Rivalità calcistica Atalanta-Brescia: differenze tra le versioni
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La storica rivalità tra bergamaschi e bresciani rappresenta un tipico esempio di [[campanilismo]] tra [[Province d'Italia|province]] confinanti. Oggigiorno [[Bergamo]] e [[Brescia]] sono due dei più grandi e sviluppati centri industriali del [[Italia settentrionale|Nord Italia]], ma nei secoli scorsi, pur essendo sostanzialmente passate sotto gli stessi domini, furono protagoniste di aspre contese (si pensi ad esempio alla disputa per la [[Val Camonica]], storicamente [[Provincia di Brescia|bresciana]] ma assegnata durante il [[Regno Lombardo-Veneto|periodo austriaco]] alla [[Provincia di Bergamo (Lombardo-Veneto)|provincia bergamasca]]). |
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Con l'avvento del calcio le squadre e le tifoserie hanno dato vita a derby molto accesi e spesso contornati da fatti o episodi "curiosi". Questa rivalità calcistica si esacerbò nel campionato di [[Serie A 1992-1993]], quando al termine del derby [[Brescia Calcio|Brescia]]-[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] i tifosi bergamaschi invasero il campo dello [[stadio Mario Rigamonti]] e corsero sotto gli spalti occupati dai tifosi bresciani esibendo loro uno striscione rubatogli durante degli scontri precedenti alla partita. La reazione dei bresciani scatenò un'invasione di massa sul terreno di gioco, con sassaiole verso la curva ospiti e cariche contro le forze dell'ordine. Per dare fine alla guerriglia furono impiegati i mezzi aerei dei [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]]. |
Con l'avvento del calcio le squadre e le tifoserie hanno dato vita a derby molto accesi e spesso contornati da fatti o episodi "curiosi". Questa rivalità calcistica si esacerbò nel campionato di [[Serie A 1992-1993]], quando al termine del derby [[Brescia Calcio|Brescia]]-[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]<ref>{{Cita|Belotti, 2005|pp. 325, 434, 452|Belotti_2005}}.</ref> i tifosi bergamaschi invasero il campo dello [[stadio Mario Rigamonti]] e corsero sotto gli spalti occupati dai tifosi bresciani esibendo loro uno striscione rubatogli durante degli scontri precedenti alla partita. La reazione dei bresciani scatenò un'invasione di massa sul terreno di gioco, con sassaiole verso la curva ospiti e cariche contro le forze dell'ordine. Per dare fine alla guerriglia furono impiegati i mezzi aerei dei [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]]. |
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Il 30 settembre [[2001]], durante il derby disputato a Brescia e valido per il girone d'andata del campionato di [[Serie A 2001-2002]], al termine del primo tempo il Brescia perdeva 3-1 ed erano stati rivolti all'[[allenatore]] [[Carlo Mazzone]], da parte dei tifosi atalantini, numerosi sfottò (molti dei quali offensivi). Quando la squadra di casa segnò il [[gol]] del 3-3 finale, l'allenatore romano si alzò dalla panchina, andando ad esultare sotto la curva dei tifosi ospiti, rimediando anche una lunga squalifica. La partita di ritorno, finita 0-0, vide un dispiegamento massiccio di forze dell'ordine a protezione dell'allenatore romano. La città di Bergamo, nelle giornate precedenti, era stata tappezzata di manifesti raffiguranti l'allenatore del Brescia, con la scritta "A Bergamo io non posso entrare". |
Il 30 settembre [[2001]], durante il derby disputato a Brescia e valido per il girone d'andata del campionato di [[Serie A 2001-2002]], al termine del primo tempo il Brescia perdeva 3-1 ed erano stati rivolti all'[[allenatore]] [[Carlo Mazzone]]<ref>[http://www.bresciaingol.com/news.asp?id_news=8705 Mazzone: "Brescia squadra sfrontata che non sente la sudditanza delle grandi"] Bresciaingol.com</ref><ref>[http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/carlo_mazzone210510.html Un libro alla scoperta di Carlo Mazzone] Affaritaliani.it</ref>, da parte dei tifosi atalantini, numerosi sfottò (molti dei quali offensivi)<ref>[http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200109/30/3bb76b4303dfc/ La rabbia di Mazzone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120627042241/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/200109/30/3bb76b4303dfc/ |date=27 giugno 2012 }} raisport.rai.it</ref>. Quando la squadra di casa segnò il [[gol]] del 3-3 finale, l'allenatore romano si alzò dalla panchina, andando ad esultare sotto la curva dei tifosi ospiti, rimediando anche una lunga squalifica. La partita di ritorno, finita 0-0, vide un dispiegamento massiccio di forze dell'ordine a protezione dell'allenatore romano. La città di Bergamo, nelle giornate precedenti, era stata tappezzata di manifesti raffiguranti l'allenatore del Brescia, con la scritta "A Bergamo io non posso entrare". |
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I primi derby in assoluto tra Atalanta e Brescia si registrarono nel campionato di [[Prima Categoria 1920-1921]]: pareggio 1-1 a Bergamo il 7 novembre [[1920]] e vittoria del Brescia per 3-2 sul proprio campo il 28 novembre successivo. Dopo un'assenza di tredici anni (l'ultimo derby precedente nel campionato di [[Serie B 2005-2006]], e terminò con la vittoria casalinga dei bergamaschi per 2-0) nel campionato di [[Serie A 2019-2020]] le due squadre sono tornate ad affrontarsi alla quattordicesima giornata. In tale occasione, a prevalere è stata l'Atalanta con il punteggio di 3-0. |
I primi derby in assoluto tra Atalanta e Brescia si registrarono nel campionato di [[Prima Categoria 1920-1921]]: pareggio 1-1 a Bergamo il 7 novembre [[1920]] e vittoria del Brescia per 3-2 sul proprio campo il 28 novembre successivo. Dopo un'assenza di tredici anni (l'ultimo derby precedente nel campionato di [[Serie B 2005-2006]], e terminò con la vittoria casalinga dei bergamaschi per 2-0) nel campionato di [[Serie A 2019-2020]] le due squadre sono tornate ad affrontarsi alla quattordicesima giornata. In tale occasione, a prevalere è stata l'Atalanta con il punteggio di 3-0. |
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Versione delle 14:09, 31 ott 2020
La storica rivalità tra bergamaschi e bresciani rappresenta un tipico esempio di campanilismo tra province confinanti. Oggigiorno Bergamo e Brescia sono due dei più grandi e sviluppati centri industriali del Nord Italia, ma nei secoli scorsi, pur essendo sostanzialmente passate sotto gli stessi domini, furono protagoniste di aspre contese (si pensi ad esempio alla disputa per la Val Camonica, storicamente bresciana ma assegnata durante il periodo austriaco alla provincia bergamasca).
