Associazione Italiana Arbitri: differenze tra le versioni

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== Avvicendamento ==
== Avvicendamento ==
L'avvicendamento è una normale pratica dell'associazione per la formazione dell'organico degli [[#Organizzazione|organi tecnici]] all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]], di solito il termine si usa per il "ritorno" dagli [[#Organi Tecnici Nazionali|OO.TT.NN.]] e non dal [[#C.R.A. / O.T.R.|C.R.A.]] all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]]. Con l'avvicendamento, l'arbitro in ruolo all'[[#Organi Tecnici Nazionali|O.T.N.]] acquisisce automaticamente la qualifica di arbitro fuori quadro (se in possesso dei requisiti), oppure può fare domanda per l'immissione in un altro organo tecnico, sempre secondo le norme di funzionamento. Ad esempio, un arbitro in [[#C.A.N. D|C.A.N. D]] che sia [[#Avvicendamento|avvicendato]], può fare domanda per essere immesso in [[#C.A.N. PRO|C.A.N. PRO]] con il ruolo di assistente arbitrale, oppure tornare all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]] come arbitro effettivo speciale (dunque non più proponibile per il passaggio all'O.T. superiore), o ancora come assistente arbitrale per il [[#C.R.A. / O.T.R.|C.R.A.]] (comunque non più proponibile per la categoria superiore e dopo l'autorizzazione del Comitato Nazionale).
L'avvicendamento è una normale pratica dell'associazione per la formazione dell'organico degli [[#Organizzazione|organi tecnici]] all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]], di solito il termine si usa per il "ritorno" dagli [[#Organi Tecnici Nazionali|OO.TT.NN.]] e non dal [[#C.R.A. / O.T.R.|C.R.A.]] all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]]. Con l'avvicendamento, l'arbitro in ruolo all'[[#Organi Tecnici Nazionali|O.T.N.]] acquisisce automaticamente la qualifica di árbitro effettivo speciale, oppure può fare domanda per l'immissione in un altro organo tecnico, sempre secondo le norme di funzionamento. Ad esempio, un arbitro in [[#C.A.N. D|C.A.N. D]] che sia [[#Avvicendamento|avvicendato]], può fare domanda per essere immesso in [[#C.A.N. PRO|C.A.N. PRO]] con il ruolo di assistente arbitrale, oppure tornare all'[[#O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.|O.T.S.]] come arbitro effettivo speciale (dunque non più proponibile per il passaggio all'O.T. superiore), o ancora come assistente arbitrale per il [[#C.R.A. / O.T.R.|C.R.A.]] (comunque non più proponibile per la categoria superiore e dopo l'autorizzazione del Comitato Nazionale).
Vi sono due eccezioni a queste regole generali:
Vi sono due eccezioni a queste regole generali:
* un arbitro a disposizione della [[#C.A.N. B|C.A.N. B]] non può fare domanda per essere ammesso al ruolo di assistente arbitrale in [[#C.A.N. A|C.A.N. A]];
* un arbitro a disposizione della [[#C.A.N. B|C.A.N. B]] non può fare domanda per essere ammesso al ruolo di assistente arbitrale in [[#C.A.N. A|C.A.N. A]];

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Associazione Italiana Arbitri
Logo
Logo
 
Discipline Calcio
Calcio a 5
Beach soccer
Fondazione1911
NazioneBandiera dell'Italia Italia
SedeBandiera dell'Italia Roma
PresidenteBandiera dell'Italia Marcello Nicchi
Sito ufficialewww.aia-figc.it/

L'Associazione Italiana Arbitri (in acronimo AIA) è la settima componente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Si occupa del reclutamento, della formazione, della gestione tecnica, associativa e disciplinare degli arbitri di calcio italiani.

Fondata il 27 agosto 1911 presso il "Ristorante Orologio"[1] di Milano[2], oggi ha sede in via Campania 47 a Roma.

