Eurovision Song Contest 1980

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Eurovision Song Contest 1980
EdizioneXXV (25ª)
PeriodoFinale
19 aprile 1980
SedeCongresgebouw, L'Aia, Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
PresentatoreMarlous Fluitsma
Emittente TVNOS in Eurovisione
Partecipanti19
Paesi debuttantiBandiera del Marocco Marocco
RitiriBandiera d'Israele Israele
Bandiera di Monaco Principato di Monaco
RitorniBandiera della Turchia Turchia
VincitoreBandiera dell'Irlanda Irlanda (2º)
con la canzone:
What's Another Year
SecondoBandiera della Germania Ovest Germania Ovest
TerzoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Cronologia
19791981

Il venticinquesimo Gran Premio Eurovisione della Canzone si tenne a L'Aia (Paesi Bassi) il 19 aprile 1980.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Avendo vinto il concorso del 1978 e quindi ospitato quello del 1979 vincendolo nuovamente, la tv pubblica israeliana, per ragioni economiche, rifiutò di organizzare il concorso. Fu chiesto alla BBC di ospitare, ma anche questa si rifiutò. L’organizzazione fu quindi presa in mano dai Paesi Bassi, che riutilizzarono una larga fetta del materiale del 1976, così come la sede, L’Aja.

Accadde che la televisione olandese scelse il 19 aprile come data del concorso: in Israele tale giorno coincide però con lo Yom HaZikaron, giorno dedicato alla commemorazione delle vittime della Shoah. Per tale motivo scelse di ritirarsi: fu la prima e unica volta che il Paese vincitore dell’edizione precedente non partecipò a quella successiva. Anche il principato di Monaco si ritirò dal concorso: ritornò solo nel 2004. La Turchia, invece, scelse di ritornare. La sorpresa piacevole di quell'anno fu la partecipazione di un paese africano, il Marocco, che vi prese parte per la prima e ultima volta. Il re Hassan II, a fine concorso, visto il basso piazzamento del suo Paese, decise che non avrebbe mai più partecipato al concorso. Il numero di partecipanti quell'anno fu di 19.

Fu l’Irlanda ad aggiudicarsi l’edizione, grazie al noto artista Johnny Logan e Chorus & Sax con il brano What’s another year, che divenne un grande successo in Europa e numero uno nelle classifiche britanniche. Partecipando per la terza volta, Katja Ebstein fu seconda con il brano Theater per la Germania Ovest. Ogni Paese portò un proprio presentatore per introdurre la canzone nella propria lingua madre: per l'Italia fu Beatrice Cori. L'Italia è sesta con il brano Non so che darei, interpretato da Alan Sorrenti. Degna di nota l'inedita partecipazione di un cantante Sámi, lo joiker Mattis Hætta, che insieme a Sverre Kjelsberg ha rappresentato la Norvegia e la propria comunità indigena con il brano Sámiid ædnan.[1]

Stati partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

     Stati partecipanti

     Paesi che hanno partecipato in passato ma non nel 1980

Stato Artista Brano Lingua Processo di selezione
Bandiera dell'Austria Austria Blue Danube Du bist Musik Tedesco Interno
Bandiera del Belgio Belgio Telex Euro-Vision Francese Eurosong 1980, 24 febbraio 1980
Bandiera della Danimarca Danimarca Bamses Venner Tænker altid på dig Danese Dansk Melodi Grand Prix 1980, 29 marzo 1980
Bandiera della Finlandia Finlandia Vesa-Matti Loiri Huilumies Finlandese Euroviisukarsinta 1980, 8 marzo 1980
Bandiera della Francia Francia Profil Hé, hé M'sieurs dames Francese Finale nazionale
Bandiera della Germania Germania Katja Ebstein Theater Tedesco Ein Lied für Den Haag, 20 marzo 1980
Bandiera della Grecia Grecia Anna Vissi Autostop Greco Ellinikós Telikós 1980, 10 marzo 1980
Bandiera dell'Irlanda Irlanda Johnny Logan What's Another Year Inglese National Song Contest 1980, 9 marzo 1980
Bandiera dell'Italia Italia Alan Sorrenti Non so che darei Italiano Interno
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Sophie & Magaly Papa Pingouin Francese Interno
Bandiera del Marocco Marocco Samira Said Bitaqat Hub Arabo Interno
Bandiera della Norvegia Norvegia Sverre Kjelsberg & Mattis Hætta Sámiid ædnan Norvegese[2] Melodi Grand Prix 1980, 22 marzo 1980
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi (organizzatore) Maggie MacNeal Amsterdam Olandese Interno
Bandiera del Portogallo Portogallo José Cid Um grande, grande amor Portoghese Festival da Canção 1980, 7 marzo 1980
Bandiera del Regno Unito Regno Unito Prima Donna Love Enough for Two Inglese A Song For Europe 1980, 26 marzo 1980
Bandiera della Spagna Spagna Trigo Limpio Quédate esta noche Spagnolo Interno
Bandiera della Svezia Svezia Tomas Ledin Just nu! Svedese Melodifestivalen 1980, 8 marzo 1980
Bandiera della Svizzera Svizzera Paola del Medico Cinéma Francese Concours Eurovision 1980
Bandiera della Turchia Turchia Ajda Pekkan Pet'r Oil Turco Interno per l'artista; Şarkı Yarışması 1980 per il brano, 24 febbraio 1980

