Coordinate: 45°31′17″N 9°35′34″E

Treviglio: differenze tra le versioni

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Va inoltre segnalata la ''Schola Canthorum'', che si occupa dei canti durante le messe in momenti particolari dell'anno quali il [[Natale]] e la [[Pasqua]].
Va inoltre segnalata la ''Schola Canthorum'', che si occupa dei canti durante le messe in momenti particolari dell'anno quali il [[Natale]] e la [[Pasqua]].


A sede nella città anche il coro ICAT<ref>[http://www.coroicat.it Coro ICAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, costituito nel [[1967]] come coro maschile dedito a quel tempo all'esecuzione di canti tradizionali e popolari.
Ha sede nella città anche il coro ICAT<ref>[http://www.coroicat.it Coro ICAT<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, costituito nel [[1967]] come coro maschile dedito a quel tempo all'esecuzione di canti tradizionali e popolari.


=== Cucina ===
=== Cucina ===

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Treviglio (disambigua).

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Treviglio
comune
Treviglio – Stemma
Treviglio – Bandiera
Treviglio – Veduta
Treviglio – Veduta
Panorama della città
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoGiuseppe Pezzoni (PdL-Lega Nord) dal 30-5-2011
Territorio
Coordinate45°31′17″N 9°35′34″E
Altitudine125[1] m s.l.m.
Superficie32,22[4] km²
Abitanti29 821[5] (31-12-2014)
Densità925,54 ab./km²
FrazioniBattaglie, Castel Cerreto, Geromina, Pezzoli
Comuni confinantiArcene, Brignano Gera d'Adda, Calvenzano, Caravaggio, Casirate d'Adda, Cassano d'Adda (MI), Castel Rozzone, Fara Gera d'Adda, Pontirolo Nuovo
Altre informazioni
Cod. postale24047[2]
Prefisso0363[2]
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016219
Cod. catastaleL400[2]
TargaBG
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Cl. climaticazona E, 2 237 GG[7]
Nome abitantitrevigliesi[2]
PatronoSan Martino, Madonna delle Lacrime (dopo il miracolo)
Giorno festivoultimo giorno di febbraio (Madonna delle Lacrime),[3]
11 novembre (San Martino)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Treviglio
Treviglio
Treviglio – Mappa
Treviglio – Mappa
Posizione del comune di Treviglio nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Treviglio (Trevì in dialetto locale[8][9]) è un comune italiano di 29 821 abitanti[5] della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella media pianura padana, a circa 20 km in direzione sud rispetto al capoluogo orobico.

Fondata nell'alto Medioevo[10] dall'unione di tre comuni a scopo difensivo, è il secondo comune della provincia per numero di abitanti, preceduto dal capoluogo. Città principale della Gera d'Adda[11], la sua posizione strategica è evidenziata dal crocevia di strade e ferrovie[10] che la collegano con Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Milano.

È anche conosciuta come "la città dei trattori"[10] per la presenza dell'azienda multinazionale SAME Deutz-Fahr Group.[10]

Geografia fisica

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Lombardia.

Territorio

Discesa vicino al fiume Adda

Il territorio di Treviglio, esteso per 31,54[1] km², sorge nella Gera d'Adda, in gran parte porzione della bassa bergamasca tra i fiumi Adda e Serio, e dal primo dista solo 2 chilometri. Confina con i comuni di Arcene, Brignano Gera d'Adda, Calvenzano, Caravaggio, Casirate d'Adda, Cassano d'Adda (MI), Castel Rozzone, Fara Gera d'Adda e Pontirolo Nuovo.

Nonostante il territorio faccia parte della media pianura padana, presenta dei dislivelli di 15 metri vicino all'Adda[12]. Tali dislivelli sono dovuti alla presenza di un terrazzamento morfologico denominato costa trevigliese.

Il nucleo centrale della città sorge a 125 metri sul livello del mare[1], anche se l'altitudine varia di ben 35[1][13] metri, diminuendo progressivamente nel passaggio dalla zona nord-est alla zona sud-ovest.

Geologia e morfologia

Il terreno di Treviglio[14] è d'origine alluvionale, e presenta strati composti principalmente da ghiaia, sabbia e più in profondità anche da arenaria. Dopo il primo strato d'origine alluvionale, il terreno presenta poi strati d'origine quaternaria marina, Pliocene, Langhiano, Aquitaniano ed infine Olocene.

La parte occidentale del territorio comunale è attraversata da un terrazzo morfologico denominato costa trevigliese che suddivide così il comune in due zone morfologicamente differenti: quella orientale in cui si trova il centro abitato, gran parte della Geromina, e la totalità di Battaglie e di Castel Cerreto risale al Pleistocene, mentre una limitata porzione occidentale, comprendente la cascina di Pezzoli e il laghetto Treviza risale all'Olocene.

Idrologia

La roggia Vailata che scorre nella campagna a ovest di Treviglio
Fiumi

Treviglio, pur trovandosi a pochi chilometri dall'Adda, non viene lambita da alcun fiume dato che il territorio comunale di Cassano d'Adda si estende, con le frazioni di Cascate, Cascine San Pietro e Taranta, anche sull'altra sponda. Tuttavia in epoca remota, essendo l'Adda più ampio e formando il cosiddetto lago Gerundo la parte più occidentale del comune fosse sommersa, trovandosi al di là della costa, terrazzamento morfologico evidente tutt'oggi.

Fossi, fossato e pozzi

Il suo territorio è però attraversato da molteplici fossi di cui uno, derivato dal fiume Brembo, lambisce il centro storico, passando per via Cavallotti, attraverso la roggia mulina che dall'epoca medievale portava l'acqua nel fossato del borgo, oggi posto sotto la circonvallazione. Come mostrato dai plastici di differenti epoche storiche posti nel museo civico, il fossato era prima articolato in tre piccoli canali, poi riuniti in uno unico. La copertura del fossato, iniziata nel XIX secolo fu completata nella prima metà del XX secolo.

Per questi motivi, dal punto di vista idrogeologico[15], pur non presentando gravi segni di dissesto, è in parte a rischio in caso d'alluvione. Tale rischio è maggiore nella zona superiore del territorio comunale data la presenza del fosso bergamasco, e di un grosso fosso da esso derivato.

Va inoltre segnalata la presenza di quattro pozzi per acqua di cui tre situati in prossimità del centro storico e profondi 132,5, 67 e 76 metri. Un altro si trova vicino alla frazione di Castel Cerreto della profondità di 48 metri. Vi sono inoltre nella parte nord del territorio comunale due pozzi per la ricerca di idrocarburi, profondi 850 e 1009,5 metri.

Cave e laghi artificiali

Vi sono inoltre due cave la prima è posta nelle vicinanze della strada che conduce a Badalasco e la seconda è situata vicino alla strada per Casirate d'Adda. Cave come queste in passato sono state trasformate in laghi; il miglior esempio è il laghetto Treviza posto nei pressi del Roccolo. Tra gli altri laghi artificiali avevamo in passato l'attuale cava della Vailata, divenuta tale a causa di fenomeni di erosione.

Sismologia

Dal punto di vista sismico[15] presenta un rischio molto basso e distribuito in modo uniforme sul territorio. Il comune è stato infatti classificato come zona 4[16] (bassa sismicità) dalla protezione civile nazionale.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Bergamo Orio al Serio.

Il clima della città è poco mite dato che risulta molto caldo d'estate e molto freddo in inverno con presenza di nebbia e una o più nevicate all'anno. In autunno e primavera è piovoso con lunghi periodi di pioggia.

Treviglio, come il resto della pianura padana[17], è caratterizzata da un'assenza di venti sinottici al livello del suolo a causa della conformazione geografica della stessa. Nella maggiore parte dei casi la loro velocità è inferiore agli 0,5 m/s. La velocità del vento, già piuttosto bassa, tende a ridursi ulteriormente nel periodo invernale.

Treviglio, quanto a classificazione climatica rientra nella zona E, 2.237 GG[1][18].

Il clima di Treviglio è monitorato dalla stazione meteorologica della protezione civile locale.[19]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Treviglio.

Il Medioevo

Il toponimo

[10][20] Il toponimo Treviglio deriva da Trevillae, tre comunità rurali che si unirono a scopo difensivo. Portoli, Pisgnano e Cusarola si unirono così in un unico centro fortificato denominato Trivillium.

A tale nome venne aggiunto il sostantivo di Grassum per indicare la prosperità del borgo.

Meno probabile è la derivazione del toponimo dal latino Trivium che sta ad indicare un incrocio fra tre vie, denominato trivio appunto. Anche tale ipotesi non è tuttavia da scartare dal momento che in origine il castrum vetus, primo nucleo cittadino, fu costruito all'incrocio tra le tre strade che conduceva alle tre ville.

Nel corso dei secoli la città cambio più volte nome, passando per i toponimi di Trivilio, Trevì, Trevino, Trevilio per poi giungere all'attuale Treviglio.

Le origini

Le origini di Treviglio risalgono all'alto medioevo[10], anche se non mancano reperti di età precedente, dall'unione di tre diversi insediamenti preesistenti, detti villae, da cui deriva il nome: Cusarola di origine gallica a nord, Pisgnano di origine romana a sud e Portoli di origine longobarda ad ovest, un porto vicino all'Adda.

