Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Coordinate: 41°53′06.3″N 12°28′11.1″E / 41.885083°N 12.46975°E
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca | |
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Sede del Ministero a Roma, viale Trastevere. | |
Stato | ![]() |
Tipo | Ministero |
Sigla | MIUR |
Dipartimenti |
|
Istituito | 2001 |
da | Governo D'Alema |
Predecessore | Ministero della pubblica istruzione |
Ministro | Marco Bussetti |
Sottosegretari | Lorenzo Fioramonti Salvatore Giuliano |
Bilancio | 51.745 milioni di euro[1] |
Impiegati | 6.418[2] |
Sede | Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione |
Indirizzo | Viale Trastevere, 76/a - 00153 Roma |
Sito web | www.miur.gov.it |
Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (abbreviato in MIUR) è il dicastero del governo italiano preposto all'amministrazione dell'istruzione, dell'università, della ricerca e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica.
L'attuale ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca è Marco Bussetti.
Indice
Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]
La configurazione dell'odierno Ministero si ricollega alla Riforma Bassanini, approvata dal Governo D'Alema I mediante d.lgs. n. 300/1999. La riforma, nell'ambito di una più ampia riorganizzazione delle strutture ministeriali, provvide all'accorpamento del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica (istituito dalla legge 9 maggio 1989 n. 168) e alla costituzione di un nuovo dicastero, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR). La riunificazione entrò in vigore nel 2001, con il Governo Berlusconi II; nel 2006, tuttavia, il Governo Prodi II stabilì un nuovo spacchettamento del ministero, tramite la ricostituzione del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca.
Il ritorno alla struttura prevista dalla Riforma Bassanini fu disposto dalla legge 24 dicembre 2007 n. 244 (la legge finanziaria 2008). Le due strutture ministeriali furono così di nuovo accorpate in unico dicastero, divenuto operativo nel 2008, con il Governo Berlusconi IV.
Funzioni[modifica | modifica wikitesto]
Il ministero è responsabile dell'istruzione nelle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private (per queste ultime limitatamente ai programmi). Cura la vigilanza sulle istituzioni universitarie, dotate di forte autonomia per dettato costituzionale ex art. 33. Sovraintende alla ricerca dello Stato attraverso le apposite strutture. Tramite l'amministrazione centrale, programma e orienta le politiche educative che poi vengono attuate e gestite localmente dagli Uffici regionali, dagli Uffici degli ambiti territoriali (UAT) e dalle singole istituzioni scolastiche. Il sito ufficiale del Miur è un punto di riferimento per le comunicazioni ufficiali. Ma altrettanto importante è il portale di Istanze on line. Quest'ultimo è un sito dedicato allo snellimento delle procedure amministrative.
Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]
Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è stato riorganizzato con il D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca".
Uffici di supporto[modifica | modifica wikitesto]
Sono uffici di diretta collaborazione del Ministro:
- l'Ufficio di gabinetto
- la Segreteria del ministro
- il Segretario particolare del ministro
- l'Ufficio legislativo
- l'Ufficio stampa
- il Servizio di controllo interno
- la Segreteria tecnica del ministro
- Segreterie dei sottosegretari di Stato
I sottosegretari di Stato si avvalgono dell'Ufficio di gabinetto, dell'Ufficio legislativo e dell'Ufficio del consigliere diplomatico che opera presso l'Ufficio di gabinetto.
Struttura centrale[modifica | modifica wikitesto]
Il MIUR è articolato in 3 Dipartimenti:
- Dipartimento per il sistema educativo di Istruzione e Formazione, suddiviso in 3 Direzioni generali:
- Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
- Direzione generale per il personale scolastico
- Direzione generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione
- Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca, suddiviso in 3 Direzioni generali:
- Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore
- Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca
- Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione superiore
- Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, suddiviso in 3 Direzioni generali:
- Direzione generale per le risorse umane e finanziarie
- Direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica
- Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale
Sono presenti a livello centrale, vari organi, comitati o commissioni:
- CUN - Consiglio Universitario Nazionale. Organo elettivo di rappresentanza delle istituzioni autonome universitarie e consultivo del Ministro
- CSPI:Consiglio superiore della Pubblica istruzione.
