflitto, grazie a uno scambio di prigionieri di guerra tra Stati Uniti e Germania.[6]

Gli esordi

Mike Bongiorno (a sinistra) a Lascia o raddoppia? nella puntata del 28 marzo 1956, con il concorrente Gianluigi Marianini

Tornò a New York, dove riprese il giornalismo, anche grazie a un tesserino del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America che gli permetteva di lavorare ovunque, scrivendo su qualche rivista gratis, ma facendosi notare e ottenendo così alcuni incarichi importanti. Dopo una lunga gavetta e con un contratto precario, Mike dal 1946 lavorò presso la sede radiofonica del quotidiano Il progresso italo-americano di Generoso Pope, per il quale condusse il programma Voci e volti dall'Italia, e incominciò a fare servizi dall'America per l'EIAR, diventata Rai dal 1944:[6] sul Radiocorriere era ancora chiamato Michele Bongiorno. Nel 1948 sposò a New York il soprano Rosalia Maresca (matrimonio che fu annullato nel 1952).[6]

Dall'America, dopo aver fatto il tecnico, lo speaker, il programmatore radiofonico e il corrispondente per l'emittente Voice of America (dedita allora alla propaganda militare alleata),[10] e per WHOM Radio di New York in lingua italiana dell'imprenditore Generoso Pope, Bongiorno tornò in Italia, nel 1952, inviato di WOV - seconda stazione radiofonica italoamericana di New York -,[16] anche per realizzare alcuni documentari con intenti divulgativi o informativi su fatti e avvenimenti della ricostruzione del Paese, e gli fu presto proposto di collaborare a programmi sperimentali della TV italiana.[6]

Fu Vittorio Veltroni, funzionario della Rai, a scegliere Mike per offrirgli un contratto di collaborazione per il Radiogiornale. Allo scopo di eliminare il suo accento americano, Veltroni lo invitò a prendere lezioni di dizione da Maria Luisa Boncompagni.

Realizzò servizi di colore e radiocronache sportive, soprattutto di pugilato.[12]

Bongiorno fu il primo in Italia a intervistare il presidente degli Stati Uniti d'America Eisenhower, quindi, nel 1955/1956, presentò alla radio il programma a quiz Il motivo in maschera, con l'orchestra diretta da Lelio Luttazzi.[17]

Sulla stessa falsariga, tra il 1967 e il 1970, Mike Bongiorno condurrà la trasmissione radiofonica pre-serale Ferma la musica!, con il complesso diretto inizialmente da Gorni Kramer e poi da Sauro Sili.[18]

Con Corrado era il presentatore più popolare in Italia, ed entrambi contribuirono alla nascita della televisione. E, seppure Corrado fosse apparso prima nelle trasmissioni sperimentali della TV di Stato italiana, dalla Triennale di Milano, fu proprio Bongiorno a inaugurarne le emissioni ufficiali conducendo il programma Arrivi e partenze (per la regia di Antonello Falqui), programma in cui Mike aveva il compito di intervistare i VIP che arrivavano o partivano dall'aeroporto di Roma. Condusse poi alla radio la rubrica Fortunatissimo.[19]

Il grande successo e i quiz televisivi

Nel 1955 Bongiorno recitò nel film Il prezzo della gloria e in alcuni fotoromanzi, e subito dopo, il 19 novembre, lanciò il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? (versione italiana del quiz americano The $64,000 Question, o meglio del suo adattamento francese Quitte ou double?), contribuendo a far entrare il nuovo mezzo di comunicazione di massa nella cultura popolare di una nazione che, all'indomani della seconda guerra mondiale, stava subendo forti e radicali mutamenti.

Il programma ottenne subito un ottimo riscontro di pubblico e Mike divenne molto popolare, contribuendo all'aumento della vendita di televisori e del numero di spettatori: non tutti però potevano permettersi un apparecchio televisivo, e allora, per vedere il programma, il giovedì sera la gente si riuniva in famiglia o nei bar, mentre i cinema, per non perdere pubblico, interrompevano la normale programmazione e proiettavano il quiz televisivo.[20]. Sulla scorta del successo della trasmissione, fu prodotto nel 1956 anche il film commedia Totò lascia o raddoppia?, che vide protagonista l'attore e comico napoletano nel ruolo di un nobile decaduto che partecipa al programma come concorrente, con Mike Bongiorno interprete di sé stesso.

Mike Bongiorno e il concorrente Andrea Fabbricatore durante una puntata del 1971 del celebre quiz TV Rischiatutto.

Nel 1963 Umberto Eco (che era stato fra i compilatori di alcune domande di Lascia o raddoppia?), resosi conto della portata sociale, gli dedicò il saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno (pubblicato in Diario minimo), nel quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata in maniera accademica. Umberto Eco rintracciava le radici profonde del successo di questo personaggio nella sua "mediocrità assoluta", grazie alla quale «lo spettatore vede glorificato e insignito ufficialmente di autorità nazionale il ritratto dei propri limiti».[21] Il programma chiuse i battenti nel luglio del 1959. Dal 1960 al 1962 Bongiorno condusse il programma di successo Campanile sera, basato su giochi in piazza con due conduttori esterni: Enzo Tortora e inizialmente Renato Tagliani, poi sostituito da Enza Sampò.[22]

Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado ed Enzo Tortora a Sabato sera nel 1967.

Nel 1957 nacque un programma che suscitò un interesse fuori dal comune: Carosello, simbolo del consumismo e del boom economico, e Mike fu protagonista di diversi filmati pubblicitari prestando il volto allo shampoo Dop.[23][24] Anni dopo, nel 1976, sarebbe salito sul Cervino per sponsorizzare il marchio di una grappa.[25] Proseguì la sua carriera con Caccia al numero (1962), con la seguitissima trasmissione La fiera dei sogni e nel 1966 con Giochi in famiglia.[26] A partire dal 1963 al 1967 ha condotto il Festival di Sanremo per cinque edizioni consecutive (in totale ha presentato ben undici edizioni del Festival, l'ultima nel 1997 con Valeria Marini e Piero Chiambretti).