Il procedimento fu un evento graduale, così che, quando ci si accorse che era nato il nuovo paese, la data di fondazione era passata già da un pezzo. Il primo nucleo del paese era cinto di mura, con tre differenti porte orientate ciascuna verso gli insediamenti originari. L'unione dei comuni aveva uno scopo difensivo e di condivisione dei prodotti agricoli.

Il primo documento ufficiale[22] che cita il nuovo borgo risale al novembre 964 ed è un contratto di permuta stipulato tra il vescovo di Bergamo, Odelrico, e Garibaldo da Stagiano. Esso riguardava la vendita di alcune pertiche di un campo.

L'antica organizzazione amministrativa di Treviglio prevedeva l'elezione diretta di venti consoli per ciascuno dei tre borghi originari, per un totale di 60 consoli[23]. Essi rimanevano in carica per soli sei mesi, in modo tale che tutti gli abitanti a turno reggessero le sorti del paese.

Nell'età di Mezzo

Attorno all'anno Mille la popolazione di Treviglio fu accresciuta dall'arrivo degli abitanti di Oriano, un Comune presso Brescia, rimasto distrutto durante gli scontri tra Arduino d'Ivrea ed Enrico II che si contendevano la corona d'Italia. I nuovi arrivati si stanziarono a sudest del Borgo che si ampliò, le mura furono estese e si aggiunse una quarta porta detta appunto di Oriano.

II Comune, dopo un periodo di dipendenza dal Monastero di San Simpliciano di Milano come si usava prima della secolarizzazione, ottenne dall'Impero e poi dai Visconti uno status di autonomia, ovvero di dipendenza diretta dalla Camera imperiale prima e dal Senato di Milano poi, e dal 1395 al 1789 fu "Terra separata del Ducato di Milano", fatte salve brevi parentesi di occupazione da parte della Repubblica di Venezia, dal 1431 al 1433, dal 1448 al 1453 e infine dal 1499 al 1509, che a quella data nel frattempo aveva conquistato definitivamente la quasi totalità del territorio di Bergamo.

L'ultima occupazione veneta terminò in modo funesto il giorno 8 maggio del 1509 con il saccheggio e l'incendio di Treviglio, che allora contava oltre tredicimila abitanti, il fatto scosse Luigi XII di Francia che dall'altra parte dell'Adda presso Cassano vide Treviglio in fiamme, così che, attraversato il fiume provocò i Veneziani a battaglia e presso Agnadello li sconfisse in modo molto sanguinoso; da allora la Gera d'Adda fu stabilmente legata a Milano e la Serenissima interruppe la sua espansione sulla Terraferma.

Nel 1522, durante la guerra tra Francesco I di Francia e l'imperatore Carlo V che si contendevano l'egemonia europea, Treviglio fu nuovamente minacciata di saccheggio ma miracolosamente si salvò dalla lacrimazione della Madonna affrescata nel monastero delle Agostiniane. Il generale francese Visconte di Lautrec il 28 febbraio di fronte al miracolo depose l'elmo e la spada (che ancora oggi si conservano) ai piedi di Maria ed ordinò il ritiro delle truppe.

Durante il periodo spagnolo Treviglio venne costituita in Feudo e posta all'asta, i Trevigliesi da sempre fieramente liberi si opposero al provvedimento e, dopo aver perso la causa contro il Senato di Milano, si autotassarono e riscattarono il Feudo rimanendo così liberi.

L'età moderna

Treviglio, da sempre capitale economica della Gera d'Adda, non fu mai centro politico perché i suoi Statuti scoraggiarono la residenza dei nobili. Grazie all'arte diplomatica i Trevigliesi ottennero sin dal secolo tredicesimo il beneficio di convogliare le acque del fiume Brembo in una rete capillare di rogge a beneficio della propria agricoltura che è stata perciò sempre molto fiorente.

Simboli

Stemma e gonfalone comunale

Lo stemma della città di Treviglio
Lo stemma della città di Treviglio
Gonfalone civico attuale
Gonfalone civico attuale

Il simbolo del comune è lo stemma riconosciuto con decreto del Capo del governo il 4 dicembre 1932[24]. Su di esso sono presenti tre tipi di animali: i due leoni rappresentano i cittadini, l'aquila è il simbolo imperiale che richiama il passato ghibellino, mentre il maiale indica la prosperità raggiunta[24]. Altri elementi dello stemma sono la torre che rappresenta la città e l'argento altro simbolo di prosperità[24].

Treviglio può fregiarsi del titolo di città dall'8 gennaio 1860 per regio decreto di Vittorio Emanuele II, contrassegnato da Urbano Rattazzi[24].

Blasonatura dello stemma[24]:

«D'argento, alla torre aperta, merlata alla ghibellina, fiancheggiata da due leoni rampanti, poggianti una branca anteriore e posteriore alla torre, sormontata da un'aquila tenente fra gli artigli un suino capovolto.»

Il simbolo è presente sopra l'ingresso principale del palazzo comunale, e ne rimane traccia sul campanile, ove era presente sotto il quadrante dell'orologio. Qui sono infatti visibili i due leoni rampanti che erano posti sotto la torre.

Il gonfalone civico, concesso con D.P.R. del 22 aprile 1980, è un «drappo di bianco»; precedentemente veniva utilizzato un gonfalone "interzato di verde, di rosso e di bianco".

Simbolo delle Tre croci

Il simbolo con le tre croci rappresenta le origini di Treviglio, quando gli insediamenti romani di Portoli, Pisgnano e Cusarola, si unirono per formare un unico centro. Le tre croci rappresentano quindi le rispettive chiese di San Maurizio, Sant'Eutropio e San Zeno. Il simbolo è presente sulla facciata della casa di Simone della Piazza che si affaccia su piazza Manara.

Onorificenze

A causa della partecipazione alla repubblica Cisalpina nel 1815 e ai moti del 1848, il regno Lombardo-Veneto revocò il titolo di città concesso in precedenza a Treviglio. Per gli stessi motivi, il titolo fu riottenuto l'8 gennaio 1860 per decreto di Vittorio Emanuele II di Savoia, che guidò il processo unificazione dell'Italia.[25]

Tra le onorificenza più importanti conferite a livello comunale vi sono il san Martino d'oro e il premio Madonna delle Lacrime.

Ricorrenze

  • Festa patronale della Madonna delle lacrime: ultimo giorno di febbraio con messa solenne tenuta dal cardinale di Milano nel Santuario alla presenza delle autorità civili. È la festa più sentita, dato che si ricorda il pericolo di distruzione dal quale il borgo scampò con onore grazie all'intercessione della Madonna.
  • Festa patronale di San Martino: celebrata non, come vuole la tradizione, il giorno 11 novembre ma il 9 novembre.

Monumenti e luoghi d'interesse

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Architetture di Treviglio.

Architetture religiose

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Chiese di Treviglio.

Basilica di San Martino

La basilica di San Martino

La basilica di San Martino fu edificata nel 1008 dove sorgeva la chiesa preromanica dell'Assunta, e subì diversi interventi di ampliamento nel corso dei secoli. Nel 1482 venne ampliata e rimodellata secondo i dettami dello stile gotico lombardo; nel 1500 fu impreziosita da alcune opere di Gian Paolo Cavagna. L'attuale facciata di stile barocco, realizzata dall'architetto Giovanni Ruggeri, risale al 1740.

L'interno dell'edificio di culto, a tre navate e con 5 cappelle laterali, ospita affreschi e tele di Nicola Moietta, dei fratelli Galliari, di Gian Paolo Cavagna, di Camillo Procaccini, dei Danedi de' Montalti, del Molinari e del Manetta. L'opera più celebre è tuttavia il polittico di San Martino di Bernardo Zenale e Bernardino Butinone, risalente al 1485 e considerato uno dei maggiori capolavori del Quattrocento lombardo.

Chiesa di San Carlo ai morti

La facciata della chiesa di San Carlo ai morti

La chiesa di San Carlo, in via Zanovello, nelle immediate adiacenze dell'istituto salesiano, fu edificata nel corso del XVII secolo in un terreno allora noto come Gemone, ove era situato il principale cimitero degli appestati del 1630, per volere di Giuseppe Locatelli; nel 1668 fu ampliata grazie all'apertura di una cappella intitolata a San Francesco Saverio. Nel corso del XIX secolo l'edificio venne nuovamente rimaneggiato, sia nella facciata che nei suoi interni che nel campanile di cui fu dotato.

La chiesa ospita la Maria Rossa, precedentemente custodita nell'ex chiesa del convento dei Cappuccini. Nella navata centrale sono inoltre custodite due tele di Giacomo Manetta, la Via Crucis del Nani, le vetrate del Carminati e l'Ausiliatrice di Trento Longaretti.

Chiesa di San Maurizio

Recentemente è stata portata alla luce la chiesa di San Maurizio, inglobata a partire dall'ottocento in una cascina. Questa chiesa, assieme a quelle di San Zeno e Sant'Eutropio è una delle chiese più antiche del paese dal momento che sorgevano dove in epoca romana si trovavano le tre ville che nell'Alto medioevo diedero origine al borgo. Alla chiesa di San Maurizio in particolare corrisponde il villaggio di Portoli, di origine longobarda.

