Flaminio Bollini
Flaminio Bollini, detto Flem (Milano, 29 gennaio 1924 – Roma, 11 dicembre 1978) è stato un regista e sceneggiatore italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Allievo dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica negli anni '40, fu attivo in televisione a partire dai primi anni '60; precedentemente ebbe sporadiche frequentazioni sul grande schermo. Nel 1948 curò sceneggiatura e dialoghi del film L'ebreo errante di Goffredo Alessandrini, quindi si trasferisce in Brasile dove nel 1954 diresse il suo unico film cinematografico, rimasto inedito in Italia, Na senda do crime, firmandolo Flaminio Bollini Cerri. Rientrato in Italia, dal 1961 dirige un buon numero di sceneggiati e lavori di prosa. Da rimarcare anche lo sceneggiato biografico su Eleonora Duse, diretto nel 1969, con Lilla Brignone nei panni della grande attrice teatrale. Coglie un grande successo durante i primi anni '70, quando ha modo di firmare insieme a Giuseppe D'Agata, Lucio Mandarà e Dante Guardamagna la sceneggiatura de Il segno del comando (1971) diretto da Daniele D'Anza e interpretato da Ugo Pagliai. Quattro anni dopo il successo si ripete con Ritratto di donna velata, stavolta da lui diretto, che in un certo senso riprendeva le tematiche dense di mistero dello sceneggiato precedente, stavolta ambientato in Toscana e interpretato da Nino Castelnuovo e Daria Nicolodi. Tre anni dopo iniziò a dirigere tre episodi della serie poliziesca Doppia indagine che non portò a termine poiché la morte lo colse a soli 54 anni, nel pieno della sua attività creativa. Diresse lavori di prosa anche per il mezzo radiofonico.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Regista televisivo[modifica | modifica wikitesto]
- Storie dell'Italia di ieri, episodio La paura (1961)
- La granduchessa e il cameriere (1962), commedia di Alfred Savoir con Rossella Falk, Paolo Ferrari, Silvano Tranquilli.[1][2]
- Sabrina (1963), di Samuel A. Taylor
- La zitella (1965)
- La maschera e il volto (1965)
- Il cenerentolo (1968)
- Eleonora Duse (1969)
- Il seduttore (1971)
- I mostri sacri (1971), tratto da Jean Cocteau
- La carriera (1973)
- Ritratto di donna velata (1975)
- Doppia indagine (1978)
Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]
- Una famiglia di cilapponi, di Carlo Dossi, 1960.
- È morto Jack, di Donald Wilson, trasmessa il 18 dicembre 1960.
- Serata shawiana (tre atti unici di George Bernard Shaw), 1962.
- Il mondo della noia, di Édouard Pailleron, 14 settembre 1962.
- Il signor Saval a Parigi, 2 novembre 1966
- Il misantropo, di Molière, 12 maggio 1967.
- Tovaritch, di Jacques Deval, 17 maggio 1967
- Il delitto, 12 luglio 1967
- In trappola, di Pierrette Caillol, 6 agosto 1967
- FIgli d'arte, di Diego Fabbri, 5 dicembre 1967
- La gibigianna, di Carlo Bertolazzi, 1969.
- L'inserzione, di Natalia Ginzburg, 1972
- L'albergo del libero scambio di Georges Feydeau e Maurice Desvallières, 11 febbraio 1977.
Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]
- Il giuoco delle parti, di Luigi Pirandello, trasmessa il 17 maggio 1961.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Grasso, Aldo., Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6, OCLC 216923705. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ MyMovies, su mymovies.it.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Flaminio Bollini, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316745406 · LCCN (EN) no2015081398 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2015081398 |
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