Al 30 giugno 2016 conta 33 586 associati, di cui 1 626 donne[3].

L'AIA ha il compito di designare gli arbitri per la direzione di tutte le gare dei campionati italiani di calcio, svolti sotto l'egida o autorizzati dalla FIGC, il calcio a 5 e il beach soccer.

Storia recente

Nel 1972 diviene presidente Giulio Campanati e lo resta fino al 1990.

Nel 1991 la FIGC nomina commissario il vice presidente dell'AIA Salvatore Lombardo che nel 1992 è eletto presidente, restandolo fino al 1997, cui successe prima come commissario e poi da presidente Sergio Gonella fino al 2000.

Nel novembre 2000 è eletto presidente Tullio Lanese,[4] che raggiunto nel marzo 2006 da un avviso di garanzia per lo scandalo di Calciopoli si autosospende. L'AIA vive così una fase di transizione in attesa dell'elezione del nuovo presidente, poi avvenuta il 25 novembre 2006. In questa fase è stata retta dal commissario straordinario Luigi Agnolin, ex arbitro internazionale appartenente fino al 1992 alla sezione di Bassano del Grappa. La gestione commissariale di Agnolin è stata poco apprezzata, soprattutto dalle 211 sezioni dell'AIA sul territorio, tanto che una larga maggioranza dei loro presidenti firmarono un appello al commissario straordinario della FIGC Luca Pancalli per richiedere l'immediato ritorno ad elezioni e conseguente termine del periodo di commissariamento.

Alle susseguenti elezioni, il 25 novembre 2006 il dirigente benemerito FIGC[5] Cesare Gussoni (1934), appartenente alla sezioni di Varese, è diventato il nuovo presidente dell'AIA prevalendo sull'altro candidato, Marcello Nicchi, con il 58% dei voti.

Il mandato si è concluso a giugno del 2008 al termine del quadriennio Olimpico 2004-2008. Insieme al presidente Gussoni sono stati eletti il vice presidente, l'arbitro benemerito Bruno Di Cola, per il Settore Tecnico, l'arbitro benemerito Maurizio Mattei e i 6 componenti del Comitato Nazionale (Filippo Antonio Capellupo, Antonio De Marco, Romano Martini, Cesare Sagrestani, Emilio Selicorni, Alfredo Trentalange).

Il mandato di Gussoni ha avuto termine il 6 marzo 2009, in occasione dell'Assemblea Generale tenutasi a Fiumicino (Roma). In tale occasione, si sono candidati alla Presidenza dell'A.I.A. il già citato Marcello Nicchi e Matteo Apricena, appena dimessosi dall'incarico di Commissario della C.A.N. D.

Marcello Nicchi ha prevalso per 163 voti a 155, divenendo così presidente. In virtù nel nuovo Regolamento Elettivo, insieme a lui sono stati eletti anche altri cinque associati, che con lui formavano un unico “ticket”. Si tratta di Narciso Pisacreta (in qualità di Vicepresidente dell'Associazione); Alfredo Trentalange (Responsabile del Settore Tecnico); Giancarlo Perinello (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Nord); Umberto Carbonari (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Centro) e Maurizio Gialluisi (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Sud).

Sono stati, inoltre, eletti altri tre componenti del Comitato Nazionale: Massimo Della Siega (per la Macro-Regione Nord); Erio Iori (Macro-Regione Centro) e Filippo Antonio Capellupo (Macro-Regione Sud).

Il 10 novembre 2012, in occasione dell'Assemblea Elettiva Generale tenutasi sempre a Fiumicino (Roma), Marcello Nicchi è stato riconfermato alla carica di Presidente AIA per il quadriennio 2012 - 2016, superando con 218 voti a 119 il candidato alla presidenza, Robert Anthony Boggi di Salerno. Così come in precedenza, con Nicchi sono stati eletti anche cinque associati, che con lui formavano un unico “ticket”. Si tratta di Narciso Pisacreta (in qualità di Vicepresidente dell'Associazione); Alfredo Trentalange (Responsabile del Settore Tecnico); Giancarlo Perinello (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Nord); Umberto Carbonari (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Centro) e Maurizio Gialluisi (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Sud). Sono stati, inoltre, eletti altri tre Componenti del Comitato Nazionale, Alberto Zaroli per la Macro-Regione Nord (al posto di Massimo Della Siega); Erio Iori confermato per la Macro-Regione Centro e Rosario D'Anna per la Macro-Regione Sud (al posto di Filippo Antonio Capellupo).