La chiesa è posta tra le zone industriali PIP 1 e 2, immersa in un campo e isolata da altre costruzioni, ma a fianco del sovrappassaggio del PIP e della linea ferroviaria Milano-Venezia. In questi luoghi una volta sorgeva la villa romana di Portoli. Proprio per questo motivo sono stati qui rinvenuti alcuni reperti archeologici.

Lo storico Emanuele Lodi indica come data di fondazione il 725; la struttura è, a seguito di alcuni rifacimenti risalenti al XVII secolo, barocca.

Chiesa di San Rocco

La facciata e il campanile della chiesa di San Rocco

La chiesa di San Rocco posta in piazza insurrezione è dedicata la culto dell'omonimo santo, che è particolarmente diffuso in tutta la bassa bergamasca. Il santo, a causa delle sue vicissitudini, era in passato invocato contro la peste. Questa chiesa risalirebbe come gran parte delle chiese dedicate a San Rocco al 1630.

Chiesa di San Zeno

La chiesa di San Zeno è una chiesa situata in via Camillo Terni, verso la strada che conduce a Brignano e a poca distanza dalla circonvallazione interna. Piccola e moderna dato che nacque negli anni settanta dopo che la zona circostante fu edificata per occupare un nuovo quartiere. La cascina adiacente subì una ristrutturazione divenendo l'oratorio omonimo.

Presenta un solo piano ed è circondata da voluminosi ulivi piantati in aiuole di mattoni scuri. I mattoni dell'edificio sono a vista e contrapposti ad un muro bianco. La luce entra nell'edificio in più punti attraverso le variopinte vetrate, realizzate da Tito Toneguzzo e dai suoi figli a partire dai bozzetti di Trento Longaretti, che rappresentano le principali scene bibliche. La forma dell'edificio è piuttosto originale e presenta un porticato sulla parte anteriore.

Cimitero

La cappella dei caduti del cimitero di Treviglio

Il cimitero comunale è situato nella zona orientale del territorio comunale, in via Abate Crippa. Ha una forma pressoché rettangolare, sviluppata lungo la direzione est-ovest; l'ingresso si trova sul lato meridionale, mentre una cappella mortuaria semicircolare dedicata ai caduti sorge sul lato settentrionale.

Il cimitero presenta, oltre alle classiche tombe e colombari, anche degli esempi di arte funeraria liberty quali le cappelle di alcune famiglie e le sculture che adornano determinate tombe.

Tra le tombe celebri abbiamo quelle di Giacinto Facchetti e Ambrogio Portaluppi.

Santuario della Madonna delle Lacrime

La facciata del Santuario della Madonna delle Lacrime

Il Santuario della Madonna delle Lacrime venne aperto al culto il 19 giugno 1619, quando l'immagine della Madonna delle lacrime fu traslata dal monastero delle Agostiniane, ove aveva avuto luogo il miracolo, all'altare maggiore, opera del noto architetto caravaggino Fabio Mangone. Sotto l'immagine sono tuttora conservati la spada e l'elmo del visconte di Lautrec. All'interno, il Santuario ospita affreschi e tele del Molinari, dei fratelli Galliari, del Cresseri, del Montalti e di Bernardino Butinone. Nel santuario il 14 gennaio 1912 il cardinale Andrea Carlo Ferrari consacra vescovo mons. Pompeo Ghezzi, eletto vescovo di Sansepolcro, finora canonico curato a Treviglio, dove si era distinto per un significativo apostolato religioso e sociale.

Altre chiese

Architetture civili

Bar Milano

Il Bar Milano, sito in piazza Manara, è il caffè storico cittadino. Fondato nel 1896 conserva ancora gli arredi originali d'inizio secolo e un bancone in stile liberty.

Casa della Piazza

La "casa della piazza", o "ospizio dei pellegrini", è un edificio che si affaccia su piazza Manara, posto tra la basilica ed il municipio, sulla cui facciata si notano stemmi e segni di antiche aperture con cornici in cotto. La casa della piazza prende il nome da Simone della Piazza, che qui abitava nel XVI secolo e morendo senza eredi nel 1529, volle che la sua casa fosse adibita a ospizio dei pellegrini.

Case e Palazzi storici di via Galliari

Casa Bacchetta

Posta sul lato sud della via, presenta un cortile affrescato dai fratelli Galliari che ha mantenuto pressoché inalterata la sua fisionomia originaria[26].

Casa Semenza

Questa casa presenta la facciata dipinta e degli affreschi nelle sale interne[26].

Palazzo Galliari

Posto di fronte al Santuario della Beata Vergine delle Lacrime, ospitò i fratelli Galliari e diede in seguito il nome a tutta la via che ad essi risultò intitolata[26]. Il palazzo, recentemente ristrutturato, anche in seguito al crollo di un edificio adiacente, presenta un portale in pietra e un ampio androne dipinto[26]. Il cortile interno è dotato di una fontana, e le sale del palazzo, che è posto su due piani, sono affrescate[26].

Palazzo Silva

È il più pregevole tra i palazzi di via Galliari, sia per l'architettura che per gli affreschi presenti nelle sale interne. Realizzato nel corso del XIV secolo e originariamente appartenuto alla famiglia dei Donati, è oggi sede della Proloco Treviglio e dell'ufficio per le informazioni turistiche della Gera d'Adda[26].

All'ingresso è posto un portone in stile barocco che conduce ad un ampio cortile circondato da un portico al piano terra e da una loggia di colonne al primo piano[26].

Le sale interne presentano grandi camini con decorazioni in stucco, soffitti a cassettoni lignei, i quali presentano tracce di dipinti policromi risalenti al XVII secolo[26]. Tra le sale interne degno di nota è sicuramente il salone centrale, posto al piano terra, che presenta decorazioni ed affreschi a carattere mitologico ed allegorico sul soffitto[26]. Tra le altre sale ne abbiamo in particolare due, poste al primo piano nell'ala ovest del palazzo che presentano pareti interamente affrescate[26]. I temi dei dipinti sono però in questo caso a carattere sacro (con storie dell'antico e Nuovo Testamento) e simboli allegorici (alludenti alla Virtù e alle Arti liberali)[26]. Questi ultimi sono posti sul soffitto ligneo di pregiata fattura[26].

In passato dotata di una chiesa posta sul retro (in via Sant'Agostino) e intitolata a San Cristoforo, risulta ora prevalentemente barocco secondo le volontà della famiglia Donati che lo fece restaurare ed abbellire nel XVII secolo[26].

Case giardino

A Treviglio via Libertà è interamente concepita come quartiere di case giardino: le case siano esse ville o appartamenti presentano ampi spazi verdi. Entrambe le tipologie di edifici sono ben illuminati e sembrano fondersi col paesaggio circostante. Le case, pur essendo realizzate sul finire degli anni venti si sviluppano in verticale piuttosto che in orizzontale per lasciare spazio ai giardini. All'inizio della via vi è inoltre un parco pubblico con strade tortuose che lo attraversano.

Case operaie

La parte superiore di via Portaluppi è occupata dalle case operaie, che si alzano per due piani ed hanno sul retro degli orti[27] che servivano per tenere occupati gli operai-contadini ed arginare vizi e piaghe sociali quali l'alcolismo.[28][29][30] La via in cui si trovano è dedicata a monsignor Ambrogio Portaluppi che con la futura cassa rurale fece realizzare anche qui opere pubbliche in linea con la Rerum Novarum. Sul retro delle case operaie vi è inoltre la cascina del santissimo.[31] Che fu realizzata anch'essa all'inizio del XX secolo.

Palazzo municipale

Il nucleo principale dell'attuale palazzo municipale, già menzionato in documenti del 1269 come pallatium novum communitatis, fu terminato nel 1300. Inizialmente caratterizzato da una parlera ed alto solamente due piani, il palazzo venne interamente ristrutturato nel 1582.

Nel 1700 l'edificio fu unito all'adiacente chiesa di San Giuseppe, edificata dall'omonima confraternita nel 1509; l'elegante porticato dell'edificio sacro fu mantenuto. Il palazzo venne alzato di un piano nel 1873. Successivamente ha subito alcuni restauri specie dopo il secondo dopoguerra anche, se non è stato modificato strutturalmente.

Ancora oggi restano tracce della chiesa della confraternita e in particolare della cupola che ha conservato gli affreschi originari.

Architetture militari

Mura

Le mura costruite durante la dominazione veneta sono state abbattute, a partire proprio dalla porzione davanti alla biblioteca, tra il XIX e il XX secolo con lo sviluppo della città, anche se hanno caratterizzato l'impianto urbanistico del centro storico cittadino. Delle mura del borgo resta visibile solo il dislivello nei pressi del santuario.

Ex-distretto militare

A Treviglio era presente inoltre un distretto militare, situato nell'odierno viale delle forze armate, che oggi è sede del centro diurno per gli anziani e dei servizi sociali. La pianta del cortile è tuttavia riconoscibile.[32]

Centuriazione romana

L'esempio più significativo resta tuttavia la centuriazione romana che ha caratterizzato la pianta della città.

