Ciserano

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Ciserano
comune
Ciserano – Stemma
Ciserano – Bandiera
Ciserano – Veduta
Ciserano – Veduta
La parrocchiale dei SS. Marco e Martino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoCaterina Vitali (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°35′N 9°36′E / 45.583333°N 9.6°E45.583333; 9.6 (Ciserano)
Altitudine159 m s.l.m.
Superficie5,31 km²
Abitanti5 394[2] (31-5-2021)
Densità1 015,82 ab./km²
Frazioninessuna[1]; vedi elenco borgate
Comuni confinantiArcene, Boltiere, Pontirolo Nuovo, Verdellino, Verdello
Altre informazioni
Cod. postale24040
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016075
Cod. catastaleC730
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 340 GG[4]
Nome abitanticiseranesi
Patronosan Giuliano
Giorno festivoTerza settimana di Settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ciserano
Ciserano
Ciserano – Mappa
Ciserano – Mappa
Posizione del comune di Ciserano nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Ciserano [ʧizeˈraːno] (Siserà [sizɛˈɾa] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 5 394 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Situato nella pianura bergamasca, dista circa 13 chilometri a sud dal capoluogo orobico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi insediamenti abitativi sul territorio comunale sono molto antichi e risalgono all'epoca romana, come si evince da alcuni ritrovamenti archeologici consistenti in alcune tombe ed annesso corredo funebre di età precristiana. I reperti, venuti alla luce in località Torchio, nel 1945, rappresentano uno dei numerosi segni della presenza romana nella zona occidentale della pianura bergamasca.

Il paese di Ciserano in quel tempo era inoltre attraversato da un'importante strada, in seguito denominata strada Francesca che, congiungendo Milano ad Aquileia, caratterizzò la vita commerciale dell'intera zona che ne trasse giovamento.

Qualche secolo più tardi la stessa strada divenne percorso abituale delle orde barbariche provenienti dal nord-est dell'Europa, che portarono distruzione e terrore tra gli abitanti locali. Questa fu poi rimessa a nuovo dai Franchi, dai quali prese il nome, che la utilizzarono anche per il trasporto della salma dell'imperatore Ludovico II, figlio di Lotario, da Brescia al capoluogo lombardo.

Con l'arrivo dei Franchi, che istituirono il Sacro Romano Impero, si verificò la nascita del feudalesimo che ebbe grande sviluppo nella bergamasca. Questo periodo storico fu caratterizzato da una profonda instabilità politica e sociale, dovuta anche ai numerosi scontri tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini. Anche Ciserano visse questa situazione, tanto da doversi dotare di fortificazioni a scopo difensivo, come evidenziato dalla cinta muraria che proteggeva il borgo, nel quale spiccava un castello con tanto di torre.

A questa situazione pose fine l'arrivo della Repubblica di Venezia che, a partire dall'inizio del XV secolo, permise alla popolazione di vivere un'esistenza più tranquilla grazie ad una lungimirante politica in ambito sociale ed economico. A dimostrazione delle mutate condizioni sociali è la trasformazione del castello medievale, inglobato parzialmente nella chiesa parrocchiale, esistente già nel XVI secolo.

I veneti inoltre posero una dogana ai margini del paese (sul confine con Boltiere) con tanto di guarnigione, dato che il confine con il Ducato di Milano era distante pochi chilometri, delimitato dal fosso bergamasco. In quella zona vi erano accampamenti, come ritroviamo nel cortile denominato Stal del Capitane (Cortile del capitano) che sta ad indicare insediamenti militari a controllo del confine tra i due ducati.

Il termine della dominazione veneta avvenne nel 1797 con l'avvento della Repubblica Cisalpina, alla quale subentrarono, nel 1815, gli austriaci che instaurarono il Regno Lombardo-Veneto. L'ultimo cambiamento si verificò nel 1859 quando Ciserano, unitamente al resto della provincia bergamasca, entrò a fare parte del Regno d'Italia.

Il paese non visse eventi di particolare rilievo fino all'immediato secondo dopoguerra, quando la zona posta ai margini orientali del territorio comunale (comprendente anche terreni di altri paesi limitrofi) fu interessata da un progetto di urbanizzazione ed industrializzazione che prevedeva la creazione di un nuovo centro industriale con 50 000 abitanti, chiamato Zingonia. Il progetto fallì parzialmente, poiché il progetto è rimasto incompiuto.

All'inizio del XXI secolo l'area di Zingonia fu interessata da un massiccio intervento di riqualificazione. Il progetto, portato avanti dai 5 Comuni dell'area e dalla Regione Lombardia, ha portato all'abbattimento, nel 2019, dei palazzi Anna e Athena. Con questo abbattimento Ciserano non ha più insediamenti abitativi sull'area di Zingonia che, invece, continua ad avere una notevole presenza di aziende e attività produttive.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 giugno 1952.[6]

«Di argento, alla mucca lattifera, pezzata, passante sulla campagna, di verde, accompagnata in capo da un castello di rosso, aperto e finestrato del campo. Ornamenti esteriori da Comune.»