Mike Bongiorno in un'immagine del 1975

L'11 ottobre 1968 si unì in matrimonio a Parigi con la giornalista Annarita Torsello, dalla quale si separò nel 1970.[8] Il 5 febbraio dello stesso anno, sul secondo canale, Bongiorno lanciò un altro quiz di grande successo: Rischiatutto, dove venne inaugurato in TV l'uso dell'elettronica e degli effetti speciali. Al suo fianco Sabina Ciuffini, la prima valletta "parlante" nella storia della TV. Il quiz durò cinque anni e raggiunse una media di 20 milioni di telespettatori.[26][27] Dopo avere avuto varie fidanzate e due mogli, Mike si sposò per la terza volta il 13 marzo 1972 con Daniela Zuccoli, a Londra; da essa si separò temporaneamente il 29 settembre 1984, dopo che Novella 2000 scoprì che nel 1978 la Zuccoli si era sposata con un altro uomo a Las Vegas. Il loro matrimonio ha dato vita negli anni a tre figli: Michele, Niccolò e Leonardo.

Nel 1975, concluso Rischiatutto, Mike presentò il suo ottavo Festival di Sanremo, per poi lavorare per la televisione svizzera nella trasmissione Personaggi in fiera, nella quale Bongiorno apparve per la prima volta nella televisione a colori quando in Italia non era ancora stata lanciata, se non in via sperimentale.[28] Seguirono i programmi Ieri e oggi (1976) e Scommettiamo?, quiz che attingeva nel suo meccanismo all'ippica e che durò per tre edizioni dove nella prima era affiancato dalla valletta contestatrice Paola Manfrin poi da Patrizia Garganese. Nel 1979, per celebrare i 20 anni dalla sua chiusura, Bongiorno condusse un'edizione di Lascia o raddoppia? (venticinquesimo anniversario), a colori e con la "cabina spaziale"; la valletta, Patricia Buffon, era la figlia di Lorenzo Buffon e di Edy Campagnoli, seconda valletta della trasmissione di quiz.[29][30]

Il passaggio a Mediaset

Mike Bongiorno con Silvio Berlusconi all'esordio di Canale 5

Il 9 ottobre 1977, al ristorante Club 44 di Milano, Mike incontrò Silvio Berlusconi per discutere del suo futuro passaggio alla televisione dell'imprenditore lombardo.[31] Fu uno dei primi grandi conduttori a lavorare con le televisioni private e contribuì, con Berlusconi, alla nascita della televisione commerciale, che andava ad arricchire il mondo della televisione, monopolizzato fino a quel momento dalla Rai. Già nel 1979 condusse, su Telemilano (quella che poi sarebbe divenuta Canale 5), prima MilanInter Club (una rassegna sportiva in onda dal 1978 al 1979), poi la trasmissione I sogni nel cassetto, che fu sponsorizzata e distribuita per la prima volta sulle TV locali.

Dal 27 novembre 1980 al 3 giugno 1982 condusse Flash, che introdusse i sondaggi e che fu l'ultima trasmissione che Mike condusse in Rai.[32] Dopodiché passò definitivamente al nuovo gruppo Fininvest (ora Mediaset) per condurre trasmissioni che gli furono particolarmente congeniali. Il 5 ottobre 1981, su Canale 5, ebbe inizio il programma mattutino Bis, il 23 dicembre 1982 partì Superflash, versione aggiornata del precedente Flash; durò fino al 13 giugno 1985. Altri successi furono il programma a premi Pentatlon (3 ottobre 1985-18 giugno 1987) i quiz Parole d'oro (1987-1988) e Telemike (1º ottobre 1987-11 giugno 1992). Nel 1987 fu nominato vicepresidente della Fininvest[33] e nel 1990 divenne vicepresidente di Canale 5.[17]

Mike Bongiorno con il supercampione di Telemike Marco Colla
Bongiorno davanti al tabellone di Flash, 1981

Dal 5 marzo 1989 al 20 dicembre 2003 ha condotto il più longevo dei suoi programmi, La ruota della fortuna, stabilendo il record di puntate condotte.[34] Negli anni novanta proseguì la sua carriera con: Tutti x uno (1992-1993), C'era una volta il festival (5-19 dicembre1989, 5-19 dicembre1990), Tris (1º ottobre 1990-28 giugno 1991). Dal 1990 ha condotto Bravo, bravissimo, programma dedicato alle esibizioni canore di bambini, e dal 1994 al 2002 Viva Napoli, gara dedicata alla canzone partenopea nella quale fu affiancato nelle varie edizioni da Mara Venier, Massimo Lopez, Lello Arena, Loretta Goggi e Miriana Trevisan.

Nel 1993/1994 condusse Festival italiano su Canale 5, sulla falsariga del Festival di Sanremo, con Paola Barale (prima edizione) e Antonella Elia (seconda edizione). In seguito si dedicò a La ruota mundial (1994), Ma l'amore sì (1996), Telemania (11 dicembre 1996-25 febbraio 1997), L'albero delle stelle (1998) e I tre tenori (29 novembre 1998), tributo a lui, Corrado e Raimondo Vianello quali pionieri della televisione italiana messo in scena da Maurizio Costanzo ed Enrico Mentana. Dall'ottobre 1994, inoltre, fu ideatore insieme con la moglie Daniela Zuccoli del programma d'informazione commerciale di Italia 1 Grandi magazzini, di cui condusse la prima puntata[35] cedendo poi il testimone a Marta Flavi, Paola Barale, Marco Predolin e Natalia Estrada.