Il fossato

Il fosso che lambisce il centro storico portava una volta l'acqua al fossato del borgo, oggi interrato al di sotto della circonvallazione interna.

Architetture miste

Museo Civico Teresa ed Ernesto Della Torre

La sede del museo è stata Monastero di monache benedettine sorto intorno ad una chiesa di S. Pietro costruita nel 1037. Nel 1499 divenne convento delle Clarisse. Dalla fine del sec. XVIII fino ai nostri giorni ospitó l'Ospedale di S. Maria.[33]

Campanile

Lo stesso argomento in dettaglio: Campanile di Treviglio.

Il campanile di Treviglio è un campanile in stile gotico lombardo edificato intorno all'anno 1008 prospiciente alla basilica di San Martino, la chiesa principale della città. Con i suoi 60 metri d'altezza, è il simbolo per eccellenza dell'intera città e rappresenta un punto di riferimento costante, visibile a chilometri di distanza.

Appartiene tanto alla chiesa quanto al comune, dopo anni di contesa, date le duplici funzioni civili e religiose, oltre al fatto che in origine non era contiguo all'edificio religioso, ma è stato unito solo successivamente.[34][35] In passato ha svolto funzioni militari, in quanto era usato per le segnalazioni di pericolo con i vicini comuni.[36][37]

Il 30 agosto 2008 le Poste italiane, in occasione del millenario, hanno emesso un francobollo che raffigura il campanile di Treviglio[38].

Altro

Lo stesso argomento in dettaglio: Stradario di Treviglio.

Piazza Manara

Piazza Manara è la piazza centrale della città dedicata al patriota milanese Luciano Manara che in un edificio posto di fronte alla piazza soggiornò. Su di essa si affacciano la basilica di San Martino e il palazzo comunale. Sul lato sud occidentale essa è prospiciente a piazza Garibaldi di maggiori dimensioni e di forma allungata.

L'intitolazione della piazza a Manara risale però alla metà del XIX secolo, prima la piazza era intitolata a San Martino e nel periodo medievale antecedente la costruzione dell'omonima basilica, era denominata semplicemente Piazza della Comunità.

Piazza Manara ha una forma a L e in essa confluiscono le quattro vie che conducono alle quattro porte storiche della città: via Roma, via Fratelli Galliari, via Verga e via San Martino. Tra le altre vie laterali abbiamo vicolo Teatro e via Municipio.

La prima è una via chiusa una volta situata sul retro del teatro sociale; la seconda è una via che costeggia per quasi metà del suo percorso il municipio, accanto a questa strada sorge inoltre la casa gotica, antica casa costruita intorno al 1300 con sassi presi dal greto del fiume Adda dalla caratteristica forma levigata e rotonda. Essa è stata recentemente restaurata.

Piazzale del Santuario

Il retro del Santuario e il campanile di Treviglio

Il piazzale ospita uno dei tre obelischi eretti in città in memoria delle vittime della peste del 1630, precedentemente ubicato in fondo alla roggia Mulina di via Felice Cavallotti.

È inoltre sede del teatro Filodrammatici, dalla caratteristica architettura in stile liberty, del convento delle Figlie della Chiesa e della parte restante del monastero delle Agostiniane, risalente all'XI secolo, nella cui chiesa, il 28 febbraio 1522, si svolse secondo la tradizione cattolica il miracolo della lacrimazione della Madonna.

Il monastero delle Agostiniane non ospita più alcuna ordine religioso dal momento che l'ordine fu soppresso con l'arrivo dei rivoluzionari napoleonici ed il portico di collegamento col santuario, oltre che alla chiesa dell'Ecce Homo, sono stati rimossi agli inizi del XX secolo, durante l'ampliamento del santuario col quale nacque lo stesso piazzale.

Edicole sacre

Numerose erano anche le edicole sacre, che costituivano un vero e proprio luogo di culto e che vantano antiche tradizioni. La loro importanza nel passato era dovuta anche al fatto di essere considerate un punto di riferimento per indicare zone e vie di Treviglio, quando ancora non esisteva la toponomastica cittadina.

La Madonna del Latte

In corrispondenza con l'incrocio tra via Municipio e via Sant'Agostino, è collocata una santella raffigurante la Madonna del Latte, opera di Giacomo Manetta. Secondo la tradizione popolare, anticamente le puerpere accorrevano presso la santella per invocare latte abbondante per i loro neonati e da questa usanza è poi venuto il nome. A partire dal 1987 il dipinto originale, su tela, è stato rimosso per motivi di sicurezza, e sostituito da una fedele riproduzione.

Siti archeologici

Campo della chiesa di San Maurizio

Tra i principali siti archeologici abbiamo il campo che circonda la chiesa di San Maurizio dove sono stati trovati numerosi reperti archeologici. Nella vicina ferrovia sono stati rinvenuti alcuni ordigni bellici.

Siti nel centro storico

Anche nel centro storico tuttavia risultano rinvenuti alcuni reperti e in particolare alla base della basilica di San Martino.

In via Verga furono rinvenuti alcuni reperti risalenti all'epoca diocleziana tra cui un'anfora contenente 30 chili di monete. Tali monete furono molto probabilmente nascoste sotto terra per sottrarle al fisco a seguito dell'inasprimento fiscale voluto dall'imperatore stesso.

Siti nelle campagne circostanti presso frazioni e cascine

Altri reperti sono stati rinvenuti nei campi intorno alla città e in particolare in prossimità delle frazioni di Castel Cerreto e Pezzoli e delle cascine Pelizza e San Zeno.

Aree naturali

Lo stesso argomento in dettaglio: Parchi di Treviglio.

Parco del Roccolo

Il Roccolo visto dall'ingresso principale

Il parco del Roccolo è un giardino naturale di circa 45.000 m². situato nella zona sud-ovest di Treviglio, lungo via del Bosco, dedicato ad attività ricreative, sportive, e occasionalmente alle celebrazioni liturgiche. È possibile inoltre effettuare visite didattico-naturalistiche d'estate.

Il parco ospita numerose specie di alberi, una roggia attraversata in più punti da una serie di ponticelli che sgorga dal fontanile per poi scorrere ai piedi della pittoresca chiesetta della Madonna degli Alpini, aperta saltuariamente ed utilizzata solo per le celebrazioni liturgiche più importanti.

L'area è gestita dal gruppo alpini di Treviglio insieme alla Associazione Amici del Parco del Roccolo, che hanno provvisto alla piantumazione di piante che possano divenire richiamo per la fauna avicola mediante la creazione di nidi artificiali. Tali piante andranno a ricoprire le porzioni di parco ancora scoperte, in quanto acquisite dai campi confinanti.

Il cartello che segnala l'inizio del parco, lungo la SP141 in uscita da Treviglio

Parco della Gera d'Adda

Il parco della Gera d'Adda è un parco locale d'interesse sovracomunale in corso d'istituzione[41] che si estende in una porzione nord ovest del comune estendendosi successivamente nei comuni limitrofi di Arcene, Canonica d'Adda, Casirate d'Adda, Ciserano, Fara Gera d'Adda e Pontirolo Nuovo.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[42]

Nel 2011 Treviglio è stato il 2º comune più popoloso della provincia di Bergamo[43] e il 36º dell'intera Lombardia.

Dal grafico si nota come la popolazione sia aumentata quasi ininterrottamente fino al 1981 per poi registrare un periodo di crisi all'inizio degli anni novanta, durante il quale la popolazione è diminuita. Nel 2001 però la popolazione è tornata ad aumentare anche grazie al progressivo aumentare dei flussi migratori in entrata da diverse parti del mondo.

Etnie e minoranze straniere

Treviglio è il comune della provincia di Bergamo con più immigrati, dopo il capoluogo. I cittadini stranieri residenti al 1º gennaio 2009 sono infatti 2.800[44] pari al 9,85% della popolazione residente, con un incremento di 307 unità rispetto al 2007.[45]

Gli stranieri provenienti da paesi dell'Unione europea sono 387, mentre 2412 sono gli extracomunitari e uno è apolide. I principali Stati di provenienza sono[44]:

  1. Albania, 655
  2. Egitto, 565
  3. Marocco, 401
  4. Romania, 239
  5. Pakistan, 119
  6. Senegal, 83
  7. Polonia, 72
  8. Ecuador, 63
  9. Uganda, 59
  10. Ghana, 45

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto lombardo orientale.

Il dialetto trevigliese appartiene al gruppo dei dialetti della Lombardia Orientale od Orobici. Si distingue leggermente dal dialetto di Bergamo città e da quelli delle Valli Bergamasche.

Il dialetto trevigliese presenta suoni più dolci, rispetto al bergamasco dei territori a nord della provincia, dato che risulta più influenzato dai dialetti circostanti, tipo il cremasco e soprattutto dal milanese.

I suoni infatti sono meno aspirati rispetto a dialetti parlati anche in zone vicine dove viene aspirata la "s" (per esempio a Cologno al Serio) e tendono a sostituire l'acca (h) con la esse (s) in termini come sura (sopra), hura.

Retaggio del proprio passato milanese sono i molti termini di chiara origine meneghina, come: cardiga (sedia), furcheta (forchetta), cicinì (un pochino).

