Terremoto di San Ginesio

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Terremoto di San Ginesio
Mappa di scuotimento del terremoto
Data12 marzo 1873
Ora21:04 (GMT/UTC+1)
Magnitudo momento5,85
EpicentroMorello, San Ginesio (MC)[1][2]
43°05′20.4″N 13°16′44.4″E / 43.089°N 13.279°E43.089; 13.279
Stati colpitiBandiera dell'Italia Italia
Intensità MercalliIX (distruttiva)
MaremotoNo
Mappa di localizzazione: Italia
Terremoto di San Ginesio
Posizione dell'epicentro

Il terremoto di San Ginesio del 1873, citato in letteratura scientifica come terremoto delle Marche meridionali, fu un terremoto avvenuto il 12 marzo 1873 nella località Morello di San Ginesio, in provincia di Macerata.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località Morello come si presenta oggi

Durante la nottata i sismografi registrarono il verificarsi di un terremoto di grande magnitudo della scala Mercalli. Il sisma risultò inquadrabile unicamente in una zona ristretta dell'Italia, tra San Ginesio (comune dell'epicentro) e Camerino.[3] Nonostante ciò, le osservazioni macrosismiche furono avvertite da 196 paesi, 185 italiani, 8 croati, 2 sloveni e 1 svizzero.[4][5]

I danni provocati[modifica | modifica wikitesto]

San Ginesio e Camerino[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto a gli altri colpiti, il Comune di San Ginesio, all'epoca abitato da più di 6 mila persone, 1 655 circa nel centro storico, fu il maggiore a subire danni: la località Morello, una frazione abitata da 6 famiglie circa venne completamente rasa al ruolo e venne colpita da un vasto incendio,[6] nel centro storico crollarono parti di 70 case e della chiesa di San Francesco, le chiese di San Tommaso e Barnaba e la Pieve Collegiata subirono alcuni danni, una famiglia rimase bloccata sotto le rovine della propria abitazione, uscendone però salvi e altri crolli e gravi danni si verificarono in tutto il territorio del contado.[7][8][9]

Nello stesso tempo a Camerino, il secondo paese più danneggiato, il terremoto causò danni diffusi in tutta la zona dell'abitato, colpendo maggiormente le case coloniche della campagna: si aprirono mostrando gravi lesioni, i comignoli dei tetti crollarono e la chiesa di Sant'Antonio crollò parzialmente e successivamente fu necessario abbatterla per evitare danni alle abitazioni vicine. Altre strutture subirono danni, tra cui le chiese di Santa Maria in Via e di Sant'Angelo, il convento di San Carlo, l'asilo, l'università e la prefettura.[6][7][10]

Gli altri comuni delle Marche[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante l'epicentro si trovasse a San Ginesio, non tutti i comuni confinanti sono stati colpiti con la stessa intensità. Gualdo e Sarnano, distanti tra loro 5 km circa in linea d'aria, si sono trovati in due situazioni differenti: nel primo comune la chiesa di Santa Maria delle Grazie divenne completamente inagibile, mentre nel secondo il terremoto fece suonare unicamente le campane.[4] Un'altra località gravemente colpita, oltre a San Ginesio e Camerino, fu San Marco, frazione di Fiastra situata tra Pievebovigliana, il lago di Fiastra e quello di Polverina, dove la chiesa e la casa parrocchiale crollarono quasi completamente.[10]

A Fabriano, dove il terremoto si verificò con intensità MCS di VII, si verificarono vari crolli strutturali, che causarono qualche ferito, quasi tutti gli edifici religiosi furono colpiti e in tutti i muri delle case si aprirono delle fenditure.[11] Secondo un rapporto postumo stilato dalla Provincia di Macerata, i Comuni di Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Ripe San Ginesio e Sant'Angelo in Pontano furono raggiunti da un'intensità di VIII e tutte le strade principali passanti nel territorio di San Ginesio (SS 78 e SP 502) subirono danni.[12]

Lo studio dell'evento[7][modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati raccolti nell'anno 1873-1874 dallo studioso Alessandro Serpieri, capire l'andamento sismico di questo terremoto fu molto complicato, infatti i sismografi furono completamente discordanti a decretare ufficialmente la direzione della prima scossa, che venne registrata da ovest ad est a Norcia, da nord-ovest a sud-est a Spello, Perugia e Firenze. Il terremoto non fu unicamente opera del vulcanismo della penisola italica, ma bensì della conformazione del terreno degli Appennini centrali, proprio per questo il Vesuvio e l'Etna non fecero registrare nessuna attività. Il geologo Raffaele Gualtiero sostenne che il terremoto di San Ginesio fu molto simile ad uno avvenuto nello Stato di New York in una data ignota l'11 aprile.