Garantisce a livello centrale la rappresentanza e partecipazione delle diverse componenti della scuola Esprime pareri facoltativi esclusivamente su indirizzi in materia di politiche del personale della scuola su direttive del ministro e sugli obiettivi indirizzi e standard del sistema di istruzione e infine sulla organizzazione generale dell istruzione. Le tematiche da sottoporre al consiglio sono determinate dal Presidente sentito l'Ufficio di Presidenzao proposte da almeno 5 consiglieri vincolati all'approvazione del consiglio stesso
- CNAM - Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale. Organismo costituito con d.m. 5 luglio 2000 che esercita le competenze consultive in materia di alta formazione artistica e musicale, ai sensi della legge 508/99, concernente la riforma delle Accademie e dei Conservatori
- CNSU - Consiglio nazionale degli studenti universitari. Organo consultivo di rappresentanza degli studenti universitari
- CNPC - Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte. Organo consultivo di rappresentanza degli studenti delle scuole superiori
- CEPR - Comitato di esperti per la politica della ricerca. Organo di consulenza per la politica della ricerca e per produrre studi sullo stato della ricerca, nazionale e internazionale
- CNVSU - Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, previsto dall'art. 2 della legge 19 ottobre 1999 n. 370, e costituito con DM 4 aprile 2000, è subentrato all'Osservatorio per la valutazione del sistema universitario
- CIVR - Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca. Ha il compito di definire i criteri generali per le attività di valutazione dei risultati della ricerca e di promuovere la sperimentazione di nuove metodologie di valutazione, a sostegno della qualità della ricerca scientifica nazionale, ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. 204/98, come modificato dal d.lgs. 381/98 e del quale ild.m. 24 novembre 1999 ha disciplinato l'organizzazione e il funzionamento
- Gruppo di lavoro congiunto CNAM-CUN. Costituito con d.m. 21 febbraio 2008, ha lo scopo di stabilire utili forme di reciproca e costante collaborazione tra i due sistemi di alta formazione ricercando ogni forma di sinergia istituzionale ed evidenziando le specificità dei due sistemi. Il Gruppo di lavoro è formato pariteticamente da sei componenti, di cui tre indicati dal Consiglio universitario nazionale (CUN) e tre dal Consiglio per l'alta formazione artistica e musicale (CNAM).
Struttura territoriale[modifica | modifica wikitesto]
Il MIUR si articola a livello periferico in diversi uffici:
- 18 Uffici scolastici regionali - USR. Costituiscono autonomi centri di responsabilità amministrativa, attuano le disposizioni dei Dipartimenti e svolgono il ruolo di diretto supporto e consulenza alle singole scuole, articolando i propri uffici sul territorio.
- 104 Uffici Scolastici Provinciali - USP (attualmente denominati "Ambiti territoriali"). Dipendenti dagli USR, applicano le disposizioni degli uffici regionali e del ministero, quale presidio intermedio rispetto alle istituzioni scolastiche. Gli USP sono diffusi pressoché su tutto il territorio nazionale.
Sono fatte salve le disposizioni per le Regioni e Province autonome, ai sensi dell'art. 6 del d.P.R. 347/2000. In particolare, non sono presenti USR in Valle d'Aosta e in Trentino-Alto Adige. In Sicilia, seguitano ad applicarsi, per quanto concerne l'organizzazione dell'amministrazione scolastica, le disposizioni previste dai rispettivi statuti e relative norme di attuazione o in base ad essi adottate, in particolare, l'art. 9 del d.P.R. 14 maggio 1985, n. 246.
Enti vigilati[modifica | modifica wikitesto]
Il MIUR vigila sui seguenti enti:
- Agenzia Spaziale Italiana - ASI;
- Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - AREA Science Park;
- Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR;
- Istituto italiano di studi germanici;
- Istituto Nazionale di Astrofisica - INAF;
- Istituto Nazionale di Alta Matematica "Francesco Severi" - INDAM;
- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - INFN;
- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV;
- Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS;
- Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica - INRIM;
- Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche "Enrico Fermi";
- Stazione zoologica Anton Dohrn;
- Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione - INVALSI; [3]
- Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa - INDIRE. [4]
Elenco dei ministri dell'Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Seguono gli elenchi con i nominativi di tutti i Ministri dell'istruzione, compresi quelli accorpati cui si può accedere tramite appositi collegamenti, dal Governo Cavour, il primo dall'Unità d'Italia, ad oggi:
- Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia (1861-1946)
- Ministri della pubblica istruzione della Repubblica Italiana (1946-2001; 2006-2008)
- Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca della Repubblica Italiana (2001-2006; dal 2008)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ http://www.istruzione.it/allegati/2014/bilancio_preventivo2014.xls Bilancio di previsione 2015
- ^ http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/14185391-0f5f-4d9f-8258-9ad3baeca3cd/dotazione_organica_ai_sensi_della_legge135_2012.zip Dotazione organica
- ^ Erede del Centro europeo dell'educazione - CEDE istituito intorno al 1970, il cui compito è curare gli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, effettuando verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale
- ^ Già Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica, istituita con la Legge n. 296/2006 e subentra all’INDIRE e agli IRRE regionali al fine di sostenere l'autonomia delle istituzioni scolastiche e i processi di innovazione e di ricerca educativa, nonché per favorirne l'interazione con il territorio. Ha sede a Firenze, ed è articolata a livello periferico in nuclei situati presso gli Uffici Scolastici Regionali.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
- Alta formazione artistica, musicale e coreutica
- Consiglio nazionale della pubblica istruzione
- Consulta provinciale degli studenti
- Consiglio Universitario Nazionale
- Consiglio nazionale degli studenti universitari
- Enti di ricerca
- Ordinamento scolastico in Italia
- Ministero della pubblica istruzione
- Ricerca scientifica
- Ufficio scolastico regionale
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene una pagina dedicata a Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su istruzione.it.
Controllo di autorità | ISNI (EN) 0000 0000 9871 3068 |
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