Usanza tipica del dialetto trevigliese è quella di troncare le parole: prestinèr (panettiere), falegnamèr (falegname), sindèch (sindaco), francès (francese), inglès (inglese). Nel caso dei vocaboli riguardanti i lavori è frequente l'utilizzo di -èr alla fine.

La numerazione, ad eccezione del numero "uno", è quella milanese.

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Decanato di Treviglio.

La religione maggiormente praticata a Treviglio è il cattolicesimo. Il comune, pur essendo nella provincia di Bergamo, fa parte dell'arcidiocesi di Milano, ed in particolare alla VI zona pastorale. Treviglio è sede decanale ed è dotata di un prevosto e decano[46].

Nonostante l'appartenenza all'arcidiocesi milanese, Treviglio non ha mai adottato il rito ambrosiano e conserva, fatto assai raro nella diocesi[47], il rito romano[48]. Nel corso dei secoli questa è stata una delle principali diatribe tra alti prelati di Milano, tra i quali Carlo Borromeo, e clero trevigliese che, sostenendo la popolazione locale, ha fatto sì che fosse mantenuto quello romano[49].

La chiesa di Santa Maria Annunciata

Il territorio comunale è suddiviso in 5 parrocchie[50]. Dal 2007 esse formano la comunità pastorale Madonna delle Lacrime che assicura l'unitarietà del percorso pastorale. Sono presenti inoltre gli istituti religiosi femminili delle Figlie della Chiesa e delle suore di carità di Maria Bambina, quelli maschili dei monfortani e dei salesiani e la società di vita apostolica maschile dei Padri Bianchi.

Tra i principali culti praticati vi è quello della Madonna delle Lacrime e quello di san Martino di Tours, patrono della città. Altri culti importanti praticati in città, oltre a quelli cui è dedicata una parrocchia, sono: sant'Agnese, sant'Agostino, santa Bartolomea Capitanio, san Bernardino, san Carlo Borromeo, sant'Eutropio, san Giovanni Bosco, santa Lucia, san Luigi, san Maurizio, san Michele, san Rocco e santa Vincenza Gerosa.

Le altre religioni praticate oltre al cattolicesimo sono quella islamica, il cui luogo di culto è situato nelle vicinanze della stazione centrale, il geovismo, che si avvale di una Sala del Regno pure prossima alla stazione, e Scientology.

Istituzioni, enti e associazioni

L'ospedale di Treviglio

L'Ospedale di Treviglio-Caravaggio[51], realizzato nel 1971 dai comuni di Treviglio e di Caravaggio dopo la chiusura di due nosocomi, è il più grande ospedale della zona. La struttura, ampliata agli inizi del XXI secolo, è a capo di un insieme di ospedali locali[52].

Nel comune ha inoltre sede una sezione distaccata del tribunale di Bergamo[53].

Qualità della vita

Raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti

Grazie alla raccolta differenziata, nel 2008 Treviglio ha raggiunto una quota del 50,9%[54] di rifiuto riciclato, che è un dato nella media regionale, anche se richiede un maggiore sforzo in una città delle dimensioni di Treviglio che è stata suddivisa in zone[55] con orari diversi di raccolta dei rifiuti[56]. Il limite del decreto Ronchi (35%), peraltro redatto da un cittadino trevigliese, è stato ampiamente rispettato e l'aumento della quota di rifiuto riciclato è in continuo aumento ed è passata dal 48,2% al 50,9% nel corso del 2007.

La città dispone di due piattaforme ecologiche nel territorio comunale che facilitano il compito. Una terza è l'ex-cava della Vailata posta a sud dell'abitato ed al di là della ferrovia.

Secondo la lista dei comuni Lombardi per riciclo complessivo stilata da Legambiente tuttavia Treviglio si è piazzata nel 2008 al 91 posto[54] tra i comuni con più di 10.000 abitanti, su un totale 129, in aumento di 9 posizioni rispetto all'anno precedente[57].

Monitoraggio ambientale

Il comune di Treviglio ha stipulato con la delibera della giunta n° 94 del 12 giugno 2007 una convenzione con l'Arpa per il monitoraggio ambientale sul proprio territorio[58]. La stessa decisione è stata ratificata il 4 ottobre 2007 mediante sottoscrizione[58]. L'attività include[58]:

  • 30 campionamenti sugli scarichi idrici aziendali in corsi d'acqua superficiali;
  • il controllo delle emissioni in atmosfera di 5 aziende ubicate sul territorio comunale con la realizzazione di 5 distinte campagne di monitoraggio della qualità dell'aria mediante dislocazione di rilevatori passivi a base di carbone attivo;
  • 12 interventi di controllo dei gas di scarico di autoveicoli diesel, con l'utilizzo dell'opacimetro;
  • 10 controlli sui terreni a seguito dell'attività di spandimento dei fanghi e dei reflui zootecnici in agricoltura;
  • 5 rilievi acustici su attività indicate dal comune.

I dati analitici sui campioni d'acqua, pur riscontrando un'elevata concentrazione di cromo esavalente, sono tutti risultati compatibili con la normativa vigente in materia[58].

Dopo le rilevazione del 2008 la giunta ha deciso di effettuare per il 2009 anche rilevazioni relative all'inquinamento elettromagnetico e un censimento dell'amianto[58]. Quest'ultimo secondo il piano regionale per l'amianto predisposto dalla regione Lombardia[58].

Cultura

Istruzione

Biblioteche

Treviglio è dotata di un sistema coordinato di biblioteche formato da una biblioteca centrale e da 4 biblioteche periferiche ad essa coordinate situate in zona Ovest, Nord e nelle frazioni Geromina e Castel Cerreto.

Inoltre il sistema bibliotecario trevigliese rientra nel Sistema Bibliotecario Integrato della Bassa Pianura Bergamasca e risulta perciò integrato con 31 comuni[59].

Biblioteca Centrale

La biblioteca centrale fu fondata nel 1861 a seguito della donazione di 4.000 volumi da parte di Carlo Cameroni. Successivamente il numero di volumi crebbe con donazioni da parte di Gian Battisti Crippa, Andrea Verga, Giacomo Sangalli, Giuseppe Grossi e Agostino Cameroni. Oggi conta 75.000 libri tra i quali 10.000 del nucleo storico conservati in archivio.

Ricerca

Tra le principali organizzazioni che effettuano ricerche in campo tecnologico e in particolare nell'ambito meccanico abbiamo la SAME.

L'università, attualmente chiusa[60], si occupava principalmente di ricerche nel campo economico, matematico e statistico.

Scuole

La scuola della Geromina

Sul territorio trevigliese sono presenti tutti gli ordini di scuola, dagli asili nido sino all'università. L'unica frazione con una scuola è la Geromina con materne e elementari.

Università

A partire dall'anno accademico 2004-2005 Treviglio è divenuta sede di un corso di laurea triennale in Economia e Amministrazione delle imprese, tenuto presso la sede della Cassa rurale ed artigiana che, assieme al comune e all'Università di Bergamo, ha finanziato tale progetto. È da quest'ultima che essa fa capo.

L'accordo tra i tre istituti è basato su convenzioni di carattere pluriennale. I primi cinque anni accademici hanno visto l'iscrizione di poco più di 400 studenti e nel corso del 2007 ci sono stati i primi laureati del corso. Nel corso del 2008, con la dismissione degli impianti della Baslini, si è proposto di realizzare un campus universitario. A settembre 2013 i corsi non sono ripartiti e l'università è stata chiusa[60].

È attivo inoltre, da più tempo rispetto al corso di economia, presso l'ospedale cittadino un corso di laurea in assistenza infermieristica tenuto dall'Università di Pavia.[61]

Musei

Museo Civico Teresa ed Ernesto Della Torre
Lo stesso argomento in dettaglio: Museo civico di Treviglio.

La costituzione del museo civico è frutto di due donazioni significative di opere d'arte da parte di Giovan Battista Dell'Era e nel 1961, del professore Pier Luigi Della Torre, che volle con la sua volontà testamentaria costituire una pinacoteca civica. A essi sono intitolate due diverse vie del centro storico.

Il museo include principalmente dipinti, opere scultoree e stampe di varie epoche ed è intitolato ai genitori di Pier Luigi Della Torre: il padre Ernesto e la madre Teresa Pedrazzini. Altre donazioni importanti sono state fatte da Trento Longaretti, Luigi Cassani e Tommaso Grossi. Una parte delle opere proviene dall'ex monastero di San Pietro.

Il museo dispone anche di una sezione archeologica e una scientifica.

Museo storico del gruppo SAME Deutz-Fahr
Lo stesso argomento in dettaglio: Museo storico Same Deutz-Fahr.

Il museo storico del gruppo SAME Deutz-Fahr (SDF) rappresenta, attraverso materiale testuale e fotografico, alcune tra le più importanti tappe della storia della meccanizzazione agricola illustrando le innovazioni introdotte dai 4 maggiori marchi del gruppo SDF. Il museo è situato all'interno dello stabilimento, ma è aperto sia ai visitatori che ai dipendenti.