Una volta iniziata l'attività sismica, le onde si propagarono in varie direzioni, concentrandosi maggiormente lungo il perimetro ferroviario che portava a Firenze, raggiungendo i vari sismografi con movimenti gran parte sussultori o ondulatori. La durata registrata si trova compresa tra 3 secondi registrati a Chieti e 60 secondi registrati a Monterotondo e Pennabilli, mentre per l'orario registrato dai sismografi, Serpieri sottolinea l'incapacità di effettuare studi esatti, in quanto molti orologi non erano sincronizzati con l'ora esatta.

Osservazioni macrosismiche nel dettaglio[4][5][modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Località Comune Provincia Regione Intensità MCS Danni
Morello San Ginesio Macerata Marche IX Si
San Ginesio San Ginesio VIII
San Marco Fiastra
Camerino Camerino VIII-VII
Amandola Amandola Fermo VII
Fabriano Fabriano Ancona
Gualdo Gualdo Macerata
Matelica Matelica
Pioraco Pioraco
Serra Sant'Abbondio Serra Sant'Abbondio Pesaro e Urbino
Cingoli Cingoli Macerata VII-VI
Figline Valdarno Figline e Incisa Valdarno Firenze Toscana
Orvieto Orvieto Terni Umbria
Pergola Pergola Pesaro e Urbino Marche
Spoleto Spoleto Perugia Umbria
Urbino Urbino Pesaro e Urbino Marche
Acquasparta Acquasparta Terni Umbria VI
Bagnorea Bagnorea Viterbo Lazio
Cagli Cagli Pesaro e Urbino Marche
Civitella d'Agliano Civitella d'Agliano Viterbo Lazio
Fermo Fermo Fermo Marche
Firenze Firenze Firenze Toscana
Foligno Foligno Perugia Umbria
Jesi Jesi Ancona Marche
Loreto Loreto
Macerata Macerata Macerata
Mondavio Mondavio Pesaro e Urbino
Penna San Giovanni Penna San Giovanni Macerata
Perugia Perigia Perugia Umbria
San Michele in Teverina Civitella d'Agliano Viterbo Lazio
Teramo Teramo Teramo Abruzzo
Todi Todi Perugia Umbria
Bevagna Bevagna VI-V No
Campello sul Clitunno Campello sul Clitunno Si
Cantiano Cantiano Pesaro e Urbino Marche
Città di Castello Città di Castello Perugia Umbria
Colpetrazzo Massa Martana
Norcia Norcia
Trevi Trevi No
Amelia Amelia Terni V Si
Anagni Anagni No
Ascoli Piceno Ascoli Piceno Ascoli Piceno Marche
Capestrano Capestrano L'Aquila Abruzzo
Cartoceto Cartoceto Pesaro e Urbino Marche
Castelplanio Castelplanio Ancona
Città della Pieve Città della Pieve Perugia Umbria
Civitanova Marche Civitanova Marche Macerata Marche Si
Civitavecchia Civitavecchia Roma Lazio No
Collelungo Collelungo Pisa Toscana
Fano Fano Pesaro e Urbino Marche
Filetto Filetto Chieti Toscana
Fossombrone Fossombrone Pesaro e Urbino Marche
Giove Giove Perugia Umbria
Giulianova Giulianova Teramo Abruzzo
Incisa in Val d'Arno Figline e Incisa Valdarno Firenze Toscana
Mandela Mandela Roma Lazio Si
Marti Montopoli in Val d'Arno Pisa Toscana No
Montefortino Montefortino Fermo Marche
Montegiovi Castel del Piano Arezzo Toscana
Monterotondo Monterotondo Roma Lazio Si
Narni Narni Terni Umbria No
Nazzano Nazzano Roma Lazio
Orte Orte Viterbo Si
Palaia Palaia Pisa Toscana No
Pennabilli Pennabilli Rimini Emilia-Romagna
Pesaro Pesaro Pesaro e Urbino Marche
Pescara Pescara Pescara Umbria
Pontassieve Pontassieve Firenze Toscana
Porto San Giorgio Porto San Giorgio Fermo Marche
San Benedetto del Tronto San Benedetto del Tronto Ascoli Piceno
San Severino Marche San Severino Marche Macerata Possibili
Scarperia Scarperia e San Piero Firenze Toscana No
Sigillo Sigillo Perugia Umbria Possibili
Terni Terni Terni No
Tivoli Tivoli Roma Lazio Possibili
Trieste Trieste Trieste Friuli-Venezia Giulia No
Umbertide Umbertide Perugia Umbria
Viterbo Viterbo Viterbo Lazio Possibili
Ancona Ancona Ancona V-IV No
Assisi Assisi Perugia Umbria
Avezzano Avezzano L'Aquila Abruzzo
Ciciliano Ciciliano Roma Lazio
Collio Collio Brescia Lombardia
Fara in Sabina Fara in Sabina Rieti Lazio
Mercatello sul Metauro Mercatello sul Metauro Pesaro e Urbino Marche
Piglio Piglio Frosinone Campania
Poggio Mirteto Poggio Mirteto Rieti Lazio
Popoli Popoli Pescara Abruzzo
Ravenna Ravenna Ravenna Emilia-Romagna
Rieti Rieti Rieti Lazio
Rimini Rimini Rimini Emilia-Romagna
Ripi Ripi Frosinone Campania
Roma Roma Roma Lazio
Salò Salò Brescia Lomabrdia
Sarnano Sarnano Macerata Marche
Spello Spello Perugia Umbria
Valmontone Valmontone Roma Lazio
Venezia Venezia Venezia Veneto
Vetrella Vetrella Viterbo Lazio
Volpeglino Volpeglino Alessandria Piemonte

