Oricola

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Oricola
comune
Oricola – Stemma
Oricola – Bandiera
Oricola – Veduta
Oricola – Veduta
Il castello di Oricola
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoAntonio Paraninfi (Lista civica Partecipazione e continuità) dal 27-5-2013 (3º mandato dal 15-5-2023)
Territorio
Coordinate42°03′01″N 13°02′22.3″E / 42.050278°N 13.039528°E42.050278; 13.039528 (Oricola)
Altitudine810 m s.l.m.
Superficie18,36 km²
Abitanti1 250[1] (31-12-2022)
Densità68,08 ab./km²
FrazioniCivita
Comuni confinantiArsoli (RM), Carsoli, Pereto, Riofreddo (RM), Rocca di Botte, Vallinfreda (RM), Vivaro Romano (RM)
Altre informazioni
Cod. postale67063
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066062
Cod. catastaleG102
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 738 GG[3]
Nome abitantioricolani
Patronosanta Restituta
Giorno festivo17 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Oricola
Oricola
Oricola – Mappa
Oricola – Mappa
Posizione del comune di Oricola all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Oricola (Urìcula in dialetto marsicano[4]) è un comune italiano di 1 250 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese, situato in posizione dominante sulla piana del Cavaliere a quota 810 metri m s.l.m., segna il confine geografico tra l'Abruzzo marsicano e l'alta valle dell'Aniene, nel Lazio. Il nucleo urbano antico è dominato dalla rocca risalente al IX secolo. Non distante, sul monte Serra Secca, si trova il santuario della Madonna dei Bisognosi. Lungo la strada statale 5 Via Tiburtina Valeria sorge il nucleo industriale ed artigianale.

Oricola confina a nord con i comuni laziali di Vallinfreda e Vivaro Romano, a nord est con Carsoli, a sud con Rocca di Botte, ad ovest con Riofreddo e ad est con Pereto.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Incerta l'etimologia del nome Oricola. Alcune fonti riportano la supposizione che il toponimo possa derivare dal termine latino auricola ovvero "orecchio"; stando ad altre ipotesi invece deriverebbe dal termine Coriculum[5][6].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del borgo

Il sito dell'antica città equa di Carsioli (chiamata anche Carseoli) fu localizzato nel 1645 nella località di Civita dal famoso cartografo Lukas Holstenius. Da allora nelle antiche mappe topografiche la colonia romana venne indicata nei pressi della contemporanea frazione di Civita di Oricola.

Le prime notizie certe risalgono all'XI secolo: Berardino, discendente dei conti dei Marsi, verso il 1016 con l'aiuto di Riccardo il Normanno riuscì a strappare il feudo di Carsoli ai propri fratelli Siginulfo, Rinaldo e Pometta. Uno di questi, Rinaldo, rifugiatosi ad Oricola, ne divenne il barone. Qualche decennio dopo, nel 1096, la vedova Aldegrina o Aldegrima fece dono del castello di Oricola, insieme con quelli di Fossaceca, Camerata e Pereto, ai monaci dell'abbazia di Montecassino[7]; nel 1097, infatti, il castello di Auricola (toponimo medievale del borgo) compare tra i beni confermati dalla bolla di papa Urbano II all'abate cassinese Oderisio[7].

Nel XII secolo, sotto i Normanni, una metà della terra di Oricola passò sotto il dominio di Todino De Ponte, figlio di Oderisio, e l'altra metà fu concessa al fratello Rainaldo. Divenne poi feudo degli Orsini e, successivamente dei Colonna, seguendo le vicende storiche della contea di Tagliacozzo.

Nel 1806 venne tolta ad Oricola l'autonomia amministrativa e fu aggregata, insieme al centro limitrofo di Rocca di Botte, al comune di Pereto. Solo nel 1907 i due centri della piana del Cavaliere riuscirono a riconquistare la propria indipendenza amministrativa[8].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 aprile 2001 che sostituisce quello precedente del 9 febbraio 1990[9].