Il 24 settembre 2016, in occasione dell'Assemblea Elettiva Generale tenutasi sempre a Fiumicino (Roma), Marcello Nicchi è stato riconfermato alla carica di Presidente AIA per il quadriennio 2016 - 2020, superando con il 71,8% dei voti il candidato alla presidenza Antonio Zappi di San Donà di Piave. Così come in precedenza, con Nicchi sono stati eletti anche quattro associati (la nomina del Responsabile del Settore Tecnico è stata scorporata dal ticket presidenziale nell'ultima revisione regolamentare), che con lui formavano un unico “ticket”. Sono stati quindi confermati Narciso Pisacreta (in qualità di Vicepresidente dell'Associazione), Giancarlo Perinello (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Nord), Umberto Carbonari (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Centro) e Maurizio Gialluisi (Componente del Comitato Nazionale per la Macro-Regione Sud). Sono stati, inoltre, eletti altri tre Componenti del Comitato Nazionale, Alberto Zaroli per la Macro-Regione Nord (confermato dopo il primo mandato), Michele Conti per la Macro-Regione Centro (al posto di Erio Iori) e Stefano Archinà per la Macro-Regione Sud (al posto di Rosario D'Anna). Alfredo Trentalange è stato riconfermato come Responsabile del Settore Tecnico.

L'Associazione Italiana Arbitri è editore della Rivista "l'Arbitro", fondata nel 1924 da Giovanni Mauro e Ottorino Barassi. La pubblicazione dal 1996 al 2015 è stata diretta dal giornalista Mario Pennacchia, cui è succeduto il giornalista e arbitro Carmelo Lentino.

Organizzazione

L'AIA è organizzata in 18 Comitati Regionali (C.R.A.), 2 Comitati Provinciali Autonomi e in 209 sezioni arbitrali su tutto il territorio nazionale.[6]

Gli Organi Tecnici (O.T.) si dividono in Organi Tecnici Nazionali (C.A.N. A, C.A.N. B, C.A.N. PRO, C.A.N. D, C.A.I., C.A.N. 5 e C.A.N. BS) e Organi Tecnici Periferici (C.R.A. e O.T.S.). Si occupano delle designazioni di arbitri, assistenti ed osservatori nelle gare di loro competenza.

Organi Tecnici Nazionali

C.A.N. A

Lo stesso argomento in dettaglio: Commissione Arbitri Nazionale.

C.A.N. B

Lo stesso argomento in dettaglio: Commissione Arbitri Nazionale.

C.A.N. PRO

La C.A.N. PRO (Commissione Arbitri Nazionale Lega Pro), precedentemente nota come C.A.N. C, è la commissione che si occupa della designazione degli ufficiali di gara per la Lega Pro, quando ritenuto opportuno del quarto uomo in Serie B, il Campionato Primavera, e le fasi finali del Torneo Berretti. Gli arbitri per essere immessi in C.A.N. PRO devono rispettare alcuni requisiti, tra gli altri, non aver compiuto il 32º anno di età alla data del 30 giugno. Coloro che dopo quattro stagioni sportive non siano stati promossi in C.A.N. B saranno avvicendati.[7]

C.A.N. D

La C.A.N. D (Commissione Arbitri Nazionale D) designa gli arbitri e assistenti in Serie D, Allievi e Giovanissimi Nazionali. Gli arbitri per essere immessi in C.A.N. D devono rispettare alcuni requisiti, tra gli altri, non aver compiuto il 30º anno di età alla data del 30 giugno. Coloro che entro tre stagioni sportive non ottengano il passaggio alla C.A.N. PRO saranno avvicendati.[7]

C.A.I.