Nel 1996 fondò, con la moglie e i figli, la Bongiorno Production, casa di produzione che produce programmi come Bravo Bravissimo Club, Viva Napoli, Allegria!, Mezzogiorno di cuoco. Nel 1997 ritornò alla presentazione del festival di Sanremo. Nel 2000 ha condotto Momenti di gloria, insieme con Ellen Hidding, trasmissione in cui cantanti non professionisti potevano incarnare il proprio cantante preferito.

Ancora nel 2000 ha condotto su Canale 5, insieme con Antonella Elia, Qua la zampa!, trasmissione dedicata a cani, gatti e altri animali domestici.

Il passaggio a Sky e le ultime apparizioni

Nelle ultime stagioni televisive, dopo la chiusura della celebre Ruota della fortuna, Bongiorno si è dedicato alla conduzione di due quiz di successo su Rete 4: Genius, dedicato ai bambini, andato in onda dal 6 novembre 2003 all'8 gennaio 2004 in prima serata e dal 2 febbraio 2004 al 21 aprile 2006 al pomeriggio, e, dal 4 maggio all'8 giugno 2006, dal 10 ottobre al 22 novembre 2006 e dal 5 aprile al 24 maggio 2007, il suo ultimo telequiz, Il migliore, in cui varie categorie di persone si sfidavano in domande di cultura generale. Nello stesso periodo ha formato una coppia affiatata insieme a Fiorello, esperienza incominciata a seguito di alcune imitazioni comiche su Mike dello showman siciliano a Viva Radio 2. Da quel momento Mike è spesso ospite di Fiorello in TV e radio, e insieme saranno anche testimonial di alcuni spot pubblicitari, che continueranno a essere messi in onda anche dopo la sua morte.[36] Il 20 settembre 2007 è tornato in Rai per la conduzione della 68ª edizione di Miss Italia su Rai 1 insieme a Loretta Goggi. Il 28 novembre dello stesso anno venne intervistato da Bruno Vespa nella trasmissione Porta a Porta, raccontando la sua storia alla presenza di molti personaggi televisivi che gli erano stati a fianco durante la sua carriera. Dal 14 aprile 2008 ha condotto L'offerta del mese sul canale Mediashopping.

Il 3 maggio 2009 venne intervistato da Fabio Fazio nella sua trasmissione Che tempo che fa, lamentando di essere stato licenziato senza preavviso da Mediaset e di non esser più stato contattato da mesi da Silvio Berlusconi, né per il rinnovo del contratto, né per dei semplici saluti[37]. Le sue ultime apparizioni televisive sono state come concorrente in due programmi di Sky Uno: Cash Taxi il 26 maggio 2009, giorno del suo 85º compleanno[38] e Sei più bravo di un ragazzino di 5ª?, nella prima puntata vip della trasmissione, del 3 settembre 2009[39], meno di una settimana prima della morte del conduttore.

La morte e il funerale

La chiesa di Santa Maria al Lazzaretto di Vittuone, luogo presso il quale è stata ritrovata la bara di Mike Bongiorno dopo il trafugamento

Mike Bongiorno morì improvvisamente l'8 settembre 2009, all'età di 85 anni, a causa di un infarto mentre si trovava in una suite dell'Hotel Metropole a Monte Carlo, dove si trovava in vacanza con la moglie Daniela[40]. Il Consiglio dei ministri decise per i funerali di Stato[41], celebrati dal vescovo ausiliare Erminio De Scalzi il 12 settembre 2009 nel duomo di Milano, alla presenza di svariate personalità della politica e dello spettacolo e di circa 10 000 persone[42]. Il presentatore è stato tumulato nella tomba di famiglia, presso il cimitero di Dagnente. Il comune di Milano aveva offerto la disponibilità di una tumulazione nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano accanto ai più illustri cittadini milanesi, ma la famiglia ha declinato l'offerta. In occasione del primo anniversario della morte del presentatore, la famiglia ha presentato la Fondazione Mike Bongiorno; le donazioni ricavate da essa verranno devolute per scopi benefici[43]. Tra i progetti realizzati, il network Casa Allegria, una rete di luoghi per l'aggregazione per le fasce più fragili della società. Il 15 febbraio 2013, in occasione della quarta serata del Festival di Sanremo, venne inaugurata una statua che rende omaggio a Mike e presentato il progetto dal testimonial Pippo Baudo.[44]

Statua di Mike Bongiorno a Sanremo

Il trafugamento della salma

La testa del fontanile Saretta presso la quale venne trovata la salma di Mike Bongiorno

Il 25 gennaio 2011 un gruppo di ignoti trafugò la salma del presentatore dal cimitero di Dagnente, dove si trovava tumulata dalla sua morte. Dopo numerosi arresti e interrogatori di persone che chiedevano un riscatto, che risultarono tutte mitomani ed estranee alla vicenda, il feretro fu ritrovato, ancora intatto, l'8 dicembre dello stesso anno nei pressi delle sponde del fontanile Saretta, nella periferia della campagna del comune di Vittuone, vicino a Milano.[45] I motivi del furto e i suoi autori sono tuttora ignoti e resta senza spiegazioni la totale assenza di richieste di riscatto. Al fine di evitare un ulteriore trafugamento, il successivo 12 dicembre la salma del presentatore venne cremata nel Cimitero monumentale di Torino su decisione della moglie Daniela, in accordo con i figli, e le ceneri furono poi disperse nelle valli del Cervino in Valle d'Aosta.[46] Nello stesso anno anche la salma di Enrica Carello, madre di Bongiorno, venne traslata dal cimitero di Dagnente e tumulata al Cimitero monumentale di Torino nell'edicola di famiglia.

Stile di conduzione e aneddotica

Il successo dei suoi programmi, i molti anni di lavoro in televisione e l'affetto dei telespettatori gli hanno valso l'appellativo di "SuperMike".