Artisti ritornanti[modifica | modifica wikitesto]

  • Paola del Medico (Svizzera 1969)
  • Katja Ebstein (Germania 1970, Germania 1971)
  • Maggie McNeal (Paesi Bassi 1974 - insieme a Mouth)

Struttura di voto[modifica | modifica wikitesto]

Ogni Paese premia con dodici, dieci, otto e dal sette all'uno punti le proprie dieci canzoni preferite.

Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

Diretta dai maestri: Anders Berglund (Svezia), Allan Botschinsky (Danimarca), Jean Claudric (Marocco), John Coleman (Regno Unito), Norbert Daum (Lussemburgo), Javier Iturralde (Spagna), Sigurd Jansen (Norvegia), Noel Kelehan (Irlanda), Jorge Machado (Portogallo), Jick Nakassian (Grecia), Del Newman (Italia), Richard Österreicher (Austria), Atilla Özdemiroglu (Turchia), Peter Reber (Svizzera), Wolfgang Rödelberger (Germania), Ossi Runne (Finlandia), Sylvano Santorio (Francia) e Rogier van Otterloo (Paesi Bassi). La canzone belga non ha utilizzato l'accompagnamento orchestrale.

Johnny Logan che esulta per la vittoria con Marlous Fluitsma, la presentatrice della serata
Katja Epstein, seconda classificata, durante le prove

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Stato Cantante Canzone Punti Posizione
01 Bandiera dell'Austria Austria Blue Danube Du bist Musik 64 8
02 Bandiera della Turchia Turchia Ajda Pekkan Pet'r Oil 23 15
03 Bandiera della Grecia Grecia Anna Vissi & The Epikouri Autostóp (Ωτοστόπ) 30 13
04 Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Sophie & Magaly Papa pingouin 56 9
05 Bandiera del Marocco Marocco Samira Bensaïd Bitaqat khub (بطاقة حب.) 7 18
06 Bandiera dell'Italia Italia Alan Sorrenti Non so che darei 87 6
07 Bandiera della Danimarca Danimarca Bamses Venner Tænker altid på dig 25 14
08 Bandiera della Svezia Svezia Tomas Ledin Just nu! 47 10
09 Bandiera della Svizzera Svizzera Paola Cinéma 104 4
10 Bandiera della Finlandia Finlandia Vesa-Matti Loiri Huilumies 6 19
11 Bandiera della Norvegia Norvegia Sverre Kjelsberg & Mattis Hætta Sámiid Ædnan 15 16
12 Bandiera della Germania Germania Ovest Katja Ebstein Theater 128 2
13 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Prima Donna Love Enough For Two 106 3
14 Bandiera del Portogallo Portogallo José Cid Um grande, grande amor 71 7
15 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Maggie MacNeal Amsterdam 93 5
16 Bandiera della Francia Francia Profil Hé hé, m'sieurs, dames 45 11
17 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Johnny Logan What's Another Year 143 1
18 Spagna Trigo Limpio Quédate esta noche 38 12
19 Bandiera del Belgio Belgio Telex Euro-vision 14 17

12 punti

N. A Da
7 Bandiera dell'Irlanda Irlanda Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Norvegia, Regno Unito, Svizzera
4 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Austria, Francia, Lussemburgo, Turchia
3 Bandiera della Germania Germania Italia, Paesi Bassi, Spagna
2 Bandiera della Svizzera Svizzera Finlandia, Irlanda
1 Bandiera dell'Italia Italia Portogallo
1 Bandiera della Turchia Turchia Marocco
1 Bandiera del Regno Unito Regno Unito Svezia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicola Renzi, «Uno yoik è più potente della polvere da sparo». Riflessioni sul caso Alta-Kautokeino in memoria di Mattis Hætta (1959-2022), in Etnografie Sonore / Sound Ethnographies, V/1, 1º gennaio 2022. URL consultato il 12 novembre 2023.
  2. ^ Il brano contiene parti cantante in joik, un canto tradizionale Sami.

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