La C.A.I. (Commissione Arbitri Interregionale), conosciuta anche come scambi, designa arbitri per alcune partite di Eccellenza, Promozione, Juniores Nazionali oltre a il Campionato di Calcio Femminile Serie A e di Serie B. È prassi che alcune designazioni di Juniores Nazionali e campionati nazionali femminili vengano delegate interamente ai C.R.A. competenti per territorio. Questa commissione ha la particolarità di non avere assistenti arbitrali in organico, che vengono designati da altri Organi Tecnici (solitamente le regioni). Gli arbitri per essere immessi nella C.A.I. devono rispettare alcuni requisiti, tra gli altri, non aver compiuto il 29º anno di età alla data del 30 giugno. L'arbitro in organico alla C.A.I. può essere avvicendato dal ruolo per tornare al C.R.A. e potrà essere riproposto per il passaggio all'O.T. superiore per una seconda volta.[7]

C.A.N. 5

La C.A.N. 5 (Commissione Arbitri Nazionale Calcio a 5), designa gli arbitri per le partite di Serie A, A2, B e Under 21 di calcio a 5. Gli arbitri per essere immessi in C.A.N. 5 devono rispettare alcuni requisiti, tra gli altri: non aver compiuto alla data del 30 giugno il 35º anno di età ed aver maturato un'anzianità arbitrale a disposizione del C.R.A. di almeno tre stagioni sportive nell'organico per il calcio a 5.[7]

C.A.N. BS

La C.A.N. BS (Commissione Arbitri Nazionale Beach Soccer), designa gli arbitri per le partite del Campionato italiano di beach soccer. Gli arbitri per essere immessi in C.A.N. BS devono rispettare alcuni requisiti, tra gli altri aver compiuto il 25º anno di età e non aver compiuto il 35º anno di età alla data del corso di qualificazione ed essere stato per almeno tre stagioni sportive nei ruoli del C.R.A. con attività in uno dei due massimi campionati regionali di calcio a 11 o nel massimo campionato regionale del calcio a 5; gli arbitri inquadrati in questa commissione assumono la particolare qualifica di A.E.B.S..[7]

Organi Tecnici Periferici

C.R.A. / O.T.R.

Il C.R.A. / O.T.R. (Comitato Regionale Arbitri / Organo Tecnico Regionale), può avere differenze da regione a regione, ma solitamente designa: Eccellenza, Promozione, Prima Categoria, Seconda Categoria e Calcio Femminile Serie C e D, oltre agli Assistenti in serie A e B femminili. Designa anche, dove presenti i campionati di C1 e C2 di calcio a 5 e i cronometristi per alcune gare di competenza della C.A.N. 5. Entrano a far parte dell'organico del C.R.A. gli arbitri ritenuti meritevoli sulla base dei voti ottenuti dagli osservatori e dagli O.T., su proposta del presidente di sezioni.[7]

O.T.P. (ove previsto) e O.T.S.

Lo stesso argomento in dettaglio: Organo Tecnico Sezionale.

L’O.T.S. (Organo Tecnico Sezionale un tempo chiamato Organo Tecnico Provinciale O.T.P.), si occupa delle designazioni delle seguenti categorie: Terza Categoria, Juniores Provinciali e Regionali, Allievi e Giovanissimi sia Provinciali che Regionali e, dove previsti, Esordienti. Nell'ambito del calcio a 5, invece, provvede alle designazioni del Campionato Serie D, nonché delle categorie giovanili (Giovanissimi e Allievi). Entrano a far parte dell'O.T.S. gli arbitri effettivi non appena ottenuta la qualifica.[7]

Inquadramento degli associati

Gli arbitri dell'AIA sono inquadrati in vari ruoli:[8]