Quando capitavano imprevisti durante le registrazioni delle trasmissioni, Mike non esitava ad innervosirsi e, talvolta, a prendersela con i concorrenti o con il pubblico. Poche volte i programmi di Mike Bongiorno sono andati in onda in diretta; i suoi quiz sono sempre stati trasmessi in differita, con l'eccezione di Lascia o raddoppia? nelle ultime 15 puntate del remake del 1979 e di Flash. Questa soluzione è stata adottata da quasi tutti i quiz a cadenza giornaliera, per permettere la registrazione di più puntate in un solo giorno e per fare in modo che eventuali problemi tecnici e imprevisti, che potrebbero causare sforamenti di orario, possano venire gestiti ed eventualmente tagliati dalla trasmissione. Tuttavia le registrazioni di Mike Bongiorno non hanno quasi mai subito tagli, anche quando si sono verificati imprevisti più o meno spiacevoli. Gli unici tagli di cui si abbia notizia riguardano episodi troppo lunghi per essere trasmessi integralmente; in questi casi l'episodio è stato trasmesso in una versione ridotta, mentre quella integrale è stata proposta da altri programmi, come Striscia la notizia o Paperissima. A causa di questa scelta, negli anni, si sono verificati diversi episodi divertenti, spiacevoli o curiosi, che possono essere ritenuti una caratteristica dei programmi di Mike Bongiorno:

  • È capitato diverse volte che Mike cacciasse dallo studio uno spettatore che riteneva colpevole di aver suggerito ai concorrenti.
  • In una puntata dell'edizione speciale di Lascia o raddoppia? del 1979, un concorrente selezionato per rispondere a domande sulla fisica quantistica si dilungò nello spiegare in cosa consistesse tale materia. Mike Bongiorno a un certo punto gli disse che si stava perdendo tempo e che era il momento di passare alle domande; il concorrente si irritò e se ne andò, pronunciando la frase "Lascio tutto alla scienza!". Bongiorno si premurò di assicurare agli spettatori che non si trattava di una presa in giro, ma il comportamento del concorrente lasciò in molti il dubbio che fosse tutto combinato.
  • In una puntata de La ruota della fortuna del 1992 una concorrente svenne per tre volte, e Mike, dopo un primo momento di sgomento in cui chiese alla regia di inquadrare il pubblico, continuò il programma con i due concorrenti rimanenti.
  • Nella puntata di Telemike del 3 maggio 1990, durante il gioco finale, Mike notò che la concorrente Maura Livoli (che rispondeva a delle domande su Guglielmo Marconi), al momento di rispondere alle domande finali, guardava con insistenza verso il basso, quindi chiese all'assistente Sabrina Gandolfi di andare a controllare. La concorrente nascondeva nella camicia alcuni fogli con appunti e fu immediatamente squalificata (venne proclamato campione l'altro concorrente); subì inoltre un duro rimprovero da parte di Mike, che disse anche di non volerle parlare perché altrimenti avrebbe potuto essere sgarbato nei suoi confronti. La Livoli reagì aggrappandosi a un altro concorrente e accasciandosi a terra, ma Mike non si scompose e disse che riteneva il comportamento una sceneggiata. La Livoli stessa citò successivamente in causa Mike, ma la perse.[47] Striscia la notizia ripropose la scena (insieme alla cacciata di uno spettatore che il conduttore pensava che avesse suggerito nel corso della trasmissione Tutti x uno) e tacciò Mike Bongiorno di cinismo.
  • Quando, a causa di un incidente stradale, morì Illy Reale, autore e giudice de La ruota della fortuna, erano già state registrate diverse puntate da mettere in onda nei giorni successivi alla morte. In accordo con la famiglia, gli interventi del giudice e i suoi scambi di battute non vennero tagliati dalle registrazioni. Il giorno successivo alla sua scomparsa, prima della messa in onda della puntata, Mike spiegò in diretta l'accaduto e il motivo per cui, per alcune puntate, il pubblico avrebbe ancora visto Illy Reale. Quando, diverse settimane dopo, andò in onda la prima puntata registrata dopo la sua scomparsa, Mike, visibilmente commosso, annunciò la notizia al pubblico in sala (che non sapeva nulla) e al pubblico a casa, dicendo che sapeva che avrebbero sentito quel messaggio solo molto tempo dopo.
  • In una puntata di TeleMike dedicata all'eruzione dell'Etna, l'allora opinionista del programma Vittorio Sgarbi sostenne che dispiacersi per le case travolte dalla lava dell'Etna era un atto di ipocrisia, in quanto secondo lui erano brutte, disabitate e simbolo di speculazione edilizia. Mike lo interpretò come un attacco verso gli abitanti della zona e ne nacque un'accesa discussione, con i due che continuarono a lungo ad insultarsi e ad interrompersi a vicenda. La lite andò in onda in versione ridotta, con una durata di quasi dieci minuti, e vennero censurate le parolacce. Anche questa scena andò poi in onda, a Striscia la notizia, in versione integrale.
  • Luca Barbareschi realizzò una serie di scherzi (andati in onda nel programma Il grande bluff) presentandosi camuffato in diverse trasmissioni e interpretando un concorrente goffo e maleducato. In realtà molti dubitarono dell'efficacia del travestimento e si pensò che gli scherzi fossero combinati (ma non fu il caso di quello rivolto a Mike Bongiorno). Quando Barbareschi rivelò la sua identità, Mike, già alterato per tale comportamento, finse di non conoscerlo, senza risparmiargli alcune parolacce. La puntata andò in onda senza la lite.
  • Spesso, come premio finale dei quiz di Mike Bongiorno, venivano assegnate delle pellicce (anche questo aspetto ha suscitato molte polemiche). Un giorno, una concorrente vincitrice del gioco finale de La ruota della fortuna rifiutò la pelliccia, dichiarandosi obiettrice di coscienza; Mike rimase perplesso, mentre la valletta Antonella Elia esultò e si congratulò con la concorrente. Appena terminata la registrazione, Mike rimproverò duramente Antonella insultandola e proponendone il licenziamento, convinto che avesse fatto sfigurare lo sponsor in quanto (come parte dello staff del programma) aveva reagito con netta opposizione ai prodotti dello stesso.
  • Durante un'intervista di Bongiorno a due wrestler, questi finsero di iniziare a provocarsi e a picchiarsi; per sbaglio uno dei due colpì di striscio Mike alla mascella, facendogliela sanguinare.
  • In una puntata di Paperissima (che Mike ha anche condotto nella versione Sprint, la versione quotidiana trasmessa al posto di Striscia la notizia in estate, insieme con il Gabibbo e Antonella Mosetti) è comparso vestito da Topolino, ribattezzato per l'occasione "Mickey Mike".
  • Durante la conduzione del premio cinematografico del David di Donatello 2005, insieme a Luisa Corna, Mike fu più volte vittima di imprevisti: il vincitore, il regista Roberto Faenza, nell'atto di ritirare il premio non fu riconosciuto dai due presentatori, mentre il premio vinto da Luca Bigazzi (assente alla cerimonia) fu ritirato dal suo produttore; Mike contestò duramente l'accaduto e accusò gli autori del programma.
  • Nel 2007 ebbe un acceso diverbio con Valerio Staffelli, inviato di Striscia la notizia. Questi voleva consegnargli un Tapiro d'Oro in seguito alla vicenda riguardante Miss Italia, e Mike, di cattivo umore e intento a recarsi in studio per registrare una telepromozione, gli strappò il tapiro dalle mani e lo gettò a terra, riducendolo in pezzi. La guardia del corpo del presentatore invitò fortemente Staffelli ad andarsene e Mike disse addirittura di voler chiamare le guardie. Qualche settimana dopo, durante l'inaugurazione della mostra per il ventennale di Striscia, Bongiorno fece pubblica ammenda, scusandosi e dichiarando ironicamente di volere un altro Tapiro d'Oro, perché quello che avevano cercato di consegnargli "gli era caduto dalle mani". Dietro di lui, a sua insaputa, era presente Valerio Staffelli, che gliene consegnò un altro. Furono mostrate entrambe le scene.
  • Nella sua biografia, Indro Montanelli ricorda come Bongiorno (addetto alla lavanderia) assistesse gli altri detenuti nello scambiarsi messaggi, quando entrambi erano incarcerati nel carcere di San Vittore;[48] ricorda inoltre che agì da intermediario nel proporre all'allora direttore de Il Giornale una collaborazione con il nascente telegiornale di Telemontecarlo.[49]
  • Quando Silvio Berlusconi decise di entrare nel campo della televisione privata nazionale, chiamò Mike, che allora lavorava in Rai, e gli chiese quanto guadagnasse in un anno. Bongiorno replicò: «26 milioni». Il Cavaliere gli mostrò un assegno da 600 milioni e Mike chiese stupito quanti anni avrebbe dovuto lavorare per raggiungere tale cifra; Berlusconi gli rispose che quello era il compenso di un solo anno di lavoro alla sua televisione e che, se fosse passato alle TV commerciali, avrebbe guadagnato sempre cifre del genere grazie agli sponsor. Fu proprio questo episodio a convincere Mike a lasciare definitivamente la Rai. Con i soldi del suo primo contratto Fininvest Bongiorno comprò una nuova automobile e cambiò i quadri alle pareti di casa. In seguito telefonò entusiasta ad alcuni colleghi, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Raffaella Carrà.