Estero[modifica | modifica wikitesto]

Città Territorio Stato Intensità MCS Danni
Zara Zaratina Croazia VI-V Possibili
Pisino Istria V No
Sebenico Sebenico e Tenin
Spalato Spalatino-dalmata
Umago Istria
Ragusa Raguseo-narentana V-IV
Cocevie Sudorientale Slovenia
Lubiana Centrale
Fiume Litoraneo-montana Croazia Possibili
Pola Istria IV-III No
San Marino San Marino III
Lugano Ticino Svizzera III-II

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ INGV - DBMI11, su emidius.mi.ingv.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
  2. ^ Osservazioni sismiche (21) disponibili per SAN GINESIO (MC) [43.108, 13.319], su emidius.mi.ingv.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
  3. ^ Centro EEDIS » TERREMOTO 1873 MARCHE MERIDIONALI, su eventiestremiedisastri.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
  4. ^ a b c 1873 03 12, 20:04 Marche meridionali (Italy), su storing.ingv.it. URL consultato il 25 dicembre 2022.
  5. ^ a b INGV - DBMI11, su emidius.mi.ingv.it. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  6. ^ a b M. S. De Rossi, Quadri sinottici e cronologici dei fenomeni endogeni italiani col confronto di altri fenomeni per il primo quadrimestre dell'anno meteorico 1873 (PDF), in Bullettino del Vulcanismo Italiano, 1ª ed., Roma, 1874. URL consultato il 25 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2022).
  7. ^ a b c Sul terremoto avvenuto in Italia il 12 marzo 1873.
  8. ^ Giuseppe Salvi, Memorie storiche di Sanginesio (Marche) in relazione con le terre circonvicine, Camerino, Tipografia Savini, 1889.
  9. ^ M. Baratta, I terremoti d'Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana, Torino, 1979 [1901].
  10. ^ a b Rapporto delle osservazioni fatte sul terremoto avvenuto in Italia la sera del 12 marzo 1873.
  11. ^ Fabriano (AN), su storing.ingv.it. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  12. ^ Terremoto di San Ginesio del 12 Marzo 1873, su siproci.provincia.mc.it. URL consultato il 27 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Serpieri, Rapporto delle osservazioni fatte sul terremoto avvenuto in Italia la sera del 12 marzo 1873, in Supplemento alla Meteorologia Italiana, Roma.
  • Alessandro Serpieri, Sul terremoto avvenuto in Italia il 12 marzo 1873, in Rendiconti del Regio Istituto Lombardo, Milano, 1873.