  • arbitro effettivo, di solito abbreviato A.E.;
  • osservatore arbitrale, di solito abbreviato O.A.;
  • arbitro effettivo per il calcio a cinque, di solito abbreviato A.E. 5;
  • arbitro effettivo beach soccer, abbreviato A.E.B.S.;
  • assistente arbitrale, di solito abbreviato A.A.;
  • arbitro benemerito, di solito abbreviato A.B.;
  • arbitro associativo;
  • arbitro effettivo speciale, di solito abbreviato A.E.S.;
  • dirigente benemerito.

Arbitro effettivo

La qualifica di arbitro effettivo si acquisisce dopo un esame al termine del corso arbitri, al quale possono fare domanda di ammissione coloro che possiedano determinati requisiti: ad esempio bisogna aver compiuto il 15º anno di età e non superato il 35° e bisogna essere in possesso di un titolo di scuola media inferiore. Con l'acquisizione della qualifica gli A.E. vengono inseriti nell'organico dell'O.T.S., con la possibilità di essere proposti al C.R.A. dal presidente di sezione in base al merito, nei tempi ritenuti opportuni. La qualifica abilita alla direzione di gare di calcio a 11.

Osservatore arbitrale

L'osservatore arbitrale è una figura qualificata associata all'Associazione Italiana Arbitri che, dopo aver superato l'esame di qualificazione, mette a disposizione la propria esperienza per la crescita dei giovani arbitri.

L'osservatore arbitrale valuta la prestazione dell'arbitro e, se ci sono, degli assistenti arbitrali redigendo una relazione scritta all'Organo Tecnico di appartenenza dove descrive accuratamente pregi e difetti del collega (o colleghi, in caso di terna o più arbitri designati per la gara visionata) e ne quantifica numericamente la prestazione con un voto.

Tale voto concorre, insieme agli altri voti avuti dall'arbitro nella stagione sportiva, alla determinazione della propria media come previsto dalle Norme di funzionamento degli organi tecnici dell'Associazione Italiana Arbitri.

Arbitro effettivo per il calcio a cinque

La qualifica di arbitro effettivo per il calcio a cinque è prerogativa del C.R.A. e si ottiene dopo aver svolto tale attività a disposizione dell'O.T.S.. per almeno due anni. Nel caso non vi siano gare di calcio a cinque di competenza dell'O.T.S., l'arbitro effettivo dovrà sostenere un corso di qualificazione e avere tre anni di anzianità arbitrale.

Assistenti arbitrali

La qualifica di assistente arbitrale si ottiene a domanda, dopo tre anni di anzianità arbitrale e previo il superamento di un corso di qualificazione. Con l'acquisizione della qualifica si viene inseriti come assistenti nell'organico del C.R.A., e si diventa proponibili per il passaggio alle categorie superiori con tale qualifica.

Arbitro benemerito

La qualifica di arbitro benemerito si può acquisire in vari modi, con il prerequisito di non aver subito sanzioni disciplinari nelle ultime due stagioni sportive e non avere procedimenti in corso:

  • automaticamente dopo essere stato arbitro o assistente internazionale;
  • automaticamente dopo essere stato a disposizione della C.A.N. A o della ex C.A.N. A-B dirigendo almeno venti gare in Serie A e superando l'esame di idoneità all'attività di osservatore arbitrale;
  • automaticamente dopo cinquant'anni di tessera.

Inoltre ogni due anni il comitato nazionale proclama arbitri benemeriti secondo una graduatoria e in un numero prefissato coloro che:

  • abbiano svolto attività tecnica ed abbiano superato le prove di qualificazione alla funzione d'osservatore arbitrale;
  • abbiano assolto incarichi direttivi associativi, d'elezione o di nomina, anche in ambito sezionale;
  • abbiano maturato 20 anni di anzianità arbitrale;
  • non siano incorsi in sanzioni disciplinari durante le ultime due stagioni sportive e non abbiano alcun procedimento disciplinare in corso.