Le gaffe

Mike Bongiorno e Sabina Ciuffini durante l'ultima puntata di Rischiatutto il 25 maggio 1974 in una foto a colori

Mike Bongiorno era noto anche per le sue ricorrenti gaffe, che potevano essere causate da semplici lapsus o da grossolane storpiature di alcune parole, ma che in molti casi lo portavano a incappare in facili doppi sensi di natura sessuale o a dire frasi fuori luogo nei confronti di un interlocutore che non conosceva a sufficienza (ad esempio gli è accaduto più volte di chiedere ad una concorrente informazioni sul proprio marito e la donna lo informava di essere vedova). Tali gaffe sono diventate una sorta di marchio di fabbrica del presentatore, tanto da essere entrate nella memoria dei telespettatori di quegli anni ed essere riproposte in altre trasmissioni: ad esempio il programma Paperissima, nel corso delle sue edizioni, ha trasmesso numerosi blocchi costituiti da tali gaffe.

Nel corso della sua carriera non è mai stato chiarito se queste gaffe fossero frutto di una naturale ingenuità del presentatore o se invece fossero delle gag estemporanee (ad esempio, quando il conduttore insisteva su parole come "uccello" o "palla" e diceva di non capire perché il pubblico ridesse) in modo da creare dei piccoli momenti comici, grazie al doppio senso, nel corso della trasmissione. Inoltre, sebbene i suoi programmi fossero trasmessi quasi esclusivamente in differita, queste gaffe non vennero mai "tagliate" dalla versione finale, neppure quelle apparentemente più imbarazzanti.