Con l'avvento del calcio le squadre e le tifoserie hanno dato vita a derby molto accesi e spesso contornati da fatti o episodi "curiosi". Questa rivalità calcistica si esacerbò nel campionato di Serie A 1992-1993, quando al termine del derby Brescia-Atalanta[1] i tifosi bergamaschi invasero il campo dello stadio Mario Rigamonti e corsero sotto gli spalti occupati dai tifosi bresciani esibendo loro uno striscione rubatogli durante degli scontri precedenti alla partita. La reazione dei bresciani scatenò un'invasione di massa sul terreno di gioco, con sassaiole verso la curva ospiti e cariche contro le forze dell'ordine. Per dare fine alla guerriglia furono impiegati i mezzi aerei dei Carabinieri.
Il 30 settembre 2001, durante il derby disputato a Brescia e valido per il girone d'andata del campionato di Serie A 2001-2002, al termine del primo tempo il Brescia perdeva 3-1 ed erano stati rivolti all'allenatore Carlo Mazzone[2][3], da parte dei tifosi atalantini, numerosi sfottò (molti dei quali offensivi)[4]. Quando la squadra di casa segnò il gol del 3-3 finale, l'allenatore romano si alzò dalla panchina, andando ad esultare sotto la curva dei tifosi ospiti, rimediando anche una lunga squalifica. La partita di ritorno, finita 0-0, vide un dispiegamento massiccio di forze dell'ordine a protezione dell'allenatore romano. La città di Bergamo, nelle giornate precedenti, era stata tappezzata di manifesti raffiguranti l'allenatore del Brescia, con la scritta "A Bergamo io non posso entrare".
I primi derby in assoluto tra Atalanta e Brescia si registrarono nel campionato di Prima Categoria 1920-1921: pareggio 1-1 a Bergamo il 7 novembre 1920 e vittoria del Brescia per 3-2 sul proprio campo il 28 novembre successivo. Dopo un'assenza di tredici anni (l'ultimo derby precedente nel campionato di Serie B 2005-2006, e terminò con la vittoria casalinga dei bergamaschi per 2-0) nel campionato di Serie A 2019-2020 le due squadre sono tornate ad affrontarsi alla quattordicesima giornata. In tale occasione, a prevalere è stata l'Atalanta con il punteggio di 3-0.
La partita di ritorno, in uno stadio vuoto a causa delle restrizioni riguardanti la pandemia in corso, ha visto la formazione orobica prevalere nuovamente sulla compagine bresciana con un punteggio tennistico di 6-2.
Le statistiche generali mostrano una maggioranza di risultati positivi per il Brescia, nonostante il pareggio sia il risultato più frequente.
Risultati
Statistiche
Totale gare disputate |
Vittorie dell'Atalanta |
Pareggi | Vittorie del Brescia |
Reti dell'Atalanta |
Reti del Brescia | |
---|---|---|---|---|---|---|
Prima Divisione | 2 | 0 | 1 | 1 | 3 | 4 |
Divisione Nazionale | 2 | 0 | 2 | 0 | 1 | 1 |
Serie A | 24 | 8 | 7 | 9 | 30 | 28 |
Serie B | 28 | 8 | 10 | 10 | 26 | 23 |
Totale campionato | 56 | 16 | 20 | 20 | 60 | 56 |
Coppa Italia | 6 | 1 | 3 | 2 | 9 | 14 |
Coppa Alta Italia | 2 | 2 | 0 | 0 | 7 | 4 |
Campionato Alta Italia | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 3 |
Totale ufficiale | 66 | 20 | 23 | 23 | 79 | 77 |
Note
- ^ Belotti, 2005, pp. 325, 434, 452.
- ^ Mazzone: "Brescia squadra sfrontata che non sente la sudditanza delle grandi" Bresciaingol.com
- ^ Un libro alla scoperta di Carlo Mazzone Affaritaliani.it
- ^ La rabbia di Mazzone Archiviato il 27 giugno 2012 in Internet Archive. raisport.rai.it