Dirigenti benemeriti

Possono essere proposti per la nomina di dirigenti benemeriti FIGC associati AIA gli ex presidenti nazionali dell'AIA, nonché gli associati che abbiano svolto una prestigiosa e qualificata attività dirigenziale nell'ambito associativo e/o federale e con almeno trentacinque anni d'anzianità arbitrale.
I dirigenti benemeriti AIA, invece sono gli ex presidenti dell'AIA e coloro che abbiano svolto una prestigiosa e qualificata attività dirigenziale tecnica e/o associativa in ambito AIA, abbiano maturato un'anzianità associativa superiore a trentacinque anni e siano arbitri benemeriti da almeno dodici stagioni sportive.

Organo tecnico (carica)

Gli organi tecnici sono quegli associati che sono a capo di un organo tecnico (inteso come commissione) o ne facciano parte come componente. Sono organi tecnici il presidente di sezione ed eventuali suoi delegati, il presidente del C.R.A. e i componenti, e così via anche per gli OO.TT.NN.. La figura dell'O.T. è determinante per la media dell'associato: essa è data dalla media dei voti degli OO.TT., sommata alla media dei voti degli osservatori arbitrali, il tutto diviso due; inoltre, spetta a lui (o loro) il proponimento all'organo tecnico superiore.

Gli O.T. della stagione 2017/2018 sono:

CAN A: Nicola Rizzoli di Bologna

CAN B: Emidio Morganti di Ascoli Piceno

CAN C: Antonio Giannoccaro (Danilo) di Lecce;

CAN D: Matteo Simone Trefoloni di Siena;

CAI: Andrea Gervasoni di Mantova;

CAN 5: Angelo Montesardi di Brindisi;

CAN BS: Marcello Caruso di Lanciano.

Avvicendamento

L'avvicendamento è una normale pratica dell'associazione per la formazione dell'organico degli organi tecnici all'O.T.S., di solito il termine si usa per il "ritorno" dagli OO.TT.NN. e non dal C.R.A. all'O.T.S.. Con l'avvicendamento, l'arbitro in ruolo all'O.T.N. acquisisce automaticamente la qualifica di árbitro effettivo speciale, oppure può fare domanda per l'immissione in un altro organo tecnico, sempre secondo le norme di funzionamento. Ad esempio, un arbitro in C.A.N. D che sia avvicendato, può fare domanda per essere immesso in C.A.N. PRO con il ruolo di assistente arbitrale, oppure tornare all'O.T.S. come arbitro effettivo speciale (dunque non più proponibile per il passaggio all'O.T. superiore), o ancora come assistente arbitrale per il C.R.A. (comunque non più proponibile per la categoria superiore e dopo l'autorizzazione del Comitato Nazionale). Vi sono due eccezioni a queste regole generali:

  • un arbitro a disposizione della C.A.N. B non può fare domanda per essere ammesso al ruolo di assistente arbitrale in C.A.N. A;
  • un arbitro a disposizione della C.A.I. può essere avvicendato e tornare al C.R.A. senza la qualifica di arbitro effettivo speciale ed essendo riproponibile per il passaggio un'altra volta, per un totale di due.

Note

Bibliografia

  • "Associazione italiana degli arbitri" (A.I.A.). "Statuto" (approvato nella seduta del 27 agosto 1911). Treviglio. Tipografia Messaggi. 1911. p. 12.

Comitati regionali e sezioni arbitrali

Di seguito sono elencate le sezioni arbitrali, suddivise per comitato regionale. Per un totale di 209 sezioni arbitrali dislocate nel territorio (in seguito all'accorpamento delle sezioni di Verbania e Domodossola e a quelle di Latisana e Cervignano del Friuli).

Bibliografia

  • AA.VV., Associazione Italiana Arbitri - 75 anni di storia, Milano, Vallardi & Associati, aprile 1987.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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