Quella che viene considerata la sua gaffe più nota è in realtà una leggenda metropolitana e fa riferimento a un episodio mai avvenuto: durante una puntata del telequiz Rischiatutto, la campionessa in carica Giuliana Longari avrebbe sbagliato la risposta di una domanda a tema ornitologico (secondo altre versioni si trattava invece di una domanda sul pittore Paolo Uccello) e il commento di Bongiorno sarebbe stato: «Ahi! Ahi! Ahi! Signora Longari, mi è caduta sull'uccello!». Tale leggenda nasce probabilmente nel 1976 a causa della trasmissione satirica L'altra domenica di Renzo Arbore, in cui il presunto incidente veniva usato nelle gag che ironizzavano sui quiz televisivi. Il mito di quella ipotetica battuta potrebbe essere stato ispirato dalla puntata del 17 maggio 1973, quando furono poste ai concorrenti (tra i quali vi era una donna, Maria Luisa Migliari) alcune domande sull'ornitologia.[50] A nulla è servito il fatto che tale episodio sia stato smentito sia dalla Longari che da Bongiorno[51] o che non ne sia mai stata trovata la registrazione video. Esiste un filmato in cui Mike Bongiorno recita quella frase, che spesso viene erroneamente considerato la prova di questo episodio; tuttavia quel filmato non è tratto da Rischiatutto, in quanto il conduttore appare visibilmente più vecchio, con un look diverso rispetto a quello degli anni '70, e il filmato è realizzato a colori (mentre le cinque edizioni del Rischiatutto furono tutte integralmente trasmesse in bianco e nero). Lo spezzone risale agli anni ottanta ed è stato estratto da una scena più ampia, in cui Mike Bongiorno stava parlando di quell'episodio, citandone la frase[52].

Imitazioni

Il timbro di voce caratteristico e l'inconfondibile stile di conduzione hanno fatto sì che molti imitatori abbiano reinterpretato la personalità di Mike Bongiorno.

Una delle imitazioni più celebri è quella di Alighiero Noschese, che trasformò il saluto «Allegria!» in «Allergia!». Uno dei suoi più noti imitatori era Gigi Sabani, che lo imitò anche nella canzone La fine del mondo, cantata al Festival di Sanremo 1989. Le caratteristiche più note del Mike Bongiorno di Sabani erano la pronuncia pedissequa di ogni parola anglosassone (es. "miche" per dire "Mike", "ieans" al posto di jeans oppure "blac iac" anziché black jack) e un forte risucchio al termine delle frasi, sebbene quest'ultimo fosse un'invenzione di Sabani stesso e non avesse riscontro nella realtà.

L'imitazione di Massimo Lopez metteva in risalto invece l'atteggiamento paternalistico del presentatore; il Mike Bongiorno di Lopez conduceva la trasmissione con tale concentrazione da non curarsi minimamente né di cosa gli dicessero i concorrenti (interpretati dai colleghi de Il Trio, Anna Marchesini e Tullio Solenghi) né degli incidenti in studio, continuando come se nulla fosse successo; ad esempio, faceva partire il cronometro senza aver letto la domanda - con vane proteste da parte del concorrente -, apriva la busta numero «tre» anche se era stata scelta la «due», continuava a parlare del marito della concorrente nonostante lei ripetesse di essere nubile. Tale imitazione ricorda un episodio avvenuto durante il Festival di Sanremo 1966: la valletta Carla Maria Puccini finse di svenire in diretta, Mike capì che si trattava di un espediente per attirare l'attenzione su di sé e proseguì imperterrito. Il Mike di Lopez esordì in Tastomatto (1985), in una parodia del tipico quiz di Bongiorno; in Allacciate le cinture di sicurezza (1990) un interrogatorio in tribunale si trasforma improvvisamente in telequiz; in Viva Napoli l'imitazione di Massimo Lopez sostituiva il Mike originale mentre quest'ultimo usciva dallo studio «per andare a ritirare i risultati della gara»; un Mike più invecchiato è riproposto da Lopez ne La carica di 101 su Radio 101.

Successivamente quella di Mike Bongiorno diventò un "classico" nel mondo delle imitazioni, tanto da essere spesso esageratamente standardizzata e con risultati altalenanti. Per questo, gli imitatori e i comici professionisti smisero di imitarlo almeno fino alla seconda metà degli anni duemila, quando lo showman Fiorello, nel corso della trasmissione radiofonica Viva Radio 2 lo trasformò in un personaggio fisso dei suoi sketch. L'imitazione di Fiorello faceva leva sulla sua cordialità e pacatezza durante la trasmissione, aspetto noto agli addetti ai lavori, contrapposta alle esplosioni di rabbia con cui, fuori onda, reagiva a comportamenti poco professionali dei concorrenti o dello staff. Il Mike di Fiorello aveva a che fare con i piccoli concorrenti di Genius (interpretati da Enrico Cremonesi), dal comportamento impertinente e poco educato nei suoi confronti; nonostante il presentatore tentasse di nascondere il fastidio durante la trasmissione, quando partiva la pubblicità li sommergeva di insulti e minacce, con un effetto esilarante. Sarà proprio grazie a queste imitazioni che tra i due nascerà un sodalizio artistico e una grande amicizia, tanto che Fiorello stesso, pochi anni dopo, sarà uno degli oratori presenti al funerale del presentatore. Durante il suo discorso di commiato, Fiorello fece un'ultima imitazione dell'amico, pronunciando la frase "Se potesse parlare adesso mi direbbe: bravo, hai messo la cravatta!" e terminando con la battuta (pronunciata con la voce di Mike) "Hai visto? Mi hanno dato il duomo di Milano... a Baudo non l'avrebbero mica dato". Mike divenne ospite telefonico fisso nell'ultima serie del programma radiofonico di Fiorello e nel 2008 il critico televisivo Aldo Grasso decise di raccontare il "Fenomeno Fiorello" con il libro Fenomenologia di Fiorello con allegato un cd dal titolo: «Pronto, c'è Mike?» compilation,[53] realizzato dal dj Corrado Rizza,[54] proprio con le più belle telefonate tra Fiorello e Mike Bongiorno durante la trasmissione radiofonica Viva Radio 2.