Stemma

«D'azzurro, alle due orecchie umane destra e sinistra, ordinate in fascia all'altezza del punto d'onore, di oro, accompagnate in punta da tre montagne d'argento, le due laterali fondate in punta, la centrale, più alta, fondata sulle montagne laterali e con i declivi parzialmente celati dalle montagne stesse. Sotto lo scudo su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, OLIM AURICOLA REGNI. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gonfalone

«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo stemma civico con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune.»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Salvatore
Palazzo De Vecchi

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo De Vecchi
Palazzo signorile, noto anche come palazzo Rostagno[10]. Di stile settecentesco fu costruito dopo il matrimonio di Francesco Saverio De Vecchi con la principessa Maria Eleonora Boncompagni[11]. Il palazzo di quattro piani, appartenuto anche a Giacinto De Vecchi Pieralice, custodiva alcuni reperti rinvenuti antecedentemente alla prima ricognizione archeologica promossa nel 1901 presso il sito di Carsioli[12].

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Oricola
Il borgo antico di Oricola è dominato dalla rocca costruita con ogni probabilità nel IX secolo. I conti dei Marsi vollero una fortezza quadrata, con mura possenti, bastioni e punti di osservazione nei quattro torrioni. Il castello fu costruito, infatti, per difendere gli abitanti del luogo dalle invasioni saracene ed ungare che caratterizzarono per lungo tempo il medioevo. L'aspetto di una rocca rinascimentale è riconducibile alla seconda metà del quattrocento. Il castello, in alcuni locali, ospita la sede municipale[13].

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento ai caduti
  • Monumento ai caduti di tutte le guerre.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Veduta del bosco di Sesera
Bosco di Sesera
Sito di interesse comunitario situato tra i 570 e i 640 m s.l.m. La superficie del bosco è pari a circa 400 ettari e ricade per oltre il 90% nel territorio comunale di Oricola e per il resto in quello di Carsoli, segnando il confine con i comuni di Riofreddo, Vallinfreda e Vivaro Romano. Secondo una leggenda il luogo fu dimora del generale Sisara che avrebbe dato il nome al bosco[14]. La vegetazione del bosco consiste in sempreverdi come castagni, cerri, faggi, pioppi e querce.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[15]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Centro storico gremito di gente

Il 17 maggio di ogni anno si celebra la festa patronale in onore di santa Restituta, patrona del comune di Oricola[16].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Località[modifica | modifica wikitesto]

  • Colle Crescenzo
  • Colonnella
  • Golfarolo
  • Il Cavaliere
  • La Dacia
  • Pezzetaglie
  • Recocce

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Tra i comuni di Oricola e Carsoli, contiguo all'autostrada A24, si trova il distretto industriale della piana del Cavaliere che si è sviluppato a cominciare dagli anni settanta-ottanta[17]. Il nucleo è una delle aree più industrializzate dell'Abruzzo montano e vi operano molte aziende che spaziano dal settore manifatturiero a quello dell'editoria e dall'elettronica agli alimentari. Molte le aziende grandi e importanti che hanno operato e che operano nel distretto: Il Sole 24 Ore, Rotosud Gruppo Espresso, Italpneumatica, Coca-Cola HBC, Mael, Lilli petroli ed Olivetti[18].

Nel 1927 venne costruita nei pressi di Civita la fornace Nitoglia, una fabbrica di laterizi di grandi dimensioni la cui attività industriale cessò negli anni ottanta[19].