Pinacoteca della Cassa Rurale

La pinacoteca mette a disposizione di comuni ed enti locali, pubblici e privati, ove opera la Cassa Rurale e la sua fondazione, il suo patrimonio artistico[62]. Tra i quadri della pinacoteca ne abbiamo molti di pittori trevigliesi di secoli diversi[62].

Radio

A Treviglio è nata il 6 novembre 1976 Radio Zeta[63], per volontà di Angelo Zibetti.

La radio trasmette in FM[64] in doppia frequenza ed è ascoltabile in quasi tutte le regioni dell'Italia settentrionale, ad eccezione del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, oltre che in Toscana.

Nel 1988, inoltre, nasce Discoradio, una radio indirizzata ai giovani e orientata verso la musica disco e house; dove trasmetteva nei locali sovrastanti la discoteca Studio Zeta situata nel comune limitrofo di Caravaggio sulla statale Treviglio-Caravaggio. In passato la radio era situata nella zona PIP 1.

Successivamente, in seguito alla cessione di Zibetti al gruppo RDS, nel 2006 la sede della radio fu trasferita a Milano.

Stampa

A Treviglio sono pubblicati due giornali settimanali, Il Popolo Cattolico ed il Giornale di Treviglio.

Inoltre vi è una rivista satirica annuale, 'l Biligot, basata su episodi ridicoli capitati ai concittadini narrati attraverso poesie e filastrocche in dialetto bergamasco. La rivista è pubblicata a ridosso della festa della Madonna delle Lacrime, che cade l'ultimo giorno di febbraio.

Il Popolo Cattolico

Il Popolo Cattolico è un settimanale di stampo cattolico fondato da Monsignor Ambrogio Portaluppi nel 1921[65], in seguito alla chiusura del precedente giornale cattolico cittadino a causa di influenze della sinistra cremasca.

Il giornale, tra pochi ancora rimasti nei centri minori[65], ha continuato a pubblicare i suoi numeri anche durante il secondo conflitto mondiale senza alcuna interruzione[65] ed è attualmente diretto da Amanzio Possenti[65]. Il giornale è di proprietà della parrocchia di San Martino è ha sede in via Galliari al numero 14, di fianco al Santuario.

Il Popolo Cattolico è stato il trampolino di lancio del disegnatore satirico, noto in ambiente sportivo, Carmelo Silva, vignettista storico de il Calcio Illustrato.[66][67]

Arte

I principali artisti trevigliesi si sono sempre occupati di pittura (Zenale e Butinone, Dell'Era, Longaretti e Mombrini) e scultura (Mombrini). I principali stili che hanno influenzato l'arte cittadina sono il neogotico lombardo e il liberty.

Quest'ultimo è visibile non solo sulla superficie esterna del teatro filodrammatici, ma anche su molte case private e balconi. Una zona degna di nota in tal senso è il piazzale del Santuario che è stato ristrutturato proprio all'inizio del XX secolo.

Teatro

Teatro Filodrammatici

Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro Filodrammatici (Treviglio).
L'ingresso principale del teatro cittadino

Il teatro Filodrammatici è l'unico teatro pubblico della città, dopo la demolizione del teatro Sociale nel 1964, per lasciare il posto all'UPIM, i cui spazi sono stati recentemente restaurati. Ancora oggi, infatti, la via secondaria posta dietro all'ex-Upim è denominata vicolo del teatro benché questo non ci sia più da parecchi decenni.

Il teatro Filodrammatici si trova nel piazzale del Santuario nell'angolo nord-occidentale. Progettato già nel 1898 da Carlo Badolini, è stato realizzato ad inizio novecento in stile liberty e inaugurato il 15 luglio 1905[68].

Teatro Nuovo

Il Teatro Nuovo è stato inaugurato nel gennaio 2015 e si trova nel centro civico di Treviglio, in Piazza Garibaldi.

Musica

Degno di nota è il "Corpo musicale Città di Treviglio"[69], che tiene numerosi concerti in ambito cittadino tra i quali il caratteristico concerto natalizio che si tiene nella piazza principale dopo la Messa di mezzanotte e numerosi altri in occasioni delle principali festività, tra le quali l'elevazione musicale dedicata al patrono San Martino a inizio novembre,[70][71][72] il concerto di Natale, solitamente tenuto al PalaFacchetti, il palazzetto dello sport dedicato al calciatore trevigliese Giacinto Facchetti, i concerti d'estate e di primavera e quelli nelle feste civili, come il 2 giugno e il 4 novembre. Il direttore di questa orchestra di fiati, Paolo Belloli, ha dedicato alla sua città, Treviglio, un brano intitolato Trivilium, diviso in tre parti: le tre parti più significative della vita medioevale del paese: il lavoro, la preghiera e il divertimento.[73]

Va inoltre segnalata la Schola Canthorum, che si occupa dei canti durante le messe in momenti particolari dell'anno quali il Natale e la Pasqua.

Ha sede nella città anche il coro ICAT[74], costituito nel 1967 come coro maschile dedito a quel tempo all'esecuzione di canti tradizionali e popolari.

Cucina

La cucina di Treviglio è la tipica cucina povera della pianura lombarda.

La Minestra e gnocchetti (Minèstra e gnuchèc' in dialetto trevigliese): è una minestra davvero "Trevigliese", si aggiunge alla polenta la farina tipo "0" in modo che si formi una pasta fresca; tagliata a dadini, cotta e servita nel brodo di verdure e verze (meglio se con la pestàda)[senza fonte]

Prodotto tipico è sicuramente il dolce denominato Turta de Treì[75], una pasta frolla granulosa di forma circolare farcita con mandorle e burro; nata agli inizi degli anni novanta[76] .

Eventi

Tra i principali eventi che si tengono sul territorio comunale abbiamo:

  • Trevigliopoesia, festival di poesia e video poesia, giunto alla quinta edizione. Si svolge alla fine di maggio e si propone di coniugare la poesia con altri linguaggi: il video, la fotografia, la musica, il teatro. Nei 4 giorni del festival vengono premiati i vincitori del concorso di videopoesia (con partecipazioni internazionali) e di fotografia abbinata alle poesie di un autore (per le prime 2 edizioni Merini e Pasolini)
  • la Cena medievale[77] si tiene a fine giugno nel chiostro della biblioteca, antico ospedale e ancora prima monastero. La cena è servita da figuranti in abiti storici e si consuma rigorosamente con le mani. È possibile a richiesta partecipare in abiti storici.
  • i Concerti d'Autunno[78] si tengono le tre domeniche centrali di ottobre al teatro Filodrammatici alle 21 e sono dedicate a Nino Crespi, storico presidente della Proloco. La prima sera ci sono i giovani trevigliesi in concerto, la seconda il coro Calycanthus e le Tirit'ere e la terza l'orchestra dell'Accademia musicale di Treviglio.
  • i Concerti di Primavera[79] sono 3 concerti che si tengono uno per ciascun mese della stagione, ciascuno in una diversa località del centro storico cittadino. La prima serata è dedicata agli allievi del Ce.S.M., il Centro Studi Musicali di Treviglio, la seconda all'Accademia musicale cittadina e la terza agli allievi dell'indirizzo musicale della scuola media statale Tommaso Grossi di Treviglio.
  • la Fiera agricola della Bassa Bergamasca, dura tre giorni di fine aprile e si tiene in zona fiera col patrocinio del comune di Treviglio, della provincia di Bergamo e dalla camera di commercio sin dal 1981[80].
  • la Sagra di Sant'Anna[81] si tiene dal 2001 per le tre sere dell'ultima settimana completa di luglio di fila alle ore 21 in piazza Garibaldi. La prima sera si tiene una sfilata di moda con fontane danzanti, la seconda scene umoristiche in dialetto, e la terza un'operetta. Inoltre vi è una lotteria abbinata e un concorso di scialli.
  • Sfilata storica "Miracol si grida": prima domenica di marzo, seconda in caso di maltempo, nel centro storico con partenza dalla piazza principale di 4 cortei verso le 4 porte cittadine, per poi riunirsi di nuovo in piazza e spostarsi al piazzale del Santuario. Successivamente, dopo uno spettacolo degli sbandieratori, i cortei tornano ancora in piazza Garibaldi e la manifestazione si conclude con un altro spettacolo degli sbandieratori.

Persone legate a Treviglio

Geografia antropica

Urbanistica

Via Matteotti

Conformazione del centro storico

Via Guglielmo Marconi, Treviglio, che segue la centuriazione romana

La conformazione del centro storico ha un andamento ortogonale a causa della centuriazione romana.[82]

Il primo nucleo difensivo, denominato castrum vetus sorgeva nelle attuali piazza Manara, piazza Garibaldi e via Galliari ed era circondato da un fossato, il cui ingresso era posto in corrispondenza dell'attuale vicolo teatro. In seguito esso è stato circondato da un secondo ordine di mura e da un triplice fossato che sorgeva al posto dell'attuale circonvallazione interna.

Vi erano inoltre quattro torri poste alle quattro porte poste in direzione dei quattro punti cardinali nelle attuali vie Roma, Galliari, Verga e San Martino. Le vie del centro storico hanno mantenuto la fisionomia medievale ed è proprio per questa ragione che non sono mai completamente dritte, ma leggermente incurvate al fine di disorientare i nemici. Ciò diventa più difficile con la costruzione del campanile che consente di giungere sino alla piazza principale prendendolo come riferimento.