La mucca sottlinea la vocazione agricola del paese.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Le origini medievali del borgo sono tuttora visibili grazie alla presenza di alcuni resti esistenti nel nucleo storico. Tuttavia l'edificio principale è la chiesa parrocchiale che, dedicata ai santi Marco e Martino, venne edificata nel XVI secolo in luogo del castello di epoca medievale. Ristrutturata in modo sostanziale nel XVIII secolo custodisce un buon numero di opere, nonché il corpo di San Giuliano, proveniente dalle catacombe romane di San Callisto.

La festa di San Giuliano, che si svolge la 3ª domenica di settembre, richiama in paese numerose persone: ha inizio con dei festeggiamenti in piazza a partire generalmente dal giovedì precedente con spettacoli in piazza, assaggi offerti dai negozianti, la domenica ha luogo la processione che conduce per le vie del paese la statua di San Giuliano; in serata si può assistere ai fuochi d'artificio. In paese vengono allestite mostre varie, vengono addobbate le vie, degna di nota, in quanto è una delle poche vie antiche del paese per brevi tratti, è via Pilabrocc in cui è particolarmente curata la fase degli addobbi.

Caratteristico è inoltre il Santuario della Madonna di San Marco, luogo molto caro alla popolazione, piccola chiesa posta al limitare del paese recentemente sottoposta a lavori di ristrutturazione che hanno permesso il recupero delle antiche vestigia della chiesa.

Nei primi 10 giorni di maggio si svolge una manifestazione podistica dalla durata di 24 ore, che richiama gruppi di atleti anche dai paesi vicini e lontani.

Il 31 dicembre 2008 inoltre la città ha festeggiato la prima edizione della festa di origini bergamasche denominata Desima.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Borgate

Secondo lo statuto comunale[1], il comune di Ciserano è costituito dalle seguenti borgate:

  • Maser;
  • Casinecc;
  • Paìs;
  • Ronchèt;
  • Sità;
  • Zingonia (costituitasi negli anni 1960 e storicamente riconosciuta dalla comunità);

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Ciserano sorge su una strada provinciale cruciale per la bergamasca, la strada Francesca, che dalla città metropolitana di Milano, porta fino alle porte della provincia di Brescia.

Martedì 3 marzo 2009 è stata inaugurata l'importante variante di Arcene, che ha semplificato i collegamenti tra Ciserano e Treviglio velocizzando il transito all'altezza della S.P.145.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci dal 1945 (dopoguerra)[modifica | modifica wikitesto]

Nome Mandato Lista/Partito
Villa Battista 1945—1946 Sindaco del Comitato di Liberazione Nazionale
Muzio Innocente 1946 Nomina prefettizia
Vitali Stefano 1946—1947 Nomina prefettizia
Locatelli Giuseppe 1947 Nomina prefettizia
Testa Alessandro 1947—1956[8] Democrazia Cristiana (DC)
Bugini Luigi 1956—1960 Democrazia Cristiana (DC)
Turini Guerino 1960—1970[8] Democrazia Cristiana (DC)
Rota Antonio 1970—1971[9] Democrazia Cristiana (DC)
Danesi Giuseppe 1971—1980[8] Democrazia Cristiana (DC)
Pagnoncelli Carlo 1980—1985 Democrazia Cristiana (DC)
Foglieni Mario 1985—1999[10] Sinistra Unita/ Solidarietà e Progresso per Ciserano (lista civica)
Zucchetti Natale 1999—2009[8] Solidarietà e Progresso per Ciserano (lista civica)
Bagini Enea
2009—2019[11] Solidarietà e Progresso per Ciserano (lista civica)
Vitali

Caterina

2019–in carica Solidarietà e Progresso per Ciserano (lista civica)

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

A Ciserano ha sede il Centro Sportivo Bortolotti, sede dell'Atalanta.[12]

La principale squadra di calcio della città era l'U.S. Ciserano, fondata nel 1951, che ha militato in Serie D. Nel 2019 si è fusa con la Virtus Bergamo 1909, dando vita alla Virtus CiseranoBergamo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Comune di Ciserano - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ a b Ciserano, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 marzo 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ a b c d Due mandati
  9. ^ Deceduto in carica
  10. ^ Tre mandati di cui uno con elezione diretta del Sindaco con l-entrata in vigore della Legge 25 marzo 1993, n. 81
  11. ^ Secondo mandato
  12. ^ Centro Bortolotti, su atalanta.it. URL consultato il 21 febbraio 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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