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Oricola fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[20].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Esterno del fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è servito dall'autostrada A24, uscita di "Carsoli-Oricola" e dalla via Tiburtina Valeria.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La ferrovia Roma-Pescara attraversa il territorio di Oricola servendolo con la stazione di Oricola-Pereto, situata nella frazione di Civita.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Oricola dal 1985 ad oggi[21][22].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1970 1985 Bruno Nitoglia Sindaco [23]
1985 1990 Massimo Laurenti Lista civica Sindaco [23]
1990 1995 Bruno Nitoglia Sindaco [23]
23 aprile 1995 12 giugno 1999 Andrea Iadeluca Lista civica Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Andrea Iadeluca Lista civica Sindaco
13 giugno 2004 28 marzo 2010 Massimo Laurenti Lista civica Sindaco
29 marzo 2010 19 settembre 2012 Andrea Iadeluca Lista civica Sindaco [24]
20 settembre 2012 26 maggio 2013 Silvana Iannuzzi Comm. pref. [24]
27 maggio 2013 9 giugno 2018 Antonio Paraninfi Lista civica Partecipazione e rinnovamento Sindaco
10 giugno 2018 14 maggio 2023 Antonio Paraninfi Lista civica Partecipazione e continuità Sindaco
15 maggio 2023 in carica Antonio Paraninfi Lista civica Partecipazione e continuità Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Le Salere di Oricola

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La scuola calcio A.S.D. Piana del Cavaliere è attiva nei settori giovanili del calcio. La società raccoglie l'eredità della Polisportiva Oricola che ha militato nei massimi tornei dilettantistici abruzzesi[26].

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

Sulla strada provinciale della piana del Cavaliere è situato il centro sportivo Le Salere dotato di un campo da calcio in erba, uno in pozzolana e una tribuna coperta[26].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, pp. 456-457.
  5. ^ Ivan Cicchetti, Historia Oricola Olim Auricola Regni, su confinelive.it, Confine Live, 30 marzo 2016. URL consultato il 22 marzo 2019.
  6. ^ Guardando verso Oricola.., su confinelive.it, 16 maggio 2017. URL consultato il 22 marzo 2019.
  7. ^ a b Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971.
  8. ^ Angelo Melchiorre, Sintesi storica, su oricola.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2017).
  9. ^ Oricola, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27 maggio 2023.
  10. ^ Il Comune di Oricola dedica una piazza al letterato Giacinto De Vecchi Pieralice, su ConfineLive.it.
  11. ^ Melchiorre e Del Gusto, p. 62.
  12. ^ Sergio Maialetti, Notizie su Civita di Oricola e l'antica città di Carsioli, su Aequa. URL consultato il 2 giugno 2018.
  13. ^ Castello di Oricola, su Italia Virtual Tour. URL consultato il 2 giugno 2018.
  14. ^ Achille Laurenti, Carseoli, su Terre Marsicane. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
  15. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  16. ^ Oricola, su InAbruzzo. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2018).
  17. ^ Distretto industriale della Piana del Cavaliere, su Osservatorio Nazionale Distretti Italiani. URL consultato il 24 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
  18. ^ Abruzzo: analisi dei sistemi produttivi territoriali (PDF), su Regione Abruzzo. URL consultato il 30 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  19. ^ Adele Cortellessa, La fornace Nitoglia, su Terre Marsicane. URL consultato il 30 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2017).
  20. ^ Oricola (Abruzzo), su Borghi Autentici d'Italia. URL consultato il 1º marzo 2019.
  21. ^ Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 giugno 2018.
  22. ^ Storico elezioni comunali Oricola, su tuttitalia.it. URL consultato il 25 agosto 2020.
  23. ^ a b c Tullio Lucidi, Oricola, il sindaco sentinella, su Cavaliere News, 13 febbraio 2016. URL consultato il 20 marzo 2020.
  24. ^ a b Scioglimento anticipato del consiglio comunale. Commissario prefettizio a Oricola (AQ), su www1.interno.gov.it, Ministero dell'interno, 20 settembre 2012. URL consultato il 20 marzo 2020.
  25. ^ Gemellaggio tra il comune di Oricola e il comune di Massieux, su comune.oricola.aq.it, Comune di Oricola, 14 ottobre 2016. URL consultato il 30 marzo 2018.
  26. ^ a b A.S.D. Piana Del Cavaliere, su Figc Abruzzo. URL consultato il 30 ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Achille Laurenti, Oricola e contrada Carseolana nella storia di nostra gente, Officine Grafiche Mantero, Tivoli, 1933.
  • Angelo Melchiorre e Federico Del Gusto, La regione della Marsica, Ortucchio, Centro Spaziale del Fucino Piero Fanti, 1990.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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