Suddivisioni storiche

Centro storico

Lo stesso argomento in dettaglio: Centro storico di Treviglio.

Il centro storico di Treviglio è la zona che attualmente è compresa all'interno della circonvallazione interna di Treviglio. In passato questa circonvallazione non esisteva perché al suo posto c'era il fossato del borgo.

La conformazione del centro storico è ortogonale e deriva dalla centuriazione romana. Il centro ha mantenuto la fisionomia originaria anche se ad inizio novecento si è liberato delle mura per favorire lo sviluppo delle attività economiche.

Le vie principali restano tuttavia quelle delle quattro porte originarie: via Roma, via Verga, via Galliari e via San Martino, cui va aggiunta via Sangalli in cui era situata porta stoppa, che fu murata con l'apertura di porta nuova nella parallela via di San Martino.

Frazioni

La chiesa della frazione Geromina
Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglie, Castel Cerreto, Geromina e Pezzoli.

Tutte le quattro frazioni di Treviglio sorgono nella parte nord-occidentale del territorio comunale.

La più popolosa è la Geromina (Girumina in dialetto bergamasco), situata lungo la strada per Canonica d'Adda. Benché in passato fosse una zona prevalentemente agricola, da alcuni decenni è interessata da una forte crescita edilizia, che ha portato la popolazione a circa 2000 abitanti. Dispone di una scuole primaria, una banca, la chiesa del Santo Nome di Maria, un oratorio ed è sede di alcuni centri sportivi e di una decina di parchi pubblici.

Castel Cerreto, detta pure Cerreto (Serìt in dialetto bergamasco), sorge nella parte più settentrionale del territorio del comune e costituisce un paese a sé stante, relativamente autonomo dal capoluogo. È un centro prevalentemente agricolo immerso nella campagna, e conta poche centinaia di abitanti. Il nome si riferisce alla residenza dei Rozzone, signori locali, durante il Medioevo.

Pezzoli e le Battaglie prendono il nome delle omonime cascine.[83] In entrambe le frazioni vi sono cascine, alcune mantengono il loro aspetto agreste originario, altre invece sono state ristrutturate, all'interno della cascina Pezzoli infatti i residenti hanno ristrutturato e apportato migliorie all'interno della corte; nell'azienda agricola di uno dei residenti è stata anche istituita una Fattoria Didattica, accreditata dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, che ospita scolaresche durante tutto l'anno scolastico e organizza settimane estive per bambini e ragazzi, offrendo la possibilità di trascorrere del tempo all'aria aperta, immersi nella natura e riscoprendo, attraverso laboratori didattici, la vita di campagna.

Altre località

Balagia
Era una località della "brughera" a nord di Treviglio, pascolo naturale ai confini con Arcene e Pontirolo Nuovo.[84]
Blancanuca
Era un antico insediamento di case coloniche sulla sponda sinistra dell'Adda, nei pressi dell'attuale cascina Cornella. Si trovava in un'area particolarmente fertile, ai confini con Casirate d'Adda e Fara Gera d'Adda e fu solo in piccola parte trevigliese[84]; oggi lo stesso territorio è compreso in buona parte nel territorio del comune di Cassano d'Adda. Il toponimo - composto dalle parole "bianca" e "nuda" - sembra discendere da qualche antica particolarità del paesaggio.[84] Nel 1509 vi si accampò l'esercito francese il giorno precedente la battaglia di Agnadello.
Brughera
Il toponimo designa una parte delle terre tra Pontirolo Nuovo, Fara Gera d'Adda e Treviglio. Le origini sono antiche, ma restano ignote. Queste zone, un tempo occupate da boschi furono trasformate in campi, conservando però l'aspetto originario. Nel medioevo furono acquistate dagli abitanti di porta Zelute, poi Zeduro, ora via Roma al comune di Pontirolo Nuovo, e da quel momento rimasero trevigliesi.[84]
Ferrandino
Fu una piccola frazione di Treviglio, che deve il suo nome alla presenza di una proprietà rurale nel Seicento di Tommaso Ferrando, detto "giumenteso". Tale soprannome è tutt'oggi conservato da un ramo della famiglia.[84]
Cascine Dotti, Giuseppana, Pelisa e Santissimo
Contano poche decine di abitanti ciascuna. Il toponimo Pelisa significa "erba fine dei prati stabili".[84]
Gerundio
Il nome del tratto di costa e sottocosta con centro nella statale per Milano deriva dall'antico lago Gerundo.[84]
Roccolo
Località cara alle scampagnate dei trevigliesi a sud-ovest del comune in via del bosco. Vi è situato l'omonimo parco.
Valle del lupo
È una zona selvaggia a nord di Treviglio, posta nell'ultimo tratto comunale della roggia vailata accanto a via Canonica all'altezza di Castel Cerreto.[21] Vi è situato un ponticello in pietra che in antichità serviva a collegare Castel Cerreto e Fara Gera d'Adda.[21] In tale area sono stati rinvenuti dei reperti di origine romana[21] Sino al 1830 circa era popolata da lupi.[21]

Economia

Le attività economiche sono da sempre un punto di forza della città che già dal 1081 denominata Trivillium Grassum[26] da un diploma imperiale di Enrico IV proprio a causa della sua prosperità. Era in quanto comune libero esente da tasse fino al 1815, nonostante subisse le continue scorribande di eserciti stranieri in zona che ne imponevano di straordinarie.

Il modello economico di Treviglio è cambiato negli anni, in particolare nel secondo dopoguerra, passando da prevalentemente agricolo-artigianale a industriale fino a vedere dopo gli anni novanta la crescita del settore terziario.[Le fonti non chieriscono, i dati sono riferiti alla provincia, non al terziario del Comune][85] Tra le imprese che, per la loro dimensione, svolsero un ruolo chiave in questo processo abbiamo la Baslini]e la SAME.[86]

Agricoltura

La campagna trevigliese d'autunno con le balle di fieno

Il suolo di Treviglio non era in origine particolarmente favorevole all'agricoltura, in quanto arido e ghiaioso, ma tramite la canalizzazione dei vicini fiumi a partire dal medioevo la situazione è notevolmente migliorata.

Le rogge Moschetta e Vignola sono infatti state derivate dal fiume Brembo a Brembate, dove si trova la casa del custode delle acque, mentre la roggia Vailata è derivata dall'Adda presso Fara Gera d'Adda.[87] Le prime due scorrono a nord del comune mentre la terza scorre anch'essa nella sezione occidentale del territorio comunale.

Ben poco resta dei gelsi che in passato fecero prosperare il settore tessile cittadino, tuttavia qualche esemplare è ancora presente all'interno del parco del Roccolo.[88]

In passato erano attive cave di materiali ghiaiosi tra le quali quella della Vailata vicino alla strada per Casirate d'Adda.[89]

Industria

Lo stabilimento della Bianchi biciclette

A Treviglio hanno sede numerose industrie che beneficiano di ottimi collegamenti stradali e ferroviari. La più importante è il gruppo SAME Deutz-Fahr, quarto produttore al mondo di trattori e primo in Europa (fanno parte del gruppo i marchi SAME, Lamborghini, Hürlimann e Deutz-Fahr). Vi è poi la sede principale della Bianchi, produttrice di biciclette.

Si è insediata nella zona PIP 1 la tipografia Eurogravure, facente parte di un gruppo di imprese Arvato, controllato dalla multinazionale Bertelsmann.

Un'azienda del passato nota a livello internazionale fu l'Atlantic, produttrice di giocattoli e celebre soprattutto per i suoi soldatini.

Zona PIP 1

La tipografia Eurogravure vista dalla campagna circostante

La Zona PIP 1 è la più antica zona industriale di Treviglio, situata nella zona sud occidentale del territorio comunale, a sud della linea ferroviaria Milano-Venezia e sud ovest della stazione centrale. Essa ospita numerose aziende, tra le quali la tipografia Eurogravure.[90]


Servizi

Anche il settore terziario si è ampiamente insediato e sviluppato nel territorio comunale, ove hanno sede innumerevoli assicurazioni, e banche. La Cassa Rurale e Artigiana, banca principale della Gera d'Adda, ha qui la sua sede centrale.[91][92]

Treviglio ospita attività di commercio al dettaglio, in gran parte rappresentate dall'associazione Botteghe Città di Treviglio[93][94][95].

Infrastrutture e trasporti

Strade

A sud della città è presente il tracciato della Autostrada A35-BreBeMi, il cui casello di Treviglio è situato nella zona occidentale della città. La città è attraversata dalla Strada statale 11 Padana Superiore, che collega Torino con Venezia, fino agli anni sessanta principale asse di collegamento in direzione est-ovest del Nord Italia. A Treviglio iniziano poi numerose strade provinciali e statali tra le quali[96] la Strada statale 42 del Tonale e della Mendola, che collega il centro con Bergamo, la Strada provinciale 128, la Strada provinciale 129, la Strada provinciale 136, la Strada provinciale 141, la Strada provinciale 142 e la Strada statale 472 Bergamina, che collega il comune con Lodi.