La piastrella autografata da Mike Bongiorno sul muretto di Alassio

Matrimoni e famiglia

Mike Bongiorno ha avuto tre mogli:

  • Rosalia Maresca, cantante lirica italoamericana, sposata a New York l'11 aprile 1948. Il matrimonio è stato dichiarato nullo nel 1952, perché lei non voleva avere figli.
  • Annarita Torsello, giornalista, sposata a Parigi l'11 ottobre 1968. La separazione è avvenuta nel 1970.
  • Daniela Zuccoli (Milano, 13 maggio 1950), ex stilista (aveva fondato la maison Daniela Bongiorno), produttrice televisiva, sposata a Londra il 23 marzo 1972. Da questo matrimonio sono nati i tre figli:
    • Michele Pietro Filippo (1972), regista e produttore. Ha realizzato un documentario in quattro puntate sulle località degli Stati Uniti.
    • Nicolò (1976), regista e sceneggiatore. Ha curato la stesura della biografia del padre.
    • Leonardo (1989), imprenditore. È apparso come co-conduttore in Bravo Bravissimo Club, scritto e prodotto dai fratelli, accanto a Maria Teresa Ruta. Ha partecipato a due spot pubblicitari accanto al padre e a Fiorello.

L'intera famiglia lavora in una casa di produzione fondata da Mike e Daniela e diretta da quest'ultima: la Bongiorno Production.

Oltre ai tre matrimoni, Bongiorno ebbe alcune relazioni, tra cui le più note sono quelle con l'attrice e soubrette Flora Lillo, durata cinque anni (dal 1956 al 1961) e molto burrascosa e tormentata, tanto che, quando terminò, la Lillo tentò il suicidio per due volte[55] e quella, di poco successiva, con la cantante e presentatrice televisiva Vanna Brosio[56].

La passione per lo sport

Mike Bongiorno è stato un grande appassionato di sport e tifoso della Juventus. Nel gennaio del 2003 ha presentato uno speciale in prima serata su Rai 1, Una squadra per amico[57], condotto insieme con Martina Colombari, che aveva come ospiti gli allora giocatori della squadra bianconera, insieme con l'allenatore dell'epoca, Marcello Lippi. La serata era per beneficenza, a favore di un ospedale pediatrico, l'Istituto Giannina Gaslini di Genova. Nel 1957, insieme al giornalista Rolly Marchi e al maestro di sci Gigi Panei, ideò a Courmayeur il Trofeo Topolino di sci alpino[58].

Laurea "honoris causa"

Nell'autunno 2007 Mike Bongiorno è stato insignito della laurea specialistica honoris causa in televisione, cinema e produzione multimediale presso la IULM di Milano. In tale occasione, il 14 dicembre, ha tenuto una lectio magistralis di quaranta minuti.
Presso la stessa università, gli è stata dedicata un'aula, posta al quarto piano dell'edificio 1.

Canzoni scritte da Mike Bongiorno

Anno Titolo Autori del testo Autori della musica Interpreti
1963 Il domani è nostro Mike Bongiorno, Adolfo Perani Tony De Vita Pino Donaggio
1966 E lei ti aspetterà Mike Bongiorno, Adolfo Perani Pino Calvi I Giganti
1976 Sogno Mike Bongiorno, Ludovico Peregrini, Mino Reitano, Franco Reitano Bruno Longhi, Mino Reitano Mino Reitano
1976 Tu, dolcemente Mike Bongiorno, Ermanno Capelli, Mino Reitano, Franco Reitano Bruno Longhi, Mino Reitano Mino Reitano
1976 Scommettiamo? Mike Bongiorno, Alberto Nicorelli, Ludovico Peregrini, Dante Pieretti Dante Pieretti Le Piccole Ore
1976 Io ti lascio, Maria Mike Bongiorno, Claudio Damiani, Ludovico Peregrini Dante Pieretti Le Piccole Ore
1978 Donna donna mia Mike Bongiorno, Toto Cutugno, Ludovico Peregrini, Dante Pieretti Toto Cutugno Toto Cutugno
1979 Anche un uomo Mike Bongiorno, Anselmo Genovese, Ludovico Peregrini, Alberto Testa Alberto Testa Mina
1981 Che bella sera Mike Bongiorno, Ludovico Peregrini, Franco Reitano, Mino Reitano Mino Reitano Mino Reitano
1983 Amico è Mike Bongiorno, Sergio Bardotti, Nini Giacomelli Dario Baldan Bembo Dario Baldan Bembo e Caterina Caselli
1983 Cammina cammina Mike Bongiorno, Sergio Bardotti Dario Baldan Bembo Dario Baldan Bembo
1983 Voci di città Mike Bongiorno, Sergio Bardotti, Nini Giacomelli Dario Baldan Bembo Dario Baldan Bembo
1983 Ogni volta che cerco la luna Mike Bongiorno, Sergio Bardotti, Nini Giacomelli Dario Baldan Bembo Dario Baldan Bembo

Onorificenze

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 26 maggio 2004[59]
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea Honoris Causa in televisione, cinema e produzione multimediale.[6] - nastrino per uniforme ordinaria
Laurea Honoris Causa in televisione, cinema e produzione multimediale.[6]