Ferrovie e tranvie

La stazione tranviaria

Treviglio è dotata di due impianti ferroviari: la stazione di Treviglio, che si trova sull'importante linea ferroviaria Milano-Venezia ed è punto di diramazione delle linee per Bergamo e per Cremona e la stazione di Treviglio Ovest, posta sulla linea per Bergamo. Dal 13 dicembre 2009, la stazione di Treviglio funge da capolinea orientale delle linee S5 e S6 del servizio ferroviario suburbano di Milano.

In passato la città era servita altresì dalle tranvie Fornaci-Treviglio-Caravaggio e Lodi-Treviglio-Bergamo.

Mobilità urbana

La città è servita dalle autolinee urbane e suburbane dalla SAI.

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Treviglio.
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
20 giugno 1993[97] 1997[98] Luigi Minuti Coalizione di centro-sinistra Sindaco
1997[98] 2001[99] Luigi Minuti Coalizione di centro-sinistra Sindaco
2001 12 giugno 2006 Giorgio Zordan Coalizioni di centro-sinistra, poi centro-destra Sindaco
13 giugno 2006 13 giugno 2011 Ariella Borghi PD Sindaco
13 giugno 2011 2015[100] Giuseppe Pezzoni[101] PDL Sindaco

Gemellaggi

Treviglio è gemellata con:[102]

Inoltre vi è un patto di collaborazione con la città di Thiès in Senegal in ambito agricolo e medico[106] e uno scambio culturale tra il Liceo linguistico Simon Weil e il comune di Romsey nel Regno Unito[102]

In entrambi questi ultimi due casi sono stati proposti dei gemellaggi. Il comune di Treviglio, nonostante il comune di Romsey avesse votato positivamente per l'apparentamento, ha respinto la proposta mantenendo però la collaborazione.[102][106][107]

Altre informazioni amministrative

A Treviglio ha sede un Commissariato di Pubblica Sicurezza ed è anche presente l'Agenzia delle Entrate[108] e una sede decentrata della camera di commercio di Bergamo[109].

Sport

Sono presenti società sportive impegnate in molteplici sport; per quanto riguarda il calcio ne abbiamo quattro:

  • la Trevigliese
  • il G.S. Mario Zanconti
  • l'Or.Sa.
  • la ACOS Treviglio

Per quanto riguarda gli altri sport abbiamo le seguenti società:

Personalità sportive legate a Treviglio

Giacinto Facchetti

Note

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  2. ^ a b c d Treviglio (BG) - Italia: Informazioni.
  3. ^ Se l'anno è bisestile la festa si tiene il 29 febbraio, negli altri anni si tiene il 28.
  4. ^ ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011
  5. ^ a b Dato Anagrafe - Popolazione residente al 31 dicembre 2014.
  6. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  7. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  8. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 667.
  9. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  10. ^ a b c d e f vedi Cartina della Città di Treviglio, edizioni Tipolito CFV, Treviglio 2008 nella sezione La Città di Treviglio
  11. ^ [Sito ufficiale Comune di Treviglio Sito ufficiale Comune di Treviglio].
  12. ^ vedi Immagine:Discesa Gera d'Adda.jpg a fianco
  13. ^ vedi Cartina della Città di Treviglio, edizioni Tipolito CFV, Treviglio 2008 nella sezione La Città di Treviglio
  14. ^ ISPRA: visualizza foglio geologico
  15. ^ a b vedi carta della pericolosità sismica locale
  16. ^ perProvincia.xls
  17. ^ approfondimento scientifico sui venti padani
  18. ^ http://www.confedilizia.it/clima-LOMBARDIA%202.htm
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  22. ^ Archivio Capitolare della Cattedrale di Bergamo
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  26. ^ a b c d e f g h i j k l m n sito proloco sezione cenni storici
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  28. ^ Silvio Benigno Crespi, cap. VII, in La vita e la salute degli operai, Milano, Ulrico Hoepli, 1894.
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  35. ^ http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/4m010-00208/
  36. ^ La basilica di San Martino op. cit., nota 34 a pagina 36.
  37. ^ Gera d’Adda, miracoli e acqua | Cultura | www.avvenire.it
  38. ^ Campanile di Treviglio (BG), su e-filatelia.poste.it. URL consultato il 16 gennaio 2009.
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  42. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  43. ^ dopo il capoluogo Bergamo
  44. ^ a b dati demografici ISTAT
  45. ^ dati demografici ISTAT inizio 2008
  46. ^ vedi zona pastorale VI
  47. ^ gli unici altri comuni dell'arcidiocesi sono Trezzo sull'Adda, Monza, Brugherio e Villasanta
  48. ^ Arcidiocesi di Milano
  49. ^ Pieve di San Giovanni evangelista (sec. XII - 1577) - Istituzioni storiche - Lombardia Beni Culturali
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  59. ^ Sistema Bibliotecario Integrato Bassa Pianura Bergamasca sul sito del comune
  60. ^ a b Treviglio, ultimi otto laureati Chiude l'Università di Economia - Cronaca Treviglio
  61. ^ sezione dedicata sul sito di Pavia
  62. ^ a b Cassa Rurale Treviglio
  63. ^ !Emittente radiofonica - La storia di RadioZeta - Caravaggio (Bergamo)
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  67. ^ Quando l'illustrazione faceva sognare i lettori
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  83. ^ Non risulta che presso Battaglie si sia mai combattuto alcuna battaglia.
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  94. ^ Distretto del commercio Treviglio - Associazione Botteghe del Centro Città di Treviglio
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  105. ^ [1]
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  108. ^ informazioni sulla sede di Treviglio sul sito regionale dell'Agenzia delle entrate
  109. ^ elenco dei servizi offerti dalla sede di Treviglio sul sito della Camera di Commercio di Bergamo
  110. ^ È morto Giacinto Facchetti - Wikinotizie
  111. ^ Dedicato a Giacinto Facchetti il palazzetto dello Sport

Bibliografia

Bibliografia essenziale

  • Tullio e Ildebrando Santagiuliana, Storia di Treviglio, poligrafiche Bolis di Bergamo, giugno 1965;
  • Marco Carminati, Il circondario di Treviglio e i suoi comuni. Cenni storici., Tipografia Messaggi, Treviglio, 1982;
  • Piero Perego, Ildebrando Santagiuliana, Storia di Treviglio, 1965, riedizione del novembre 1987 in 2 voll., edizioni Pro Loco, Treviglio;
  • Treviglio: alla riscoperta di un territorio, edizioni Cassa Rurale, Treviglio, febbraio 1997;
  • Barbara Oggionni, Treviglio, storia, arte, cultura, edizioni Pro Loco, Treviglio, 2002.

Bibliografia dettagliata

  • Emanuele Lodi, Breve storia delle cose memorabili di Trevì, Milano, 1647;
  • I. Cantù, Bergamo e il suo territorio, Bergamo, 1856;
  • Assessorato alla cultura della città di Treviglio-Museo Civico "Ernesto e Teresa Della Torre", dietro le quinte de l'albero degli zoccoli, 28 febbraio 2003, Leonardo Facco Editore
  • C. Cantù, Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, Milano, 1859;
  • Carlo Casati, Treviglio di Ghiara d'Adda e suo territorio, Memorie storiche-statistiche, coi tipi della Perseveranza, Milano, 1872;
  • M. Carminati, Il circondario di Treviglio e i suoi comuni, Treviglio, 1892;
  • M. Mochi Tullio Santagiuliana, Geradadda, Treviglio, 1973;
  • L. Cassani, E. Mandelli Tullio Santagiuliana, Il braccio di Treviglio, Calvenzano, 1981;
  • Paolo Furia, Il lascito Della Torre, Treviglio, Ed. Grafiche Signorelli, 1979;
  • Paolo Furia, Il mio Santuario, Calvenzano, 1982;
  • Gianni Chiari, Le roggie Trevigliesi, edizioni CRAT, 1982;
  • Tullio Santagiuliana, Briciole di storia di Geradadda antica, Calvenzano, 1982;
  • Barbara e Giuseppe Oggionni, Le mura di Treviglio, Calvenzano, 1991;
  • Enrico de Pascale, Mariolina Olivari, Dizionario degli artisti di Caravaggio e Treviglio, Fiber Edizioni Bolis, Treviglio-Bergamo, 1994;
  • Le Terre del Lago Gerundo, edizioni Cassa Rurale, Treviglio, dicembre 1996;
  • Istituto Professionale di Stato Zenale Buttinone, Conoscere la Gera d'Adda, edizioni Gera d'Adda, Ranica, 1999;
  • Barbara Oggionni, Le rogge Moschetta e Vignola, Treviglio, 2000;
  • Barbara Oggionni, I borghi fortificati in Gera d'Adda: il triangolo di Treviglio - Caravaggio - Brignano in Territorio e fortificazioni. Confini e difese della Gera d'Adda, Bergamo, 2003;
  • La Gera d'Adda in Castra Bergomensia, provincia di Bergamo, 2004;
  • Angelo Merletti, Marco Carminati e Barbara Oggionni Treviglio è terra e gente edizioni Grafica e arte, 2006.

Voci correlate

Luoghi d'interesse:

Società e cultura:

Amministrazione:

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