Riconoscimenti

Telegatti

Altri premi

  • 1955 Premio Rally del Cinema
  • 1976 Targa Celebrativa allo Show man N° 1 della TV Mike Bongiorno, Ital Music Co. Madison Square Garden New York
  • 1981 Premio Onda
  • 1984 Premio Radio Montecarlo personaggio televisivo dell'anno
  • 1992 Targa del Ferrari Club Milano a Mike Bongiorno Socio onorario 1992
  • 1994 Targa a Mike Bongiorno "I Sottufficiali del 6º Stormo Ghedi"
  • 1995 Federazione Italiana Gioco Squash 1985-1995 Decennale di Fondazione atleta azzurro
  • 1999 Premio Internazionale Fausto Coppi e Costante Girardengo
  • 2002 Premio alla carriera Foglio d'oro
  • 2002 Premio Uomini e Montagna
  • 2003 Targa "Michele Alboreto"
  • 2003 IV Premio Festival della Televisione italiana alla carriera
  • 2004 XXXI Premio Internazionale Flaiano Televisione
  • 2004 Targa celebrativa Premio Columbus 2004 Rotary Club
  • 2005 Premio Tutto Sport 1945-2005
  • 2005 36º Premio Barocco
  • 2006 Premio "Lungomare delle Stelle" Città di Jesolo
  • 2007 XXXVI Premio Guidarello per il Giornalismo d'autore
  • 2007 Premio "Carlo Porta"
  • 2008 Premio in vetro di Murano Galà dello sport
  • 2008 Targa commemorativa Fondazione Città del Libro, Premio Bancarella 2008 al Presidente di Giuria Mike Bongiorno
  • 2009 Premio Speciale San Siro, "Gentleman" uomo di sport 2009
  • 2010 Premio Isimbardi 2010
  • 2011 Premio America alla memoria della Fondazione Italia USA
  • 2011 Italian Leadership award
  • 2012 Premio AFI

Televisione

Programmi radiofonici

Filmografia

Film nei quali interpreta sé stesso

Bongiorno, Paolo Villaggio e Janet Agren in Sogni mostruosamente proibiti (1982)

Doppiatori

Nel film Il prezzo della gloria Mike Bongiorno è stato doppiato da Stefano Sibaldi

Doppiaggio

Libri

Note

  1. ^ Alessandro Ticozzi, C'era una volta la tv dei 'tre tenori', su retididedalus.it, Le reti di Dedalus. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 30 ottobre 2014).
  2. ^ Bongiorno, pag. 371.
  3. ^ Antonino Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, su Biblioteca centrale della Regione Siciliana. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato il 12 agosto 2018).
  4. ^ Bongiorno, p. 11.
  5. ^ È morto Mike Bongiorno, aveva radici siciliane, in siciliaonline.it, 8 settembre 2009. URL consultato l'11 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2009).
  6. ^ a b c d e f g h Laurea Mike Bongiorno, su IULM, 13 dicembre 2007. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
  7. ^ Edmondo Berselli, L'epopea dell'italiano medio che inventò la nostra televisione, in La Repubblica, 9 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 12 settembre 2009).
  8. ^ a b c Valentina Scriva, Addio Mike Bongiorno, su corriereweb.net. URL consultato l'11 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2009).
  9. ^ Il partigiano Mike, su digilander.libero.it. URL consultato il 21 giugno 2020.
  10. ^ a b Mauretta Capuano, Addio a Mike Bongiorno, il re del quiz, in ANSA, Roma. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009).
  11. ^ Stefano Parola, Mike, i quiz insoluti del Rosmini, in la Repubblica, Torino, 10 settembre 2009, p. 12. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 4 maggio 2014).
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  14. ^ Bongiorno, p. 47.
  15. ^ Piero Colaprico, Boia Bolzano, parla Mike Bongiorno: "Ricordo ancora le urla e le botte", in la Repubblica.it, Milano, 16 febbraio 2008. URL consultato il 4 marzo 2016 (archiviato il 19 aprile 2008).
  16. ^ Michael Bongiorno, La versione di Mike, Milano, Mondadori, p. 89.
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  18. ^ L'Italia s'inchina a Mike, re del quiz L'Italia s'inchina a Mike, re del quiz È entrato nella storia della tv, in QN Quotidiano Nazionale, Roma, 8 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009).
  19. ^ Mike Bongiorno è morto, viva Mike Bongiorno. La biografia e i libri che raccontano la sua vita, su wuz.it, 8 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009). citando Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti.
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  23. ^ Oreste Pivetta, Inventò Berlusconi e ne fu risucchiato, in L'Unità, 8 settembre 2009. URL consultato l'11 settembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009).
  24. ^ Carosello: Spot Shampoo dop, su il-fantamondo.com. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  25. ^ Il mondo della Grappa saluta Mike Bongiorno, su viniesapori.net, 10 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
  26. ^ a b Addio a Mike Bongiorno, in La Gazzetta dello Sport, Milano, 8 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 13 aprile 2013).
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  47. ^ Alberto Mattioli, "E Mike disse: sono un sub normale", in La Stampa, 4 aprile 2008. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 3 maggio 2014).
  48. ^ Montanelli, 2002, p. 110.
  49. ^ Montanelli, 2002, p. 242.
  50. ^ Pino Frisoli, Rischiatutto: tutta la verità sulla famosa gaffe, mai detta, di Mike Bongiorno, su pinofrisoli.blogspot, 5 giugno 2010. URL consultato il 6 febbraio 2020 (archiviato il 6 febbraio 2020).
  51. ^ Mike Bongiorno intervistato da Maurizio Costanzo nel programma televisivo I tre tenori trasmesso da Canale 5 il 29 novembre 1998; fra gli ospiti Giuliana Longari
  52. ^ Paolo Attivissimo, La gaffe leggendaria di Mike Bongiorno, su attivissimo.blogspot.com, 11 settembre 2009. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 7 luglio 2012).
  53. ^ Libro Fenomenologia di Fiorello in allegato al cd «Pronto, c'è Mike?». URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2020).
  54. ^ Umberto Piancatelli, Fiorello il più grande, Barbera Editore, 2012, pp. 161, ISBN 978-88-7899-561-1.
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  58. ^ Antonio Panei, Gigi Panei e Courmayeur, Aracne editrice, Roma, 2015, ISBN 978-88-548-8751-0
  59. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato il 4 maggio 2014).
  60. ^ Conduttore negli anni 1963-1967, 1972-1973, 1975, 1977, 1979, 1997; presidente della giuria di onore nel 2000, ospite nel 2001, nel 2003 e nel 2007
  61. ^ Presentatore nel 1970, 1973, 1975 e 2007, presidente della giuria artistica nel 1997

Bibliografia

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